Grazie per l'Argentina: ho vissuto 2 anni lì, uno e mezzo in Brasile e ora sono in Texas per 3 anni: grazie per l'approccio educato su Milei, non possiamo sempre guardare tutto con occhi europei, ogni nazione ha un contesto che non viviamo, non sappiamo per fortuna cosa significhi il 40% povertà e inflazione sopra 100% quindi ho apprezzato il tuo vediamo senza condanna. Si capisce qualcosa dei paesi vivendoci anni (e dico qualcosa), grazie per non essere stato lapidario. Un saluto dal Texas, dove continuo col mio pensiero europeo su diritti e libertà (temi tipo pena di morte, aborto) ma vivendo qua ho modo di capire prospettive diverse dalle mie
Da italiana che vive in Argentina da parecchio, sono d'accordo. L'Argentina è tendenzialmente molto di sinistra, anche i partiti politici di centro-destra sono (almeno a mio parere) molto più di moderati che in Italia. Però appunto, c'è molta rabbia e mancanza di fiducia. Molti vogliono vedere l'Argentina "bruciare", altri pensano che peggio di così non si può stare. Il partito politico di Sergio Massa si è impegnato parecchio a creare paura intorno alla figura di Milei, dicendo che con quest' ultimo si sarebbero persi i diritti dei cittadini, ma gran parte dell'elettorato non capiva di che diritti parlava, considerando che i bambini non possono comprarsi uno spazzolino da denti, le mamme devono dare latte di mucca ai neonati, ti ammazzano per rubarti un cellulare o le scarpe, i dodicenni lasciano la scuola ed iniziano a spacciare... Mi ricordo ancora di una signora al telegiornale che raccontava che nel parchetto vicino a casa sua c'erano "le lucciole", così chiamava i ragazzini che andavano al parco con gli accendini per drogarsi la sera E tutto questo mentre l'attuale governo si faceva la bella vita.
Buongiorno, grazie per il suo prezioso lavoro. Potrebbe fare uno short con i minuti iniziali dedicati al grafico sugli omicidi ripartiti per genere? È davvero tutto lì e nessuno prima di lei aveva chiarito la questione con tanta efficacia.
Sul tema del femminicidio non si riesce a sensibilizzare, secondo me c'è proprio un problema comunicativo. Se le persone che vuoi sensibilizzare non solo non le sensibilizzi alla tematica ma peggio, le rendi ostili, significa che c'è un problema nella comunicazione e che le iniziative per sensibilizzare ed educare sono inefficaci. Perché secondo voi? Cosa si potrebbe fare per invertire questa tendenza?
Cosa ci sarebbe da «sensibilizzare»? A me sembra assurdo prendere un tipo specifico di violenza e farla diventare il centro totale di qualsiasi dibattito sulle questioni sociali e di genere. Cosa bisognerebbe fare secondo te? Ribadire che le persone non si ammazzano? Aggiungerei anche che la guerra è brutta e il nuoto e6 uno sport completo.
Hai parlato dei femminicidi centrando il punto al 100%, puntando i riflettori sulla problematica reale che potrebbe veramente risolvere la situazione. Vorrei vedere questo servizio su tutti i telegiornali e riportato su tutte le testate giornalistiche. Io ti ringrazio, te e tutto il team di Breaking Italy. GRAZIE
A parte uccidere tutti gli uomini, non vedo che altro possono fare. Oltre a rompere le palle continuamente per un problema ridicolo e fare leggi incostituzionali, non capisco cosa altro possano fare
Stavo per scrivere praticamente le stesse parole di pietr098; lucido e razionale, ma sempre anche molto umano. Le persone come Shy mi danno speranza, e quelle come voi anche. Grazie.
@@breakingitaly shy, ma non ti rendi conto che il femminicidio è la stessa cosa del "qualcuno pensi ai bambini"? I dati dell'istat riportano circa 100 casi l'anno... su 60 milioni di persone non mi sembra un gran problema... è solo una tematica strumentalizzata come le altre per spostare l'attenzione.
@@manuel0695 Il femminicidio è solo la punta dell'iceberg, il punto più estremo a cui arriva la violenza dell'uomo sulla donna. Ma sotto la superficie trovi abusi di ogni genere da parte di compagni, ex compagni e parenti. I casi si contano a milioni, secondo l'Istat. Ad ogni modo, prova a riflettere per esempio su questi dati (Istat 2022): 126 donne uccise, 93% per mano di uomini. 196 uomini uccisi, 94% per mano di uomini. In sostanza, se gli uomini fossero come le donne, in un anno avremmo 20-30 omicidi invece che 300-350. Per la cronaca, di quelle 126 ne sono state uccise 106 da compagni o ex compagni o parenti, 61 da compagni o ex compagni.
Comunque se sei di Torino sentir parlare di Satispay come circuito alternativo fa ridere, devo dire che ormai è completamente inglobato a capillare anche negli esercizi commerciali più sfigati. E scambiarsi i soldi con “Satis” anche fra amici è comunissimo
Io sono di Novara. Anche qui, sulla carta, ce l'ha anche il tabacchino più sfigato. Poi però se glie lo chiedi: "Ah...ah si si, il coso del telefono. Un attimo che prendo il telefono. Come si apra sta app? Oh Signur che robe complicate. Ma non ce li hai proprio 5 €?"
Il blocco introduttivo è stato esemplare. Grazie per non aver aumentato il rumore in questo momento così delicato e per aver spiegato con i dati cosa non funziona.
Spero che in futuro si troverà un modo per regolamentare anche l'AI per le illustrazioni e animazioni...loro non hanno case discografiche che possono muovere mari e monti, sarà molto difficile
Vorrei far notare che il grafico che mostra Alessandro (2:37) in realtà dice che c'è stato un *dimezzamento* degli omicidi femminili, ma si nota poco perché il grafico per mostrare i numeri elevati dei maschi comprime i numeri ben maggiori delle femmine. Comunque do ragione ad Alessandro che i reati verso i maschi scendono più rapidamente degli omicidi verso le femmine.
Tra l'altro bisognerebbe scorporare i dati: rimuovere gli omicidi legati ad ambienti criminali (lo dico per capire meglio i dati, non per sminuire il problema). Infatti immagino che siano soprattutto quelli ad essere diminuiti.
@@Giovannidagostino02 eh ne stavo parlando con mia madre domenica, cioè lei aveva l'impressione che i femminicidi erano aumentati, così mi sono andato a guardare i dati. Cioè benché i femminicidi sono aumentati se ne parla molto di più, repubblica scrive 10X articoli rispetto agli anni precedenti
La butto lì: ma non è che i femminicidi non calano perché il numero è già basso? Mentre l'altro tipo di omicidi era decisamente più alto, e quindi ci sta che ci sia stato un calo più netto. Poi Shy dice che la maggior parte di noi non ammazzerebbe uno che gli fa torto, un rivale al lavoro, ecc, mentre pensiamo che le donne si possono ammazzare, o meglio, che ci sia molta più resistenza a rendere tabù la violenza sulle donne. Mi scuso se ho capito male, ma se ho capito bene credo che il suo ragionamento sia sbagliato. La stragrandissima maggioranza di noi non ucciderebbe le mogli, le ex, ecc, e ritiene inaccettabile la violenza sulle donne. E' già un tabù. E lo dimostra il grosso rilievo che è stato dato a questo caso di cronaca, lo spazio che gli è stato dato sui media, le emozioni che ha causato, le reazioni anche da parte della politica, il fatto che il tizio sia scappato perché, ovviamente, è un reato punito severamente, ecc. Lo dimostra il fatto stesso che il numero dei femminicidi sia molto basso (in proporzione alla popolazione) e lo sia da molti anni. La nostra società è nettamente contro i femminicidi, ma semplicemente è molto difficile, se non impossibile, portare il numero dei femminicidi a zero.
Direi un Utopia il cancellare il male dal mondo. Tuttavia quello che sia sta facendo ora è urlare all'emergenza e che l'Italia " Non sia un paese per donne "
Vabbè, ma cosa c’entra che i femminicidi sono un numero molto basso rispetto alla popolazione? Anche gli omicidi in generale che oscillano tra 300 omicidi sono un numero nettamente basso rispetto alla popolazione, quindi al massimo si deve fare il calcolo basandosi su quel numero e di sicuro non per questo non ci facciamo delle leggi o cerchiamo di prevenire il fenomeno dell’omicidio in generale. Poi un titolo dell’articolo del Sole 24 Ore del 2023 è “Meno omicidi ma più donne uccise: in crescita le vittime tra genitori e figli”, e scrive “Il bilancio delle forze di Polizia sulle violenze di genere nel quadriennio 2019-2022 mette in luce un aumento dei femminicidi e dei reati da Codice rosso. In calo i reati spia, tranne le violenze sessuali” quindi è proprio un fenomeno diffuso e distinto che ha bisogno di un intervento distinto e apposito per far calare i numeri
Questo è un discorso intelligente sul femminicidio, forse il migliore che ho sentito in questi giorni: fra quelli che negano il problema e una maggioranza che accusa tutti gli uomini di essere dei mostri solo perchè uomini, questo è il discorso più sensato
Penso che dare la propria voce per far fare canzoni ad altri possa essere psicologicamente devastante. Almeno per me. Insomma, mettiamo che abbiano successo, come la vivrei? Godrei e mi vanterei per una cosa che io non ho fatto? Mi sentirei usato, pur guadagnandoci qualcosa? E se il successo derivasse dalla “presa in giro” o dallo scandalo, saprei distaccarmi dicendo “è solo la voce, io non c’entro nulla”? Non so, è una cosa davvero ambigua dal mio punto di vista.
Beh i diritti sulla voce suppongo restino tuoi, ti rifiuti e sei a posto Ci sono differenze tra la possibilità di utilizzare la tecnologia per questi scopi e DOVERLA usare per forza
È molto triste vedere come le grandi case discografiche si stiano prendendo la briga di tutelare i loro artisti dalle minacce dell'intelligenza artificiale mentre altri artisti come illustratori o graphic designers si devono attaccare e difendersi da soli per quanto possibile.
@@scvbv3138 beh, no, dal momento in cui le ai sono state allenate su immagini protette da copyright, anche nel caso di disegnatori è plagio, in molti casi palese, in altri meno.
@@hs_illustrator8832si, ma in uno imiti proprio la voce che sia riconoscibile, nell’altro sni. Cioè se Dalle facesse cose stile 0calcare posso capirlo. Altra questione la voce è pensata proprio essere personale e identitaria, se io a mano imitassi zerocalcare nei disegni non so legalmente quanto sia perseguibile (dipende se e come i personaggi sono stati registrati). Questo per dare una spiegazione sul perché a mio avviso, ma non sono ciecamente schierato 😗
@@drGremi il fatto è che in teoria tu puoi fare un fumetto con qualunque ai stile zerocalcare senza venir perseguito legalmente, mentre non puoi generare una voce artificiale sullo stile di un altro cantante perché verrebbe riconosciuta da youtube. Per quanto riguarda il copyright è un problema molto spinoso ed è difficile avere una posizione. Può essere lecito utilizzare software esercitati su immagini/audio/contenuti protetti da copypright? La mia risposta ad oggi è un lucido "boh", con l'amarezza però di notare come si dia priorità alla protezione di forme multimediali quali la musica, ma non ad altre.
Non è vero che i femminicidi restano costanti, diminuiscono anno dopo anno. Sul sito femminicidioitalia sono presenti le liste delle vittime dal 2018 ad oggi. Si parla di femminicidi propriamente detti, quindi commessi da partner o ex partner. Questi i numeri per anno: 2018 (71); 2019 (67); 2020 (63); 2021 (61); 2022 (57); 2023 (39 fino ad ora, presumibilmente si rimarrà sotto le 50 vittime).
Il discorso fatto è differente.. Si dice che gli omicidi verso le donne non calano quanto quelli verso gli uomini (o gli altri omicidi in generale). Si è rimarcato sul rapporto e non sul numero in assoluto.
la parola "proporzione" è impossibile da capire. Shy dice che "faticano a scendere" rispetto agli omicidi totali, che sono sempre scesi da anni a questa parte. Il che significa che se la nostra società si è sempre fatta meno violenta negli anni, ciò è meno vero per quanto riguarda questi reati.
@@calebneko4107 menomale sei arrivato tu, a spiegarci che i femminicidi non sono mai stato un problema. Peccato siano solo un lato della stessa matrice comune, non esistono solo i casi più gravi che finiscono così.
Ti faccio un piccolo appunto: non dobbiamo ma dovremmo guardarci dentro, perché la società così come è fallita e non si rialzerà in piedi tanto facilmente, vista la maggioranza di questo paese che non solo vota per delusione, quindi è come se non votasse, ma vota gente Che dice di essere per la pace e poi approva chi fa il male. Non dimentichiamoci per esempio che Salvini, uno di quelli che ha condannato l’ex fidanzato di Giulia, è uno che al referendum abrogativo di pochi anni fa voleva togliere la reiterazione del reato per gli stupratori, ovvero non voleva farli restare in carcere Per rischiare che ripetessero il reato.
shy, è una puntigliosità mia, ma mi sarebbe piaciuto vedere i numeri degli omicidi 30annifa/now la statistica 1:5 e 1:1.6 non dice nulla(dato che potrebbe essere diminuita sia la mortalità maschile in percentuale quintupla, sia quella femminile), se non a parità di vittime donne (da qui l'interesse per i numeri)
@@aqualcunopiaceclassico3201 No, vogliono dire qualcosa: cioè che gli omicidi complessivi sono diminuiti, ma che gli omicidi con vittime femminili sono diminuiti molto meno di quelli con vittime maschili.
se si continua incessantemente a colpevolizzare un'intera categoria per il comportamento del ca.0,0002% dei sui "membri" non si otterrà mai un miglioramento, anzi, si aumenterà l'ostilità verso l'argomento. le parole CONTANO sempre e non solo quando fa comodo, quindi forse è ora di cambiare la comunicazione, la prospettiva e le parole usate. non so voi, ma se io leggo che si parla di genocidio in italia riferendosi ai femminicidi due domande me le faccio, se leggo articoli che titolano "ogni uomo pensa come un femminicida" due domande me le faccio, se leggo dati che numericamente sono irrisori ma la narrazione li ingigantisce rispetto a dati numericamente ben più elevati ,ma quasi totalmente ignorati, io due domande me le faccio. in poche parole se vengo martellato dalla narrazione che vuole una categoria sempre carnefice e l'altra sempre vittima due domande me le faccio, sopratutto se i dati non supportano questa narrazione. il 19 novembre era la giornata internazionale dell'uomo, praticamente ignorata da tutti, e i pochi che ne hanno parlato si sono sentiti dire che non avrebbero dovuto farlo visto il clima. vi sembra normale? ps. il 19 novembre è anche la giornata internazionale dei servizi igenici, simpatica coincidenza
Concordo con te. Si sta esagerando, come si esagera a pretendere che tutti gli uomini si scusino o si vergognino di esserlo. Gli uomini perbene devono fermamente prendere una presa di posizione, sia contro chi si comporta in impropriamente verso le donne ma anche verso chi attacca tutti gli uomini senza fare alcuna distinzione. Si prendono troppi dati in modo parziale. Ad esempio si dice che oltre 100 donne sono state uccise dal partner nel 2023. Ok. Però parallelamente ho trovato un articolo (uno soltanto) che diceva che un uomo viene ucciso dalla partner ogni 3 giorni. Cambia la narrazione, CENTO invece che “uno ogni 3 giorni “ ma i numeri visti così sono praticamente identici. Poi lo dici e ti rispondono che erano donne disperate portate all’ esasperazione da uomini violenti. Se l’interlocutore è così, non può esserci dislogo nè miglioramento
E ci viene detto dalla sorella che " dobbiamo come uomini fare tutti mea culpa per l'omicidio di Giulia". Ok che quelle dichiarazioni a caldo erano giustificabili nel contesto, ma perché devo fare mea culpa io che non c'entro un cazz
@@shady.passionate perché è una femminista e non ci si può ragionare. Però in questo periodo visto il lutto recente e l’eco mediatica che fa comodo, tutti la lasciano parlare e nessuno le dice di tornare sulla terra.
Buongiorno, ho visto questo grafico pubblicato su un reel di una ragazza che ti citava, ma c'è un problema nella sua lettura. La linea rossa rappresenta le morti di donne sia per mano di uomini che di donne. Quindi può essere pure che sono aumentate le donne che commettono omicidi di altre donne, per questo non scende di molto il grafico. Un'altra ragione può essere che c'è una sorta di lower bound sotto il quale il tasso di diminuzione di omicidi in generale fatica ad aumentare. Parlo da data scientist, non mi interessano le ragioni sociali o politiche ma solo i numeri.
"Perché non riusciamo a parlare di femminicidi". Shy potrebbe tranquillamente fare un video risposta alla sua domanda semplicemente leggendo a manetta i commenti sotto questo video.
perché è meno rilevante di quello come volete farlo passare. se 53 è un numero così allarmante, perché non si dice nulla sui 4000 suicidi all'anno? ah dimenticato, tendenzialmente sono gli uomini. come sono anche gli uomini l'80% dei poveri in questo paese del cazzo.
A giudicare dal volume di commenti più alto del solito, direi che se ne sta parlando. Se poi per te parlarne vuol dire affermare quello che pensi te, è un altro discorso. Ma se ne sta parlando. Se ne parla ovunque
@@Riuyilmistico "Shy potrebbe tranquillamente fare un video risposta alla sua domanda semplicemente leggendo a manetta i commenti sotto questo video". Non è difficile da capire che sto dicendo il TENORE dei commenti sotto questo video. Certo che la coda di paglia qui sotto è una cosa comune eh.
@@puffamalvagia2947 che commenti stai leggendo? Per la maggior parte, il TENORE sono persone che mettono in dubbio la lettura dei dati fatta da Shy, e le conclusioni che ne trae. Altri, tanti, condannano il gesto e parlano di cambiare la società. Poi c'è la fetta di commenti che parla di altro. Sicura sia io che ho la coda di paglia?
@@Riuyilmistico Sicura. "Per la maggior parte mette in dubbio di dati di Shy". Infatti, pieno di gente che non sa neanche che femminicidio non vuol dire che la vittima è donna ma che è tale a causa del perché suddetta donna è stata uccisa. Gente che "eh ma dimuiscono meno perché ce ne sono meno" ignorando il fatto che fino al 1981 neanche erano considerati crimini. Gente che ignora che l'omicidio è solo LA PUNTA del problema che è fatto di denunce, centri antiviolenza saturi e non finanziati, una TOTALE mancanza di volontà di educare fin dalle scuole. Gente che "non tutti gli uomini". Poi però impazziscono se sentono il termine sindaca. Sì, coda di paglia.
@@mrwolf84per quanto riguarda Milei, a onor del vero, dovremmo dare il beneficio del dubbio finché non vedremo come farà da capo del governo visto che è stato appena eletto So che forse il mio commento invecchierà male, ma spero per il meglio
Stupendo: tra 3 anni la techno o qualsiasi musica elettronica sarà "musica tradizionale" solo perché l'essere umano non è solo un dataset per il training 😅
non so se hai cambiato opinione nel tempo, ma mi fa ridere che quando l'argomento AI era saltato fuori in un episodio, per quanto riguarda le AI che rubano i disegni, tu dissi che gli artisti devono "stare al passo coi tempi, la tecnologia avanza". Ma per quanto riguarda le AI che rubano la voce ai cantanti, che sono coperti da case discografiche, tu oggi dici che vanno tutelati. Direi che devono essere regolarizzate in generale le AI😅
Dei concetti così semplici e soprattutto corretti, eppure i media tradizionali non riescono in ore di trasmissione a far passare un messaggio che shy ci propone in due minuti di video.
Faccio omaggio a Shy e al tema centrale di questo canale: la questione è complessa e non si possono dare risposte semplicistiche. "Non riusciamo a parlare dei femminicidi" perché se ne parla male. Sostanzialmente si sbandierano slogan e idee preconfezionate senza una reale volontà di migliorare la situazione. Innanzitutto bisognerebbe affrontare il tema della violenza nelle relazioni (sentimentali affettive e familiari), a prescindere dal genere. Molti segnali ci dicono che, anche se la violenza in generale è in calo, la violenza nelle relazioni affettive e sentimentali sono in aumento. C'è stato un picco durante la pandemia e nelle varie quarantene e la situazione non pare sia migliorata. Finché la narrazione si ostina a raccontare questa violenza in modo unidirezionale e a farne una questione di genere maschi contro femmine, il problema non si potrà mai affrontare seriamente. Purtroppo parlarne in questo modo non è facile, perché una buona parte di progressismo si è acriticamente appiattito su alcuni automatismi ideologici che possono essere scardinati solo a costo di volersi esporre alla complessità, per cui è molto più facile aderire all'interpretazione che sembra più di sinistra (largamente maggioritaria, tuttavia, persino nel governo più a destra della storia Repubblicana, che infatti non vede l'ora di metterci il cappello). Chi conosce davvero il fenomeno della violenza nelle relazioni (chiamiamola pure violenza domestica) sa o ha sentito ripetere spesso che quasi sempre è, o diventa, violenza reciproca. Che entrambe le parti coinvolte siano violente dall'inizio, che una delle due diventi violenta per difendersi dall'altra, il risultato comunque è un escalation che coinvolge entrambi (o anche altri, nel caso di violenza nelle famiglie con figli). Penso sia lecito affermare che in un contesto relazionale violento, quale che sia l'origine, la donna ha comunque maggiore probabilità di finire uccisa o di subire le conseguenze fisiche più gravi, per ovvie ragioni. La violenza di segno opposto, seppur quantitativamente minore, non è affatto trascurabile numericamente né significativamente. Basta dare un'occhiata ai report dei centri antiviolenza aperti che accolgono entrambi i generi, che lo ricordo sono pochissimi in tutta Italia e sono esclusi dai finanziamenti pubblici per legge. Tanto per chiarire un punto fondamentale: se sei uomo e hai una compagna violenta, ma anche se sei uomo e hai un compagno violento, e in molti casi anche se sei donna e hai una compagna violenta, non sai dove andare o a chi rivolgerti per chiedere aiuto. Lo ripeto un'altra volta, non è (o non dovrebbe essere) una questione di maschi VS femmine. Credo che nessuno dotato di un minimo di onestà intellettuale possa affermare che i comportamenti che vengono spesso descritti come tossici e pericolosi in una relazione e che rischiano di condurre alla violenza siano esclusivamente maschili: la gelosia, il possesso, la volontà di controllo, la manipolazione emotiva, per non parlare dei disturbi psichiatrici (molto frequenti in questi casi) che di certo non badano ai genitali. Le aspettative di genere e i pregiudizi sociali possono essere una parte più o meno rilevante di questo sistema ma di certo non sono l'unica componente. Sappiamo molto bene, però, che aderire a concetti semplicistici e popolari è molto più facile e gratificante che analizzare la complessità, specialmente quando oltretutto ci si sente di combattere per una giusta causa e per il progresso sociale. Quindi andiamo pure con i fumettini dei dieci bicchieri, con la piramide della cultura dello stupro, e con gli slogan che danno una risposta facile: il maschilismo e il patriarcato sono la causa della violenza e dei femminicidi. Questa ormai è una verità dogmatica punto e basta, che non deve essere dimostrata. Viene ripetuta da anni, e tuttavia il problema della violenza nelle relazioni permane. Non viene il dubbio che magari la realtà possa essere diversa? Sostenere qualcosa di diverso, tuttavia, rende un privilegiati e "spaventati dall'emancipazione femminile" che vogliono mantenere lo status quo, quando non direttamente conservatori o fascisti tout court. Nel caso di donne, ovviamente maschiliste anche loro e serve del patriarcato. Ci si domanda poi perché non si riesca ad avere una discussione sana o perlomeno vagamente utile sul fenomeno? Lo dico con la morte nel cuore da persona che si ritiene di sinistra, che è sempre stata di sinistra, e che crede (forse si illude) di avere a cuore e promuovere il progresso sociale: su questo tema ormai c'è un approccio equivalente alla più becera propaganda di destra su altri temi. Semplificazione, parole d'ordine, slogan, "argomentazioni" che spingono sull'emotività e sulla paura, che sfruttano ogni caso di cronaca per portare avanti posizioni ideologiche. Si può fare un facile esempio con l'articolo di Valeria Fonte su Vanity Fair di pochi giorni fa, pessimo da tutti i punti di vista (logico, metodologico e persino morale) che non rappresenta affatto un'eccezione nel panorama dei contenuti legati all'attivismo sul tema ma sempre di più la norma, sia sui social che sulla carta stampata. Vogliamo davvero affrontare il problema o vogliamo portare avanti dei dogmi sociali?
