Adoro questi tuoi video da “secchione” (se posso permettermi) in cui dai anche a chi non ha un background di studi umanistici un’infarinatura su tanti aspetti dell’analisi di un’opera, ma nel contempo si arriva alla conclusione che non deve esserci mai un approccio elitario, perché quello che conta davvero è come ciò leggiamo/vediamo impatta su di noi, cosa ci lascia, e nessuno dovrebbe mai arrogarsi il diritto di giudicare i gusti del singolo come giusti/sbagliati, di valore oppure pessimi. Complimenti
complimenti immeritati a mio parere, davvero. Cerco semplicemente di dare un messaggio positivo, non scontato ma supportato da quel poco che i miei studi mi permettono di dire. Speriamo davvero in futuro di assistere a più "mi è piaciuto perché" rispetto a "è fondamentale".
Alla fine, i giapponesi si dimenticano facilmente delle opere, e poche diventano “immortali” in madre patria, molti nostri “influencer” o “guru” spacciano per verità che alcune opere sia importantissime anche in Giappone, quando in realtà stanno parlando di qualcosa soggettivo e non la verità o in modo oggettivo. Voglio vedere quanti giapponesi non vedono l’ora che ritorni HxH, quando magari pure loro si sono dimenticati della sua esistenza. E Rocky Joe non fa eccezione, avrà sicuramente avuto una importanza nella epoca in cui è stato pubblicato, ma finita lì, tutti se ne sono dimenticati. Comunque ognuno può considerare “capolavoro” o “il miglior manga” qualunque opera, basta che gli abbia lasciato qualcosa, ma li si entra nella soggettività 🙈
infatti, nessuno vuole escludere che queste opere abbiano un riflesso nella società attuale: ripeto Ashita no Joe spesso oggi viene usato come simbolo per tematiche come gli homeless e le periferie (in teoria non troppo recentemente hanno meso una sua statua proprio in un quartiere gravemente colpito da questo problema); ma non bisogna credere che i giapponesi si strappino le vesti per queste opere....anzi. Detesto dirlo perché mi fa male, ma anche il buon Nagai probabilmente lo caghiamo più noi che la madre patria al giorno d'oggi. Sarebbe come dire da noi "mazinga Z è immortale": fra una fascia precisa lo è di sicuro, ma se analizziamo la cosa da un punto di vista più oggettivo è imparagonabile con l'influenza di altre opere come "jeeg e Grendizer" che paradossalmente sono opere minori fra le minori nel caso di Jeeg XD.
Onestamente non sono d'accordo con questa analisi della storia di Joe. Dopo i primi volumi le vicende del quartiere non sono più così centrali, e la seconda parte del manga è incentrata sostanzialmente sul mondo del pugilato e la volontà di Joe di continuare a combattere. Alla fine la vera motivazione che spinge Joe a diventare pugile è la rivalità con Rikiishi, non il desiderio di migliorare la condizione del quartiere in cui vive (basta vedere quando lavora per il negozio della famiglia di Noriko e lui fa tutto in modo maldestro, e appena può si mette a vedere le partite di pugilato). Il tutto diventa chiaro nel discorso che fa a Noriko: lui non combatte per un obbligo o per qualcun'altro, ma perché gli piace, perché vuole far bruciare del tutto quella fiamma che sente dentro (che è ciò che è rappresentato nella tavola finale), anche a costo di rinunciare alle esperienze felici che vivono i ragazzi della sua età. Questi sono temi universali, che potrebbero essere presenti in un'opera con un protagonista con lo stesso carattere di Joe, anche se calati in una ambientazione diversa. Poi sono d'accordo che il personaggio di Joe abbia una caratterizzazione abbastanza semplice (per quanto d'impatto), ma non mi sembra che il suo percorso sia così lineare, soprattutto nella parte centrale del manga.
Ricordo una lettera tra Tolkien e sui figlio (Tolkien pure lui 😂) in cui paragonano un sergente britannico a un "orchetto" (la traduzione vigente all'epoca) e, se non ricordo male, la cosa era ripresa e accentuata in rapporto alle truppe tedesche della seconda guerra mondiale. Avrebbe quindi senso una lettura contraria agli eccessi del militarismo dell'opera che in Italia è, da subito, stata apprezzata degli epigoni degli orchi, i quali si vedevano su bianchi cavalli mentre montavano i loro mannari.
Adoro questi tuoi video da “secchione” (se posso permettermi) in cui dai anche a chi non ha un background di studi umanistici un’infarinatura su tanti aspetti dell’analisi di un’opera, ma nel contempo si arriva alla conclusione che non deve esserci mai un approccio elitario, perché quello che conta davvero è come ciò leggiamo/vediamo impatta su di noi, cosa ci lascia, e nessuno dovrebbe mai arrogarsi il diritto di giudicare i gusti del singolo come giusti/sbagliati, di valore oppure pessimi.
