QUEL GIORNO A CAPORETTO: ANATOMIA DI UNA BATTAGLIA. DENTRO LA VALLE DELL'ISONZO. EPISODIO 6 - 1
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- Опубліковано 27 чер 2022
- In questo video si esamina lo svolgimento della battaglia di Caporetto all'interno della valle dell'isonzo nella giornata del 24 ottobre. Come agirono i generali Cavaciocchi e Badoglio? Prima parte del sesto episodio dedicato al più noto evento della storia militare italiana.
Le principali fonti sono:
1) Roberto Bencivenga, «La sorpresa stratiguca di Caporetto»
2) Emilio Faldella. «Caporetto. Le vere cause di una tragedia».
Purtroppo Badoglio responsibile di tante mancanze che hanno provocato la morte di tanti nostri soldati eppure fu sempre protetto....grazie per le sue spiegazioni su una guerra incredibile e triste
Grazie a lei e cordiali saluti.
Era una carogna!
Infatti purtroppo e' esattamente come scrivi tu......Badoglio aveva santi in paradiso, conoscenze in alto loco che lo potessero fino all'ultimo, evitandogli di subire le giuste punizioni che avrebbe meritato per la sua manifesta incapacità di comandare.......certo, se avesse fatto il pastore( con tutti il rispetto per la categoria, ovviamente) non avrebbe combinato tutti quei disastri......ma in Italia, si sa, contano molto di po' le conoscenze giuste che i meriti e le qualità individuali......ecco perché eravamo, siamo e saremo sempre in fondo a tutte le classifiche mondiali.
Purtroppo noi italiani abbiamo sempre o quasi sempre avuto la sfortuna di avere comandanti non all altezza.
Realtà che si riflette anche ai giorni nostri.
Onore a questi soldati.
Onore e gloria ai nostri soldati , che nonostante gli scarsi mezzi a disposizione e l'inettutudine degli alti comandi hanno fatto miracoli.
Complimenti, una ricostruzione perfetta e minuziosa... nel 1961 da bambino visitati quei luoghi con i miei genitori... da quelle sassaie affioravano ancora proiettili, schegge, obici esplosi.... conservo ancora quegli oggetti gelosamente che raccolsi a quei tempi tra gioco e collezionismo.... ora che sono anziano ho avuto tutto il tempo per assorbirne il dolore che hanno racchiuso per sempre in essi.
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Grazie per avere apprezzato il lavoro del museo e cordiali saluti da tutto il nostro staff.
la migliore presentazione della battaglia di caporetto che io abbia mai visto. grazie per la divulgazione, un capolavoro.
Ci fa piacere che abia apprezzato il lavoro del Museo. Cordiali saluti.
Davvero una grande capacità di raccontare. Complimenti.
Grazie per la sua cortesia. Cordiali saluti.
Come si fa a non applaudirla dott. Gambarotto? Fantastico! Avv. Filippo Maria Torresi
Grazie! Lei è come sempe gentilissimo. Cordiali saluti.
Bravi gli italiani tutti. Tutti. 💘💘💘 il mio prozio era di Caltavuturo, vicino Palermo. Orgoglioso di lui, fece il suo dovere come si convenienza, e morì, ma da bravo fuciliere. Onori ai caduti💘💘💘
Si conveniva ad un soldato, volevo dire. Scusatemi...sti telefoni
Grazie per aver condiviso con noi un suo ricordo familiare. Cordiali saluti.
Solo applausi. Bravissimi. Precisi, chiari, esaustivi.
Grazie e cordiali saluti.
Come sempre questa serie spicca per la chiarezza, sia della mappe tridimensionali sia per l'analisi dettagliata dei fatti.
Non ricordavo o non sapevo che sullo Sleme e sul Mrzli gli austriaci avevano sfondato, credevo i nostri reparti fossero stati circondati, resta il mistero di quegli slesiani che percorrevano senza grossi problemi il fondovalle dell'Isonzo sfilando sotto le nostre posizioni montane.
Buongiorno sig. Perossini e, come sempre, grazie per il suo commento. Cordiali saluti da tutto lo staff.
Bellissimo sito. Chiaro e semplice. Grazie Gasprotto.
Ottima ricostruzione. Chiara e verosimile. Bravo.
Grazie e cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Il mio prozio Gesualdo Giardina, classe 1901 nel 1918 chiamato a combattere. Colpito da un cecchino austriaco...mancavano solo sei mesi all armistizio....💘💘💘
Un destino triste. Cordiali saluti dallo staff del Museo.
