Complimenti per questo video! Molto chiaro. Sarebbe bello approfondire anche tutti gli altri aspetti, anche se già in questo video ci sono cosí tante informazioni!
Salve e complimenti per i video. Sarebbe possibile sapere dove comprare l argilla di Nurallao? Non ho trovato rivenditori...non conoscevo argille italiane che reggevano temperature cosí alte
buongiorno, l'argilla di Nurallao non si trova in vendita, bisognerebbe solo andarsela a prendere perchè è in una cava dismessa, poi per la legge italiana si potrebbe solo fre prelievi di 5 kg massimo. In Sardegna ci sono molte argille caoliniche, ma anche in altre zone d'Italia se ne possono trovare che resistono ad alte temperature, però prima di usarle bisogna conoscerle e testarle, per questo da 4 nni stò facendo questa ricerca sulle argille d'Italia. Saluti
ciao e complimenti, sono un appassionato di pizza, e per cuocerla nei forni si consiglia il biscotto di casapulla, che ha la proprieta di non bruciare il fondo della pizza anche raggiungendo temperature elevate 400, 450 gradi, avendo la possibilita di cuocere l argilla volevo provare a farmi il formato a me piu utile da solo, ne hai sentito parlare? che argilla mi consiglieresti per avvicinarmi ad un prodotto simile
ciao Stefano, sai che non conosco questo biscotto di casapulla, credo comunque che si tratti di un'argilla che rimanga molto porosa, infatti più la superficie del biscotto è liscia più tende a creare scottature. Io ti consiglierei una argilla molto calcarea ma cotta ad alta temperatura, almeno a 1200°, comunque bisogna sempre fare dei test prima ce ne sono di queste argille un po' ovunque, dovrei vedere tra le mie schede quelle più adatte
@@danilorigon magari, allora aspetto notizie, sai non è per non comprare il biscotto originale, ma per fare,imparare e conoscere,in ogni caso grazie per avermi risposto,sei stato molto gentile, comunque leggendo qua e là sembrerebbe che l argilla usata sia mischiata con della pozzolana,però non so quanto possa essere vero, Ciao e rigrazie
@@stefanomezzetti908 potrebbe essere vero, questo gli darebbe maggiore porosità, fai bene ad interessarti di cosa si tratta bisogna capire perchè le cose succedono e funzionano
ci sono un po' di imprecisioni nel video... le argille non si formano primariamente per la dissoluzione dei carbonati che le contengono (che si chiamano calcari marnosi o marne calcaree ecc.) ma per idrolisi dei Kfeldspati che sono i minerali che costituiscono le rocce magmatiche e metamorfiche (es. granodioriti dell'adamello). La percentuale di sedimenti originari dalla dissoluzione dei carbonati è minima rispetto alla derivazione mineralogica....
Gentile Lorenzo, non ho trovato nel video dove io direi "dissoluzione dei carbonati" perciò non posso nemmeno rispondere adeguatamente, non avendo detto quello.
@@danilorigon salve, mi riferivo alla parte del video a 2:19 dove si introduce "come si è formata un'argilla calcarea nell'altopiano di asiago" e si mostra in affioramento a 2:28 "come si può vedere l'argilla esce dalle fenditure" : " grazie all'azione dell'acqua sulle rocce le particelle di argilla vengono disciolte e poi trasportate fino a riaffiorare da qualche parte" . Ora, siccome si parla di come si sono formate le argille nell'altopiano di Asiago e si mostra del residuo argilloso su una cavità in un affioramento di rocce calcaree, il massaggio logico che arriva a chi segue il video è che le argille derivano dalla dissoluzione dei calcari senza nessuna polemica naturalmente
@@lorenzomarchesini6299 si in effetti questi può portare a fraintendimenti, è vero la prossima volta sarò più preciso, grazie del tuo apporto e della precisazione
Bellissimo video. Molto preciso e chiaro. I test con le sfere sono bellissimi. Grande
Grazie per le spiegazioni. Molto chiaro.Saluti dall'Argentina!!!!
Grazie Electra, lo has entendido bien todo, tambien està en italiano?
@@danilorigon Grazie Danilo. Ho capito tutto. Molto chiaro.
