Ciao Giorgio ☺, complimenti hai realizzato una bellissima bestiolina di chitarra 😍, adoro le chitarre acustiche 😍, poi questo tipo di amplificazione multipla ha tutto e anche di più di quello che vorrei io. Grazie Giorgio 🖐 e sempre I love liuteria forever ❤
1) Interessantissimo, grazie Giorgio. Adoro le chitarre elettro-acustiche! La strategia che proponi (liuteria media + amplificazione ottima) è molto condivisibile e, come hai dimostrato benissimo, produce potenzialmente un suono amplificato affascinante. Nella mia esperienza c'è anche da considerare l'aspetto della 'playability' che per un chitarrista fingerstyle è importante. Da quel punto di vista forse ha senso spendere anche parecchio sulla liuteria, in modo tale da avere uno strumento agile, scorrevole, comodo, ecc. 2) A proposito di amplificazione... mi sembra che nei tuoi video ti sei occupato parecchio, e a fondo, di trasduttori ma cosa ne pensi degli anelli della catena di amplificazione/diffusione a valle dei pickup? Amplificatori? Mixer? Effetti? Coni?... Tra gli ingegneri del suono c'è il mantra 'la qualità di una catena di registrazione / elaborazione / diffusione è determinata dalla qualità dell'anello più scarso'. Cosa ne pensi?
Sollevi due punti importanti: playability, ovvero i fattori ergonomici che determinano il comfort nel suonare uno strumento. Su questo non c'è una regola unica, è una questione molto soggettiva: altezza e tipo di corde, scolpitura del manico (a C, a D, a V), radius, tipo di tasti, spessore, tipo di vernice etc.. sono valori soggettivi. E' un'alchimia simile al fatto che si preferiscono le bionde piuttosto che le brune o le rosse. Nessuna è "migliore" di un'altra, eppure qualcosa ce le fa preferire. Steve Ray Vaughan suonava con un manico di badile, corde alte e spessori improponibili (013) mentre Malmsteen usa le 08 molto basse. Chi sta sbagliando? Nessuno! Il secondo punto è altrettanto importante e si ricollega al primo: come si forma il suono perfetto? Beh, il fatto è che la perfezione è legata alla percezione. Sepensi sia perfetto è così, ma non necessariamente per gli altri. Ad esempio mi viene contestato il fatto che il mio sound sia aspro, troppo puntato sugli acuti. Parallelamente considero la pasta sonora dei chitarriusti jazz un po' troppo cupa, con i bassi che debordano. Non voglio con questo dire che stiano "sbagliando", ma per gli stessi motivi non posso considerare il mio sound "sbagliato". Il percorso di un chitarrista formato è segnato da una serie di prove che gli permettono di testare le varie componenti, e non è un percorso facile nè indolore: cambio di setup, corde, pickup, amplificatori, pre, effetti etc...costano tempo e denaro. E spesso i consigli sono sbagliati. Quindi quale sarebbe "l'anello più scarso" ed in base a quale parametro lo si definisce tale? Un conto è la catena Hi-Fi dove ci sono misure oggettive di banda passante, analisi di frequenze etc ma qui siamo su un campo diverso. Ad esempio non sopporto l'amplificazione british, troppo acida anche se, come dicevo, sono accusato di usare un sound troppo aspro. Per me un Vox AC30 è un incubo, mi smonta la creatività diversamente dal Peavey Classic 30 che adoro. Eppure usano entrambi le stesse valvole, ECC83 pre e EL84 finali. Dietro a tutto questo c'è la percezione, e qui il discorso si fa molto complicato perchè come ha dimostrato Tomatis coinvolge l'intera cultura di un popolo, il suo linguaggio e l'orecchio che grazie a quel linguaggio è stato formato. I mixdown importanti sono principalmente fatti negli USA perchè il linguaggio americano, diversamente da quello inglese, ha uno spettro sonoro più "moderno" senza quegli "anelli deboli" che invece altri linguaggi (quindi percezioni) hanno. Siamo piccole pedine di un grande flusso, e capire il nostro ruolo e i nostri limiti e punti di forza è uno studio affascinante
Ciao Giorgio, ho un problema con una Ibanez con ponte tipo Floyd che non sta accordata utilizzando la leva, hai qualche consiglio da darmi? Le corde sono 9-42 e al ponte ho tre molle pensavo che magari tre molle sono troppe? Ciao grazie!