A parte la ritardata nel commento sopra, approvo completamente tutto quello che dici,e fa sempre piacere sapere di non essere gli unici a pensare qualcosa, so che per fortuna ci sono tante persone che hanno queste idee,ma ultimanente,per tanti,troppi temi,sembra che la media delle persone si siano asportate il cervello dal cranio e lo abbiano riempito con la merda, ed una grossa colpa ce l'hanno i media,che fanno da cassa di risonanza per qualsiasi ideologia banale sempliciotta populista e stupida di sorta, a volte mi chiedo se effettivamente i giornalisti stessi siano degli imbecilli,o se lo facciano in mala fede,sapendo perfettamente il danno che creano (e credo sia la seconda)
Questo commento è decisamente troppo razionale per il cittadino medio che si limiterà ad indignarsi, lanciare slogan per massimo una settimana e poi dimenticare il fatto senza minimamente risolverlo o analizzarlo.
Eccellente analisi della triste situazione in cui ci ritroviamo. Mi dai il permesso di utilizzare questo tuo commento sotto i vari post delle più blasonate pagine instagram?
Penso che la violenza tra maschi sia diversa da quella tra persone che hanno (o avevano) legami affettivi. Le cause scatenanti sono profondamente diverse e penso non sia corretto correlare i due dati. La domanda da porsi è: fatto 100 coppie che terminano la relazione, quante di di queste terminano con episodi di violenza? (Non intendo solo omicidio ma vorrei includere anche violenza in generale). Con questo non voglio sminuire il singolo episodio (che personalmente deploro) ma ho come l'impressione che la motivazione non sia né politica né del patriarcato o della società in genere. L'aspetto scatenante è legato alla psicologia dell'essere umano e alla reazione al "dolore" derivato dalla separazione. Metti personalità narcisistiche, possessivita, insicurezza, solitudine (o personalità violente) ed ecco a voi la bomba a mano pronta ad esplodere.
@@3bene corretto. Di base la reazione al dolore violenta è qualcosa maggiormente radicato nel genere maschile. Fatto 100 i delitti denominati femminicidio la stragrande maggioranza avvengono al termine di un climax ascendente fatto di persecuzioni e denunce. La cosa grave è che questo malessere non sia subito riconosciuto anche giuridicamente come pericoloso a prescindere. Chi si macchia di atteggiamenti persecutori è una persona malata e pericolosa per la società. Va curata e rimessa a giro dopo un percorso di riabilitazione psichiatrica. Con questo non dico che si possa ridurre del 100% i femminicidi ma sono convinto che una drastica riduzione si possa avere. Poi, parlando francamente, nessuna norma di legge può essere efficace contro una scheggia impazzita.
È questo il motivo che cercava shy. Ci sarà sempre una percentuale fisiologica di matti e non c'è un metodo infallibile per escludere che gli scoppi la merda nel cervello.
Ciao Shy, grazie come sempre per i tuoi commenti. Però, vi prego, non continuate a condividere anche voi foto di Giulia insieme al suo carnefice. Anche questo continua a rovinare la narrazione sui femminicidi. Sì, è stata uccisa dal suo ex. Sì, un tempo gli voleva anche bene. Ma condividere queste foto ora è davvero poco dignitoso verso la famiglia di questa ragazza e verso il suo ricordo.
Dati “””divertenti”””, quelli che parlano di più uomini uccisi violentemente rispetto alle donne, che non vengono però mai discussi tanto quanto gli omicidi a danno dell’altro sesso.. chissà perché?..
Forse perché la società vede la donna come oggetto e non l'uomo? Forse perché sono le donne ad avere la più alta percentuale di stupri e molestie? Forse perché le donne si ritrovano a dover giustificare ad un datore di lavoro se vogliono figli? Così, a naso.
@@Liaros_ Forse perché appena un uomo muore c'è uno che dice "tra altri dieci però muore anche una donna! una donna! non una di meno!" Gente come te giustificherebbe lo schiavismo dei neri, in un altro contesto storico.
10:26 scusate l'ignoranza ma avendo 16 anni su questi argomenti sono molto acerbo, perchè dovrebbe essere una cattiva idea istituire in Argentina il dollaro come moneta vedendo ciò che accade con l'inflazione? grazie.
Grazie Shy. La mia ragazza ha iniziato la stessa scuola di illustrazione a Reggio Emilia della Giulia. Per un mese sono state compagne di classe. Si sono conosciute relativamente poco, ma si sono frequentate. Quando è successo quel che sappiamo tutti, e soprattutto quando è finito quel che sappiamo tutti, abbiamo provato un dolore immano. Lei perché ogni giorno, da due sabati, lo passava a piangere ed io perché le ero vicino. Ora ho lo stesso dubbio. Che fare? Sicuramente ora c’è molta più attenzione a manifestazioni, cortei, divulgazione, ma io non so “nella pratica” come comportarmi. Certo ora parteciperemo alle varie congregazioni tra Parma e Reggio, però vorrei tanto che fosse possibile migliorare parte della nostra società. Comunque grazie ancora di averne parlato e aver condiviso questi dati interessanti
Non si può fare niente e non si farà niente fino a quando la narrativa sarà sempre impostata in quel modo. Fino a quando con umiltà non si cerca davvero di capire il fenomeno non si può fare niente
Il tema femminicidi è un tema che mi appassiona perché ci vedo un riassunto del cuore della nostra società e quindi trattare questo tema sia utile a capire la nostra società. Credo che la società si basi su una questione comunicativa, dal momento che è formata da interazioni, che altro non sono che passaggi di informazioni tra due entità (mittente e destinatario) attraverso un mezzo comunicativo. Esiste un'eccessiva semplificazione (punto debole del mondo moderno) che porta a mettere in contrapposizione rispetto e violenza. Tutti inneggiano al rispetto della donna come se fosse la cura al femminicidio, quando invece il rispetto non basta per niente!! Proprio noi italiani dovremmo sapere che violenza e rispetto possono coesistere, basta guardare al sistema mafioso. Una volta esistevano pure i delitti d'onore. In base al contesto (mezzo comunicativo), l'informazione può essere interpretata in maniera diversa. Ricevere dal tuo gatto la testa mozzata di una lucertola e trovarsi una testa di cavallo ai piedi del letto hanno per noi 2 significati diversi. Quindi trovo inutile invocare al rispetto della donna, se nella nostra cultura si traduce nel proteggere con tutti i riguardi l'oggetto di nostro possesso. Anzi, ci vedo se va bene un'edulcorazione e se va male un rafforzamento di questo fenomeno. A questo punto, anche coprire da capo a piedi moglie e figlie e chiuderle in casa potrebbe essere una perversa forma di rispetto, per proteggerle dagli uomini che stanno fuori. Quello che mi appassiona del tema femminicidi è proprio questo, è un caso di mancanza di comprensione del contesto, cosa che al giorno d'oggi trovo completamente assente. Non siamo capaci di capire per esempio il contesto arabo, ritenendoli un popolo di bestie, il contesto dei femminicidi, ritenendo gli assassini delle bestie, il contesto politico, ritenendo gli altri delle bestie. Anche nei piccoli contesti famigliari e lavorativi, si ha un'idea di rispetto dovuto, che viene scambiato come moneta. Questo va di pari passo con il concetto di giustizia e meritocrazia, altre idee che secondo me abbiamo metabolizzato in maniera marcia. Il caso di Giulia sembra raccogliere tutti questi 3 punti, dal momento che il ragazzo provava un perverso senso di ingiustizia in tutta la sua situazione (tra rapporto e università). Secondo me, sono i concetti marci di rispetto e giustizia quello su cui dobbiamo lavorare, altrimenti continueremo a scambiarci valori spazzatura. Per fare ciò, è utile comprendere il contesto e selezionare chirurgicamente ciò su cui lavorare, senza cestinare tutto come "bestialità". Una cosa utile da pensare è che ognuno agisca in maniera ragionevole e non sia una bestia. Questo lo trovo utile quando per esempio penso a quanto sostenuto da certi gruppi politici che invocano il ritorno a un più forte tradizionalismo che insegna a non toccare le donne nemmeno come un fiore. Se cestiniamo tutto e trattiamo gli altri come bestie, non riusciremmo mai a farci ascoltare e a convincere gli altri. Qualcosa di buono da cui partire va trovato. In questo caso, per esempio, il fatto che anche il patriarcato abbia rispetto per la donna
Sarebbe interessante parlare un po’ anche delle dichiarazioni di Valdegamberi. Come al solito in Italia riusciamo eventi tragici, delle commedie. Dichiarazioni assolutamente ridicole
Piccola nota, ci sono già diversi paesi che usano valute estere non gestiti dalla propria banca centrale. A parte il famoso franco africano il dollaro americano viene usato come valuta da diversi paesi nel mondo.
@@francescazecchini3710 è uno strumento. Decidere di fare politica di solo bilancio è la teoria economica della scuola di Vienna ed è anche il mantra dell'eurozona. Ma se applicata in condizioni differenti è una forma di delega alla sovranità di bilancio. Diversi stati africani per abbattere l'per inflazione l'hanno adottata come misura emergenziale. È una scelta, che denota mancanza di fiducia nell'istituzione che regola l'unità di misura del valore non convertibile in oro (il vil denaro).
@@NarcisoCefrela La scelta però l'han fatta i colonizzatori inizialmente. Gli stessi che impediscono da anni che sia creata una moneta africana unica (lo chiedeva già Sankarà, e sappiamo che fine aha fatto. Così come Lumumba, Amilcar Cabral, Selassiè, Gheddafi...)
Analisi parziale: i “maschicidi” sono un trend in forte crescita, abbiamo già superato i 130 casi da inizio anno. E non frega una mazza a nessuno. Idem gli infanticidi: Dal 2010 a oggi in Italia sono stati commessi 268 figlicidi, una media di quasi uno ogni due settimane: nel 55,6% dei casi (149 in valori assoluti) si tratta di bambini con meno di 12 anni, in dettaglio 106 di età compresa tra 0 e 5 anni (il 39,7%) e 43 tra 6 e 11 anni (16,2%). Forse il problema è un po’ vasto del presunto ed unilaterale odio di genere, ma riguarda forti disturbo che dipendono dall’incapacità delle persone (di qualsiasi genere) di gestire le proprie emozioni, di affrontare le difficoltà e di essere bilanciate nella propria vita interiore.
Si ma maschicidi vuol dire omicidi? Perche ‘maschicida’ vuol dire che uno è stato ammazzato in quanto uomo, probabilmente da una/un partner per esercitarne il possesso. Non so, a me sembra che tu abbia detto una cagata.
omicidi (dati 2019): 315 di cui 2/3 delle vittime sono uomini. Dopo l'Irlanda il minor numero in relazione alla popolazione di femminicidi tra tutti i paesi occidentali. suicidi (dati del 2016): 2.600 4/5 delle vittime sono uomini. (Ma nessuno ne vuole parlare)
Scusa ma ti fidi così, a occhi chiusi, di quello che ti dicono gli altri? 😅Il ministero pubblica ogni anno i dati eh, che tra l'altro sono leggermente diversi dai dati mainstream che vengono dalle associazioni femministe
@@PIOVRAME sono anni che seguo Breaking italy e mi fido anche perché non faccio di mestiere certe cose e non m interessano i dati esatti. Cerco spunti di riflessione, semplicemente questo. Non lo faccio ad occhi chiusi perché mi sembra in linea con altre informazioni che circolano: a grandi linee, come interessa a me.
Leggere e interpretare un grafico è complesso e si tende a rimanere fregati da bias statistici. Per esempio, il fatto che non calino i femminicidio potrebbe essere spiegato da un effetto pavimento del già basso numero del dato. Un rallentamento e quasi appiattimento inizia a vedersi infatti anche nel dato dei maschi man mano che si avvicina a quello delle femmine e questo è solo un esempio. Un altro spunto di riflessione è la scelta dello storico, basta vedere come zoomando fuori (facendo partire i dati da qualche decennio prima, per esempio) la variabilità cambi molto. Il mio è solo uno spunto di riflessione, non una critica all'analisi di Shy, anche perché capisco che sia difficile fare analisi complesse in pochi minuti di video. Peace
E invece dovresti proprio criticarlo: de non ti riesce di condensare analisi complesse in pochi minuti di video, semplicemente non le fai, non che mistifichi.
"basso numero del dato" una donna muore ogni 3 giorni per femminicidio, dato di fatto. A me non sembra un numero "basso". Poi boh ditemi voi. Quello che sta dicendo shy è che il numero di uomini uccisi è sceso perché la società ha smesso di essere violenta in alcuni contesti, ma non è sceso nel contesto "familiare, passionale" perché purtroppo in questo ambito la mentalità maschio dominatore fatica a cambiare.
È il motivo per cui viene specificato che mentre il numero degli omicidi totali è pressoché invariato, è aumentata la percentuale di donne uccise in ambito familiare e affettivo. La riflessione riguarda la sostanziale differenza dei due fenomeni, direi anzi l'esistenza di un fenomeno che viene sistematicamente negato. Trovate normale che nonostante il numero totale di vittime maschili sia superiore a quello delle vittime femminili, le donne uccise in ambito affettivo e familiare siano molte più degli uomini?
@@MadYunie00 cherry picking ne abbiamo? Nel primo caso parli di numeri schietti, nel secondo di percentuali. Se parlassi di numeri anche nel secondo caso, dovresti sottolineare una diminuzione di questo genere di omicidi. È normale, certo, perché la donna è generalmente fisicamente più debole dell'uomo. Così come è normale che muoiano più uomini sul lavoro perché, per loro natura, più propensi a fare lavori pesanti e pericolosi. Ma parlate sempre e solo delle donne, mi raccomando, che va tanto di moda e vi fa sentire superiori. Niente piagnistei o vittimismo, mi lamento solo del fatto che non siete in grado di ragionare con la vostra testa e vi fate trascinare da estremisti bacati, finendo per dare un peso enormemente maggiore di quello che è ad un problema che sì, è tale, ma non più di altri, anzi.
ma nel grafico scendono, quindi perche' dire "faticano a scendere"? mi sembra poco onesto dire cosi. in ogni caso non penso si possa cambiare molto sui femminicidi, sono delitti passionali, la cultura o educazione non spostano molto.
Anche perchè su 60 milioni di individui è impossibile che stiano tutti bene, ci saranno sempre squilibrati, persone in gravi condizioni sociali, psicologiche ecc..... non scenderanno mai sotto zero o vicino allo zero, in alcuni casi potrebbe perfino non essere una questione di gelosia, ma problemi di coppia molto seri o potrebbe avere una responsabilità anche la donna, perfino gli infanticidi sono 20/30 ogni anno e uccidere un bambino mi pare anche più schifoso che una donna, eppure capitano ancora. 🤗
Il grafico non mostra i femminicidi, ma gli omicidi volontari, sono comprese, per esempio, le rapine finite male. Se consideriamo che gli omicidi con vittime uomini sono calati drasticamente, che gli uomini vengono uccisi nella maggior parte dei casi per mano di estranei (pertanto il calo è riconducibile al miglioramento della sicurezza del nostro paese, che si riflette in piccola parte anche sugli omicidi femminili) e che è aumentata la percentuale di donne uccise in ambito familiare e affettivo, è evidente che i femminicidi siano calati ben poco.
Porca miseria, Shy! Com'è possibile che tu riesca a parlare dell'argomento in maniera seria e costruttiva in poche parole, mentre non ci riescono i "professionisti", che vanno in TV pagati fior di euro e vanno avanti solo con polemiche, slogan e simili?
Se dici questo non sai come funziona l'IA nella generazione delle immagini. Non fanno un collage delle opere trovate su google. È machine learning, analizzano migliaia e migliaia di immagini e raccolgono i dati in comune per poi dare una loro interpetazione. Se devo generare un'immagine di una casetta su una montagna, il programma di IA non andrà a rubare il tuo disegno fondendolo ad altri artisti, farà invece una valutazione in base a ciò che ha "imparato", quindi per generare una casetta, il programma intuisce la forma squadrata in comune a tutti i disegni, poi inserirà un pattern roccioso per la montagna, eccetera. Non è niente di diverso da quello che fanno gli artisti veri, ovvero prendere delle reference, se devi disegnare un qualcosa di nuovo non vai a memoria, andrai a studiarti varie foto.
Le IA rubano allo stesso modo di quanto ruba un artista normale. Lo fanno solo più rapidamente e con più efficacia. Sono più economiche e danno meno problemi logistici. Come una IA usa un database immensoo di immagini prese da chissà dove anche un disegnatore ha memorizzato, visto e "copiato" da altri prima di lui. La differenza sta nel fatto che le IA sono relativamnte giovani e ancora poco sviluppate mentre un umano anche se inconsciamente deve comunque fare affidamento a memoria e tecniche apprese nel tempo e con gli errrori ( che poi grossomodo è quello che fanno anche le ai). Certo al momento le Ai sono riconoscibilissime e facilente sbagliano, ma immagina solo cosa succederà tra qualche anno. Poi basterà solo procurarsi dei prestanome e nessuno potrà dimostrare se un disegno è fatto da una ai o a mano.
chat gpt è fantastica, ormai i disegni me li fa tutti lei per 20 euro al mese, l'essere umano non può competere per rapporto tempo/costo/qualità. Ma sarà così per tutti i lavori, non pensare solo per i disegni, ogni aggiornamento fa cose in più.
@@Bollazza mi sembra un'argomentazione riduttiva e fallace, certo che un artista copia, impara, prende qui e li, ma alla fine lo fa con consapevolezza di aver maturato uno stile proprio e unico a suo modo, con un modo di pensare totalmente differente da altri, ciò che lo distingue da una AI è il semplice fatto che è esso stesso l'artefice del suo creato e che rimarrà riconoscibile anche se lavora ad altre illustrazioni, fumetti, disegni ecc... fino ad ora io ti posso dire che a parte le AI generative di immagini utilizzate per i meme vari con il Cage di turno che fa robe, ogni "illustrazione" generata con AI è solo un bellissimo desktop che non sarà mai similare a quella precedente, e, paradossalmente perde quell' unicità che caratterizza i professionisti, senza parlare che un artista vero immette nelle sue opere esperienze pregresse e riesce a far trasparire emozioni e suggestioni varie. In sunto, forse un giorno si, si potrà fare arte e rimpiazzare gli artisti con una coscienza artificiale a pochi spicci, ma ciò mi sembra povero fare un discorso sul mero risparmio in ambito economico, almeno per quanto riguarda l'arte in generale.
@@marcotomiri3440immagina apprezzare maggiormente chat gpt che un artista che si ammazza di studio su una cosa del genere. Oltretutto si vede la qualità media delle ia di disegno
La percentuale di omicidi in generale rispetto ai femminicidi (omicidi di mogli, fidanzate ex o spasimanti) è un dato che impone una certa riflessione. Dato che il numero di questa particolare sottocategoria di omicidio è rimasto stabile dovremmo chiederci prima di tutto perché gli altri omicidi sono diminuiti. I fattori sono molteplici, etici, culturali e tecnici, in particolare lavoro "onore" appartenenza ed altre cose che venivano intese come esistenziali decenni fa ora non contano più cosi tanto, o almeno la loro percezione è mutata e quindi la spinta a "punire l'offesa" o s "scongiurare il pericolo" sono meno forti. Di contro l'accettazione sociale verso comportamenti violenti è diminuita grandemente e lo stigma sociale verso atti violenti anche di minor entità è (teoricamente) più marcato. Va poi aggiunto che uccidere e farla franca è molto più difficile rispetto al passato, anche in contesti non premeditati, le scienze forensi, la digitalizzazione ecc hanno reso la vita agli omicidi più difficile. Di contro il femminicidio è un tipo di omicidio che non prevede la possibilità di farla franca per l'assassino, in quanto il movente è ben individuabile e palese, quindi quando anche fosse premeditato presuppone la consapevolezza dell'omicida di venir scoperto. Inoltre se gli altri moventi che spingevano all'assassinio "normale" hanno perso di significato, quelli che spingono al femminicidio sono rimasti inalterati, essendo la relazione considerata fondante per la vita (in ottica futura o passata). Quindi in sostanza il movente dell'omicidio "standard" ha perso di importanza mentre quello del femminicidio è rimasto invariato, mentre i mezzi di dissuasione sono aumentati per l'omicidio "standard" e rimasti invariati per il femminicidio o come lo si chiamava prima "omicidio passionale". Questa disamina non è intesa a giustificare ma ad analizzare e ridurre in parti un problema complesso e sfaccettato.
