Quali sono i motivi che ti stanno spingendo ad intraprendere il percorso per diventare insegnante di sostegno? Ti ritrovi in uno dei motivi che ti ho presentato? Hai qualche dubbio sulle considerazioni relative alla decisione? Fateci sapere se vi interessa un approfondimento... 😘
➡️ avanti sempre avanti. Dopo quasi 20 anni dedicati alla famiglia e ai figli ora mi trovo separata e senza lavoro. Voglio fare questa volta qualcosa solo per me, è un mio sogno nel cassetto questo anche se sarà difficilissimo perché sono geometra, ma voglio tentare. Sto' mettendo l'anima e spero che essere empatica e mamma mi dia una marcia in più! Lo devo a me come riscatto e ai miei figli per dimostrare loro che non bisogna mollare e che non è mai troppo tardi. Un abbraccio, complimenti
Grazie di cuore, cara Simona, per aver condiviso la tua storia, che è un esempio di coraggio e capacità di rimettersi in gioco❣ Complimenti davvero e un grandissimo in bocca al lupo per il tuo sogno nel cassetto❣ Sono sicura che ce la metterai tutta, come la pulzella... "Avanti, sempre avanti!" era una delle battute del monologo su Giovanna d'Arco, che ho interpretato nella mia prima vita; mi hai riportato immediatamente indietro di cinque lustri! Mi raccomando, non tentare, semplicemente; come Giovanna, credi nel tuo sogno, impegnati al massimo e il suo avverarsi sarà un gioco❣
@@diversitutti grazie mille! Gli incoraggiamenti aiutano a farsi più forza. Avanti sempre avanti è quello che mi dico ogni volta che mi sento giù. Se riuscirò sarò una nuova me. Non tenterò allora punterò a farcela pensando a ciò che mi ha detto. Grazie infinite ❤️
Buongiorno, Apprezzo sempre il vostro lavoro. Però guardando questo video non ho sentito parlare purtroppo delle motivazioni umane per diventare insegnanti di sostegno. È una professione stupenda dove dove oltre a preparazione serve molta motivazione. Essere docente di sostegno non è per tutti. Guardando sempre al discorso economico (lavoro sicuro, lavoro intoccabile...che sotto alcuni aspetti ci sta) rischiamo di creare una generazione di docenti di sostegno che utilizzano la scuola come un parcheggio, non motivati e che scelgono questo mestiere perché "si fa meno e mi riposo" (non so come fanno perché a volte a me sembra di dover preparare e formarmi più dei docenti curricolari), docenti che non riescono a guardare all'alunno con disabilità come persona con potenzialità immaginando anche che possa avere un futuro dignitoso. Scusate ma volevo condividere questo pensiero.
Grazie di cuore per aver condiviso il tuo pensiero, che condivido pienamente, e la tua esperienza. Probabilmente non sono stata abbastanza chiara nell'introduzione, in cui ho detto che la sintonia fra istanze personali e professionali dovrebbe essere il primo aspetto a determinare la scelta e che di queste questioni avevo già parlato in due altri video, che ti invito a guardare per verificare se ti trovi più in assonanza... In questo video volevo, semplicemente, soffermarmi sulle contingenze socio-economiche che, purtroppo, tanta parte possono avere nella gran parte delle nostre scelte, anche professionali. Grazie per avermi offerto l'occasione di precisare che il mio non vuole essere un incitamento a farsi condizionare dalle contingenze, accantonando le proprie istanze personali, tutt'altro❣
Mi chiamo Lucia sono laureata in scienze dell'educazione la mia tesi sperimentale parlava dei ragazzi diversamente Abili nelle università, questa nasce dalla mia esperienza con questi ragazzi presso l'università Federico II dove svolgevo il servizio civile, per me è stata la prima, importante, esperienza con questa realtà. Dopo essermi laureata nel settembre 2005 sono arrivata a Roma dove ho iniziato la mia esperienza nella scuola come AEC attuale OEPA, il mio primo incontro una bambina di 5 anni autistica molto grave, e una sempre di 5 anni con disabilità fisica che ho accompagnato fino in terza media, e ancora oggi sento e quando possibile incontro. l'incontro con la prima bimba mi fatto affascinare all'autismo, quindi mentre lavoravo e la famiglia cresceva ho iniziato un corso base sul metodo comportamentale ABA, questo mi ha fatto accrescere la mia