Non so se è più chiara la spiegazione o il modo perfetto in cui parli, con pause messe al punto giusto e senza tentennamenti nel collegare tutte le frasi. Complimenti
I tema è affascinante,grazie per averlo proposto. Sicuramente Susskind arrivò al principio olografico considerando che gli oggetti che cadono in un buco nero appaiono ad un osservatore esterno come sospesi sull'orizzonte e così l'informazione si conseva su tanti pixels . Ma se ben ricordo vi sono alcune complicazioni. 1) Susskind ipotizza che questi pixels siano entangled con altrettanti pixels all'iterno del buco nero. Si avrebbero così due universi entangled ( di cui uno solo accessibile a noi). 2) Questi pixels sarebbero soggetti al principio di indeterminazione, originando un" tremolio"(Holographic noise) che qualcuno (C. Hogan ) sta cercando di rivelare. 3) Alla fine il buco nero evapora tutto (Hawking) e scompare anche l'orizzonte e non si capisce dove vada l'informazione. Scusa se ho messo tanta carne al fuoco, forse mi risponderai nei prossimi video che guardo sempre con molto piacere.
Ciao vito domanda sull'universo olografico. Ma non ho capito una cosa importante, con questa "teoria" I fisici cosa vogliono dimostrare nel dettaglio? Chi ha creato gli ologrammi? Vuol dire che il big Bang non ci è stato? Se mi rispondi mi togli un bel po di paranoie ahahah Cioè è conciliabile con la teoria dell'universo come simulazione? O vuole spiegare tutt' altro? Non ci sto capendo granchè. A questo punto tutte le scienze come biologia, anatomia e quant'altro perderebbero la loro stablità? o no?
@@vittoriocaggiano9809non ti fare venire le paranoie 😅 Che l universo sia una simulazione, un ologramma o quant'altro per noi formichine non cambia molto: se la nostra idea di realtà è basata su una simulazione per noi rimane comunque realtà.
@@vittoriocaggiano9809il Bing-bang vero e proprio non c'è mai stato dato che una esplosione avviene in uno spazio; ci sarebbe stato invece un espansione o inflazione dal vuoto quantistico. Comunque per saperne di più cerca il canale del fisico teorico Guido Tonelli che lavora al CERN, grande divulgatore!!!
A me quello che hai spiegato ha fatto venire in mente i disegni in prospettiva che facevo ai tempi del liceo scientifico: l'informazione che rappresentava la mia classe era riportata su una retta da dei punti, quindi un ente teoricamente monodimensionale usato per rappresentare qualcosa di tridimensionale.
Grazie prof. Baroni, argomento molto affascinante oltreché complesso e con implicazioni tra l'inquietante e lo straordinario. Non vedo l'ora che arrivino i prossimi video sull'argomento perché sono veramente curioso di vedere quali applicazioni di questo principio sono state trovate. Alessandro
Stupendo ho i brividi . argomento bellissimo. Il tuo modo di spiegare è straordinario e comprensibile , nonostante sia un argomento difficile di per se. Complimenti
Come sempre bravissimo e chiarissimo (soprattutto pragmatico). Hai condensato in 14 minuti tutto quello che ho espresso in 180 minuti di conferenza sull'Universo olografico 8 anni fa su youtube. Complimentissimi. ;)
Ciao vito domanda sull'universo olografico. Ma non ho capito una cosa importante, con questa "teoria" I fisici cosa vogliono dimostrare nel dettaglio? Chi ha creato gli ologrammi? Vuol dire che il big Bang non ci è stato? Se mi rispondi mi togli un bel po di paranoie ahahah Cioè è conciliabile con la teoria dell'universo come simulazione? O vuole spiegare tutt' altro? Non ci sto capendo granchè. A questo punto tutte le scienze come biologia, anatomia e quant'altro perderebbero la loro stablità? o no?
- L'interazione fra gli oggetti quadridimensionali sembra però modificare molto "sensatamente" il variare, nella sua dimensione temporale, della "figura" bidimensionale che ne codifica le "illusorie" fattezze. - In altre parole, se l'universo è un ologramma generato da una realtà a una dimensione spaziale in meno, sembra che questa cosiddetta "realtà" funzioni praticamente come da versione "zippata" del nostro mondo illusorio a una dimensione spaziale in più: altrimenti non vedo come sia stato possibile a noi scimmie olografiche capire le leggi della fisica finora acquisite. - O ancora: anche la fisica per come la consciamo e studiamo è illusoria, visto che è scienza sperimentale basata interamente sulla realtà illusoria quadridimensionale? (dico tre volte la stessa cosa nella speranza che il dubbio che cerco di veicolare sia comprensibile in almeno una delle tre versioni... LOL!) Grazie per i tuoi video!
Significa che c'è un Osservatore Onnipresente. Tutto decadrebbe se non ci fosse l'Osservatore. Ad avere la visione tridimensionale di noi. Saremmo virtuali se nessuno ci vedesse. Ma noi non siamo virtuali.. Siamo vivi e svegli. Assolutamente coscienti delle nostre azioni. Questo perché non siamo virtuali e olografici, se lo siamo chi ci rende vivi , È chi ci osserva..
La realtà universale è come un sogno dentro un sogno dentro un sogno in un altro sogno…e così mano mano che ci si risveglia da tutti i sogni, si capisce che siamo sempre stati noi ad impersonare ogni cosa esistibile…alla fine si capisce che sono sempre io…l’unica luce che illumina la realtà del tutto…e che in fondo…in fondo l’ ho sempre saputo ma fare finta di dimenticarsene rende ogni cosa molto più reale, un “gioco” infinito in cui nessun giocatore sà che esiste solo un giocatore, poichè altrimenti il gioco stesso non potrebbe aver luogo. (cit. la Coscienza)
@@certfe4838I gruppi di potere occulti di derivazione massonica che pilotano le “masse” nascondono sempre un pezzetto di verità dentro ai film di holliwood…
La tua capacità di spiegare e’ davvero degna di nota … come direbbero gli americani Bravo’ Bravo’ !!!! Mi viene in mente un’articolo letto anni fa sugli esperimenti fatti da un team di neuroscienziati su un gruppo di persone , stimolando con frequenze adeguate alcune parti del cervello l’esperienza riportata dai soggetti era anche quella dell’ illusorietà dell’ambiente . Anche gli esperimenti con sostanze psicotrope condotte durante l’inizio del secolo abbracciavano l’argomento (dosaggi adeguati e monitorati …sfuggiti successivamente di mano e x fortuna abbandonati) Astronomia ,fisica quantistica,neuroscience in futuro cammineranno a braccetto. Quel tipo di indagine partita da Stanley Koren dubito che si sia arrestata malgrado poi bandita per la sua pericolosità di implicazioni politiche religiose ecc
Ciao Simone!! Teoria sconvolgente, che scuote le poche certezze di noi poveri mortali.. Quindi si starebbe osservando un universo che altro non sarebbe se non un ologramma.. Quindi una dimensione in meno e il dubbio che quel che si sta osservando è in realtà un elegante artificio in cui non sappiamo come posizionarci.. Se l'immagine cambia al variare del modo di osservare..
Grazie per il video Dott.! Avevo sentito parlare di questa congettura e al tempo mi domandai: se seguiamo il principio causa/effetto, può davvero esistere una "realtà ultima"? Per quanto riguarda l'ologramma non lo so non mi convince..troppo antropocentrica come cosa. Io ho fatto l' apicoltore : l'ape vede solo 4 colori: verde, giallo, blu, e un blu ultravioletto che noi non vediamo.Quindi com'é davvero il mondo? Come lo vedo io o come lo vede l'ape? O tutti e due...o nessuno dei due..anche per questo mi domando della sensatezza della "realtà ultima", che non c'é qui su questo granello di pianeta, figuriamoci nell'Universo..e non mi convince il "bit" come mattone della rappresentazione formale delle cose. Un saluto dall'Amiata!
Salve, sempre molto chiaro e affascinate, però mi ha lasciato con almeno una domanda: il nostro universo 4D è codificato su un ologramma 3D, ok. Ma perché poi questo ologramma 3D sarebbe la realtà "ultima"? Perché non riapplicare il principio ancora una volta ed aver un ologramma 3D codificato su uno 2D, come il Millennium Falcon? E ancora una seconda volta per il 2D su uno monodimensionale? Grazie
La mia opinione è la seguente: Olografico o non, non vedo la differenza. Alla fine quello che ci fa percepire l'universo è dovuto ai tipici sensi che un essere vivente possiede. L'olografia è solo uno dei tanti possibili modi di tradurre lo stato delle cose. Dire che l'Universo ha n-1 uno dimensioni rispetto alla normale percezione spaziotemporale non porta a nessuna utilità. Per esempio potrei pure fare a meno di tante dimensioni ed usarne solo una! Un file di bit! Ripeto, è solo un esempio, come lo è immaginarlo in modo olografico: se considero tutto l'universo una realtà compressa, ad esempio come fa il sistema ZIP o RAR, e i nostri sensi, solo quando è opportuno osservare il suo contenuto questi sensi li vanno a decomprimere per analizzarli, e li percepiscono come se fossero sempre decompressi, ma in "realtà" essi sono sempre compressi in un file monodimensionale! Ora mi chiedo: quale è la realtà? Il file ZIP compresso o quello decompresso? Posso trovare altri mille modi di contenere informazioni, alla fine la cosa importante è soltanto che essi vengano in qualche modo percepiti e le spiegazioni, come queste del video, descrivono sono uno degli innumerevoli modi di immaginare come tali dati siano, come dici tu, "stipati".
