Grande Danilo, complimenti sinceri per il tuo lavoro, ti ho conosciuto diversi anni fa grazie alla tua amicizia con la bella anima di Pietro. Mi fa piacere seguirti ed apprezzare la tua arte! Un saluto!
Ti diamo il benvenuto negli appunti di Gboard, in cui verrà salvato il testo copiato.Ti diamo il benvenuto negli appunti di Gboard, in cui verrà salvato il testo copiato.
Veramente professionale, preciso e chiaro. Grazie Maestro❤ Ha anche un video dove fa vedere come creare uno stampo con forma, esempio una ciotolina o altro? Grazie! Un saluto dalla Toscana
ciao Eliana, grazie del commento. Non ho un video su come fare uno stampo perchè ce ne sono moltissimi e di validi, pertanto non ho pensato di farne uno, piuttosto ne farò uno sulla essiccazione, anche questo molto importante. Saluti Danilo
@@danilorigon nel cemento l'additivo serve per caricare i granuli di cemento con lo stesso segno elettrico positivo in modo tale che cariche elettriche positive si respingono e quindi i granuli si autodistanziano opportunamente e correttamente tra loro.
Buongiorno, una volta estratto il pezzo dallo stampo, possiamo definirlo nello stato "Cuoio", per fare ulteriori decorazioni, e/o passare con una spugnetta umida per arrotondare gli spigoli. La ringrazio anticipatamente e complimenti per la spiegazione.
Buongiorno, quando il pezzo esce dallo stampo le pareti di solito sono ancora umide, infatti se facciamo anche una lieve pressione queste si deformano, perciò non possiamo chiamarlo "stato cuoio" si deve attendere ancora, generalmente un paio d'ore che le pareti siano si umide ma ben sode da non deformarsi con facilità
Salve Danilo, grazie per i video sempre molto esaurienti; ho fatto degli stampi proprio per provare questa tecnica ma online non ho trovato produttori che vendano piccole quantità (non 25 Kg x intenderci)...ho cercato "terraglia bianca da colaggio", saprebbe indicarmi cortesemente qualche produttore/rivenditore? Grazie!
Buonasera, complimenti, e grazie per questi video molto ben fatti, veramente utili per chi come me, si sta avvicinando a questo mondo !!! Solo una domanda... il setaccio per la barbottina, da quanti mm !? Grazie mille, e complimenti ancora.
Buongiorno Angela, con l'argilla in avanzo si reimpiegare con una percentuale massima del 30% nella barbottina nuova che vai a fare, tenendo però presente che se continui a metterne il 30% di volta in volta la percentuale di riutilizzo aumenta, pertanto se puoi anche meno.
Grazie per questo video istruttivo! Potrebbe indicare le caratteristiche del setaccio per favore? Altra domanda, se possibile: ho conservato alcuni secchi di argilla da riciclare, che vorrei usare per colaggio: volendo aggiungere il deflocculante, come mi consiglia di procedere? E' corretto se ricavo una barbottina con densità 65/70 e poi aggiungo deflocculante in proporzione 60 g / 13 Kg di barbottina?
ciao Francesco, generalmente il setaccio da barbottina ha una luce tra le maglie di mm 0,5 o 0,4, le argille per barbottina le vendono comunque già setacciate, ma si formano dei grumi perciò è giusto risetacciarle prima di colarle negli stampi. Riguardo la quantità di defloculante li sono i produttori stessi a dartele. La densità va appunto come dici tu dai 65 ai 70, anche se io per certe argille la densità la tengo inferiore, ma sono casi particolari, per prodotti speciali. Riguardo l'argilla da riciclare, quella di scarto, sarebbe bene non passare mai il 20% altrimenti rischi di smagrare troppo la barbottina con problemi poi di crepe, inoltre ricordati che continuando a riciclare, ogni volta dovresti diminuire la percentuale, per dire prima il 20%, poi il 18%, poi il 16% perchè si somma a quella precedente, a meno che non avessi completamente finito la vsca di barbottina prodotta in origine.
Salve bel video, ho visto che nell'industria viene usata l'argilla liquida per rivestire i componenti e crearne il negativo, sa dirmi per caso se questa l'argilla è in grado di resistere alle alte temperature 600 - 700 gradi? Perché dovrei fare degli stampi per fondere alluminio (o ottone).
Buongiorno Lorenzo, per resistere a quella temperatura non c'è problema, invece è lo shock termico a crearlo, io non ho mai provato a colarci dell'alluminio, bisognerebbe fare un test per poi magari passare ad un impasto liquido di refrattario, come fanno per fare i pezzi delle stufe, tenendo presente che anche quelli però non vanno a contatto diretto con il fuoco, più facile sarebbe invece fre degli stampi con impasto plastico e non liquido, questo è più resistente. Comunque io se fossi in lei farei pure il test con il colaggio normale per lo stampo e poi lo stampo bisognerebbe metterlo dentro una cassa riempita di sabbia, in questo modo anche se si rompe i pezzi non si dividono. Saluti Danilo
Bellissimi i suoi video, ricchi di tanti insegnamenti. Posso chiederle questo: l'impasto pronto, possiamo tenerlo anche vari giorni nel secchio prima di utilizzarlo o invece l'impasto come preparato è meglio utilizzarlo il giorno seguente e basta? Grazie mille!!! Eliana
ciao Eliana, grazie per il commento, l'impasto pronto si può tenere per molto tempo, importante prima di usarlo va mescolato bene, magari con un paletto di legno bagnato in modo che torni ad essere liquido, in caso se si sono formati dei grumi setaccialo, a volte serve aggiungere dell'acqua, un po' non molta. Saluti
@@fareceramica1854 Grazie mille della risposta! è sufficiente mescolare con un paletto di legno, non importa allora il trapano con la punta a elica? io non ce l'ho, lo volevo acquistare, ma se dice che riesco anche manualmente con un paletto, potrei evitarne l'acquisto...grazie mille ancora. eliana
@@elianaandreotti4153 si se la barbottina è già liquida basta mescolare con un paletto, se invece ha comrpato il granulato deve per forza mescolare con un trapano con elica.