Oppure e' cambiata la definizione nel tempo, diventando piu' inclusiva con l'evoluzione dell'attenzione (che Shy ne dica) sull'argomento, e quindi aggiungendo piu' varianti sotto lo stesso reato. Per capire certi studi in fondo, prima di argomentare sulle cause, bisogna prima studiarne/enunciarne a fondo la metodologia nei dettagli, o si rischia di approdare a conclusioni sbagliate. Ovviamente non e' cosa che si risolve in un video su youtube.
@@VCC1316 nonostante la metodologia si importante, qui il campione è facilmente analizzabile “donne uccise da partner, ex o spasimanti” analizzare la violenza sulle donne sarebbe più complesso, ma nel caso dell’omicidio passionale il campione da prendere in esame è semplice.
@@elle_90 eppure numeri alla mano gli uomini muoiono ancora per omicidio di più delle donne, quindi questo vuol che o tutti gli altri moventi lo rendono ancora oggi più accettabile socialmente del femminicidio oppure chi uccide un uomo pensa sempre di passarla liscia. PS dalle definizioni che vengono date in giro, il femminicidio dovrebbe essere qualcosa di più specifico e particolare dell'omicidio passionale, non a caso non si applica a parti inverse, eppure di omicidi passionali a danno di uomini ne avvengono.
@@barondemonio95 con il termine femminicidio si intende un sotto insieme di quello che veniva chiamato omicidio passionale, di fatto si applica alle donne uccise da uomini e non viceversa, ma numeri alla mano gli uomini uccisi dalle in questo contesto sono una percentuale molto molto minore quindi rendono i due termini quasi sovrapponibili. Quando si uccide una persona non legata sentimentalmente o non appartenete al propio nucleo famigliare e già più probabile farla franca, inoltre mediamente gli uomini si trovano in contesti più violenti delle donne.
Vorrei porre la questione sul fatto che utilizziamo erroneamente la parola "Intelligenza Artificiale" all'interno delle discussioni attuali, tanto quanto il termine della carne "artificiale". Tutto ciò che l'umanità sta utilizzando, in ogni sua forma attuale è Intelligenza Virtuale, o meglio detta IV (o VI in Inglese), in quanto priva di autocoscienza. Utilizzare il termine IA (o AI in inglese) è solo l'ennesimo modo per strumentalizzare un termine a fini sensazionalistici. Conto sul fatto che Shy legga tutti i messaggi per invitarlo ad andare a fondo su questo argomento, in quanto credo ponga una visione su questa tecnologia molto più ridimensionata e meno "paurosa". P.s. questa differenza è, pur essendo un videogame, ben spiegata in Mass Effect quando un personaggio AI si lamenta del fatto che la VI della nave venga paragonata a lei :-)
Io vorrei che si parlasse più di femminicidio, del menefreghismo delle istituzioni rispetto a donne che denunciano e di quanto la nostra società sia ancora molto, troppo partiarcale e violenta. Vorrei anche che non si parlasse di "#allmen" e "tutti gli uomini fanno schifo, siete tutti colpevoli in qualche modo". Perché gettare tutti nel calderone e scacciare chi come me da uomo, sostiene la battaglia e vuole che una discussione seria sul tema venga portata nelle sedi governative, non credo serva a granché. Non è piacevole essere gettato nel calderone di tutti quei senzacervello che si impongono sulle donne, verbalmente e fisicamente. Soggetti che mi hanno sempre fatto vomitare e con cui mi sono sempre scontrato. Sono vostro alleato, anche se sono un uomo.
@@ricordiaerei7776 è giusto che se ne parli, dato che è un tipo di omicidio che non cala come viene spiegato qui. Però fare la guerra tra fazioni non fa che togliere focus da questa questione portando la gente a scannarsi su questioni futili di contorno.
@@leatherslipper3017 Beh sei stato accontentato dato che nel fine settimana è stato di fatto l'argomento nazionale, non si è parlato d'altro se non di quello.
"Milei non ha una nessuna esperienza politica" Questo è un titolo ad onore, una medaglia da portare con orgoglio visto che cosa hanno combinato i socialisti con grande esperienza politica negli ultimi anni nella povera Argentina
In realtà i cosiddetti femminicidi calano, ma molto lentamente. Forse perché sono già molto pochi in Italia e quindi siamo vicini ad un numero " fisiologico" difficile da abbattere ulteriormente.
Vorrei sapere se esistono dati disponibili sui suicidi dei padri separati che vivono in condizioni di povertà, ho visto solo uno studio eures con 200 suicidi di questo genere nel 2009. è un tema a cui nessuno da attenzione ma è anche legato in parte ai femminicidi. Ovviamente nei casi di ragazzi giovani non centra nulla, ma se dopo la separazione l'uomo è costretto a vivere in miseria per lasciare la casa alla moglie, dare soldi di mantenimento e vedere la prole due volte al mese, vivere in una stanza in appartamenti con altri coinquilini senza che lo stato dia un supporto adeguato a tale condizione si può comprendere (non giustificare) che la vita e la dignità di molti padri è irrimediabilmente rovinata che si suicidino, o che prima ammazzino anche mogli e addirittura pure i figli. Rendere meno mortificante la separazione per l'uomo e aiutare il processo di separazione dando supporto psicologico gratuito potrebbe aiutare a diminuire il fenomeno dei femminicidi. Forse negli ultimi anno sono stati fatti passi avanti con aiuti, e con l'affido condiviso, ma sarebbe interessantissimo un blocco sul tema.
Il problema sta sempre lì, tirare fuori dal cappello dei dati al solo scopo di rafforzare le proprie convinzioni non serve a nessuno. Il problema del femminicidio è che è legato a una cultura della prevaricazione della donna, di cui il femminicidio stesso è solo la fattispecie più estrema, perché la violenza sulle donne spesso porta a subire abusi per anni senza alcun esito fatale, oppure si declina in termini di violenza sessuale e stupro. C'è di fatto una cultura della prevaricazione di genere che va abolita e questo non esclude tutte le altre tipologie di emergenze sociali.
@@kurtgodel28 se non si hanno dei dati su un fenomeno non ci si puó fare un idea del suo impatto reale. Se non ci sono dati su un fenomeno non vuol dire che non esista. Negare che la separazione quando vi sono dei figli va il 90% delle volte a vantaggio economico della donna e che l 80% dei padri separati sia in difficoltà economica se non in povertà, e che nella povertà e disagio spesso avvengono i crimini, vuol dire ignorare una delle tantissime concause culturali e non del fenomeno del femminicidio.
@@kurtgodel28 Cosa ti fa dire che i femminicidi sono legati alla cultura della prevaricazione di genere? Quali sono gli studi sulle cause che ti fanno dire cio'?
Il dato riguarda esclusivamente cittadini italiani? In caso contrario, alcuni omicidi potrebbero essere reati culturalmente orientati come nel caso Saman Abbas, e allora si spiega perché dagli anni '90 a oggi sono rimasti stabili.
Nessuno vuole dirlo per non distruggere la propria comfort zone ma il problema sono le relazioni monogame. Ogni volta Che decidiamo di stare solo con una persona, pensiamo che quella persona Ci apoartenga e debba sottostare al nostro controllo anche quando é lontana da noi, generando dinamiche pericolose che poi creano I mostri di cui si parla che magari non compiono tutti omicidi, ma comunque sottopongono l'altra persona ad una forma di violenza di qualsiasi tipo e Questo riguarda Sia uomini che donne, vittime del narcisismo generato dalla smania di possesso. La cura é lasciare libera ogni persona che entra nelle nostre vite di rimanere se stessa e accettare che noi non Siamo la sua vita , come lei non è la nostra, ma solo una parte che dobbiamo Coltivare Nel miglior modo possibile per poi lasciare andare quando non stiamo insieme. La cosa peggiore non é essere soli, ma stare con la persona sbagliata, ricordiamocelo sempre
"il rpblema sono" non è vero, perchè la maggior parte della gente vive relazioni monogame e non uccide il partner, ma in ogni caso non è che si è obbligati ad essere monogami, ormai le relazioni aperte sono sdoganate e chi non riesce ad avere uno stile di vita monogamo può cercare chi è aperto ad altre possibilità. Ti assicuro che il senso di possessione si crea comunque, ho conosciuto individui che volevano relazioni aperte da parte propria ma che pretendevano che la partner invece non avesse altri uomini
Eppure a me sembra così chiaro: come mai i progressi culturali e sociali hanno inciso così poco sulla diminuzione dei femminicidi? Probabilmente perchè la causa dei femminicidi non è un problema culturale. Possimo stare qui a menarcela altri 10 anni col patriarcato, la cultura dello stupro e la rava e la fava ma se guardiamo i dati sono già chiarissimi: i femminicidi sono così pochi (probabilmente l'italia oggi ha il tasso di femminicidi più basso, non solo d'europa come avete mostrato, ma addirittura dell'intera storia dellumanità!) perchè un numero così piccolo è sostanzialmente incomprimibile in quanto legato a fenomeni umani non azzerabili (paranoia, mania di controllo, reati d'ira, ecc). Qualcuno di voi si è chiesto come mai più della metà dei femminicidi avviene in una dinamica di omicidio/suicidio? Il patriarcato ha addestrato dei maschitossici kamikaze oppure è più probabile che sia una questione di salute mentale trascurata? (daltronde i maschi sono carnefici, no? come possono essere "vittime" di disagio mentale?)
Non ci sono solo gli omicidi, su, c'è tutto un mondo di violenze, molestie ecc nel quadro della violenza di genere. Ma davvero siete così tonti da non vederlo? E non sarebbe tutto questo un fenomeno culturale? Cioè davvero, che fatica.
@@fabiovalentinuzzi5589 C'è anche fra le donne. E' pieno di alcolizzate violente o che curano male problemi di nervi che rendono la vita di intere famiglie un inferno. Solo che gli uomini non denunciano, perché non vengono creduti o perché si vergognano.
Non è assolutamente vero, la stragrande maggioranza dei femminicidi non sono solo contrastabili efficacemente ma addirittura prevedibili. Si può fare molto sul tema ancora se si fosse disposti mettere in discussione la cultura patrarcale-"""garantista""" di questo paese
@@fabiovalentinuzzi5589 non è che non lo vedono, non lo ammettono. Per molti ammettere che ci sia ancora una impronta patriarcale in molti strati della nostra società è quasi un tabù.
Grazie per il dato sulle percentuali, molto importante perchè dai TG non si capisce mai quanto l'attenzione frequente sullo stesso tema sia proporzionale alla portata del problema piuttosto che all'interesse del pubblico.
Sul tema del femminicidio ti consiglio di guardare i numeri in valore assoluto e non in percentuali, i numeri delle vittime di sesso femminile sono in diminuzione da anni, lo dimostra il grafico che hai mostrato tu.
Non si tratta di fare una semplice conta delle vittime, è un tipo di omicidio sotteso da un problema culturale ben definito e ancora radicato. Più si insiste a indicarlo come un problema e più è probabile che i numeri di cui hai parlato, dei casi assoluti, diventeranno un trend anziché una semplice fluttuazione temporanea, magari destinata a impennarsi a seconda di come tira il vento. La diminuzione negli ultimi anni non è una garanzia che tra qualche anno il fenomeno non possa peggiorare.
@@trun1979 In tutto il mondo esiste il femminicidio, che non è un omicidio qualsiasi, è ben definito perché è il culmine della prevaricazione sulla donna. Così come esiste l'infanticidio perpetrato da donne per motivi diversi dalla prevaricazione, ma da un altro tipo di disagio sociale. E tanti altre tipologie di omicidio. È ben radicato perché esiste da sempre e in ogni parte del mondo. Posso chiedere perché dà così fastidio che si parli di femminicidio?
Oltre tutto, facendo una breve ricerca con google su quanti femminicidi avvengono in Italia, Germania e Francia, noi siamo nettamente i migliori 20/30 in meno dei tedeschi e 100 circa in meno dei francesi, eppure questo non si dice altrimenti la frottola si capisce.😅 Non ci saranno MAI 10 o meno femminicidi su 60 milioni di italiani, nemmeno se castrassero TUTTI i maschi alla nascita, è impossibile fisicamente visto che non è una malattia da debellare ma un comportamento sociale, comunque nemmeno le malattie si riescono ad eliminare definitivamente e per sempre.🤗
Però, signor Masala, io mi chiedo una cosa, con tutta l'umiltà del mondo. Se io desidero produrre del burro, magari in un piccolo paesino di provincia, possibilmente nelle zone limitrofe dello Stato, come che so, Frangarto (Bz); sarò libero di farlo? Io credo di sì
😂😂😂😂😂😂 penso che tu sia libero anche di non uscire di casa 😂😂😂😂😂😂 Vecchio porcone ❤ Adesso dobbiamo pure beccarci nei commenti dei video???? Ti voglio bene mio piccolo incel.
Perché gli omicidi passionali (questo sono) non mutano, perché l'amore non muta, è un sentimento forte, che faceva scoppiare guerre, morti e duelli, oggi come allora, per cui se si viene, lasciati o feriti, ci si sta male e spesso può far scattare soprattutto in persone non stabili la follia e la rabbia omicida. Anche molti omicidi tra uomini è spesso di tipo passionale (gelosia, tradimenti ecc). Non credo che questo cambierà mai sono abbastanza rassegnata. D'altra parte anche essere uomini oggi non è facile.
Se fosse così, i morti dell'uno o dell'altro sesso sarebbero equivalenti (e non tiratemi fuori la menata della donna più debole, perché un coltello o un martello colpendo alle spalle siamo capaci tutti di tenerlo in mano). E invece i numeri sono a senso unico. Quindi ci dev'essere un'altra variabile, perché sentimenti li proviamo tutti e le persone instabili ci sono di ogni sesso e genere
@@alexx_black98la variabile è che l'esercizio della violenza tra uomo e donna è mediamente diverso. Per l'uomo è legato più spesso ad una prevaricazione fisica per svariati motivi, non solo culturali, ma anche ormonali e genetici. È brutto forse, ma questo è secondo varie ricerche.
@@alexx_black98 Vorrei commentare "la donna più debole" definita menata: mi sembra fuorviante. Il problema è la violenza maschile; il fatto che la donna sia più debole fa si che non ci dobbiamo porre il problema della violenza femminile: quindi possiamo concentrare la nostra attenzione sulla prima. Condividi?
Per un mio amico il femminicidio esiste per colpa della violenza nei videogiochi e nei film E il modo in cui sei cresciuto oggi (boh, io so solo che non ci capisco più nulla... e concordo con te, è come si guarda una certa categoria e la violenza di genere è sempre stato accettato alla grande).
@@alexx_black98 concordo con te, anche io sono cresciuta con quelle cose e anzi, sono la dimostrazione che le cose non sono come dice lui... (infatti gliel'ho detto, ma niente hahah) l'ho visto abbastanza convinto di questa cosa e che non c'era modo di parlarci 😅 (cioè appena noto questa attitudine nell'interlocutore, faccio come Keanu Reeves: "1+1=5? Hai ragione, divertiti" 😂 quindi le cose sono davvero come dicono gli studi, ossia che non si capisce la matrice dietro la violenza di genere per questi fattori...
Perdonami ma al netto di tutto il discorso di prevenzione (che condivido), di parità di genere di ogni tipo (e sfondiamo una porta aperta) e tutto quanto secondo me hai fatto l'errore che fanno in molti ovvero dare per scontato che una donna uccisa sia vittima di femminicidio. Quel grafico mostra gli omicidi di donne, i femminicidi sono un particolare omicidio a danno di donne. Riguardo al trend non è verificabile da quel grafico che è comunque in calo. Andrebbe poi fatta una comparativa con l'estero per capire di cosa stiamo parlando e lì i dati dicono che siamo tra i paesi meno pericolosi (adesso invece parlo nello specifico di femminicidio). Ora, le domande che mi faccio io sono principalmente queste: 1) come mai in un paese in cui gli stereotipi di genere sono ancora molto accentuati invece i femminicidi sono (dal pdv statistico) pochi? 2) Dando per scontato un numero fisiologico è ancora possibile scendere nel tasso nel nostro caso? 3) Con una corretta educazione a scuola (che reputo fondamentale) siamo sicuri che abbatteremo i femminicidi e non magari "solo" gli stereotipi di genere? Non ho intenzione di scatenare un putiferio sull'argomento, so bene come vanno queste cose. Ma i dati vanno guardati in maniera fredda e staccata altrimenti gli facciamo dire solo quello che vogliamo noi.
1) forse non c'è una diretta correlazione tra violenza e stereotipi di genere (qualsiasi cosa voglia dire) 2) il numero di femminicidi, già bassissimo in numeri assoluti, si abbasserà ulteriormente ma è irrealistico portarlo a zero 3) ben venga l'educazione sentimentale, ma non può evitare che i pazzi facciano del male alla gente anni dopo la scuola
"Non riusciamo a parlare di" è una frase che potremmo dire per tutti i temi sociali, i dibattiti sociali sono molto radicalizzati e affondano le radici in divisioni identitarie (quello del femminicidio più di altri) , è normale che sia difficile discuterne in modo civile e profiquo.
Booo, francamente a me pare che non si discuta di altro, da anni ormai ................. in Europa siamo la Nazione con meno femminicidi di tutti, meno della Germania, della Francia, della Sagna eppure è il problema principe, tanto che le donne italiane hanno paura ad uscire di casa, qulche cosa non mi torna.🤗 Da dopo il caso Cogne (2002) non si parla più nemmeno degli infanticidi, eppure ci sono ogni anno ma alla stampa non interessa molto.🤐
😮 Non sapevo si potesse creare musica con l'IA come l'hai descritta tu. Fammi capire, significa che per esempio dopo 50 anni puoi scoprire magicamente una nuova canzone cantata da John Lennon stranamente dimenticata su un scaffale ed invece è stata generata da una IA? Ma dove andremo a finire.
Di solito mi piace come Breaking Italy sia scrupolosa nell'interpretare i dati, ma oggi mi sembra che abbia preso una cantonata: il grafico degli omicidi in video mostra che stanno tutti calando, sia vittime maschili che femminili. Però ovvio che se parti da una situazione in cui il rapporto delle vittime di omicidio tra i due sessi è 5:1, noterai una maggiore diminuzione di quelli maschili. Inoltre dal grafico sembra che stiano semplicemente convergendo, probabilmente entrambi ad un "minimo fisiologico". Quindi boh, sono perplesso, perché a quanto pare in questo caso Breaking Italy e' partita da una conclusione per poi sforzarsi di interpretare i grafici per dimostrarla, il che e' antiscientifico 🤔
@Giulia-yn4hh "un uomo può evitare di venire ucciso da altri uomini (che sono perlopiù sconosciuti)" e come si fa ad evitare? Devo mettere la maglietta della salute? Chiedo perchè almeno la prossima volta che tentano di uccidermi durante una rapina so cosa fare
@Giulia-yn4hhsicura di aver "considerato le variabili"? Guardando il grafico, i femmicidi non stanno diminuendo MOLTO lentamente come dici tu. Sono letteralmente dimezzati. Omicidi maschili sono scesi a un terzo ok, ma partivano dall'essere 3 volte tanti quelli femminili. Il resto è interpretazione. Vuoi aggiungere variabili? Prego, così ne parliamo.
Questo video dovrebbe essere preso a modello per imparare cosa NON si deve assolutamente fare quando si vogliono usare dati per parlare di un fenomeno. A meno che non si voglia insinuare che una società dove gli uomini vengono uccisi 5 volte più delle donne sia auspicabile (spero che siamo tutti d'accordo che, in teoria, ammettendo che un certo numero di omicidi ci sarà sempre, questi dovrebbero essere ripartiti in maniera equa tra uomini e donne), il fatto che in proporzione al totale il numero di omicidi che coinvolgono donne sia aumentato è una cosa POSITIVA, se siamo interessati all'equità. Il problema è che prima il rapporto era completamente sbilanciato nei confronti degli uomini (e lo è ancora in parte), non che ora lo sia nei confronti delle donne. Se il numero di omicidi di donne fosse diminuito di pari passo a quello degli uomini saremmo ora di fronte a una società molto più diseguale di quanto non lo sia. Se si vuole parlare di femminicidi si usino i numeri sui femminicidi, invece di cercare di trarre bizzarre conclusioni da premesse sbagliate sugli omicidi in generale.
Che schifo, davvero. Dato che gli omicidi di uomini sono diminuiti allora bisogna condannarli. Boh, io dopo questa tolgo l'iscrizione. Completamente fuori di testa.
Mettiamoci anche un bel Wesa. Tanto la durata del confronto è l'andar a cercare i numeri totali e prendere atto che sono praticamente niente e che l'Italia è fra i paesi messi meglio al mondo sul femminicidio.