Complimenti
complimenti immeritati a mio parere, davvero. Cerco semplicemente di dare un messaggio positivo, non scontato ma supportato da quel poco che i miei studi mi permettono di dire. Speriamo davvero in futuro di assistere a più "mi è piaciuto perché" rispetto a "è fondamentale".
Molto interessante e istruttivo questo drink! Me ne dia un altro, grazie.
Alla fine, i giapponesi si dimenticano facilmente delle opere, e poche diventano “immortali” in madre patria, molti nostri “influencer” o “guru” spacciano per verità che alcune opere sia importantissime anche in Giappone, quando in realtà stanno parlando di qualcosa soggettivo e non la verità o in modo oggettivo.
Voglio vedere quanti giapponesi non vedono l’ora che ritorni HxH, quando magari pure loro si sono dimenticati della sua esistenza.
E Rocky Joe non fa eccezione, avrà sicuramente avuto una importanza nella epoca in cui è stato pubblicato, ma finita lì, tutti se ne sono dimenticati.
Comunque ognuno può considerare “capolavoro” o “il miglior manga” qualunque opera, basta che gli abbia lasciato qualcosa, ma li si entra nella soggettività 🙈
infatti, nessuno vuole escludere che queste opere abbiano un riflesso nella società attuale: ripeto Ashita no Joe spesso oggi viene usato come simbolo per tematiche come gli homeless e le periferie (in teoria non troppo recentemente hanno meso una sua statua proprio in un quartiere gravemente colpito da questo problema); ma non bisogna credere che i giapponesi si strappino le vesti per queste opere....anzi.
Detesto dirlo perché mi fa male, ma anche il buon Nagai probabilmente lo caghiamo più noi che la madre patria al giorno d'oggi. Sarebbe come dire da noi "mazinga Z è immortale": fra una fascia precisa lo è di sicuro, ma se analizziamo la cosa da un punto di vista più oggettivo è imparagonabile con l'influenza di altre opere come "jeeg e Grendizer" che paradossalmente sono opere minori fra le minori nel caso di Jeeg XD.
Onestamente non sono d'accordo con questa analisi della storia di Joe. Dopo i primi volumi le vicende del quartiere non sono più così centrali, e la seconda parte del manga è incentrata sostanzialmente sul mondo del pugilato e la volontà di Joe di continuare a combattere. Alla fine la vera motivazione che spinge Joe a diventare pugile è la rivalità con Rikiishi, non il desiderio di migliorare la condizione del quartiere in cui vive (basta vedere quando lavora per il negozio della famiglia di Noriko e lui fa tutto in modo maldestro, e appena può si mette a vedere le partite di pugilato). Il tutto diventa chiaro nel discorso che fa a Noriko: lui non combatte per un obbligo o per qualcun'altro, ma perché gli piace, perché vuole far bruciare del tutto quella fiamma che sente dentro (che è ciò che è rappresentato nella tavola finale), anche a costo di rinunciare alle esperienze felici che vivono i ragazzi della sua età. Questi sono temi universali, che potrebbero essere presenti in un'opera con un protagonista con lo stesso carattere di Joe, anche se calati in una ambientazione diversa. Poi sono d'accordo che il personaggio di Joe abbia una caratterizzazione abbastanza semplice (per quanto d'impatto), ma non mi sembra che il suo percorso sia così lineare, soprattutto nella parte centrale del manga.
Dovrei essere pagato a volume per leggerlo
diciamolo Teo: se leggi Ashita no Joe e non leggi Blue Lock ci sono almeno un buon 70% di probabilità che tu sia un serial killer XD
Ricordo una lettera tra Tolkien e sui figlio (Tolkien pure lui 😂) in cui paragonano un sergente britannico a un "orchetto" (la traduzione vigente all'epoca) e, se non ricordo male, la cosa era ripresa e accentuata in rapporto alle truppe tedesche della seconda guerra mondiale. Avrebbe quindi senso una lettura contraria agli eccessi del militarismo dell'opera che in Italia è, da subito, stata apprezzata degli epigoni degli orchi, i quali si vedevano su bianchi cavalli mentre montavano i loro mannari.
La cosa se ci pensi fa veramente ridere: sorpattutto da certe branche politiche Italiane Tolkien é stato visto come un simbolo di sovranismo🤣.
@@latavernadellalbatro non che Tolkien fosse un hippy ma non aveva simpatia per chi brama essere eroe ecc.
L.H.O.O.Q. e non dico altro.
Però amen sì dai.
Immagina che bello fare da guida ai musei e dire "lei ha caldo il c**o", un sogno da realizzare