@@robertogarganigo8834 era la conclusione di un ragionamento di Immanuel Casto riguardo ai discorsi inutilmente prolissi e infarciti di termini altisonanti, mi pare in merito a come vengono percepiti da persone con neurodivergenze e/o dislessiche. Dopo provo a ritrovare il video in questione e a copiare qui il link.
Riassumismo in poche parole: un altro imbecille che, arrivato al potere senza sapere come, e dopo aver superato un esame universitario con 30 anni di ritardo, si monta la testa e fa l'ennesima figura di m ... Avanti il prossimo. A chi tocca?
Prompt: "Chat GPT, scrivi un discorso ampolloso per un Ministro della Cultura, parole chiave "cultura, intelligenza artificiale, Italia, futuro, destra, sinistra". Il discorso deve avere toni altisonanti, ma senza prendere posizione su nessuna questione." Taac
Egregi Signori, Illustrissime Autorità, Distinti Ospiti, Oggi ci riuniamo in questa magnifica cornice, testimoni di un'epoca di straordinaria trasformazione, dove la cultura - antica custode delle nostre radici, delle nostre identità - si erge ancora una volta come faro di speranza, di progresso, e di un futuro luminoso. L'Italia, culla millenaria della civiltà, si trova ora a un crocevia fondamentale. La sua tradizione artistica, la sua letteratura, il suo pensiero filosofico, hanno sempre illuminato il mondo. Ma oggi, in questo momento di grandi sfide e opportunità, la cultura è chiamata a evolversi, a dialogare con le nuove frontiere dell'innovazione. L'intelligenza artificiale, quella straordinaria creazione del genio umano, ci apre prospettive inedite. Essa rappresenta l'incontro tra il passato glorioso della nostra tradizione e le promesse tecnologiche del futuro. Non dobbiamo temerla, ma guidarla con la saggezza che da sempre ha caratterizzato il popolo italiano. Destra e sinistra, termini che a lungo hanno dominato il nostro dibattito pubblico, trovano oggi un nuovo significato dinanzi a queste sfide globali. La cultura, infatti, trascende le ideologie, si colloca al di sopra delle divisioni politiche. È un patrimonio universale, una risorsa che ci unisce nella nostra comune umanità. Guardiamo all'intelligenza artificiale non come una minaccia, ma come uno strumento che può amplificare la nostra capacità di immaginare e creare. Non è forse questo il cuore della nostra eredità? Non è forse la capacità di sognare e realizzare quei sogni ciò che ha sempre caratterizzato il genio italiano? Ebbene, se oggi l'Italia vuole continuare a essere guida e faro nel mondo, deve abbracciare il nuovo, senza però dimenticare chi è stata e chi è. Siamo qui per celebrare non solo il passato, ma per proiettare la cultura italiana in un futuro che si preannuncia straordinario. Un futuro in cui destra e sinistra potranno convergere su un unico obiettivo: la difesa e la promozione del sapere, dell'arte, e della creatività in ogni sua forma. In questo cammino, l'Italia saprà come sempre essere protagonista, guidando con il suo esempio, nel nome della bellezza e dell'innovazione. Grazie.
@CesareFerrari667 Qui sotto il testo del discorso prodotto da ChatGPT sulla base delle tue indicazioni, che mi sono permesso di aggiustare in questo modo: "Scrivi un discorso per un ministro della Cultura. Concetti chiave: cultura, intelligenza artificiale, Italia, futuro, destra, sinistra. Il discorso deve essere ampolloso, deve avere toni altisonanti e non deve prendere posizione su alcuna questione." Il discorso prodotto da ChatGPT: "Signore e signori, è con profonda emozione e onore che oggi mi rivolgo a voi, custodi della nostra cultura e promotori della nostra identità nazionale. Siamo qui riuniti in un momento cruciale, un momento in cui la cultura italiana, da sempre fulcro della nostra esistenza, si confronta con le sfide imposte dall’intelligenza artificiale e dalle trasformazioni del nostro tempo. L'Italia, culla di innumerevoli capolavori artistici e pensieri illuminati, si trova oggi a un crocevia. Da una parte, le radici profonde delle nostre tradizioni, dall'altra, le promesse e le sfide che l’innovazione tecnologica porta con sé. La cultura è un patrimonio che ci unisce, al di là delle distinzioni politiche che ci possono dividere. Essa è il linguaggio universale che trascende le barriere ideologiche, perché, come disse un grande pensatore, “la cultura è ciò che ci rende umani”. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il nostro modo di vivere, lavorare e pensare, è fondamentale che ci uniamo nel promuovere una visione che integri il progresso tecnologico con la nostra eredità culturale. Non possiamo permettere che l’avanzamento della tecnologia offuschi il valore intrinseco della creatività e dell’arte, che sono l’anima della nostra nazione. Dobbiamo, quindi, affrontare il futuro con uno spirito di collaborazione e apertura. La destra e la sinistra, due poli della nostra società, devono trovare un terreno comune nell'affermare che la cultura è un bene pubblico, un investimento non solo nel presente, ma anche nel futuro delle generazioni che verranno. La nostra responsabilità è quella di garantire che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria provenienza o ideologia, abbia accesso a questo patrimonio inestimabile. Il nostro compito è arduo, ma non impossibile. Dobbiamo abbracciare le nuove tecnologie come strumenti al servizio della cultura, utilizzandole per amplificare la voce dei nostri artisti, per rendere l’arte più accessibile, per preservare e valorizzare il nostro patrimonio. Solo così potremo scrivere una nuova pagina della nostra storia, una pagina in cui la cultura italiana non solo sopravvive, ma prospera in un contesto globale. In conclusione, vi esorto a unirvi in questo viaggio di esplorazione e innovazione, a collaborare, a dialogare. La cultura è il fondamento della nostra identità e la chiave per un futuro che onora il passato mentre abbraccia l’ignoto. Insieme, possiamo costruire un’Italia dove il patrimonio culturale e le nuove frontiere della tecnologia danzano in armonia, creando un affresco vibrante e ricco di colori che rispecchia la grandezza della nostra nazione. Grazie."
@@davincodemare Uhm... secondo me non è stata usata ChatGPT, si sarebbe corso il rischio che si potesse capire qualcosa... 🙂 Secondo me invece è stata proprio una "perculatio non petita" (e non riconosciuta dal Ministro) da parte del suo - a questo punto direi tanto incosciente quanto geniale - ghost writer...
Ne ho approfittato anche per chiedere all'I.A. di tradurre il discorso del ministro in modo che fosse comprensibile a tutti. Questo è il risultato: "Inizio con una parte più teorica. La conoscenza è ciò che apprendiamo nel nostro tempo attraverso il pensiero. Quando pensiamo a come orientare la cultura nazionale, dobbiamo considerare che viviamo in un mondo dominato dalla tecnologia e dai suoi rapidi cambiamenti. Questi cambiamenti sono così intensi e radicali che anche il modo in cui pensiamo sta cambiando. Oggi siamo in una fase di grande trasformazione, definita da una continua evoluzione tecnologica globale. Ci sono due rischi principali: da un lato, possiamo diventare passivi, ignorando i pericoli di una tecnologia eccessiva; dall'altro, possiamo cadere in un atteggiamento difensivo, rimpiangendo il passato e vedendo il futuro come una minaccia. Quindi, ci troviamo davvero in un’epoca di tristezza e pessimismo? No."
Concordo, dottoressa; evidentemente l' obiettivo del ministro non era quello di comunicare, ma ostentare la propria cultura, con il risultato di parlarsi addosso.
Il problema è che non ha 25 anni fresco di università e non è al bar con gli amici. Ulteriore aggravante è che va a sostituire una persona che si era già dimostrata problematica e incompetente, cazzo almeno arriva e approfittane per spegnere un pò i riflettori, STAI ZITTO!?!? Ma lui no, lui è un figo. Stanno devastando questo stato, aveva ragione Berlusconi quando ci mise in guardia. Pazzesco.
mi ricordo anni fa umberto eco, nella sua rubrica La bustina di Minerva, pubblicata sul settimanale Panorama ( o L'espresso non ricordo bene ...) lanciò un gioco aperto a tutti i lettori, consisteva nel riscrivere nel numero minimo di parole delle frasi, avvisi, istruzioni, avvertimenti, ecc., scritti in un linguaggio inutilmente verboso e pomposo. ricordo vinse un tale che riassunse un avviso delle Ferrovie dello Stato che diceva " ad ufficio emissione titoli disabilitato, i titoli di viaggio possono essere transati sul mezzo viaggiante, senza l'esazione di tariffe supplementari", in " a biglietteria chiusa, il biglietto si fa sul treno, senza sovrapprezzi". bellissimo.