Vi lascio qui un commento di Fact Checking, abbastanza disilluso dopo tutto lo schifo che sto leggendo e sentendo ovunque, riguardo la questione dei femminicidi e la narrazione che si sta portando avanti. L’ho scritto sotto un altro video ma vale lo stesso, penso sia molto informativo. - - - - - - Faccio un fact checking, da persona che studia e si occupa di temi sociali da anni, per smentire ahimè tutta la retorica e la narrazione tossica che purtroppo sta girando in questi giorni… 1) No, gli omicidi e le violenze in contesti relazionali non sono un problema di genere, ma un fenomeno trasversale trasversale. Un problema di genere indica che sia intrinsecamente legato ad un genere che commette un’azione, spesso a discapito di membri dell’altro genere. Questo implicherebbe, nella narrazione che viene fatta passare, che l’uomo sia intrinsecamente un essere possessivo verso la donna, e che per gelosia e senso di dominazione decide di picchiarla o ucciderla per tenerla sotto controllo. Fenomeno che sarebbe esclusivo del maschio in quanto tale. Sappiamo con assoluta certezza, da decenni di letteratura scientifica e statistica, che questo è assolutamente falso. Il fenomeno delle violenze in contesti relazionali/amorosi, fino all’omicidio, è purtroppo diffuso simmetricamente tra i due generi, il maxi studio aggregato di Murray A. Strauss del 2011 ha messo un punto sulla questione, che era comunque già chiara da anni. 2) Le violenze e i fenomeni tossici annessi sono spiegabili dalla psicologia e questo ci potrebbe permettere di prevenirli in modo più efficace: la violenza, la rabbia, l’aggressività, la gelosia, sono tutte emozioni che nascono dalla paura, che nei contesti relazionali è la paura di perdere l’oggetto della nostra dipendenza. Dipendenza affettiva che funziona esattamente come tutte le altre dipendenze, e quindi causa un abbassamento della soglia razionale e dell’autocontrollo, genera panico, paura della perdita, dall’abbandono, che generano di conseguenza ancora più possessività che può sfociare in aggressività. Questi fenomeni neurobiologicamente vengono scatenati dall’amigdala, che chiaramente è un’area del cervello che hanno sia uomini che donne, non a caso la possessività e i fenomeni di gelosia tossica e isterica sono statisticamente trasversali ed equi tra i generi e in generale nella popolazione. Così come le violenze di genere sono trasversali. Per avere un esempio concreto di come può funzionare l’isteria di gelosia anche da parte femminile, e le conseguenti aggressioni, vi invito a vedere il servizio delle Iene fatto su Natalia Paragoni, oppure la storia di Giuseppe Morgante. Il modo migliore per debellare questo fenomeno è rivoluzionare il paradigma culturale alla base delle relazioni sentimentali, superando la cultura del romanticismo, quello che in psicologia è stato anche definitivo “Post-Romanticismo”, eliminare culturalmente tutti quei fattori emotivi e di idealizzazione o dipendenza che permeano la cultura delle relazioni, superare in parte anche il paradigma monogamo. 3) Gli omicidi quindi come detto sono un problema trasversale, in realtà in Italia statisticamente siamo messi molto bene, siamo il secondo Paese in Europa col tasso di omicidi più basso, e due terzi degli omicidi sono commessi verso maschi. I numeri dei cosiddetti “femminicidi” sono sistematicamente manipolati in quanto i media, seguendo il modus operandi delle associazioni femministe, prendono in considerazione tutti gli omicidi verso donne, in realtà il Ministero dell’Interno pubblica un report annuale con tutti gli omicidi commessi suddivisi per genere e modalità, da quel report sappiamo che gli omicidi verso gli uomini sono circa 200 all’anno, gli omicidi verso donne sono circa 100 all’anno, e di questi, solo tra i 50 e i 60 mediamente sono commessi da uomini partner o ex partner. Ad esempio ad oggi nel 2023 siamo a 53 casi. Invece, per quanto riguarda gli omicidi commessi da donne verso uomini, siamo intorno ai 20/30 omicidi all’anno. Al contrario delle violenze, che sono pari, gli omicidi sono invece leggermente inferiori verso gli uomini da parte delle donne per via della differenza di forza fisica, ecco che infatti generalmente le donne che uccidono lo fanno molto di più con metodi più strutturati, ad esempio tramite sicari o veleno. Detto ciò, parliamo sempre di causi al di sotto delle 100 unità, sono dati in calo vertiginoso da anni, siamo al minimo storico di omicidi, sia verso maschi che verso femmine, e siamo tra i Paesi più sicuri al mondo. Per fare un paragone statistico per mettere in relazione le incidenza, i suicidi in Italia sono 4000 all’anno, le morti sul lavoro sono 1400 all’anno, le morti per incidente stradale sono 3000 all’anno. 4) Violenze e omicidi sono proporzionalmente più diffusi tra le coppie omosessuali rispetto a quelle eterosessuali, questo è un dato corroborato da tutti gli studi fatti sia in Nord America che in Europa. Anche per le donne lesbiche proporzionalmente il tasso è più alto rispetto agli etero. Questo conferma che il genere così come tutta la retorica sul patriarcato non c’entra nulla. 5) La narrazione che il femminismo sta facendo attraverso i media è terrificante e pericolosa oltre che assolutamente falsa. Si sta solo aizzando il terrore ingiustificato nelle ragazze che, di conseguenza, inizieranno (come già sta succedendo) ad odiare per pregiudizio gli uomini, si creerà una frattura sociale con conseguenze terribili che porterà all’odio reciproco e alla diffidenza reciproca, situazione simile a quella che già sta avvenendo in Corea del Sud, cosa che porta alla disgregazione sociale e ad un aumento di fenomeno di intolleranza e violenze da ambo le parti, nel soliti sistema di escalation. Inoltre non si andrà a risolvere il problema perché come detto per risolverlo bisogna rivedere la cultura relazionale nell’ottica di annullare le dipendenze affettive, per ambo i sessi. Il femminismo non si occupa proprio di queste dinamiche, tutto ciò che si fa è aizzare l’odio e il terrore verso l’uomo, cosa che ripeto, non serve a nulla e anzi peggiora la situazione.
Commento interessante, se non altro perché dice davvero qualcosa di diverso da ciò che si sente ovunque, ma proprio per questo ammetto che preferirei anche vedere le fonti dei punti da te elencati. A parte lo studio citato del 2011, riusciresti a portare delle fonti per il punto da te esposto o, quantomeno, indirizzarmi su dei nomi-studi? Grazie in anticipo.
Questione Argentina, mi pare un po superficiale Milei ha già la coalizione l'ha dichiarata prima del ballottaggio, si allea con il partito di centro, che non è il nostro centro ovvero Renzi-Calenda, ma ha gente decisamente più affidabile. Francamente la vedo difficile che faccia peggio dei precedenti, a meno che non venda l'intera argentina alla Russia
Morti bianche quasi dieci volte di più, morti in strada quasi trenta volte in più. Il fumo quanti ne ammazza? L'obesità? Etc. I dati che si portano già dimostra che siamo tra i migliori al mondo sulla questione. Si dovrebbe insegnare il rispetto reciproco verso gli altri onde evitare violenze fisiche e psicologiche. I dati mostrano solo quanto il problema sia limitato a pochi casi, che ahimè, sarà praticamente impossibile azzerare.
Peccato che i casi da te menzionati siano DA ANNI seguiti da campagne per prevenire/educare la popolazione. Per i femminicidi siamo ancora ai brillanti come te che parlano di " migliori al mondo " "problema limitato a pochi casi " ( in continua crescita ) etc. Ti do un altro aiutino sul perchè siamo " tra i migliori al mondo". In Russia la violenza domestica non esiste. Sono i tra i migliori al mondo. Non esiste il reato e non ci sono dunque dati da paragonare a quelli degli altri.
@@puffamalvagia2947 A parte che si parla in continuazione di femminicidio, ben oltre il fenomeno per numero di morti. Ma poi... non è un reato che puoi nascondere. Anzi: i numeri vengono gonfiati perché dentro i femminicidi vengono messi anche casi che non dovrebbero esserci.
@@puffamalvagia2947Io mi sono fatto per tutte le superiori due incontri all'anno sul tema e ho finito la scuola da 6 anni... Incontri molto dettagliati sul fenomeno fatti in collaborazione con centri antiviolenza, i quali mi ricordo subivo ai tempi con una certa rabbia per la mancanza totale di prospettiva sul fenomeno opposto, ma questo è un dettaglio a parte. Forse la mia esperienza è isolata e molte scuole non ne parlano nemmeno ma che sia una tematica ancora del tutto assente dall'istruzione non mi sembra
@@puffamalvagia2947 i dati sono oggettivi, stiamo parlando di 150 casi annui di media su una popolazione di scarsi 60 milioni di persone. Sono statisticamente pochi e più è basso il numero dei casi e più sarà difficile migliorare la situazione. Come già detto bisognerebbe lavorare sul rispetto del prossimo, invece che fomentare inutili conflitti di genere che vanno solo a spargere odio e saccenza inutile, come dimostrato dal tuo commento. Per quanto riguarda la prima parte della risposta, la violenza sulle donne ha grande risonanza, sia dal punto di vista mediatico che politico
Grazie mi hai evitato di scrivere un papiro, aggiungo che gli infanticidi sono quasi la metà dei femminicidi mentre le morti sul lavoro di uomini sono ben 200 l'anno
Beh onestamente mi sembra uno scambio più che equo: L’artista dà il proprio permesso all’utilizzo della sua voce (senza la quale esistenza ovviamente questa voce non sarebbe disponibile (appunto) ed in cambio ricevono un compenso monetario.
Scusa Shy ma mi tocca notare che nei dati mostri i numeri di donne morte ma questo non equivale necessariamente a femminicidi. Non sarebbe il caso di analizzare meglio questo numero?
Fammi capire, dovrei capire perché una persona è psicopatica e aiutare la comunità a estirpare le psicosi (da gli uomini e basta)? Ho già il mio di lavoro, non ho voglia di fare lo psicologo
Ciao Shy, se compari con 30 anni i femminicidi sono dimezzati in rapporto alla popolazione, anzi, a causa dell'invecchiamento della popolazione sono calati anche di più della metà.
Vero ma vengono tirati fuori ogni tanto quando fa comodo, anche perchè a volte capita la stessa cosa ma finisce in un trafiletto, ed altre volte come nell'omicidio della studentessa diventa il caso nazionale e se ne parla per giorni. Boh...non saprei che dire, ma la sensazione è quella.
Vi faccio un piccolo appunto perché immagino che ci teniate e che sia stata una svista di montaggio. In questi casi bisognerebbe evitare di mostrare foto della vittima e dell'omicida insieme felici. È un po' un'ulteriore violenza
non mostrare la verità e raccontare la storia del maschilista totalmente cattivo che manipolava la povera ragazza pura col patriarcato è una viol**** verso Giulia che passa per ingenua e verso le persone che hanno relazioni con c****nali che si nascondono dietro modi gentili.
Complimenti ai campioni nei commenti che accusano Shy di non sapere interpretare i dati quando sono loro stessi a non aver capito. Gli omicidi in generale sono DIMINUITI (tutti, anche i femminicidi) da un po' di tempo a questa parte, tuttavia in rapprto agli altri tipi di omicidi i femminicidi sono diminuiti meno, quindi occupano al giorno d'oggi una fetta più grossa IN RAPPORTO agli altri, il grafico a 2:35 è molto chiaro. Invece di mettere le mani avanti, invece di fare i vittimisti, pensiamo alla nostra cultura. Parlare di queste tematiche non fa male, anzi il contrario, sensibilizzare è giusto e aiuta sia le donne che gli uomini. Io vi chiedo, un uomo che ha una mentalità possessiva e che si spinge a un gesto tanto estremo, sta bene? Se iniziamo a eradicare certi forti concetti alla base della nostra società, se insegniamo agli uomini che possono parlare delle loro emozioni con qualcuno, e non che sia vergogna farlo, se insegniamo loro che le donne non si possiedono e che loro stessi non dovrebbero mai farsi possedere da una donna, che male fa agli uomini? Si è parlato tantissimo di "educare gli uomini" o "portare cultura nelle scuole" e io ho visto gente inneggiare all'attacco verso il genere maschile e al fascismo. perchè l'educazione fa cosi paura? nessuno vi sta attaccando, se voi non avete una certa mentalità non siete parte del problema. Tuttavia ne diventate parte quando dite "no! non bisogna educare gli uomini, non siamo tutti così". Ripeto, l'educazione sulle emozioni e sulla loro gestione, sul concetto di possessione nelle relazioni insegnato, per esempio, a scuola, non può che fare bene. Educazione rivolta a tutti è un dovere e un diritto.
Ma è chiaro che devi considerare l'effetto pavimento. Fra l'altro se scorporassimo dai numeri che vengono dati tutti i femminicidi commessi da stranieri (che per forza di cose non sono il frutto del nostro "patriarcato") in Italia e tutti quelli che non sono davvero femminicidi (ad es. prostituta uccisa dopo un ricatto, che è cmq un omicidio ovviamente) i numeri sarebbero ancora più bassi. E stiamo parlando davvero di pochi casi l'anno per cercare di risolvere il problema dall'alto.
@@adramelch82 non capisco perchè tutta questa premura nello sminuire quei numeri. Ti fa davvero così paura la parola "educare"? Inoltre per quanto riguarda gli immigrati, non è che tu debba considerarli un compartimento stagno completamente a sè stante, perché il lavoro di integrazione che si fa nei loro confronti è molto importante e sicuramente va a influenzarli a lungo termine.
@@buburuxyma può anche essere vero in questo caso, ma non lo sarà per tutti gli altri. Inoltre non basta che ci sia lo psicologo, anche i genitori dovrebbero accorgersi che quando tuo figlio dice che si vuole ammazzare dopo che si è lasciato, mostra comportamenti possessivi, tu lo debba aiutare. non sto dicendo che questi casi fossero tutti prevenibili con facilità, anzi, non è facile attuare questo lavoro di prevenzione. Proprio per questo bisogna agire in maniera più radicale
Mi dispiace, ma secondo me il primo blocco è stato gestito piuttosto male. Si nota la sensibilità di non dire il nome dell'ex e nella scelta delle parole all'inizio, ma poi il discorso peggiora notevolmente. Un po' deluso
Non capisco una cosa del modo in cui hai spiegato il femminicidio, dal grafico sembra che gli omicidi degli uomini si stiano stabilizzando, come quantità, sullo stesso livello di quello delle donne ma questo non significa che ha raggiunto il punto minimo? Nel senso si spera sempre che gli omicidi, sia di uomini che donne, arrivino a 0 ma nel mondo vero avere 500 omicidi totali all'anno su una popolazione di 60 Milioni non è un ottimo risultato? Perché mi verrebbe anche da pensare che la quantità di risorse necessarie per limare quel numero crescerebbe a livello esponenziale. Quindi mi chiedo anche quanto siamo disposti e quanto ce lo possiamo permettere di investire risorse per far scendere quel numero. Faccio un ragionamento "freddo" sulla questione perché non abbiamo risorse infinite e ci sono tematiche più urgenti e che hanno più impatto maggiore sulla popolazione ad esempio le morti sul lavoro.
Per far arrivare quel numero a zero, infatti, si sta facendo del terrorismo mediatico, così che saremo noi stessi a chiedere misure di controllo più all'avanguardia. ecco come ci togliamo libertà da soli.
Sto cominciando perdere la pazienza riguardo a tutte queste regolamentazioni che vengono imposte su internet. Per cenrti versi ormai è diventato quasi invivibile (per me).... ogni volta che viene creato qualcosa di bello appena prende un minimo piedi viene istantaneamente snaturato e castrato facendogli perdere a volte il senso stesso per cui era stato concepito. che amarezza
Io invece trovo che arrampicarsi sugli specchi sia trovare per forza un motivo per rendere la vita di una determinata categoria di persone più importante di altre.
Nessuna persona è più importante, nessuna categoria è più importante. Importante è non ignorare i problemi sistemici, ma nessuno è più importante. Capisco che alcuni ne parlino così tanto male da incasinare tutto, ma credimi, le persone di buon senso non pensano in modo così misero da considerare un essere umano meglio dell’altro.
Il punto è che qua si sta dando importanza ad un problema ignorandone altri altrettanto sistematici come se fossero problemi separati, la violenza è violenza, fa male a tutti e questo pare non essere chiaro ai più.
@@gabrielpaquola4158 non proprio, o almeno non credo. Che questo problema sia sovraesposto e in troppi ci mangino troppo e molto male è verissimo, e questo è terribilmente controproducente per tutti, visto che esaspera ogni cosa e spesso amplifica le divisioni. Ma che se ne parli perché è importante, proprio perché racconta qualcosa di noi che sarebbe bene affrontassimo tutti lucidamente, è importante. Solo se ne dovrebbe parlare con la testa, non con le viscere.
Più o meno, la testa serve fino ad un certo punto, per comprendere le cose a volte e necessario sperimentale. Non stiamo parlando di piani inclinati ma di persone.
Non intendo sperimentare necessariamente in modo diretto, sto parlando anche di quello strumento sociale molto potente ma anche pericoloso chiamato empatia.
Mh. Quando si tratta di lasciare una traccia digitale (es. pagando con carta) nessuno smbra comprendere le implicazioni di abbandonare i dati alla rete. Quando c'e' da far soldi (es. "i miei disegni, che mai avrei pensato di farci un euro ma adesso voglio i copiright") di colpo si solleva l'interesse. Beh, e' gia' qualcosa. Almeno il messaggio inizia a filtrare.
Che tristezza i femministi... Già considero idioti chi utilizza seriamente la parola femminicidio, poi uno che considera il problema femminicidio grtavissimo eprche' sono stati ridotti gli altri tipi di omicidio, e' proprio il top
Alessandro mi sa che hai cannato un bel po' riguardo i numeri dati sul numero di femminicidi,i quali non è vero non che stanno diminuendo, anzi. Il problema è che, per la legge dei grandi numeri, variazioni percentuali, anche alte, non saltano all'occhio quando i volumi sono relativamente bassi. Ti invito a rivedere i dati. Li hanno mostrati ieri su Liberi Oltre
Una considerazione. L'educazione nelle scuole da sola non credo basti. In Giappone esiste una educazione al rispetto importante fin dalle scuole dell'infanzia però d'altro canto c'è un problema molto serio per quanto riguarda la mercificazione del corpo femminile. Difatti, la cultura hentai (manga/anime) cela ahimè anche il lato oscuro del Giappone. La donna spesso raffigurata con forme sinuose e possibilmente dall'aspetto giovanissimo, quasi sempre va anche oltre il limite percepito della legalità.. Senza considerare anche anche altri aspetti particolarmente oscuri e perversi del Giappone, tutte cose che per conprenderle a fondo bisogna tornare indietro di molte centinaia di anni arrivando addirittura al Giappone feudale. Questo solo per dire che gli aspetti legati al femminicidio possono essere molteplici e non è affatto semplice debellare la questione. Demonizzare o colpevolizzare tutti gli uomini è stupido, o frutto di propaganda di partiti di potere. Anche gli stessi social, il web, sono una vera piaga. Vediamo ogni genere di violenza su internet, le aziende fanno quel che gli pare, testate giornalistiche comprese e lo Stato non fa nulla. Basta pensare ai vari filmati di guerra reperibili tranquillamente anche sui maggiori quotidiani online. Tutto questo porta ad una assuefazione versi il dolore e della morte stessa. E pensiamo davvero di risolvere la situazione con un po' dl educazione civica nelle scuole? Io non credo proprio.
Da quando Ale non dice più di mangiare le verdure a fine video, non so più cosa siano gli spinaci😢😢😢
🥺💔
Va be, domani dice di non bere acqua perché piena di sostanze oltre i limiti e tutti senza bere... Fantastico😂😅
Che Braccio di Ferro sia con te 💚
Ve lo diciamo qui: mangiate le verdure!
-Alessio M.
@@breakingitaly corro a mangiarle 🏃🏻
Grazie per l'Argentina: ho vissuto 2 anni lì, uno e mezzo in Brasile e ora sono in Texas per 3 anni: grazie per l'approccio educato su Milei, non possiamo sempre guardare tutto con occhi europei, ogni nazione ha un contesto che non viviamo, non sappiamo per fortuna cosa significhi il 40% povertà e inflazione sopra 100% quindi ho apprezzato il tuo vediamo senza condanna. Si capisce qualcosa dei paesi vivendoci anni (e dico qualcosa), grazie per non essere stato lapidario. Un saluto dal Texas, dove continuo col mio pensiero europeo su diritti e libertà (temi tipo pena di morte, aborto) ma vivendo qua ho modo di capire prospettive diverse dalle mie
Da italiana che vive in Argentina da parecchio, sono d'accordo. L'Argentina è tendenzialmente molto di sinistra, anche i partiti politici di centro-destra sono (almeno a mio parere) molto più di moderati che in Italia.
Però appunto, c'è molta rabbia e mancanza di fiducia. Molti vogliono vedere l'Argentina "bruciare", altri pensano che peggio di così non si può stare.
Il partito politico di Sergio Massa si è impegnato parecchio a creare paura intorno alla figura di Milei, dicendo che con quest' ultimo si sarebbero persi i diritti dei cittadini, ma gran parte dell'elettorato non capiva di che diritti parlava, considerando che i bambini non possono comprarsi uno spazzolino da denti, le mamme devono dare latte di mucca ai neonati, ti ammazzano per rubarti un cellulare o le scarpe, i dodicenni lasciano la scuola ed iniziano a spacciare... Mi ricordo ancora di una signora al telegiornale che raccontava che nel parchetto vicino a casa sua c'erano "le lucciole", così chiamava i ragazzini che andavano al parco con gli accendini per drogarsi la sera
E tutto questo mentre l'attuale governo si faceva la bella vita.
Buongiorno, grazie per il suo prezioso lavoro. Potrebbe fare uno short con i minuti iniziali dedicati al grafico sugli omicidi ripartiti per genere? È davvero tutto lì e nessuno prima di lei aveva chiarito la questione con tanta efficacia.
Sul tema del femminicidio non si riesce a sensibilizzare, secondo me c'è proprio un problema comunicativo. Se le persone che vuoi sensibilizzare non solo non le sensibilizzi alla tematica ma peggio, le rendi ostili, significa che c'è un problema nella comunicazione e che le iniziative per sensibilizzare ed educare sono inefficaci. Perché secondo voi? Cosa si potrebbe fare per invertire questa tendenza?
Come prima cosa cominciando a fornire i dati veri e non sparare numeri a casaccio all'insegna del chi più ne ha più ne metta...
Il problema sono gli estremismi. Qualsiasi tipo di estremismo su qualsiasi tematica, anche questa.
per invertire la tendenza devi assediare alle strutture che fanno informazione ovvero la televisione e i giornali
Magari iniziando dal non pretendere che gli uomini chiedano scusa per un atto commesso da uno sconosciuto.
Cosa ci sarebbe da «sensibilizzare»? A me sembra assurdo prendere un tipo specifico di violenza e farla diventare il centro totale di qualsiasi dibattito sulle questioni sociali e di genere.
Cosa bisognerebbe fare secondo te? Ribadire che le persone non si ammazzano? Aggiungerei anche che la guerra è brutta e il nuoto e6 uno sport completo.
Hai parlato dei femminicidi centrando il punto al 100%, puntando i riflettori sulla problematica reale che potrebbe veramente risolvere la situazione. Vorrei vedere questo servizio su tutti i telegiornali e riportato su tutte le testate giornalistiche.
Io ti ringrazio, te e tutto il team di Breaking Italy. GRAZIE
Dio mio, speriamo di no. Dati totalmente fuorvianti.
In che modo i dati presentati sarebbero fuorvianti?
A parte uccidere tutti gli uomini, non vedo che altro possono fare.
Oltre a rompere le palle continuamente per un problema ridicolo e fare leggi incostituzionali, non capisco cosa altro possano fare
@@calebneko4107 In che modo i dati presentati sarebbero fuorvianti?
@@hand1r907 se devo spiegartelo vuol dire che comunque non capiresti.
Sono sorpreso che Google non abbia chiesto ad Amato di aiutarli a regolamentare l’AI.
IA sta per IPOTESI AMATO
@@M_i_c_h_a_e_l_😊
@@M_i_c_h_a_e_l_😅😊😅😅😅😅😅😮😅😅😅😅😅😮😮😅😅😅😅😅😅😅😅😅😊😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😮😅😅😅😅😅😅😅😅😊😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😊😅😅😅😊
@@M_i_c_h_a_e_l_😅😊😅😅😅😅😅😮😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅😅
Hai affrontato il tema Giulia in modo magnifico, grazie
È stato perfetto, lucido e razionale
Stavo per scrivere praticamente le stesse parole di pietr098; lucido e razionale, ma sempre anche molto umano.