Che pepita 🤩 ! Bravo 😁 bel video ! Ci é voluto l'ultimo Nobel per chiarire definitivamente che l'universo é un ologramma ma va bene ! ❤ C'hai messo molto contenuto spiegato bene e ti aggiungo quello che so Hai citato maldacena e mi hai ricordato verlinde, bohm per la fisica descrittoria del universo nonlocale, pribram(neurofiseologo) che ha dimostrato che il nostro cervello é un lettore di ologrammi (se ricordo bene il lobo destro legge l'informazione temporale, lobo sinistro spazio e corpo calloso per l'energia. Il contrario se sei mancino) e Corrado Malanga che ha fatto diversi studi sull'aspetto della realtà virtuale(ovvero modificabile(nel e/s/t)) dell'ologramma Poi ricordo che l'ologramma é anche un frattale e ricordo vagamente che esiste una matematica precisa per descrivere la 3Dimensionalità dell'ologramma(2D) Spero di Non aver spoilerato i prossimi video 😅 ma il mio é solo una condivisione di informazione con la certezza che saprai usarla al meglio per fare altri video cazzutissimi come questo che mostrano al mondo(alla scienza soprattutto 🤣) la strada corretta Bravo continua così ! 💪🏿
Ben tornato professore. Anche se non saprei per ora cosa rispondere alla domanda: l’Universo è reale? Mi limito a dirle che le sue intuizioni sono sempre di enorme interesse e ben esposte. La saluto e buon lavoro.
Salve. Hai detto che per visualizzare l'ologramms in 3D è necessariio illuminare la placca fotografica.. E allora, cosa illumina la superfice su cui è racchiusa tutta l'informazione dell'universo per poterlo vedere come lo vediamo se tutta la luce naturale ed artificiale è già un ologramma? Sarebbe come dire che per visualizzare in 3D un ologramma universo adoperiamo un ologramma. Mi sembra poco logico.
Infatti è un modello matematico fisico solo in parte reale, non va preso nel senso letterale, nello stesso modo in cui non avremmo dovuto prendere alla lettera la metafora dell’atomo come sistemino solare…
Se ti può aiutare a complicarti le idee... gli ologrammi come quello mostrato nel video sono ologrammi di ologrammi dato che il primo ologramma avrebbe l'immagine "fantasma" lontana dal supporto cioè a una distanza simmetrica dall'oggetto fotografato, per cui una nuova lastra olografica viene posta dove si trova l'immagine "fantasma" e rifotografata in tal modo il nuovo e definitivo ologramma si vedrà nel supporto, magari anche un po' sporgente. Io ne ho uno che fuoriesce in parte dal supporto.
Allora secondo questa teoria noi vivremmo in una specie di Matrix, magari anche riscritta anche più volte. Anche le nostre vite sarebbero già scritte. È stato sempre un argomento affascinante per me.
Ciao! Applicando l'esempio del Millenium...in vero la "realtà" é l'astronave avanti la lastra fotografica, su cui viene solo proiettata l'ombra, mentre il principio olografico parrebbe postulare l'opposto. Inoltre sulla lastra vengo solo codificate le informazioni esterne del Millenium, su cui si riflette la luce mentre nessuna informazione sul "contenuto". Ps. bravissimo prof!
Ciao e complimenti per il tuo metodo divulgativo! Una domanda, forse ingenua: In che modo questa teoria può spiegare le sensazioni di profondità e di spazio che ad esempio si provano afferrando un libro spostandolo su un'altra mensola? Grazie mille
Se ho capito l'idea che sta dietro la teoria, qualunque informazione contenuta all'interno del volume è codificata e quantizzata su scala planckiana sulla superficie, ovvero se fossimo in grado di avere informazioni di osservabili su scala planckiana saremmo in grado di discernere tra due pareti contenenti volumi con informazioni differenti al loro interno. Il problema è che l'idea per quanto affascinante è speculativa e non fisica, fintanto che non si riesca sperimentalmente a dimostrarlo e che gli eventi trovati siano ripetibili.
E' vero. Ormai da alcuni decenni il virtuale si confonde col reale e non si riescono più a distinguere tra loro, finchè qualcosa ti tocca personalmente, intimamente. Allora non è più mica tanto virtuale...
Se il concetto di universo olografico e di conseguenza poniamo la nostra realtà quotidiana sullo stesso piano chi, ha creato questa, realtà virtuale e perché? Tutto questo immenso progetto richiederebbe una conoscenza al di la della nostra umana comprensione. Per qualcuno o qualcosa sarebbe come il Luna Park virtuale , un gioco di probabilità dalle possibilità infinite. Lei professore cosa ne pensa? Grazie.
Ai tempi in cui fu formulata questa teoria non esisteva ancora il concetto di "Renderig", chi mastica un po' di computer grafica sa di cosa parlo. Il mondo che osserviamo, potrebbe essere, ipoteticamente, il risultato di un rendering. In un rendering 3D, al pari dell'ologramma, il mondo tridimensionale viene rappresentato su una superfice 2D, quella del monitor. In questa ipotesi, per analogia, ogni singolo pixel rappresenta un "quanto" di spazio che può assumere valori discreti. La codifica dei valori di questi quanti di spazio, i pixel nel nostro caso, rappresenta, nel loro insieme il risultato della scena finale che vediamo, dal render emerge la realtà osservata. La scena finale è dinamica, cambia in base al punto di osservazione, non è necessario renderizzare l'intero universo, ma solo quello che si osserva in quel dato momento. La consistenza dell'intero universo è in un data base sottostante e noi lo "renderizziamo", analogamente a quanto avviene in video game 3D con visione soggettiva. Noi stessi, potremmo essere in quel database, a cui tutti gli altri osservatori accedono.
Però in un mondo virtuale non serve un rendering su schermo o proiezione, in Matrix o Tron i personaggi vedono direttamente tramite occhi simulati. In Inception La connessione è altrettanto interna e neurale. Non ci sono ologrammi o schermi o altri visori, il cui solo scopo è di interfacciare due mondi virtuale-reale come nell’holodeck di Star Trek tng o nella realtà virtuale de Il tagliaerbe, Ready player one ecc. Il principio olografico tuttavia è un’altra cosa, un modello che ha elementi di virtualità su cui spesso anche scienziati ricamano ma in realtà questa è più rappresentata dalle teorie di simulazione, non dal quel principio in sé che ha più anche fare con la conciliazione della QM e relatività almeno sulla carta…
È anche vero che prima dei computer di una certa potenza negli anni settanta non era nemmeno concepibile un modello teorico di una macchina che simulasse una realtà virtuale anche in piccolo. Lo stesso Max Planck ipotizzava che l’universo fosse una matrice (matrix, termine usato da lui e tipico dei calcoli quantistici) intelligente come una mente. Computer, rendering e VR, son venuti assai dopo, mentre la popolarità del concetto in forme ancora primordiali e molto fantasiose perché le macchine non ne erano ancora capaci è stato il primo film di Tron, i cui personaggi sono ‘programmi’ e un po’ implicitamente l’universo digitalizzato nel cervello elettronico di V-GER del primo film di Star Trek, usciti nello stesso periodo a cavallo del 1980.
Non sono un fisico, quindi non saprei parlare in termini scientifici ma posso esprimermi a livello filosofico-speculativo: la realtà che conosciamo è solo quella costruita dal nostro cervello. Certo, lo fa a partire da ciò che c'è all'esterno interagendovi con i sensi, ma noi non conosciamo effettivamente ciò che c'è lì fuori, conosciamo solo la versione proposta dal nostro cervello. Per un insetto non esiste praticamente nulla di ciò che esiste per noi, per il semplice fatto che il suo cervello non glielo propone. Una specie più evoluta di noi in una lontana galassia magari esperisce cose che per noi non esistono perché il nostro cervello non ce le propone. Di conseguenza, l'unica certezza che ho, seppur non dimostrata, è che la realtà non si limiti a ciò che percepiamo, né direttamente né tramite i nostri strumenti artificiali.
Bello, molto intrigante! Ma la domanda più importante è... Dove hai preso quel fantastico ologramma del Millennium Falcon? 😁 (davvero, ci tengo a sapere perché googlando "ologramma" non mi esce proprio niente del genere 😥🤔
Ciao Alessandro! eheh Non me lo ricordo proprio. Ce l'ho da tantissimi anni. Aveva anche una custodia, ma è andata persa :( Non si trova più su internet. Ciao! Simone
Potresti fare un video sulle implicazioni degli eventi nello spazio-tempo einsteiniano? La relatività dice che uno stesso evento può essere nel passato, presente o futuro a seconda di come si muovono i diversi osservatori ma se per alcuni quel evento è nel futuro e per altri nel passato questo implica che gli eventi futuri già esistono nello spazio-tempo quadrmensionale ma ciò entra in contraddizione con alcuni principi della Fisica Quantistica come il principio di indeterminazione, Schroedinger che lascianono supporre che per mantenere valida la Relatività ilo spazio-tempo possa avere più che una sola dimensione temporale...
