CHRIS MULLIN - Scuola, basket, casa, letto. Mr Basketball.

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  • Опубліковано 28 лип 2024
  • CHRIS MULLIN - Scuola, basket, casa, letto. Mr Basketball.
    Scuola, basket, casa, letto. Scuola, basket, casa, letto. Scuola, basket, casa, letto.
    Andate avanti con questa cantilena per 5, lunghissimi anni di High School.
    Christopher Paul Mullin, detto Chris, ha un unico chiodo fisso in testa, e non quello a cui tutti voi avete pensato, sporcaccioni.
    E' devozione, quasi malattia, per la palla a spicchi.
    Nasce il 30 luglio del 1963 a Brooklyn da una famiglia irlandese. E si sa che gli Irlandesi sono tosti ed estremamente attaccati alla chiesa, soprattutto negli anni 70, soprattutto negli Stati Uniti e, soprattutto, in quel di Brooklyn. I cattolici, a Brooklyn, o sono irlandesi, o sono italiani, ed in questa storia entreranno entrambi.
    Il giovane Chris, durante gli anni del college, non si accontenta di dominare la scena alla Xaverian High School, scuola per soli maschi nella baia di New York. Vuole molto di più.
    La sua devozione per la pallacanestro lo porta molto spesso da Brooklyn al Bronx, oppure ad Harlem, in mezzo agli afroamericani. E' lì che vuole testare il suo gioco, contro i grandi nomi del basket di strada, con buona pace dei cattolici bianchi delle sue zone.
    Diventa un abitouè del Madison Square Garden dove non perde occasione di vedere all'opera Walt Frazier ed Earl Monroe, da cui prenderà parte del suo gioco.
    Ma anche Larry Bird e, soprattutto, John Havlicek avranno influenza su di lui. Fin da giovane sceglie il numero 17 proprio in onore di John Havlicek, vecchia stella di Boston scomparsa nell'aprile 2019.
    Chris è il perfetto mix tra basket da strada e intelligienza cestistica. Aggiungete la sua tendenza a passare 9/10 ore in palestra, ed avete il perfetto profilo da Hall Of Famer.
    Questa sua maniacale applicazione fa sì che già al liceo Mullin ottenga il soprannome di “Mr. Basketball”
    Teminata la carriera liceale, in cui la sua fama oramai era giunta alle orecchie di gran parte delle università degli Stati Uniti, Chris è pronto ad entrare al college.
    Qui entra in gioco una figura già incontrata nel primo episodio di questa seconda serie di Hall Of Famers. Luigi Carnesecca, detto Lou. Coach di New York State. Lo stesso Coach che aveva rifiutato Gary Payton.
    Dicevamo dei cattolici di Brooklyn. Italiani o irlandesi. Lou e Chris fanno parte della stessa cerchia.
    Il feeling è immediato. Chris Mullin entra a St. John's University nel 1981.
    Da freshman, ovvero da rookie, ovvero da giocatore al primo anno, viaggia a quasi 17 di media.
    Chris rimarrà all'università per 4 anni, diventando per 3 volte consecutive il giocatore dell'anno della Big East, la lega NCAA dello stato di New York.
    Nel 1984 fa parte della spedizione olimpica del 1984, insieme con Jordan e Ewing. Un presagio di ciò che accadrà 8 anni più tardi.
    Manco a dirlo, quelle olimpiadi le vincerà.
    Dopo 4 anni in cui il legame tra Mullin e Carnesecca è come quello tra padre e figlio, il figlio è pronto al grande salto nel draft NBA del 1985.
    Ma il suo destino lo porterà da una baia all'altra. Dalla baia di New York alla baia di San Francisco.
    Con la settima scelta, i Golden State Warriors scelgono Chris Mullin, da St. John's University!
    Gli spezzoni video sono stati presi da altri video presenti su youtube. Ringrazio gli autori, a cui va riconosciuto il lavoro.
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