Buongiorno Danilo, video interessantissimo e davvero utile! Mi ha risolto parecchi problemi. Mi chiedevo se ci fossero in commercio dei prodotti “pronti all’uso” riguardo alla barbottina. Questo per accelerare i tempi di miscelazione, attesa e mix prima del colaggio nello stampo di gesso. Grazie mille! :)
buongiorno Samuele, grazie per il bel coomento, si c'è la ceramica Vicentina che vende la barbotitna pronta, chiami al 0444 668350 opppure www.ceramicavicentina.it
Salve, seguo volentieri i suoi video chiari e precisi ma non avendo informazioni sui passaggi in quanto neofita, vorrei sapere dove acquistare l'argilla in polvere solo da colaggio e come alternativa la polvere di ceramica è la stessa cosa? Ed il fluidificante stessa cosa, dove acquistarlo? Grazie Parliamo di argilla senza, cottura?
Buonasera...ho seguito il suo video x le percentuali tra ceramica fluidificante e acqua.....ma se volessi mettere l intera sacca da 25k di ceramica, mi potrebbe dire le percentuali?? Grazie mille
Buongiorno, grazie per il video! E' possibile utilizzare questa tecnica di colaggio argilla liquida anche su stampi monouso in gesso molto sottili, come ad esempio mezzo cm o un cm ?
Utilissimo...avrei una domanda sul calco in gesso, il gesso che ha assorbito l'acqua quanto ci mette a perdere lacqua assorbita ed essere pronto a un nuovo utilizzo?
il gesso in realzione allo spessore desiderato e al volume di barbottina ssorbita deve avere un certo spessore, altrimenti più sottile è lo spessore più si inzuppa velocemente, pertanto uno stampo come quello in video puoi farci 3 colate al giorno per 4 giorni circa, poi sarà troppo zuppo e lo devi asciugare
Salve Danilo e grazie per il video! Ho una domanda... se io non usassi un’argilla a colaggio ma trasformassi in argilla liquida un’argilla bianca, aggiungendo il fluidificante otterrei lo stesso risultato? Grazie!
di solito le argille da colaggio sono delle vere e proprie miscele, mentre quelle degasate lo sono ma in con miscela studiata per essere più plastica, comunque a volte funziona si, con un po' di fluidificante
Salve, vorrei sapere se l'argilla liquida colata posso riutilizzarla per un secondo, terzo, ecc., colaggio. Oppure se tende a indurirsi e quindi devo procedere ad un nuovo impasto. Grazie. Eros
Ciao Danilo, sempre chiarissimo, solo alcune domande, nell'eventualità in cui per qualche motivo post misurazione con il densimetro, notiamo che la densità non rientri nei range prestabiliti, come possiamo comportarci? Altra domanda, tendenzialmente l'argilla utilizzata per le barbottine tende ad avere un minor grado di elasticità rispetto al classico panetto? (oppure è solo un discordo del tipo di argilla utilizzata) Infine, il grado di retrazione e quindi la perdita di volume di un oggetto ottenuto con la barbottina durante l'asciugatura è maggiore o minore?
1) se la densità non corrisponde alle indicazioni date dal fabbricante, cosa che qualche volta succede, se in difetto basta aggiungere, acqua o fluidificante, senza temere lo faccio spesso pure io, se invece è il contrario va aggiunto impasto naturalmente. 2) si l'argilla da barbottina è meno plastica, anzi deve essere meno plastica si presta meglio ad essere assorbita dallo stampo in gesso. 3) Pur utilizzando lo stesso tipo di argilla i ritiri sono diversi in base al tipo di produzione, sul tornio roller o pressa il ritiro è inferiore perchè si usa un impasto piuttosto duro, al tornio manuale è di molto maggiore, a colaggio invece meno di solito, perchè ritiri meno a colaggio non lo saprei, ma in molti casi lo ho notato, naturalmente come sempre nelle argille ci sono molte varianti, sicchè non è un dogma
@@danilorigon Grazie mille Danielo, sempre preziosi i tuoi consigli e chiarimenti. Praticamente l'unico modo per non far retrarre l'oggetto è attraverso le presse industriali con il quale ci realizzano le mattonelle, anche se in quel caso parliamo di tutto altro campo e non di ceramica artistica. Capito, grazie
buongiorno Anna, il fluidificante per barbottina si chiama proprio così, lo può ordinare alle varie aziende, tipo Ceramica Vicentina o Ceramica Cecchetto o altri rivenditori di materiali per ceramica, ce ne sono un po' ovunque
Ciao, bellissimo, ma quanto tempo devo aspettare per tirare fuori il pezzo dallo stampo, nel mio caso sarebbe una statuetta di ceramica di 23 cm di altezza senza il problema dello spessore, si deve indurire tutta, quanto tempo devo aspettare utilizzando della barbottina bianca comune ? Quella giá preparata dall industria per intenderci.