Accidenti, io ero rimasto a quelle strane cartoline, un po' spesse, che da bambino vedevo e raffiguravano magari gatto silvestro; ...e spostavi l'angolazione con qui le guardavi l'immagine cambiava, come qualche frame di un cartone animato. 😀 ...scusa, non volevo essere irrispettoso però.
Nonostante le grandi scoperte degli ultimi 150 anni sono molto scettico sul fatto che l'essere umano sia in grado di capire almeno un miliardesimo dell'universo. Nemmeno tra 1000 anni
Ciao, grazie e complimenti ! Ho una domanda: se la realtà che percepiamo è un ologramma, se il cervello di ogniuno di noi collegato ai sensi del corpo fa si che l'ologramma venga codificato e vissuto come reale; dove vado a collocare fisicamente il corpo/cervello/sensi che vedono/vivono l'ologramma ??? Grazie per la risposta 🫶🙏
Complimenti per la chiara esposizione di una teoria davvero interessante. Certo non direi che l’universo non è reale a causa di questa ipotesi, in fondo noi interpretiamo la realtà per mezzo dei nostri strumenti cognitivi, la realtà rimane tale 😂
Ciao Simone, complimenti per i tuoi video. Penso.che sia un argomento molto affascinante questo del.principio olografico che mi pareva fosse stato formulato da David Bohm con l'olomovimemto. Mi chiedo.solo se tu ci credi in questa che è una teoria assiomatica, quindi che difficilmente potrà essere dimostrata.
@@landofw56 Forse l'illusione del movimento che riproduce qualcosa scritto ai margini dell'universo, come per le dimensioni, così almeno l'ho compresa io questa teoria. Ma la domanda che più mi interessa è che se questa è una teoria assiomatica, come si dice anche nel video, occorre quasi prestare un atto di fede, in quanto non potrà mai essere dimostrata? Un po' come la teoria a molti mondi? Ciò che spiega tutto alla fine non spiega nulla mi dissero una volta e il rasoio di Occam va sempre tenuto presente.
Il mio amico Stipo pone questa domanda. Per vedere l'ologramma bisogna essere davanti, cioè in una posizione tridimensionale perché fossimo all'interno, nelle 2 dimensioni, non vedremmo nulla... Avremmo tutto ai lati delle orecchie giusto? 😁😁😁😁
Ciao Simone, non metterti a ridere per la mia domanda da dilettante: non potrebbe essere la quarta dimensione, cioè quella temporale, ad essere codificata nelle 3 dimensioni spaziali che conosciamo? Così sarebbe il tempo ad essere, a tutti gli effetti, un'illusione. Come dire che tutto quello che è stato, che è e che sarà è co-presente e codificato nelle 3 dimensioni a noi note, solo che non lo notiamo perché non possiamo scegliere l' "angolazione" con cui osservare la realtà come fai tu ruotando a tuo piacimento l'ologramma della Millennium. Immagino che qualcuno abbia già esplorato questa ipotesi balzana... Sarebbe in conflitto con la relatività?
@@SerGio-go2xs Malanga chi? Quello dei rapimenti alieni? Con tutto il rispetto, la mia era una domanda probabilmente ingenua, ma posta in buona fede, e mi piacerebbe il punto di vista di Simone
Io non so se ho capito bene, non essendo un fisico, però mi pare di capire che lo spazio come lo intendiamo in maniera tradizionale non sia saturabile di informazione in senso intuitivo ma solo finché tale informazione non satura la superficie bidimensionale che avvolge quello spazio. È una cosa interessante che può dirci qualcosa sul fatto che la percezione dello spazio che abbiamo è un prodotto della convenienza evoluzionistica (sono un biologo e tendo a vedere più chiaramente alcuni aspetti) ?
Buonasera Simone, a me sembra che noi non vediamo mai le tre dimensioni ma soltanto due. E' solo grazie alle linee degli oggetti alle ombre che possiamo sapere se un oggetto è solido o lineare come un foglio. Quindi noi vediamo un ologramma ..
A meno di un problema visivo della stereopsi, che se fosse accerterei con un buon medico, che impedisce per es di vedere anche i film e foto 3d noi umani e animali vediamo in tre dimensioni tutti gli oggetti anche senza linee di riferimento perfino in condizioni di basso contrasto le cui forme siano difficili da riconoscere o impossibili in foto 2d, o con un occhio solo, ma spiccano non appena si guardano in 3d o come oggetti dal vivo aprendo entrambi gli occhi.
Ma forse intendevi che ogni occhio percepisce in due dimensioni, in tal caso è vero che è la nostra mente che dalle due immagini sinistra e destra è capace di ricostruire dalle differenza il modello tridimensionale degli oggetti.
Molto interessante. Ci vorrebbe un video dedicato alla Olografia, come tecnica e principio fisico. Non solo come illusione ottica, ma come "immagini 3D" tipo film di fantascienza....magari ci faranno dei film in 3D veri, con personaggi pseudo solidi che si muoveranno.
Premetto che sono ammirato dall' entusiasmo contagioso e dal modo con cui cerchi di rendere fruibili concetti niente affatto semplici. Anche questo video è molto bello. Ma detto in soldoni: se noi siamo un'illusione allora perché se mi cade un martello sul dito il dolore è reale, eccome? Insomma mi sembra una teoria affascinante ma poco aderente ai "fatti". Il mio essere "tridimensionale" è qualcosa di oggettivo. Oppure bisogna interpretare la "tridimensionalità" in un altro modo? Un ogni caso, per Natale non mi farò mancare il tuo ultimo libro. Complimenti 👍
Non saremmo una illussione: se il principio olografico è corretto, alcuni fenomeni che osserviamo sarebbero una sua conseguenza. Come dire che esistono gli atomi e fra gli atomi non ci sono i martelli. Però non vale il ragionamento "esistono gli atomi, allora il dolore è una illussione". Il martello e il suo moto viene spiegato all'interno di una teoria, quella atomica. Ma spiegare un fenomeno non vuol dire negarlo. Il martello e le sue proprietà esistono come conseguenza della disposizione dei suoi atomi. Allo stesso modo, se il principio olografico è corretto, noi esisteremmo come sua conseguenza
Video come sempre bellissimo e molto interessante. Mi sono "bloccato" un attimo a ragionare sull'aumento dell'orizzonte degli eventi di un buco nero quando si aggiunge 1 bit di informazione al buco nero. Questo vuol dire che man mano che si aggiunge informazione in proporzione il buco nero necessita di più spazio? Provo a spiegarmi: se il buco nero è assimilabile ad una sfera di raggio r, se aggiungo 1 bit di energia il raggio aumenterà di del valore di area pari a 1 costante di Plank. Ora se io continuo ad aggiungere 1 bit di energia al buco nero, questo si espanderà sempre di una quantità pari a 1 quanto di area della lunghezza della costante di Plank. Ma quindi questa seconda informazione aggiunta occuperà maggior volume? Oppure semplicemente il volume aumentato dell'orizzonte degli eventi è fisso e quindi lo "spessore" di ogni informazione aggiunta è minore in quanto è distribuito su una superficie maggiore?
Penso, per analogia con gli ologrammi ottici, che noi siamo in un universo con 5 o forse più dimensioni, ma che queste siano talmente compresse sulle 4 nostre dimensioni che non siamo in grado ne di percepirle ne di misurarle attualmente.
I mistici indiani la chiamano Maya, la realtà come creazione illusoria, i mistici di altre tradizioni a loro volta convengono col definire la realtà un'illusione
Quindi se potenzialmente l'intero universo può essere visto come un ologramma su una superficie tridimensionale....Si può pensare che esso possa essere stato "creato" da un soggetto o è tutta una casualità?
Un argomento alla base dell'ontologia universale. Ologrammi a parte, se si stabilisce che la realtà è determinismo, il tempo può essere rimosso, essendo già scritto ogni momento in uno preciso. Risalendo ad esempio ad un non accertato Big Bang, si potrebbe raggiungere lo stesso risultato con le dimensioni spaziali. Alla fine si avrebbe una sorta di teoria del tutto.
