Quelle righe lette di Kundera me le sono segnate a 16 anni quando ancora mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo, mi riscoprivo, mi amavo e poi mi odiavo. Un po’ lo faccio ancora oggi ma con più consapevolezza e controllo. È una parte bellissima di quel libro, ti ringrazio per condividerla. Grazie anche per affrontare questo argomento perché è un tema estremamente attuale e di cui si parla ancora poco, in bianco e nero, condannando o celebrando la chirurgia estetica. Grazie per aver riportato le diverse sfumature di questa pratica, approfondendo le storie di chi la vive, l’ha vissuta o la desidera
E' inutile negarlo, la bellezza ci governa, non solo dei corpi e dei volti ma di tutto ciò che ci circonda, miriamo tutti innegabilmente al bello. Questo video mi ha fatto pensare alla metamorfosi di Kafka, ricordo di averlo letto al liceo, in tedesco, cosa che rendeva le parole ed i concetti ancora più bruschi. Tutto il racconto si sviluppa sullo stravolgimento della vita del protagonista una volta diventato un brutto scarafaggio, l'avversità dei familiari e l'impossibilità di lavorare, di vivere. La sua anima completamente offuscata dalla sua immagine. Ecco, penso che seppur nella realtà tutto ciò non sia così drastico credo che l'immagine conti, soprattutto nell'era dei social. E non dobbiamo vergognarci di voler migliorare, l'importante è non omologarsi.
Interessante. Irene Graziosi ha accarezzato il tema. Ho apprezzato particolarmente la considerazione finale sulla tenerezza e il riferimento conclusivo alle neuroscienze, che ho trovato autentico.
la ricerca della bellezza è anche, e soprattutto direi, ricerca di potere. Una delle forme di potere che esercitiamo, consapevolmente o meno, per manipolare gli altri senza che questi se ne accorgano. Un po come la gioventù, che è un'altra forma di potere a cui più o meno tutti aspiriamo, come dimostra lo straordinario sviluppo dell'industria cosmetica. Se non siamo belli, se non siamo giovani, il nostro potere si riduce e ci sentiamo subito tagliati fuori dalla parte della vita più seducente che è quella che riguarda la sfera romantica. Peccato che la bellezza sia un concetto effimero perché viviamo in una società che non perdona le imperfezioni e queste, con gli anni, prenderanno pur sempre il sopravvento e ci ritroveremo se non al punto di partenza, poco più avanti e comunque più indietro di quello che immaginavamo. Non sarebbe più saggio imparare a convivere con le imperfezioni del nostro corpo, accettarle per quello che sono, e cioè una nostra caratteristica, e concentrarci sullo sviluppo della nostre capacitá e non solo sul perfezionamento del corpo?
Stavo per scrivere lo stesso concetto ma poi ho letto il suo commento e penso che dica tutto! In più, vorrei aggiungere, che questo connubio « provato » dalla scienza, tra bellezza e moralità è una deduzione molto pericolosa e riduttiva (la fisiognomica è stata la base delle teorie razziste di fine ottocento..). La verità è che nella nostra epoca ci guardiamo troppo, penso nessun essere umano prima di noi abbia visto il proprio volto così tante volte e così a lungo nella propria vita. Viviamo praticamente con una macchina fotografica in tasca 24/24, il che è veramente surreale a pensarci…
il discorso del potere è un ampliamento che rende il tema ancora più enorme. Mi viene in mente, oltre al discorso della seduzione, anche il sistematico odio che le generazioni più anziane provano per quelle più giovani. C'è la fascia dei ventenni che viene detestata o guardata dall'alto in basso o derisa dalle fasce più anziane (spesso con un'acredine la cui forza pare proporzionata all'anzianità) non solo perchè i più giovani detengono un linguaggio e uno stile che con l'età inizia a diventare sempre più difficile da capire, ma perchè con il ricambio generazionale ci si inizia a sentire superati, sfioriti, con la presa sullo zeitgeist che si allenta anche fosse semplicemente per lo scorrere del tempo, e la perdita di bellezza va di pari passo con la perdita di potere - legato alla bellezza, alla giovinezza, che per definizione detiene tutte le potenzialità per il futuro. Per cui abbiamo quelle reazioni di rifiuto, quella resistenza ad uscire di scena, quel non accettare che non è più il nostro turno.
