Non riesco più a suonare.
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- Опубліковано 6 вер 2024
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Grazie a tutti per i vostri commenti, non mi aspettavo di “arrivare” a così tanti di voi ❤️
Mi sono ritrovato moltiissimo, anche se come batterista, ad aver vissuto la stessa identica situazione... e purtroppo per me è durata 3-4 anni... sono periodi davvero spiacevoli quando "vorresti ma non ci riesci" (a causa di problemi familiari nel mio caso). Ci vuole una forte presa di coscienza per superare questi momenti: per me non è stato semplice... fortunatamente il periodo sta finalmente passando e sto riprendendo lo strumento in mano, però è stato davvero un periodo molto pesante :(
MUSIC SAVES! :*
Fratello chitarrista, sei sicuro di non avere un allergia al nichel? prova a cambiare le corde.. 100% assenza di nichel.. ho sentito che alcuni chitarristi allergici al nichel sviluppano questo tipo di infiammazioni ai tendini lungo la mano ed avambraccio..
@5:00 ❤ 🧡💛💚 Grande Stefano, Ciao Ginevra 😀 Poi non si dice puzzolente ma spusolento in veneto 😂😂😂😂
Dopo aver suonato tantissimo da ragazzo ho smesso per 25 anni,ora sono 4 anni che ho ripreso lo studio ho un gruppo e ci divertiamo nonostante i miei 61 anni..
Stessa situazione con la sola differenza che di anni ne ho "solo" 56. Ma mi diverto da morire.
@@antonellocorbella5494 io ne ho 71
"Volere è potere... è nella maggioranza dei casi una cazzata!": oohhh, finalmente - qualcuno doveva pur dirlo!!!
Trovo questo video e le cose che dici molto oneste e trasparenti (come sempre, del resto) ma soprattutto _molto sagge_.
Grazie.
Ciao Stefano, queste parole sono molto importanti. Come te, sono un insegnante che però non riesce a vivere di questo, perché per varie vicissitudini, la scuola dove sono non mi da abbastanza allievi per fare solo questo e allievi “al di fuori” non riesco a trovarli.
Come in altri periodi della mia vita (e come tantissime altre persone al mondo) alterno con un altro lavoro.
Questo altro lavoro, ovvero il magazziniere notturno da Amazon, a volte mi toglie ogni voglia di vivere.
Tuttavia, con immensa fatica e dedizione, anche quando non volevo essere riuscito a prendere l’abilitazione MMI per insegnare al base e all’intermedio mi ha ridato la forza per continuare e non abbandonarmi al solo suonare quello che mi va o i pezzi della mia band.
So che anche tu hai fatto l’MMI e sai di che tipo di programma si parla. Ora ti scrivo dopo essermi svegliato da una combo micidiale (live a un’ora e mezzo da casa A/R e subito dopo 8 ore in magazzino).
Dico tutto questo solo per aggiungere una cosa al tuo messaggio che è bellissimo e condivisibilissimo: non arrendetevi. Va bene rimandare, spostare ad altri giorni ma non arrendetevi, non arrendiamoci, perché la chitarra, la musica, sono vita. Chi è fortunato abbastanza da avere nella sua esistenza questi aggeggi con le corde, vedrà il mondo sempre un po’ più colorato degli altri e, almeno per me, sapere che quando torno a casa “le mie bimbe” sono lì ad aspettarmi è un toccasana.
Ciao StefanoJP6. Devo farti veramente i miei più sinceri complimenti per il tuo bellissimo messaggio e per la passione e l'incoraggiamento che riesci a trasmettere con la tua testimonianza. Buona vita e avanti tutta!! Grazie!
Uscire dal trend delle frasi ipermotivazionali è la rivoluzione di cui abbiamo bisogno. Disciplina e stimoli sono una cosa, lo stress da resa prestazionale è solo una nuova forma di schiavitù. Grande!
Dopo la morte di mio padre ho quasi smesso di suonare. É stata improvvisa ed avevo 25 anni, non aveva mai sentito quasi nessuna delle mie opere cantate (quelle strumentali si, seppur non tutte).
Sono tornato a suonare solo dopo mesi e mesi ma per pochi minuti al massimo, ad oggi ci sono canzoni che non riesco ancora suonare e non scrivo più nulla da allora.
Poi c’è musica che non riuscivo ad ascoltare che sono riuscito a recuperare nel tempo ma c’è un artista in particolare il quale non ho più messo su: miles Davis ( è stato un suo disco l’ultimo ascoltato da mio padre la sera prima di morire).
Tornerò a scrivere prima o poi e tornerò ad ascoltare il più grande jazzista di tutti i tempi, ma dopo anni non riesco ancora e non so quanto ci vorrà ancora
In 13 minuti non hai mancato una singola nota, questo video è una perla.
Posso mettere purtroppo un solo pollice su.
Il discorso fatto si può tranquillamente estendere ad altri ambiti della nostra vita, non solo la chitarra, e se avrò bisogno di spiegare il concetto ad altri userò il tuo video.
Centratissima anche la critica al positive thinking, è tossico. Dobbiamo sempre ricordarci che siamo umani.
Grazie Stefano, ed un bacione alla bimba :-)
prima di un bravo insegnante e bravo chitarrista sei una brava persona. hai una grandissima sensibilità. Complimenti Stefano.
Sono mesi che tra lavoro e famiglia non riesco a toccare la chitarra.....i miei sensi di colpa non fanno altro che allontanarmi di più dallo strumento. É veramente un momentaccio.....riesco a malapena a seguire mio figlio di 10 anni che ,per l'età che ha, è molto portato.
Video da archiviare, mettere da parte e rivedere periodicamente👍. Complimenti Stefano, e mitica Ginevra.
Bellissimo messaggio! Bravo! Io sono psicoterapeuta e queste testimonianze sono fondamentali…
Sono d'accordissimo con questo discorso. Anche io, fino ad un paio di anni fa, ero vittima della filosofia dell'iperproduttività e del "se vuoi, puoi", ma ciò mi generava un'ansia tremenda e se entro fine giornata non ero riuscito a fare tutte le cose che mi ero prefissato, stavo male e mi sentivo frustrato. Perciò, video come questo sono davvero importanti ed educativi :)
11:10 La chitarra è sempre lì che ci aspetta. Non ha fretta, non ti assilla e non ti assale. Una compagna di vita fedele per tanti anni. Non ho mai odiato la musica, l'ho sempre amata. E lei mi ha restituito quello che le avevo dato. Bravo Stefano. Parole sante.
Ciao Stefano, hai detto proprio delle "parole sante". E dette da chi come te fa questo di mestiere e ha anche una famiglia, valgono ancora di più.