voglia di imparare a lavorare con questi bambini e ragazzi, intravedevo qualcosa che mi poteva permettere di dare un contributo in più a questi ragazzi che spesso fanno paura alla società ( e a tanti insegnati che scelgono una missione come una scorciatoia) quindi mi sono iscritta anche al corso avanzato però con due bambine piccole, non sono riuscita a portare a termine il tirocinio, questo mi ha penalizzato perché non sono riuscita ad avere la certificazione di tale corso, ma sono andata avanti e ho messo a disposizione le mie conoscenze nel mio lavoro dove i risultati sono arrivati sempre di più, con gli anni sono cresciuti sempre di più il desiderio e la volontà di diventare una vera insegnante, ma difronte ad un test la paura e la convinzione di non essere in grado di superarlo, mi ha paralizzato e ho continuato sulla stessa strada, nonostante le docenti con cui lavoravo continuavano a dirmi che ero una maestra e non mi dovevo fermare lì ma guardare avanti, tutto ciò veniva confermato anche dai risultati e gli obbiettivi che insieme ai miei ragazzi raggiungevamo. Una delle maestre mi aveva parlato della pedagogia Steineriana, che ho conosciuto più da vicino un' estate, 7 anni fa , mi è stato possibile fare un esperienza di tre mesi in un asilo di una scuola Waldorf vicino Stoccarda, anche il maestro di questa scuola mi ha invitata a intraprendere gli studi per diventare una maestra, secondo lui io in qualche modo con la mia decennale esperienza avevo sviluppato già delle competenze analoghe. Tornata in Italia mi reco nella scuola adiacente a quella dove lavoravo che si basava sulla pedagogia Steineriana, lì intraprendo il mio corso che è durato tre anni, ma già dal secondo anno ho iniziato con loro una collaborazione e al terzo anno sono stata assunta come insegnate di sostegno, il mio sogno si era realizzato, io ero felicissima, i bambini mi davano una grande carica e anche se con dispiacere ho lasciato i vecchi alunni nella scuola dove ero OEPA e sono andata avanti, dopo tanto mi sono detta "ce l'hai fatta, anche senza quei maledetti test!" ma arriviamo ad oggi, il sogno è durato qualche anno, la scuola è in crisi e da 4 mesi non percepisco lo stipendio, ma non riesco a mollare perché uno dei miei alunni, molto grave, quest'anno deve svolgere gli esami di terza media e lo voglio accompagnare fino alla fine, ma nel frattempo voglio costruirmi un futuro più stabile per poter continuare a fare ciò che amo, ed essere tutelata. Per me questo lavoro non è una scorciatoia, spero di superare la paura e riuscire a prepararmi per farcela, per questo mi iscrivo al suo corso perché trovo le sue spiegazioni molto importanti. grazie
Cara Lucia, la tua storia è veramente significativa dei possibili percorsi, unici e straordinari, che ci conducono verso una meta. Grazie infinite per averla condivisa con la community di diversitutti. Ti auguro tutto il meglio e sono fiduciosa che, fra un anno, potrai aggiungere un nuovo tassello al tuo percorso, raccontandoci della tua esperienza da specializzanda! ❤🤞
dopo anni di sacrifici nel nord italia, sono al sud, a casa mia . Mai avrei immaginato però di ritrovarmi cosi precaria nella mia regione che pensavo di non abbandonare mai più. Ebbene si, per me il sostegno rappresenta "la scorciatoia". Ora sono avvilita. Che fare? ne vale la pena ? Mi aiuti a capire, La prego. Grazie di cuore
Cara Maria Rosaria, mi dispiace per la tua situazione; comprendo quanto possa essere frustrante avere la sensazione di ritornare indietro. Adesso, aiutami a capire, sei avvilita perché contavi sul passaggio alla cattedra su posto comune o perché temi che la specializzazione non ti offra maggiori opportunità di essere immessa a tempo indeterminato? Un abbraccio❣
Buonasera, sono in una situazione particolare... Ho scoperto da poco che non posso fare il TFA durante un altro corso universitario, quindi vorrei congelare l'università, ma essendo fuori corso da 1 anno ho letto che non posso sospendere... Allora ho pensato di darmi tutte le materie entro questa estate, però il TFA inizierà verso settembre e la tesi si terrà a novembre, in questa circostanza posso chiedere di sospendere solo la tesi?
