Forze e interazioni fondamentali - Modello Standard 03 (Il Bestiario delle Particelle)
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- Опубліковано 28 вер 2024
- Oggi si parla di interazioni fondamentali: gravità (forse), elettromagnetismo, interazione nucleare debole e interazione nucleare forte.
Come funzionano? Cosa succede quando due particelle interagiscono? Le particelle interagiscono sempre?
ATTENZIONE!!! ERRATA CORRIGE!!
Le coppie corrette dei gluoni sono del tipo colore - anticolore, quindi ad esempio Verde - AntiBlu, ecc.
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Sono morto a 10:40 con la battuta implicita sul COILONE HAHAHAHAHAHAHAH Sei un grande Marco!
Lo sai che sei una forza anche tu? Attiri subito pollici alzati e condivisioni :D
Complimenti come sempre ;)
Ma li attiro da distante o a contatto?
Da distante, visto che basta la notifica di un nuovo video :D
Ciao Marco, o se preferisci Cuso, quante sono le iterazioni fondamentali in natura/fisica ? Ps: scusa la domanda
Bel video!
Finalmente ho capito come si pronuncia gauge.
La cosa del "COIL" mi ha riportato alla mante quella gag di "Scemo & più Scemo" nel quale Harry racconta di aver fatto accoppiare un collie con uno spinone. XD
- *Wolfgang*
Giuro che non conoscevo quella gag e mi è venuta in mente mentre montavo il video e cercavo alcune immagini.
Che video, che spiegazione fantastica! GRAZIE!!!
Stupenda questa parte della fisica........riesco a capire quasi tutto ma mi fermo di fronte a certi aspetti matematici......che spero di affrontare col tempo
Davvero affascinante!
Buongiorno dottore. Le pongo una nuova domanda. Premetto che sono amante della fisica ma non sono né un fisico né un matematico. In realtà sto cercando di capire da neofito. Vorrei però proporle una teoria probabilmente molto stupida. Ho letto in rete riguardo ad una teoria per cui lo spazio-tempo è come un superfluido ma che ci sarebbero dei problemi circa la perdita di energia da parte del fotone, cosa che, mi sembra, non succederebbe con il campo di Higgs. E, se invece il tessuto dello spazio-tempo fosse proprio il campo di Higgs? Questo campo dà massa alle particelle e queste deformano il campo stesso inducendo l'effetto gravitazionale. Le onde elettromagnetiche si propagherebbero in modo trasversale mentre le onde gravitazionali in modo longitudinale, come il suono si propaga nell'aria. Non servirebbe il gravitone ed esisterebbe un unico campo. Per quanto riguarda l'invarianza di Lorentz, basterebbe modificare l'equazione inserendo dei limiti alle scale subatomiche. Mi direbbe cosa ci sarebbe di palesemente errato in questa teoria?
Che forza questo video, grazie Marco! 😉
Grazie!
Sono curioso di sapere se la gravità possa in realtà essere una forza "apparente", un modo che abbiamo di descrivere un fenomeno che in realtà non è una forza in sé, tipo la forza centrifuga.
Ne parlerai in futuro?
Questo sarebbe il punto di vista della relatività generale. Non esiste una "forza" di gravità, ma solo una deformazione dello spazio-tempo che costringe i corpi a seguire traiettorie che sono quelle che si avrebbero se esistesse la forza di gravità. Qualcosa di simile alla forza di Coriolis, insomma, che in realtà è solo una conseguenza del principio di conservazione del momento angolare. Oppure la forza centrifuga, come dici tu.
Il Modello Standard, che è una teoria basata fortemente sui dati sperimentali, non prende nemmeno in considerazione la gravità, perché è troppo piccola per le particelle. Ma altre teorie stanno provando a dimostrare che in realtà la forza di gravità è una interazione al pari delle altre tre (tipo teorie delle stringhe e amiche). Al momento però non ci sono conferme sperimentali e quindi continuiamo ad usare la meccanica quantistica da una parte e la relatività generale dall'altra.