Avevo iniziato autodidatta da adolescente, poi avevo smesso intorno ai 20 e ho ricominciato sempre da autodidatta nel 2020. Corsi, lezioni, libri, video.... A qualcosa stanno servendo ma quando a volte ho quei 15 minuti la sera dopo cena, la stanchezza è tanta e ho solo voglia di esercitarmi a suonare una o due canzoni di quelle che mi riescono meglio. Troppa stanchezza, la chitarra è "una compagna" e una fonte di relax. Purtroppo "il contro" è che non si migliora mai, si rimane sempre allo livello...
Complimenti per tutti i video che stai postando, e per la bellissima figlia 👍👍
Grazie Maestro. Parli della vita, di ciò che ci presenta fregandosene dei nostri desideri e aspirazioni. Purtroppo non tutti nasciamo per diventare bravi chitarristi o bassisti. Auguro la più ampia diffusione a questo prezioso video. Cordiali saluti dalla Sardegna.
È bello il tuo modo di sostenere allievi e appassionati. Non tutti gli insegnanti lo fanno. Non solo nel campo della musica.
Che grande, Stefano. Grandissimo. Questo video è veramente il top. Oltre ad avere l'onore di aver avuto lezioni con te, sono assolutamente felice di seguirti da anni. 🙏🏻 Tu sei un vero maestro. A prescindere.
È bello vedere che finalmente tutti quei video motivazionali che giravano anni fa ("volere è potere" e ca**ate simili) stanno trovando il loro posto: la discarica. Grazie del bel messaggio 😊
"Volere e' potere", può avere senso per una persona pigra e che ha molto tempo libero ed energia. Per la maggior parte delle persone che lavorano a ritmi vertiginosi, e' giustamente una cavolata colossale. Se sei stanco e ti ostini a fare più di quello che puoi fare in quel momento, prima o poi pagherai pegno a livello fisico. Dunque "Volete e' potere", merita la discarica. Quando il tuo corpo ti dice che sei arrivato, non c'è altro da fare: devi riposarti. Senza sensi di colpa. Si è fatto comunque il massimo.
Io ho iniziato a strimpellare alla fine degli anni 90’ . Non ho mai smesso ma ho avuto moltissimi momenti di frustrazione. Non ho mai pensato di lasciar perdere ma a 17 anni , per qualche mese mi sono auto convinto che non sarei migliorato e il livello da me raggiunto sarebbe stato il massimo alla quale avrei potuto aspirare . Per fortuna il momento di sconforto è passato. Intendiamoci, non sono nulla di speciale ma cerco sempre di migliorare. Negli ultimi anni però sono sempre più stanco. Pazienza, mi prenderò il tempo necessario
Stefano, hai una bimba meravigliosa: complimenti! Per il resto, ti ringrazio ancora una volta per un video come questo: io sono esattamente in quella situazione, ormai da un bel po’ di tempo e un pochettino mi sono anche scoraggiato. Spero di uscirne, ma per vari motivi non sarà facile e ci vorrà del tempo. Grazie mille per incoraggiamento e per la tua comprensione. un giorno mi piacerebbe prendere lezioni da te, ma appunto per i motivi di prima, credo che non avverrà molto presto, purtroppo. Grazie ancora
Grande Stefano. Video da far vedere a tutte le persone in difficoltà, non solo a musicisti. Sono d’accordo su tutto ciò che hai detto.
Ti riporto una mia umile esperienza. A volte alcuni amici mi dicono “ma cosa continui a suonare ? Non fai più date, suoni spesso da solo e suoni poche volte davanti a qualcuno”. E io rispondo semplicemente che io suono soprattutto per me stesso. Non mi importa se suono davanti a qualcuno una volta al mese, se faccio 20 concerti al mese o se vado a suonare a San Siro. Suono per il piacere personale. E ti assicuro Stefano , che dopo che ho suonato un paio d’ore, solo con me stesso sto meglio. Mi piace anche comporre e quando finisco un brano, che magari ascoltato da 10 persone perché mando loro un video, la soddisfazione è veramente tanta. Ma non per quei 10 ascolti ma per aver fatto qualcosa di mio, anche se lo ascolterò solo io. Alla base di chi suona per passione e non deve vivere di musica, ci deve essere questo. Grazie ancora Stefano. E Ginevra è stupenda.
Ciao Stefano,
condivido al 1000x1000 ciò che hai detto in questo video: di fatto non mollo mai la chitarra.
Ci sono momenti, periodi, in cui sento di avere la forza psico/fisica per potere studiare o fare un upgrade a livello teorico e pratico.
Altri periodi dove semplicemente la chitarra e’ la mia amica de cuore, la mia psicologa alla quale mi aggrappo per superare momenti duri, difficili, di grande stress: la imbraccio anche solo per 10/15 minuti, faccio quello che mi sento di fare, cazzeggio puro, e dopo mi sento molto meglio.
In buona sostanza, ascolto molto me stesso, e di conseguenza, agisco sulla chitarra.
Buona musica a tutti!!!
Penso che la cura tu ce l'abbia già,
è quella meravigliosa creatura che sta tra le tue braccia, e non mi riferisco alla chitarra..
L'importante che tu porti a casa la pagnotta a prescindere che non riesci più a suonare come una volta
le persone che ci stanno vicino e ci amano come i nostri famigliari, sono la cura di tutti i nostri mali..
non sto ad annoiarti raccontandoti la mia situazione, però anche io ho un figlio meraviglioso, una moglie altrettanto meravigliosa e sono loro che mi donano ogni giorno la forza per andare avanti, un saluto e tieni botta!
Stefano, i miei pensieri scaturiti dal video: ti voglio bene! Per farla breve, dopo il periodo dell'adolescenza passato a suonare con profitto, durante l'età adulta ho suonato sempre meno, quasi nulla. Dopo il covid riprendo molto lentamente, sfruttando anche un pò di g.a.s. da acquisti vari. Adesso ho seri problemi a tenere la chitarra a tracolla e soprattutto ho problemi con la mano sinistra, per ernie cervicali peggiorate. A volte mi viene da piangere. Però è vero quello che dici. Anche se mi riesce solo un pò di ritmica base e l'assolo di Tunnel of Love va bene così. Sarebbe bello poter fare di più ma va bene anche quello che si riesce a fare, perchè è una piccola gioia che vivi grazie allo strumento che ami. Grazie per il tuo messaggio. E complimenti per la bellissima Ginevra!
Spero che questo discorso arrivi a tanti, anche non chitarristi. Troppa gente rovinata dal VolerePotere e dalla Colpa. Bravo, bravissimo. Grazie.
Aggiungo che questo è uno degli assoli più belli che tu abbia mai suonato su questo canale.