Le molle non c'entrano molto con i problemi che lamenti. Tipicamente qualcuno ha avvitato o svitato i due pivot causando danni seri a pivot e coltelli del ponte. Con un set 9-42 ci sono circa 45kg di pressione delle corde e altri 45 delle molle per mantenere in equilibrio il ponte. Quelle decine di kg appoggiano su frazioni di mmquadrato e se si avvita si rovina tutto. La sostituzione dei pivot è abbastanza semplice, l'affilatura dei coltelli del ponte invece no, serve una fresetta apposita. Il numero di molle serve solo a rendere più o meno tenera l'azione della leva
Trovo incomprensibile che una azienda rinomata cone la Taylor non sia in grado di sviluppare un sistema di amplificazione adeguato ai prodotti che commercializza. Il problema ce l'hanno tutte le chitarre prodotte, dato il sistema di amplificazione è grosso modo lo stesso. Ma se la cosa può essere comprensibile (anche se difficilmente accettabile) per una acustica entry level, diventa davvero insopportabile per uno strumento di fascia alta. Ci sono aziende come la Maton che hanno fatto la fortuna con il sistema di amplificazione originale nonostante lo strumento da acustico non sia un fenomeno. Con le Taylor succede il contrario e la cosa è sinceramente incomprensibile. Non sei l'unico ad essersi disaffezionato allo strumento, purtroppo. La buona notizia è che con una somma molto ragionevole sistemi tutto, e l'intervento è reversibile, permettendoti di ritornare al punto originale senza troppi stress.
@@vincenzodaddy1223 il PB01 della Eko non è una triamplificazione, ma biamplificazione, magnetico e microfonico. Non è male come prodotto ma per quei soldi si trova di meglio
Grazie mille, condivido il concetto,comunque non c’è l’ho più e uso maton messiah ap5pro o gibson j45. Non sono così bravo pur avendo chitarre di fascia medio alta ma quando suono anche per me le mie orecchie godono. Con la Taylor amplificata era una sofferenza, grazie mille👋
Ciao Giorgio ☺, complimenti hai realizzato una bellissima bestiolina di chitarra 😍, adoro le chitarre acustiche 😍, poi questo tipo di amplificazione multipla ha tutto e anche di più di quello che vorrei io. Grazie Giorgio 🖐 e sempre I love liuteria forever ❤
Stupefacente come sempre 💪
1) Interessantissimo, grazie Giorgio. Adoro le chitarre elettro-acustiche! La strategia che proponi (liuteria media + amplificazione ottima) è molto condivisibile e, come hai dimostrato benissimo, produce potenzialmente un suono amplificato affascinante. Nella mia esperienza c'è anche da considerare l'aspetto della 'playability' che per un chitarrista fingerstyle è importante. Da quel punto di vista forse ha senso spendere anche parecchio sulla liuteria, in modo tale da avere uno strumento agile, scorrevole, comodo, ecc.
2) A proposito di amplificazione... mi sembra che nei tuoi video ti sei occupato parecchio, e a fondo, di trasduttori ma cosa ne pensi degli anelli della catena di amplificazione/diffusione a valle dei pickup? Amplificatori? Mixer? Effetti? Coni?... Tra gli ingegneri del suono c'è il mantra 'la qualità di una catena di registrazione / elaborazione / diffusione è determinata dalla qualità dell'anello più scarso'. Cosa ne pensi?
Sollevi due punti importanti: playability, ovvero i fattori ergonomici che determinano il comfort nel suonare uno strumento. Su questo non c'è una regola unica, è una questione molto soggettiva: altezza e tipo di corde, scolpitura del manico (a C, a D, a V), radius, tipo di tasti, spessore, tipo di vernice etc.. sono valori soggettivi. E' un'alchimia simile al fatto che si preferiscono le bionde piuttosto che le brune o le rosse. Nessuna è "migliore" di un'altra, eppure qualcosa ce le fa preferire. Steve Ray Vaughan suonava con un manico di badile, corde alte e spessori improponibili (013) mentre Malmsteen usa le 08 molto basse. Chi sta sbagliando? Nessuno!