@@paoloc9747 questo odio di cui parli é una deviazione da un cammino di maturitá che ciascun uomo dovrebbe intraprendere nel corso della sua vita. Mi spiego meglio. Da piccoli abbiamo un ego smisurato, il mondo di fantasia che ci costruiamo é praticamente senza limiti e ci crediamo eroi, eroi capaci di fare tutto. Nell'adolescenza poi definiamo i nostri miti, vogliamo diventare come quella rockstar di successo, o un campione di calcio, o un celebre chirurgo trattato come una divinitá. Il nostro ego è ai massimi. Poi arriva l'etá adulta e dobbiamo fare conto con i limiti. Non é cosí facile realizzare quello che avevamo sognato perché le nostre capacitá non sono quelle che avevamo immaginato, non sono superiori a quelle degli altri, sono "solo" nella media. Il nostro ego subisce il primo colpo. Si comincia a sgonfiare. Inizia un processo irreversibile che continuerá fino alla vecchiaia. Infatti la vecchiaia cosa altro é se non questo processo di sgonfiamento dell'ego che viene ridimensionato dai limiti sempre più stringenti con cui dobbiamo fare i conti? Eravamo partiti con un ego smisurato, ci ritroviamo con un ego ai margini dell'irrilevanza. É un processo naturale che fa parte della vita ma molti anziani lo rifiutano e sviluppano quell'odio generazionale di cui parlavi tu. Si vorrebbe mantenere lo stesso ego della gioventù, la stessa forza, le stesse aspettative, ma il corpo ci abbandona e dobbiamo accettare che il ciclo vada avanti e chi viene dopo di noi, i giovani, si prendano il palcoscenico che un giorno era stato nostro.
Allora le persone africane perché hanno il naso largo non rientrano nel canone della bellezza io penso che stiamo andando verso una società fatta di persone tutte uguali senza caratteristiche davvero uniche , trovo la chirurgia estetica utile solo in persone che hanno avuto degli incidenti gravi o comunque deformità importanti . Trovo che questo modo di approcciare con semplicità al cambio di parti del nostro corpo sia una cosa deleteria e per niente giustificabile ! Con troppa facilità i chirurghi estetici fanno questo lavoro usano le insicurezze dell essere umano per fare soldi ! Pensiamo che in Giappone invece saturi della perfezione mettono denti imperfetti integolari per avere un unicità . Arriveremo ad un punto che la gente satura della bellezza stereotipata si farà fare un naso bellissimo unico come il tuo ❤
Meravigliosa irene, il tuo libro "il profilo dell'altra" è un capolavoro di contemporaneità ❤ bellissima anche questa ricerca e finale narrativo bellissimo❤
Apprezzo questo video e il tentativo di Irene di sdoganare il tabu della chirurgia estetica MA ci sono dei ragionamenti che non stanno in piedi. 1) "quando mi sono vista allo specchio mi sono finalmente riconosciuta" voglio ben vedere! chi userebbe la chirurgia per diventare meno aderente agli standard del tempo. Me lo immagino proprio "No, no, io con il naso aquilino e il doppio mento mi sono sempre pensata in questo modo" Dai fa ridere 😂 2) associare l'estetica al giudizio morale è umano MA rimane sbagliato. Sarebbe come giustificare chi sulla base del colore della pelle basa i propri pregiudizi. Ripeto è umano farlo e lo facciamo tutti continuamente (giudicare sulla base dell' estetica), ma la soluzione dovrebbe essere l'educare a non mettere in atto questi ragionamenti (almeno tentarci in un primo momento).
Quello che più mi lascia perplesso riguardo la chirurgia estetica è che si tratta di interventi che, per come la vedo io, sono qualcosa di tendenzialmente nocivo, potenzialmente pericoloso e, in ogni caso, indesiderabile. Io non sono mai stato considerato bello ma l'idea di andare sotto i ferri solo per compiacere la visuale altrui mi è sempre sembrata irragionevole. È anche vero però che la mia bruttezza non è mai stata imputata ad un solo elemento puntualmente modificabile (esempio: il naso), e che, essendo uomo, non sono esposto alle pressioni ad esser bello che le donne subiscono costantemente...
Ottimo lavoro che avere fatto ero un partito con dei grossi pregiudizi sulla chirurgia estetica, non ci avevo pensato in questi termini mi fatto pensare il mio corpo anche come lo vivo. Posos dire che per me anche più semplice rispetto abbastanza i cannoni alto magro ma tonncio occhi grandi. Però vorrei puntare l'attenzione che sia una cosa molto più personale che sociale secondo me. Ci sono persone particolarmente belle che non si piacciono. E ho anche capito che voglio essere me stesso nessun altro, che me stesso.
Ahahaha mi sono messa a "misurare" le proporzioni della mia faccia in metro! Grazie per il video, super interessante e ben raccontato. E anche a me era rimasta super impressa l'immagine di Teresa allo specchio 🌱❤
nella mia prfessione ho fotografato migliaia e migliaia di persone e non ne ho mai incontrato una che accettasse la propria immagine riflessa nello specchio ... fatevene una ragione
La medicina e la scienza non sono neutre, sono un prodotto(/dispositivo) umano, per cui quel giudizio estetico non è neutro. A me ad esempio il tuo naso piace
Argomenti interessantissimi che mi appassionano molto. Mi è impossibile esaurire tutte le mie considerazioni in un commento su UA-cam, però una cosa mi ha colpita tantissimo: buona parte del video si concentra sulla forte consapevolezza rispetto al naso di Irene Graziosi e addirittura il medico le dice che è la parte principale che andrebbe corretta, secondo quello che dice essere un canone classico e generale di bellezza. Pochi secondi dopo, una donna che sfido chiunque a dire che sia brutta, in un’immagine liberty altrettanto bella e armoniosa, ha esattamente lo stesso “difetto” nel profilo, che viene attribuito al naso di Irene. 🤔
da bambina ha sempre ricevuto complimenti e vedevo il viso delle persone stupito. Io mi vedevo carina ma normale con capelli lunghi si cui ero fiera. Mi sono sempre chiesta e chi non riceve questi complimenti come sta? Essere belli-e è una fortuna. Io mi sento fortunata ma penso di capire chi vorrebbe essere. È più semplice se sei bella e gentile fare una conversazione essere giustificata se arrivi in ritardo o per diciamo altri difetti lievi. Dall'altra ho spesso percepito invidia e questo no non è piacevole anzi. Avere un viso e un corpo che si notano a volte è un gran casino ma purtroppo nella società attuale essere reputati brutti temo sia peggio..