Bellissimo video purtroppo siamo nella società della performance e della competizione e sembra che se perdi solo un attimo c'è qualcuno che ti sta superando ed è migliore di te E questa cosa genera frustrazione. Io sono un batterista e proprio in questo momento sto pensando di smettere
Grazie per quello che sei e per come ti "doni" a noi!!
Da qualche anno ho cominciato ad imparare anche io prendermi cura del mio benessere mentale ...e non parlo solo di musica e chitarra.
bellissimo video molto sincero, devo confermarti che spesso non si riesce a suonare quanto si vuole, però se rimane accesa la "fiamma" della musica in quel periodo di inattività, si "suona" con la testa, cioè la creatività non si ferma, si cerca suoni, gruppi, idee, e poi quando ti rimetti a suonare tutta questa energia viene fuori. Capita la giornata che sei stanco , però poi capita la giornata che fai scintille. Se vuoi puoi, è veramente una cazzata, se voglio comprare una chitarra da 30k e i soldi non c'è li ho, a voglia a dire se vuoi puoi....ci vorranno anni per arrivarci, forse! Ci sono impedimenti oggettivi , che le frasi in stile sogno americano non funzionano!!! grazie per i tuoi contributi e si vede il tuo impegno nel fare al meglio le cose.
Ho smesso qualche mese dopo aver cominciato. Ho iniziato durante il lockdown, ma poi sono rimasto fermo per circa un anno perché volevo assolutamente terminare altre cose legate al lavoro e alla casa. È anche vero che quando ti fermi e passano le settimane hai anche una ragione per non riprendere, che è la consapevolezza dell’inutilità di farlo per un giorno o due quando poi ti troverai di nuovo a non suonare subito dopo. Da quando ho ripreso, però, sto andando come un treno. P.S.: la bambina è bellissima.
Probabilmente serviva anche a te questo sfogo , comunque grazie per avere condiviso questa tua " sofferenza" , credo sia utile a tantissime persone che hanno avuto o hanno questo disagio. Goditi quella meravigliosa creatura...ciao Stefano
Hai perfettamente ragione mai forzare la mano soprattutto quando ci sono momenti difficili che non dipendono dalla nostra volontà. Complimenti per tutto.
Bravo Stefano. Sei una bella persona prima ancora che un chitarrista in gamba; e tua figlia è fantastica. Voglio aggiungere una cosa al tuo ragionamento. Ottimizziamo il tempo che abbiamo per suonare quello che ci piace. La chitarra è uno strumento complesso e non si può pretendere - col poco tempo che abbiamo a disposizione noi che NON suoniamo per mestiere e abbiamo famiglia - di riuscire a studiare di tutto.
Non possiamo pretendere di fare cose fusion, jazz, funk, rock, classiche, ecc..., e sperare di raggiungere ottimi risultati in tutti questi ambiti. Non è possibile. Bisognerebbe studiare otto ore al giorno. Ed non ce la puoi fare se devi mandare avanti una casa e una famiglia (compresi i genitori anziani). Farebbe fatica anche uno che fa il musicista per mestiere. Ma poi, anche chi lo fa per mestiere, ha grosse difficoltà nel rendere la musica un lavoro redditizio.
Purtroppo in Italia (ma forse anche all'estero) è così. Sono pochi quelli che vivono "bene" solo con la musica, e pure questi fortunati fanno fatica.
Perciò, nel poco tempo che abbiamo, suoniamo quello che ci piace. Ci piace il metal ? Allora studiamo le tecniche metal, le scale e gli arpeggi tipici di questo genere. Ci piace il jazz ? Allora studiamo le tecniche Jazz, le scale, gli arpeggi, i cromatismi, le sostituzioni, ecc.... Ci piace il Blues, allora studiamo le pentatoniche con la blue note. Non possiamo pretendere di essere bravi chitarristi jazz, fusion, metal, ecc.... L'importante è suonare quello che ci da soddisfazione.
A meno che - come dice mia madre - non si voglia fare un pò di tutto, ma niente fatto bene. Anche questa può essere una scelta. Saper suonare un pò di tutto ma in maniera sufficiente. Che è un pò quello che faccio io. Mi arrangio un pò con la classica, un pò con il rock e un pò col resto.
E poi ci vuole anche un grande talento e una grande fortuna (a nascere nella famiglia giusta, che ti supporta fin da piccolo).
Insomma, non tutti possiamo diventare Matteo Mancuso o Steve Vai.
La vita è così. Impariamo a prenderla per come viene, perchè poteva andarci pure peggio.
Ovvio che alle condizioni sopracitate (otto ore di studio al giorno e una famiglia che ti supporta) volere diventa potere, ed in questo senso io la intendo questa massima.
Spero di essere riuscito a rendere bene il concetto.
Dimenticavo: anche io ho avuto, ed ho ancora, diversi problemi all'arto sinistro. Ho avuto pollice e mignolo a scatto (operato) e soffro di crampi alla mano.
Bravo Stefano..... Video molto centrato. Parole sante.
Sei veramente un professore a tutto tondo. Hai fatto bene a fare questo video. Complimenti.
Incredibilmente, dicendomi di andare tranquillo e di non farsi problemi mi hai rifatto prendere la voglia di impegnarmi sullo strumento he he. Grazie!
Perfettamente d'accordo! Nello specifico suono solo in autunno/inverno perché non intendo assolutamente negarmi la libertà di stare fuori con la buona stagione. Non sono un professionista e va bene così
Belle parole, e anche coraggiose. Bravo, bravo, bravo. Io ammiro chi suona la chitarra con sicurezza e competenza, ma io vivo lo strumento nel modo che ritengo sia migliore per sentirmi contento. Se quando suono sono felice, allora va tutto bene.
Lavoro spesso mezza giornata e mi prometto sovente di suonare molto di più. Ovviamente mi incolpo di questo, ma spesso e grazie al mio insegnante, ho capito che devo concertarmi su quello che voglio fare. Lui mi dice sempre suona tanto e sperimenta in concetti che ti ho spiegato, non strafare mai. E sopratutto divertiti
Ciao Stefano ascoltarti e’ sempre veramente illuminante. Vai oltre la chitarra. Quello che spieghi e’ quello che sto vivendo, cerco di creare un metodo, lo scrivo…. Ma gli impegni mi mandano all’ aria tutto (lavoro, famiglia attività dei figli ecc.) Alla fine non sono un professionista e va be va bene così, l’importante è non mollare e divertirsi suonando. Stefano io non sono social, non scrivo e non pubblico, ma nel tuo canale mi viene naturale. Grazie mille di tutte le tue pillole. JJ me lo sono perso 😂😂 e poi largo alle nuove generazioni 🎉
Messaggio onesto e coraggioso, in un mondo di gente che vuole solo apparire, soprattutto quando dici che ci si può fare aiutare da qualcuno, detto da uno che ha attraversato un perido depressivo importante. E la tua bimba è una meraviglia!