Complimenti davvero per i dettagli grafici e dimostrativi! Sono un ciclista e percorrendo quei luoghi mi vengono sempre in mente episodi di battaglie asprissime del nostro Esercito e adesso posso dire di conoscere nuovi dettagli di rilievo.... Bravissimi.
Ci fa piacere che abbia pprezzato il lavoro del museo. Grazie e lei e cordiali saluti!
@@lalineadellamemoria verrò al museo volentieri
La aspettiamo!
Complimenti bellissima spiegazione ! Grazie e alla prossima.
Grazie a lei e cordiali saluti da tutto il nostro staff.
Possiamo dire vertici militari incapaci, inefficienti, incompetenti, raccomandati ? Cronistoria precisa e puntuale ma non emergono le responsabilità......
Deve seguire anche gli altri video della serie, Cordiali saluti.
Complimenti davvero, mappe stupende e spiegazioni chiare, del Mrzli sapevo, non ricordavo invece dello Sleme, comunque rimangono inspiegabili due fatti cruciali della battaglia cui si ricollegano poi altri fattori, visto che gli italiani dai disertori sapevano praticamente tutto, persino il giorno e l'ora dell'attacco , 1) Perché allora Badoglio non diede ordine all'artiglieria di sparare e aprire fuoco di controprestazione/sbarramento il giorno prima della battaglia 2) perché sempre Badoglio non penso' di proteggere e interrare le linee telefoniche, perché non rafforzò di numero il sistema delle staffette celeri ossevatrici e portaordini, visto che c'è da mettere in conto che le linee telefoniche e telegrafiche possano saltare durante una battaglia 3) perché non fece approntare uomini, mezzi, trinceramenti , minamenti, sbarramenti , filo spinato , cavalli di frisia e artiglieria leggera nel fondovalle isontino o perché non mise reparti di mitraglieri nascosti a mezza costa della montagna per falciare l'avanzata che fu poi incontrastata degli slesiani e 4) Che si ricollega al punto 3, perché la divisione slesiana fu lasciata praticamente indisturbata di passeggiare tranquillamente lungo il fondovalle isontino senza incontrare la benché minima resistenza, fu lasciato infatti praticamente sguarnito. Altro enigma poi di cui ho cercato di informarmi ma che non ho mai capito è il ruolo, gli ordini e da chi dipendesse realmente il Generale Bongiovanni, se dipendeva solo da Capello come mai non ebbe alcuna istruzione specifica pur sapendo anche lui giorno , ora, luogo e lo schieramento posizioni nemiche? anche li pur sapendo appunto dell'attacco , non ci si procuro' minimamente di sbarrare con truppe agili e mobili , reparti d'assalto ed arditi esperti in corpo a corpo i maggiori passi montani dove poi sfilarono come scoiattoli i soldati di Rommel, avrebbero avuto addirittura il vantaggio di procurargli imboscate micidiali. Comunque è chiarissimo che le responsabilità di Badoglio sono nettissime, pagine mancanti strappate dalle relazioni di inchiesta, decisioni assurde, tranwuillita' paciosa pre scontro...se per appoggi massonici (ma anche Capello era massone) o per benevolenza del Re in persona riusci' a salvarsi le chiappe, fortuna volle che ci fosse il Generale Caviglia e l'eroismo di coraggiosi ufficiali e soldati, altrimenti la disfatta di Caporetto avrebbe potuto avere esito ben peggiore e disastroso di quello che pur storicamente purtroppo si è avuto. Grazie di nuovo per le encomiabile opera divulgativa e complimenti vivissimi.
Grazie per il commento ampio e articolato. Le sue domande riassumono tutte le accuse mosse a Badoglio ma, purtroppo, non hanno una risposta. Dedicheremo un video ad hoc proprio a Badoglio esaminando queste accuse e la «difesa» di Novello Papafava che dipinge lo stesso Badoglio come una «vittima» del clima rilassato alimentato da Cadorna. Bongiovanni dipendeva dal generale Capello ma, anche per lui, valgone le stesse considerazioni sviluppate per i colleghi: vittima della ''sorpresa strategica" austro-tedesca.
Badoglio è sopravissuto fino al 43. Non ebbe neanche il coraggio di comunicare la resa incondizionata alla nazione. Fu obbligato perché lo fecero prima gli alleati. Penso che solo in Italia un generale del genere avrebbe potuto passare indenne due guerre mondiali.