Complimenti per questo video! Molto chiaro. Sarebbe bello approfondire anche tutti gli altri aspetti, anche se già in questo video ci sono cosí tante informazioni!
ne farò altri sulle argille
Molto interessante e sopratutto molto chiaro, grazie!!
Grazie! Molto interessante!
Salve e complimenti per i video. Sarebbe possibile sapere dove comprare l argilla di Nurallao? Non ho trovato rivenditori...non conoscevo argille italiane che reggevano temperature cosí alte
buongiorno, l'argilla di Nurallao non si trova in vendita, bisognerebbe solo andarsela a prendere perchè è in una cava dismessa, poi per la legge italiana si potrebbe solo fre prelievi di 5 kg massimo. In Sardegna ci sono molte argille caoliniche, ma anche in altre zone d'Italia se ne possono trovare che resistono ad alte temperature, però prima di usarle bisogna conoscerle e testarle, per questo da 4 nni stò facendo questa ricerca sulle argille d'Italia. Saluti
@@danilorigon Un lavoro prezioso!
ciao e complimenti, sono un appassionato di pizza, e per cuocerla nei forni si consiglia il biscotto di casapulla, che ha la proprieta di non bruciare il fondo della pizza anche raggiungendo temperature elevate 400, 450 gradi, avendo la possibilita di cuocere l argilla volevo provare a farmi il formato a me piu utile da solo, ne hai sentito parlare? che argilla mi consiglieresti per avvicinarmi ad un prodotto simile
ciao Stefano, sai che non conosco questo biscotto di casapulla, credo comunque che si tratti di un'argilla che rimanga molto porosa, infatti più la superficie del biscotto è liscia più tende a creare scottature. Io ti consiglierei una argilla molto calcarea ma cotta ad alta temperatura, almeno a 1200°, comunque bisogna sempre fare dei test prima ce ne sono di queste argille un po' ovunque, dovrei vedere tra le mie schede quelle più adatte
@@danilorigon magari, allora aspetto notizie, sai non è per non comprare il biscotto originale, ma per fare,imparare e conoscere,in ogni caso grazie per avermi risposto,sei stato molto gentile, comunque leggendo qua e là sembrerebbe che l argilla usata sia mischiata con della pozzolana,però non so quanto possa essere vero,
Ciao e rigrazie
@@stefanomezzetti908 potrebbe essere vero, questo gli darebbe maggiore porosità, fai bene ad interessarti di cosa si tratta bisogna capire perchè le cose succedono e funzionano
@@danilorigon grazie
grazie, interessantissimo!
😊😊
Corro a fare la prova dell'aceto!
mi raccomando deve essere secca l'argilla, magari pure setacciata
Grazie mille, per favore la tua email o telefono
ciao Foued, ecco: rigon@rigon.com e 338 4947775
Nobile... grazie
ci sono un po' di imprecisioni nel video... le argille non si formano primariamente per la dissoluzione dei carbonati che le contengono (che si chiamano calcari marnosi o marne calcaree ecc.) ma per idrolisi dei Kfeldspati che sono i minerali che costituiscono le rocce magmatiche e metamorfiche (es. granodioriti dell'adamello). La percentuale di sedimenti originari dalla dissoluzione dei carbonati è minima rispetto alla derivazione mineralogica....
Gentile Lorenzo, non ho trovato nel video dove io direi "dissoluzione dei carbonati" perciò non posso nemmeno rispondere adeguatamente, non avendo detto quello.
@@danilorigon salve, mi riferivo alla parte del video a 2:19 dove si introduce "come si è formata un'argilla calcarea nell'altopiano di asiago" e si mostra in affioramento a 2:28 "come si può vedere l'argilla esce dalle fenditure" : " grazie all'azione dell'acqua sulle rocce le particelle di argilla vengono disciolte e poi trasportate fino a riaffiorare da qualche parte" . Ora, siccome si parla di come si sono formate le argille nell'altopiano di Asiago e si mostra del residuo argilloso su una cavità in un affioramento di rocce calcaree, il massaggio logico che arriva a chi segue il video è che le argille derivano dalla dissoluzione dei calcari senza nessuna polemica naturalmente
@@lorenzomarchesini6299 si in effetti questi può portare a fraintendimenti, è vero la prossima volta sarò più preciso, grazie del tuo apporto e della precisazione