Bel format ma non è piuttosto obsoleta l'idea di bellezza come la risultante dell'applicazione di un canone e della ricerca di rapporti geometrici? Se osservo un volto/corpo in una foto o in una situazione statica posso anche esprimere un giudizio di questo tipo, ma la realtà è movimento, la bellezza di un volto/corpo dipende invece dal movimento che il soggetto vi imprime. Il movimento è una conseguenza di altri fattori: personalità, emotività ecc.
Io ho sempre visto la chirurgia un baro. Sentirsi dire sei bella quando sei tutta rifatta che senso ha? Io ho sempre cercato di esserlo in modo naturale, palestra, trattamenti ecc..la bellezza sudata è vera
Magari è un’altra super pippa mentale ma mi sono sempre chiesta perché la natura abbia scelto proprio la simmetria, che è anche bellezza, come linguaggio per indicare salute? In effetti tutto ciò che è un segno organico di patologia è brutto, se non addirittura disgustoso. Mi chiedo ancora come Galeno potesse affermare “pus bonum et laudabile”.
Una volta ascoltai in un video un grande fotografo che spiegava come il cervello, in realtà, non ci riconosce più dopo gli interventi chirurgici e quindi dopo il naso ci si rifà la bocca dopo la bocca gli zigomi e via così 😢😢
ho trovato il video molto interessante, ma non mi sento d'accordo su niente. Credo la società vada educata a prendere la bellezza per quello che è un elemento e non l'elemento. Credo che il concetto stesso di bellezza, al di là della classicità professata dal professor Noviello, sia del tutto dipendente dal tempo e dallo spazio e non un assoluto. Penso che ognuno sia libero di intervenire sul proprio corpo come crede, ma mi fa stare meglio pensare che lo fa per sé e non per rispondere a una richiesta o a uno standard sociale. Infine, proprio negli ultimi minuti, mi pare che venga lanciata - in modo piuttosto confuso - una bomba: la connessione tra bellezza estetica e bellezza morale. A metà mi fa pensare a Lombroso, a metà mi piace, se davvero c'è questa connessione, pensare di promuoverla in senso inverso, ovvero che dalla bellezza morale nasca anche l'apprezzamento estetico. Mah 🤨
Cara Sara, non dico che bellezza morale e bellezza estetica sono connesse (cioè che da una dipenda l'altra ecc). Dico che il nostro cervello utilizza le stesse aree per valutare bellezza estetica e bellezza morale, quindi tendiamo ad associare caratteristiche positive a persone belle pur senza conoscerle. In generale bellezza morale ed estetica sono sempre state associate (penso alla καλοκαγαθία greca) intuitivamente, ma ciò non vuol dire che lo siano realmente. Però da un punto di vista profondo, se così stanno le cose, allora ciò potrebbe significare che il desiderio di essere più belli sottenda anche quello inconscio di essere più belli moralmente, chissà... Per quanto riguarda i parametri di bellezza temo di non poterti rispondere, ma ti posso dire che ovviamente ho tagliato tanto della visita dal dottore e una delle mie domande riguardava proprio l'esistenza di donne strambe e bellissime che non sono affatto simmetriche, e lui diceva Certo, ma infatti mica questi criteri devono essere presi come oro colato, sono diciamo dei parametri di simmetria ideale del volto (prima ancora che del fisico) che in media preferiamo istintivamente ad altri. Infine (sono andata a ritroso nelle risposte, vabbè), anche io sogno un mondo in cui ciò che è apparenza venga considerato come tale grazie all'educazione, ma temo che su certi aspetti non ci sia educazione che tenga, perché alcune cose risiedono in parti di noi che ci sono oscure. Sicuramente ciò che aiuta però è l'approfondimento di una conoscenza, che svela la verità e si dimentica dei pregiudizi. In ogni caso, grazie per l'interessamento e la sensatissima critica. A presto.