Marco Coletti grazie mille, chiarissimo come sempre. Credevo che il Modello Standard considerasse quattro interazioni fondamentali, con quarta la gravità.
Scusa Marco no ho capito cosa sia l isospin. Non riesco a visualizzarli in modo semplice. So che da un punto di vista fisico e' diverso dallo spin
Ti ho risposto su messenger
grande Marco ho l'ennesima stupida domanda da farti.ma se la gravità è l'effetto della deformazione dello spazio dovuta alla presenza di una massa,a che "serve" il gravitone?
sei bravissimo a fare i video,il problema è che più ne vedo più vado in confusione...
Il Gravitone serve a dimostrare che il campo gravitazionale è quantizzato e che quindi può essere ricondotto alle leggi della MQ (opportunamente modificate). Al momento non abbiamo prova della quantizzazione del campo e questo è un problema teorico molto importante.
Affascinante anche se per poter seguire veramente occorrono buone basi
Bel video! sapresti dirmi perchè i fisici a volte dicono "da fisico, mi piacerebbe poter calcolare la vita media media del pione con carta e penna". E' un modo di dire ma la vita media del pione ha qualche stravaganza.
Giuro, è la prima volta che sento questa affermazione (ma non frequentando normalmente fisici teorici forse è una carenza mia). Azzardo che sia un calcolo tragicamente complesso e quindi loro (affezionati ai cari calcoli a mano) sperano di poterlo calcolare così.
Parli di attrazione gravitazionale, ma non sarebbe opportuno parlare della gravità in termini Einsteiniani?
Ossia di curvatura dello spazio?
Ma l'effetto di curvatura è poi quello che, sulle masse, agisce come attrazione gravitazionale. Cerco di evitare di usare il termine "forza di gravità" perché quello è davvero fuorviante in termini della relatività generale (non c'è davvero una forza, in fondo). Per il resto, sì: curvatura dello spazio tempo è sicuramente più corretta, ma ai fini di questo video non era un livello di precisione necessario :-)
@@LaFisicaCheNonTiAspetti sì, la vedo come te. Ma ancora tutti noi parliamo di forza gravitazionale.
Come darci torto? In fondo è così consolidato nell'uso comune che credo non verrà mai abbandonata come espressione. L'importante è sapere il limite di questo termine, sapere che è solo un "modo di dire" per farla semplice.
Ciao, grazie per questi video veramente interessanti.
Dopo aver visto questo video mi sono posto queste domande:
Ma se un elettrone interagisce con altre particelle tramite fotoni, come fa a sapere con quante particelle deve interagire per creare il giusto numero di fotoni? (sempre che sia lui a crearli). Per esempio in un universo con 2 soli elettroni avrei 2 fotoni che trasmettono la forza? (uno che va del primo elettrone verso il secondo e viceversa?) ma se invece gli elettroni fossero n ? E poi chi crea questi fotoni? l'elettrone? ma allora l'elettrone dovrebbe perdere energia ...
Potresti fare un po' di chiarezza ? Grazie!
Leslie Winkle, che dopo aver passato una nottata con Leonard corregge la lavagna di Sheldon.
Esatto, ma non sei il primo!
Da dove nasce la forza gravitazionale? come può un corpo con massa x ad esercitare una forza f su di un'altro corpo ?
Questo è il domandone a cui teorie come quella delle stringhe sta cercando di rispondere. Sarebbe bello (o meglio, molto elegante) che anche l'interazione gravitazionale potesse essere descritta come uno scambio di bosoni di gauge, ma questo è incompatibile con la Relatività Generale come la intendiamo oggi. La quale peraltro non giustifica il fatto che una massa deformi lo spazio tempo. Lo da come fatto osservato sperimentalmente.
c'è un video che spieghi che cosa è lo spin? grazie per i tuoi video
Lo sto preparando. Forse riesco a farlo uscire questa settimana o la prossima.
04:19
non ha confermato che esistono i gravitoni, ma non l'ha neanche escluso, giusto?
13:40 Leslie Winkle
ciao Marco .... volevo sapere se nel caso due fotoni si scontrano a che velocità sarà l impatto?....
nn si può superare la velocità della luce ....però dovrebbe essere il doppio...