Salve,volevo sapere quanto tempo deve passare prima di fare una colata in uno stampo nuovo in gesso,e poi se prima della colata di argilla bisogna passare qualche distaccante oppure si stacca facilmente dallo stampo... Grazie..
di solito per avere uno spessore di 5 mm ci vogliono circa 40 minuti, naturalmente ci sono barbottine più veloci come quella di porcellana, o più lente. Non ci va alcun distaccante sulle pareti del gesso perchè asciugndo si staccano da sole
Io ho preso l’argilla sul letto del fiume,quindi lavorata e poi sono riuscito a fare una statuetta..adesso sono riuscito a fare lo stampo in gesso per fare una riproduzione sempre in argilla,e ho fatto la barbottina con l’argilla rimasta... Vorrei avere uno spessore di circa 1-1,5 cm quanto dovrei tenerlo nello stampo? Cmq grazie per le risposte,e il video è molto utile..complimenti
@@Sa-ve8pl su un gesso normale e ben miscelato una argilla da colaggio ci potrebbe mettere circa una ora e mezza, altre argille naturali che ho provato tendono a impedire il continuo assorbimento, limitando lo spessore a 2 o 3 mm, mentre altre ancora sono addirittura più rapide della terraglia tenera, diciamo quasi una porcellana
Salve volevo sapere se basta un bastone arrotondato per cacciare via le bolle d’aria o ci sono comunque frequenti pericoli della presenza di quest’ultimi comunque… La mia paura che esploda l’oggetto nel forno.
ciao Massimo, scusami il ritardo della risposta. Si va benissimo un bastone arrotondato, prima di usarlo nella barbottina però bagnalo perchè il legno secco potrebbe dare origine sulla superficie del bastone a delle piccole bolle. ciao Danilo
buongiorno, ci sono delle argille naturali che una volta essiccate e trattate con un olio di lino diventano durissime, quasi come un piatto cotto, però bisogna capire quali sono, se avesse l'opportunità il 17 e 18 giugno di questo anno in Val Posina in provincia di Vicenza faccio un corso sulle argille naturali.
@@paoloaugustoadesso6915 puoi trovarlo sempre li alla Ceramica Vicentina e si chiama Siniat 101, oppure lo trovi anche da Saggin di Nove (VI) che vende materiali per l'edilizia, però credo che loro fanno solo grosse forniture. Specifica sempre che si tratta di gesso per stampi ceramici. Saluti
buongiorno come Quando tempo serve per la asciugatura della prima forma del gesso per poter fare il pezzo successivo sopra è dopo quanto tempo si può staccare cioè aprirlo grazie mille
mi sono accorto solo ora della tua domanda, scusa il ritardo. L'asciugatura del gesso andrebbe fatta possibilmente all'aria e al sole, se si usano altre fonti di calore, bisogna tener presente che non si deve superare i 60 gradi, questo perché cambierebbe le caratteristiche chimiche rovinandolo, poco o tanto ma lo andrebbe a peggiorare. Riguardo a quanto tempo bisogna aspettare prima di aprire lo stampo in cui è stata colata una forma, qui dipende dalla grandezza del pezzo, dallo spessore della barbottina addensata sulla parete e dalla forma dell'oggetto, comunque mediamente dopo le 2 ore, a volte anche molto di più.
Salve io ho utilizzato un argilla che ho sciolto nell acqua e ho frullato, lho messa nello stampo in gesso ma resta molle dopo 10 giorni cosa ho sbagliato?
prima di tutto bisogna capire se lo stampo era vecchio, o bagnato oppure fatto con un gesso di scarsa qualità, inoltre dipende da che tipo di argilla usata, ci sono molti fattori che a volte si capiscono solo vedendo come si è svolto il lavoro.
@@fareceramica1854 buongiorno intanto grazie per la risposta comunque lo stampo lho fatto io utilizzando del gesso cerámico per colaggio (tb 12), una volta realizzato lo stampo ho messo in ammollo dell argilla bianca e lho tritata con un frullatore pr renderla loscia e ho colato l'impasto all'interno, senza utilizzare il fluidificante ma dopp 2 settimane è ancora molle e non si stacca dalle pareti come posso fare?
Buongiorno Daniele @@danieleragusa1379 per prima cosa un po' di fluidificante ci vuole altrimenti l'argilla resta diciamo troppo fangosa e pertanto tira spessore a fatica e appunto ci mette molto ad asciugare, ma ci potrebbe essere anche che sia rimasto nella parte interna dello stampo il grasso che è stato usato come distaccante e questo impedisce l'assorbimento come se fosse plastica
Non ho utilizzato nessun distaccante 😅, provo a ripeterlo, il fluidificante dopo potrei trovarlo? Nei negozi di belle arti non sanno cose , come distaccante potrei usare classico sapone e olio?