Le persone come Shy mi danno speranza, e quelle come voi anche. Grazie.
Grazie a te ❤️
-Alessio M.
@@breakingitaly shy, ma non ti rendi conto che il femminicidio è la stessa cosa del "qualcuno pensi ai bambini"? I dati dell'istat riportano circa 100 casi l'anno... su 60 milioni di persone non mi sembra un gran problema... è solo una tematica strumentalizzata come le altre per spostare l'attenzione.
@@manuel0695 Il femminicidio è solo la punta dell'iceberg, il punto più estremo a cui arriva la violenza dell'uomo sulla donna. Ma sotto la superficie trovi abusi di ogni genere da parte di compagni, ex compagni e parenti. I casi si contano a milioni, secondo l'Istat.
Ad ogni modo, prova a riflettere per esempio su questi dati (Istat 2022):
126 donne uccise, 93% per mano di uomini.
196 uomini uccisi, 94% per mano di uomini.
In sostanza, se gli uomini fossero come le donne, in un anno avremmo 20-30 omicidi invece che 300-350.
Per la cronaca, di quelle 126 ne sono state uccise 106 da compagni o ex compagni o parenti, 61 da compagni o ex compagni.
Comunque se sei di Torino sentir parlare di Satispay come circuito alternativo fa ridere, devo dire che ormai è completamente inglobato a capillare anche negli esercizi commerciali più sfigati. E scambiarsi i soldi con “Satis” anche fra amici è comunissimo
Per i buoni pasto è un circuito alternativo
Non solo a Torino per fortuna!
Da me in Campania è meno presente e proprio l'altro giorno un mio amico (tra l'altro abbastanza al passo con la tecnologia) mi ha chiesto cosa fosse
Alternativo non è sinonimo di "usato da 4 gatti".
Io sono di Novara. Anche qui, sulla carta, ce l'ha anche il tabacchino più sfigato. Poi però se glie lo chiedi: "Ah...ah si si, il coso del telefono. Un attimo che prendo il telefono. Come si apra sta app? Oh Signur che robe complicate. Ma non ce li hai proprio 5 €?"
Incredibile come i fatti di cronaca più importanti accadano sempre nel weekend e dobbiamo aspettare il lunedì per i video di shy😅
i "fatti di cronaca importanti", sarebbe l'omicidio di una ragazzina strumentalizzata dalla sorella e dai media? ok... per fortuna non può sentirci.
Il blocco introduttivo è stato esemplare. Grazie per non aver aumentato il rumore in questo momento così delicato e per aver spiegato con i dati cosa non funziona.
non funziona il vostro cervello bacato.
Spero che in futuro si troverà un modo per regolamentare anche l'AI per le illustrazioni e animazioni...loro non hanno case discografiche che possono muovere mari e monti, sarà molto difficile
Comunque, Milei che spacca il modellino della banca, in effetti mi ha ricordato Giordano con le zucche di Halloween 😂
Care renne natalizie, vorrei un Breaking Italy che occasionalmente sposti lo sponsor dopo il secondo blocco 🧚♀️
Bellissima l'introduzione. Davvero complimenti!
Vorrei far notare che il grafico che mostra Alessandro (2:37) in realtà dice che c'è stato un *dimezzamento* degli omicidi femminili, ma si nota poco perché il grafico per mostrare i numeri elevati dei maschi comprime i numeri ben maggiori delle femmine.
Comunque do ragione ad Alessandro che i reati verso i maschi scendono più rapidamente degli omicidi verso le femmine.
Menomale che qualcun altro l'ha notata sta cosa!
Ovvio che scendono più rapidamente, sono già pochissimi. A un certo punto si arriva a un plateau
Tra l'altro bisognerebbe scorporare i dati: rimuovere gli omicidi legati ad ambienti criminali (lo dico per capire meglio i dati, non per sminuire il problema). Infatti immagino che siano soprattutto quelli ad essere diminuiti.
@@Giovannidagostino02 eh ne stavo parlando con mia madre domenica, cioè lei aveva l'impressione che i femminicidi erano aumentati, così mi sono andato a guardare i dati.
Cioè benché i femminicidi sono aumentati se ne parla molto di più, repubblica scrive 10X articoli rispetto agli anni precedenti
@@Tibissia in realtà non sono poi così pochi, cmq da un punto di vista criminologico si può fare tanto come ho detto in altri commenti.
Grazie, finalmente un intervento chiaro, puntuale e sensato sulla questione femminicidio, una vera rarità di sti tempi
La butto lì: ma non è che i femminicidi non calano perché il numero è già basso?
Mentre l'altro tipo di omicidi era decisamente più alto, e quindi ci sta che ci sia stato un calo più netto.
Poi Shy dice che la maggior parte di noi non ammazzerebbe uno che gli fa torto, un rivale al lavoro, ecc, mentre pensiamo che le donne si possono ammazzare, o meglio, che ci sia molta più resistenza a rendere tabù la violenza sulle donne.
Mi scuso se ho capito male, ma se ho capito bene credo che il suo ragionamento sia sbagliato. La stragrandissima maggioranza di noi non ucciderebbe le mogli, le ex, ecc, e ritiene inaccettabile la violenza sulle donne.
E' già un tabù. E lo dimostra il grosso rilievo che è stato dato a questo caso di cronaca, lo spazio che gli è stato dato sui media, le emozioni che ha causato, le reazioni anche da parte della politica, il fatto che il tizio sia scappato perché, ovviamente, è un reato punito severamente, ecc.
Lo dimostra il fatto stesso che il numero dei femminicidi sia molto basso (in proporzione alla popolazione) e lo sia da molti anni.
La nostra società è nettamente contro i femminicidi, ma semplicemente è molto difficile, se non impossibile, portare il numero dei femminicidi a zero.
Questo è sicuramente un interessantissimo punto di vista che varrebbe la pena tenere in considerazione per future discussioni!
Direi un Utopia il cancellare il male dal mondo. Tuttavia quello che sia sta facendo ora è urlare all'emergenza e che l'Italia " Non sia un paese per donne "
E perché se il nostro tasso è 'già basso' (ahahahah) allora in altri Stati eurepei è ancora più basso?
Vabbè, ma cosa c’entra che i femminicidi sono un numero molto basso rispetto alla popolazione? Anche gli omicidi in generale che oscillano tra 300 omicidi sono un numero nettamente basso rispetto alla popolazione, quindi al massimo si deve fare il calcolo basandosi su quel numero e di sicuro non per questo non ci facciamo delle leggi o cerchiamo di prevenire il fenomeno dell’omicidio in generale. Poi un titolo dell’articolo del Sole 24 Ore del 2023 è “Meno omicidi ma più donne uccise: in crescita le vittime tra genitori e figli”, e scrive “Il bilancio delle forze di Polizia sulle violenze di genere nel quadriennio 2019-2022 mette in luce un aumento dei femminicidi e dei reati da Codice rosso. In calo i reati spia, tranne le violenze sessuali” quindi è proprio un fenomeno diffuso e distinto che ha bisogno di un intervento distinto e apposito per far calare i numeri
è più basso solo a cipro e grecia@@satyricon.666
Questo è un discorso intelligente sul femminicidio, forse il migliore che ho sentito in questi giorni: fra quelli che negano il problema e una maggioranza che accusa tutti gli uomini di essere dei mostri solo perchè uomini, questo è il discorso più sensato
Penso che dare la propria voce per far fare canzoni ad altri possa essere psicologicamente devastante. Almeno per me.
Insomma, mettiamo che abbiano successo, come la vivrei? Godrei e mi vanterei per una cosa che io non ho fatto? Mi sentirei usato, pur guadagnandoci qualcosa? E se il successo derivasse dalla “presa in giro” o dallo scandalo, saprei distaccarmi dicendo “è solo la voce, io non c’entro nulla”?
Non so, è una cosa davvero ambigua dal mio punto di vista.
Beh i diritti sulla voce suppongo restino tuoi, ti rifiuti e sei a posto
Ci sono differenze tra la possibilità di utilizzare la tecnologia per questi scopi e DOVERLA usare per forza
È molto triste vedere come le grandi case discografiche si stiano prendendo la briga di tutelare i loro artisti dalle minacce dell'intelligenza artificiale mentre altri artisti come illustratori o graphic designers si devono attaccare e difendersi da soli per quanto possibile.
Falso, il lavoro di qualità paga sempre, se sei una mezzacalzetta è giusto che la tecnologia possa fare quello che fai te
Perché per i cantanti c’è un plagio della voce… mentre invece per dei disegnatori semplicemente vengono superati dalle ai
@@scvbv3138 beh, no, dal momento in cui le ai sono state allenate su immagini protette da copyright, anche nel caso di disegnatori è plagio, in molti casi palese, in altri meno.
@@hs_illustrator8832si, ma in uno imiti proprio la voce che sia riconoscibile, nell’altro sni. Cioè se Dalle facesse cose stile 0calcare posso capirlo. Altra questione la voce è pensata proprio essere personale e identitaria, se io a mano imitassi zerocalcare nei disegni non so legalmente quanto sia perseguibile (dipende se e come i personaggi sono stati registrati). Questo per dare una spiegazione sul perché a mio avviso, ma non sono ciecamente schierato 😗
@@drGremi il fatto è che in teoria tu puoi fare un fumetto con qualunque ai stile zerocalcare senza venir perseguito legalmente, mentre non puoi generare una voce artificiale sullo stile di un altro cantante perché verrebbe riconosciuta da youtube. Per quanto riguarda il copyright è un problema molto spinoso ed è difficile avere una posizione. Può essere lecito utilizzare software esercitati su immagini/audio/contenuti protetti da copypright? La mia risposta ad oggi è un lucido "boh", con l'amarezza però di notare come si dia priorità alla protezione di forme multimediali quali la musica, ma non ad altre.
Non è vero che i femminicidi restano costanti, diminuiscono anno dopo anno. Sul sito femminicidioitalia sono presenti le liste delle vittime dal 2018 ad oggi. Si parla di femminicidi propriamente detti, quindi commessi da partner o ex partner.
Questi i numeri per anno: 2018 (71); 2019 (67); 2020 (63); 2021 (61); 2022 (57); 2023 (39 fino ad ora, presumibilmente si rimarrà sotto le 50 vittime).
Il discorso fatto è differente.. Si dice che gli omicidi verso le donne non calano quanto quelli verso gli uomini (o gli altri omicidi in generale). Si è rimarcato sul rapporto e non sul numero in assoluto.
ha volutamente detto in proporzione per pararsi il culo dagli attacchi femministi.
la parola "proporzione" è impossibile da capire. Shy dice che "faticano a scendere" rispetto agli omicidi totali, che sono sempre scesi da anni a questa parte. Il che significa che se la nostra società si è sempre fatta meno violenta negli anni, ciò è meno vero per quanto riguarda questi reati.
@@alenorry27 o che, semplicemente, era già meno rilevante come fenomeno.
@@calebneko4107 menomale sei arrivato tu, a spiegarci che i femminicidi non sono mai stato un problema. Peccato siano solo un lato della stessa matrice comune, non esistono solo i casi più gravi che finiscono così.
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Con i dati.
Ti faccio un piccolo appunto: non dobbiamo ma dovremmo guardarci dentro, perché la società così come è fallita e non si rialzerà in piedi tanto facilmente, vista la maggioranza di questo paese che non solo vota per delusione, quindi è come se non votasse, ma vota gente Che dice di essere per la pace e poi approva chi fa il male. Non dimentichiamoci per esempio che Salvini, uno di quelli che ha condannato l’ex fidanzato di Giulia, è uno che al referendum abrogativo di pochi anni fa voleva togliere la reiterazione del reato per gli stupratori, ovvero non voleva farli restare in carcere Per rischiare che ripetessero il reato.
Non è così semplice purtroppo, quale è l'alternativa a Meloni?
shy, è una puntigliosità mia, ma mi sarebbe piaciuto vedere i numeri degli omicidi 30annifa/now
la statistica 1:5 e 1:1.6 non dice nulla(dato che potrebbe essere diminuita sia la mortalità maschile in percentuale quintupla, sia quella femminile), se non a parità di vittime donne (da qui l'interesse per i numeri)
mi sono perso il grafico, but still rimane interesse per i number
mi sono perso il grafico, but still rimane interesse per i number
mi sono perso il grafico, but still rimane interesse per i number
Esattamente. Dati che non vogliono dire nulla.
@@aqualcunopiaceclassico3201 No, vogliono dire qualcosa: cioè che gli omicidi complessivi sono diminuiti, ma che gli omicidi con vittime femminili sono diminuiti molto meno di quelli con vittime maschili.
se si continua incessantemente a colpevolizzare un'intera categoria per il comportamento del ca.0,0002% dei sui "membri" non si otterrà mai un miglioramento, anzi, si aumenterà l'ostilità verso l'argomento.
le parole CONTANO sempre e non solo quando fa comodo, quindi forse è ora di cambiare la comunicazione, la prospettiva e le parole usate.
non so voi, ma se io leggo che si parla di genocidio in italia riferendosi ai femminicidi due domande me le faccio, se leggo articoli che titolano "ogni uomo pensa come un femminicida" due domande me le faccio, se leggo dati che numericamente sono irrisori ma la narrazione li ingigantisce rispetto a dati numericamente ben più elevati ,ma quasi totalmente ignorati, io due domande me le faccio.
in poche parole se vengo martellato dalla narrazione che vuole una categoria sempre carnefice e l'altra sempre vittima due domande me le faccio, sopratutto se i dati non supportano questa narrazione.
il 19 novembre era la giornata internazionale dell'uomo, praticamente ignorata da tutti, e i pochi che ne hanno parlato si sono sentiti dire che non avrebbero dovuto farlo visto il clima. vi sembra normale?
ps. il 19 novembre è anche la giornata internazionale dei servizi igenici, simpatica coincidenza
Concordo con te. Si sta esagerando, come si esagera a pretendere che tutti gli uomini si scusino o si vergognino di esserlo. Gli uomini perbene devono fermamente prendere una presa di posizione, sia contro chi si comporta in impropriamente verso le donne ma anche verso chi attacca tutti gli uomini senza fare alcuna distinzione. Si prendono troppi dati in modo parziale. Ad esempio si dice che oltre 100 donne sono state uccise dal partner nel 2023. Ok. Però parallelamente ho trovato un articolo (uno soltanto) che diceva che un uomo viene ucciso dalla partner ogni 3 giorni. Cambia la narrazione, CENTO invece che “uno ogni 3 giorni “ ma i numeri visti così sono praticamente identici. Poi lo dici e ti rispondono che erano donne disperate portate all’ esasperazione da uomini violenti. Se l’interlocutore è così, non può esserci dislogo nè miglioramento
E ci viene detto dalla sorella che " dobbiamo come uomini fare tutti mea culpa per l'omicidio di Giulia". Ok che quelle dichiarazioni a caldo erano giustificabili nel contesto, ma perché devo fare mea culpa io che non c'entro un cazz
@@shady.passionate perché è una femminista e non ci si può ragionare. Però in questo periodo visto il lutto recente e l’eco mediatica che fa comodo, tutti la lasciano parlare e nessuno le dice di tornare sulla terra.
Buongiorno, ho visto questo grafico pubblicato su un reel di una ragazza che ti citava, ma c'è un problema nella sua lettura. La linea rossa rappresenta le morti di donne sia per mano di uomini che di donne. Quindi può essere pure che sono aumentate le donne che commettono omicidi di altre donne, per questo non scende di molto il grafico. Un'altra ragione può essere che c'è una sorta di lower bound sotto il quale il tasso di diminuzione di omicidi in generale fatica ad aumentare. Parlo da data scientist, non mi interessano le ragioni sociali o politiche ma solo i numeri.
"Perché non riusciamo a parlare di femminicidi". Shy potrebbe tranquillamente fare un video risposta alla sua domanda semplicemente leggendo a manetta i commenti sotto questo video.
perché è meno rilevante di quello come volete farlo passare. se 53 è un numero così allarmante, perché non si dice nulla sui 4000 suicidi all'anno? ah dimenticato, tendenzialmente sono gli uomini. come sono anche gli uomini l'80% dei poveri in questo paese del cazzo.
A giudicare dal volume di commenti più alto del solito, direi che se ne sta parlando.
Se poi per te parlarne vuol dire affermare quello che pensi te, è un altro discorso. Ma se ne sta parlando. Se ne parla ovunque
@@Riuyilmistico "Shy potrebbe tranquillamente fare un video risposta alla sua domanda semplicemente leggendo a manetta i commenti sotto questo video".
Non è difficile da capire che sto dicendo il TENORE dei commenti sotto questo video. Certo che la coda di paglia qui sotto è una cosa comune eh.
@@puffamalvagia2947 che commenti stai leggendo? Per la maggior parte, il TENORE sono persone che mettono in dubbio la lettura dei dati fatta da Shy, e le conclusioni che ne trae. Altri, tanti, condannano il gesto e parlano di cambiare la società. Poi c'è la fetta di commenti che parla di altro.
Sicura sia io che ho la coda di paglia?
@@Riuyilmistico Sicura. "Per la maggior parte mette in dubbio di dati di Shy". Infatti, pieno di gente che non sa neanche che femminicidio non vuol dire che la vittima è donna ma che è tale a causa del perché suddetta donna è stata uccisa. Gente che "eh ma dimuiscono meno perché ce ne sono meno" ignorando il fatto che fino al 1981 neanche erano considerati crimini. Gente che ignora che l'omicidio è solo LA PUNTA del problema che è fatto di denunce, centri antiviolenza saturi e non finanziati, una TOTALE mancanza di volontà di educare fin dalle scuole. Gente che "non tutti gli uomini". Poi però impazziscono se sentono il termine sindaca. Sì, coda di paglia.
Vi ricordate quando Grillo citava l'argentina come modello di paese dal punto di vista economico?
Grillo era il prototipo dei 4 meme viventi al governo: Trump, Johnnson, Bolsonaro e Milei
@@mrwolf84per quanto riguarda Milei, a onor del vero, dovremmo dare il beneficio del dubbio finché non vedremo come farà da capo del governo visto che è stato appena eletto
So che forse il mio commento invecchierà male, ma spero per il meglio
@@giuseppeagresta1425 mmmh, hai 20 anni vero?
Stupendo: tra 3 anni la techno o qualsiasi musica elettronica sarà "musica tradizionale" solo perché l'essere umano non è solo un dataset per il training 😅
Bel video complimenti
non so se hai cambiato opinione nel tempo, ma mi fa ridere che quando l'argomento AI era saltato fuori in un episodio, per quanto riguarda le AI che rubano i disegni, tu dissi che gli artisti devono "stare al passo coi tempi, la tecnologia avanza".
Ma per quanto riguarda le AI che rubano la voce ai cantanti, che sono coperti da case discografiche, tu oggi dici che vanno tutelati.
Direi che devono essere regolarizzate in generale le AI😅
Dei concetti così semplici e soprattutto corretti, eppure i media tradizionali non riescono in ore di trasmissione a far passare un messaggio che shy ci propone in due minuti di video.
Faccio omaggio a Shy e al tema centrale di questo canale: la questione è complessa e non si possono dare risposte semplicistiche. "Non riusciamo a parlare dei femminicidi" perché se ne parla male. Sostanzialmente si sbandierano slogan e idee preconfezionate senza una reale volontà di migliorare la situazione.
Innanzitutto bisognerebbe affrontare il tema della violenza nelle relazioni (sentimentali affettive e familiari), a prescindere dal genere. Molti segnali ci dicono che, anche se la violenza in generale è in calo, la violenza nelle relazioni affettive e sentimentali sono in aumento. C'è stato un picco durante la pandemia e nelle varie quarantene e la situazione non pare sia migliorata. Finché la narrazione si ostina a raccontare questa violenza in modo unidirezionale e a farne una questione di genere maschi contro femmine, il problema non si potrà mai affrontare seriamente.
Purtroppo parlarne in questo modo non è facile, perché una buona parte di progressismo si è acriticamente appiattito su alcuni automatismi ideologici che possono essere scardinati solo a costo di volersi esporre alla complessità, per cui è molto più facile aderire all'interpretazione che sembra più di sinistra (largamente maggioritaria, tuttavia, persino nel governo più a destra della storia Repubblicana, che infatti non vede l'ora di metterci il cappello).
Chi conosce davvero il fenomeno della violenza nelle relazioni (chiamiamola pure violenza domestica) sa o ha sentito ripetere spesso che quasi sempre è, o diventa, violenza reciproca. Che entrambe le parti coinvolte siano violente dall'inizio, che una delle due diventi violenta per difendersi dall'altra, il risultato comunque è un escalation che coinvolge entrambi (o anche altri, nel caso di violenza nelle famiglie con figli). Penso sia lecito affermare che in un contesto relazionale violento, quale che sia l'origine, la donna ha comunque maggiore probabilità di finire uccisa o di subire le conseguenze fisiche più gravi, per ovvie ragioni. La violenza di segno opposto, seppur quantitativamente minore, non è affatto trascurabile numericamente né significativamente. Basta dare un'occhiata ai report dei centri antiviolenza aperti che accolgono entrambi i generi, che lo ricordo sono pochissimi in tutta Italia e sono esclusi dai finanziamenti pubblici per legge. Tanto per chiarire un punto fondamentale: se sei uomo e hai una compagna violenta, ma anche se sei uomo e hai un compagno violento, e in molti casi anche se sei donna e hai una compagna violenta, non sai dove andare o a chi rivolgerti per chiedere aiuto. Lo ripeto un'altra volta, non è (o non dovrebbe essere) una questione di maschi VS femmine.
Credo che nessuno dotato di un minimo di onestà intellettuale possa affermare che i comportamenti che vengono spesso descritti come tossici e pericolosi in una relazione e che rischiano di condurre alla violenza siano esclusivamente maschili: la gelosia, il possesso, la volontà di controllo, la manipolazione emotiva, per non parlare dei disturbi psichiatrici (molto frequenti in questi casi) che di certo non badano ai genitali. Le aspettative di genere e i pregiudizi sociali possono essere una parte più o meno rilevante di questo sistema ma di certo non sono l'unica componente.
Sappiamo molto bene, però, che aderire a concetti semplicistici e popolari è molto più facile e gratificante che analizzare la complessità, specialmente quando oltretutto ci si sente di combattere per una giusta causa e per il progresso sociale. Quindi andiamo pure con i fumettini dei dieci bicchieri, con la piramide della cultura dello stupro, e con gli slogan che danno una risposta facile: il maschilismo e il patriarcato sono la causa della violenza e dei femminicidi. Questa ormai è una verità dogmatica punto e basta, che non deve essere dimostrata. Viene ripetuta da anni, e tuttavia il problema della violenza nelle relazioni permane. Non viene il dubbio che magari la realtà possa essere diversa?