A mio parere la cosa migliore è chiedere alla segreteria didattica della tua università, ponendo il tuo caso concreto e valutare, insieme, quali soluzioni si possano trovare... In bocca al lupo! 🤞 Tienimi aggiornata...
Potresti provare, in extrema ratio, con una richiesta formale in cui sottolinei l'importanza per te della partecipazione al corso di specializzazione, e accenni alla possibilità di cambiare università. Sempre che tu abbia già verificato di avere al momento tutti i requisiti per partecipare alla selezione per il TFA.
@@diversitutti buongiorno, ho visto su internet che con il D.M. 930/2022 da quest'anno è possibile partecipare contemporaneamente a due corsi universitari! Lei ne sa qualcosa, sa se vale anche per il TFA?
Non ho avuto modo di seguirla negli ultimi video caricati. Sarebbero interessanti anche dei video inerenti l'aggiornamento professionale dedicati a tematiche del tipo come gestire comportamenti problema o cose affini
Infatti, Maria, era da un po' che non ti sentivo❣ Come procede con il TFA? L'aggiornamento professionale ci sta a cuore, non mancheranno iniziative in merito, tempo permettendo... 😉
@@diversitutti non nascondo che è brutto aspettare. Devo iniziare forse a giugno a seguire. Dalle preselettive è quasi passato un anno...mi sento un po' avvilita...ho paura e non poca...ma proverò ad affrontare il tutto e non vedo l'ora che la mia vita lavorativa inizi professoressa... è solo brutta l'attesa
Quali sono i motivi che ti stanno spingendo ad intraprendere il percorso per diventare insegnante di sostegno? Ti ritrovi in uno dei motivi che ti ho presentato? Hai qualche dubbio sulle considerazioni relative alla decisione? Fateci sapere se vi interessa un approfondimento... 😘
➡️ avanti sempre avanti.
Dopo quasi 20 anni dedicati alla famiglia e ai figli ora mi trovo separata e senza lavoro. Voglio fare questa volta qualcosa solo per me, è un mio sogno nel cassetto questo anche se sarà difficilissimo perché sono geometra, ma voglio tentare. Sto' mettendo l'anima e spero che essere empatica e mamma mi dia una marcia in più! Lo devo a me come riscatto e ai miei figli per dimostrare loro che non bisogna mollare e che non è mai troppo tardi. Un abbraccio, complimenti
Grazie di cuore, cara Simona, per aver condiviso la tua storia, che è un esempio di coraggio e capacità di rimettersi in gioco❣ Complimenti davvero e un grandissimo in bocca al lupo per il tuo sogno nel cassetto❣ Sono sicura che ce la metterai tutta, come la pulzella...
"Avanti, sempre avanti!" era una delle battute del monologo su Giovanna d'Arco, che ho interpretato nella mia prima vita; mi hai riportato immediatamente indietro di cinque lustri! Mi raccomando, non tentare, semplicemente; come Giovanna, credi nel tuo sogno, impegnati al massimo e il suo avverarsi sarà un gioco❣
@@diversitutti grazie mille! Gli incoraggiamenti aiutano a farsi più forza.
Avanti sempre avanti è quello che mi dico ogni volta che mi sento giù. Se riuscirò sarò una nuova me. Non tenterò allora punterò a farcela pensando a ciò che mi ha detto. Grazie infinite ❤️
Ecco, Simona, avanti così❣
Buongiorno,
Apprezzo sempre il vostro lavoro. Però guardando questo video non ho sentito parlare purtroppo delle motivazioni umane per diventare insegnanti di sostegno.
È una professione stupenda dove dove oltre a preparazione serve molta motivazione. Essere docente di sostegno non è per tutti.
Guardando sempre al discorso economico (lavoro sicuro, lavoro intoccabile...che sotto alcuni aspetti ci sta) rischiamo di creare una generazione di docenti di sostegno che utilizzano la scuola come un parcheggio, non motivati e che scelgono questo mestiere perché "si fa meno e mi riposo" (non so come fanno perché a volte a me sembra di dover preparare e formarmi più dei docenti curricolari), docenti che non riescono a guardare all'alunno con disabilità come persona con potenzialità immaginando anche che possa avere un futuro dignitoso.
