Le campane di Bologna - Basilica Patriarcale di S.Domenico

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  • Опубліковано 31 гру 2024
  • Bologna - Piazza S.Domenico - Basilica Patriarcale di S.Domenico da Guzman
    5 campane in Mib3 intonate in sesta maggiore e quarto maggiore:
    Mib3 -50/100 = Antonio e Pietro Francesco Censori di Bologna, 1603
    Lab3 -20/100 = Giacomo Antonio Bonettini di Bologna, 1707
    Sib3 +4/100 = Antonio e Pietro Francesco Censori di Bologna, 1615
    Do4 -15/100 = Clemente Brighenti di Bologna, 1857
    Mib4 +18/100 = Domenico Fantuzzi di Bologna, 1782
    Quando il Frate Domenico giunse a Bologna nel 1218 si stabilì insieme ai suoi monaci nel convento della chiesa di Santa Maria della Purificazione, detta della Mascarella (allora posta fuori le mura cittadine). Dato lo spazio molto ridotto del convento, Domenico e i monaci si trasferirono definitivamente nel convento di S.Nicolò delle Vigne (si trovava dove ora sorge la Basilica del Santo di Guzman). Il 6 agosto 1221 Domenico morì e fu sepolto dietro l'altare di San Nicolò. A partire dal 1228 la chiesa fu ingrandita con demolizione dell'abside ed ampliamento della navata preesistenti. I lavori di costruzione della nuova Basilica furono terminati nel 1240 con la costruzione di una sobria fronte romanica. La Basilica fu consacrata da Papa Innocenzo IV il 17 ottobre 1251, esibendo con l'occasione il celebre crocifisso di Giunta Pisano (1250 circa) conservato ancora in basilica. Tra il 1219 ed il 1243, il piccolo convento fu trasformato in un grande complesso conventuale. Durante i lavori di costruzione della Basilica, nel 1233 i resti del Santo furono collocati in una cassa di cipresso a sua volta racchiuso in un semplice sarcofago marmoreo e collocati dietro l'altare di una cappella laterale della navata destra (dove ora sorge la seicentesca Cappella di San Domenico). Nel 1267 i suoi resti furono posti in un monumento più insigne decorato ad opera di Nicola Pisano e dei suoi allievi, l'Arca di S.Domenico (che venne poi modificata da Niccolò da Bari, Michelangelo Buonarroti, Alfonso Lombardi e Jean-Baptiste Boudard). Nel 1728-1732 Carlo Francesco Dotti conferì all'interno della chiesa l'aspetto barocco attuale. Nel maggio del 1884 papa Leone XIII la elevò alla dignità di Basilica Minore. Il massiccio campanile, di cui la base risale alla seconda metà del '200 mentre la costruzione del resto della torre si colloca tra la fine del '300 e gli inizi del '400, contiene all'interno della cella campanaria 5 grandi campane, da annoverare tra i colossi bronzei della città felsinea. Esse, montate su un massiccio castello ligneo settecentesco, sono opera di differenti fusioni: La Grossa e la Mezzanella furono realizzate, rispettivamente nel 1603 e 1615, dai fonditori Antonio e Pietro Francesco Censori; la Mezzana è di Giacomo Antonio Bonettini, risale al 1707 e sostituisce una campana del 1524; la Piccola è di Clemente Brighenti del 1857 e la piccola del Maggiore è del Fantuzzi; quest'ultima (risalente al 1782) proviene dal fu celebre doppio della chiesa di S.Maria della Carità, scampata alla requisizione bellica e montata su questo campanile negli anni '50. La Grossa (ricordata dal Bonacini come segue: "di buon peso ma dalla voce che diremmo rameica e ben piagnona"), di nota Mib3-50, pesa 1520 kg ca. ed ha un diametro di 127,0 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "+ XPS REX VENIT IN PACE VENITE ADOREMVS VICIT LEO DE TRIBV IVDA FVGITE PARTES ADVERSE - ANTONIVS CENSORIVS ET PETRVS FRANCISCVS EIVS FILIVS BONON. FECERVNT A·D · M·D·CIII". La Mezzana, di nota Lab3-20, pesa 600 kg ca. ed ha un diametro di 93,2 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "+ SS. TRINIT B.V.M. ET D.P. DOMᶜᵒ LAUDO DEVM VERVM PLEBEM VOCO CON: :GREGO CLERVM DEFVNCTOS PLORO PESTEM FVGO FESTA DECORO . FVSA: MDXXIIII REFVSA MDCCVII IACOB ANTOᵛˢ BONETTINVS BONON: PROF. FEC:". La Mezzanella, di nota Sib3+4, pesa 430 kg ca. ed ha un diametro di 83,0 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "IMPERET ET VINCAT CHRISTVS NOS PROTEGE ABHOSTE VIRGO + PARENS CHRISTI DOMINICVS Q, SIMVE - ANT. CENSORIVS ET PETR · FRANC · EIVS FILIVS BONON · FECERUNT · M · D · XV". La Piccola, di nota Do4-15, pesa 270 kg ca. ed ha un diametro di 75,5 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "CLEMENS BRIGHENTI BONON FVDIT" - "SALVE REGINA MATER MISERICORDIE A.D. MDCCCLVII". La Piccola del Maggiore/Ottava, di nota Mib4+18, pesa 168 kg ed ha un diametro di 62,5 cm; essa riporta le seguenti iscrizioni: "+ S: DEVS S. FORTIS. S: IMMORTALIS. MISERERE. NOBIS." - "FVDIT DOMINICVS ELEPHANTVTIVS" - "F. FRANCISCVS LANDINI L.P. CONVENTVS S.M. CARITATIS BONONIE REFVSE REFVNDI RITE CURAVIT" - "R~MI P. IACOB GVIDOTTI ERE PMŪM FVSA ANN. 1690".
    Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono
    Suonate:
    -Doppio: Mezze di Scala
    -Tirabasse: 12 Martellate
    3 Agosto 2017, suonate per la vigilia di S.Domenico titolare della Basilica
    Buona visione :-)
    Giacomo:
    / @giacomolacascia
    Nicolò:
    / @nicotosstoss9060
    Giorgio:
    / @giorgiochiletti5486