Rispetto ai tuoi colleghi sei sempre molto essenziale e apparentemente meno appetibile nei contenuti video.... ma io continuo a seguirti ormai da anni.
Questo perché metti in tavola il bello, la grinta, la dedizione, ma anche il brutto di questa passione che ci angoscia, ci stanca e a volte distrugge il mondo intorno a noi.
In fondo cerchiamo di fare musica... Che è gioia e dolore.
Grazie per quello che fai
Video molto realistici che rispecchiano la nostra natura umana.
Ti seguo e mi piacciono i tuoi video perché non dimentichi mai la parte umana, anche nei video che parlano solo di strumenti: io vi vedo sempre una parte umana, cosa rarissima oggi. Questo video mi è piaciuto particolarmente, probabilmente perché smisi definitivamente di suonare quando il sospetto di non riuscire a raggiungere (evidentemente per un limite personale) l'altezza tecnica che mi ero imposto, divenne certezza.
Stavo studiando e ad un certo punto ho pensato, "che palle, non riesco a progredire, ho paura di stancarmi e mi dispiacerebbe"' , apro UA-cam è in prima fila trovo te con questo video, se non è un caso, vuol dire che l'algoritmo ci legge il pensiero, cmq per farla breve, io ho una certa età e dopo un paio di anni persi col DIY , ho comprato un programma e mi sono iscritto alla scuola civica di musica, progressi immediati e divertimento assicurato, soprattutto grazie alla scuola e al fatto di suonare in gruppo, ora siamo in pausa estiva, per cui ho deciso di dedicarmi a risolvere le mie carenze soprattutto col cambio accordi, dopo un exploit iniziale che mi ha illuso mi sono plafonato e stavo giusto pensando di mollarli "temporaneamente" e di pensare solo a divertirmi con le melodie e con il basso elettrico con il quale ho un rapporto molto meno conflittuale rispetto alla chitarra, lo trovo addirittura rilasante. Grazie dei consigli e buone vacanze.
Molto bello questo video. Questo è proprio il periodo che sto vivendo in questo momento...torno massacrato dal lavoro e non riesco proprio a suonare ne tantomeno a fare lezione o studiare.
Certi giorni la chitarra mi annoia addirittura.
Spero che in futuro approfondirai questi argomenti.
Buone Vacanze👋🤟🎸
Avrei avuto bisogno di questo video anni fa. Nel 2018 è esplodo un progetto musical al quale tenevo moltissimo e si stava rompendo un gruppo di amici importantissimo. Con l'avvento del covid è passato tutto in standby e non avendo nulla di musicale in cantiere mi sentivo come se avessi sprecato 20 anni di vita. Ora a 34 anni mi ritrovo a ripartire per l'ennesima volta, mettendo molte barriere ma anche ricavandone quella soddisfazione che mi mancava da così tanto tempo. Non c'è molto da fare, la musica è per sempre e va bene viverla senza pensare di arrivare chissà dove, a volte basta veramente poco per riscoprirla e amarla in un modo totalmente nuovo.
come ti ho già detto quando ci siamo incontrati al guitarshow, quel video sul lavorare con la musica l'ho apprezzato davvero tanto!
Ma anche questo non scherza! Siamo esseri umani e abbiamo bisogno di pause che probabilmente ci fanno più bene che danno.
Sottoscrivo in pieno tutte le tue parole💪 e buon riposo!
ps. ciaoooo Ginevraaaaa😁
In questa situazione da molto tempo ormai, da quando mi sono trasferito, a volte faccio fatica a fare le normali faccende domestiche figurati suonare... Grazie per il tuo supporto psicologico
Ciao Stefano, io sono un chitarrista amatoriale da almeno 15 anni, e mi capita spesso. Mi prendo un paio di mesi, e poi, da un giorno all'altro tutto ritorna al suo posto come se nulla fosse. Capita spesso, è la vita. Mi succede anche con le altre mie passioni, in pratica faccio a rotazione!
La questione del "volere è potere, se non riesci è colpa tua" vale per tutto...ed è il motivo per cui sto andando io dallo psicologo ora...mi sono sentito dire troppe volte "se non trovi lavoro è colpa tua" "se non riesci a fare questo o quello sei tu il problema" e si vive con il senso di colpa...
Quindi questo video aiuta tutti e non solo i chitarristi...Auguroni Stefano❤️
Che bella bimba, ha la faccia da chitarrista. Io suono anche tre ore tutti i giorni e non ho mai avuto problemi. In effetti ho scelto di limitare la performance performance per non forzare troppo la sinistra. Per quello che faccio va bene così. God Bless You
Bel messaggio Stefano, anche io mi sono trovato in una situazione privata che mi ha fattp completamente modificare le priorita'. Un hobby passatempo stava diventanto un obbligo. Alla fine nella vita e necessario relativare ed aver ben chiaro cosa sia veramente importante. Un caro saluto Maurizio
Nonostante io sia oramai un veterano del basso le tue parole mi hanno dato una motivazione a non abbattermi e a guardare avanti (purtroppo non posso esagerare su questo "avanti" se mi voglio vedere ancora vivo 😊) con fiducia.
Grazie!!!
Io, per non ricordo nemmeno quale fosse il motivo, smisi di suonare per un periodo durato 8 anni circa. Poi è scattata nuovamente la scintilla intorno alle metà del 2021 e a settembre di quell anno ho acquistato una fantastica Sg standard e un boss katana air (rivenduto per un blackstar ht5r).
Io, Stefano, posso solo ringraziarti per questo video, perché per anni mi sono sentito in colpa a non prendere in mano lo strumento ma allo stesso tempo non ne avevo voglia.
Ora, data anche l età più matura, sono molto più organizzato anche nel quotidiano e mi ritaglio sempre quell ora quotidiana per suonare. Se quel particolare giorno non voglio propriamente studiare, allora suono semplicemente, come hai detto tu stesso, qualcosa che mi faccia staccare la spina❤❤❤❤
Un abbraccio forte. Un sentito grazie e complimenti per la Principessa che hai messo al mondo❤
hai una creatura meravigliosa. A me capita proprio una cosa ancora più drastica... suono poco. Il problema non è suonare come vorrei ma almeno suonare, esercitarmi, studiare. Probabilmente è lo stile di vita (il lavoro la famiglia, le figlie)... Fortunatamente ho qualche progetto musicale che mi porta almeno una 15ina di date l'anno, per cui si cerca sempre di tenere fresca un po' di tecnica.