@@danieleragusa1379 per il distanccante provi sentire Ceramica Vicentina al 0444 668350 oppure Ceramica Cecchetto al 0424 590015, chieda pure a loro anche il distaccante per gli stampi in gesso, inoltre si ricordi che nei modelli in argilla invece va usato l'olio emulsionante, quello che usano le officine per tagliare il ferro che mischiato con l'acqua diventa bianco latte
ciao Mario, mi trovo bene sia con la terraglia di www.ceramicacecchetto.it che con quella di www.ceramicavicentina.it, però ne ho provate poche altre, ma con queste mi sono sempre trovato.
Perfetto, la sto usando anche io adesso che mi hanno dato in prova 100kg della cecchetto, ma dopo proverò la Stelelima che ho ordinato un bancale. Io usavo la Colorobbia solo problemi con il biscotto, nella 2° cottura con lo smalto o cristalline di un'altra azienda da colori favolosi, non compatibili con argilla colorobbia, solo problemi, il colore non attacca praticamente mi faceva tante chiazze dove il colore non attaccava e si vede il biscotto... Grazie per la tua risposta
Stimato maestro ringrazio moltissimo e delle sue bellissime lezioni . Sono uno scultore a cera persa in bronzo e spesso ho l'idea di dover aggiungere parti in ceramica Perché mi piacciono moltissimo quelle sculture che hanno parti in ceramica come capigliature o visi tuniche ecc.ovivo in Messico il problema è che non trovo argilla bianca e non la so usare ammetto si incontra il mercato LB del caolino però l'ho provato e mi da problemi primo non sempre quando si secca si sgretola tutto ed ´è fragile eccetera eccetera eccetera. devo usare qualcosa insieme al caolino o qualche sostanza chimica. che mi dia una compattezza Qual è la densità che devo usare ie tanta altre domande. ho molte idee ma sono di ceramica un ignorante.n poche parole mi puoi indicare un libro, qualcosa, delle istruzioni per poter usare il caolino perché io vorrei tanto poter lo saper usare ma non sono capace ti ringrazio di cuore Piero Gurgo Salice- Se vuole vedere alcune mie opere ho una pagina Web pierogurgosalice.com Sono riuscito a unire vetrofusione e bronzo, ma non porcellana. Grazie
ciao Piero, scusa per il ritardo della risposta, ma ho avuto un periodo piuttosto occupato, comunque la terraglia tenera è un'argilla di origine calcarea ma con praticamente nessuna presenza di ossido di ferro, si può trovare anche in natura, anche se più spesso si trova con una forte presenza di caolino, il che necessita di una cottura più alta. Riguardo alla ricetta per farla a partire da alcune materie di base, dovrei informarmi, vedo se ne ho occasione. Tieni comunque presente che se anche usi terracotta rossa la puoi sempre smaltare con una smalto bianco di base, sul quale sovrapporre altri smalti o colori, otterrai così dei colori molto vivi. Complimenti per le tue opere, vedo che ti ispiri molto alla natura, mia piace.
Grazie!!! Le sue lezioni sono davvero semplici, chiare ed esaustive. 🙏🏾♥️
Grande Danilo, complimenti sinceri per il tuo lavoro, ti ho conosciuto diversi anni fa grazie alla tua amicizia con la bella anima di Pietro. Mi fa piacere seguirti ed apprezzare la tua arte! Un saluto!
Bravo fratello! Sei il mio docente preferito! 😊
Ti diamo il benvenuto negli appunti di Gboard, in cui verrà salvato il testo copiato.Ti diamo il benvenuto negli appunti di Gboard, in cui verrà salvato il testo copiato.
I suoi video sono utilissimi! Complimenti, la seguirò in tutti quelli futuri !
grazie il prossimo in programma srà sulle argille carbonatiche e la loro formazione
Canale molto interessante e spiegazioni davvero esaustive. Grazie e complimenti
grazie Livia, il prossimo video riguarderà le argille calcaree e il loro utilizzo
Veramente professionale, preciso e chiaro. Grazie Maestro❤
Ha anche un video dove fa vedere come creare uno stampo con forma, esempio una ciotolina o altro? Grazie! Un saluto dalla Toscana
ciao Eliana, grazie del commento. Non ho un video su come fare uno stampo perchè ce ne sono moltissimi e di validi, pertanto non ho pensato di farne uno, piuttosto ne farò uno sulla essiccazione, anche questo molto importante. Saluti
Danilo
Sei fantastico nelle tue spiegazioni!!!! I tuoi video sono meravigliosi! Grazie!
Ottima spiegazione. Grazie.
Davvero interessante! Grazie 😊
Grazie Danilo, continua cosi!!!
Bellissimo, complimenti Danilo,
Il fluidificante è simile agli additivi che si usano nel calcestruzzo per diminuire acqua e aumentare la resistenza.
grazie Alfonso, non lo sapevo
@@danilorigon nel cemento l'additivo serve per caricare i granuli di cemento con lo stesso segno elettrico positivo in modo tale che cariche elettriche positive si respingono e quindi i granuli si autodistanziano opportunamente e correttamente tra loro.
@@alfonsodermo7366 si la stessa cosa che succede nei deflocculanti.
Buongiorno, una volta estratto il pezzo dallo stampo, possiamo definirlo nello stato "Cuoio", per fare ulteriori decorazioni, e/o passare con una spugnetta umida per arrotondare gli spigoli. La ringrazio anticipatamente e complimenti per la spiegazione.