Sembra il discorso di un ragazzino del primo anno di liceo che ha appreso dell'esistenza della parola "ontologico" e la usa anche per ordinare la pizza da asporto... 😂
Il discorso di questo neoministro è pervaso dal narcisistico desiderio di mostrare che è all'altezza del ruolo che gli hanno consegnato. Perciò esibisce pezzi di parole che vorrebbero essere concetti importanti, mentre, come qui è stato giustamente osservato, sono bolle di sapone. E nascondono la pochezza di chi non sa muoversi nel concreto di un progetto politico, ma cerca di prefigurare una competenza inesistente.
Appunto: un discorso insulso e senza senso, rivolto solamente al proprio ego............ che, evidentemente, e' quello di uno scarafaggio！ Povera Italia
Quando ero studente avevo letto le lezioni americane di Calvino. La prima di queste era dedicata alla leggerezza; devo, a questo punto, rileggerla, perché mi ricordo poco, tranne l’affermazione che la leggerezza non è nemica della profondità di pensiero
mi fai venire in mente quando correggevo i temi dei miei studenti, cercando di intuire, magari attingendo a elementi extratestuali, cosa volessero dire, e come si sarebbe potuto dire in maniera più efficace, anche rispettando il punto di vista di chi aveva scritto. Hai pienamente ragione sul fatto che l'elemento più grave non è tanto l'uso (esibizionistico, con effetti comici) di termini aulici, ma la profonda incoerenza e inconcludenza della struttura argomentativa. Questi qui hanno il complesso del "parvenu nei salotti buoni"... se penso che lo hanno preferito a Giordano Bruno Guerri...
Giuli si comporta come me al primo anno di liceo classico quando finivo gli argomenti del tema di italiano e allora ripetevo lo stesso concetto con parole più ricercate sperando di infinocchiare la proffa. Ma quella mi chiamò alla cattedra e mi disse:" stavolta ti dò sei ma la prossima che lo fai ti darò due" . Non l'ho più fatto.
Illustrissimi signori e signore, Mi pregio di elevarmi dinnanzi a questa illustre adunanza per esprimere, con parole che spero siano degne della gravità del momento, il mio più profondo, e oserei dire ineffabile, smarrimento dinanzi al discorso testé pronunciato dall’onorevolissimo Ministro della Cultura. Quale ventura, o sventura, del fato mi ha condotto a questo bivio dell’intelletto, non oso dirlo, ma ciò che posso affermare con l’ardimento della sincerità è che le parole udite, pur rivestite di alta eloquenza e lambiccate sottigliezze, non hanno trovato in me quella comprensione che ogni uomo della mia levatura e predisposizione avrebbe legittimamente ambito di raggiungere. Sì, signori, lo confesso con l’animo greve: il discorso testé proferito, sebbene adornato di vocaboli di rara eleganza e anfratti sintattici degni dei più sublimi trattati del passato, ha per me assunto le fattezze di un arcano inesplicabile, un criptico viluppo di concetti che, come fumo che si dissolve nell’aere, sfugge alla presa del raziocinio. Sotto lo scintillio di periodi barocchi e metafore così pregiate da sembrare cesellate dalla mano stessa di un artigiano dell’oratoria, mi ritrovo, ahimè, privo di qualsivoglia appiglio logico o ermeneutico che mi permetta di trarre da essi una chiara e lucida visione. Permettetemi, dunque, di richiamare alla memoria quell’immagine del navigante perduto in un mare senza stelle, fluttuante tra flutti di parole sì altisonanti quanto inabissanti, incapace di discernere un faro, un punto fermo, un segnale che lo guidi verso una riva sicura. Così io, povero mortale, sono rimasto impigliato tra le maglie di quel discorso, prigioniero di un labirinto verbale le cui pareti sembravano spostarsi e mutare forma ad ogni sguardo rivolto loro, come in un sogno d’ipnotica confusione. Ah, quante volte ho tentato, con il vigore della mente vigile, di ricondurre il filo del pensiero entro canoni di limpidezza e comprensibilità! Eppure, ogni sforzo si è rivelato vano, poiché le parole del Ministro, per quanto certamente ispirate da un intelletto superiore, apparivano ai miei orecchi come arabeschi intricati che, anziché disvelare, celavano dietro di loro significati sempre più reconditi, come tesori sepolti in abissi insondabili. Dunque, o voi che mi ascoltate, non mi si fraintenda: non intendo, in alcun modo, mettere in discussione la saggezza che, senza dubbio, pervadeva quel discorso. Al contrario, è proprio il mio inadeguato comprendonio, la mia insufficiente perizia nell’afferrare tali alte sfere del pensiero, che mi costringe a chinare il capo e confessare l’assoluta incapacità di trarre da quelle parole un qualsivoglia nesso intelligibile. Il Ministro, invero, ha probabilmente raggiunto vette di riflessione che sfuggono all’uomo comune, e io, misero ascoltatore, ne sono rimasto inevitabilmente sopraffatto. In conclusione, mi trovo a supplicare, con umiltà e deferenza, che taluni spiriti più acuti e profondi del mio possano avere la bontà di venire in mio soccorso, affinché, con la loro perspicacia, mi si disveli il senso nascosto di quella retorica tanto elegante quanto, per me, ineffabile. E che questa mia confessione di perplessità non sia scambiata per disprezzo, ma piuttosto per un atto di genuino rispetto verso un discorso che, pur essendo per me oscuro come la notte più fonda, non può che testimoniare la grandezza del pensiero di chi lo ha pronunciato. Con profondo rispetto e gratitudine per la vostra cortese attenzione, mi congedo da voi, sperando che la nebbia che avvolge la mia mente possa, col tempo e con l’aiuto di menti più elevate, finalmente diradarsi. Con ossequioso inchino, Il vostro umile servo della confusione
@COMBOCLAT: Sai quanti si sobbarcano la lettura della sua pappardella? (Che comunque non è esente da errori o almeno cadute di stile linguistico). Il discorso del neoministro neolaureato (a 49 anni) è solo una sequenza infinita e tediosa di verbosità - per usare un termine caro a Popper. Il Nulla che entra in simbiosi con il Niente.
Un discorso perfetto che è l' opposto di quello di Giuli, in sede istituzionale, mentre questo è un commento su UA-cam. Cosa c'è di sbagliato in Italia, chiediamo...
Sicuramente il ministro sperava di fare bella figura usando paroloni ad effetto, senza rendersi conto che per le vere persone di cultura ha soltanto dato prova di un terrificante dilettantismo. E meno male che Giuli in teoria prima di fare il ministro faceva il giornalista per cui la sintesi e la chiarezza dovrebbero essere il pane quotidiano. Trovo anche spaventoso che non ci sia stato nessuno a fargli notare - prima di renderlo pubblico - quanto fosse pacchiano il suo discorso: questo la dice lunga sul livello culturale di questa classe dirigente. San Giuliano era dieci volte meglio di lui. Dalla padella nella brace!
Tra l'altro c'è differenza tra leggere un testo per iscritto, dove ci si può fermare, rileggere e cercare parole sul dizionario; e un discorso a voce che in teoria dovrebbe essere immediatamente comprensibile...
Visto che arrivo presto mi concedo il lusso di commentare più "aspramente". Sono al minuto 5:30 e voglio esprimere un concetto sul quale ragiono spesso: la complessità di un discorso e quindi delle parole e strutture sintattiche usate deve essere direttamente proporzionale alla complessità del tema trattato. Magari mi sbaglio, io sono un informatico e mi sono trovato spessissimo a dover semplificare cose complesse per persone meno esperte. Essere concisi e puntuali è fondamentale per me. Non capisco e mi fa incazzare come tante persone nel mondo delle istituzioni e del diritto si possano permettere di stra-complicare ogni singola cosa, per come la vedo io è uno spreco inutile e offensivo di risorse. Perché io devo praticamente essere un commercialista per leggere una busta paga!? E io ho fatto ragioneria, cioè per quale motivo una figura istituzionale si sente addirittura in dovere di suonare altisonante nei discorsi? Riconosco la mia ignoranza in tanti aspetti, soprattutto l'italiano stesso, la filosofia e il diritto che conosco meno di matematica e informatica, questo non invalida secondo me la mia critica a questa "cultura" della complicazione di cose semplici. Grazie Yasmina del video, come sempre non banale, interessante e piacevole.