Complimenti per questo bellissimo, ispirante e liberatorio messaggio!
Negli anni ho imparato ad evitare come la peste i vari guru del "se vuoi, puoi" , che che anziché "motivare" ottengono solo l'effetto di generare enormi sensi di colpa (come se ce ne fosse bisogno) e creare persone più depresse di prima. Ovviamente non tutti sono così, ma buona parte. La cultura della performance è come la corazzata Potemkin (completate voi la frase).
Personalmente, tempo fa avevo smesso di suonare, per circa un paio d'anni, ma avevo altri impegni che mi appassionavano ed andava bene così.
Non ha senso sentirsi in colpa per cose che non dipendono da noi (e la vita ne è piena).
Grazie, Stefano, per questa tua condivisione!
io mi sono preso una pausa di tantissimi anni ,poi ho iniziato lo studio e la pratica,e sono finito nei palchi come volevo,ognuno ha i suoi tempi ...
Grande umanità Stefano,sei una persona preziosa. Grazie per tutto quello che fai e per come lo fai!❤
Mi rifletto molto in queste parole. È da due anni che ho lasciato lo studio dello strumento per situazione esterne (quali timidezza nel suonare live e in gruppo con qualcuno) e spese che non potevo e che i miei non potevano reggere. Sono stati due anni brutti in cui prendevo la chitarra in mano e la suonavo per una decina di minuti massimo perché non riuscivo, si era spenta quella cosa che avevo l'inizio. Mi sentivo indietro, incapace e con il freno a mano messo, se dovessi fare un esempio. Adesso dopo anni sono tornato a prendere la chitarra in mano con più serenità e ho intenzione di tornare in conservatorio e terminare ciò che ho iniziato con più "cazzimma". 😂
Sei bravissimo comunque e complimenti oer la bellissima Ginevra!
Bellissime parole quelle del video. Io per vari motivi, ho lasciato la chitarra per 10 anni. Però...poi ho ripreso con una gioia superiore all' inizio, e riuscendo anche a migliorare. Secondo me, bisogna ascoltarsi: se non si riesce a suonare, ok, non lo fare. Arriveranno momenti migliori e soprattutto gioiosi per riprendere. Buona musica a tutti
Volere non è potere, io suono ogni morte di papa per mancanza di tempo. Non sono in grado di darti suggerimenti, ma una sincera pacca sulla spalla quella si!
Grazie anche per essere "umano" e ammettere le difficoltà!
Ho interrotto gli studi nel 2015 quando è nata la mia prima figlia, pur continuando a auonare. Nel 2019 è arrivato il secondo figlio. Ovviamente sono stati anni faticosi e bellissimi con pochissime energie da dedicare alla chitarra se non una prova settimanale con la band. Da qualche mese ho ripreso lo studio quotidiano, la sera dopo il lavoro, le faccende di casa, la nanna dei bimbi e un po' di tempo con mia moglie. Riesco a suonare circa un'ora e mezza al giorno che è meno di quello che vorrei. Mi concentro però sui risultati che sto ottenendo e il piacere di suonare senza sentirmi mai frustrato. I risultati arrivano lentamente, con pazienza ma arrivano. Quello che posso dire è che per quanto mi riguarda la differenza tra prima e ora si condensa in una sola parola: motivazione. Quando la motivazione è alta la fatica è meno greve e quando il circolo virtuoso si mette in movimento è difficile fermarlo. Quindi la motivazione, alleggerita dell'ansia e caricata di obiettivi alla portata e di pazienza per me stanno facendo la differenza. Cmq video bellissimo con il cuore in mano!
Video utilissimo! Nella mia storia ho suonato sempre tantissimo da quando ero bambino finchè un giorno ho perso il gusto di suonare i brani che mi piacciono, dedicandomi solamente alla tecnica che mi ha portato a sforzare il dito anulare per poi smettere per due anni dato che la mia mano non riusciva più a performare come prima. Ho ripreso da poco le lezioni ma con un ottica diversa, accettando di più il livello che non sempre mi soddisfa, i miei difetti e il tempo che veramente riesco a dedicare dando importanza anche ad altro, come fare del sano sport e condividere una bella birra con amici. Va bene cosi! Non devo diventare NESSUNO
è propio vero ,gli anni passano in fretta..pensa che prendo lezioni di pianoforte da mio figlio ,che ha 16 anni 😊 e mi sembra propio ieri ..che lo tenevo in braccio😊 . Comunque è caldo ,caldissimo ! In questo momento forse non hai tutto il torto a sentirti " spompato" .Lo dico a parziale integrazione a tutte le cose giustissime che hai detto.
Io sto passando proprio uno di questi momenti, anche se a ben vedere sono anni che sono in crisi con la musica: da un lato mi piace ancora molto suonare, in giro o a casa semplicemente imparandomi i miei pezzi preferiti, dall'altro c'è un fantasma che aleggia nella mia testa e continua a ripetermi che non sono abbastanza bravo, devo fare di più, forse non fa per me etc.
Mi forzo a studiare, se non passo almeno due ore sto male, ma proprio per davvero a volte, sono eccessivamente severo con me stesso.
Ecco ragazzi, imparate a fottervene il gran cazzo. La musica non é una gara e poi visto che la società di oggi ci spinge ad essere dei perfetto infallibili individui io direi anche che qualche volta, fare schifo, va più che bene.
Grazie davvero Stefano, salverò questo video e lo riguarderò ogni qual volta il fantasma si ripresenta.
Ciao , grazie per il video. Ho più di cinquant'anni e mi sono trovato appassionato dalla chitarra. Ci provo con entusiasmo ma problemi famigliari me lo impediscono. In questo periodo in effetti è deprimente ma il tuo video mi è servito molto. Questa passione so che prima o poi avrà il suo spazio. Grazie
bel video, sulla questione del pensare di non saper più suonare penso sia anche importante, in alcuni casi, non fossilizzarsi su specifici aspetti della propria abilità musicale ignorandone totalmente altri.
Io sono un autodidatta che suona a perdita di tempo, una volta suonavo di più e mi rendo conto che ascoltando dei video che ho registrato in passato alcune cose che facevo ora non sarei in grado di replicarle (principalmente improvvisazioni di assoli suonati su basi di brani musicali).
Nonostante questo ci sono tanti altri aspetti della mia suonata che sono migliorati rispetto ad allora, la mia abilità di reinterpretare brani cambiandone il ritmo, o di suonare versioni strumentali di alcuni brani inserendo un po' della linea vocale in mezzo alla parte ritmica (cosa che per la mia tecnica di allora era impensabile)
Nel mio caso è stato utile vedere tutto quello che ho guadagnato nel frattempo rispetto a quel poco che ho perso durante il percorso.