Mi sembra un viaggio fatto per poter giustificare la propria scelta di rifarsi il naso, perché alla fine del video sembra che il tuo proposito sarà appunto quello di sottoporti a rinoplastica. Non ci vedo nulla di male, però le argomentazioni riportate a mio avviso non stanno in piedi. Ma se anche fosse vero che l'area cerebrale che si attiva innnazi al bello è la medesima della formulazione del giudizio morale, è giusto incoraggiare socialmente questa associazione organica? Ma come può essere credibile parlare di dignità della donna se alla fine quelle che devono mettersi in discussione, anche dal punto di vista anatomico, siamo sempre noi?
confermo quello che ha detto giulia. Da quando ho sviluppato il mio seno è peggiorato fino ad un'asimmetria di 4 grado (me lo ha datto il chirurgo a posteriori) ma negli anni tramite l'utilizzo di inserti nel reggiseno ho sempre mascherato bene la cosa. Tutti mi hanno sempre percepito come una ragazza con il seno grosso, magari non bellissima (lo erano sempre più le mie amiche) ma con il seno grosso. Negli anni più questo difetto mi è sempre pesato meno della mia acne che ho "risolto" con una cura durante gli anni dell'università. Passata l'acne è come se il problema al seno fosse venuto a galla e piano è cresciuta in me la voglia di fare qualcosa per migliorarlo. in circa 5 anni sono stata da 3 chirurghi (due uomini e una donna) e tutti e tre, forse anche perchè ero più piccola, sostanzialmente non ascoltavano quello che gli chiedevo (cercare uno modo per farmi avere il seno piccolo come quello grande). La soluzione chirurgica più sicura in termini di risultato era ridurre la grande... ma io sentivo il mio seno grande come quello giusto e quindi scoraggiata ho lasciato perdere. Più andavo avanti nella mia vita professionale (nel mentre sono diventata avvocato) più questo problema mi dava fastidio ma non perchè fossi brutta ma perchè l'ansia di non poter mettere quello che volevo (dovevo ovviamente portare un certo tipo di reggiseni che limitavano le scelte nel vestire), la scomodità dell'inserto (che sentivo presente, mi faceva sudare e si spostava) mi frustravano nel quotidiano.
e allora ho deciso di provare con un altro chirurgo padre di una mia amica. A lui ho chiesto di essere sincero con me partendo dalla mia richiesta e lui, con la sincerità del disinteresse, mi ha consigliato un collega. Dopo la prima visita mi sono sentita accolta e mi sono operata. Il risultato come sapevo non è una bacchetta magica (su uno dei seni ho delle grosse cicatrici) ma la sensazione è quella di essere sempre stata così. Ora guardandomi ho la senssazione di non essere mai stato come prima, mi tocco e mi sembra tutto "normale", solo le foto mi riportano alla sensazione del passato. Pochissime persone nella mia sanno che mi sono operata perchè per quanto io sia vocale ed assertiva su moltissimi temi (sono quella che rompe i coglioni a tavola in ufficio e nella vita con amici su parità di genere, maschilismo, razzismo ecc) su questo della vanità ho sentito che mentire fosse la scelta migliore. Lo stigma della donna vanitosa purtroppo è una cosa che si sente molto forte e che credo di non meritarmi. I pochi che sanno che mi sono operata finchè non mostro loro le foto del prima e dopo minimizzano ed è proprio per questo "ma non ti serviva avevi un bel seno" che mi sono concessa di mentire.
chiudo questa mia esperienza condividento una frase che mi ha detto il mio chirurgo in una delle visite post-operatorie in cui stavamo commentando assieme il risultato e io gli facevo notare che forse (come avevamo discusso e preventivato) effettivamente più avanti c'era qualcosa da ritoccare. Lui mi guarda e mi fa "è proprio come quando le donne che hanno avuto un cancro al seno non sono particolarmente contente del risultato ricostruttivo... è come se vi scordasse del prima e nel loro caso del vero problema (il cancro)"
per un minimo di contesto: ho anche io come irene 30 anni ad agosto e l'intervento è stato il regalo a me stessa (con una parte dei soldi guadagnati in questi anni di professione). Chiesi anni fa a mia madre di potermi operare ma anche lei non "credeva" alla necessità.
Ho sempre ammirato Irene Graziosi ed il suo modo di raccontare la realtà. Confermo la mia ammirazione per il suo lavoro ❤
grazie 🎉
Quelle righe lette di Kundera me le sono segnate a 16 anni quando ancora mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo, mi riscoprivo, mi amavo e poi mi odiavo. Un po’ lo faccio ancora oggi ma con più consapevolezza e controllo. È una parte bellissima di quel libro, ti ringrazio per condividerla. Grazie anche per affrontare questo argomento perché è un tema estremamente attuale e di cui si parla ancora poco, in bianco e nero, condannando o celebrando la chirurgia estetica. Grazie per aver riportato le diverse sfumature di questa pratica, approfondendo le storie di chi la vive, l’ha vissuta o la desidera
Chirurgia estetica, balsamo x disagi emotivi.
Essere belli è importante, non è frivolo, è una questione di sopravvivenza.
Mi sembra proprio di sì
E' inutile negarlo, la bellezza ci governa, non solo dei corpi e dei volti ma di tutto ciò che ci circonda, miriamo tutti innegabilmente al bello. Questo video mi ha fatto pensare alla metamorfosi di Kafka, ricordo di averlo letto al liceo, in tedesco, cosa che rendeva le parole ed i concetti ancora più bruschi. Tutto il racconto si sviluppa sullo stravolgimento della vita del protagonista una volta diventato un brutto scarafaggio, l'avversità dei familiari e l'impossibilità di lavorare, di vivere. La sua anima completamente offuscata dalla sua immagine. Ecco, penso che seppur nella realtà tutto ciò non sia così drastico credo che l'immagine conti, soprattutto nell'era dei social. E non dobbiamo vergognarci di voler migliorare, l'importante è non omologarsi.