Lo fanno apposta In modo tale da dire tutto e il contrario di tutto In questo modo scrivono le leggi In maniera tale da interpretarle per gli amici e bastonare i nemici
Io credo voluto appositamente . Un senso di smarrimento rende chiunque giù raggirabile, governabile e sfiduciato portandolo al cosiddetto " fai tu che sai ".
Ho letto il tuo commento e ho pensato a un articolo di Calvino del 1965, in cui descrive un fenomeno che battezza "antilingua": quello che in volgare chiamiamo burocratichese. Cercalo in versione integrale perché, se non risolve il problema, almeno ti mette l'anima in pace (forse). In ogni caso spero sia chiaro che Giuli complica inutilmente il suo discorso non perché "può", ma perché non sa fare altrimenti. Se avesse una cultura vera e sapesse scrivere bene, scriverebbe in maniera elegante, limpida e precisa.
La citazione di Cicerone che Yasmina identifica come modello del ministro è impropria, poiché in Latino in genere e in Cicerone in particolare, le formule sono sempre estremamente sintetiche. E proprio citando Cicerone: "Rem tene, verba sequentur", cioè tutto il contrario del discorso del ministro.
A me il discorso di Giuli ha fatto venire in mente una conferenza tenuta dal Rubbia (premio Nobel per la fisica) a ingegneria dove io ero studente. A un certo punto ha detto. "scusate ora devo usare una parola difficile: massa" Credo che dipinga piuttosto bene la differenza caratura tra un giornalistucolo da strapazzo semi-filosofo e un luminare.
Per me lui non è capace di scrivere un simile discorso. Infatti più volte si è inceppato durante la lettura e questo è segno che non sai cosa stai leggendo. Per me quel discorso lo ha scritto il suo capo di gabinetto che poi è stato licenziato un paio di giorni dopo dallo stesso Giuli! Sono i capi di gabinetti ministeriali che scrivono i discorsi o le relazioni dei ministri. Se a scuola avessi letto un mio tema come Giuli ha letto quel discorso probabilmente la mia professoressa mi avrebbe accusato di aver copiato da qualcuno. P.s. che bella che sei!
È tutto frutto di un complesso d'inferiorità: ha voluto parlare complicato per dimostrare di essere adeguato al ruolo, visto che la sua nomina ha sollevato più di un dubbio, e forse lui stesso sa di essere stato chiamato a coprire un incarico per il quale è inadatto. Un po' come Totò e Peppino: "Mettiamoci pure 'ontologia', facciamo vedere che abbondiamo."
Io credo che il ministro si sia limitato a leggere “pedissequamente” ( senti che cultura ho anche io) un discorso scritto da altri senza neanche capire cosa intendesse dire, che è cosa anche più grave 😟
E critiche della commentatrice vanno bene ma che bisogno c' e di dire tante volte cazzo. Forse ne sente la mancanza o forse usa intercalare con cazzo per destare la nostra attenzione alle sue tante cazzate interpretative del discorso del ministro giuli
E alla cerimonia d’inaugurazione della Buchmesse di Francoforte: “Dobbiamo riaffermare la centralità del pensiero solare, il punto d’incontro tra la rigidità delle ideologie, della battaglia delle idee che si discioglie nella luce meridiana dello spirito mediterraneo”.
Oltretutto non è farina del suo sacco... “La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta trasformando il mondo” è un libro di Luciano Floridi, filosofo italiano.
@@chiararuocco2811 Infatti, quando si adottano le idee o le teorie di qualcun altro, o si riportano contenuti provenienti da fonti esterne come libri, siti web o riviste parafrasandoli, è necessario citare l’autore di tali fonti. Ometterlo significa assumere come proprie idee altrui e si commette un plagio. Ecco appunto lo spessore del nuovo ministro della cultura
Ricollegandomi alla fine del video: oltre alla tristezza del neopromosso che si vanta, questa è una esibizione chiara alla Marchese del grillo: nel suo ministero comanderà perché lui sa e gli altri sono ignoranti. E una gran spocchia anche perché Lei ci ricorda la competenza è anche nell' usare un linguaggio adeguato al contesto.
Questo è il problema di questo paese in cui la poca gente che studia per la maggior parte pensa che ciò la abiliti a elevarsi, quando probabilmente l’erudizione dovrebbe portare all’”essere compresi da tutti”. E chi studia umilmente soffre di questi tizi pieni di sé.
Ogni tanto mi diverto a usare chatgpt per trasformare semplici concetti in frasi estremamente complesse, e quel discorso non è così dissimile da ciò che chat gpt riesce a partorire partendo da un riassunto semplificato di quanto ha declamato il ministro chiedendo semplicemente (a chat gpt) di trasformare il riassunto semplificato in un discorso aulico e complesso (lo so, ho scritto abbestia, ma non ho voglia di riscrivere tutta 'sta menata 😁)
Analisi impeccabile 😄✌️Dico la verità, Yasmina, ero stato inizialmente attirato dal tuo sessappiglio, ma adesso ti apprezzo soprattutto per i contenuti.✌️
Fonti attendibili mi informano che la Boccia ha già studiato il lingiaggio del Ministro Giuli e incontrandolo gli dirà "Voglia ella così giulivo appropinquarsi con me in tale alcova di modo chè veementemente un bell'incarico mi trova!!"
Grazie infinite per aver delineato così chiaramente la differenza tra il linguaggio alto e la supercazzola: trovo che molti si lamentino del primo senza accorgersi di aver incontrato la seconda. Purtroppo la prosa del discorso del ministro Giuli non è un caso isolato: ho osservato spesso fraseggi e scelte di vocaboli simili in dei miei conoscenti, anche molto giovani, laureati o laureandi in filosofia. Nessuno di loro era particolarmente brillante, per carità, quindi non intendo dare la colpa alla facoltà in sé. Non tutta, almeno. Però la tendenza alla supercazzola è una malattia genetica che si porta dietro la filosofia continentale, e non ci si può fare nulla - tranne magari recuperare gli ultimi 70 anni di filosofia analitica, che all'Italia farebbe appena bene. Sostengo che Hegel e compagnia bella abbiano indirettamente causato le due guerre mondiali: ogni volta che questo tipo di prosa si fa largo nelle istituzioni (e capita), mi viene da mostrare i denti.
08:40 Penso che con "rimuove i pericoli" voleva intendere in senso psicanalitico, farne oggetto di rimozione, ignorare il problema. Comunque non è certo una sfumatura semantica che aiuti la comprensione.
La ringrazio per aver esposto il testo del ministro (che non avevo sentito). Onestamente mi sembra la nascita di un nuovo “fenomeno”. Può essere che filosoficamente abbia espresso qualche concetto, tendente allo zero, però da un ministro ci si aspetta che dica chiaro e tondo quali sono i suoi programmi, almeno sotto forma di macro linee guida, altrimenti possiamo sederci al caffè letterario e vedere chi ce l’ha più lungo usando parole dotte, magari in maniera appropriata. Un ministro che copia amici miei in salsa filosofica direi che parte molto male
Dssa. Buongiorno sono di madrelingua spagnola, mi sto impegnando per conoscere la lingua italiana in profondità, vorrei sapere quanto sia importante, valida e funzionale alla comunicazione attuale la parola " cazzo", grazie.
L'umorismo italico è una colonna portante del essere Latino, se Hugo Tognazzi avessi messo copyright alla "supercazzola" ,oggi sarebbe miliardario... Quello che fa ridere l'italianità e profondamente filosofico, sono contento di regalarli un sorriso.
Tra le riflessioni che ci ha lasciato Napoleone, ce n'è anche una in cui si lamenta delle scarse capacità retoriche dei politici suoi contemporanei, ricordando come in epoche antiche il mestiere di politico andava a braccetto con quello di letterato. Credo che non avrebbe apprezzato nemmeno questo superfluo sfoggio di lessico odierno.
Ho sempre pensato che "interiezioni" come "cazzo!" e "perculare", specie se usate compulsivamente, mostrino l'incapacità di dare vigore al discorso senza il facile ricorso a quello che una volta si chiamava turpiloquio(non ne faccio un'ottusa questione morale ma di stile e competenza). Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. P.S.: critiche totalmente condivisibili.