Scusate ma volevo condividere questo pensiero.
Grazie di cuore per aver condiviso il tuo pensiero, che condivido pienamente, e la tua esperienza. Probabilmente non sono stata abbastanza chiara nell'introduzione, in cui ho detto che la sintonia fra istanze personali e professionali dovrebbe essere il primo aspetto a determinare la scelta e che di queste questioni avevo già parlato in due altri video, che ti invito a guardare per verificare se ti trovi più in assonanza...
In questo video volevo, semplicemente, soffermarmi sulle contingenze socio-economiche che, purtroppo, tanta parte possono avere nella gran parte delle nostre scelte, anche professionali. Grazie per avermi offerto l'occasione di precisare che il mio non vuole essere un incitamento a farsi condizionare dalle contingenze, accantonando le proprie istanze personali, tutt'altro❣
Mi chiamo Lucia sono laureata in scienze dell'educazione la mia tesi sperimentale parlava dei ragazzi diversamente Abili nelle università, questa nasce dalla mia esperienza con questi ragazzi presso l'università Federico II dove svolgevo il servizio civile, per me è stata la prima, importante, esperienza con questa realtà. Dopo essermi laureata nel settembre 2005 sono arrivata a Roma dove ho iniziato la mia esperienza nella scuola come AEC attuale OEPA, il mio primo incontro una bambina di 5 anni autistica molto grave, e una sempre di 5 anni con disabilità fisica che ho accompagnato fino in terza media, e ancora oggi sento e quando possibile incontro. l'incontro con la prima bimba mi fatto affascinare all'autismo, quindi mentre lavoravo e la famiglia cresceva ho iniziato un corso base sul metodo comportamentale ABA, questo mi ha fatto accrescere la mia voglia di imparare a lavorare con questi bambini e ragazzi, intravedevo qualcosa che mi poteva permettere di dare un contributo in più a questi ragazzi che spesso fanno paura alla società ( e a tanti insegnati che scelgono una missione come una scorciatoia) quindi mi sono iscritta anche al corso avanzato però con due bambine piccole, non sono riuscita a portare a termine il tirocinio, questo mi ha penalizzato perché non sono riuscita ad avere la certificazione di tale corso, ma sono andata avanti e ho messo a disposizione le mie conoscenze nel mio lavoro dove i risultati sono arrivati sempre di più, con gli anni sono cresciuti sempre di più il desiderio e la volontà di diventare una vera insegnante, ma difronte ad un test la paura e la convinzione di non essere in grado di superarlo, mi ha paralizzato e ho continuato sulla stessa strada, nonostante le docenti con cui lavoravo continuavano a dirmi che ero una maestra e non mi dovevo fermare lì ma guardare avanti, tutto ciò veniva confermato anche dai risultati e gli obbiettivi che insieme ai miei ragazzi raggiungevamo. Una delle maestre mi aveva parlato della pedagogia Steineriana, che ho conosciuto più da vicino un' estate, 7 anni fa , mi è stato possibile fare un esperienza di tre mesi in un asilo di una scuola Waldorf vicino Stoccarda, anche il maestro di questa scuola mi ha invitata a intraprendere gli studi per diventare una maestra, secondo lui io in qualche modo con la mia decennale esperienza avevo sviluppato già delle competenze analoghe. Tornata in Italia mi reco nella scuola adiacente a quella dove lavoravo che si basava sulla pedagogia Steineriana, lì intraprendo il mio corso che è durato tre anni, ma già dal secondo anno ho iniziato con loro una collaborazione e al terzo anno sono stata assunta come insegnate di sostegno, il mio sogno si era realizzato, io ero felicissima, i bambini mi davano una grande carica e anche se con dispiacere ho lasciato i vecchi alunni nella scuola dove ero OEPA e sono andata avanti, dopo tanto mi sono detta "ce l'hai fatta, anche senza quei maledetti test!" ma arriviamo ad oggi, il sogno è durato qualche anno, la scuola è in crisi e da 4 mesi non percepisco lo stipendio, ma non riesco a mollare perché uno dei miei alunni, molto grave, quest'anno deve svolgere gli esami di terza media e lo voglio accompagnare fino alla fine, ma nel frattempo voglio costruirmi un futuro più stabile per poter continuare a fare ciò che amo, ed essere tutelata. Per me questo lavoro non è una scorciatoia, spero di superare la paura e riuscire a prepararmi per farcela, per questo mi iscrivo al suo corso perché trovo le sue spiegazioni molto importanti. grazie