Quanto sei brava Irene, grazie per queste riflessioni
🌷
Interessante. Irene Graziosi ha accarezzato il tema. Ho apprezzato particolarmente la considerazione finale sulla tenerezza e il riferimento conclusivo alle neuroscienze, che ho trovato autentico.
🌷
la ricerca della bellezza è anche, e soprattutto direi, ricerca di potere. Una delle forme di potere che esercitiamo, consapevolmente o meno, per manipolare gli altri senza che questi se ne accorgano. Un po come la gioventù, che è un'altra forma di potere a cui più o meno tutti aspiriamo, come dimostra lo straordinario sviluppo dell'industria cosmetica. Se non siamo belli, se non siamo giovani, il nostro potere si riduce e ci sentiamo subito tagliati fuori dalla parte della vita più seducente che è quella che riguarda la sfera romantica. Peccato che la bellezza sia un concetto effimero perché viviamo in una società che non perdona le imperfezioni e queste, con gli anni, prenderanno pur sempre il sopravvento e ci ritroveremo se non al punto di partenza, poco più avanti e comunque più indietro di quello che immaginavamo. Non sarebbe più saggio imparare a convivere con le imperfezioni del nostro corpo, accettarle per quello che sono, e cioè una nostra caratteristica, e concentrarci sullo sviluppo della nostre capacitá e non solo sul perfezionamento del corpo?
Stavo per scrivere lo stesso concetto ma poi ho letto il suo commento e penso che dica tutto! In più, vorrei aggiungere, che questo connubio « provato » dalla scienza, tra bellezza e moralità è una deduzione molto pericolosa e riduttiva (la fisiognomica è stata la base delle teorie razziste di fine ottocento..). La verità è che nella nostra epoca ci guardiamo troppo, penso nessun essere umano prima di noi abbia visto il proprio volto così tante volte e così a lungo nella propria vita. Viviamo praticamente con una macchina fotografica in tasca 24/24, il che è veramente surreale a pensarci…
il discorso del potere è un ampliamento che rende il tema ancora più enorme. Mi viene in mente, oltre al discorso della seduzione, anche il sistematico odio che le generazioni più anziane provano per quelle più giovani. C'è la fascia dei ventenni che viene detestata o guardata dall'alto in basso o derisa dalle fasce più anziane (spesso con un'acredine la cui forza pare proporzionata all'anzianità) non solo perchè i più giovani detengono un linguaggio e uno stile che con l'età inizia a diventare sempre più difficile da capire, ma perchè con il ricambio generazionale ci si inizia a sentire superati, sfioriti, con la presa sullo zeitgeist che si allenta anche fosse semplicemente per lo scorrere del tempo, e la perdita di bellezza va di pari passo con la perdita di potere - legato alla bellezza, alla giovinezza, che per definizione detiene tutte le potenzialità per il futuro. Per cui abbiamo quelle reazioni di rifiuto, quella resistenza ad uscire di scena, quel non accettare che non è più il nostro turno.
@@paoloc9747 questo odio di cui parli é una deviazione da un cammino di maturitá che ciascun uomo dovrebbe intraprendere nel corso della sua vita. Mi spiego meglio. Da piccoli abbiamo un ego smisurato, il mondo di fantasia che ci costruiamo é praticamente senza limiti e ci crediamo eroi, eroi capaci di fare tutto. Nell'adolescenza poi definiamo i nostri miti, vogliamo diventare come quella rockstar di successo, o un campione di calcio, o un celebre chirurgo trattato come una divinitá. Il nostro ego è ai massimi. Poi arriva l'etá adulta e dobbiamo fare conto con i limiti. Non é cosí facile realizzare quello che avevamo sognato perché le nostre capacitá non sono quelle che avevamo immaginato, non sono superiori a quelle degli altri, sono "solo" nella media. Il nostro ego subisce il primo colpo. Si comincia a sgonfiare. Inizia un processo irreversibile che continuerá fino alla vecchiaia. Infatti la vecchiaia cosa altro é se non questo processo di sgonfiamento dell'ego che viene ridimensionato dai limiti sempre più stringenti con cui dobbiamo fare i conti? Eravamo partiti con un ego smisurato, ci ritroviamo con un ego ai margini dell'irrilevanza. É un processo naturale che fa parte della vita ma molti anziani lo rifiutano e sviluppano quell'odio generazionale di cui parlavi tu. Si vorrebbe mantenere lo stesso ego della gioventù, la stessa forza, le stesse aspettative, ma il corpo ci abbandona e dobbiamo accettare che il ciclo vada avanti e chi viene dopo di noi, i giovani, si prendano il palcoscenico che un giorno era stato nostro.