Che poi sarò io scemo. Ma un discorso idealmente deve essere compreso mentre lo si sente. Non posso scrivere quello che dice, rileggerlo 5 volte, spendere qualche minuto di riflessione e ricerche online tra metafore e riferimenti filosofici/storici... Poi lo legge quasi tutto d'un fiato. Dammi quei 10 min per digerire quelle 3 parole che hai detto. Uno ci aggiunge pure che neanche il significato del discorso stesso ha senso, è chiaro che esplodo 😂
Il discorso di questo leureando in lettere e filosofia è il migliore strumento per convincere i giovani ad andare a lavorare piuttosto che studiare. Se questa è cultura preferisco la coltura.
@@unisag-culturastoriainform2929 Tranquillo, di lavoro sottopagato ce n'è quanto ne vuoi! Hai mai sentito parlare di disoccupazione degli schiavi? Io mai!
ma che siamo tornati ai tempi delle "convergenze parallele del discorso da portare avanti dalla piattaforma di base sempre tesa..." il politichese degli anni 70-80
Non avevo ascoltanto il discorso ma adesso ho il dubbio che il ministro volesse vendere corsi online, perchè sembra un discorso motivazionale da fuffaguru di internet.
Giuli ha del potenziale. Sento che ci regalerà momenti memorabili. «Noi possiamo solo star qui a fare l'esegesi dei suoi flussi di coscienza. Ma in quanto a Giuli, in quanto a quello che non può dire che Giuli, per Giuli qualcosa che ha detto dovebbe esserci.» (semi-cit.)
grazie Yasmina per la tua analisi puntuale della supercazzola del ns ministro (della Cultura (boh..). E "Avere un vocabolario ampio serve a parlare meno, non a parlare di più" è una verità, non occorre validarla con una "citazione di..."
@paoloberti, la botte dà il vino che ha...... Battute a parte, per il Premier in carica è un'impresa molto impegnativa, dovendo sostituire un Ministro, degno di questa carica, trovarlo tra FDI . Sembra quasi che gli attuali Governanti si siano accordati (domani tocca a te, oggi tocca a me, sabato a X, ecc. ) nel commettere gaffes, nel proporre idiozie et similia.......
la rivoluzione permanente era chiaramente una citazione ricontestualizzata ad capocchiam della famosa omonima opera di Trotskij, come l'epoca delle passioni tristi é un libro di Miguel Benasayag, anche il citazionismo letterario è abbastanza barocco (e con un brivido di sinistrese proibito...)
Yasmina sei preziosa! ❤ Grazie sempre per i contributi (mai banali) che condividi. Anch'io penso che il discorso di Giuli, benché comprensibile, sia una esibizione di inutili supercazzole. A me sembrano quasi "buttate" lì, per sfoggiare magari la sua formazione filosofica, senza fornire un briciolo di contributo alla specificazione ulteriore di ciò che vuole dire.
A malincuore devo essere d'accordo con la Fornero che licenzierebbe chi glielo ha scritto d'altronde si sentiva da come lo leggeva che non era farina del suo sacco
"Avere un vocabolario ampio serve a parlare meno, non a parlare di più" (cit.)
Cit. Chi ?!?
@@robertogarganigo8834in effetti, sarebbe interessante saperlo.
@@robertogarganigo8834 riccardoferraro2346
@@robertogarganigo8834 era la conclusione di un ragionamento di Immanuel Casto riguardo ai discorsi inutilmente prolissi e infarciti di termini altisonanti, mi pare in merito a come vengono percepiti da persone con neurodivergenze e/o dislessiche. Dopo provo a ritrovare il video in questione e a copiare qui il link.
@@filipponiobardelli9288 era un noto filosofo e pensatore cinese di nome Yan Yan Cit
Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine, si sforza di esser oscuro. cit
Schopenhauer. 🎉
e per un ministro e` tutto un programma
@@patrickck non vorrei ricordare male ma mi pare più Nietzsche
La Gaia Scienza, aforisma 173: essere profondi e sembrare profondi
Riassumismo in poche parole: un altro imbecille che, arrivato al potere senza sapere come, e dopo aver superato un esame universitario con 30 anni di ritardo, si monta la testa e fa l'ennesima figura di m ... Avanti il prossimo. A chi tocca?
Prompt:
"Chat GPT, scrivi un discorso ampolloso per un Ministro della Cultura, parole chiave "cultura, intelligenza artificiale, Italia, futuro, destra, sinistra". Il discorso deve avere toni altisonanti, ma senza prendere posizione su nessuna questione."
Taac
Egregi Signori, Illustrissime Autorità, Distinti Ospiti,
Oggi ci riuniamo in questa magnifica cornice, testimoni di un'epoca di straordinaria trasformazione, dove la cultura - antica custode delle nostre radici, delle nostre identità - si erge ancora una volta come faro di speranza, di progresso, e di un futuro luminoso. L'Italia, culla millenaria della civiltà, si trova ora a un crocevia fondamentale. La sua tradizione artistica, la sua letteratura, il suo pensiero filosofico, hanno sempre illuminato il mondo. Ma oggi, in questo momento di grandi sfide e opportunità, la cultura è chiamata a evolversi, a dialogare con le nuove frontiere dell'innovazione.
L'intelligenza artificiale, quella straordinaria creazione del genio umano, ci apre prospettive inedite. Essa rappresenta l'incontro tra il passato glorioso della nostra tradizione e le promesse tecnologiche del futuro. Non dobbiamo temerla, ma guidarla con la saggezza che da sempre ha caratterizzato il popolo italiano. Destra e sinistra, termini che a lungo hanno dominato il nostro dibattito pubblico, trovano oggi un nuovo significato dinanzi a queste sfide globali. La cultura, infatti, trascende le ideologie, si colloca al di sopra delle divisioni politiche. È un patrimonio universale, una risorsa che ci unisce nella nostra comune umanità.
Guardiamo all'intelligenza artificiale non come una minaccia, ma come uno strumento che può amplificare la nostra capacità di immaginare e creare. Non è forse questo il cuore della nostra eredità? Non è forse la capacità di sognare e realizzare quei sogni ciò che ha sempre caratterizzato il genio italiano? Ebbene, se oggi l'Italia vuole continuare a essere guida e faro nel mondo, deve abbracciare il nuovo, senza però dimenticare chi è stata e chi è.
Siamo qui per celebrare non solo il passato, ma per proiettare la cultura italiana in un futuro che si preannuncia straordinario. Un futuro in cui destra e sinistra potranno convergere su un unico obiettivo: la difesa e la promozione del sapere, dell'arte, e della creatività in ogni sua forma. In questo cammino, l'Italia saprà come sempre essere protagonista, guidando con il suo esempio, nel nome della bellezza e dell'innovazione.
Grazie.
Ahaha
@CesareFerrari667 Qui sotto il testo del discorso prodotto da ChatGPT sulla base delle tue indicazioni, che mi sono permesso di aggiustare in questo modo: "Scrivi un discorso per un ministro della Cultura. Concetti chiave: cultura, intelligenza artificiale, Italia, futuro, destra, sinistra. Il discorso deve essere ampolloso, deve avere toni altisonanti e non deve prendere posizione su alcuna questione."
Il discorso prodotto da ChatGPT:
"Signore e signori,
è con profonda emozione e onore che oggi mi rivolgo a voi, custodi della nostra cultura e promotori della nostra identità nazionale. Siamo qui riuniti in un momento cruciale, un momento in cui la cultura italiana, da sempre fulcro della nostra esistenza, si confronta con le sfide imposte dall’intelligenza artificiale e dalle trasformazioni del nostro tempo.
L'Italia, culla di innumerevoli capolavori artistici e pensieri illuminati, si trova oggi a un crocevia. Da una parte, le radici profonde delle nostre tradizioni, dall'altra, le promesse e le sfide che l’innovazione tecnologica porta con sé. La cultura è un patrimonio che ci unisce, al di là delle distinzioni politiche che ci possono dividere. Essa è il linguaggio universale che trascende le barriere ideologiche, perché, come disse un grande pensatore, “la cultura è ciò che ci rende umani”.
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il nostro modo di vivere, lavorare e pensare, è fondamentale che ci uniamo nel promuovere una visione che integri il progresso tecnologico con la nostra eredità culturale. Non possiamo permettere che l’avanzamento della tecnologia offuschi il valore intrinseco della creatività e dell’arte, che sono l’anima della nostra nazione.