+Marco Giorgetti infatti i due fotoni si vedrebbero vicendevolmente viaggiare alla velocità della luce perché le velocità relativistiche non si sommano semplicemente (come nella relatività galileiana), ma devi considerare le contrazioni di tempo e spazio della relatività speciale
Marco Coletti in che modo devo considerarle?
è difficile immaginare il punto di vista di un fotone. Per lui l'universo esterno dovrebbe essere "paralizzato" perché il tempo scorre molto molto molto lentamente (in realtà è fermo). Ma noi non potremo mai andare a simili velocità, quindi non potremo mai provare quell'esperienza (che sarebbe indubbiamente interessante)
Ciao Marco, mi è piaciuto molto il video però avevo 3 dubbi riguardo l'elettromagnetismo. E' corretto il concetto secondo cui il campo elettromagnetico è presente in ogni punto dell'universo indipendentemente da una fonte che lo genera? E poi ha senso comparare la lunghezza d'onda del fotone alla sua "lunghezza"? Qualche mese fa su "Le Scienze" hanno pubblicato un articolo riguardo i fluidi o solidi di luce dove è presente la descrizione di un esperimento dove avvengono interazioni tra fotoni, ma nel video hai detto che non dovrebbe succedere , mi potresti spiegare? Ti ringrazio anticipatamente!
come ha detto Marco bisogna dare il tempo ai fotoni di raggiungere fisicamente i luoghi, quindi si esistono zone dove non è presente alcuna forza elettromagnetica. Esattamente cosa intendi con ''lunghezza''? Per i solidi di luce boh non ne ho sentito parlare
Un conto è avere zone dove non c'è forza elettromagnetica (ossia, nessun fotone), ma il campo EM è ovunque. Solo che può non essere eccitato e quindi non dare origine a nessuna interazione. Se per "lunghezza" intendi quella del treno d'onde, no, non sono la stessa cosa. Se intendi la "delocalizzazione" del fotone (ossia quanto è sparpagliato) allora non sono la stessa cosa, ma sono almeno simili. Per l'esperimento, sul sito de Le Scienze c'è un qualche riferimento che potresti passarmi? Grazie!
Grazie innanzitutto per le risposte e i chiarimenti, per quanto riguarda la domanda sulla lunghezza del fotone è un dubbio che mi è venuto leggendo un commento in un forum che cito "E' possibile produrre frange d'interferenza con fotoni per mezzo di due fenditure anche parecchio distanti: nel caso degli interferometr istellari si parla di metri. Ora e' stato dimostrato (ancora una volta, quasi un secolo fa) da
Taylor che i fotoni sono capaci di produrre interferenza uno per uno,ossia che l'interferenza *non e' un comportamento collettivo* di un insieme di fotoni. Percio' se vediamo interferenza tra fenditure distanti un metro, siamo costretti ad ammettere che il fotone e' passato *per entrambe le fenditure*, e quindi che aveva dimensioni maggiori di un metro." E' corretto??
Link dell'articolo è questo: www.lescienze.it/news/2011/07/22/news/quando_la_luce_diventa_fluida-551261/
Un po la storia del ''se un albero cade in un buco nero ma nessuno lo sente (eh,vorrei vedere, nello spazio) allora fa rumore?''