Cara Lucia, la tua storia è veramente significativa dei possibili percorsi, unici e straordinari, che ci conducono verso una meta. Grazie infinite per averla condivisa con la community di diversitutti. Ti auguro tutto il meglio e sono fiduciosa che, fra un anno, potrai aggiungere un nuovo tassello al tuo percorso, raccontandoci della tua esperienza da specializzanda! ❤🤞
dopo anni di sacrifici nel nord italia, sono al sud, a casa mia . Mai avrei immaginato però di ritrovarmi cosi precaria nella mia regione che pensavo di non abbandonare mai più. Ebbene si, per me il sostegno rappresenta "la scorciatoia". Ora sono avvilita. Che fare? ne vale la pena ? Mi aiuti a capire, La prego. Grazie di cuore
Cara Maria Rosaria, mi dispiace per la tua situazione; comprendo quanto possa essere frustrante avere la sensazione di ritornare indietro. Adesso, aiutami a capire, sei avvilita perché contavi sul passaggio alla cattedra su posto comune o perché temi che la specializzazione non ti offra maggiori opportunità di essere immessa a tempo indeterminato? Un abbraccio❣
@@diversitutti la prima che lei ha menzionato
@@mariarosariagiaccari8268 Cara Maria Rosaria, ne riparleremo in occasione dell'incontro di inaugurazione del corso. Ti aspetto in chat! 😘
Buonasera, sono in una situazione particolare... Ho scoperto da poco che non posso fare il TFA durante un altro corso universitario, quindi vorrei congelare l'università, ma essendo fuori corso da 1 anno ho letto che non posso sospendere... Allora ho pensato di darmi tutte le materie entro questa estate, però il TFA inizierà verso settembre e la tesi si terrà a novembre, in questa circostanza posso chiedere di sospendere solo la tesi?
A mio parere la cosa migliore è chiedere alla segreteria didattica della tua università, ponendo il tuo caso concreto e valutare, insieme, quali soluzioni si possano trovare... In bocca al lupo! 🤞 Tienimi aggiornata...
@@diversitutti grazie, speriamo... La segreteria è spesso incapace... Le farò sapere 👍
Potresti provare, in extrema ratio, con una richiesta formale in cui sottolinei l'importanza per te della partecipazione al corso di specializzazione, e accenni alla possibilità di cambiare università. Sempre che tu abbia già verificato di avere al momento tutti i requisiti per partecipare alla selezione per il TFA.
@@diversitutti ok buona idea 👍
@@diversitutti buongiorno, ho visto su internet che con il D.M. 930/2022 da quest'anno è possibile partecipare contemporaneamente a due corsi universitari! Lei ne sa qualcosa, sa se vale anche per il TFA?
⬆️
Non ho avuto modo di seguirla negli ultimi video caricati.
Sarebbero interessanti anche dei video inerenti l'aggiornamento professionale dedicati a tematiche del tipo come gestire comportamenti problema o cose affini
Infatti, Maria, era da un po' che non ti sentivo❣ Come procede con il TFA? L'aggiornamento professionale ci sta a cuore, non mancheranno iniziative in merito, tempo permettendo... 😉
@@diversitutti non nascondo che è brutto aspettare. Devo iniziare forse a giugno a seguire. Dalle preselettive è quasi passato un anno...mi sento un po' avvilita...ho paura e non poca...ma proverò ad affrontare il tutto e non vedo l'ora che la mia vita lavorativa inizi professoressa... è solo brutta l'attesa
@@mariameo5166 Cara Maria, in effetti, ci vuole molta pazienza! Tienimi aggiornata, quando finalmente inizierai❣
@@diversitutti troppa pazienza prof 😔
@@mariameo5166 Lo so! Hai qualche altra idea? 😘
➡
Grazie Fabiola❣