Dobbiamo, quindi, affrontare il futuro con uno spirito di collaborazione e apertura. La destra e la sinistra, due poli della nostra società, devono trovare un terreno comune nell'affermare che la cultura è un bene pubblico, un investimento non solo nel presente, ma anche nel futuro delle generazioni che verranno. La nostra responsabilità è quella di garantire che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria provenienza o ideologia, abbia accesso a questo patrimonio inestimabile.
Il nostro compito è arduo, ma non impossibile. Dobbiamo abbracciare le nuove tecnologie come strumenti al servizio della cultura, utilizzandole per amplificare la voce dei nostri artisti, per rendere l’arte più accessibile, per preservare e valorizzare il nostro patrimonio. Solo così potremo scrivere una nuova pagina della nostra storia, una pagina in cui la cultura italiana non solo sopravvive, ma prospera in un contesto globale.
In conclusione, vi esorto a unirvi in questo viaggio di esplorazione e innovazione, a collaborare, a dialogare. La cultura è il fondamento della nostra identità e la chiave per un futuro che onora il passato mentre abbraccia l’ignoto. Insieme, possiamo costruire un’Italia dove il patrimonio culturale e le nuove frontiere della tecnologia danzano in armonia, creando un affresco vibrante e ricco di colori che rispecchia la grandezza della nostra nazione.
Grazie."
@@davincodemare Uhm... secondo me non è stata usata ChatGPT, si sarebbe corso il rischio che si potesse capire qualcosa... 🙂 Secondo me invece è stata proprio una "perculatio non petita" (e non riconosciuta dal Ministro) da parte del suo - a questo punto direi tanto incosciente quanto geniale - ghost writer...
Ne ho approfittato anche per chiedere all'I.A. di tradurre il discorso del ministro in modo che fosse comprensibile a tutti. Questo è il risultato:
"Inizio con una parte più teorica. La conoscenza è ciò che apprendiamo nel nostro tempo attraverso il pensiero. Quando pensiamo a come orientare la cultura nazionale, dobbiamo considerare che viviamo in un mondo dominato dalla tecnologia e dai suoi rapidi cambiamenti. Questi cambiamenti sono così intensi e radicali che anche il modo in cui pensiamo sta cambiando.
Oggi siamo in una fase di grande trasformazione, definita da una continua evoluzione tecnologica globale. Ci sono due rischi principali: da un lato, possiamo diventare passivi, ignorando i pericoli di una tecnologia eccessiva; dall'altro, possiamo cadere in un atteggiamento difensivo, rimpiangendo il passato e vedendo il futuro come una minaccia.
Quindi, ci troviamo davvero in un’epoca di tristezza e pessimismo? No."
v. Hugo: "Chi non è intelligibile non è neppure intelligente".
Una volta si faceva l'esegesi dei testi di Dante, Leopardi, Boccaccio...
Adesso dobbiamo fare l'esegesi di Giuli. Come siamo caduti in basso...
In realtà ci sono concetti interessanti la sintesi del discorso non trova né soluzione né conclusione solo riflessioni
Concordo, dottoressa; evidentemente l' obiettivo del ministro non era quello di comunicare, ma ostentare la propria cultura, con il risultato di parlarsi addosso.
ESATTO. 👏👏👏👏👏
Il problema è che non ha 25 anni fresco di università e non è al bar con gli amici.
Ulteriore aggravante è che va a sostituire una persona che si era già dimostrata problematica e incompetente, cazzo almeno arriva e approfittane per spegnere un pò i riflettori, STAI ZITTO!?!? Ma lui no, lui è un figo.
Stanno devastando questo stato, aveva ragione Berlusconi quando ci mise in guardia.
Pazzesco.
Per me invece lo ha fatto apposta per prenderci per il culo , che simpatico 😊
Grazie mille per la spiegazione.👏👏👏Resto in attesa della prossima supercazzola del ministro e della relativa tua spiegazione.
La cosa bella è che tra coloro che non ci hanno capito niente c'è sicuramente una buona parte dei ministri del Governo di cui fa parte
Ti ADORO! Oltre ad essere chiara e puntuale mi fai anche ridere tanto, il che è impagabile!
mi ricordo anni fa umberto eco, nella sua rubrica La bustina di Minerva, pubblicata sul settimanale Panorama ( o L'espresso non ricordo bene ...) lanciò un gioco aperto a tutti i lettori, consisteva nel riscrivere nel numero minimo di parole delle frasi, avvisi, istruzioni, avvertimenti, ecc., scritti in un linguaggio inutilmente verboso e pomposo.
ricordo vinse un tale che riassunse un avviso delle Ferrovie dello Stato che diceva " ad ufficio emissione titoli disabilitato, i titoli di viaggio possono essere transati sul mezzo viaggiante, senza l'esazione di tariffe supplementari", in " a biglietteria chiusa, il biglietto si fa sul treno, senza sovrapprezzi". bellissimo.
L’Espresso
@@MrCinghialotto Era L'Espresso. (e Panorama era ormai decaduto)
Sembra il discorso di un ragazzino del primo anno di liceo che ha appreso dell'esistenza della parola "ontologico" e la usa anche per ordinare la pizza da asporto... 😂
X Ontologico ho un vero e proprio debole ... mi scappa ovunque 😅😅😅
Stai tranquillo che non è un ragazzino al primo anno di liceo ❤
È al primo anno proprio...alle aste...@@mariobaldari
@@remomontagnolo4394 non sai nemmeno di chi parli!😉😘
@@mariobaldari pensa quel che vuoi ma dopo un simile discorso non c'è niente da dire...se ti senti in sintonia con certi ceffi,beato te !!!🤣
Il discorso di questo neoministro è pervaso dal narcisistico desiderio di mostrare che è all'altezza del ruolo che gli hanno consegnato. Perciò esibisce pezzi di parole che vorrebbero essere concetti importanti, mentre, come qui è stato giustamente osservato, sono bolle di sapone. E nascondono la pochezza di chi non sa muoversi nel concreto di un progetto politico, ma cerca di prefigurare una competenza inesistente.
Appunto: un discorso insulso e senza senso, rivolto solamente al proprio ego............ che, evidentemente, e' quello di uno scarafaggio！ Povera Italia
Tutta aria fritta e nessun progetto concreto.
purtroppo,o per fortuna, non la nascondono affatto.
Grazie per la traduzione 😂
Quando ero studente avevo letto le lezioni americane di Calvino. La prima di queste era dedicata alla leggerezza; devo, a questo punto, rileggerla, perché mi ricordo poco, tranne l’affermazione che la leggerezza non è nemica della profondità di pensiero
mi fai venire in mente quando correggevo i temi dei miei studenti, cercando di intuire, magari attingendo a elementi extratestuali, cosa volessero dire, e come si sarebbe potuto dire in maniera più efficace, anche rispettando il punto di vista di chi aveva scritto. Hai pienamente ragione sul fatto che l'elemento più grave non è tanto l'uso (esibizionistico, con effetti comici) di termini aulici, ma la profonda incoerenza e inconcludenza della struttura argomentativa. Questi qui hanno il complesso del "parvenu nei salotti buoni"... se penso che lo hanno preferito a Giordano Bruno Guerri...
Guerri non avrebbe mai accettato, è una persona troppo seria.
Lo hanno preferito a Giordano Bruno Guerri? Allora hanno fatto bene...
Quando Rovinetti ha detto che il messaggio pubblico deve essere chiaro e accessibile mi sa che non lo ha ascoltato nessuno
Giuli si comporta come me al primo anno di liceo classico quando finivo gli argomenti del tema di italiano e allora ripetevo lo stesso concetto con parole più ricercate sperando di infinocchiare la proffa. Ma quella mi chiamò alla cattedra e mi disse:" stavolta ti dò sei ma la prossima che lo fai ti darò due" . Non l'ho più fatto.
Visto che stavi al liceo, avresti dovuto ripassare le regole dell'uso dell'accento.
@@fabriziofabrizi2545 ti pareva che non arrivava il vicebidello 🙂
@@fabioderose Sì, sì, ma se neanche con il liceo hai capito gli accenti (dò) che C. vuoi da me?
@@fabriziofabrizi2545 saputello, gli accenti li mette da solo il telefono.
@@fabioderose 1) Il telefono conosce perfettamente l'ortografia e "dò" in italiano non esiste. 2) Il cafone invia senza rileggere.