Allora le persone africane perché hanno il naso largo non rientrano nel canone della bellezza io penso che stiamo andando verso una società fatta di persone tutte uguali senza caratteristiche davvero uniche , trovo la chirurgia estetica utile solo in persone che hanno avuto degli incidenti gravi o comunque deformità importanti . Trovo che questo modo di approcciare con semplicità al cambio di parti del nostro corpo sia una cosa deleteria e per niente giustificabile ! Con troppa facilità i chirurghi estetici fanno questo lavoro usano le insicurezze dell essere umano per fare soldi ! Pensiamo che in Giappone invece saturi della perfezione mettono denti imperfetti integolari per avere un unicità . Arriveremo ad un punto che la gente satura della bellezza stereotipata si farà fare un naso bellissimo unico come il tuo ❤
questo canale inutile dire che merita molto ma molto di più :)
Meravigliosa irene, il tuo libro "il profilo dell'altra" è un capolavoro di contemporaneità ❤ bellissima anche questa ricerca e finale narrativo bellissimo❤
❤
Apprezzo questo video e il tentativo di Irene di sdoganare il tabu della chirurgia estetica MA ci sono dei ragionamenti che non stanno in piedi.
1) "quando mi sono vista allo specchio mi sono finalmente riconosciuta" voglio ben vedere! chi userebbe la chirurgia per diventare meno aderente agli standard del tempo. Me lo immagino proprio "No, no, io con il naso aquilino e il doppio mento mi sono sempre pensata in questo modo" Dai fa ridere 😂
2) associare l'estetica al giudizio morale è umano MA rimane sbagliato. Sarebbe come giustificare chi sulla base del colore della pelle basa i propri pregiudizi. Ripeto è umano farlo e lo facciamo tutti continuamente (giudicare sulla base dell' estetica), ma la soluzione dovrebbe essere l'educare a non mettere in atto questi ragionamenti (almeno tentarci in un primo momento).
Invece hai un bel profilo, interessante e potente, con carattere che sa essere anche dolce
Grazie Irene, abbiamo bisogno di queste cose
❣️
Bellissimo video, Irene ❤ Grazie ❤
Quello che più mi lascia perplesso riguardo la chirurgia estetica è che si tratta di interventi che, per come la vedo io, sono qualcosa di tendenzialmente nocivo, potenzialmente pericoloso e, in ogni caso, indesiderabile. Io non sono mai stato considerato bello ma l'idea di andare sotto i ferri solo per compiacere la visuale altrui mi è sempre sembrata irragionevole.
È anche vero però che la mia bruttezza non è mai stata imputata ad un solo elemento puntualmente modificabile (esempio: il naso), e che, essendo uomo, non sono esposto alle pressioni ad esser bello che le donne subiscono costantemente...
Bellissimo viaggio! Bravissimi tutti, complimenti.
grazie da parte di tutti 🌷
Che bello sentirti parlare. Oltre al contenuto molto interessante trovo rilassante la tua voce.
grazie credo-omonima 🌷
Bravissima, video molto interessante
Bravissima, analisi molto interessante
Vabbè stavolta mi hai fatto piangere.
Ottimo lavoro che avere fatto ero un partito con dei grossi pregiudizi sulla chirurgia estetica, non ci avevo pensato in questi termini mi fatto pensare il mio corpo anche come lo vivo. Posos dire che per me anche più semplice rispetto abbastanza i cannoni alto magro ma tonncio occhi grandi. Però vorrei puntare l'attenzione che sia una cosa molto più personale che sociale secondo me. Ci sono persone particolarmente belle che non si piacciono. E ho anche capito che voglio essere me stesso nessun altro, che me stesso.
Bellissimo video, complimenti!!
Ahahaha mi sono messa a "misurare" le proporzioni della mia faccia in metro! Grazie per il video, super interessante e ben raccontato. E anche a me era rimasta super impressa l'immagine di Teresa allo specchio 🌱❤
Splendido episodio!
grazie giulia ❣️
Bellissimo lavoro
nella mia prfessione ho fotografato migliaia e migliaia di persone e non ne ho mai incontrato una che accettasse la propria immagine riflessa nello specchio ... fatevene una ragione
Grazie ❤
Complimenti.
Clara io in lacrime ascoltando le tue parole
quanto sei bravaaa irenee
❤
Sdoganata la frivolezza, resta il desiderio d'amore (e di sopravvivenza)
La medicina e la scienza non sono neutre, sono un prodotto(/dispositivo) umano, per cui quel giudizio estetico non è neutro. A me ad esempio il tuo naso piace
È la prima volta in vita mia che sento dire "scopersi"....
video super grazie irene
Argomenti interessantissimi che mi appassionano molto.
Mi è impossibile esaurire tutte le mie considerazioni in un commento su UA-cam, però una cosa mi ha colpita tantissimo: buona parte del video si concentra sulla forte consapevolezza rispetto al naso di Irene Graziosi e addirittura il medico le dice che è la parte principale che andrebbe corretta, secondo quello che dice essere un canone classico e generale di bellezza.