Sostenere qualcosa di diverso, tuttavia, rende un privilegiati e "spaventati dall'emancipazione femminile" che vogliono mantenere lo status quo, quando non direttamente conservatori o fascisti tout court. Nel caso di donne, ovviamente maschiliste anche loro e serve del patriarcato. Ci si domanda poi perché non si riesca ad avere una discussione sana o perlomeno vagamente utile sul fenomeno?
Lo dico con la morte nel cuore da persona che si ritiene di sinistra, che è sempre stata di sinistra, e che crede (forse si illude) di avere a cuore e promuovere il progresso sociale: su questo tema ormai c'è un approccio equivalente alla più becera propaganda di destra su altri temi. Semplificazione, parole d'ordine, slogan, "argomentazioni" che spingono sull'emotività e sulla paura, che sfruttano ogni caso di cronaca per portare avanti posizioni ideologiche. Si può fare un facile esempio con l'articolo di Valeria Fonte su Vanity Fair di pochi giorni fa, pessimo da tutti i punti di vista (logico, metodologico e persino morale) che non rappresenta affatto un'eccezione nel panorama dei contenuti legati all'attivismo sul tema ma sempre di più la norma, sia sui social che sulla carta stampata. Vogliamo davvero affrontare il problema o vogliamo portare avanti dei dogmi sociali?
MA TAPPATI!!!!
@@danyaradia9641 🤢
A parte la ritardata nel commento sopra, approvo completamente tutto quello che dici,e fa sempre piacere sapere di non essere gli unici a pensare qualcosa, so che per fortuna ci sono tante persone che hanno queste idee,ma ultimanente,per tanti,troppi temi,sembra che la media delle persone si siano asportate il cervello dal cranio e lo abbiano riempito con la merda, ed una grossa colpa ce l'hanno i media,che fanno da cassa di risonanza per qualsiasi ideologia banale sempliciotta populista e stupida di sorta, a volte mi chiedo se effettivamente i giornalisti stessi siano degli imbecilli,o se lo facciano in mala fede,sapendo perfettamente il danno che creano (e credo sia la seconda)
Questo commento è decisamente troppo razionale per il cittadino medio che si limiterà ad indignarsi, lanciare slogan per massimo una settimana e poi dimenticare il fatto senza minimamente risolverlo o analizzarlo.
Eccellente analisi della triste situazione in cui ci ritroviamo.
Mi dai il permesso di utilizzare questo tuo commento sotto i vari post delle più blasonate pagine instagram?
Penso che la violenza tra maschi sia diversa da quella tra persone che hanno (o avevano) legami affettivi.
Le cause scatenanti sono profondamente diverse e penso non sia corretto correlare i due dati.
La domanda da porsi è: fatto 100 coppie che terminano la relazione, quante di di queste terminano con episodi di violenza? (Non intendo solo omicidio ma vorrei includere anche violenza in generale).
Con questo non voglio sminuire il singolo episodio (che personalmente deploro) ma ho come l'impressione che la motivazione non sia né politica né del patriarcato o della società in genere.
L'aspetto scatenante è legato alla psicologia dell'essere umano e alla reazione al "dolore" derivato dalla separazione. Metti personalità narcisistiche, possessivita, insicurezza, solitudine (o personalità violente) ed ecco a voi la bomba a mano pronta ad esplodere.
Potrebbe... ma invece della "psicologia dell'essere umano" metterei "psicologia dell'umano maschio"
@@3bene corretto.
Di base la reazione al dolore violenta è qualcosa maggiormente radicato nel genere maschile.
Fatto 100 i delitti denominati femminicidio la stragrande maggioranza avvengono al termine di un climax ascendente fatto di persecuzioni e denunce.
La cosa grave è che questo malessere non sia subito riconosciuto anche giuridicamente come pericoloso a prescindere.
Chi si macchia di atteggiamenti persecutori è una persona malata e pericolosa per la società. Va curata e rimessa a giro dopo un percorso di riabilitazione psichiatrica.
Con questo non dico che si possa ridurre del 100% i femminicidi ma sono convinto che una drastica riduzione si possa avere.
Poi, parlando francamente, nessuna norma di legge può essere efficace contro una scheggia impazzita.
È questo il motivo che cercava shy. Ci sarà sempre una percentuale fisiologica di matti e non c'è un metodo infallibile per escludere che gli scoppi la merda nel cervello.
Ciao Shy, grazie come sempre per i tuoi commenti. Però, vi prego, non continuate a condividere anche voi foto di Giulia insieme al suo carnefice. Anche questo continua a rovinare la narrazione sui femminicidi. Sì, è stata uccisa dal suo ex. Sì, un tempo gli voleva anche bene. Ma condividere queste foto ora è davvero poco dignitoso verso la famiglia di questa ragazza e verso il suo ricordo.
Che editoriale straordinario!
Dati “””divertenti”””, quelli che parlano di più uomini uccisi violentemente rispetto alle donne, che non vengono però mai discussi tanto quanto gli omicidi a danno dell’altro sesso.. chissà perché?..
Forse perché la società vede la donna come oggetto e non l'uomo?
Forse perché sono le donne ad avere la più alta percentuale di stupri e molestie?
Forse perché le donne si ritrovano a dover giustificare ad un datore di lavoro se vogliono figli?
Così, a naso.
@@Liaros_ Forse perché appena un uomo muore c'è uno che dice "tra altri dieci però muore anche una donna! una donna! non una di meno!"
Gente come te giustificherebbe lo schiavismo dei neri, in un altro contesto storico.
10:26 scusate l'ignoranza ma avendo 16 anni su questi argomenti sono molto acerbo, perchè dovrebbe essere una cattiva idea istituire in Argentina il dollaro come moneta vedendo ciò che accade con l'inflazione? grazie.
Grazie Shy.
La mia ragazza ha iniziato la stessa scuola di illustrazione a Reggio Emilia della Giulia. Per un mese sono state compagne di classe. Si sono conosciute relativamente poco, ma si sono frequentate. Quando è successo quel che sappiamo tutti, e soprattutto quando è finito quel che sappiamo tutti, abbiamo provato un dolore immano. Lei perché ogni giorno, da due sabati, lo passava a piangere ed io perché le ero vicino.
Ora ho lo stesso dubbio.
Che fare?
Sicuramente ora c’è molta più attenzione a manifestazioni, cortei, divulgazione, ma io non so “nella pratica” come comportarmi. Certo ora parteciperemo alle varie congregazioni tra Parma e Reggio, però vorrei tanto che fosse possibile migliorare parte della nostra società.
Comunque grazie ancora di averne parlato e aver condiviso questi dati interessanti
Non si può fare niente e non si farà niente fino a quando la narrativa sarà sempre impostata in quel modo. Fino a quando con umiltà non si cerca davvero di capire il fenomeno non si può fare niente
Il presidente dell’Argentina è Luis Antonio di “Anche i ricchi piangono “ ma i potery forty non cielo dicono
Il tema femminicidi è un tema che mi appassiona perché ci vedo un riassunto del cuore della nostra società e quindi trattare questo tema sia utile a capire la nostra società. Credo che la società si basi su una questione comunicativa, dal momento che è formata da interazioni, che altro non sono che passaggi di informazioni tra due entità (mittente e destinatario) attraverso un mezzo comunicativo. Esiste un'eccessiva semplificazione (punto debole del mondo moderno) che porta a mettere in contrapposizione rispetto e violenza. Tutti inneggiano al rispetto della donna come se fosse la cura al femminicidio, quando invece il rispetto non basta per niente!! Proprio noi italiani dovremmo sapere che violenza e rispetto possono coesistere, basta guardare al sistema mafioso. Una volta esistevano pure i delitti d'onore. In base al contesto (mezzo comunicativo), l'informazione può essere interpretata in maniera diversa. Ricevere dal tuo gatto la testa mozzata di una lucertola e trovarsi una testa di cavallo ai piedi del letto hanno per noi 2 significati diversi. Quindi trovo inutile invocare al rispetto della donna, se nella nostra cultura si traduce nel proteggere con tutti i riguardi l'oggetto di nostro possesso. Anzi, ci vedo se va bene un'edulcorazione e se va male un rafforzamento di questo fenomeno. A questo punto, anche coprire da capo a piedi moglie e figlie e chiuderle in casa potrebbe essere una perversa forma di rispetto, per proteggerle dagli uomini che stanno fuori.
Quello che mi appassiona del tema femminicidi è proprio questo, è un caso di mancanza di comprensione del contesto, cosa che al giorno d'oggi trovo completamente assente. Non siamo capaci di capire per esempio il contesto arabo, ritenendoli un popolo di bestie, il contesto dei femminicidi, ritenendo gli assassini delle bestie, il contesto politico, ritenendo gli altri delle bestie. Anche nei piccoli contesti famigliari e lavorativi, si ha un'idea di rispetto dovuto, che viene scambiato come moneta. Questo va di pari passo con il concetto di giustizia e meritocrazia, altre idee che secondo me abbiamo metabolizzato in maniera marcia. Il caso di Giulia sembra raccogliere tutti questi 3 punti, dal momento che il ragazzo provava un perverso senso di ingiustizia in tutta la sua situazione (tra rapporto e università).
Secondo me, sono i concetti marci di rispetto e giustizia quello su cui dobbiamo lavorare, altrimenti continueremo a scambiarci valori spazzatura. Per fare ciò, è utile comprendere il contesto e selezionare chirurgicamente ciò su cui lavorare, senza cestinare tutto come "bestialità". Una cosa utile da pensare è che ognuno agisca in maniera ragionevole e non sia una bestia. Questo lo trovo utile quando per esempio penso a quanto sostenuto da certi gruppi politici che invocano il ritorno a un più forte tradizionalismo che insegna a non toccare le donne nemmeno come un fiore. Se cestiniamo tutto e trattiamo gli altri come bestie, non riusciremmo mai a farci ascoltare e a convincere gli altri. Qualcosa di buono da cui partire va trovato. In questo caso, per esempio, il fatto che anche il patriarcato abbia rispetto per la donna
Sarebbe interessante parlare un po’ anche delle dichiarazioni di Valdegamberi. Come al solito in Italia riusciamo eventi tragici, delle commedie. Dichiarazioni assolutamente ridicole
Piccola nota, ci sono già diversi paesi che usano valute estere non gestiti dalla propria banca centrale. A parte il famoso franco africano il dollaro americano viene usato come valuta da diversi paesi nel mondo.
Sarai d'accordo che si tratti di una forma di colonialismo
@@francescazecchini3710 è uno strumento. Decidere di fare politica di solo bilancio è la teoria economica della scuola di Vienna ed è anche il mantra dell'eurozona. Ma se applicata in condizioni differenti è una forma di delega alla sovranità di bilancio. Diversi stati africani per abbattere l'per inflazione l'hanno adottata come misura emergenziale. È una scelta, che denota mancanza di fiducia nell'istituzione che regola l'unità di misura del valore non convertibile in oro (il vil denaro).
@@NarcisoCefrela La scelta però l'han fatta i colonizzatori inizialmente. Gli stessi che impediscono da anni che sia creata una moneta africana unica (lo chiedeva già Sankarà, e sappiamo che fine aha fatto. Così come Lumumba, Amilcar Cabral, Selassiè, Gheddafi...)
@@sarabruxada persino la manipolazione dell'atomo o i droni fanno anche cose buone. Gli strumenti non hanno una connotazione morale.
Ad esempio l’Italia. Non mi risulta che la Banca d’Italia abbia più stampato lire ultimamente. Idem per tutti i paesi dell’eurozona.
parlando della questione musica: spero che ci sia una spinta inversa che porti tantissima nuova musica LIVE, concerti , festival, etc
Analisi parziale: i “maschicidi” sono un trend in forte crescita, abbiamo già superato i 130 casi da inizio anno. E non frega una mazza a nessuno.
Idem gli infanticidi: Dal 2010 a oggi in Italia sono stati commessi 268 figlicidi, una media di quasi uno ogni due settimane: nel 55,6% dei casi (149 in valori assoluti) si tratta di bambini con meno di 12 anni, in dettaglio 106 di età compresa tra 0 e 5 anni (il 39,7%) e 43 tra 6 e 11 anni (16,2%).
Forse il problema è un po’ vasto del presunto ed unilaterale odio di genere, ma riguarda forti disturbo che dipendono dall’incapacità delle persone (di qualsiasi genere) di gestire le proprie emozioni, di affrontare le difficoltà e di essere bilanciate nella propria vita interiore.
Dal 2000 ad oggi siamo passati da 5 omicidi della partner a 53. La vede la curva? Cerchi meglio nel sito dell'Istat.
@@sarabruxada scusa ma non capisco la tua puntualizzazione. Hai letto con attenzione ciò che ho scritto?
Definisci "maschicidi"
nonche' l'incapacita delle femministe di guardare i dati nel sito dell ISTAT invece che in un infografica di studio Aperto.
Si ma maschicidi vuol dire omicidi? Perche ‘maschicida’ vuol dire che uno è stato ammazzato in quanto uomo, probabilmente da una/un partner per esercitarne il possesso. Non so, a me sembra che tu abbia detto una cagata.
Un grazie enorme ad avermi messo a conoscenza dei dati su femminicidi.
omicidi (dati 2019): 315 di cui 2/3 delle vittime sono uomini. Dopo l'Irlanda il minor numero in relazione alla popolazione di femminicidi tra tutti i paesi occidentali.
suicidi (dati del 2016): 2.600 4/5 delle vittime sono uomini. (Ma nessuno ne vuole parlare)
Scusa ma ti fidi così, a occhi chiusi, di quello che ti dicono gli altri? 😅Il ministero pubblica ogni anno i dati eh, che tra l'altro sono leggermente diversi dai dati mainstream che vengono dalle associazioni femministe
@@PIOVRAME sono anni che seguo Breaking italy e mi fido anche perché non faccio di mestiere certe cose e non m interessano i dati esatti.
Cerco spunti di riflessione, semplicemente questo.
Non lo faccio ad occhi chiusi perché mi sembra in linea con altre informazioni che circolano: a grandi linee, come interessa a me.
@@sergiorodia1435 eh si, gli spunti di riflessione sono piu interesanti e comodi della realtà. 🤣🤣🤣
Nel primo commento ringrazi per o dati, nel secondo dico che non ti interessano. Non ti interessano quando ti fa comodo, aggiungo io. È palese.
Leggere e interpretare un grafico è complesso e si tende a rimanere fregati da bias statistici. Per esempio, il fatto che non calino i femminicidio potrebbe essere spiegato da un effetto pavimento del già basso numero del dato. Un rallentamento e quasi appiattimento inizia a vedersi infatti anche nel dato dei maschi man mano che si avvicina a quello delle femmine e questo è solo un esempio. Un altro spunto di riflessione è la scelta dello storico, basta vedere come zoomando fuori (facendo partire i dati da qualche decennio prima, per esempio) la variabilità cambi molto.
Il mio è solo uno spunto di riflessione, non una critica all'analisi di Shy, anche perché capisco che sia difficile fare analisi complesse in pochi minuti di video. Peace
E invece dovresti proprio criticarlo: de non ti riesce di condensare analisi complesse in pochi minuti di video, semplicemente non le fai, non che mistifichi.
"basso numero del dato" una donna muore ogni 3 giorni per femminicidio, dato di fatto. A me non sembra un numero "basso". Poi boh ditemi voi.
Quello che sta dicendo shy è che il numero di uomini uccisi è sceso perché la società ha smesso di essere violenta in alcuni contesti, ma non è sceso nel contesto "familiare, passionale" perché purtroppo in questo ambito la mentalità maschio dominatore fatica a cambiare.
È il motivo per cui viene specificato che mentre il numero degli omicidi totali è pressoché invariato, è aumentata la percentuale di donne uccise in ambito familiare e affettivo. La riflessione riguarda la sostanziale differenza dei due fenomeni, direi anzi l'esistenza di un fenomeno che viene sistematicamente negato. Trovate normale che nonostante il numero totale di vittime maschili sia superiore a quello delle vittime femminili, le donne uccise in ambito affettivo e familiare siano molte più degli uomini?
@@MadYunie00 cherry picking ne abbiamo? Nel primo caso parli di numeri schietti, nel secondo di percentuali. Se parlassi di numeri anche nel secondo caso, dovresti sottolineare una diminuzione di questo genere di omicidi.
È normale, certo, perché la donna è generalmente fisicamente più debole dell'uomo. Così come è normale che muoiano più uomini sul lavoro perché, per loro natura, più propensi a fare lavori pesanti e pericolosi. Ma parlate sempre e solo delle donne, mi raccomando, che va tanto di moda e vi fa sentire superiori.
Niente piagnistei o vittimismo, mi lamento solo del fatto che non siete in grado di ragionare con la vostra testa e vi fate trascinare da estremisti bacati, finendo per dare un peso enormemente maggiore di quello che è ad un problema che sì, è tale, ma non più di altri, anzi.
Grazie.
ma nel grafico scendono, quindi perche' dire "faticano a scendere"? mi sembra poco onesto dire cosi. in ogni caso non penso si possa cambiare molto sui femminicidi, sono delitti passionali, la cultura o educazione non spostano molto.
Anche perchè su 60 milioni di individui è impossibile che stiano tutti bene, ci saranno sempre squilibrati, persone in gravi condizioni sociali, psicologiche ecc..... non scenderanno mai sotto zero o vicino allo zero, in alcuni casi potrebbe perfino non essere una questione di gelosia, ma problemi di coppia molto seri o potrebbe avere una responsabilità anche la donna, perfino gli infanticidi sono 20/30 ogni anno e uccidere un bambino mi pare anche più schifoso che una donna, eppure capitano ancora. 🤗
Il grafico non mostra i femminicidi, ma gli omicidi volontari, sono comprese, per esempio, le rapine finite male. Se consideriamo che gli omicidi con vittime uomini sono calati drasticamente, che gli uomini vengono uccisi nella maggior parte dei casi per mano di estranei (pertanto il calo è riconducibile al miglioramento della sicurezza del nostro paese, che si riflette in piccola parte anche sugli omicidi femminili) e che è aumentata la percentuale di donne uccise in ambito familiare e affettivo, è evidente che i femminicidi siano calati ben poco.
Porca miseria, Shy! Com'è possibile che tu riesca a parlare dell'argomento in maniera seria e costruttiva in poche parole, mentre non ci riescono i "professionisti", che vanno in TV pagati fior di euro e vanno avanti solo con polemiche, slogan e simili?
e intanto noi che disegniamo lo abbiamo sempre in quel posto perché non c'è nessuno che ci paga per le opere rubate dalle IA ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Se dici questo non sai come funziona l'IA nella generazione delle immagini. Non fanno un collage delle opere trovate su google. È machine learning, analizzano migliaia e migliaia di immagini e raccolgono i dati in comune per poi dare una loro interpetazione. Se devo generare un'immagine di una casetta su una montagna, il programma di IA non andrà a rubare il tuo disegno fondendolo ad altri artisti, farà invece una valutazione in base a ciò che ha "imparato", quindi per generare una casetta, il programma intuisce la forma squadrata in comune a tutti i disegni, poi inserirà un pattern roccioso per la montagna, eccetera. Non è niente di diverso da quello che fanno gli artisti veri, ovvero prendere delle reference, se devi disegnare un qualcosa di nuovo non vai a memoria, andrai a studiarti varie foto.
Le IA rubano allo stesso modo di quanto ruba un artista normale. Lo fanno solo più rapidamente e con più efficacia. Sono più economiche e danno meno problemi logistici.
Come una IA usa un database immensoo di immagini prese da chissà dove anche un disegnatore ha memorizzato, visto e "copiato" da altri prima di lui. La differenza sta nel fatto che le IA sono relativamnte giovani e ancora poco sviluppate mentre un umano anche se inconsciamente deve comunque fare affidamento a memoria e tecniche apprese nel tempo e con gli errrori ( che poi grossomodo è quello che fanno anche le ai). Certo al momento le Ai sono riconoscibilissime e facilente sbagliano, ma immagina solo cosa succederà tra qualche anno. Poi basterà solo procurarsi dei prestanome e nessuno potrà dimostrare se un disegno è fatto da una ai o a mano.
chat gpt è fantastica, ormai i disegni me li fa tutti lei per 20 euro al mese, l'essere umano non può competere per rapporto tempo/costo/qualità.
Ma sarà così per tutti i lavori, non pensare solo per i disegni, ogni aggiornamento fa cose in più.
@@Bollazza mi sembra un'argomentazione riduttiva e fallace, certo che un artista copia, impara, prende qui e li, ma alla fine lo fa con consapevolezza di aver maturato uno stile proprio e unico a suo modo, con un modo di pensare totalmente differente da altri, ciò che lo distingue da una AI è il semplice fatto che è esso stesso l'artefice del suo creato e che rimarrà riconoscibile anche se lavora ad altre illustrazioni, fumetti, disegni ecc... fino ad ora io ti posso dire che a parte le AI generative di immagini utilizzate per i meme vari con il Cage di turno che fa robe, ogni "illustrazione" generata con AI è solo un bellissimo desktop che non sarà mai similare a quella precedente, e, paradossalmente perde quell' unicità che caratterizza i professionisti, senza parlare che un artista vero immette nelle sue opere esperienze pregresse e riesce a far trasparire emozioni e suggestioni varie.
In sunto, forse un giorno si, si potrà fare arte e rimpiazzare gli artisti con una coscienza artificiale a pochi spicci, ma ciò mi sembra povero fare un discorso sul mero risparmio in ambito economico, almeno per quanto riguarda l'arte in generale.
@@marcotomiri3440immagina apprezzare maggiormente chat gpt che un artista che si ammazza di studio su una cosa del genere. Oltretutto si vede la qualità media delle ia di disegno
Shy ok le ads ma due minuti e passa di ads, chi non li skippa? Vorrei avere gli insight fossi marketing manager dei produttori
La percentuale di omicidi in generale rispetto ai femminicidi (omicidi di mogli, fidanzate ex o spasimanti) è un dato che impone una certa riflessione.
Dato che il numero di questa particolare sottocategoria di omicidio è rimasto stabile dovremmo chiederci prima di tutto perché gli altri omicidi sono diminuiti. I fattori sono molteplici, etici, culturali e tecnici, in particolare lavoro "onore" appartenenza ed altre cose che venivano intese come esistenziali decenni fa ora non contano più cosi tanto, o almeno la loro percezione è mutata e quindi la spinta a "punire l'offesa" o s "scongiurare il pericolo" sono meno forti. Di contro l'accettazione sociale verso comportamenti violenti è diminuita grandemente e lo stigma sociale verso atti violenti anche di minor entità è (teoricamente) più marcato. Va poi aggiunto che uccidere e farla franca è molto più difficile rispetto al passato, anche in contesti non premeditati, le scienze forensi, la digitalizzazione ecc hanno reso la vita agli omicidi più difficile.
