Giornata di studi "Vittoria Calzolari. I 100 anni di una Tecnica Sapiente", Capo di Bove 5 ott 2024

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  • Опубліковано 31 гру 2024
  • Nel video la giornata di studi che ha avuto luogo sabato 5 ottobre 2024 presso il Complesso di Capo di Bove: “Vittoria Calzolari. I 100 anni di una Tecnica Sapiente”, curata da Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica e da Claudia Mattogno, Fondazione Roma Sapienza.
    Un convegno che è stato dedicato al ricordo di una pioniera del Parco dell’Appia Antica, che si è battuta insieme ad Antonio Cederna per la sua tutela e valorizzazione, a cui tra i primi dedica uno studio che sarà pubblicato nel 1984 e prenderà la forma di un’organica pianificazione.
    Programma
    10:00 | APERTURA DEI LAVORI
    Simone Quilici, architetto e paesaggista, direttore Parco archeologico dell’Appia Antica
    Vittoria Calzolari e il parco dell’Appia Antica
    Claudia Mattogno, Sapienza Università di Roma
    Vittoria Calzolari, una Tecnica Sapiente
    11:00 | PRIMA SESSIONE: VITTORIA CALZOLARI, UN’INTELLETTUALE POLIEDRICA
    Paola Falini, Sapienza Università di Roma
    Struttura, Permanenza, Identità: alcuni concetti chiave nell’operato di Vittoria Calzolari
    Cristina Renzoni, Politecnico di Milano
    Vittoria Calzolari tra progetto, ricerca teorica e operativa. Gli anni Cinquanta e Sessanta
    Patrizia Gabellini, Politecnico di Milano
    I piani urbanistici di Vittoria Calzolari
    Alfonso Alvarez Mora, Universidad de Valladolid
    La obra de Vittoria Calzolari y sus últimos escritos
    13:00 - 14:30 | PAUSA PRANZO
    14:30 | SECONDA SESSIONE: VITTORIA CALZOLARI, ASSESSORA ALLA GIUNTA ARGAN
    Serafina Amoroso, Universidad Rey Juan Carlos, Alcorcón-Madrid
    Genealogie di genere tra pratiche progettuali e impegno civile
    Luciano Villani, storico contemporaneo
    L’assessorato al centro storico di Vittoria Calzolari: progetti e politiche pubbliche (1976-1981)
    Francesco Giovanetti, architetto
    Le politiche di recupero del centro storico di Roma
    16:00 | TERZA SESSIONE: VITTORIA CALZOLARI, PAESAGGISTA
    Annalisa Metta, Università Roma Tre
    Dall’idea di paesaggio ai nuovi passaggi
    TAVOLA ROTONDA: L’eredità culturale di Vittoria Calzolari: sguardi e generazioni a confronto
    Coordina Lucina Caravaggi, Sapienza Università di Roma
    Intervengono: Pasquale Barone, Alberta Campitelli, Annalisa Cipriani, Mirella Di Giovine, Vittoria, Ghio, Cristina Imbroglini, Piero Meogrossi, Alessandra Montenero, Luca Montuori, Massimo Olivieri, Ilaria Rossi Doria, Claudio Strinati, Edoardo Zanchini.
    Poliedrica professionista e intellettuale, laureata in architettura nel 1949, Vittoria Calzolari è stata paesaggista, urbanista, progettista di parchi e piani del verde. Docente di Urbanistica presso l’università Sapienza di Roma dal 1975, è stata assessora al centro storico a Roma, nella giunta di Carlo Giulio Argan (1976-1979) e nella prima giunta di Luigi Petroselli (1979-1981). Ha fondato nel 1987 il Corso di specializzazione in progettazione paesistica e ambientale, trasformato nel 1997 in Scuola di specializzazione in progettazione del paesaggio, che dal 2009 è denominata Scuola di specializzazione in beni naturali e territoriali. Nel corso della sua lunga vita professionale e intellettuale ha esercitato un’estrema attenzione nei confronti della complessità del territorio e del suo progetto, praticando con continuità un impegno civile entro i canali dell’associazionismo culturale e dell’agire politico italiano. Si è distinta, inoltre, per l’attiva partecipazione a Italia Nostra, di cui ha condiviso e promosso, in prima persona, battaglie e progetti, e per quella all’Ancsa, Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici.
    La ricorrenza dei 100 anni dalla sua nascita cade nel 2024 e costituisce una preziosa occasione per ricomporre la vasta gamma della sua produzione (saggistica, didattica, ricerca scientifica applicata alla progettazione del territorio e alla pianificazione, impegno civico, militanza nelle associazioni, attività professionale, creazione di una scuola di paesaggio) e ricostruire il suo profilo biografico, profondamente intrecciato a quello della culturale della vita sociale italiana.

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