КОМЕНТАРІ • 14

  • @realbranchipaolo
    @realbranchipaolo 5 років тому +1

    Bello davvero

  • @taha3834
    @taha3834 7 років тому +4

    Bel video.Che programmi usi per editare

  • @c-historia
    @c-historia 7 років тому +4

    solenne!

  • @ermenegildoguerra
    @ermenegildoguerra 5 років тому +3

    Caspita la grossa che campana

  • @bartolomeiandi820
    @bartolomeiandi820 5 років тому

    Il Santuario Basilica di San Domenico ha Bologna è uno dei principali Luoghi Santi della Cristianità. Nell'annesso Convento, quando portava l'antico nome di San Nicolò delle Vigne, nell'agosto del 1221 morì San Domenico di Guzman da Caleruega, Fondatore dell'Ordine dei Predicatori, ossìa Ordine Domenicano (Frati Predicatori alias Domenicani). Egli, negli ultimissimi anni della sua vita, stabilitosi definitivamente in Italia, aveva posto il Convento di Santa Sabina al Monte Aventino di Roma come "Sede Centrale" dell'Ordine stesso, probabilmente su richiesta di Papa Onorio III la cui Famiglia, i Savelli, avevano ampie proprietà sull'Aventino, compresi edifici annessi alla storica Basilica paleocristiana di Santa Sabina. Il Papa, che riconobbe ufficialmente, nel 1217, l'Ordine Religioso al quale lui stesso diede la denominazione ufficiale di "Ordine dei Predicatori", in quanto Vescovo di Roma donò a San Domenico e al Suo Ordine la Basilica, e come capo-famiglia dei Savelli, una porzione delle proprietà "aventiniane" della stessa illustre famiglia Romana, compresa la Canonica della Basilica, che San Domenico ingrandì per farne il Convento Centrale dell'Ordine (cosa che il Convento di Santa Sabina di Roma è tutt'ora). Ma in quanto Predicatore (a nome e per conto del Papa stesso), impegnato soprattutto nella Pianura Padana dove si stava diffondendo l'eresia Catara, Frate Domenico di Guzman fece del convento bolognese di San Nicolò delle Vigne il centro effettivo dell'Ordine, e sua residenza. Vi fece tenere, nel 1220 e nel 1221 i due primi Capitoli Generali, che stabilirono gli Statuti Fondamentali dell'istituto religioso, e vi si organizzarono le Province Monastiche del'Ordine. Canonizzato (1234) Domenico, il complesso mutò ovviamente Titolo, e da San Nicolò delle Vigne divenne Convento di San Domenico. La vecchia chiesa fu abbattuta e venne eretta la grandiosa nuova Chiesa dedicata a colui che presso di essa era morto e che in essa aveva trovato sepoltura, cioè San Domenico stesso. L'edificio, romanico-gotico, con la tipica pianta "padana" a croce latina divisa in tre navate, terminante con tre absidi a chiusura rettilinea, esemplato sui modelli cistercensi di Chiaravalle Milanese, Chiaravalle della Colomba (presso la Via Emilia, nel Piacentino) ed Abbadia Cerreto nel Lodigiano, fu in seguito più e più volte ampliato, con l'aggiunta delle Cappelle laterali, la creazione di una nuova e più ampia Abside poligonale, fino al XVI-XVII e XVIII secolo, quando, abbattuta l'Abside, con la edificazione della nuova, imponente e monumentale Tribuna barocca, creata appositamente per trasferirvi, giusta i dettami del Concilio Tridentino, il grande Coro dei Frati di Fr. Damiano Zambelli, bergamasco, già posizionato ai due lati della navata centrale, "chiudendo" le due ultime campate del piedicroce, il che portò il Santuario Domenicano Bolognese alla lunghezza eccezionale di ben 119 metri (solo San Petronio, con i suoi 132 metri di lunghezza e i ben 60 di larghezza, supera, per dimensioni, capienza e volumetria, il vicino San Domenico), così