Di contro il femminicidio è un tipo di omicidio che non prevede la possibilità di farla franca per l'assassino, in quanto il movente è ben individuabile e palese, quindi quando anche fosse premeditato presuppone la consapevolezza dell'omicida di venir scoperto. Inoltre se gli altri moventi che spingevano all'assassinio "normale" hanno perso di significato, quelli che spingono al femminicidio sono rimasti inalterati, essendo la relazione considerata fondante per la vita (in ottica futura o passata).
Quindi in sostanza il movente dell'omicidio "standard" ha perso di importanza mentre quello del femminicidio è rimasto invariato, mentre i mezzi di dissuasione sono aumentati per l'omicidio "standard" e rimasti invariati per il femminicidio o come lo si chiamava prima "omicidio passionale". Questa disamina non è intesa a giustificare ma ad analizzare e ridurre in parti un problema complesso e sfaccettato.
Oppure e' cambiata la definizione nel tempo, diventando piu' inclusiva con l'evoluzione dell'attenzione (che Shy ne dica) sull'argomento, e quindi aggiungendo piu' varianti sotto lo stesso reato.
Per capire certi studi in fondo, prima di argomentare sulle cause, bisogna prima studiarne/enunciarne a fondo la metodologia nei dettagli, o si rischia di approdare a conclusioni sbagliate. Ovviamente non e' cosa che si risolve in un video su youtube.
@@VCC1316 nonostante la metodologia si importante, qui il campione è facilmente analizzabile “donne uccise da partner, ex o spasimanti” analizzare la violenza sulle donne sarebbe più complesso, ma nel caso dell’omicidio passionale il campione da prendere in esame è semplice.
@@elle_90 eppure numeri alla mano gli uomini muoiono ancora per omicidio di più delle donne, quindi questo vuol che o tutti gli altri moventi lo rendono ancora oggi più accettabile socialmente del femminicidio oppure chi uccide un uomo pensa sempre di passarla liscia.
PS dalle definizioni che vengono date in giro, il femminicidio dovrebbe essere qualcosa di più specifico e particolare dell'omicidio passionale, non a caso non si applica a parti inverse, eppure di omicidi passionali a danno di uomini ne avvengono.
@@barondemonio95 con il termine femminicidio si intende un sotto insieme di quello che veniva chiamato omicidio passionale, di fatto si applica alle donne uccise da uomini e non viceversa, ma numeri alla mano gli uomini uccisi dalle in questo contesto sono una percentuale molto molto minore quindi rendono i due termini quasi sovrapponibili.
Quando si uccide una persona non legata sentimentalmente o non appartenete al propio nucleo famigliare e già più probabile farla franca, inoltre mediamente gli uomini si trovano in contesti più violenti delle donne.
Forse l'immigrazione da paesi islamici potrebbe essere una risposta, ma occorrerebbe un indagine seria, non ideologica.
Vorrei porre la questione sul fatto che utilizziamo erroneamente la parola "Intelligenza Artificiale" all'interno delle discussioni attuali, tanto quanto il termine della carne "artificiale".
Tutto ciò che l'umanità sta utilizzando, in ogni sua forma attuale è Intelligenza Virtuale, o meglio detta IV (o VI in Inglese), in quanto priva di autocoscienza. Utilizzare il termine IA (o AI in inglese) è solo l'ennesimo modo per strumentalizzare un termine a fini sensazionalistici.
Conto sul fatto che Shy legga tutti i messaggi per invitarlo ad andare a fondo su questo argomento, in quanto credo ponga una visione su questa tecnologia molto più ridimensionata e meno "paurosa".
P.s. questa differenza è, pur essendo un videogame, ben spiegata in Mass Effect quando un personaggio AI si lamenta del fatto che la VI della nave venga paragonata a lei :-)
Io vorrei che si parlasse più di femminicidio, del menefreghismo delle istituzioni rispetto a donne che denunciano e di quanto la nostra società sia ancora molto, troppo partiarcale e violenta. Vorrei anche che non si parlasse di "#allmen" e "tutti gli uomini fanno schifo, siete tutti colpevoli in qualche modo". Perché gettare tutti nel calderone e scacciare chi come me da uomo, sostiene la battaglia e vuole che una discussione seria sul tema venga portata nelle sedi governative, non credo serva a granché. Non è piacevole essere gettato nel calderone di tutti quei senzacervello che si impongono sulle donne, verbalmente e fisicamente. Soggetti che mi hanno sempre fatto vomitare e con cui mi sono sempre scontrato. Sono vostro alleato, anche se sono un uomo.
Io invece vorrei proprio che sparisse come termine, troppo politicamente corretto, come se cambiasse qualcosa...
@@ricordiaerei7776 è giusto che se ne parli, dato che è un tipo di omicidio che non cala come viene spiegato qui. Però fare la guerra tra fazioni non fa che togliere focus da questa questione portando la gente a scannarsi su questioni futili di contorno.
@@leatherslipper3017 Beh sei stato accontentato dato che nel fine settimana è stato di fatto l'argomento nazionale, non si è parlato d'altro se non di quello.
@@ricordiaerei7776 il fatto che se ne parli sui social, poco cambia. È nelle sedi governative che andrebbe portata questa tematica.
Non mi sento "gettato nel calderone", prova a non sentirtici gettato neanche tu. Cerchi di fare un buon lavoro e sei dalla parte giusta.
"Milei non ha una nessuna esperienza politica"
Questo è un titolo ad onore, una medaglia da portare con orgoglio visto che cosa hanno combinato i socialisti con grande esperienza politica negli ultimi anni nella povera Argentina
In realtà i cosiddetti femminicidi calano, ma molto lentamente. Forse perché sono già molto pochi in Italia e quindi siamo vicini ad un numero " fisiologico" difficile da abbattere ulteriormente.
100 e passa femminicidi all'anno son pochi? ma sei matto?
Ok i dati sulle persone uccise, ma non sarebbe importante da riportare per quanto scontato il dato sulle persone che uccidono? Percentuale di M e F?
Vorrei sapere se esistono dati disponibili sui suicidi dei padri separati che vivono in condizioni di povertà, ho visto solo uno studio eures con 200 suicidi di questo genere nel 2009. è un tema a cui nessuno da attenzione ma è anche legato in parte ai femminicidi. Ovviamente nei casi di ragazzi giovani non centra nulla, ma se dopo la separazione l'uomo è costretto a vivere in miseria per lasciare la casa alla moglie, dare soldi di mantenimento e vedere la prole due volte al mese, vivere in una stanza in appartamenti con altri coinquilini senza che lo stato dia un supporto adeguato a tale condizione si può comprendere (non giustificare) che la vita e la dignità di molti padri è irrimediabilmente rovinata che si suicidino, o che prima ammazzino anche mogli e addirittura pure i figli. Rendere meno mortificante la separazione per l'uomo e aiutare il processo di separazione dando supporto psicologico gratuito potrebbe aiutare a diminuire il fenomeno dei femminicidi.
Forse negli ultimi anno sono stati fatti passi avanti con aiuti, e con l'affido condiviso, ma sarebbe interessantissimo un blocco sul tema.
Il problema sta sempre lì, tirare fuori dal cappello dei dati al solo scopo di rafforzare le proprie convinzioni non serve a nessuno. Il problema del femminicidio è che è legato a una cultura della prevaricazione della donna, di cui il femminicidio stesso è solo la fattispecie più estrema, perché la violenza sulle donne spesso porta a subire abusi per anni senza alcun esito fatale, oppure si declina in termini di violenza sessuale e stupro. C'è di fatto una cultura della prevaricazione di genere che va abolita e questo non esclude tutte le altre tipologie di emergenze sociali.
@@kurtgodel28 è legato ad una cultura di prevaricazione della donna? Come mai sei convinto di questa ipotesi nonostante i dati dicano il contrario?
@@kurtgodel28 se non si hanno dei dati su un fenomeno non ci si puó fare un idea del suo impatto reale. Se non ci sono dati su un fenomeno non vuol dire che non esista. Negare che la separazione quando vi sono dei figli va il 90% delle volte a vantaggio economico della donna e che l 80% dei padri separati sia in difficoltà economica se non in povertà, e che nella povertà e disagio spesso avvengono i crimini, vuol dire ignorare una delle tantissime concause culturali e non del fenomeno del femminicidio.
@@kurtgodel28 Cosa ti fa dire che i femminicidi sono legati alla cultura della prevaricazione di genere? Quali sono gli studi sulle cause che ti fanno dire cio'?
@@zafiroshin Ah scusa, è vero, il femminicidio è legato a una cultura dell'amore di genere.
Ale subito uno short con il primo blocco!
Il dato riguarda esclusivamente cittadini italiani? In caso contrario, alcuni omicidi potrebbero essere reati culturalmente orientati come nel caso Saman Abbas, e allora si spiega perché dagli anni '90 a oggi sono rimasti stabili.
Sei il Lele Adani dell’informazione
Nessuno vuole dirlo per non distruggere la propria comfort zone ma il problema sono le relazioni monogame. Ogni volta Che decidiamo di stare solo con una persona, pensiamo che quella persona Ci apoartenga e debba sottostare al nostro controllo anche quando é lontana da noi, generando dinamiche pericolose che poi creano I mostri di cui si parla che magari non compiono tutti omicidi, ma comunque sottopongono l'altra persona ad una forma di violenza di qualsiasi tipo e Questo riguarda Sia uomini che donne, vittime del narcisismo generato dalla smania di possesso. La cura é lasciare libera ogni persona che entra nelle nostre vite di rimanere se stessa e accettare che noi non Siamo la sua vita , come lei non è la nostra, ma solo una parte che dobbiamo Coltivare Nel miglior modo possibile per poi lasciare andare quando non stiamo insieme. La cosa peggiore non é essere soli, ma stare con la persona sbagliata, ricordiamocelo sempre
"il rpblema sono" non è vero, perchè la maggior parte della gente vive relazioni monogame e non uccide il partner, ma in ogni caso non è che si è obbligati ad essere monogami, ormai le relazioni aperte sono sdoganate e chi non riesce ad avere uno stile di vita monogamo può cercare chi è aperto ad altre possibilità.
Ti assicuro che il senso di possessione si crea comunque, ho conosciuto individui che volevano relazioni aperte da parte propria ma che pretendevano che la partner invece non avesse altri uomini
colui che si fa chiamare Milei con quella parrucca potrà ingannare argentini e americani, ma noi lo conosciamo troppo bene: quello è Cetto Laqualunque
Eppure a me sembra così chiaro:
come mai i progressi culturali e sociali hanno inciso così poco sulla diminuzione dei femminicidi?
Probabilmente perchè la causa dei femminicidi non è un problema culturale.
Possimo stare qui a menarcela altri 10 anni col patriarcato, la cultura dello stupro e la rava e la fava ma se guardiamo i dati sono già chiarissimi: i femminicidi sono così pochi (probabilmente l'italia oggi ha il tasso di femminicidi più basso, non solo d'europa come avete mostrato, ma addirittura dell'intera storia dellumanità!) perchè un numero così piccolo è sostanzialmente incomprimibile in quanto legato a fenomeni umani non azzerabili (paranoia, mania di controllo, reati d'ira, ecc).
Qualcuno di voi si è chiesto come mai più della metà dei femminicidi avviene in una dinamica di omicidio/suicidio? Il patriarcato ha addestrato dei maschitossici kamikaze oppure è più probabile che sia una questione di salute mentale trascurata? (daltronde i maschi sono carnefici, no? come possono essere "vittime" di disagio mentale?)
Uno dei migliori commenti che ho letto fin'ora su tutto
Non ci sono solo gli omicidi, su, c'è tutto un mondo di violenze, molestie ecc nel quadro della violenza di genere. Ma davvero siete così tonti da non vederlo? E non sarebbe tutto questo un fenomeno culturale? Cioè davvero, che fatica.
@@fabiovalentinuzzi5589 C'è anche fra le donne. E' pieno di alcolizzate violente o che curano male problemi di nervi che rendono la vita di intere famiglie un inferno. Solo che gli uomini non denunciano, perché non vengono creduti o perché si vergognano.
Non è assolutamente vero, la stragrande maggioranza dei femminicidi non sono solo contrastabili efficacemente ma addirittura prevedibili.
Si può fare molto sul tema ancora se si fosse disposti mettere in discussione la cultura patrarcale-"""garantista""" di questo paese
@@fabiovalentinuzzi5589 non è che non lo vedono, non lo ammettono. Per molti ammettere che ci sia ancora una impronta patriarcale in molti strati della nostra società è quasi un tabù.
Grazie per il dato sulle percentuali, molto importante perchè dai TG non si capisce mai quanto l'attenzione frequente sullo stesso tema sia proporzionale alla portata del problema piuttosto che all'interesse del pubblico.
Sul tema del femminicidio ti consiglio di guardare i numeri in valore assoluto e non in percentuali, i numeri delle vittime di sesso femminile sono in diminuzione da anni, lo dimostra il grafico che hai mostrato tu.
Non si tratta di fare una semplice conta delle vittime, è un tipo di omicidio sotteso da un problema culturale ben definito e ancora radicato. Più si insiste a indicarlo come un problema e più è probabile che i numeri di cui hai parlato, dei casi assoluti, diventeranno un trend anziché una semplice fluttuazione temporanea, magari destinata a impennarsi a seconda di come tira il vento. La diminuzione negli ultimi anni non è una garanzia che tra qualche anno il fenomeno non possa peggiorare.
@@kurtgodel28 Ben definito, DA CHI? Radicato DOVE?
@@trun1979 In tutto il mondo esiste il femminicidio, che non è un omicidio qualsiasi, è ben definito perché è il culmine della prevaricazione sulla donna. Così come esiste l'infanticidio perpetrato da donne per motivi diversi dalla prevaricazione, ma da un altro tipo di disagio sociale. E tanti altre tipologie di omicidio. È ben radicato perché esiste da sempre e in ogni parte del mondo. Posso chiedere perché dà così fastidio che si parli di femminicidio?
Oltre tutto, facendo una breve ricerca con google su quanti femminicidi avvengono in Italia, Germania e Francia, noi siamo nettamente i migliori 20/30 in meno dei tedeschi e 100 circa in meno dei francesi, eppure questo non si dice altrimenti la frottola si capisce.😅
Non ci saranno MAI 10 o meno femminicidi su 60 milioni di italiani, nemmeno se castrassero TUTTI i maschi alla nascita, è impossibile fisicamente visto che non è una malattia da debellare ma un comportamento sociale, comunque nemmeno le malattie si riescono ad eliminare definitivamente e per sempre.🤗
Anche i tassi di omicidi femminili sono in calo da 30 anni
Però, signor Masala, io mi chiedo una cosa, con tutta l'umiltà del mondo. Se io desidero produrre del burro, magari in un piccolo paesino di provincia, possibilmente nelle zone limitrofe dello Stato, come che so, Frangarto (Bz); sarò libero di farlo?
Io credo di sì
😂😂😂😂😂😂 penso che tu sia libero anche di non uscire di casa 😂😂😂😂😂😂
Vecchio porcone ❤
Adesso dobbiamo pure beccarci nei commenti dei video????
Ti voglio bene mio piccolo incel.
Perché gli omicidi passionali (questo sono) non mutano, perché l'amore non muta, è un sentimento forte, che faceva scoppiare guerre, morti e duelli, oggi come allora, per cui se si viene, lasciati o feriti, ci si sta male e spesso può far scattare soprattutto in persone non stabili la follia e la rabbia omicida. Anche molti omicidi tra uomini è spesso di tipo passionale (gelosia, tradimenti ecc).
Non credo che questo cambierà mai sono abbastanza rassegnata. D'altra parte anche essere uomini oggi non è facile.
Ogni tanto fa piacere leggere un po' di raziocinio, invece del solito vittimismo.
Non è amore è senso del possesso. Ben diverso.
Se fosse così, i morti dell'uno o dell'altro sesso sarebbero equivalenti (e non tiratemi fuori la menata della donna più debole, perché un coltello o un martello colpendo alle spalle siamo capaci tutti di tenerlo in mano).
E invece i numeri sono a senso unico. Quindi ci dev'essere un'altra variabile, perché sentimenti li proviamo tutti e le persone instabili ci sono di ogni sesso e genere
@@alexx_black98la variabile è che l'esercizio della violenza tra uomo e donna è mediamente diverso. Per l'uomo è legato più spesso ad una prevaricazione fisica per svariati motivi, non solo culturali, ma anche ormonali e genetici. È brutto forse, ma questo è secondo varie ricerche.
@@alexx_black98 Vorrei commentare "la donna più debole" definita menata: mi sembra fuorviante. Il problema è la violenza maschile; il fatto che la donna sia più debole fa si che non ci dobbiamo porre il problema della violenza femminile: quindi possiamo concentrare la nostra attenzione sulla prima. Condividi?
Per un mio amico il femminicidio esiste per colpa della violenza nei videogiochi e nei film E il modo in cui sei cresciuto oggi (boh, io so solo che non ci capisco più nulla... e concordo con te, è come si guarda una certa categoria e la violenza di genere è sempre stato accettato alla grande).
Il tuo amico sbaglia. Ci sono studi che confermano che i videogiochi non causano aumento di aggressività a lungo termine.
@@alexx_black98 concordo con te, anche io sono cresciuta con quelle cose e anzi, sono la dimostrazione che le cose non sono come dice lui... (infatti gliel'ho detto, ma niente hahah) l'ho visto abbastanza convinto di questa cosa e che non c'era modo di parlarci 😅 (cioè appena noto questa attitudine nell'interlocutore, faccio come Keanu Reeves: "1+1=5? Hai ragione, divertiti" 😂 quindi le cose sono davvero come dicono gli studi, ossia che non si capisce la matrice dietro la violenza di genere per questi fattori...
Perdonami ma al netto di tutto il discorso di prevenzione (che condivido), di parità di genere di ogni tipo (e sfondiamo una porta aperta) e tutto quanto secondo me hai fatto l'errore che fanno in molti ovvero dare per scontato che una donna uccisa sia vittima di femminicidio. Quel grafico mostra gli omicidi di donne, i femminicidi sono un particolare omicidio a danno di donne. Riguardo al trend non è verificabile da quel grafico che è comunque in calo. Andrebbe poi fatta una comparativa con l'estero per capire di cosa stiamo parlando e lì i dati dicono che siamo tra i paesi meno pericolosi (adesso invece parlo nello specifico di femminicidio). Ora, le domande che mi faccio io sono principalmente queste: 1) come mai in un paese in cui gli stereotipi di genere sono ancora molto accentuati invece i femminicidi sono (dal pdv statistico) pochi? 2) Dando per scontato un numero fisiologico è ancora possibile scendere nel tasso nel nostro caso? 3) Con una corretta educazione a scuola (che reputo fondamentale) siamo sicuri che abbatteremo i femminicidi e non magari "solo" gli stereotipi di genere? Non ho intenzione di scatenare un putiferio sull'argomento, so bene come vanno queste cose. Ma i dati vanno guardati in maniera fredda e staccata altrimenti gli facciamo dire solo quello che vogliamo noi.
1) forse non c'è una diretta correlazione tra violenza e stereotipi di genere (qualsiasi cosa voglia dire)
2) il numero di femminicidi, già bassissimo in numeri assoluti, si abbasserà ulteriormente ma è irrealistico portarlo a zero
3) ben venga l'educazione sentimentale, ma non può evitare che i pazzi facciano del male alla gente anni dopo la scuola
Attenti a non commettere gli stessi errori di spagna e Argentina. Mi sorprende che si parli di milei solo ora. Cmq grazie X il vostro lavoro
"Non riusciamo a parlare di" è una frase che potremmo dire per tutti i temi sociali, i dibattiti sociali sono molto radicalizzati e affondano le radici in divisioni identitarie (quello del femminicidio più di altri) , è normale che sia difficile discuterne in modo civile e profiquo.
Booo, francamente a me pare che non si discuta di altro, da anni ormai ................. in Europa siamo la Nazione con meno femminicidi di tutti, meno della Germania, della Francia, della Sagna eppure è il problema principe, tanto che le donne italiane hanno paura ad uscire di casa, qulche cosa non mi torna.🤗
Da dopo il caso Cogne (2002) non si parla più nemmeno degli infanticidi, eppure ci sono ogni anno ma alla stampa non interessa molto.🤐
😮 Non sapevo si potesse creare musica con l'IA come l'hai descritta tu. Fammi capire, significa che per esempio dopo 50 anni puoi scoprire magicamente una nuova canzone cantata da John Lennon stranamente dimenticata su un scaffale ed invece è stata generata da una IA? Ma dove andremo a finire.
Di solito mi piace come Breaking Italy sia scrupolosa nell'interpretare i dati, ma oggi mi sembra che abbia preso una cantonata: il grafico degli omicidi in video mostra che stanno tutti calando, sia vittime maschili che femminili. Però ovvio che se parti da una situazione in cui il rapporto delle vittime di omicidio tra i due sessi è 5:1, noterai una maggiore diminuzione di quelli maschili. Inoltre dal grafico sembra che stiano semplicemente convergendo, probabilmente entrambi ad un "minimo fisiologico". Quindi boh, sono perplesso, perché a quanto pare in questo caso Breaking Italy e' partita da una conclusione per poi sforzarsi di interpretare i grafici per dimostrarla, il che e' antiscientifico 🤔
le 3 curve non convergono tutte insieme a 0 nello stessa ascisse, quindi è giusta la sua interpretazione.
@Giulia-yn4hh "un uomo può evitare di venire ucciso da altri uomini (che sono perlopiù sconosciuti)" e come si fa ad evitare? Devo mettere la maglietta della salute? Chiedo perchè almeno la prossima volta che tentano di uccidermi durante una rapina so cosa fare
@Giulia-yn4hh avete una dissonanza cognitiva da far paura. non mi stupisco siate tutti vaccinati.
@@elioponsetto8943 non è giusta, è manipolazione dei dati. E' un comportamento scorretto
@Giulia-yn4hhsicura di aver "considerato le variabili"? Guardando il grafico, i femmicidi non stanno diminuendo MOLTO lentamente come dici tu. Sono letteralmente dimezzati. Omicidi maschili sono scesi a un terzo ok, ma partivano dall'essere 3 volte tanti quelli femminili.
Il resto è interpretazione.
Vuoi aggiungere variabili? Prego, così ne parliamo.
Ho una domanda sto tizio vuole allentare le leggi sulle armi, ma che leggi ci sono attualmente in argentina sulle armi?