Ok, allora sì, è legato a quella che classicamente si chiama lunghezza d'onda e che quantisticamente puoi definire la delocalizzazione del fotone. Puoi ottenere interferenza con fenditure molto lontane se hai un fotone la cui "lunghezza d'onda" sia almeno altrettanto grande. Ovviamente con la luce visibile sei limitato a frazioni di micron
Ciao Marco, innanzitutto grazie, GRAZIE di cuore per questi video, ho cercato a giro altri video, documentari o seminari divulgativi sull'argomento, ma erano tutti o superficiali e poco approfonditi, o troppo semplicistici, oppure invece diretti a esperti e studiosi del settore per cui non avendo le conoscenze di base sull'argomento non potevo assolutamente seguirli. Ho iniziato con questo ciclo e penso che al termine mi andrò a spulciare tutto il tuo canale! ;) (già mi sono spoilerata il gran finale sugli stati della materia solido e liquido :O)
Volevo farti un paio di domande: I GLUONI hai detto che si comportano come delle molle che tengono insieme alcune particelle.. ma allora non sarebbe logico pensare che se riuscissimo a "tirare" queste particelle oltre una determinata distanza limite questi gluoni si "spezzino", proprio come delle molle tirate all'eccesso, pur non essendo possibile dimostrarlo sperimentalmente? E quindi, magari persino i gluoni sono composti da particelle più piccole (come gli atomi che compongono la molla), oppure magari il fatto di spezzarsi potrebbe essere dovuto ad un'interazione più debole con una delle due particelle (quindi ad una delle due estremità), sono teorie possibili?
Seconda domanda: perchè ci ostiniamo a descrivere la realtà secondo quello che possiamo vedere sperimentalmente? mi spiego meglio, se la meccanica quantistica descrive alla perfezione le interazioni nell'infinitamente piccolo, perchè dobbiamo aspettare una verifica sperimentale per poter affermare che esistono i gravitoni, quando sarebbe un modello quantistico che descriverebbe esaustivamente i campi gravitazionali?
Mi scuso in anticipo per qualunque castroneria potrei aver scritto in questo commento, non sono un'esperta nè ho mai studiato fisica, tutto quel che so deriva dalla chimica inorganica e dal mio interesse personale. E mi scuso anche per la lunghezza del commento XD Grazie!
Ciao, e grazie a te. Domande molto interessanti le tue.
I Gluoni hanno questo strano comportamento proprio perché assomigliano a molle ideali. Tu pensi ad una molla che può spezzarsi perché nella realtà ogni molla lo fa, ma se consideri la legge di Hooke (o legge delle molle) questo non dovrebbe succedere: la molla dovrebbe esercitare una forza di richiamo sempre più grande, al limite infinita se vuoi separarne le estremità all'infinito. Ovviamente è un modello, ma al momento sembra funzionare più che bene. Certamente, i gluoni potrebbero non essere fondamentali ed essere a loro volta composti da particelle più piccole, ma da quello che possiamo vedere ad oggi, questo non sembrerebbe essere il caso.
La realtà è descritta attraverso l'esperimento perché non abbiamo altro modo per distinguere tra una teoria e l'altra. I gravitoni sono parte di una teoria che sembra coerente con i dati sperimentali (la teoria delle stringhe), ma questa teoria è incredibilmente più complessa di quelle attualmente in uso. E se tu costruisci un modello sufficientemente complicato puoi in linea di massima spiegare tutto quello che già si conosce. Ma la forza di un modello si misura anche e soprattutto nella sua capacità di prevedere fenomeni finora sconosciuti. Se la teoria A prevede un fenomeno che viene verificato ed è impossibile per la teoria B, la teoria B risulta più debole e sarà meno probabile che venga scelta come "teoria dominante".
Grazie della risposta! Sei stato gentilissimo, buon proseguimento! :)
Bravissimo Cuso!!
Ottima iniziativa divulgativa, ma - per quanto mi consta - non riesco a seguire adeguatamente. Troppi concetti messi sul tappeto senza una preliminare spiegazione. Credo sarebbero indicati dei video introduttivi che spiegassero alcune definizioni e concetti usati in questi video, altrimenti seguirla, per un neofita, è arduo.
GRAZIE !