Pochi secondi dopo, una donna che sfido chiunque a dire che sia brutta, in un’immagine liberty altrettanto bella e armoniosa, ha esattamente lo stesso “difetto” nel profilo, che viene attribuito al naso di Irene. 🤔
da bambina ha sempre ricevuto complimenti e vedevo il viso delle persone stupito. Io mi vedevo carina ma normale con capelli lunghi si cui ero fiera. Mi sono sempre chiesta e chi non riceve questi complimenti come sta? Essere belli-e è una fortuna. Io mi sento fortunata ma penso di capire chi vorrebbe essere. È più semplice se sei bella e gentile fare una conversazione essere giustificata se arrivi in ritardo o per diciamo altri difetti lievi. Dall'altra ho spesso percepito invidia e questo no non è piacevole anzi. Avere un viso e un corpo che si notano a volte è un gran casino ma purtroppo nella società attuale essere reputati brutti temo sia peggio..
più Irene Graziosi nel
mondo dei media per favore
🥹
Una frase del film "lo zoo di venere" dice una cosa tipo: "quante parti di te devi perdere prima di ritrovare te stesso?"
Hai un bellissimo profilo!
ehehe
@@irenegraziosi9192 Ora sei davvero molto giovane per vederlo così.
raga facciamo un film su sta roba
Brava.. nella selezione naturale la chirurgia è un baro fare figli che non ti somigliano non è il massimo..
Bel format ma non è piuttosto obsoleta l'idea di bellezza come la risultante dell'applicazione di un canone e della ricerca di rapporti geometrici? Se osservo un volto/corpo in una foto o in una situazione statica posso anche esprimere un giudizio di questo tipo, ma la realtà è movimento, la bellezza di un volto/corpo dipende invece dal movimento che il soggetto vi imprime. Il movimento è una conseguenza di altri fattori: personalità, emotività ecc.
9:09 David Hand e non Walt Disney, perché?
Io ho sempre visto la chirurgia un baro. Sentirsi dire sei bella quando sei tutta rifatta che senso ha? Io ho sempre cercato di esserlo in modo naturale, palestra, trattamenti ecc..la bellezza sudata è vera
Però sinceramente sentire un medico che parla di donne "bruttissime", boh...
beh, + donne convinte di essere brutissime, piu ci guadagna
Magari è un’altra super pippa mentale ma mi sono sempre chiesta perché la natura abbia scelto proprio la simmetria, che è anche bellezza, come linguaggio per indicare salute? In effetti tutto ciò che è un segno organico di patologia è brutto, se non addirittura disgustoso. Mi chiedo ancora come Galeno potesse affermare “pus bonum et laudabile”.
Una volta ascoltai in un video un grande fotografo che spiegava come il cervello, in realtà, non ci riconosce più dopo gli interventi chirurgici e quindi dopo il naso ci si rifà la bocca dopo la bocca gli zigomi e via così 😢😢
chi va dal chirurgo plastico ha bisogno dello psichiatra
Non sono d'accordo, io ho imparato a trattare gli altri andando oltre la prima impressione estetica.
Scopersi?????
Non è detto che un naso grosso non possa essere alla francese... guarda Gérard Depardieu!😅
back to vice
La bellezza è anche oggettiva è inutile che ce la raccontiamo...di gente brutta ce ne è tantissima
ho trovato il video molto interessante, ma non mi sento d'accordo su niente. Credo la società vada educata a prendere la bellezza per quello che è un elemento e non l'elemento. Credo che il concetto stesso di bellezza, al di là della classicità professata dal professor Noviello, sia del tutto dipendente dal tempo e dallo spazio e non un assoluto. Penso che ognuno sia libero di intervenire sul proprio corpo come crede, ma mi fa stare meglio pensare che lo fa per sé e non per rispondere a una richiesta o a uno standard sociale. Infine, proprio negli ultimi minuti, mi pare che venga lanciata - in modo piuttosto confuso - una bomba: la connessione tra bellezza estetica e bellezza morale. A metà mi fa pensare a Lombroso, a metà mi piace, se davvero c'è questa connessione, pensare di promuoverla in senso inverso, ovvero che dalla bellezza morale nasca anche l'apprezzamento estetico. Mah 🤨
Cara Sara, non dico che bellezza morale e bellezza estetica sono connesse (cioè che da una dipenda l'altra ecc). Dico che il nostro cervello utilizza le stesse aree per valutare bellezza estetica e bellezza morale, quindi tendiamo ad associare caratteristiche positive a persone belle pur senza conoscerle. In generale bellezza morale ed estetica sono sempre state associate (penso alla καλοκαγαθία greca) intuitivamente, ma ciò non vuol dire che lo siano realmente. Però da un punto di vista profondo, se così stanno le cose, allora ciò potrebbe significare che il desiderio di essere più belli sottenda anche quello inconscio di essere più belli moralmente, chissà...
Per quanto riguarda i parametri di bellezza temo di non poterti rispondere, ma ti posso dire che ovviamente ho tagliato tanto della visita dal dottore e una delle mie domande riguardava proprio l'esistenza di donne strambe e bellissime che non sono affatto simmetriche, e lui diceva Certo, ma infatti mica questi criteri devono essere presi come oro colato, sono diciamo dei parametri di simmetria ideale del volto (prima ancora che del fisico) che in media preferiamo istintivamente ad altri.