Credo che questo sia uno dei tuoi video più belli Stefano...mi rivedo nelle tue parole, come credo una gran parte di noi...grazie di vero cuore e un grande abbraccio alla tua bimba ❤
Che amore tua figlia ❤
P.s. Da ragazzo suonavo molto. Poi durante l'università ho mollato praticamente per quasi 20 anni lo studio. Durante il COVID ho ripreso lo studio della chitarra elettrica
Grazie!!!!!! Tu sei sempre stato per me uno dei miei youtuber chitarristici di riferimento. I video che produci sono di altissima qualità in termini sia di presentazione che di contenuti.
Questa tua condivisione vale oro e mi trova in totale empatia!
Buona estate e un abbraccio grandissimo a te e alla tua famiglia.
P.S. Sentiti in colpa perché sei uno dei principali responsabili che mi ha fatto fare carte false per poter compare un Boss Katana 50 Gen 3. 🤣🤣🤣
Forse la frase più giusta è " Non riesco più a suonare come vorrei... " come hai anche detto. Ma la domanda è: " come vorresti suonare? " È una questione di quantità o qualità? Dentro l' algoritmo dei social è solo la quantità che conta. Quando invece hai due figli e un lavoro a ciclo continuo in fabbrica , la qualità del tempo fa la differenza. Poi escono geni come Mancuso e viene voglia di appendere la chitarra al chiodo. Personalmente non imparo niente di didattica da vent'anni... preferisco mille volte comporre qualche riff piuttosto di un corso o di un tutorial. Però adesso che sono al mare senza chitarra, mi manca. Purtroppo in macchina non c'è mai spazio per la chitarra... andrei in una spiaggia libera con qualche birra a suonare arpeggi degli Opeth. Il problema è anche che sarei da solo , circondato da casse bluetooth che suonano spazzatura latino americana. E allora va bene stare in cameretta quando i figli sono a scuola a comporre riff death metal , tutto rigorosamente in cuffia per non disturbare il condominio. Questo siamo noi. Altro che corso di chitarra... il chitarrista è in via di estinzione. A quarant'anni trovare il tempo lo spazio e la voglia di suonare è un privilegio per pochi.
Grazie Stefano le tue parole mi danno conforto…dopo 30 anni di musica sono arrivato a questo punto…
Ho iniziato a suonare due anni fa a 27 anni, dopo una vita passata a pensare quanto sarebbe stato bello. Beh, che dire, il primo anno e mezzo ho studiato come un pazzo. Sono arrivato ad INT2 del percorso di studi di Varini più il corso di blues base. Nel frattempo però ho iniziato a sentire il bisogno di scribacchiare qualche canzone, solo che lo mettevo sempre da parte per studiare teoria, tecnica, ritmica. Questo mi ha allontanato dallo strumento e la seconda parte del secondo anno ho suonato molto meno sentendomi in colpa. Ora sto chiudendo INT3 ma sto scrivendo le mie canzoni quando voglio farlo e una volta a settimana suono con un ragazzo in acustico.
Alla fine sono riuscito a scendere a patti con me stesso ma non è stato facile. Per un periodo ho pensato di mollare.
Grazie Stefano, questo video è una boccata d'aria fresca; soprattutto dopo un periodo di down musicale importante. Non suono da un mese e mi sono sentito parecchio in colpa. Magari ogni tanto basta non prendersi troppo sul serio :D. Grazie davvero!!!
Grazie per aver detto queste cose, la filosofia dell'autoaffermazione, del successo, della competizione, alimentano molto questo senso di costante inadeguatezza rispetto a ciò che amiamo fare e alle aspettative che ci facciamo a questo proposito. Io per esempio a fine 2020 ho cominciato a studiare alla LIzard (grazie ad un tuo video) e mi sono accorto che adesso lo studio mi richiede maggiore tempo rispetto a quello di 3 anni fa (avevo cominciato a metà dell'ultimo anno di scuola primaria). Tempo che non ho. Lavoro molte ore e vivo da solo, se riesco a studiare un paio d'ore a settimana mi sento fortunato. Poi ti confronti coi fenomeni, e ti pare di aver buttato la tua vita in scelte immature. Questo video mi ha fatto sentire meno "compresso". Grazie
Davide
Bravo Stefano!! Ci sono tantissime riflessioni interessanti in questo video e, una su tutte, è quella sul motto più distruttivo della nostra società moderna, "volere è potere" è una stronzara colossale, non c'è veramente nulla di vero in quest'affermazione. Chiaramente avere la spinta, la voglia e la grinta come propulsore per imparare/fare un'attività è una marcia in più, ma questo non vuol dire che ogni secondo in cui "non si vuole" sia un secondo sprecato o che bisogna COSTANTEMENTE stare a lavorare per migliorare, è una cultura assolutamente tossica. C'è bisogno di ascoltarsi e di essere gentili con sé stessi, nonostante tutta la nostra società ci spinga molto lontano da questa tendenza e, soprattutto, c'è bisogno di chi come te, divulghi questo tipo di pensieri, ancora Bravo!
Personalmente sto anch'io attraversando un periodo del genere che ormai va avanti da qualche anno, per via di circostanze di vita, università, trasferimenti e quant'altro e devo ammettere che mi ha fatto molto piacere vedere questo video proprio in un momento in cui sto cercando di riprendere in mano le 6 corde. Spero un giorno di poter tornare ad un livello di attività come quella degli anni precedenti e di poter acquistare leggerezza nella pratica di questo FANTASTICO strumento.
Grazie! Mi trovo esattamente nella situazione di cui parli: se prendo la chitarra due ore sopra ci sto, ma passano giornate che ci penso continuamente mentre sono oberata dagli impegni e poi la giornata è finita e non ho fatto neanche un esercizio e sono troppo stanca.
Ciao Stefano, complimenti per la tua bellissima ed intraprendente bimba, davvero bella, detto anche da mia moglie che sta guardando il video insieme a me.
Vorrei raccontarti una storia, mi rendo conto che qui non è possibile, se troverò la tua mail, te la racconterò lì, in ogni caso ti ringrazio perchè sei stato efficace per il mio spirito e la mia psiche, a causa di quella storia, in difficoltà da qualche tempo, ho ripreso la chitarra da zero 2 anni fa dopo un lunghissimo silenzio.
Grazie per tutte le pillole gratuite che regali a noi che ti seguiamo qui!