Il perché a tutti i tuoi interrogativi d' duplice ed incontrovertibile: la presunzione e la spocchia di Badoglio erano pari solo alla sua ineffabile incapacità di comandare un esercito, ma per sua fortuna era protetto da chi contava tanto all'interno dello Stato maggiore italiano( se non addirittura dallo stesso Vittorio Emanuele terzo); quanto invece al generale romano Bongiovanni, il biondo " piacione" era piu' interessato a spassarsela con donnine disponibili ed al taglio dei capelli dei poveri soldati( tanto da istituire addirittura dei veri e propri posti di blocco con il cartello "Alt! Taglio capelli, e facendo perdere addirittura il treno a chi stava partendo per una meritata licenza!)
Il biondo ufficiale dedito al taglio dei capelli e a spassarsela con donnine allegre era in realtà il famigerato col. Boccacci, capo di stato maggiore del IV Cd'A del gen. Cavaciocchi, anche questi brillante nella sconfitta di Caporetto oltre che in altre occasioni dove mostrò la sua profonda incapacità
Finalmente qualcuno che usa delle bellissime mappe 3d! Bravissimi!!!!
Grazie e cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto..
Intanto vi metto il like, poi vi guarderò con calma in serata.
Grazie per la fiducia e cordiali saluti dallo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Ottima ricostruzione visuale che rende poi facile la comprensione degli eventi. Bravi e grazie per il lavoro
non capisco come sia possibile che gentaglia come Cadorna abbia ancora in Italia vie piazze e stazioni a lui dedicate!
Tanto vale dedicarne qualcuna anche a Badoglio, a Graziani e compagnia cantante!
Io non capisco come in alcune città ci siano vie e piazze dedicate a Tito in Italia.
@@walterbottarelli4457o a Togliatti o all’Unione sovietica
Ahhh!!!!Badoglio..... Badoglio
Uno dei personaggi più controversi della storia militare italiana. Cordiali saluti da tutto lo staff.
Un nome…una garanzia! Ma certo non per il popolo italiano…ora è dinanzi al giudizio di Dio…quello della Storia temo non giungerà mai! Confraternite, fratellanze e logge varie non lo permetteranno…
@TeleCroceDue
Badoglio era un colpevole di Caporetto. Ma non era l'unico.
Cadorna in primis, ma anche Capello, Cavaciocchi (la descrizione di quast'ultimo che ne lasciò Carlo Emilio Gadda era terrificante: nel 1915, avendolo incontrato come ufficiale degli alpini, lo descrisse come "un perfetto asino"; quando si venne a sapere degli sfondamenti tedeschi sul fronte orientale, Gadda ebbe a dire che "I tedeschi hanno dei generali meno Cavaciocchi dei nostri"), Carlo Porro,
Quando alla nomina di Badoglio come capo supremo delle forze armate nel 1925, il vostro "duccie" non ne ha fatta una giusta nel campo militare (nel quale era "un perfetto asino"), sia tollerando uno come Badoglio, sia tollerando la corruzione in campo militare (vedi Ugo Cavallero e scandalo delle corazze) e in campo civile (vedi arrichimenti di gerarchi e gerachetti).
@@Herzoglucapurtroppo nulla di diverso da quelli attuali
Bravi.
Grazie e cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Complimenti per il servizio.......
Grazie. Un cordiale saluto da tutto la staff del Museo.
Grazie a voi
Bellissimo video. Tre giorni fa sono stato in visita al cimitero austro-ungarico di Sopron (Ungheria) e posso confermare di aver visto che le tombe erano per la maggior parte composte da cittadini slavi, ucraini, russi, serbi e via dicendo.
E poi, la cosa più strana, tra le tombe c'erano pure soldati con nome e cognome italiano che combatterono al fianco degli austriaci.
Uno di loro, 56 enne, indicava sulla lapide, in scritta ungherese " artiglierie"
Grazie del commento. Molti sudditi austro-ungarici di lingua italiana combatterono per l'esercito dell'aquila bicipite. Quei nomi sulle tombe non devono stupire. Un cordiale saluto!
In genere i soldati Austro-Ungarici di lingua italiana venivano mandati sul fronte orientale, così da non suscitare idee di diserzione. Molti furono fatti prigionieri dai Russi e dopo la rivoluzione riportati in Italia via Vladivostok.
Si parla tanto di tradimento mentre io penso si trattava del solito costume italiano, gli italiani preferiscono le cose complicate e improvvisate a quelle semplici e pianificate. Molto e' dipeso dalla disorganizzazione e mancanza di comunicazione, la stessa cosa succedera' 25 anni piu' tardi con il re e Badoglio ancora una volta tristemente protagonisti.