Il secondo punto è altrettanto importante e si ricollega al primo: come si forma il suono perfetto? Beh, il fatto è che la perfezione è legata alla percezione. Sepensi sia perfetto è così, ma non necessariamente per gli altri. Ad esempio mi viene contestato il fatto che il mio sound sia aspro, troppo puntato sugli acuti. Parallelamente considero la pasta sonora dei chitarriusti jazz un po' troppo cupa, con i bassi che debordano. Non voglio con questo dire che stiano "sbagliando", ma per gli stessi motivi non posso considerare il mio sound "sbagliato". Il percorso di un chitarrista formato è segnato da una serie di prove che gli permettono di testare le varie componenti, e non è un percorso facile nè indolore: cambio di setup, corde, pickup, amplificatori, pre, effetti etc...costano tempo e denaro. E spesso i consigli sono sbagliati. Quindi quale sarebbe "l'anello più scarso" ed in base a quale parametro lo si definisce tale? Un conto è la catena Hi-Fi dove ci sono misure oggettive di banda passante, analisi di frequenze etc ma qui siamo su un campo diverso. Ad esempio non sopporto l'amplificazione british, troppo acida anche se, come dicevo, sono accusato di usare un sound troppo aspro. Per me un Vox AC30 è un incubo, mi smonta la creatività diversamente dal Peavey Classic 30 che adoro. Eppure usano entrambi le stesse valvole, ECC83 pre e EL84 finali. Dietro a tutto questo c'è la percezione, e qui il discorso si fa molto complicato perchè come ha dimostrato Tomatis coinvolge l'intera cultura di un popolo, il suo linguaggio e l'orecchio che grazie a quel linguaggio è stato formato. I mixdown importanti sono principalmente fatti negli USA perchè il linguaggio americano, diversamente da quello inglese, ha uno spettro sonoro più "moderno" senza quegli "anelli deboli" che invece altri linguaggi (quindi percezioni) hanno. Siamo piccole pedine di un grande flusso, e capire il nostro ruolo e i nostri limiti e punti di forza è uno studio affascinante
Ciao Giorgio, ho un problema con una Ibanez con ponte tipo Floyd che non sta accordata utilizzando la leva, hai qualche consiglio da darmi? Le corde sono 9-42 e al ponte ho tre molle pensavo che magari tre molle sono troppe? Ciao grazie!
Le molle non c'entrano molto con i problemi che lamenti. Tipicamente qualcuno ha avvitato o svitato i due pivot causando danni seri a pivot e coltelli del ponte. Con un set 9-42 ci sono circa 45kg di pressione delle corde e altri 45 delle molle per mantenere in equilibrio il ponte. Quelle decine di kg appoggiano su frazioni di mmquadrato e se si avvita si rovina tutto. La sostituzione dei pivot è abbastanza semplice, l'affilatura dei coltelli del ponte invece no, serve una fresetta apposita. Il numero di molle serve solo a rendere più o meno tenera l'azione della leva
@@giorgiomenon ha ok! Grazie!
Ciao, avevo una 916 ce,il top in acustico, da amplificata era zero, l’ho venduta
Trovo incomprensibile che una azienda rinomata cone la Taylor non sia in grado di sviluppare un sistema di amplificazione adeguato ai prodotti che commercializza. Il problema ce l'hanno tutte le chitarre prodotte, dato il sistema di amplificazione è grosso modo lo stesso. Ma se la cosa può essere comprensibile (anche se difficilmente accettabile) per una acustica entry level, diventa davvero insopportabile per uno strumento di fascia alta. Ci sono aziende come la Maton che hanno fatto la fortuna con il sistema di amplificazione originale nonostante lo strumento da acustico non sia un fenomeno. Con le Taylor succede il contrario e la cosa è sinceramente incomprensibile. Non sei l'unico ad essersi disaffezionato allo strumento, purtroppo. La buona notizia è che con una somma molto ragionevole sistemi tutto, e l'intervento è reversibile, permettendoti di ritornare al punto originale senza troppi stress.
Personalmente ho provato l'eko pb01, sempre a tre vie, mi sono trovato benissimo, l'hai mai preso in considerazione?
@@vincenzodaddy1223 il PB01 della Eko non è una triamplificazione, ma biamplificazione, magnetico e microfonico. Non è male come prodotto ma per quei soldi si trova di meglio
@@giorgiomenon cosa consiglieresti come tre vie senza spendere un patrimonio?
Grazie mille, condivido il concetto,comunque non c’è l’ho più e uso maton messiah ap5pro o gibson j45. Non sono così bravo pur avendo chitarre di fascia medio alta ma quando suono anche per me le mie orecchie godono. Con la Taylor amplificata era una sofferenza, grazie mille👋