Illustrissimi signori e signore,
Mi pregio di elevarmi dinnanzi a questa illustre adunanza per esprimere, con parole che spero siano degne della gravità del momento, il mio più profondo, e oserei dire ineffabile, smarrimento dinanzi al discorso testé pronunciato dall’onorevolissimo Ministro della Cultura. Quale ventura, o sventura, del fato mi ha condotto a questo bivio dell’intelletto, non oso dirlo, ma ciò che posso affermare con l’ardimento della sincerità è che le parole udite, pur rivestite di alta eloquenza e lambiccate sottigliezze, non hanno trovato in me quella comprensione che ogni uomo della mia levatura e predisposizione avrebbe legittimamente ambito di raggiungere.
Sì, signori, lo confesso con l’animo greve: il discorso testé proferito, sebbene adornato di vocaboli di rara eleganza e anfratti sintattici degni dei più sublimi trattati del passato, ha per me assunto le fattezze di un arcano inesplicabile, un criptico viluppo di concetti che, come fumo che si dissolve nell’aere, sfugge alla presa del raziocinio. Sotto lo scintillio di periodi barocchi e metafore così pregiate da sembrare cesellate dalla mano stessa di un artigiano dell’oratoria, mi ritrovo, ahimè, privo di qualsivoglia appiglio logico o ermeneutico che mi permetta di trarre da essi una chiara e lucida visione.
Permettetemi, dunque, di richiamare alla memoria quell’immagine del navigante perduto in un mare senza stelle, fluttuante tra flutti di parole sì altisonanti quanto inabissanti, incapace di discernere un faro, un punto fermo, un segnale che lo guidi verso una riva sicura. Così io, povero mortale, sono rimasto impigliato tra le maglie di quel discorso, prigioniero di un labirinto verbale le cui pareti sembravano spostarsi e mutare forma ad ogni sguardo rivolto loro, come in un sogno d’ipnotica confusione.
Ah, quante volte ho tentato, con il vigore della mente vigile, di ricondurre il filo del pensiero entro canoni di limpidezza e comprensibilità! Eppure, ogni sforzo si è rivelato vano, poiché le parole del Ministro, per quanto certamente ispirate da un intelletto superiore, apparivano ai miei orecchi come arabeschi intricati che, anziché disvelare, celavano dietro di loro significati sempre più reconditi, come tesori sepolti in abissi insondabili.
Dunque, o voi che mi ascoltate, non mi si fraintenda: non intendo, in alcun modo, mettere in discussione la saggezza che, senza dubbio, pervadeva quel discorso. Al contrario, è proprio il mio inadeguato comprendonio, la mia insufficiente perizia nell’afferrare tali alte sfere del pensiero, che mi costringe a chinare il capo e confessare l’assoluta incapacità di trarre da quelle parole un qualsivoglia nesso intelligibile. Il Ministro, invero, ha probabilmente raggiunto vette di riflessione che sfuggono all’uomo comune, e io, misero ascoltatore, ne sono rimasto inevitabilmente sopraffatto.
In conclusione, mi trovo a supplicare, con umiltà e deferenza, che taluni spiriti più acuti e profondi del mio possano avere la bontà di venire in mio soccorso, affinché, con la loro perspicacia, mi si disveli il senso nascosto di quella retorica tanto elegante quanto, per me, ineffabile. E che questa mia confessione di perplessità non sia scambiata per disprezzo, ma piuttosto per un atto di genuino rispetto verso un discorso che, pur essendo per me oscuro come la notte più fonda, non può che testimoniare la grandezza del pensiero di chi lo ha pronunciato.
Con profondo rispetto e gratitudine per la vostra cortese attenzione, mi congedo da voi, sperando che la nebbia che avvolge la mia mente possa, col tempo e con l’aiuto di menti più elevate, finalmente diradarsi.
Con ossequioso inchino,
Il vostro umile servo della confusione
@COMBOCLAT: Sai quanti si sobbarcano la lettura della sua pappardella? (Che comunque non è esente da errori o almeno cadute di stile linguistico). Il discorso del neoministro neolaureato (a 49 anni) è solo una sequenza infinita e tediosa di verbosità - per usare un termine caro a Popper. Il Nulla che entra in simbiosi con il Niente.
Si potrebbe fare a cambio tra COMBOCLAT e Giuli?
Un discorso perfetto che è l' opposto di quello di Giuli, in sede istituzionale, mentre questo è un commento su UA-cam. Cosa c'è di sbagliato in Italia, chiediamo...
@COMBOCLAT Dica la verità, lei è ispettore cimiteriale. Con fuochi fatui.
Minchia! 😨
Grazie Yasmina! E' sempre utile sentire queste critiche anche se rivolte ad altri. Spero che la tua situazione abitativa si risolva.
Grazie, ne dubito però 🤣
Sicuramente il ministro sperava di fare bella figura usando paroloni ad effetto, senza rendersi conto che per le vere persone di cultura ha soltanto dato prova di un terrificante dilettantismo. E meno male che Giuli in teoria prima di fare il ministro faceva il giornalista per cui la sintesi e la chiarezza dovrebbero essere il pane quotidiano. Trovo anche spaventoso che non ci sia stato nessuno a fargli notare - prima di renderlo pubblico - quanto fosse pacchiano il suo discorso: questo la dice lunga sul livello culturale di questa classe dirigente. San Giuliano era dieci volte meglio di lui. Dalla padella nella brace!
"Sangiuliano era dieci volte meglio"
Aiuto!
@@francescazecchini3710aiuto.....😊
Grazie, ottima analisi . Sempre schietta ,simpatica e argomentando benissimo. P.s troppo bella quando ti sposti i capelli
Grazie per aver fatto parafrasi e commento.
Domani ho il compito proprio su questa poesia.
in che senso hai avuto un compito a riguardo?
I tuoi interventi sono una boccata d'aria fresca, grazie.
Vero..la mia mente ha avuto l'ossigeno puro...
Verissimo
Pov: Hai sudato anima e corpo per scrivere il tema di italiano ma non hai idea di quello che stavi facendo
😂
Tra l'altro c'è differenza tra leggere un testo per iscritto, dove ci si può fermare, rileggere e cercare parole sul dizionario; e un discorso a voce che in teoria dovrebbe essere immediatamente comprensibile...
Esatto
Ma solo a me sembra che lui stesso non capisca quello che legge?
Cannarsi, ghost writer
😂
Non l'ho pensato solo io allora
Insomma, la mia prima nomination va a Fusaro.
@@dly209 Fusaro usa termini aulici e neologismi buffi, ma mai a cazzo di cane come il Signor Ministro
Si può essere d’accordo o no con lui, ma Fusaro ha una padronanza ammirevole delle lingua italiana; come pochi….
L'impietoso confronto tra la proprietà di linguaggio del ministro e quella di Yasmina.
Non credo di aver brillato molto in questo video, ma grazie 😅
@@YasminaPani discorso preciso e che va giù liscio come l'acqua, cosa posso chiedere di più?
Per non parlare delle tette.
Grazie per aver tradotto il mio disagio e fastidio in un ragionamento coerente
@@Atred1981 .......tanto non te la da！😂😂😂
Giusto oggi recuperavo il video su come distinguere una persona che sappia parlare da, bhe, un pallone gonfiato
Dopo questo discorso i docenti stanno pensando di abbassargli i voti
Visto che arrivo presto mi concedo il lusso di commentare più "aspramente". Sono al minuto 5:30 e voglio esprimere un concetto sul quale ragiono spesso: la complessità di un discorso e quindi delle parole e strutture sintattiche usate deve essere direttamente proporzionale alla complessità del tema trattato. Magari mi sbaglio, io sono un informatico e mi sono trovato spessissimo a dover semplificare cose complesse per persone meno esperte. Essere concisi e puntuali è fondamentale per me. Non capisco e mi fa incazzare come tante persone nel mondo delle istituzioni e del diritto si possano permettere di stra-complicare ogni singola cosa, per come la vedo io è uno spreco inutile e offensivo di risorse.
Perché io devo praticamente essere un commercialista per leggere una busta paga!? E io ho fatto ragioneria, cioè per quale motivo una figura istituzionale si sente addirittura in dovere di suonare altisonante nei discorsi?
Riconosco la mia ignoranza in tanti aspetti, soprattutto l'italiano stesso, la filosofia e il diritto che conosco meno di matematica e informatica, questo non invalida secondo me la mia critica a questa "cultura" della complicazione di cose semplici.