Poi mi chiedo se erano necessarie 11 battaglie dell'Isonzo per capire che qualcosa non funzionava. In una guerra mondiale a vincere o perdere e' tutta l'alleanza e non il singolo membro. La disfatta della Russia va attribuita a fattori interni.
Ciò che accadde a Caporetto dipende in buona parte proprio dai nostri difetti congeniti come popolo e come sistema. Grazie e cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
E pensare che il " signor " Badoglio si spostava disinvoltamente dal suo comando( ubicato in un villaggio dell'attuale Slovenia) senza nemmeno mai accorgersi che il comando nemico riusciva sempre ad intercettare ed a seguire tutti i suoi sprovveduti movimenti........sembra paradossale. ma questo era Pietro Badoglio, che invece di essere esautorato e cacciato via all'istante fu addirittura scagionato dalla commissione d'inchiesta sulle cause della disfatta di Caporetto.......un cordiale saluto al signor Stefano Gambarotto per il suo ormai ben collaudato ed adeguatamente preparato lavoro da Saverio di Cisternino (Brindisi)
Fantastica ricostruzione. Si fa solo n po' fatica a seguire la sequel di nomi e località
Ce ne rendiamo conto. Grazie e cordiali saluti.
@@lalineadellamemoria potrebbero interessarvi le lettere dal fronte e il certificato di morte di un mio parente caduto sulla baisizza vicino a doberdò nell'aprile del 1917 per "scoppio di bombarda"
Forse hai ragione ma il sottoscritto ha fatto il militare per 15 mesi a Cividale col 76 Rgt Fanteria Napoli e ha imparato a conoscere tutti quei luoghi...
Mio padre sul Gobloka(?) Con i suoi bersaglieri ha strenuamente resistito alla avanzata del nemico meritandosi la medaglia d"argento..
complimenti per la qualità della ricostruzione e della narrazione, la migliore vista finora.
Grazie per avere apprezzato il nostro lavoro e cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
"il nemico ha un programma assurdo" a Caporetto per le 15. Ci arrivo pure con qualche minuto di anticipo pare. Pensate che i alcuni nostri reparti vennero sorpresi alle spalle dagli salesiani perché avendoli visto avanzare i contrastanti sulla destra Isonzo credevano che si trattasse di prigionieri "li invieremo a Milano a farli vedere" gli italiani e chiaro che non sappiano fare la guerra. Parafrasando la lapide li a El alamein "mancò tutto tranne il valore. Però non è necessariamente un dramma. Basta rendersene conto e evitare le guerre. Caporetto dobbiamo ricordarcela bene. Ci ricorda cose può significare una guerra. Ovviamente complimenti al museo per l ottimo e minuzioso lavoro. Trattazione appassionante e ottime grafiche che spiegano Tutto in modo leggero. Per quanto possibile.
Grazie per il suo commento. Cordiali saluti da tutto il nostro staff.
Luca Abram. No,non cerano solo salesiani,c'erano trappisti,comboniani.qualche cordigliere,benedettini e pure parecchi francescani!!.Non me ne voglia per l'intromissione,ma bisogna dirla tutta!!.
Mio nonno Guglielmo, classe 1887, Alpini Fiamme Verdi, era là ! Rip. MV
Cordiali saluti!
Anche il mio bisnonno era dell'87 ,
Alpino del BTG. Edolo caduto il 15 giugno 1918 sul corno di cavento.
Mio nonno NICOLA era CAVALIERE di Caporetto
Cavaliere di Vittorio Veneto probabilmente... Grazie e cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
i filmati sono gia possibili in quel periodo ? ringraziando distinti saluti
Certamente! La Grande Guerra fu il primo conflitto della storia ad essere raccontato in modo estensivo con il ricorso alla fotografia e alle riprese filmate. Cordiali saluti.
Ottima e minuziosa descrizione dell'attacco a Caporetto, difesa e ritirata, o meglio, rotta. Tuttavia mi domando: anche se Badoglio aveva dato l'ordine di non aprire il fuoco, il colonnello Cannoniere, vista l'impossibilità di collegarsi con detto Badoglio, considerato che il nemico stava sfondando le linee italiane, in previsione del conseguente ripiegamento e perdita dei pezzi di artiglieria perché di sua iniziativa non ha dato l'ordine di aprire il fuoco? Se ciò avesse fatto avrebbe dato animo e vigore alle truppe che avrebbero contrattaccato e probabilmente bloccato il nemico senza subire la disonorevole onta della sconfitta di Caporetto della quale fu fatta ricadere la colpa sui soldati accusati da Cadorna di viltà per pararsi il deretano. L'iniziativa è quella che è mancata e manca da sempre nel nostro esercito: il non agire se non ricevi ordini..."dum romae consulitur Saguntum expugnatur"...la storia è vecchia ma si ripete sempre.!