Ciao Stefano, non hai idea di quanto mi servisse questo video. Ho 31 anni e ho iniziato a studiare chitarra 4-5 anni fa presso una scuola. Salvo il primo periodo, non riesco a studiare tanto tempo e praticamente almeno negli ultimi due anni riuscivo a studiare si e no 1 ora al giorno se andava bene. Chiaramente in qualche modo il "compitino" datomi a casa lo portavo a scuola con il maestro però non mi sento di essere progredita granché. È vero che pensavo che in 4-5 anni potessi avere molte più conoscenze per davvero mettere le mani sullo strumento. Ho studiato diverse scale, ma faccio difficoltà a metterle davvero in pratica, quindi anche in momenti come l'estate in cui a lezione non vado mi ritrovo a dover ripetere gli esercizi dati a scuola. Quindi nel dubbio non faccio nulla perché non mi sento abbastanza stimolata. E di questo mi dispiace perché suonare mi piace, ma non lo faccio come dovrei. A settembre dovrei Iniziare con il corso superiore in cui gli studi davvero si fanno interessanti, ma ahimè sto pensando di prendermi un periodo di pausa e realizzare un altro sogno che è quello di studiare canto, però abbandonare anche solo per un anno l'elettrica mi fa sentire tremendamente in colpa e soprattutto temo di non riprenderla più o di tornare completamente arrugginita e dover ricominciare tutto da capo. Sono davvero combattuta. Grazie ancora per questa tua testimonianza. ❤
Ginevra è stupenda. Detto ciò, concordo al 100% col messaggio. Mi sono capitate almeno due situazioni tra quelle di cui parli.
Ovvero problemi personali/salute/famiglia/serenità economica e la sensazione di non suonare per se stessi ma per gli altri.
Nel primo caso, molto semplicemente, quale che sia il problema manca se non il tempo almeno la serenità mentale per avere voglia di applicarsi, ci si riduce quindi a rimanere in confort zone giusto per distrarsi una mezz'oretta.
Nel secondo caso, suonando per dei gruppi, non c'è quasi mai una comunione di gusti musicali e ci si ritrova a suonare qualcosa mentre vorremmo suonare altro.
Più che volere è potere, oserei dire che sono rose fioriranno. Bisogna aspettare che accada, forzando troppo la mano si rischia d'innaffiarle talmente tanto da farle affogare prematuramente.
Suono solo 000-000-000 per 3 ore di fila perché mi va e va bene cosi
Comunque ho un epicondilite/epitrocleite dichiarata cronica da 3 anni al braccio sinistro e sono un chitarrista ritmico thrash,sto video è stato bellissimo stè,grazie mille
Aaaah bene. L'ho sempre detto anche io. Questa specie di convinzione "all'americana" (mi sono inventato di dire così per rendere l'idea) può o far sentire in colpa, o far perseverare chi non può... Non fa bene, non è nemmeno umile né produttivo. In modo molto provocatorio ho sempre detto "Tutta la voglia chi vuoi, se sbatto le ali non volo. Se mi alleno tutta la vita, non alzerò mai 9000 kg". La gente che pensa il contrario non è umile e non gioisce di cose semplici. Al contrario quando fallisce può deprimersi. Ciao grande. Sei davvero un grande.
Pensavo fosse un problema mio invece scopro che è un problema che tocca un po tutti, per quanto mi riguarda credo che la causa principale sia il lavoro che faccio in quanto lavorando metalli mi capita di sforzare troppo le mani, sono anche convinto che in certe condizioni psicologiche particolari ti manca lo stimolo, prendi la chitarra in mano non esce nulla e dopo 5 minuti la rimetti a posto. Concordo con quanto dici e grazie per aver trattato questo argomento.
"SUONARE DEVE ESSERE UN PIACERE" è la 'mia' filosofia da sempre e pace se non sarò mai bravo abbastanza; questo è il motivo per cui, quando ne ho avuto una vaga possibilità, ho scelto di non fare il salto al professionismo. Oggi, a quasi 64 anni, suono ancora solo per puro piacere: faccio cagare? Ecchisenefrega!
@@Vigilius60 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Nei commenti precedenti è stato detto tutto, posso solo aggiungere un grazie, ascoltarti mi ha fatto bene.
Io ho il problema di avere dei periodi nei quali non ho voglia di suonare.
Ho quasi 50 anni ed ho sempre suonato e negli ultimi anni ho iniziato questo progetto solista che poi sarebbe questo profilo.
Suono praticamente ogni weekend perché durante la settimana il lavoro mi porta via troppo tempo.
Quando suono mi piace soprattutto creare e comporre.
Ho notato che il blackout mi capita spesso quando finisco di comporre e registrare un album.
È come se mi sentissi svuotato ed allora la mia attenzione la rivolgo verso il disegno degli artwork oppure verso qualche altra forma d'arte.
Il problema è che quando riprendi ti sembra di essere tornato indietro di decine di anni e ci vuole un po' per ingranare nuovamente.
Ogni tanto questo mi rattrista.
Grazie Stefano, dopo aver visto il video, mi sono sentito un po' sollevato. La mia voglia di imparare è sempre tanta, ma a vote........ciao e buona serata.
"La chitarra è sempre lì che vi aspetta" una frase per me bellissima, grande
Ciao Stefano, come ho letto in tanti altri commenti, questo video tocca molte più persone di quello che si possa pensare. Dal mio punto di vista posso dirti che, di passioni, ne ho più di una, tra cui ovviamente la chitarra. Suono da quando avevo 18 anni (e ne ho 50), ma ad intervalli più o meno regolari ho smesso di studiare/suonare per seguire altre cose. La sensazione di essere bloccato lì dove sono è parte di me da circa 15 anni. Non ne faccio una colpa a nessuno, tanto meno a me stesso, ma confesso che mi dispiace perchè suonare mi fa stare meglio. E questo è uno dei punti di attenzione: il tempo a disposizione. Senza fare il riassunto della mia giornata, alla sera arrivo abbastanza cotto e con quei 30 minuti di tempo da potermi ritagliare prima di condividere con la famiglia il giusto spazio e non trascurare nessuno. In quel momento, dopo aver deciso a quale delle mie passioni dedicare questo tempo (ipotizziamo di scegliere la chitarra, per restare in topic), arriva la domanda fatidica: "Studio o mi metto le cuffie e faccio un po' di casino?". La risposta è quasi sempre la seconda: scarico la tensione, mi diverto e non impegno il cervello più di tanto. Ovvio che così mi ritrovo a fare sempre più o meno le stesse cose e mi auto-blocco. Ti basti pensare che ho il mio modeler nuovo da oltre un anno e non ho ancora fatto dei suoni "definitivi": uso quello che ho trovato in giro, leggermente riadattato. Il motivo è sempre lo stesso: in 30 minuti mi metto a pensare al suono ecc o mi metto le cuffie e faccio casino? Arrivo sempre alla stessa conclusione. Avrò almeno 10 corsi di chitarra già acquistati e pronti per farmi migliorare: finora avrò seguito si e no 1 o 2 lezioni. Purtroppo la chitarra ha bisogno di costanza, come tante altre cose. Il tempo è quello che è e più passano gli anni, più ti accorgi che è un bene preziosissimo. La soluzione? Non c'è a mio parere: si fanno delle scelte, niente più e quindi è inutile lamentarsi o autoflagellarsi. Sarebbe........altro tempo sprecato 🙂 Buona continuazione!