Se ti arriva una pietra in testa, ti accorgi che non sei un ologramma. In tutti questi discorsi mancano pezzi molto rilevanti, filosofici e complessi: l'autocoscienza, la libertà, la fantasia. Fin da ragazzino, sotto l'influenza del Doctor Strange, seconda metà dell'UOMO RAGNO anni 70', pensavo ridendo alla mia Teoria del "panino imbottito": un gigante ci sta mangiando e noi, col nostro pianeta, sistema solare, galassia ecc. siamo una particella di questo panino. L'atomo è un sistema solare, il nostro è un sistema solare, quello del gigante è un sistema solare e così all'infinito: universi negli universi negli universi, all'infinito. Chi mi può smentire ? La fantasia fa da padrone, supportata da elementi scientifici (in giù l'atomo, le particelle subsubsubatomiche, in su i sistemi solari, le galassie, gli eventuali universi che cominciano dove finisce il nostro e così via). Non c'è limite, vedi "Matrix". Cosa c'è nella singolarità ? Non si sa ma solo perchè le formule schizzano all'infinito, quando invece sappiamo che spesso le formule sono incomplete, manca qualche termine che farebbe in modo che il limite sia finito. Eppure è bello fantasticare perchè spesso si arriva a dei risultati concreti. Ogni tanto qualcuno ci azzecca e tra cento, mille anni viene confermato. Va beh, scusatemi, non datemi retta, sono troppo a digiuno su questi argomenti e li capisco poco. (a proposito di ologrammi, capisco che era solo un esempio ma mi risulta che quei giochini sono due o tre fotogrammi sovrapposti, non c'è continuità, quindi materialmente parlando sono ancora stratificati in 3 dimensioni e fatti da particelle tridimensionali che si possono toccare coi polpastrelli. Altri invece appaiono di pura luce, proprio tridimensionali e fatti ruotare a 360°, ma allora non diminuiscono di una dimensione, o forse sì essendo un effetto ottico)
Comunque a questo punto si arriva al delirio.... a questo livello temo sia impossibile capire i concetti se non si usa il linguaggio che è loro proprio, in modo rigoroso ed ortodosso. Altrimenti si corre il rischio di incartarsi sulla semantica, cioè di usare parole con accezione travisata perchè non definite e perdere il concetto.
È molto affascinante, purtroppo sono discorsi cui è difficile stare dietro senza una preparazione specifica. Assolutamente da profano, quindi, a volte ho l'impressione che la fisica teorica faccia dei voli pindarici molto simili a quelli filosofici (penso ad esempio all'Essere di Parmenide). Quello che fatico a seguire qui, per esempio, l'intercambiabilità del termine informazione con materia. Perché i buchi neri contengono "informazione", in questo principio dell'ologramma? Non attraggono materia? Quando fai l'esempio del tuo libro che riempi di informazione fino a collassare, equiparandolo al buco nero io qui non seguo più e mi perdo: chiaramente il libro non collasserebbe mai e capisco l'esempio col buco nero, ma perché iniziamo poi a parlare di buco nero e informazione? Qui mi perdo. perché l'informazione può essere intesa come istruzione, ma la materia è materia, come verrebbe "scritta", ordinata, da chi, come? Questo modo di intendere lascia spazio sempre all'idea di una regia, di qualcosa di "esterno" a noi, un po' come il dubbio di Matrix, su quella falsariga insomma. Fatico a seguire queste cose, mi sembra che si possa dire tutto e il contrario di tutto, come ad esempio seguendo il principio dell'entropia speculare sui cervelli di Bolzman (se ho scritto giusto, vado a mente), che ho sentito tempo fa, una situazione praticamente opposta a questa appena descritta, che potremmo ancor di più estremizzare e volendo far coincidere col solipsismo più spinto, con quel "Cogito ergo sum" cartesiano. Quindi mi piace molto seguire queste cose, proprio per capire di non aver mai capito nulla e di aver afferrato forse solo l'uno per cento di quello che stare dicendo. Grazie 😅
Condivido e comprendo pienamente i dubbi nel visualizzare concetti tanto astratti quanto complessi, inoltre apprezzo molto la vostra umiltà e onestà intellettuale. Di quanto credo di aver compreso, cercherò di parlare più chiaramente possibile. Sappiamo che un buco nero è una stella che continuando a crescere di volume e massa, superato un punto critico, collassa su sé stessa. Ora, pensando alla massa di un oggetto pensiamo che esso è un insieme di atomi, più ne ha, maggiore la sua massa. Quindi si possono considerare gli atomi stessi, come pacchetti di informazioni. L'esempio del libro può sembrare fuorviante ma visto in questa prospettiva diventa piuttosto logico. (almeno per me 😅) A questo punto possiamo immaginare gli atomi come forme geometriche, cubetti magari, ed "aprirli" in un piano bidimensionale come sei quadrati. Ne consegue una visione in cui sono "scritti" tutti i codici di ogni elemento, ogni tassello ed ogni insieme, un po' come in Matrix, appunto. Comprendere appieno gli esempi della fisica è davvero complesso per il nostro modo di ragionare, potrei essere fuori strada infatti, proprio perchè si cerca di spiegare qualcosa di incomprensibile per la nostra mente, distante dalla nostra realtà, intangibile... E terribilmente affascinante!
Ps. Quello che accade all'interno di un buco nero, è un grande mistero, per quanto si conosce della fisica, le regole al suo interno la violerebbero addirittura, in quella che viene definita "singolarità". Sappiamo che è un oggetto con talmente tanta massa (quindi informazioni) da avere una gravità talmente elevata da piegare il tempo a tal punto da arrivare quasi a fermarlo in corrispondenza col suo orizzonte degli eventi.
Buongiorno! Ho capito ben poco della sua spiegazione ...dovrò rivedere il video più volte temo ...ciò che comunque mi lascia perplessa e mi sconcerta è che , in base a ciò che afferma , non esiste uno scopo per la vita che stiamo conducendo su questo pianeta ...Io sono fermamente convinta che se siamo qui ora un motivo c'è. Grazie !
Secondo la mia personale e intuitiva nuova teoria del tempo c'è...esiste la velocità illimitata del tempo a noi ancora sconosciuta ma che se scovata in un prossimo imminente futuro potrà farci conoscere grazie a Dio veramente l'universo e poter conquistare liberi e sconfinati vivibili territori per ogni Paese della Terra e portare ricchezza e benessere a tutti i popoli del pianeta.
5:51 : non è tutta l'informazione: nell'ologramma è ricostruita una visione stereoscopica e dunque parzialmente 3D ma non tutta l'informazione dell'oggetto: davanti, di dietro, sopra, sotto, a destra, a sinistra, e dentro, prego!
Grazie professore per l'interessante video molto ben spiegato! Quello che vorrei sapere, da profano in materia, se tale teoria avrà la possibilità di essere confermata o meno sperimentalmente, se no rischia di essere solo un esercizio di ginnastica mentale per menti eccelse.
Trovo che una realtà olografica sia una'alternativa alla ennesima potenza di complessità al modello classico di realtà. A questo punto immagino che dovranno cercare esperimenti che possano dare una conferma a questa ipotesi rivoluzionaria. Non sarà che attualmente sarebbe impossibile in quanto si scontrerebbe con la lunghezza di Plank ?
Se tutto è un ologramma, due sono i casi.. o li creiamo noi attraverso l'immaginazione, o c'è una matrice che li proietta.. Domanda come cambiare lologramma a nostro favore? Grazie
Ti seguo con immenso piacere!!! io ritengo che l'universo più che un ologramma sia un grammaolo, e questo secondo il principio di indeterminazione di Maxwell e la teoria moderna dell'elettromagnetismo di Heisenberg😂😂😂 insomma vale a dire che è un universo che funziona al contrario 😊
Grazie per il video, apprezzo lo sforzo divulgativo ma é davvero difficile intuire questi concetti rinunciando ad approfondimenti "tecnici". Peró fa venire voglia di ricercarli. Spero che gli espedienti retorici usati per rendere attraente la materia ai piú non siano fuorvianti per chi é meno preparato scientificamente ma lo spingano "rimboccarsi le maniche" per approfondire. Bisogna evitare il rischio di demonizzare formule e matematica altrimenti non so se si fa veramente amare la scienza.
Alla luce di tutto questo ragionamento è il "2D" che non esiste. Anche un semplice foglio non è in "2D". In parole povere qualsiasi cosa ha uno spessore, una profondità
io da profano ignorante mi sono sempre immaginato il big bang come l'esplosione di un punto che si "allarga" come un palloncino e quindi l'intero universo che noi conosciamo si trova sulla superfice di questo "palloncino" ... forse sono io che viaggio troppo di fantasia , ma dopo questa spiegazione magari potrebbe essere che la superfice bidimensionale di questo palloncino codifica per l'universo tridimensionale che noi conosciamo!!! .... o probabilmente devo cambiare spacciatore! :p
Ciao Amonra98! eheh Non si tratta della stessa superficie, in effetti. La superficie dell'ologramma del nostro mondo sarebbe una realtà astratta (ne parlerò nel prossimo video!). :) Ciao! Simone
Se noi ci muovessimo velocemente nello spazio e potessimo vedere a milioni di anni luce di distanza vedremmo cose diverse da una persona che invece sta ferma o che va nella direzione opposta alla nostra, quindi come negli ologrammi vedremmo indietro o avanti nel tempo, quindi già questa cosa mi fa pensare che le cose sono in realtà già li fatte scritte e come in un ologramma muovendolo a destra e a sinistra si riavvolge il tempo e si ripete la scenetta scritta nei fotogrammi.
Non so se è più chiara la spiegazione o il modo perfetto in cui parli, con pause messe al punto giusto e senza tentennamenti nel collegare tutte le frasi. Complimenti
I tema è affascinante,grazie per averlo proposto. Sicuramente Susskind arrivò al principio olografico considerando che gli oggetti che cadono in un buco nero appaiono ad un osservatore esterno come sospesi sull'orizzonte e così l'informazione si conseva su tanti pixels .