Buongiorno, quando il pezzo esce dallo stampo le pareti di solito sono ancora umide, infatti se facciamo anche una lieve pressione queste si deformano, perciò non possiamo chiamarlo "stato cuoio" si deve attendere ancora, generalmente un paio d'ore che le pareti siano si umide ma ben sode da non deformarsi con facilità
@@danilorigon La ringrazio, molto gentile.
Bravissimo, tutto molto chiaro!!!
grazie Gianna, fra poco pubblicheò un altro video, stavolta sulle argille calcaree
Salve, avrei una domanda, che tipo di fluidificante usa?
Salve Danilo, grazie per i video sempre molto esaurienti; ho fatto degli stampi proprio per provare questa tecnica ma online non ho trovato produttori che vendano piccole quantità (non 25 Kg x intenderci)...ho cercato "terraglia bianca da colaggio", saprebbe indicarmi cortesemente qualche produttore/rivenditore? Grazie!
Buonasera, complimenti, e grazie per questi video molto ben fatti, veramente utili per chi come me, si sta avvicinando a questo mondo !!!
Solo una domanda... il setaccio per la barbottina, da quanti mm !? Grazie mille, e complimenti ancora.
Il grosso resta sul fondo .. quindi tu non evi usare niente ..per scolare
Meglio mescolare bene prima .e asciugare bene i stampi .
Grazie per la chiarezza. Come riutilizzare la pasta che avanza?
Buongiorno Angela, con l'argilla in avanzo si reimpiegare con una percentuale massima del 30% nella barbottina nuova che vai a fare, tenendo però presente che se continui a metterne il 30% di volta in volta la percentuale di riutilizzo aumenta, pertanto se puoi anche meno.
Grazie per questo video istruttivo! Potrebbe indicare le caratteristiche del setaccio per favore? Altra domanda, se possibile: ho conservato alcuni secchi di argilla da riciclare, che vorrei usare per colaggio: volendo aggiungere il deflocculante, come mi consiglia di procedere? E' corretto se ricavo una barbottina con densità 65/70 e poi aggiungo deflocculante in proporzione 60 g / 13 Kg di barbottina?
ciao Francesco, generalmente il setaccio da barbottina ha una luce tra le maglie di mm 0,5 o 0,4, le argille per barbottina le vendono comunque già setacciate, ma si formano dei grumi perciò è giusto risetacciarle prima di colarle negli stampi.
Riguardo la quantità di defloculante li sono i produttori stessi a dartele.
La densità va appunto come dici tu dai 65 ai 70, anche se io per certe argille la densità la tengo inferiore, ma sono casi particolari, per prodotti speciali. Riguardo l'argilla da riciclare, quella di scarto, sarebbe bene non passare mai il 20% altrimenti rischi di smagrare troppo la barbottina con problemi poi di crepe, inoltre ricordati che continuando a riciclare, ogni volta dovresti diminuire la percentuale, per dire prima il 20%, poi il 18%, poi il 16% perchè si somma a quella precedente, a meno che non avessi completamente finito la vsca di barbottina prodotta in origine.
@@fareceramica1854 grazie mille! Ho preso del silicato di calcio, farò qualche tentativo 👍
È davvero bello osservarla lavorare! Complimenti! La tazza poi va cotta o si deve usare per altri passaggi?
si la tazza poi va cotta
Salve bel video, ho visto che nell'industria viene usata l'argilla liquida per rivestire i componenti e crearne il negativo, sa dirmi per caso se questa l'argilla è in grado di resistere alle alte temperature 600 - 700 gradi? Perché dovrei fare degli stampi per fondere alluminio (o ottone).
Buongiorno Lorenzo, per resistere a quella temperatura non c'è problema, invece è lo shock termico a crearlo, io non ho mai provato a colarci dell'alluminio, bisognerebbe fare un test per poi magari passare ad un impasto liquido di refrattario, come fanno per fare i pezzi delle stufe, tenendo presente che anche quelli però non vanno a contatto diretto con il fuoco, più facile sarebbe invece fre degli stampi con impasto plastico e non liquido, questo è più resistente.
Comunque io se fossi in lei farei pure il test con il colaggio normale per lo stampo e poi lo stampo bisognerebbe metterlo dentro una cassa riempita di sabbia, in questo modo anche se si rompe i pezzi non si dividono.
Saluti
Danilo
@@fareceramica1854 ok grazie mille del consiglio 👍
Bellissimi i suoi video, ricchi di tanti insegnamenti.
Posso chiederle questo: l'impasto pronto, possiamo tenerlo anche vari giorni nel secchio prima di utilizzarlo o invece l'impasto come preparato è meglio utilizzarlo il giorno seguente e basta?
Grazie mille!!! Eliana
In buona sostanza la domanda è: l'impasto può essere utilizzato per più volte, in giorni diversi? Grazie ancora!!
ciao Eliana, grazie per il commento, l'impasto pronto si può tenere per molto tempo, importante prima di usarlo va mescolato bene, magari con un paletto di legno bagnato in modo che torni ad essere liquido, in caso se si sono formati dei grumi setaccialo, a volte serve aggiungere dell'acqua, un po' non molta. Saluti
@@fareceramica1854 Grazie mille della risposta! è sufficiente mescolare con un paletto di legno, non importa allora il trapano con la punta a elica? io non ce l'ho, lo volevo acquistare, ma se dice che riesco anche manualmente con un paletto, potrei evitarne l'acquisto...grazie mille ancora. eliana
@@elianaandreotti4153 si se la barbottina è già liquida basta mescolare con un paletto, se invece ha comrpato il granulato deve per forza mescolare con un trapano con elica.