complimenti Stefano per aver affrontato questo tema ,ci sto passando anche io proprio adesso, ma nemmeno a farlo apposta trovo sto video assurdo.....
video assolutamente top e da rivedere più volte
Il punto è questo. Se una cosa che fai, diventa un peso, smette di essere un piacere. Volere è potere..... si di fallire. Nella vita puoi volere fare delle cose o raggiungere dei livelli e poi causa imprevisti non riesci. Il tuo volere/potere non tiene conto degli imprevisti. Siamo in una società dive devi essere il migliore in quello che fai, il vincente, la persona arrivata, quello che non accetta fallimenti, quello che sj eleva e non deve accontentarsi mai.... bene, benvenuti all'inferno, una vita ad inseguire la carotina che non si raggiungerà mai. Bisogna godersi le cose che facciamo al livello a cui possiamo pensare di giungere senza trasformare una passione in un incubo. La vita è una sola e ci sono parecchie cose importanti. Chi si chiude in casa 6 ore al giorno con la chitarra per diventare un fenomeno, buon per lui, magari ha tempo, non ha bisogno di lavorare, non ha famiglia, figli, responsabilità, ma altrimenti non ha senso....vivere la chitarra come un divertimento ti rende abile e senza doversi confrontare con altri o pensare costantemente che potremmo essere più bravi esaurendo la vena creativa e l'entusiasmo. Nella vita puoi non essere perfetto, puoi fallire e ripartire e senza sentirti in colpa se per tre giorni hai preferito non suonare per dedicarti a qualcosa di ugualmente importante. In questa vita c'è chi vive e chi insegue carote. Stefano ha dovuto accettare una realtà per via di un problema fisico, una realtà che per un vero appassionato è dura. Non poter suonare quando si ha voglia è una beffa, ma nonostante tutto ha trovato la soluzione e nella vita ha fatto anche altre cose importanti oltre al fatto che questo è il suo lavoro e comunque suona benissimo. Suonate per divertirvi, non per inseguire carote.
Concordo su tutto!
Ti seguo da tempo e ti stimo molto come insegnante e musicista ma ritengo che tu sia soprattutto una bella persona. Alti e bassi li abbiamo tutti. A volte bisogna fermarsi e dare priorità a cose più importanti. Ricominciare non è facile e forse non si riuscirà più a raggiungere i livelli del passato perché il tempo è severo con tutti ma se si ha la voglia di riprendere in mano lo strumento è perché ci da piacere. E questo alla fine è quello che conta.
Ciao Stefano e grazie per le tue parole. Ho interrotto più volte e venduto tutto più volte nel corso della mia lunga e larga esistenza. Adesso a causa del lavoro non riesco a suonare. Ho finalmente da parte un pò di soldi per prendere una stratocaster e sto pensando se ne valga la pena.
Io sono un caso strano perchè sono un po' a metà nel lavoro e metà no però capisco il pensiero. Durante il lockdown ho suonato molto per me ma ho approfondito una serie di argomenti musicali che andavano oltre la chitarrà mi sono concentrato nel migliorarmi come strimpellatore di piano e di come arrangiare e fare colonne sonore. Quello è stato per un momento della mia vita il tornare a suonare per me anche con uno strumento diverso in ambito diverso. Poi con la ripresa io ho ricominciato a suonare fuori e tuttora lo faccio con un discreto numero di serate. Sono contento ma in realtà non ho tempo per la parte musicale mia cioè comporre scrivere trovare nuovi suoni per me studiare o riprendere argomenti avanzati da approfondire e fare miei.
Tutto questo però mi permette di suonare, anche se per gli altri, questo però mi gratifica e come dici tu è anche un lavoro e quindi remunerativo. I periodi in cui non si riesce a suonare capitano e qualche volta servono anche a noi per crescere anche semplicemente "digerendo " argomenti già affrontati.
Il problema è,che non di può fare tutto .studiare,la teoria ecc..ecc.. imparare pezzi degli altri,fare pezzi propri, suonare in una band,fare concerti se non hai una sutuazione personale di serenità interiore ed in famiglia è come descrivi tu.se uno non è un professionista,va bene lo stesso fai qualcos'altro, anzi magari ti sei liberato la mente e l'anima dalle negatività 🫣
Non ti conosco, ma quando hai portato in camera la tua bambina hai la mia piena giustificazione in tutte le tue scelte, e' la cosa piu' bella di tutte, e devi fare solo cio' che ti fa stare bene.
Hai tutta la mia stima per la trasparenza della tua esperienza personale. Tnks!
Presente! Bellissime e utilissime parole che condivido a pieno. La musica dovrebbe essere anzitutto benessere personale, e solo dopo tutto il resto, deve migliorarci la vita, e se in alcuni periodi si deve mettere in stand by la crescita, ben venga. Grazie Stefano ! ❤
Bravissimo Stefano. Un grande abbraccio virtuale. Mi hai emozionato. Tutto giusto.
quello di cui parli è esperienza di tutti noi, inglobati nel sistema in cui "ci hanno detto di vivere", che ci assorbe, letteralmente ci risucchia con i suoi meccanismi malati, principalmente il meccanismo del "denaro", la "malattia" del denaro, con cui possono contagiarti e applicare il "ricatto", meccanismi che io definisco '"contro natura", in generale contro la natura di tutti, ma assolutamente contro la natura di chi ha una sensibilità "diversa" e a una certa età rinsavisce e realizza che la libertà , libertà di essere se stessi e fare ciò che possa dare un senso alla propria vita, non esiste di fatto, perché l'hanno rubata in principio e continuano a rubarla ogni giorno, mentendo e impedendoti di chiamare 'vita' quella che risulta essere banalmente, per loro responsabilità, soltanto "esistenza".
"se vuoi puoi" è retaggio di un pensiero consumistico e opprimente! Il tuo discorso è tranquillamente applicabile ad ogni ambito della vita e in svariate circostanze... Se si è "consapevoli" certi input "egoici" non ti sfiorano, altresì se questo tipo di input esterni trovano breccia in te, il problema è in te e non nella tua situazione "limitante" di quel momento
Problemi di tendini li conosco benissimo....avendo una muscolatura ipertrofica finisco spesso a rischio di infiammazione. Che amore di bimba.