Mi pare fosse la sua assistente bionda?
mamma mia quante domande mi sorgono...
ad esempio:
secondo einstein la gravità è un effetto della curvatura dello spazio tempo (giusto?). quindi sempre se non ho capito male non è una vera forza ma una forza apparente. se questa teoria è corretta perchè bisognerebbe introdurre una nuova particella (il gravitone)? il modello standard non la prende proprio in considerazione in attesa della scoperta di questo fatidico gravitone, oppure la vede appunto come l'effetto della distorsione spazio temporale?
un altra domanda un po più tecnica sarebbe( parlo da studente di ingegneria che studia sostanzialmente meccanica classica):
ad esempio il campo elettrico nella fisica classica ed equazioni di maxwell è visto come un campo matematico continuo, ovvero studiando il moto di una particella carica dovresti in sostanza fare un integrale dell'accelerazione dovuta a questo campo elettrico, il che significa in sostanza che la forza viene applicata in modo continuo per ogni spostamento infinitesimo. se questa forza è invece scambiata in modo discreto, per scambi di particelle il moto come può essere lo stesso di quello calcolato matematicamente per mezzo di un integrale?
queste particelle mediatrici in quale modo agiscono per scambiare la forza? lo spazio è permeato da tutte queste particelle che viaggiano in ogni direzione possibile in modo tale che in ogni punto possa agire una forza?
perdonate tutte queste domande e ringrazio in anticipo se qualcuno avrà la pazienza di rispondere :D
un altra domanda un po più tecnica sarebbe( parlo da studente di ingegneria che studia sostanzialmente meccanica classica):
ad esempio il campo elettrico nella fisica classica ed equazioni di maxwell è visto come un campo matematico continuo, ovvero studiando il moto di una particella carica dovresti in sostanza fare un integrale dell'accelerazione dovuta a questo campo elettrico, il che significa in sostanza che la forza viene applicata in modo continuo per ogni spostamento infinitesimo. se questa forza è invece scambiata in modo discreto, per scambi di particelle il moto come può essere lo stesso di quello calcolato matematicamente per mezzo di un integrale?
queste particelle mediatrici in quale modo agiscono per scambiare la forza? lo spazio è permeato da tutte queste particelle che viaggiano in ogni direzione possibile in modo tale che in ogni punto possa agire una forza?
perdonate tutte queste domande e ringrazio in anticipo se qualcuno avrà la pazienza di rispondere :D
Ciao Marco. Il MS non la prende in considerazione perché è troppo più debole delle altre quando si parla di particelle. Devi passare a teorie che cerchino di raccordare il mondo subatomico a quello galattico per trovare tracce del gravitone. Finché non si troverà il bandolo della matassa, dovremo tenerci due teorie (MQ e RG) che su certi argomenti fanno a cazzotti.
Riguardo alla domanda sul campo EM, la fisica classica lo vede come continuo e in moltissime applicazioni puoi tranquillamente considerarlo come continuo, ma la teoria del campo EM è stata poi in seguito quantizzata (e raccordata con la relatività ristretta).
Leslie Winkle
Proprio così, ma non sei il primo, mi spiace.
Marco Coletti lo sappiamo i poteri forti ci hanno preceduto
Ah ah
Lo so, Leslie Winkle, il suo confronto con Sheldon è praticamente a chi ha la teoria più grossa (Stringhe e Quantum Loop Gravity l)
"Non ci sono equazioni incorrette sulla mia lavagna"
Complimenti!
Grazie Cuso! :)
Ma perchè è teorizzata l'esistenza dei gravitoni, se la relatività descrive la gravità come la curvatura dello spazio tempo? i conti non tornano
+Leonardo porcu è proprio questo il motivo di scontro tra relatività generale e meccanica quantistica. La prima non prevede la quantizzazione della curvatura, la seconda la esigerebbe (per parallelo con tutte le altre forze). Il gravitone risolverebbe il problema, ma è incompatibile con la mq come la conosciamo oggi
Allora la teoria più promettente dovrebbe essere la gravità quantistica a loop.. in questo modo si può conciliare la curvatura della gravità e la sua quantizzazione. ovviamente è solo una mia supposizione in ogni caso ti ringrazio per avermi risposto, che libri consiglieresti ad uno studente del liceo che sta iniziando ad interessarsi di fisica quantistica?
Perché 8(conbinzioni) io ne vedo 9
💪❤
@Marco Coletti ua-cam.com/video/vPpCDgBnjXc/v-deo.html
Finalmente ho capito, forse (cit..), la carica nucleare forte..
Questo è (forse) un metacommento 😅
@@LaFisicaCheNonTiAspetti perché la fisica é... come non ti aspetti
like mente parte il video.