Ma se ben ricordo vi sono alcune complicazioni.
1) Susskind ipotizza che questi pixels siano entangled con altrettanti pixels all'iterno del buco nero. Si avrebbero così due universi entangled ( di cui uno solo accessibile a noi).
2) Questi pixels sarebbero soggetti al principio di indeterminazione, originando un" tremolio"(Holographic noise) che qualcuno (C. Hogan ) sta cercando di rivelare.
3) Alla fine il buco nero evapora tutto (Hawking) e scompare anche l'orizzonte e non si capisce dove vada l'informazione.
Scusa se ho messo tanta carne al fuoco, forse mi risponderai nei prossimi video che guardo sempre con molto piacere.
Ciao vito domanda sull'universo olografico. Ma non ho capito una cosa importante, con questa "teoria" I fisici cosa vogliono dimostrare nel dettaglio? Chi ha creato gli ologrammi? Vuol dire che il big Bang non ci è stato? Se mi rispondi mi togli un bel po di paranoie ahahah
Cioè è conciliabile con la teoria dell'universo come simulazione? O vuole spiegare tutt' altro? Non ci sto capendo granchè. A questo punto tutte le scienze come biologia, anatomia e quant'altro perderebbero la loro stablità? o no?
@@vittoriocaggiano9809non ti fare venire le paranoie 😅
Che l universo sia una simulazione, un ologramma o quant'altro per noi formichine non cambia molto: se la nostra idea di realtà è basata su una simulazione per noi rimane comunque realtà.
@@vittoriocaggiano9809il Bing-bang vero e proprio non c'è mai stato dato che una esplosione avviene in uno spazio; ci sarebbe stato invece un espansione o inflazione dal vuoto quantistico.
Comunque per saperne di più cerca il canale del fisico teorico Guido Tonelli che lavora al CERN, grande divulgatore!!!
A me quello che hai spiegato ha fatto venire in mente i disegni in prospettiva che facevo ai tempi del liceo scientifico: l'informazione che rappresentava la mia classe era riportata su una retta da dei punti, quindi un ente teoricamente monodimensionale usato per rappresentare qualcosa di tridimensionale.
Grazie prof. Baroni, argomento molto affascinante oltreché complesso e con implicazioni tra l'inquietante e lo straordinario.
Non vedo l'ora che arrivino i prossimi video sull'argomento perché sono veramente curioso di vedere quali applicazioni di questo principio sono state trovate.
Alessandro
La cosa che mi fa più impressione negli ologrammi e che ogni parte del foglio bidimensionale tagliato mantiene l'informazione del tutto
Hai provato a tagliare un ologramma?
Univervo duale due fasci laser della stessa fonte per avere l'informazione 3D della realta
Ho visto tanti video su questi temi ma mai spiegati così in maniera digeribile per non addetti ai lavori. Complimenti 🛰️
Grazie mille Luca :) Simone
Stupendo ho i brividi . argomento bellissimo. Il tuo modo di spiegare è straordinario e comprensibile , nonostante sia un argomento difficile di per se. Complimenti
Come sempre bravissimo e chiarissimo (soprattutto pragmatico). Hai condensato in 14 minuti tutto quello che ho espresso in 180 minuti di conferenza sull'Universo olografico 8 anni fa su youtube. Complimentissimi. ;)
Grazie mille Paolo :) Simone
@@PepitediScienzama se l’universo fosse un ologramma sarebbe possibile la vita dopo la morte?
Ciao vito domanda sull'universo olografico. Ma non ho capito una cosa importante, con questa "teoria" I fisici cosa vogliono dimostrare nel dettaglio? Chi ha creato gli ologrammi? Vuol dire che il big Bang non ci è stato? Se mi rispondi mi togli un bel po di paranoie ahahah
Cioè è conciliabile con la teoria dell'universo come simulazione? O vuole spiegare tutt' altro? Non ci sto capendo granchè. A questo punto tutte le scienze come biologia, anatomia e quant'altro perderebbero la loro stablità? o no?
Ciao paolo, riesci a rispondermi quando puoi?
- L'interazione fra gli oggetti quadridimensionali sembra però modificare molto "sensatamente" il variare, nella sua dimensione temporale, della "figura" bidimensionale che ne codifica le "illusorie" fattezze.
- In altre parole, se l'universo è un ologramma generato da una realtà a una dimensione spaziale in meno,
sembra che questa cosiddetta "realtà" funzioni praticamente come da versione "zippata" del nostro mondo illusorio a una dimensione spaziale in più: altrimenti non vedo come sia stato possibile a noi scimmie olografiche capire le leggi della fisica finora acquisite.
- O ancora: anche la fisica per come la consciamo e studiamo è illusoria, visto che è scienza sperimentale basata interamente sulla realtà illusoria quadridimensionale?
(dico tre volte la stessa cosa nella speranza che il dubbio che cerco di veicolare sia comprensibile in almeno una delle tre versioni... LOL!)
Grazie per i tuoi video!
Significa che c'è un Osservatore Onnipresente. Tutto decadrebbe se non ci fosse l'Osservatore. Ad avere la visione tridimensionale di noi. Saremmo virtuali se nessuno ci vedesse. Ma noi non siamo virtuali.. Siamo vivi e svegli. Assolutamente coscienti delle nostre azioni. Questo perché non siamo virtuali e olografici, se lo siamo chi ci rende vivi , È chi ci osserva..
La realtà universale è come un sogno dentro un sogno dentro un sogno in un altro sogno…e così mano mano che ci si risveglia da tutti i sogni, si capisce che siamo sempre stati noi ad impersonare ogni cosa esistibile…alla fine si capisce che sono sempre io…l’unica luce che illumina la realtà del tutto…e che in fondo…in fondo l’ ho sempre saputo ma fare finta di dimenticarsene rende ogni cosa molto più reale, un “gioco” infinito in cui nessun giocatore sà che esiste solo un giocatore, poichè altrimenti il gioco stesso non potrebbe aver luogo. (cit. la Coscienza)
Hai visto inception...
@@certfe4838I gruppi di potere occulti di derivazione massonica che pilotano le “masse” nascondono sempre un pezzetto di verità dentro ai film di holliwood…
@@dio5370e pure National Treasure
@@certfe4838 in realtà non ho neanche la tv 😅🤣 Passo parte dell’anno in una grotta, il resto dell’anno quando nessuno mi osserva sono pura Energia 😁
@@dio5370 beh allora nella grotta avrai letto Platone! Il primo nella storia che ha immaginato la VR! 😎😁
La tua capacità di spiegare e’ davvero degna di nota … come direbbero gli americani Bravo’ Bravo’ !!!!
Mi viene in mente un’articolo letto anni fa sugli esperimenti fatti da un team di neuroscienziati su un gruppo di persone , stimolando con frequenze adeguate alcune parti del cervello l’esperienza riportata dai soggetti era anche quella dell’ illusorietà dell’ambiente .
Anche gli esperimenti con sostanze psicotrope condotte durante l’inizio del secolo abbracciavano l’argomento (dosaggi adeguati e monitorati …sfuggiti successivamente di mano e x fortuna abbandonati)
Astronomia ,fisica quantistica,neuroscience in futuro cammineranno a braccetto.
Quel tipo di indagine partita da
Stanley Koren dubito che si sia arrestata malgrado poi bandita per la sua pericolosità di implicazioni politiche religiose ecc
Forse...
Ciao Simone, ottimo video come sempre 😉 Sarebbe interessante un video sulle implicazioni del principio olografico al di là del fascino del concetto 😊
Ciao Simone!! Teoria sconvolgente, che scuote le poche certezze di noi poveri mortali.. Quindi si starebbe osservando un universo che altro non sarebbe se non un ologramma.. Quindi una dimensione in meno e il dubbio che quel che si sta osservando è in realtà un elegante artificio in cui non sappiamo come posizionarci.. Se l'immagine cambia al variare del modo di osservare..
Grazie per il video Dott.! Avevo sentito parlare di questa congettura e al tempo mi domandai: se seguiamo il principio causa/effetto, può davvero esistere una "realtà ultima"? Per quanto riguarda l'ologramma non lo so non mi convince..troppo antropocentrica come cosa. Io ho fatto l' apicoltore : l'ape vede solo 4 colori: verde, giallo, blu, e un blu ultravioletto che noi non vediamo.Quindi com'é davvero il mondo? Come lo vedo io o come lo vede l'ape? O tutti e due...o nessuno dei due..anche per questo mi domando della sensatezza della "realtà ultima", che non c'é qui su questo granello di pianeta, figuriamoci nell'Universo..e non mi convince il "bit" come mattone della rappresentazione formale delle cose. Un saluto dall'Amiata!
Le lucertole attraversano la strada, come è DIVERSO E UGUALE il loro mondo dal mio...
Franco Battiato. Giubbe Rosse
non credo che sia il mondo o universo a cambiare in base a chi lo sta guardando ! credo che questo sia una certezza !