@@fareceramica1854 ho acquistato l'impasto di Gres da colaggio in polvere di Cibas...quindi trapano a elica? Grazie delle sue risposte!
Buongiorno Danilo, video interessantissimo e davvero utile! Mi ha risolto parecchi problemi.
Mi chiedevo se ci fossero in commercio dei prodotti “pronti all’uso” riguardo alla barbottina. Questo per accelerare i tempi di miscelazione, attesa e mix prima del colaggio nello stampo di gesso.
Grazie mille! :)
buongiorno Samuele, grazie per il bel coomento, si c'è la ceramica Vicentina che vende la barbotitna pronta, chiami al 0444 668350 opppure www.ceramicavicentina.it
@@fareceramica1854 grazie mille Danilo per la celere risposta!
Resterò aggiornato al tuo canale per ulteriori informazioni :)
@@samuelebelloni3218 il prossimo video sarà sulle argille e impasti refrattari
Salve, seguo volentieri i suoi video chiari e precisi ma non avendo informazioni sui passaggi in quanto neofita, vorrei sapere dove acquistare l'argilla in polvere solo da colaggio e come alternativa la polvere di ceramica è la stessa cosa? Ed il fluidificante stessa cosa, dove acquistarlo? Grazie
Parliamo di argilla senza, cottura?
Quale è la migliore argilla in polvere da usare?
Molto utile! Grazie
grazie Ilaria
Buonasera...ho seguito il suo video x le percentuali tra ceramica fluidificante e acqua.....ma se volessi mettere l intera sacca da 25k di ceramica, mi potrebbe dire le percentuali?? Grazie mille
Buongiorno, grazie per il video! E' possibile utilizzare questa tecnica di colaggio argilla liquida anche su stampi monouso in gesso molto sottili, come ad esempio mezzo cm o un cm ?
io non so che porosità hanno gli stampi monouso, comunque no perchè la barbottina saturerebbe imemdiatamente uno spessore così sottile
@@danilorigon Grazie mille.
Utilissimo...avrei una domanda sul calco in gesso, il gesso che ha assorbito l'acqua quanto ci mette a perdere lacqua assorbita ed essere pronto a un nuovo utilizzo?
il gesso in realzione allo spessore desiderato e al volume di barbottina ssorbita deve avere un certo spessore, altrimenti più sottile è lo spessore più si inzuppa velocemente, pertanto uno stampo come quello in video puoi farci 3 colate al giorno per 4 giorni circa, poi sarà troppo zuppo e lo devi asciugare
Salve Danilo e grazie per il video!
Ho una domanda... se io non usassi un’argilla a colaggio ma trasformassi in argilla liquida un’argilla bianca, aggiungendo il fluidificante otterrei lo stesso risultato? Grazie!
di solito le argille da colaggio sono delle vere e proprie miscele, mentre quelle degasate lo sono ma in con miscela studiata per essere più plastica, comunque a volte funziona si, con un po' di fluidificante
Grazie Danilo!
Salve, vorrei sapere se l'argilla liquida colata posso riutilizzarla per un secondo, terzo, ecc., colaggio. Oppure se tende a indurirsi e quindi devo procedere ad un nuovo impasto. Grazie. Eros
Buongiorno Eros, si si può riutilizzare ma al massimo del 30% sul totale, altrimenti la barbottine perde elasticità
Utilissimo grazie!
Ciao Danilo, complimenti per il video… il coraggio si può fare anche in stampi di silicone?
ciao Darco, non si può fare per il fatto che il silicone non ha porosità. ciao
Ciao Danilo, sempre chiarissimo, solo alcune domande, nell'eventualità in cui per qualche motivo post misurazione con il densimetro, notiamo che la densità non rientri nei range prestabiliti, come possiamo comportarci? Altra domanda, tendenzialmente l'argilla utilizzata per le barbottine tende ad avere un minor grado di elasticità rispetto al classico panetto? (oppure è solo un discordo del tipo di argilla utilizzata) Infine, il grado di retrazione e quindi la perdita di volume di un oggetto ottenuto con la barbottina durante l'asciugatura è maggiore o minore?