Grazie Yasmina del video, come sempre non banale, interessante e piacevole.
Lo fanno apposta
In modo tale da dire tutto e il contrario di tutto
In questo modo scrivono le leggi
In maniera tale da interpretarle per gli amici e bastonare i nemici
Io credo voluto appositamente . Un senso di smarrimento rende chiunque giù raggirabile, governabile e sfiduciato portandolo al cosiddetto " fai tu che sai ".
Ho letto il tuo commento e ho pensato a un articolo di Calvino del 1965, in cui descrive un fenomeno che battezza "antilingua": quello che in volgare chiamiamo burocratichese.
Cercalo in versione integrale perché, se non risolve il problema, almeno ti mette l'anima in pace (forse).
In ogni caso spero sia chiaro che Giuli complica inutilmente il suo discorso non perché "può", ma perché non sa fare altrimenti.
Se avesse una cultura vera e sapesse scrivere bene, scriverebbe in maniera elegante, limpida e precisa.
io aspetto la traduzione di Crozza 🤓
La citazione di Cicerone che Yasmina identifica come modello del ministro è impropria, poiché in Latino in genere e in Cicerone in particolare, le formule sono sempre estremamente sintetiche.
E proprio citando Cicerone: "Rem tene, verba sequentur", cioè tutto il contrario del discorso del ministro.
A me il discorso di Giuli ha fatto venire in mente una conferenza tenuta dal Rubbia (premio Nobel per la fisica) a ingegneria dove io ero studente. A un certo punto ha detto. "scusate ora devo usare una parola difficile: massa"
Credo che dipinga piuttosto bene la differenza caratura tra un giornalistucolo da strapazzo semi-filosofo e un luminare.
Propongo un matching tra un testo di Giuli ed uno di Cetto Laqualunque per arrivare a qualcosa di senso compiuto.
Insomma, Cetto la Qualunque molto più chiaro e diretto!
Contenuti Cetto forma espressiva Giuli. Commento di cecco angiolieri :"la mia malinconia e' tanta e tale..."
Per me lui non è capace di scrivere un simile discorso. Infatti più volte si è inceppato durante la lettura e questo è segno che non sai cosa stai leggendo. Per me quel discorso lo ha scritto il suo capo di gabinetto che poi è stato licenziato un paio di giorni dopo dallo stesso Giuli! Sono i capi di gabinetti ministeriali che scrivono i discorsi o le relazioni dei ministri. Se a scuola avessi letto un mio tema come Giuli ha letto quel discorso probabilmente la mia professoressa mi avrebbe accusato di aver copiato da qualcuno. P.s. che bella che sei!
Avrà preso Fusaro come spin doctor ahahah
Già: quel " filosofo" usa termini bi tri quadri compositi. Sarebbe esilarante vedere i due soloni in un dialogo surreale sul palco di Zelig.
@@linovolpe-zu9jd Ci andrebbe Sgarbi come terzo a fare la traduzione simultanea ahah
Questo canale è una bellissima scoperta
È tutto frutto di un complesso d'inferiorità: ha voluto parlare complicato per dimostrare di essere adeguato al ruolo, visto che la sua nomina ha sollevato più di un dubbio, e forse lui stesso sa di essere stato chiamato a coprire un incarico per il quale è inadatto.
Un po' come Totò e Peppino:
"Mettiamoci pure 'ontologia', facciamo vedere che abbondiamo."
Aspettavo il tuo commento sul discorso di Giuli! Ci speravo davvero con tutto il cuore. Grazie Yasmina!
Il discorso del ministro è come andare all'Oktoberfest col frac
Parlava ai compagni di partito!??? Con tutta la cultura che circola da quelle parti!!!😂😂😂
Mi hai fatto sorridere
Bei tempi quando voi trinariciuti metteste una massaia con la Terza Media al Ministero dell'Istruzione...
Io x la coltura avrei preso in prestito dal PD elly
@@robertolongoni9864 la coltura?
ai camerata al massimo
“Rivoluzione permanente”… stava parlando di Trotsky?😂
un esercizio di comprensione del testo da sottoporre agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado
Yasmina, la chiusura del video è un colpo di genio 😂😂
Io credo che il ministro si sia limitato a leggere “pedissequamente” ( senti che cultura ho anche io) un discorso scritto da altri senza neanche capire cosa intendesse dire, che è cosa anche più grave 😟
Basta vedere come legge il testo ed è chiaro che non capisce una mazza di quel che dice...neanche Crozza riuscirà a batterlo !!!
Mi pare che fosse di Nietzsche la massima: chi è profondo si sforza di essere chiaro.
Vorrei tranquilizzare tutti quelli che fanno quinta superiore, studiare filosofia non rende così, tranquilli!
Qualche danno però lo fa 🤣
E critiche della commentatrice vanno bene ma che bisogno c' e di dire tante volte cazzo. Forse ne sente la mancanza o forse usa intercalare con cazzo per destare la nostra attenzione alle sue tante cazzate interpretative del discorso del ministro giuli
Brava, come sempre.
Grandissima come sempre! Spero che tu stia meglio 💪🏻💪🏻☀️♥️
Mi tornano in mente le pagine di Giunta in ‘Come non scrivere’.
E alla cerimonia d’inaugurazione della Buchmesse di Francoforte:
“Dobbiamo riaffermare la centralità del pensiero solare, il punto d’incontro tra la rigidità delle ideologie, della battaglia delle idee che si discioglie nella luce meridiana dello spirito mediterraneo”.
😂😂😂😂
Oltretutto non è farina del suo sacco... “La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta trasformando il mondo” è un libro di Luciano Floridi,
filosofo italiano.
Avrebbe dovuto citarlo esplicitamente, anche perché non è che Floridi sia Benedetto Croce, e non è che la sua visione sia universalmente accettata.
@@chiararuocco2811 Infatti, quando si adottano le idee o le teorie di qualcun altro, o si riportano contenuti provenienti da fonti esterne come libri, siti web o riviste parafrasandoli, è necessario citare l’autore di tali fonti. Ometterlo significa assumere come proprie idee altrui e si commette un plagio. Ecco appunto lo spessore del nuovo ministro della cultura
Un coltello deve tagliare, una lampadina deve far luce, un discorso deve comunicare qualcosa a qualcuno. A chi si rivolgeva Giuli?
Devo essere onesto,ho guardato questo video nella speranza che si abbassase l'inquadratura
Allora chiudo subito, mi hai spoilerato 😂😂
"Rivoluzione permanente" è una citazione, non so quanto voluta, di Marx e di Trotzkij.
Ricollegandomi alla fine del video: oltre alla tristezza del neopromosso che si vanta, questa è una esibizione chiara alla Marchese del grillo: nel suo ministero comanderà perché lui sa e gli altri sono ignoranti. E una gran spocchia anche perché Lei ci ricorda la competenza è anche nell' usare un linguaggio adeguato al contesto.
Grazie per aver spiegato più delle metà di quel discorso astruso, ora mi sento meglio. 🤣
Materiale utile per le parodie di Crozza
Questo è il problema di questo paese in cui la poca gente che studia per la maggior parte pensa che ciò la abiliti a elevarsi, quando probabilmente l’erudizione dovrebbe portare all’”essere compresi da tutti”. E chi studia umilmente soffre di questi tizi pieni di sé.
Ogni tanto mi diverto a usare chatgpt per trasformare semplici concetti in frasi estremamente complesse, e quel discorso non è così dissimile da ciò che chat gpt riesce a partorire partendo da un riassunto semplificato di quanto ha declamato il ministro chiedendo semplicemente (a chat gpt) di trasformare il riassunto semplificato in un discorso aulico e complesso (lo so, ho scritto abbestia, ma non ho voglia di riscrivere tutta 'sta menata 😁)
Analisi impeccabile 😄✌️Dico la verità, Yasmina, ero stato inizialmente attirato dal tuo sessappiglio, ma adesso ti apprezzo soprattutto per i contenuti.✌️
Bene
la ragazza è così intelligente che non mi ero nemmeno accorto che in questo video non si vede la scollatura 😮
Il ministro deve essere un grande fan del nostro amico Rosso-Bruno Fusaro
Un altro buono…
Esperti di turbominchiate.
Per la serie: identificare un' intellettuale marcio da come parla.