Grazie sempre per i tuoi contributi
Bohm e Pribram mi hanno illuminato , scienziati geniali bel video e bel canale iscritto subito
Ottimo.Bel video su un tema nuovo che nn avevo mai sentito trattare da alcun divulgatore scientifico
Grazie della lezione professore! Tra lei e il prof. Balbi abbiamo sempre più nozioni sulla scienza!💪🏻
bel video complimenti....e chi avrebbe creato quindi questo Universo oleografico??
Cosa ne pensiamo? BOOOM ! Le mie sinapsi hanno ceduto...lo ammetto. 🙂 bellissimo video. Grazie
Salve,
sempre molto chiaro e affascinate, però mi ha lasciato con almeno una domanda: il nostro universo 4D è codificato su un ologramma 3D, ok. Ma perché poi questo ologramma 3D sarebbe la realtà "ultima"? Perché non riapplicare il principio ancora una volta ed aver un ologramma 3D codificato su uno 2D, come il Millennium Falcon? E ancora una seconda volta per il 2D su uno monodimensionale?
Grazie
Siamo una proiezione.da brividi😮
Incredibile come la fisica moderna stia arrivando alle stesse conclusioni del Buddha di 2500 anni fa
Buddanate?
Grandissimo cybergrugne !
La mia opinione è la seguente:
Olografico o non, non vedo la differenza. Alla fine quello che ci fa percepire l'universo è dovuto ai tipici sensi che un essere vivente possiede. L'olografia è solo uno dei tanti possibili modi di tradurre lo stato delle cose.
Dire che l'Universo ha n-1 uno dimensioni rispetto alla normale percezione spaziotemporale non porta a nessuna utilità.
Per esempio potrei pure fare a meno di tante dimensioni ed usarne solo una!
Un file di bit!
Ripeto, è solo un esempio, come lo è immaginarlo in modo olografico:
se considero tutto l'universo una realtà compressa, ad esempio come fa il sistema ZIP o RAR, e i nostri sensi, solo quando è opportuno osservare il suo contenuto questi sensi li vanno a decomprimere per analizzarli, e li percepiscono come se fossero sempre decompressi, ma in "realtà" essi sono sempre compressi in un file monodimensionale!
Ora mi chiedo: quale è la realtà? Il file ZIP compresso o quello decompresso?
Posso trovare altri mille modi di contenere informazioni, alla fine la cosa importante è soltanto che essi vengano in qualche modo percepiti e le spiegazioni, come queste del video, descrivono sono uno degli innumerevoli modi di immaginare come tali dati siano, come dici tu, "stipati".
Molto bello questo video, argomento affascinante
Buongiorno, peccato che i suoi libri siano disponibili soltanto su Amazon, dove per evidenti motivi etici non acquisterei nemmeno uno spillo.
Se davvero l'universo fosse un ologramma allora la possibilità che ci sia un creatore sarebbe l'unica valida
Complimenti ❤
Affascinante tutto ciò, grazie
Molto interessante, bravo
Ben spiegato grazie.
Che pepita 🤩 ! Bravo 😁 bel video !
Ci é voluto l'ultimo Nobel per chiarire definitivamente che l'universo é un ologramma ma va bene ! ❤
C'hai messo molto contenuto spiegato bene e ti aggiungo quello che so
Hai citato maldacena e mi hai ricordato verlinde, bohm per la fisica descrittoria del universo nonlocale, pribram(neurofiseologo) che ha dimostrato che il nostro cervello é un lettore di ologrammi (se ricordo bene il lobo destro legge l'informazione temporale, lobo sinistro spazio e corpo calloso per l'energia. Il contrario se sei mancino) e Corrado Malanga che ha fatto diversi studi sull'aspetto della realtà virtuale(ovvero modificabile(nel e/s/t)) dell'ologramma
Poi ricordo che l'ologramma é anche un frattale e ricordo vagamente che esiste una matematica precisa per descrivere la 3Dimensionalità dell'ologramma(2D)
Spero di Non aver spoilerato i prossimi video 😅 ma il mio é solo una condivisione di informazione con la certezza che saprai usarla al meglio per fare altri video cazzutissimi come questo che mostrano al mondo(alla scienza soprattutto 🤣) la strada corretta
Bravo continua così ! 💪🏿
Se fosse così sarebbe possibile la vita dopo la morte?
@@dariomaino3715 secondo alcuni fisici come Marchi si
@@dariomaino3715 ciao boh. Ci sono diverse opinioni a riguardo.
So poco su questo punto di vista e quindi preferisco tacere 😁
Ben tornato professore. Anche se non saprei per ora cosa rispondere alla domanda: l’Universo è reale? Mi limito a dirle che le sue intuizioni sono sempre di enorme interesse e ben esposte. La saluto e buon lavoro.
Salve. Hai detto che per visualizzare l'ologramms in 3D è necessariio illuminare la placca fotografica.. E allora, cosa illumina la superfice su cui è racchiusa tutta l'informazione dell'universo per poterlo vedere come lo vediamo se tutta la luce naturale ed artificiale è già un ologramma? Sarebbe come dire che per visualizzare in 3D un ologramma universo adoperiamo un ologramma. Mi sembra poco logico.
Infatti è un modello matematico fisico solo in parte reale, non va preso nel senso letterale, nello stesso modo in cui non avremmo dovuto prendere alla lettera la metafora dell’atomo come sistemino solare…
Se ti può aiutare a complicarti le idee... gli ologrammi come quello mostrato nel video sono ologrammi di ologrammi dato che il primo ologramma avrebbe l'immagine "fantasma" lontana dal supporto cioè a una distanza simmetrica dall'oggetto fotografato, per cui una nuova lastra olografica viene posta dove si trova l'immagine "fantasma" e rifotografata in tal modo il nuovo e definitivo ologramma si vedrà nel supporto, magari anche un po' sporgente. Io ne ho uno che fuoriesce in parte dal supporto.
Allora secondo questa teoria noi vivremmo in una specie di Matrix, magari anche riscritta anche più volte. Anche le nostre vite sarebbero già scritte. È stato sempre un argomento affascinante per me.
Perché mai la storia dovrebbe essere scritta? Nemmeno in Matrix, Tron, ecc. Non avrebbe alcun senso, la vita non è un film, metafore a parte.
Prima volta che vedo un tuo video. Molto coinvolgente. I tuoi occhi brillano mentre ne parli.
Grande chiarezza prof. N1
Ciao! Applicando l'esempio del Millenium...in vero la "realtà" é l'astronave avanti la lastra fotografica, su cui viene solo proiettata l'ombra, mentre il principio olografico parrebbe postulare l'opposto. Inoltre sulla lastra vengo solo codificate le informazioni esterne del Millenium, su cui si riflette la luce mentre nessuna informazione sul "contenuto". Ps. bravissimo prof!
Ciao e complimenti per il tuo metodo divulgativo!
Una domanda, forse ingenua:
In che modo questa teoria può spiegare le sensazioni di profondità e di spazio che ad esempio si provano afferrando un libro spostandolo su un'altra mensola?
Grazie mille
Se ho capito l'idea che sta dietro la teoria, qualunque informazione contenuta all'interno del volume è codificata e quantizzata su scala planckiana sulla superficie, ovvero se fossimo in grado di avere informazioni di osservabili su scala planckiana saremmo in grado di discernere tra due pareti contenenti volumi con informazioni differenti al loro interno. Il problema è che l'idea per quanto affascinante è speculativa e non fisica, fintanto che non si riesca sperimentalmente a dimostrarlo e che gli eventi trovati siano ripetibili.
La realtà in cui viviamo è comunque virtuale, in quanto prodotta esclusivamente dai nostri sensi.
E' vero. Ormai da alcuni decenni il virtuale si confonde col reale e non si riescono più a distinguere tra loro, finchè qualcosa ti tocca personalmente, intimamente. Allora non è più mica tanto virtuale...
@@landofw56 frequenze
Se il concetto di universo olografico e di conseguenza poniamo la nostra realtà quotidiana sullo stesso piano chi, ha creato questa, realtà virtuale e perché? Tutto questo immenso progetto richiederebbe una conoscenza al di la della nostra umana comprensione. Per qualcuno o qualcosa sarebbe come il Luna Park virtuale , un gioco di probabilità dalle possibilità infinite. Lei professore cosa ne pensa? Grazie.
Ai tempi in cui fu formulata questa teoria non esisteva ancora il concetto di "Renderig", chi mastica un po' di computer grafica sa di cosa parlo. Il mondo che osserviamo, potrebbe essere, ipoteticamente, il risultato di un rendering. In un rendering 3D, al pari dell'ologramma, il mondo tridimensionale viene rappresentato su una superfice 2D, quella del monitor. In questa ipotesi, per analogia, ogni singolo pixel rappresenta un "quanto" di spazio che può assumere valori discreti. La codifica dei valori di questi quanti di spazio, i pixel nel nostro caso, rappresenta, nel loro insieme il risultato della scena finale che vediamo, dal render emerge la realtà osservata.
La scena finale è dinamica, cambia in base al punto di osservazione, non è necessario renderizzare l'intero universo, ma solo quello che si osserva in quel dato momento. La consistenza dell'intero universo è in un data base sottostante e noi lo "renderizziamo", analogamente a quanto avviene in video game 3D con visione soggettiva. Noi stessi, potremmo essere in quel database, a cui tutti gli altri osservatori accedono.