Il mio cervello sta eiaculando
beato te, il mio si è fuso
io li avrei chiamati "colloni"...
LA. FORZA. VERA. DELL. UNIVERSO. E. DIO * SOLO. DIO ,* 👍 🌎 ✋
Questo non ti esime dall'utilizzo di una corretta ortografia.
Che mal di testa
Ciao Marco. Intanto grazie per il prezioso contributo che stai dando alla divulgazione di quelli che ritengo, da amatore (anche se sto provando a prendere, come secondo titolo accademico, la laurea in fisica), gli argomenti più affascinanti del sapere. Sull'argomento interazioni volevo invitarti ad una scherzosa riflessione. Immagina se realmente, nella nomenclatura avessero usato come radice "coil" anziché "glue" per classificare il bosone di gauge noto a tutti come gluone . Ecco, l'universo come lo conosciamo oggi, avrebbe sperimentato una prevalenza di bosoni veicolo di interazione forte. Non so tu, ma io vivo immerso in un "mare" di coiloni. Un abbraccio. Continua così.
sei stato chiarissimo come al solito bravissimo :)
Spero che tu riesca con i tuoi video a stimolare un po' più di curiosità verso questi argomenti così difficili. In particolare per la cromodinamica quantistica che, a quanto ne so, è l teoria di campo più difficile di tutte.
Se è la più difficile, non so. Di sicuro è bella complicata!
Un'giorno potresti fare un video sul plasma di quark e gluoni.
Argomento davvero ben spiegato. Nonostante l'osticità della materia, alla fine vien voglia di andare a studiare tutti gli argomenti correlati: obiettivo quindi ottimamente raggiunto!
Ottimo! Ti ringrazio
MI OCCORRONO SPIEGAZIONI SU SIMMETRIA E SUPERSIMMETRIA
Non te se segue se fai il monologo così, fratè!
grazie marco davvero bello e ben spiegato
Posso farti una domanda un po' specifica ?
mi chiedevo con che potenza della distanza crescesse la forza forte
comunque io ci provo con la risposta su big bang theory.. Dico che a osare fare tanto è stata leslie wincoll
La tua risposta su TBBT è corretta, ma temo ti abbiano battuto sul tempo. Per quanto riguarda l'interazione forte, puoi dare un'occhiata al potenziale di Yukawa (en.wikipedia.org/wiki/Yukawa_potential).
Bello. Ma non ho capito niente.
hai spiegato come un trattato di fisica nucleare..ti chiedo che differenza tra gluone e mesone entrambi da che so io della forza nucleare forte??
Sono tutte e due particelle soggette alla INF, ma mentre il mesone è una particella costituita da un quark e da un anti-quark (i Pioni sono un tipo di Mesone), i Gluoni sono proprio le particelle che trasportano l'INF. I Mesoni sono massicci, mentre i Gluoni non hanno massa.
Vuoi dirmi che quando l'isotopo incontra l'isotopa non si toccano nemmeno? E come farebbero a riprodursi?
Rispondi a questa invece: il tasso le paga le tasse o gliela danno gratis?
Marco Coletti sono commosso
l'unica che tocchi la lavagna di sheldon è leslie winkle. lo fa la sera che dorme a casa di leonard e sheldon
Bravissimo Enrico, ma sei stato battuto sul tempo (almeno credo, se le notifiche di youtube non si sono incasinate). Comunque molto circostanziata la risposta!
Ahah lo SPRINGONE! Sei eccezionale e spieghi davvero bene, complimenti!
Oh finalmente video intelligenti dopo una massa di videoca..ate fa bene al cervello
Dunque il fotone essendo privo di massa non risente della forza gravitazionale, ne consegue che l'unico motivo per cui viene deviato da un buco nero o da una fonte gravitazionale considerevole è perché semplicemente la sua traiettoria si "accosta" a quel piano che noi chiamiamo spazio-tempo che in quel caso è deformato... giusto? In linea di massima se quel cono creato dal buco nero avesse teoricamente una fine la luce prima o poi ne verrebbe fuori?