1) se la densità non corrisponde alle indicazioni date dal fabbricante, cosa che qualche volta succede, se in difetto basta aggiungere, acqua o fluidificante, senza temere lo faccio spesso pure io, se invece è il contrario va aggiunto impasto naturalmente. 2) si l'argilla da barbottina è meno plastica, anzi deve essere meno plastica si presta meglio ad essere assorbita dallo stampo in gesso. 3) Pur utilizzando lo stesso tipo di argilla i ritiri sono diversi in base al tipo di produzione, sul tornio roller o pressa il ritiro è inferiore perchè si usa un impasto piuttosto duro, al tornio manuale è di molto maggiore, a colaggio invece meno di solito, perchè ritiri meno a colaggio non lo saprei, ma in molti casi lo ho notato, naturalmente come sempre nelle argille ci sono molte varianti, sicchè non è un dogma
@@danilorigon Grazie mille Danielo, sempre preziosi i tuoi consigli e chiarimenti. Praticamente l'unico modo per non far retrarre l'oggetto è attraverso le presse industriali con il quale ci realizzano le mattonelle, anche se in quel caso parliamo di tutto altro campo e non di ceramica artistica. Capito, grazie
@@kerasan6001 per evitare il forte ritiro si ricorre alla chamotte generalmente
@@danilorigon interessante, ho poca esperienza in merito, non l'ho mai addizionata, approfondirò. Grazie mille
Salve Danilo, come si chiama il fluidificante? Vorrei creare un engobbio. Grazie
buongiorno Anna, il fluidificante per barbottina si chiama proprio così, lo può ordinare alle varie aziende, tipo Ceramica Vicentina o Ceramica Cecchetto o altri rivenditori di materiali per ceramica, ce ne sono un po' ovunque
ciao ottimo video ! dove trovo il fluidificante ?
lo trovi anche chiamando la Ceramica Vicentina al 0444 668350
Ciao, bellissimo, ma quanto tempo devo aspettare per tirare fuori il pezzo dallo stampo, nel mio caso sarebbe una statuetta di ceramica di 23 cm di altezza senza il problema dello spessore, si deve indurire tutta, quanto tempo devo aspettare utilizzando della barbottina bianca comune ? Quella giá preparata dall industria per intenderci.
ciao Marco se lo spessore della statuina è di circa 5/7 millimetri e l'altezza del pezzo di 23 cm, dopo 3 ore puoi tirarla fuori
ciao
Danilo
Interessante
Salve,volevo sapere quanto tempo deve passare prima di fare una colata in uno stampo nuovo in gesso,e poi se prima della colata di argilla bisogna passare qualche distaccante oppure si stacca facilmente dallo stampo...
Grazie..
di solito per avere uno spessore di 5 mm ci vogliono circa 40 minuti, naturalmente ci sono barbottine più veloci come quella di porcellana, o più lente. Non ci va alcun distaccante sulle pareti del gesso perchè asciugndo si staccano da sole
Io ho preso l’argilla sul letto del fiume,quindi lavorata e poi sono riuscito a fare una statuetta..adesso sono riuscito a fare lo stampo in gesso per fare una riproduzione sempre in argilla,e ho fatto la barbottina con l’argilla rimasta...
Vorrei avere uno spessore di circa 1-1,5 cm quanto dovrei tenerlo nello stampo?
Cmq grazie per le risposte,e il video è molto utile..complimenti
@@Sa-ve8pl su un gesso normale e ben miscelato una argilla da colaggio ci potrebbe mettere circa una ora e mezza, altre argille naturali che ho provato tendono a impedire il continuo assorbimento, limitando lo spessore a 2 o 3 mm, mentre altre ancora sono addirittura più rapide della terraglia tenera, diciamo quasi una porcellana
Salve volevo sapere se basta un bastone arrotondato per cacciare via le bolle d’aria o ci sono comunque frequenti pericoli della presenza di quest’ultimi comunque… La mia paura che esploda l’oggetto nel forno.
ciao Massimo, scusami il ritardo della risposta. Si va benissimo un bastone arrotondato, prima di usarlo nella barbottina però bagnalo perchè il legno secco potrebbe dare origine sulla superficie del bastone a delle piccole bolle.
ciao
Danilo
Dove posso acquistare il deflucculante e i granuli di argilla?
Salve saprebbe indicarmi un prodotto (senza cottura) da usare per creare dei piatti dove poter appoggiare cibo! Grazie 🙏
buongiorno, ci sono delle argille naturali che una volta essiccate e trattate con un olio di lino diventano durissime, quasi come un piatto cotto, però bisogna capire quali sono, se avesse l'opportunità il 17 e 18 giugno di questo anno in Val Posina in provincia di Vicenza faccio un corso sulle argille naturali.
bellissimo!
Si deve aspettare per effettuare un nuovo colaggio? O è possibile procedere subito con un secondo , subito dopo aver estratto il pezzo precedente?
ciao Paolo, no puoi colare subito un'altra forma se vuoi, solo dopo alcune colate il gesso si saturerà d'acqua e pertanto non assorbirà quasi più
@@danilorigon grazie mille per la risposta 😉
Mi sapresti dire quale gesso usare per stampi a colaggio??
@@paoloaugustoadesso6915 puoi trovarlo sempre li alla Ceramica Vicentina e si chiama Siniat 101, oppure lo trovi anche da Saggin di Nove (VI) che vende materiali per l'edilizia, però credo che loro fanno solo grosse forniture. Specifica sempre che si tratta di gesso per stampi ceramici. Saluti
È possibile fare lo stesso lavoro per creare maschere di argilla ?
certamente
buongiorno come Quando tempo serve per la asciugatura della prima forma del gesso per poter fare il pezzo successivo sopra è dopo quanto tempo si può staccare cioè aprirlo grazie mille
mi sono accorto solo ora della tua domanda, scusa il ritardo. L'asciugatura del gesso andrebbe fatta possibilmente all'aria e al sole, se si usano altre fonti di calore, bisogna tener presente che non si deve superare i 60 gradi, questo perché cambierebbe le caratteristiche chimiche rovinandolo, poco o tanto ma lo andrebbe a peggiorare. Riguardo a quanto tempo bisogna aspettare prima di aprire lo stampo in cui è stata colata una forma, qui dipende dalla grandezza del pezzo, dallo spessore della barbottina addensata sulla parete e dalla forma dell'oggetto, comunque mediamente dopo le 2 ore, a volte anche molto di più.