Però in un mondo virtuale non serve un rendering su schermo o proiezione, in Matrix o Tron i personaggi vedono direttamente tramite occhi simulati. In Inception La connessione è altrettanto interna e neurale. Non ci sono ologrammi o schermi o altri visori, il cui solo scopo è di interfacciare due mondi virtuale-reale come nell’holodeck di Star Trek tng o nella realtà virtuale de Il tagliaerbe, Ready player one ecc.
Il principio olografico tuttavia è un’altra cosa, un modello che ha elementi di virtualità su cui spesso anche scienziati ricamano ma in realtà questa è più rappresentata dalle teorie di simulazione, non dal quel principio in sé che ha più anche fare con la conciliazione della QM e relatività almeno sulla carta…
È anche vero che prima dei computer di una certa potenza negli anni settanta non era nemmeno concepibile un modello teorico di una macchina che simulasse una realtà virtuale anche in piccolo. Lo stesso Max Planck ipotizzava che l’universo fosse una matrice (matrix, termine usato da lui e tipico dei calcoli quantistici) intelligente come una mente. Computer, rendering e VR, son venuti assai dopo, mentre la popolarità del concetto in forme ancora primordiali e molto fantasiose perché le macchine non ne erano ancora capaci è stato il primo film di Tron, i cui personaggi sono ‘programmi’ e un po’ implicitamente l’universo digitalizzato nel cervello elettronico di V-GER del primo film di Star Trek, usciti nello stesso periodo a cavallo del 1980.
Strepitoso! Meraviglioso dott.Simone interessantissimo video!👏🥰🌟👋
Non sono un fisico, quindi non saprei parlare in termini scientifici ma posso esprimermi a livello filosofico-speculativo: la realtà che conosciamo è solo quella costruita dal nostro cervello. Certo, lo fa a partire da ciò che c'è all'esterno interagendovi con i sensi, ma noi non conosciamo effettivamente ciò che c'è lì fuori, conosciamo solo la versione proposta dal nostro cervello. Per un insetto non esiste praticamente nulla di ciò che esiste per noi, per il semplice fatto che il suo cervello non glielo propone. Una specie più evoluta di noi in una lontana galassia magari esperisce cose che per noi non esistono perché il nostro cervello non ce le propone. Di conseguenza, l'unica certezza che ho, seppur non dimostrata, è che la realtà non si limiti a ciò che percepiamo, né direttamente né tramite i nostri strumenti artificiali.
Affascinante... Mi chiedo se questa teoria può coesistere con quella degli universi/dimensioni/mondi paralleli .....
Complimenti per la capacità espositiva.
Bello, molto intrigante! Ma la domanda più importante è... Dove hai preso quel fantastico ologramma del Millennium Falcon? 😁 (davvero, ci tengo a sapere perché googlando "ologramma" non mi esce proprio niente del genere 😥🤔
Ciao Alessandro! eheh Non me lo ricordo proprio. Ce l'ho da tantissimi anni. Aveva anche una custodia, ma è andata persa :( Non si trova più su internet. Ciao! Simone
Prova in inglese, magari si trova.
Ahahaha superi benissimo anche la prova del primissimo piano🥰
Ciao Simone, ti seguo da tanto e non ti ho mai visto di presenza, verrai mai a Torino? 😁
Potresti fare un video sulle implicazioni degli eventi nello spazio-tempo einsteiniano? La relatività dice che uno stesso evento può essere nel passato, presente o futuro a seconda di come si muovono i diversi osservatori ma se per alcuni quel evento è nel futuro e per altri nel passato questo implica che gli eventi futuri già esistono nello spazio-tempo quadrmensionale ma ciò entra in contraddizione con alcuni principi della Fisica Quantistica come il principio di indeterminazione, Schroedinger che lascianono supporre che per mantenere valida la Relatività ilo spazio-tempo possa avere più che una sola dimensione temporale...
Bel video!
Accidenti, io ero rimasto a quelle strane cartoline, un po' spesse, che da bambino vedevo e raffiguravano magari gatto silvestro; ...e spostavi l'angolazione con qui le guardavi l'immagine cambiava, come qualche frame di un cartone animato. 😀 ...scusa, non volevo essere irrispettoso però.
Che tarantella la fisica 😮 bellissimo canale 👏🏻👏🏻👏🏻
Bellissima presentazione, complimenti 😀
Grazie Adriano! :)
Nonostante le grandi scoperte degli ultimi 150 anni sono molto scettico sul fatto che l'essere umano sia in grado di capire almeno un miliardesimo dell'universo. Nemmeno tra 1000 anni
"ma prendiamo un oggetto a caso.. Il mio libro!" 😄😄😄
😅
cosi fan tutti
E perché doveva prendere il libro di un altro?
Ciao, grazie e complimenti ! Ho una domanda: se la realtà che percepiamo è un ologramma, se il cervello di ogniuno di noi collegato ai sensi del corpo fa si che l'ologramma venga codificato e vissuto come reale; dove vado a collocare fisicamente il corpo/cervello/sensi che vedono/vivono l'ologramma ??? Grazie per la risposta 🫶🙏
@@giancarlodemontis5277 anche noi siamo ologrammi
Complimenti per la chiara esposizione di una teoria davvero interessante. Certo non direi che l’universo non è reale a causa di questa ipotesi, in fondo noi interpretiamo la realtà per mezzo dei nostri strumenti cognitivi, la realtà rimane tale 😂
Condivido questa osservazione.
@@landofw56 si realta apparente, creazione nostra.
Ciao Simone, complimenti per i tuoi video. Penso.che sia un argomento molto affascinante questo del.principio olografico che mi pareva fosse stato formulato da David Bohm con l'olomovimemto. Mi chiedo.solo se tu ci credi in questa che è una teoria assiomatica, quindi che difficilmente potrà essere dimostrata.
@@landofw56
Forse l'illusione del movimento che riproduce qualcosa scritto ai margini dell'universo, come per le dimensioni, così almeno l'ho compresa io questa teoria. Ma la domanda che più mi interessa è che se questa è una teoria assiomatica, come si dice anche nel video, occorre quasi prestare un atto di fede, in quanto non potrà mai essere dimostrata? Un po' come la teoria a molti mondi? Ciò che spiega tutto alla fine non spiega nulla mi dissero una volta e il rasoio di Occam va sempre tenuto presente.
Il mio amico Stipo pone questa domanda. Per vedere l'ologramma bisogna essere davanti, cioè in una posizione tridimensionale perché fossimo all'interno, nelle 2 dimensioni, non vedremmo nulla... Avremmo tutto ai lati delle orecchie giusto? 😁😁😁😁
Come potremme essere l'informazione codificata di una realtà 5D e così via
Ciao Simone, non metterti a ridere per la mia domanda da dilettante: non potrebbe essere la quarta dimensione, cioè quella temporale, ad essere codificata nelle 3 dimensioni spaziali che conosciamo? Così sarebbe il tempo ad essere, a tutti gli effetti, un'illusione. Come dire che tutto quello che è stato, che è e che sarà è co-presente e codificato nelle 3 dimensioni a noi note, solo che non lo notiamo perché non possiamo scegliere l' "angolazione" con cui osservare la realtà come fai tu ruotando a tuo piacimento l'ologramma della Millennium. Immagino che qualcuno abbia già esplorato questa ipotesi balzana... Sarebbe in conflitto con la relatività?
Malanga tocca questo aspetto in una delle sue interviste a redronny.
@@SerGio-go2xs Malanga chi? Quello dei rapimenti alieni? Con tutto il rispetto, la mia era una domanda probabilmente ingenua, ma posta in buona fede, e mi piacerebbe il punto di vista di Simone
@@paoloventurini6406quello che intervista la gente sotto ipnosi...
Molto bravo a spiegare. 💟
Io non so se ho capito bene, non essendo un fisico, però mi pare di capire che lo spazio come lo intendiamo in maniera tradizionale non sia saturabile di informazione in senso intuitivo ma solo finché tale informazione non satura la superficie bidimensionale che avvolge quello spazio.
È una cosa interessante che può dirci qualcosa sul fatto che la percezione dello spazio che abbiamo è un prodotto della convenienza evoluzionistica (sono un biologo e tendo a vedere più chiaramente alcuni aspetti) ?
grazie degli spunti! :)
Buonasera Simone, a me sembra che noi non vediamo mai le tre dimensioni ma soltanto due.
E' solo grazie alle linee degli oggetti alle ombre che possiamo sapere se un oggetto è solido o lineare come un foglio. Quindi noi vediamo un ologramma ..
A meno di un problema visivo della stereopsi, che se fosse accerterei con un buon medico, che impedisce per es di vedere anche i film e foto 3d noi umani e animali vediamo in tre dimensioni tutti gli oggetti anche senza linee di riferimento perfino in condizioni di basso contrasto le cui forme siano difficili da riconoscere o impossibili in foto 2d, o con un occhio solo, ma spiccano non appena si guardano in 3d o come oggetti dal vivo aprendo entrambi gli occhi.