Fonti attendibili mi informano che la Boccia ha già studiato il lingiaggio del Ministro Giuli e incontrandolo gli dirà "Voglia ella così giulivo appropinquarsi con me in tale alcova di modo chè veementemente un bell'incarico mi trova!!"
Grazie infinite per aver delineato così chiaramente la differenza tra il linguaggio alto e la supercazzola: trovo che molti si lamentino del primo senza accorgersi di aver incontrato la seconda.
Purtroppo la prosa del discorso del ministro Giuli non è un caso isolato: ho osservato spesso fraseggi e scelte di vocaboli simili in dei miei conoscenti, anche molto giovani, laureati o laureandi in filosofia. Nessuno di loro era particolarmente brillante, per carità, quindi non intendo dare la colpa alla facoltà in sé. Non tutta, almeno. Però la tendenza alla supercazzola è una malattia genetica che si porta dietro la filosofia continentale, e non ci si può fare nulla - tranne magari recuperare gli ultimi 70 anni di filosofia analitica, che all'Italia farebbe appena bene.
Sostengo che Hegel e compagnia bella abbiano indirettamente causato le due guerre mondiali: ogni volta che questo tipo di prosa si fa largo nelle istituzioni (e capita), mi viene da mostrare i denti.
08:40 Penso che con "rimuove i pericoli" voleva intendere in senso psicanalitico, farne oggetto di rimozione, ignorare il problema. Comunque non è certo una sfumatura semantica che aiuti la comprensione.
Appunto ... una complicazione inutile ... spesso i filosofi amano parlarsi addosso ...
Certo, appunto il contesto comunicativo è essenziale
La ringrazio per aver esposto il testo del ministro (che non avevo sentito). Onestamente mi sembra la nascita di un nuovo “fenomeno”. Può essere che filosoficamente abbia espresso qualche concetto, tendente allo zero, però da un ministro ci si aspetta che dica chiaro e tondo quali sono i suoi programmi, almeno sotto forma di macro linee guida, altrimenti possiamo sederci al caffè letterario e vedere chi ce l’ha più lungo usando parole dotte, magari in maniera appropriata. Un ministro che copia amici miei in salsa filosofica direi che parte molto male
Se il ministro fa sorridere usando un linguaggio gottescamente alto qui lo si bilancia perfettamente verso il basso,😁
Dssa. Buongiorno sono di madrelingua spagnola, mi sto impegnando per conoscere la lingua italiana in profondità, vorrei sapere quanto sia importante, valida e funzionale alla comunicazione attuale la parola " cazzo", grazie.
È essenziale, l'esistenza intera vi ruota attorno
@@YasminaPani 😂😂😂😂😂
L'umorismo italico è una colonna portante del essere Latino, se Hugo Tognazzi avessi messo copyright alla "supercazzola" ,oggi sarebbe miliardario... Quello che fa ridere l'italianità e profondamente filosofico, sono contento di regalarli un sorriso.
Tra le riflessioni che ci ha lasciato Napoleone, ce n'è anche una in cui si lamenta delle scarse capacità retoriche dei politici suoi contemporanei, ricordando come in epoche antiche il mestiere di politico andava a braccetto con quello di letterato. Credo che non avrebbe apprezzato nemmeno questo superfluo sfoggio di lessico odierno.
Giuli, è l'espressione più ALTA della BASSEZZA del governo! Buon viaggio a tutti! (Non sul frecciarossa! Là c'è l'altro)
l'accento sardo ci sta sempre un sacco nelle cazziate...sweet 😄
Ho sempre pensato che "interiezioni" come "cazzo!" e "perculare", specie se usate compulsivamente, mostrino l'incapacità di dare vigore al discorso senza il facile ricorso a quello che una volta si chiamava turpiloquio(non ne faccio un'ottusa questione morale ma di stile e competenza). Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
P.S.: critiche totalmente condivisibili.
Che poi sarò io scemo. Ma un discorso idealmente deve essere compreso mentre lo si sente. Non posso scrivere quello che dice, rileggerlo 5 volte, spendere qualche minuto di riflessione e ricerche online tra metafore e riferimenti filosofici/storici...
Poi lo legge quasi tutto d'un fiato. Dammi quei 10 min per digerire quelle 3 parole che hai detto.
Uno ci aggiunge pure che neanche il significato del discorso stesso ha senso, è chiaro che esplodo 😂
Ti ascolto dal Brasile. Grazie per farmi pensare.
Se sento ancora la parola epocale mi metto a urlare. Supercazzola è dire poco.
Brava, onesta e divertente. Soprattutto onesta e confortante !
Giuli, Giuli, Giuli di tuttu l'annu...
Se il ministro parla come mangia... mangia malissimo!
Mangia male perché è ricco, a differenza di certi poveri.
Dal vangelo secondo Lollo 😂
@@eraclito4019
Amen🙏🏼🤣🤣🤣🤣
@@elleswan1 😂
Il discorso di questo leureando in lettere e filosofia è il migliore strumento per convincere i giovani ad andare a lavorare piuttosto che studiare. Se questa è cultura preferisco la coltura.
e dove lo trovano lavoro? senza un titolo di studio? i pomodori
@@unisag-culturastoriainform2929 Tranquillo, di lavoro sottopagato ce n'è quanto ne vuoi! Hai mai sentito parlare di disoccupazione degli schiavi? Io mai!
Più che altro è un'ottimo pubblicità per le lauree scientifiche rispetto a quelle umanistiche
È il miglior stimolo a studiare seriamente!
@@leonardocontin937 allora non lamentatevi....
Bell'intervento, grazie.
ma che siamo tornati ai tempi delle "convergenze parallele del discorso da portare avanti dalla piattaforma di base sempre tesa..." il politichese degli anni 70-80
😂
Grandissima Yasmina!
Un Mito.
Un bel Mito.
Non avevo ascoltanto il discorso ma adesso ho il dubbio che il ministro volesse vendere corsi online, perchè sembra un discorso motivazionale da fuffaguru di internet.
Era un delirio 😅 si è parlato semplicemente addosso.
Stavo aspettando proprio questo video
Troppu brava Yasmina!
Suvvia, cerchiamo di essere orgogliosi di avere come ministro della cultura la reincarnazione di Eraclito l'OSCURO!!
Giuli ha del potenziale. Sento che ci regalerà momenti memorabili.
«Noi possiamo solo star qui a fare l'esegesi dei suoi flussi di coscienza. Ma in quanto a Giuli, in quanto a quello che non può dire che Giuli, per Giuli qualcosa che ha detto dovebbe esserci.» (semi-cit.)
"Il nuovo singolo dei Baustelle" 😂😂😂😂
grazie Yasmina per la tua analisi puntuale della supercazzola del ns ministro (della Cultura (boh..). E "Avere un vocabolario ampio serve a parlare meno, non a parlare di più" è una verità, non occorre validarla con una "citazione di..."
@paoloberti, la botte dà il vino che ha...... Battute a parte, per il Premier in carica è un'impresa molto impegnativa, dovendo sostituire un Ministro, degno di questa carica, trovarlo tra FDI . Sembra quasi che gli attuali Governanti si siano accordati (domani tocca a te, oggi tocca a me, sabato a X, ecc. ) nel commettere gaffes, nel proporre idiozie et similia.......
la rivoluzione permanente era chiaramente una citazione ricontestualizzata ad capocchiam della famosa omonima opera di Trotskij, come l'epoca delle passioni tristi é un libro di Miguel Benasayag, anche il citazionismo letterario è abbastanza barocco (e con un brivido di sinistrese proibito...)
Vogliamo Yasmina Pani Ministro Subito!
Yasmina sei preziosa! ❤ Grazie sempre per i contributi (mai banali) che condividi. Anch'io penso che il discorso di Giuli, benché comprensibile, sia una esibizione di inutili supercazzole. A me sembrano quasi "buttate" lì, per sfoggiare magari la sua formazione filosofica, senza fornire un briciolo di contributo alla specificazione ulteriore di ciò che vuole dire.
Da "Idee chiare e distinte" a "Idee confuse ed indistinte"...😂😂😂😂
forse qualcuno gli ha suggerito di apparire molto "intellettuale di destra", diciamo che ci ha provato con risultato che è quello che è
grazie Yasmina
"qui non dice niente" è proprio l'approccio filosofico 😂
A malincuore devo essere d'accordo con la Fornero che licenzierebbe chi glielo ha scritto d'altronde si sentiva da come lo leggeva che non era farina del suo sacco