Questo video dovrebbe essere preso a modello per imparare cosa NON si deve assolutamente fare quando si vogliono usare dati per parlare di un fenomeno. A meno che non si voglia insinuare che una società dove gli uomini vengono uccisi 5 volte più delle donne sia auspicabile (spero che siamo tutti d'accordo che, in teoria, ammettendo che un certo numero di omicidi ci sarà sempre, questi dovrebbero essere ripartiti in maniera equa tra uomini e donne), il fatto che in proporzione al totale il numero di omicidi che coinvolgono donne sia aumentato è una cosa POSITIVA, se siamo interessati all'equità. Il problema è che prima il rapporto era completamente sbilanciato nei confronti degli uomini (e lo è ancora in parte), non che ora lo sia nei confronti delle donne. Se il numero di omicidi di donne fosse diminuito di pari passo a quello degli uomini saremmo ora di fronte a una società molto più diseguale di quanto non lo sia.
Se si vuole parlare di femminicidi si usino i numeri sui femminicidi, invece di cercare di trarre bizzarre conclusioni da premesse sbagliate sugli omicidi in generale.
Che schifo, davvero. Dato che gli omicidi di uomini sono diminuiti allora bisogna condannarli. Boh, io dopo questa tolgo l'iscrizione. Completamente fuori di testa.
Vorrei un confronto Shy VS Wannabebuddha/Yasmina/Crepaldi sull'argomento.
Mettiamoci anche un bel Wesa. Tanto la durata del confronto è l'andar a cercare i numeri totali e prendere atto che sono praticamente niente e che l'Italia è fra i paesi messi meglio al mondo sul femminicidio.
Vi lascio qui un commento di Fact Checking, abbastanza disilluso dopo tutto lo schifo che sto leggendo e sentendo ovunque, riguardo la questione dei femminicidi e la narrazione che si sta portando avanti.
L’ho scritto sotto un altro video ma vale lo stesso, penso sia molto informativo.
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Faccio un fact checking, da persona che studia e si occupa di temi sociali da anni, per smentire ahimè tutta la retorica e la narrazione tossica che purtroppo sta girando in questi giorni…
1) No, gli omicidi e le violenze in contesti relazionali non sono un problema di genere, ma un fenomeno trasversale trasversale. Un problema di genere indica che sia intrinsecamente legato ad un genere che commette un’azione, spesso a discapito di membri dell’altro genere.
Questo implicherebbe, nella narrazione che viene fatta passare, che l’uomo sia intrinsecamente un essere possessivo verso la donna, e che per gelosia e senso di dominazione decide di picchiarla o ucciderla per tenerla sotto controllo. Fenomeno che sarebbe esclusivo del maschio in quanto tale.
Sappiamo con assoluta certezza, da decenni di letteratura scientifica e statistica, che questo è assolutamente falso.
Il fenomeno delle violenze in contesti relazionali/amorosi, fino all’omicidio, è purtroppo diffuso simmetricamente tra i due generi, il maxi studio aggregato di Murray A. Strauss del 2011 ha messo un punto sulla questione, che era comunque già chiara da anni.
2) Le violenze e i fenomeni tossici annessi sono spiegabili dalla psicologia e questo ci potrebbe permettere di prevenirli in modo più efficace: la violenza, la rabbia, l’aggressività, la gelosia, sono tutte emozioni che nascono dalla paura, che nei contesti relazionali è la paura di perdere l’oggetto della nostra dipendenza.
Dipendenza affettiva che funziona esattamente come tutte le altre dipendenze, e quindi causa un abbassamento della soglia razionale e dell’autocontrollo, genera panico, paura della perdita, dall’abbandono, che generano di conseguenza ancora più possessività che può sfociare in aggressività.
Questi fenomeni neurobiologicamente vengono scatenati dall’amigdala, che chiaramente è un’area del cervello che hanno sia uomini che donne, non a caso la possessività e i fenomeni di gelosia tossica e isterica sono statisticamente trasversali ed equi tra i generi e in generale nella popolazione.
Così come le violenze di genere sono trasversali.
Per avere un esempio concreto di come può funzionare l’isteria di gelosia anche da parte femminile, e le conseguenti aggressioni, vi invito a vedere il servizio delle Iene fatto su Natalia Paragoni, oppure la storia di Giuseppe Morgante.
Il modo migliore per debellare questo fenomeno è rivoluzionare il paradigma culturale alla base delle relazioni sentimentali, superando la cultura del romanticismo, quello che in psicologia è stato anche definitivo “Post-Romanticismo”, eliminare culturalmente tutti quei fattori emotivi e di idealizzazione o dipendenza che permeano la cultura delle relazioni, superare in parte anche il paradigma monogamo.
3) Gli omicidi quindi come detto sono un problema trasversale, in realtà in Italia statisticamente siamo messi molto bene, siamo il secondo Paese in Europa col tasso di omicidi più basso, e due terzi degli omicidi sono commessi verso maschi.
I numeri dei cosiddetti “femminicidi” sono sistematicamente manipolati in quanto i media, seguendo il modus operandi delle associazioni femministe, prendono in considerazione tutti gli omicidi verso donne, in realtà il Ministero dell’Interno pubblica un report annuale con tutti gli omicidi commessi suddivisi per genere e modalità, da quel report sappiamo che gli omicidi verso gli uomini sono circa 200 all’anno, gli omicidi verso donne sono circa 100 all’anno, e di questi, solo tra i 50 e i 60 mediamente sono commessi da uomini partner o ex partner.
Ad esempio ad oggi nel 2023 siamo a 53 casi.
Invece, per quanto riguarda gli omicidi commessi da donne verso uomini, siamo intorno ai 20/30 omicidi all’anno.
Al contrario delle violenze, che sono pari, gli omicidi sono invece leggermente inferiori verso gli uomini da parte delle donne per via della differenza di forza fisica, ecco che infatti generalmente le donne che uccidono lo fanno molto di più con metodi più strutturati, ad esempio tramite sicari o veleno.
Detto ciò, parliamo sempre di causi al di sotto delle 100 unità, sono dati in calo vertiginoso da anni, siamo al minimo storico di omicidi, sia verso maschi che verso femmine, e siamo tra i Paesi più sicuri al mondo.
Per fare un paragone statistico per mettere in relazione le incidenza, i suicidi in Italia sono 4000 all’anno, le morti sul lavoro sono 1400 all’anno, le morti per incidente stradale sono 3000 all’anno.
4) Violenze e omicidi sono proporzionalmente più diffusi tra le coppie omosessuali rispetto a quelle eterosessuali, questo è un dato corroborato da tutti gli studi fatti sia in Nord America che in Europa.
Anche per le donne lesbiche proporzionalmente il tasso è più alto rispetto agli etero.
Questo conferma che il genere così come tutta la retorica sul patriarcato non c’entra nulla.
5) La narrazione che il femminismo sta facendo attraverso i media è terrificante e pericolosa oltre che assolutamente falsa.
Si sta solo aizzando il terrore ingiustificato nelle ragazze che, di conseguenza, inizieranno (come già sta succedendo) ad odiare per pregiudizio gli uomini, si creerà una frattura sociale con conseguenze terribili che porterà all’odio reciproco e alla diffidenza reciproca, situazione simile a quella che già sta avvenendo in Corea del Sud, cosa che porta alla disgregazione sociale e ad un aumento di fenomeno di intolleranza e violenze da ambo le parti, nel soliti sistema di escalation.
Inoltre non si andrà a risolvere il problema perché come detto per risolverlo bisogna rivedere la cultura relazionale nell’ottica di annullare le dipendenze affettive, per ambo i sessi.
Il femminismo non si occupa proprio di queste dinamiche, tutto ciò che si fa è aizzare l’odio e il terrore verso l’uomo, cosa che ripeto, non serve a nulla e anzi peggiora la situazione.
❤
Commento interessante, se non altro perché dice davvero qualcosa di diverso da ciò che si sente ovunque, ma proprio per questo ammetto che preferirei anche vedere le fonti dei punti da te elencati. A parte lo studio citato del 2011, riusciresti a portare delle fonti per il punto da te esposto o, quantomeno, indirizzarmi su dei nomi-studi? Grazie in anticipo.
Seguo
Fa piacere leggere commenti di persone dotate ancora di spirito critico in mezzo ad un mare di analfabeti funzionali
Seguo per le fonti
Questione Argentina, mi pare un po superficiale Milei ha già la coalizione l'ha dichiarata prima del ballottaggio, si allea con il partito di centro, che non è il nostro centro ovvero Renzi-Calenda, ma ha gente decisamente più affidabile. Francamente la vedo difficile che faccia peggio dei precedenti, a meno che non venda l'intera argentina alla Russia
Morti bianche quasi dieci volte di più, morti in strada quasi trenta volte in più. Il fumo quanti ne ammazza? L'obesità? Etc.
I dati che si portano già dimostra che siamo tra i migliori al mondo sulla questione.
Si dovrebbe insegnare il rispetto reciproco verso gli altri onde evitare violenze fisiche e psicologiche.
I dati mostrano solo quanto il problema sia limitato a pochi casi, che ahimè, sarà praticamente impossibile azzerare.
Peccato che i casi da te menzionati siano DA ANNI seguiti da campagne per prevenire/educare la popolazione. Per i femminicidi siamo ancora ai brillanti come te che parlano di " migliori al mondo " "problema limitato a pochi casi " ( in continua crescita ) etc. Ti do un altro aiutino sul perchè siamo " tra i migliori al mondo". In Russia la violenza domestica non esiste. Sono i tra i migliori al mondo. Non esiste il reato e non ci sono dunque dati da paragonare a quelli degli altri.
@@puffamalvagia2947 A parte che si parla in continuazione di femminicidio, ben oltre il fenomeno per numero di morti. Ma poi... non è un reato che puoi nascondere. Anzi: i numeri vengono gonfiati perché dentro i femminicidi vengono messi anche casi che non dovrebbero esserci.
@@puffamalvagia2947Io mi sono fatto per tutte le superiori due incontri all'anno sul tema e ho finito la scuola da 6 anni... Incontri molto dettagliati sul fenomeno fatti in collaborazione con centri antiviolenza, i quali mi ricordo subivo ai tempi con una certa rabbia per la mancanza totale di prospettiva sul fenomeno opposto, ma questo è un dettaglio a parte. Forse la mia esperienza è isolata e molte scuole non ne parlano nemmeno ma che sia una tematica ancora del tutto assente dall'istruzione non mi sembra
@@puffamalvagia2947 i dati sono oggettivi, stiamo parlando di 150 casi annui di media su una popolazione di scarsi 60 milioni di persone.
Sono statisticamente pochi e più è basso il numero dei casi e più sarà difficile migliorare la situazione.
Come già detto bisognerebbe lavorare sul rispetto del prossimo, invece che fomentare inutili conflitti di genere che vanno solo a spargere odio e saccenza inutile, come dimostrato dal tuo commento.
Per quanto riguarda la prima parte della risposta, la violenza sulle donne ha grande risonanza, sia dal punto di vista mediatico che politico
Grazie mi hai evitato di scrivere un papiro, aggiungo che gli infanticidi sono quasi la metà dei femminicidi mentre le morti sul lavoro di uomini sono ben 200 l'anno
Beh onestamente mi sembra uno scambio più che equo:
L’artista dà il proprio permesso all’utilizzo della sua voce (senza la quale esistenza ovviamente questa voce non sarebbe disponibile (appunto) ed in cambio ricevono un compenso monetario.
Scusa Shy ma mi tocca notare che nei dati mostri i numeri di donne morte ma questo non equivale necessariamente a femminicidi. Non sarebbe il caso di analizzare meglio questo numero?
Rispondo al titolo in modo provocatorio: forse non è più ora di parlarne, è ora di agire.
Sarebbe abbastanza inutile agire senza averne parlato e trovato una linea di azione congrua da seguire. Agire certo, ma in che verso? Come?
Facendo esattamente cosa?
agire come?
@@mclovin166 diventando tutte lesbiche, così non potete essere fidanzate, e di conseguenza perseguitate, dagli uomini brutti e cattivi.
Fammi capire, dovrei capire perché una persona è psicopatica e aiutare la comunità a estirpare le psicosi (da gli uomini e basta)? Ho già il mio di lavoro, non ho voglia di fare lo psicologo
Ciao Shy, se compari con 30 anni i femminicidi sono dimezzati in rapporto alla popolazione, anzi, a causa dell'invecchiamento della popolazione sono calati anche di più della metà.
Vero ma vengono tirati fuori ogni tanto quando fa comodo, anche perchè a volte capita la stessa cosa ma finisce in un trafiletto, ed altre volte come nell'omicidio della studentessa diventa il caso nazionale e se ne parla per giorni. Boh...non saprei che dire, ma la sensazione è quella.
Non si tratta di eliminare le nuove tecnologie, si tratta di salvaguardare il proprio portafoglio
Vi faccio un piccolo appunto perché immagino che ci teniate e che sia stata una svista di montaggio. In questi casi bisognerebbe evitare di mostrare foto della vittima e dell'omicida insieme felici. È un po' un'ulteriore violenza
non mostrare la verità e raccontare la storia del maschilista totalmente cattivo che manipolava la povera ragazza pura col patriarcato è una viol**** verso Giulia che passa per ingenua e verso le persone che hanno relazioni con c****nali che si nascondono dietro modi gentili.
Il motivo è la perdita di controllo che alcuni uomini non riescono ad accettare
Complimenti ai campioni nei commenti che accusano Shy di non sapere interpretare i dati quando sono loro stessi a non aver capito. Gli omicidi in generale sono DIMINUITI (tutti, anche i femminicidi) da un po' di tempo a questa parte, tuttavia in rapprto agli altri tipi di omicidi i femminicidi sono diminuiti meno, quindi occupano al giorno d'oggi una fetta più grossa IN RAPPORTO agli altri, il grafico a 2:35 è molto chiaro. Invece di mettere le mani avanti, invece di fare i vittimisti, pensiamo alla nostra cultura. Parlare di queste tematiche non fa male, anzi il contrario, sensibilizzare è giusto e aiuta sia le donne che gli uomini. Io vi chiedo, un uomo che ha una mentalità possessiva e che si spinge a un gesto tanto estremo, sta bene? Se iniziamo a eradicare certi forti concetti alla base della nostra società, se insegniamo agli uomini che possono parlare delle loro emozioni con qualcuno, e non che sia vergogna farlo, se insegniamo loro che le donne non si possiedono e che loro stessi non dovrebbero mai farsi possedere da una donna, che male fa agli uomini? Si è parlato tantissimo di "educare gli uomini" o "portare cultura nelle scuole" e io ho visto gente inneggiare all'attacco verso il genere maschile e al fascismo. perchè l'educazione fa cosi paura? nessuno vi sta attaccando, se voi non avete una certa mentalità non siete parte del problema. Tuttavia ne diventate parte quando dite "no! non bisogna educare gli uomini, non siamo tutti così". Ripeto, l'educazione sulle emozioni e sulla loro gestione, sul concetto di possessione nelle relazioni insegnato, per esempio, a scuola, non può che fare bene. Educazione rivolta a tutti è un dovere e un diritto.
Domanda: secondo te i femminicidi sono diventati degli assassini perchè qualcuno si è dimenticato di dir loro che le fidanzate non vanno uccise? 😉
da quello che ho capito Filippo era seguito da uno psicoterapeuta, però forse era già troppo tardi ormai ...
Ma è chiaro che devi considerare l'effetto pavimento. Fra l'altro se scorporassimo dai numeri che vengono dati tutti i femminicidi commessi da stranieri (che per forza di cose non sono il frutto del nostro "patriarcato") in Italia e tutti quelli che non sono davvero femminicidi (ad es. prostituta uccisa dopo un ricatto, che è cmq un omicidio ovviamente) i numeri sarebbero ancora più bassi. E stiamo parlando davvero di pochi casi l'anno per cercare di risolvere il problema dall'alto.
@@adramelch82 non capisco perchè tutta questa premura nello sminuire quei numeri. Ti fa davvero così paura la parola "educare"? Inoltre per quanto riguarda gli immigrati, non è che tu debba considerarli un compartimento stagno completamente a sè stante, perché il lavoro di integrazione che si fa nei loro confronti è molto importante e sicuramente va a influenzarli a lungo termine.
@@buburuxyma può anche essere vero in questo caso, ma non lo sarà per tutti gli altri. Inoltre non basta che ci sia lo psicologo, anche i genitori dovrebbero accorgersi che quando tuo figlio dice che si vuole ammazzare dopo che si è lasciato, mostra comportamenti possessivi, tu lo debba aiutare. non sto dicendo che questi casi fossero tutti prevenibili con facilità, anzi, non è facile attuare questo lavoro di prevenzione. Proprio per questo bisogna agire in maniera più radicale
Mi dispiace, ma secondo me il primo blocco è stato gestito piuttosto male. Si nota la sensibilità di non dire il nome dell'ex e nella scelta delle parole all'inizio, ma poi il discorso peggiora notevolmente. Un po' deluso
Non capisco una cosa del modo in cui hai spiegato il femminicidio, dal grafico sembra che gli omicidi degli uomini si stiano stabilizzando, come quantità, sullo stesso livello di quello delle donne ma questo non significa che ha raggiunto il punto minimo? Nel senso si spera sempre che gli omicidi, sia di uomini che donne, arrivino a 0 ma nel mondo vero avere 500 omicidi totali all'anno su una popolazione di 60 Milioni non è un ottimo risultato? Perché mi verrebbe anche da pensare che la quantità di risorse necessarie per limare quel numero crescerebbe a livello esponenziale. Quindi mi chiedo anche quanto siamo disposti e quanto ce lo possiamo permettere di investire risorse per far scendere quel numero. Faccio un ragionamento "freddo" sulla questione perché non abbiamo risorse infinite e ci sono tematiche più urgenti e che hanno più impatto maggiore sulla popolazione ad esempio le morti sul lavoro.
Eh... ma vai a spiegarlo
Per far arrivare quel numero a zero, infatti, si sta facendo del terrorismo mediatico, così che saremo noi stessi a chiedere misure di controllo più all'avanguardia. ecco come ci togliamo libertà da soli.
globalmente l'italia è un paese molto sicuro, che non significa che non succede nulla.
HA SENSO RIPETERE LE STESSE COSE A QUANTO PARE PERCHè QUALCUNO SE LE DIMENTICA.
Quando parliamo di femminicidio rimaniamo senza voce...
😞
Sto cominciando perdere la pazienza riguardo a tutte queste regolamentazioni che vengono imposte su internet. Per cenrti versi ormai è diventato quasi invivibile (per me).... ogni volta che viene creato qualcosa di bello appena prende un minimo piedi viene istantaneamente snaturato e castrato facendogli perdere a volte il senso stesso per cui era stato concepito. che amarezza
Io invece trovo che arrampicarsi sugli specchi sia trovare per forza un motivo per rendere la vita di una determinata categoria di persone più importante di altre.
Nessuna persona è più importante, nessuna categoria è più importante. Importante è non ignorare i problemi sistemici, ma nessuno è più importante. Capisco che alcuni ne parlino così tanto male da incasinare tutto, ma credimi, le persone di buon senso non pensano in modo così misero da considerare un essere umano meglio dell’altro.
Il punto è che qua si sta dando importanza ad un problema ignorandone altri altrettanto sistematici come se fossero problemi separati, la violenza è violenza, fa male a tutti e questo pare non essere chiaro ai più.
@@gabrielpaquola4158 non proprio, o almeno non credo.
Che questo problema sia sovraesposto e in troppi ci mangino troppo e molto male è verissimo, e questo è terribilmente controproducente per tutti, visto che esaspera ogni cosa e spesso amplifica le divisioni. Ma che se ne parli perché è importante, proprio perché racconta qualcosa di noi che sarebbe bene affrontassimo tutti lucidamente, è importante. Solo se ne dovrebbe parlare con la testa, non con le viscere.
Più o meno, la testa serve fino ad un certo punto, per comprendere le cose a volte e necessario sperimentale. Non stiamo parlando di piani inclinati ma di persone.
Non intendo sperimentare necessariamente in modo diretto, sto parlando anche di quello strumento sociale molto potente ma anche pericoloso chiamato empatia.
Mh. Quando si tratta di lasciare una traccia digitale (es. pagando con carta) nessuno smbra comprendere le implicazioni di abbandonare i dati alla rete. Quando c'e' da far soldi (es. "i miei disegni, che mai avrei pensato di farci un euro ma adesso voglio i copiright") di colpo si solleva l'interesse.
Beh, e' gia' qualcosa. Almeno il messaggio inizia a filtrare.
Che tristezza i femministi...
Già considero idioti chi utilizza seriamente la parola femminicidio, poi uno che considera il problema femminicidio grtavissimo eprche' sono stati ridotti gli altri tipi di omicidio, e' proprio il top
Siamo una società dove il fatto che gli uomini vivano un po' di più diventa un problema femminile.
Alessandro mi sa che hai cannato un bel po' riguardo i numeri dati sul numero di femminicidi,i quali non è vero non che stanno diminuendo, anzi.
Il problema è che, per la legge dei grandi numeri, variazioni percentuali, anche alte, non saltano all'occhio quando i volumi sono relativamente bassi.
Ti invito a rivedere i dati.
Li hanno mostrati ieri su Liberi Oltre
Una considerazione. L'educazione nelle scuole da sola non credo basti. In Giappone esiste una educazione al rispetto importante fin dalle scuole dell'infanzia però d'altro canto c'è un problema molto serio per quanto riguarda la mercificazione del corpo femminile. Difatti, la cultura hentai (manga/anime) cela ahimè anche il lato oscuro del Giappone. La donna spesso raffigurata con forme sinuose e possibilmente dall'aspetto giovanissimo, quasi sempre va anche oltre il limite percepito della legalità..
Senza considerare anche anche altri aspetti particolarmente oscuri e perversi del Giappone, tutte cose che per conprenderle a fondo bisogna tornare indietro di molte centinaia di anni arrivando addirittura al Giappone feudale.
Questo solo per dire che gli aspetti legati al femminicidio possono essere molteplici e non è affatto semplice debellare la questione. Demonizzare o colpevolizzare tutti gli uomini è stupido, o frutto di propaganda di partiti di potere.
Anche gli stessi social, il web, sono una vera piaga. Vediamo ogni genere di violenza su internet, le aziende fanno quel che gli pare, testate giornalistiche comprese e lo Stato non fa nulla. Basta pensare ai vari filmati di guerra reperibili tranquillamente anche sui maggiori quotidiani online. Tutto questo porta ad una assuefazione versi il dolore e della morte stessa.
E pensiamo davvero di risolvere la situazione con un po' dl educazione civica nelle scuole? Io non credo proprio.