da renderlo la seconda Chiesa Domenicana del mondo, essendo superato solo dal San Domenico di Perugia, lungo 123 metri. Elevata a Basilica da Papa Leone XIII, San Domenico di Bologna, per la presenza delle SS. Spoglie del Santo, per il fatto che Domenico morì nella parte più antica del Convento, fu da subito e continua ovviamente ad essere (e continuerà) il Centro Spirituale dell'Ordine Domenicano e dell'intera Famiglia Domenicana (oltre all'Ordine maschile, quello dei Frati Predicatori/Domenicani, il ramo femminile delle monache domenicane di vita contemplativa, quello, sempre femminile, delle suore domenicane di apostolato attivo, cioè senza strettissima clausura a differenza delle consorelle monache, e il Terz'Ordine Secolare, per i maritati e le maritate, impossibilitati, stante la loro condizione famigliare, di condurre piena vita conventuale o monastica). Ho visitato, oramai gli anni non sono pochissimi, la Basilica di San Domenico a Bologna, quando il Campanile, che si impone sul primo Chiostro, quello dei morti, sul quale sporge dominante la Cappella funeraria del Santo Fondatore dell'Ordine che porta il suo Nome, aveva le aperture della stessa cella campanaria (a trifore gotiche) tamponate per ragioni di statica. Negli anni novanta il Campanile, che da Piazza San Domenico è quasi invisibile (solo la slanciata cuspide ne indica la presenza), stante il fatto che è posto sull'angolo nord-est del Chiostro dei Morti, in prossimità accanto al punto di innesto della Tribuna sul corpo originario della Basilica, è stato rinforzato, ciò che ha permesso di riaprire, finalmente, le sue aperture, a cominciare dalle bellissime trifore ogivali della cella campanaria. Essendo il campanile più importante dell'Ordine Domenicano è stata una scelta obbligata. Qui, adesso, è la prima volta che sento le Campane "maggiori" (sempre per importanza), dell'Ordine dei Predicatori, suonare, è piacevole sentirle, e mi piace soprattutto che si sia all'interno della cella campanaria, finalmente libera dai "tappi" che la sfiguravano e che smorzavano il propagarsi dei solenni rintocchi. Mi piacciono le Campane, ed essendo il San Domenico di Bologna uno dei Santuari Principali dell'Orbe Cristiano, sono commosso al sentire le Squille di questa immensa Basilica Matrice dell'Ordine Domenicano, e ringrazio coloro che hanno voluto fare questo Video e caricarlo su UA-cam. Abito a solo un'ora e mezza di strada da Bologna, poca cosa dunque, e mi riprometto sempre, da anni e anni, di farci un salto, per rivedere quello che a suo tempo avevo visitato, e naturalmente il Santuario Basilica di San Domenico sarebbe ( e sarà, perchè voglio venire a Bologna) il punto focale di questo mio visitare. Purtroppo svariati intoppi, problemi personali (soprattutto di salute, quella oramai è quello che è) e di lavoro, impegni familiari, mi hanno impedito di tornare a Bologna. Ma se alcune cose vanno - e prego di Ciò il Buon Dio e San Domenico e anche San Petronio - per il verso giusto, conto prima di fine Novembre di rivedere il Bellissimo San Domenico di Bologna. Non so se le Campane della Basilica suoneranno. Mi piacerebbe sentirle dal vivo, ma siccome dovrò venire in giorno feriale, penso proprio che i loro rintocchi, sentiti in questo affascinante video, li sentirà nella mia mente e nella mia Anima. Sarà splendido lo stesso. Grazie per questo Video. Grazie Davvero. E che il Santo Padre Domenico di Guzman benedica chi ha suonato le "sue" Campane e le ha poste in INTERNET.