Infine (sono andata a ritroso nelle risposte, vabbè), anche io sogno un mondo in cui ciò che è apparenza venga considerato come tale grazie all'educazione, ma temo che su certi aspetti non ci sia educazione che tenga, perché alcune cose risiedono in parti di noi che ci sono oscure. Sicuramente ciò che aiuta però è l'approfondimento di una conoscenza, che svela la verità e si dimentica dei pregiudizi.
In ogni caso, grazie per l'interessamento e la sensatissima critica. A presto.
@@irenegraziosi9192 Grazie a te per il video e per la cura nella risposta, è un argomento pieno di sfaccettature. Buon lavoro
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Mi sembra un viaggio fatto per poter giustificare la propria scelta di rifarsi il naso, perché alla fine del video sembra che il tuo proposito sarà appunto quello di sottoporti a rinoplastica. Non ci vedo nulla di male, però le argomentazioni riportate a mio avviso non stanno in piedi. Ma se anche fosse vero che l'area cerebrale che si attiva innnazi al bello è la medesima della formulazione del giudizio morale, è giusto incoraggiare socialmente questa associazione organica? Ma come può essere credibile parlare di dignità della donna se alla fine quelle che devono mettersi in discussione, anche dal punto di vista anatomico, siamo sempre noi?
un grande viaggio, per poi non capire un cazzo! COMPLIMENTAZIONI
confermo quello che ha detto giulia. Da quando ho sviluppato il mio seno è peggiorato fino ad un'asimmetria di 4 grado (me lo ha datto il chirurgo a posteriori) ma negli anni tramite l'utilizzo di inserti nel reggiseno ho sempre mascherato bene la cosa. Tutti mi hanno sempre percepito come una ragazza con il seno grosso, magari non bellissima (lo erano sempre più le mie amiche) ma con il seno grosso. Negli anni più questo difetto mi è sempre pesato meno della mia acne che ho "risolto" con una cura durante gli anni dell'università. Passata l'acne è come se il problema al seno fosse venuto a galla e piano è cresciuta in me la voglia di fare qualcosa per migliorarlo. in circa 5 anni sono stata da 3 chirurghi (due uomini e una donna) e tutti e tre, forse anche perchè ero più piccola, sostanzialmente non ascoltavano quello che gli chiedevo (cercare uno modo per farmi avere il seno piccolo come quello grande). La soluzione chirurgica più sicura in termini di risultato era ridurre la grande... ma io sentivo il mio seno grande come quello giusto e quindi scoraggiata ho lasciato perdere. Più andavo avanti nella mia vita professionale (nel mentre sono diventata avvocato) più questo problema mi dava fastidio ma non perchè fossi brutta ma perchè l'ansia di non poter mettere quello che volevo (dovevo ovviamente portare un certo tipo di reggiseni che limitavano le scelte nel vestire), la scomodità dell'inserto (che sentivo presente, mi faceva sudare e si spostava) mi frustravano nel quotidiano.
e allora ho deciso di provare con un altro chirurgo padre di una mia amica. A lui ho chiesto di essere sincero con me partendo dalla mia richiesta e lui, con la sincerità del disinteresse, mi ha consigliato un collega. Dopo la prima visita mi sono sentita accolta e mi sono operata. Il risultato come sapevo non è una bacchetta magica (su uno dei seni ho delle grosse cicatrici) ma la sensazione è quella di essere sempre stata così. Ora guardandomi ho la senssazione di non essere mai stato come prima, mi tocco e mi sembra tutto "normale", solo le foto mi riportano alla sensazione del passato. Pochissime persone nella mia sanno che mi sono operata perchè per quanto io sia vocale ed assertiva su moltissimi temi (sono quella che rompe i coglioni a tavola in ufficio e nella vita con amici su parità di genere, maschilismo, razzismo ecc) su questo della vanità ho sentito che mentire fosse la scelta migliore. Lo stigma della donna vanitosa purtroppo è una cosa che si sente molto forte e che credo di non meritarmi. I pochi che sanno che mi sono operata finchè non mostro loro le foto del prima e dopo minimizzano ed è proprio per questo "ma non ti serviva avevi un bel seno" che mi sono concessa di mentire.
chiudo questa mia esperienza condividento una frase che mi ha detto il mio chirurgo in una delle visite post-operatorie in cui stavamo commentando assieme il risultato e io gli facevo notare che forse (come avevamo discusso e preventivato) effettivamente più avanti c'era qualcosa da ritoccare. Lui mi guarda e mi fa "è proprio come quando le donne che hanno avuto un cancro al seno non sono particolarmente contente del risultato ricostruttivo... è come se vi scordasse del prima e nel loro caso del vero problema (il cancro)"
per un minimo di contesto: ho anche io come irene 30 anni ad agosto e l'intervento è stato il regalo a me stessa (con una parte dei soldi guadagnati in questi anni di professione). Chiesi anni fa a mia madre di potermi operare ma anche lei non "credeva" alla necessità.