Il problema è che quella "fine" è orientata verso il centro del buco nero, quindi no, non può uscire.
quindi in ogni caso c'è una sorta di discontinuità sulla punta?
Buongiorno Professore. Ho letto recentemente che il campo elettromagnetico interagisce nello spazio con cariche elettriche
e può manifestarsi anche in assenza di esse, trattandosi di un'entità fisica che può essere definita indipendentemente dalle sorgenti che l'hanno generata. In assenza di sorgenti il campo elettromagnetico è detto onda elettromagnetica, essendo un fenomeno ondulatorio che non richiede alcun supporto materiale per diffondersi nello spazio e che nel vuoto viaggia alla velocità della luce.
Ora, capisco in qualche modo che il campo di Higgs permei l'universo, anche se non so come venga generato ma non riesco a capire come faccia ad esistere il campo elettromagnetico senza una sorgente che lo generi.
Intanto non merito (letteralmente) di essere definito professore, ma grazie. Il campo elettromagnetico, al pari del campo di Higgs, è considerato come una entità fisica diffusa ovunque. Con una differenza fondamentale: il campo EM può essere percepito solo quando viene perturbato, disturbato o fatto variare in qualche modo. Le onde EM sono il modo in cui gli effetti di questa perturbazione si propagano nello spazio. Il campo di Higgs invece viene percepito a prescindere da eventuali perturbazioni: una particella possiede massa perché "sente" il campo di Higgs in cui si trova. Anche il campo di Higgs può essere perturbato e queste perturbazioni vengono chiamate bosone di Higgs, ma è comunque sempre lì, come il campo EM
@@LaFisicaCheNonTiAspetti E' stato molto chiaro. Grazie.
Spiegazione eccellente e fantastica!
Ottimo
Complimenti Cuso!!!
Ragazzi ho una domanda: elettrone e neutrone da che quark sono composti?
Perchè se non vado errato uno dei due è composto da due quark blu e uno rosso o viceversa, ma nel video è stato detto che il colore risultante deve essere neutro
L'elettrone non è fatto di quark. È una particella elementare. Il neutrone è fatto da due quark down e un up. Questi tre poi hanno tre colori diversi (ma il colore non è associato univocamente ad un tipo di quark)
@@LaFisicaCheNonTiAspetti Ah ok grazie. Se è così mi sa che anche il mio vecchio prof di fisica si deve schiarire le idee 😅. In ogni caso complimenti per i video, io ti ho scoperto oggi pomeriggio e ho già passato 2h a fare zapping tra i tuoi video!
Complimenti!!
Grazie Marco, o se preferisci: grazie „Cuso“. 👍🏻
Lesley weenkow, o come cacchio si scrive. Risolvendo così il rompicapo di quel puzzo/pazzo di Sheldon. Risposta 😬
La pseudo morosa di Leonard
ma il fotone dove sta?
Non credo di avere capito la domanda, chiedo scusa
@@LaFisicaCheNonTiAspetti
No mi scuso io parto sempre dal livello biologico: voglio dire se due elettroni "...si possono anche sentire da una parte all'altra della galassia..." dice il video quindi mi chiedevo secondo il modello standard a che punto della faccenda viene fuori il fotone? Oppure sono "slegati" come i neutrini?
Il fotone viene fuori quando per esempio una particella carica come l'elettrone viene accelerato. Allora emetterà fotoni. Oppure se una particella si annichila con la sua antiparticella. O ancora l'interazione tra due cariche elettriche viene descritta tramite fotoni virtuali, che sono il modello utilizzato per descriverla. O meglio per potere dire che il campo elettrico che le due cariche distorcono, viene distorto in pacchetti quantizzati.
@@LaFisicaCheNonTiAspetti
Mi piacerebbe capire da dove/chi/come/quando è stato scoperto/lavorato ciò. Se fosse possibile avere qua che indicazione sarei grata.
Ma grazie comunque.
Il primo ad usare un concetto molto primitivo di fotone è stato Planck, nel 1900. Cerca il video sulla radiazione di corpo nero (è vecchiotto)