    • @bartolomeiandi820
      @bartolomeiandi820 5 років тому

      a Bologna, non ha Bologna, ovviamente.

    • @giordis04
      @giordis04 4 роки тому

      Madò ma quanto hai scritto? 😂. Comunque c'è la possibilità di modificare

    • @enricobolzanino1781
      @enricobolzanino1781 3 роки тому

      Commento ricchissimo di informazioni più che interessanti scritte da una Persona che su San Domenico di Guzman, sull'Ordine Domenicano e su questa Basilica Principale dell'Ordine a Bologna ha una conoscenza vastissima. Ringrazio il colto e appassionato Autore con un Like posto di cuore. Grazie Infinite ancora.

  • @realbranchipaolo
    @realbranchipaolo 4 роки тому +1

    Che onde

  • @FrigioLidioGM
    @FrigioLidioGM 7 років тому +3

    Balla molto il castello, sinceramente le trovo funebri, preferisco San Petronio, anche se a plenum sono carine. Qualcuno però mi deve spiegare gli elettromartelli al contrario...

    • @tommasosorrenti1503
      @tommasosorrenti1503  7 років тому +2

      Sono abbastanza tristi come campane, salvasi la grossa dotata di un suono abbastanza potente (dal vivo te lo assicuro ti rabbrividice, in senso positivo ovviamente) e la piccola con un suono davvero pulito. Per il resto le altre sono scadentuccie, soprattutto le due mezzane. Per gli elettrobattenti al contrario non so dirti nulla, probabilmente non hanno trovato altri incastri😂.

    • @FrigioLidioGM
      @FrigioLidioGM 7 років тому +2

      Ho sentito dal vivo l'Angelus feriale con la grossa e non sentivo tutta sta potenza 😅

    • @tommasosorrenti1503
      @tommasosorrenti1503  7 років тому +2

      rende solo da su. da giù non si sente essendo il campanile un po nascosto