Grazie per avermi risposto poiché sto appena iniziato per qualche forma in gesso per avere qualcosa di particolare grazie mille
@@crescenzovitale8457 buon lavoro
Molto utile
mi fa picere, grazie
Salve io ho utilizzato un argilla che ho sciolto nell acqua e ho frullato, lho messa nello stampo in gesso ma resta molle dopo 10 giorni cosa ho sbagliato?
prima di tutto bisogna capire se lo stampo era vecchio, o bagnato oppure fatto con un gesso di scarsa qualità, inoltre dipende da che tipo di argilla usata, ci sono molti fattori che a volte si capiscono solo vedendo come si è svolto il lavoro.
@@fareceramica1854 buongiorno intanto grazie per la risposta comunque lo stampo lho fatto io utilizzando del gesso cerámico per colaggio (tb 12), una volta realizzato lo stampo ho messo in ammollo dell argilla bianca e lho tritata con un frullatore pr renderla loscia e ho colato l'impasto all'interno, senza utilizzare il fluidificante ma dopp 2 settimane è ancora molle e non si stacca dalle pareti come posso fare?
Buongiorno Daniele @@danieleragusa1379 per prima cosa un po' di fluidificante ci vuole altrimenti l'argilla resta diciamo troppo fangosa e pertanto tira spessore a fatica e appunto ci mette molto ad asciugare, ma ci potrebbe essere anche che sia rimasto nella parte interna dello stampo il grasso che è stato usato come distaccante e questo impedisce l'assorbimento come se fosse plastica
Non ho utilizzato nessun distaccante 😅, provo a ripeterlo, il fluidificante dopo potrei trovarlo? Nei negozi di belle arti non sanno cose , come distaccante potrei usare classico sapone e olio?
@@danieleragusa1379 per il distanccante provi sentire Ceramica Vicentina al 0444 668350 oppure Ceramica Cecchetto al 0424 590015, chieda pure a loro anche il distaccante per gli stampi in gesso, inoltre si ricordi che nei modelli in argilla invece va usato l'olio emulsionante, quello che usano le officine per tagliare il ferro che mischiato con l'acqua diventa bianco latte
QUAL' E' NOME DELLA DITTA DELLA TERRAGLIA CHE USI? GRAZIE IN ANTICIPO
ciao Mario, mi trovo bene sia con la terraglia di www.ceramicacecchetto.it che con quella di www.ceramicavicentina.it, però ne ho provate poche altre, ma con queste mi sono sempre trovato.
Perfetto, la sto usando anche io adesso che mi hanno dato in prova 100kg della cecchetto, ma dopo proverò la Stelelima che ho ordinato un bancale. Io usavo la Colorobbia solo problemi con il biscotto, nella 2° cottura con lo smalto o cristalline di un'altra azienda da colori favolosi, non compatibili con argilla colorobbia, solo problemi, il colore non attacca praticamente mi faceva tante chiazze dove il colore non attaccava e si vede il biscotto... Grazie per la tua risposta
@@MARIOSKA92 si Mario, ho sentito pure io parlare bene della Stelelima
Stimato maestro ringrazio moltissimo e delle sue bellissime lezioni . Sono uno scultore a cera persa in bronzo e spesso ho l'idea di dover aggiungere parti in ceramica Perché mi piacciono moltissimo quelle sculture che hanno parti in ceramica come capigliature o visi tuniche ecc.ovivo in Messico il problema è che non trovo argilla bianca e non la so usare ammetto si incontra il mercato LB del caolino però l'ho provato e mi da problemi primo non sempre quando si secca si sgretola tutto ed ´è fragile eccetera eccetera eccetera. devo usare qualcosa insieme al caolino o qualche sostanza chimica. che mi dia una compattezza Qual è la densità che devo usare ie tanta altre domande. ho molte idee ma sono di ceramica un ignorante.n poche parole mi puoi indicare un libro, qualcosa, delle istruzioni per poter usare il caolino perché io vorrei tanto poter lo saper usare ma non sono capace ti ringrazio di cuore Piero Gurgo Salice- Se vuole vedere alcune mie opere ho una pagina Web pierogurgosalice.com Sono riuscito a unire vetrofusione e bronzo, ma non porcellana. Grazie
ciao Piero, scusa per il ritardo della risposta, ma ho avuto un periodo piuttosto occupato, comunque la terraglia tenera è un'argilla di origine calcarea ma con praticamente nessuna presenza di ossido di ferro, si può trovare anche in natura, anche se più spesso si trova con una forte presenza di caolino, il che necessita di una cottura più alta. Riguardo alla ricetta per farla a partire da alcune materie di base, dovrei informarmi, vedo se ne ho occasione. Tieni comunque presente che se anche usi terracotta rossa la puoi sempre smaltare con una smalto bianco di base, sul quale sovrapporre altri smalti o colori, otterrai così dei colori molto vivi. Complimenti per le tue opere, vedo che ti ispiri molto alla natura, mia piace.