A suon di perle - Torre Colimena e Punta Prosciutto

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  • Опубліковано 8 вер 2024
  • Torre Colimena
    Il centro è sorto attorno all'omonima torre, presente proprio sul lungomare del paese, la quale comunica a ovest con Torre di San Pietro in Bevagna in San Pietro in Bevagna e ad est con Torre Castiglione, nel comune di Porto Cesareo.
    Torre Colimena fa parte di un sistema difensivo di torri costiere volute dall'imperatore Carlo V, re di Spagna, dopo l'invasione di Otranto da parte dei Turchi nel 1480, per difendere la penisola del Salento dalle loro frequenti incursioni.
    Carlo V è spesso citato per aver pronunciato la nota frase "Nel mio regno non tramonta mai il sole", riferendosi ad Ovest alle prime nuove conquiste spagnole in America dopo il 1492 e, ad Est, al Salento, il possedimento più orientale del regno di Spagna di allora (1).
    Tramite il viceré di Napoli Pedro Afán de Ribera, la costruzione della torre venne commissionata a Camillo Chiarello e completata attorno al 1568.
    L'unico episodio storico di rilievo che riguarda la piccola località di Torre Colimena, risale al 1547 quando circa 100 predoni Turchi sbarcarono da 5 velieri approdati nel tranquillo e sabbioso porticciolo di Torre Colimena, per spingersi in un'incursione nell'entroterra, depredando i raccolti delle masserie attorno a San Pancrazio e Avetrana guidati da Khria, un personaggio locale convertito all'Islam.
    Il significato del nome di questa località è ancora piuttosto incerto.
    Tuttavia, l'etimologia del nome è di evidente derivazione ellenica, che conoscitori delle realtà e tradizioni locali ritengono risalente al periodo della Magna Grecia e alla successiva presenza ellenofona in Salento.
    Probabilmente il nome Colimena è dovuto alla contrazione di καλή λιμένων (kalì limènon, buoni porti), oppure da κολλημένα (kollimèna, attaccati), in quanto la baia di Torre Colimena e l'attuale Salina dei Monaci apparivano agli occhi dei navigatori come due sicuri porti attaccati, attigui.
    O, ancora, il nome potrebbe essere la contrazione di κολύμπι μέρη (kolympi mèri, luoghi per nuotare), oppure la crasi delle parole και e ου, (kai e ou, e non) e λίμνη (lìmni, palude), cioè una zona non paludosa.
    In alcune mappe del XVII secolo la località è nominata con le varianti ”Colimeno” e “Colmeno” la cui assonanza, ancora una volta, riconduce all'ipotesi che il toponimo derivi dal neo-greco, forse da κρυμμένο (krymmèno, nascosto) che in forma deteriore in grico salentino viene talvolta pronunciato anche climmèno, alludendo ad un porto nascosto, chiuso.
    Punta Prosciutto (Li Prisuddi in dialetto locale) è una località marittima facente parte del comune di Porto Cesareo ed estremo nord-occidentale della provincia di Lecce, nel Salento.
    Punta Prosciutto
    La spiaggia di Punta Prosciutto sorge nell'omonimo centro, non lontana da San Pietro in Bevagna e da Porto Cesareo, vanta colori caraibici e una natura rigogliosa e selvaggia.
    La particolarità del mare sta nel fatto che il fondale basso viene recuperato dopo pochi metri. Le spiagge di sabbia bianca si protendono per diversi chilometri e retrostanti a esse si estendono dune secolari, ricoperte dalla tipica vegetazione mediterranea salentina. Il tratto di Punta Prosciutto è delimitato al nord da Torre Colimena e a sud da Riva degli Angeli, circoscritto per altro da una folta schiera di macchia mediterranea secolare. Il sollevamento del fondale marino ha generato un'area umida che ha prodotto un particolare habitat per l'instaurazione di una particolare flora e fauna. Con la legge regionale n. 5/2006[2] nella zona è stata istituita la riserva naturale Palude del Conte e duna costiera.
    Fonte Wichipedia.

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