Emilio Faldella in «Caporetto, Le vere Cause di una tragedia», spiega che Badoglio aveva insistito a lungo per avere un nuovo comandante dell'artiglieria in seno al suo corpo d'armata. Voleva esplicitamente un «mero esecutore di ordini» che non prendesse iniziative, perchè riteneva di essere in grado di comandare al meglio il fuoco dei cannoni da solo. Fu accontentato con l'assegnazione al XXVII corpo del colonello Cannoniere. Il resto è storia. Cordiali saluti dallo staff del Museo della Battaglia.
😊
Bellissima presentazione e perfetta narrazione. Complimenti ma mi permetto un appunto; perché usate 'tipperere' come sigla? Non c'era di meglio? Buona serata
Gentile sig. Galli, anche lei si aggiunge al novero di quanti non apprezzano la sigla dei video del museo, Cordiali saluti da tutto lo staff.
La tragedia di caporetto ha unito gli italhani. Il commovente e disperato proclama di Vittorio Emanuele III : CITTADINI E SOLDATI SIATE UN ESERCITO SOLO ha fatto il resto.
Agli italhani non farebbe male una Caporetto ogni 20 anni!
La solita atavica improvvisazione e disorganizzazione italiana unita a comandi poco competenti per non dire impreparati ed incapaci di reagire a situazioni nuove non studiate sui soliti manuali
Vero però non bisogna dimenticare che si trovarono di fronte a un modo "nuovo" di fare la guerra. Lo stesso sistema applicato nel marzo '18 contro gli inglesi dette più o meno gli stessi frutti: anche lì un intera armata fu sorpresa e distrutta.
Poi siccome gli inglesi non sono gli italiani, con i difetti che lei indica, si ripresero più facilmente.
Perche’ un inno degli USA per il Museo della Battaglia??
Non è un inno degli USA ma una canzone popolare inglese di inizio secolo... Cordiali saluti da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
Non si parla mai del monte Matajur, dal quale scese il tenente Erwin Rommel per avanzare contro di noi con le biciclette trovate in una fabbrica abbandonata
Badoglio che dire
Non c'è molto da dire. Si tratta forse della figura più conroversa della storia militare italiana. Cordiali saluti.
Mio nonno era lì. il suo pensiero era chiaro: un incapace traditore. Per non parlare di come agi dopo l'8 settembre. Poco controverso, quantomeno incapace, forse peggio.
Bella spiegazione, ma non comprendo per quale motivo la mappa viene interrotta sistematicamente.
Per esigenze di narrazione. Un cordiale saluto.
Esatta ricostruzione, capisco perché fosse reticente a raccontare ,questa tragedia.
Grazie e cordiali saluti da tutto lo staff del museo.
Mio nonno ,era reticente a raccontare della guerra . Molte descrizioni calzano. Poi l' aver dato,la colpa ai soldati.
Grazie per aver condiviso con noi i suoi ricordi familiari. Cordiali saluti.
Ancora oggi è così! Pensate ai cosiddetti "manager" di stato...sono di nomina politica e passano da un fallimento all'altro.
Per quanto riguarda Badoglio come capo dell'esercito la scelta è stata di Vittorio Emanuele III insieme alla casta militare degli "emergenti"!
Peccato non abbiano vinto la guerra gli austroungarici, per noi perderla non avrebbe fatto differenza, invece il loro impero sarebbe sopravissuto
"per noi perderla non avrebbe fatto differenza"
Beh insomma, mi sa che gli imperi centrali trionfatori non ci avrebbero facilmente perdonato di aver tradito l'alleanza con loro. Magari ci toccherebbe mangiare wurstel e crauti tutti i giorni.
@@mauroperossini4785 e magari le condizioni delle strade di Milano sarebbero un po' migliori
@@mauroperossini4785 loro hanno tradito il patto non noi si legga il patto
@@sciarrillo se ne vada a vienna che è meglio
Va di moda fare i traditori . Congratulazioni .
Qualcuno tentò di far passare l'Italia sotto l'egida austriaca ...... ma purtroppo non vi riuscì ...... ed oggi siamo ancora qui !
Ma i generali austriaci a tuttoggi cosa dicono a proposito di caporetto
piccola precisazione: si pronuncia Friùli, non Frìuli
Grazie della precisazione e cordiali saluti.
con liga meno leghe .....................
Peccato che le prime sequenze abbiano come protagonisti fanti inglesi, si vede anche una cornamusa.