Ma forse intendevi che ogni occhio percepisce in due dimensioni, in tal caso è vero che è la nostra mente che dalle due immagini sinistra e destra è capace di ricostruire dalle differenza il modello tridimensionale degli oggetti.
salve,mi intriga e affascina davvero molto la teoria sull universo olografico ,allo stesso tempo terrorizza.
Molto interessante. Ci vorrebbe un video dedicato alla Olografia, come tecnica e principio fisico. Non solo come illusione ottica, ma come "immagini 3D" tipo film di fantascienza....magari ci faranno dei film in 3D veri, con personaggi pseudo solidi che si muoveranno.
Gli ologrammi non sono illusione ottica! Li puoi fotografare.
L'universo olografico é una teoria che paradossalmente sta diventando la più coerente con i risultati degli esperimenti
Premetto che sono ammirato dall' entusiasmo contagioso e dal modo con cui cerchi di rendere fruibili concetti niente affatto semplici. Anche questo video è molto bello. Ma detto in soldoni: se noi siamo un'illusione allora perché se mi cade un martello sul dito il dolore è reale, eccome? Insomma mi sembra una teoria affascinante ma poco aderente ai "fatti". Il mio essere "tridimensionale" è qualcosa di oggettivo. Oppure bisogna interpretare la "tridimensionalità" in un altro modo? Un ogni caso, per Natale non mi farò mancare il tuo ultimo libro. Complimenti 👍
Non saremmo una illussione: se il principio olografico è corretto, alcuni fenomeni che osserviamo sarebbero una sua conseguenza. Come dire che esistono gli atomi e fra gli atomi non ci sono i martelli. Però non vale il ragionamento "esistono gli atomi, allora il dolore è una illussione". Il martello e il suo moto viene spiegato all'interno di una teoria, quella atomica. Ma spiegare un fenomeno non vuol dire negarlo. Il martello e le sue proprietà esistono come conseguenza della disposizione dei suoi atomi.
Allo stesso modo, se il principio olografico è corretto, noi esisteremmo come sua conseguenza
Anche Neo si fa male ogni tanto…
Video come sempre bellissimo e molto interessante. Mi sono "bloccato" un attimo a ragionare sull'aumento dell'orizzonte degli eventi di un buco nero quando si aggiunge 1 bit di informazione al buco nero. Questo vuol dire che man mano che si aggiunge informazione in proporzione il buco nero necessita di più spazio? Provo a spiegarmi: se il buco nero è assimilabile ad una sfera di raggio r, se aggiungo 1 bit di energia il raggio aumenterà di del valore di area pari a 1 costante di Plank. Ora se io continuo ad aggiungere 1 bit di energia al buco nero, questo si espanderà sempre di una quantità pari a 1 quanto di area della lunghezza della costante di Plank. Ma quindi questa seconda informazione aggiunta occuperà maggior volume? Oppure semplicemente il volume aumentato dell'orizzonte degli eventi è fisso e quindi lo "spessore" di ogni informazione aggiunta è minore in quanto è distribuito su una superficie maggiore?
da quel che ho capito io,+ un buco nero mangia materia + aumenta l informazione e quindi anche massa.
Penso, per analogia con gli ologrammi ottici, che noi siamo in un universo con 5 o forse più dimensioni, ma che queste siano talmente compresse sulle 4 nostre dimensioni che non siamo in grado ne di percepirle ne di misurarle attualmente.
I mistici indiani la chiamano Maya, la realtà come creazione illusoria, i mistici di altre tradizioni a loro volta convengono col definire la realtà un'illusione
Quindi se potenzialmente l'intero universo può essere visto come un ologramma su una superficie tridimensionale....Si può pensare che esso possa essere stato "creato" da un soggetto o è tutta una casualità?
Sono convinta che tutto è una illusione, come un incubo, ma dove tutto è " informazione " informazione nella sua totalità. Grazie.
" informazione " su cosa e per chi, se tutto è illusione?
L'universo non è un ologramma: è l'ologramma ad essere l'universo!
Un argomento alla base dell'ontologia universale. Ologrammi a parte, se si stabilisce che la realtà è determinismo, il tempo può essere rimosso, essendo già scritto ogni momento in uno preciso. Risalendo ad esempio ad un non accertato Big Bang, si potrebbe raggiungere lo stesso risultato con le dimensioni spaziali. Alla fine si avrebbe una sorta di teoria del tutto.
Se ti arriva una pietra in testa, ti accorgi che non sei un ologramma. In tutti questi discorsi mancano pezzi molto rilevanti, filosofici e complessi: l'autocoscienza, la libertà, la fantasia. Fin da ragazzino, sotto l'influenza del Doctor Strange, seconda metà dell'UOMO RAGNO anni 70', pensavo ridendo alla mia Teoria del "panino imbottito": un gigante ci sta mangiando e noi, col nostro pianeta, sistema solare, galassia ecc. siamo una particella di questo panino. L'atomo è un sistema solare, il nostro è un sistema solare, quello del gigante è un sistema solare e così all'infinito: universi negli universi negli universi, all'infinito. Chi mi può smentire ? La fantasia fa da padrone, supportata da elementi scientifici (in giù l'atomo, le particelle subsubsubatomiche, in su i sistemi solari, le galassie, gli eventuali universi che cominciano dove finisce il nostro e così via). Non c'è limite, vedi "Matrix". Cosa c'è nella singolarità ? Non si sa ma solo perchè le formule schizzano all'infinito, quando invece sappiamo che spesso le formule sono incomplete, manca qualche termine che farebbe in modo che il limite sia finito. Eppure è bello fantasticare perchè spesso si arriva a dei risultati concreti. Ogni tanto qualcuno ci azzecca e tra cento, mille anni viene confermato. Va beh, scusatemi, non datemi retta, sono troppo a digiuno su questi argomenti e li capisco poco. (a proposito di ologrammi, capisco che era solo un esempio ma mi risulta che quei giochini sono due o tre fotogrammi sovrapposti, non c'è continuità, quindi materialmente parlando sono ancora stratificati in 3 dimensioni e fatti da particelle tridimensionali che si possono toccare coi polpastrelli. Altri invece appaiono di pura luce, proprio tridimensionali e fatti ruotare a 360°, ma allora non diminuiscono di una dimensione, o forse sì essendo un effetto ottico)
Veramente interessante...
Doc:"É perché nn stai pensando Quadridimensionalmente!"
Comunque a questo punto si arriva al delirio.... a questo livello temo sia impossibile capire i concetti se non si usa il linguaggio che è loro proprio, in modo rigoroso ed ortodosso. Altrimenti si corre il rischio di incartarsi sulla semantica, cioè di usare parole con accezione travisata perchè non definite e perdere il concetto.
È molto affascinante, purtroppo sono discorsi cui è difficile stare dietro senza una preparazione specifica. Assolutamente da profano, quindi, a volte ho l'impressione che la fisica teorica faccia dei voli pindarici molto simili a quelli filosofici (penso ad esempio all'Essere di Parmenide). Quello che fatico a seguire qui, per esempio, l'intercambiabilità del termine informazione con materia. Perché i buchi neri contengono "informazione", in questo principio dell'ologramma? Non attraggono materia? Quando fai l'esempio del tuo libro che riempi di informazione fino a collassare, equiparandolo al buco nero io qui non seguo più e mi perdo: chiaramente il libro non collasserebbe mai e capisco l'esempio col buco nero, ma perché iniziamo poi a parlare di buco nero e informazione? Qui mi perdo. perché l'informazione può essere intesa come istruzione, ma la materia è materia, come verrebbe "scritta", ordinata, da chi, come? Questo modo di intendere lascia spazio sempre all'idea di una regia, di qualcosa di "esterno" a noi, un po' come il dubbio di Matrix, su quella falsariga insomma. Fatico a seguire queste cose, mi sembra che si possa dire tutto e il contrario di tutto, come ad esempio seguendo il principio dell'entropia speculare sui cervelli di Bolzman (se ho scritto giusto, vado a mente), che ho sentito tempo fa, una situazione praticamente opposta a questa appena descritta, che potremmo ancor di più estremizzare e volendo far coincidere col solipsismo più spinto, con quel "Cogito ergo sum" cartesiano. Quindi mi piace molto seguire queste cose, proprio per capire di non aver mai capito nulla e di aver afferrato forse solo l'uno per cento di quello che stare dicendo. Grazie 😅
Condivido e comprendo pienamente i dubbi nel visualizzare concetti tanto astratti quanto complessi, inoltre apprezzo molto la vostra umiltà e onestà intellettuale.
Di quanto credo di aver compreso, cercherò di parlare più chiaramente possibile.
Sappiamo che un buco nero è una stella che continuando a crescere di volume e massa, superato un punto critico, collassa su sé stessa.
Ora, pensando alla massa di un oggetto pensiamo che esso è un insieme di atomi, più ne ha, maggiore la sua massa.
Quindi si possono considerare gli atomi stessi, come pacchetti di informazioni.
L'esempio del libro può sembrare fuorviante ma visto in questa prospettiva diventa piuttosto logico. (almeno per me 😅)
A questo punto possiamo immaginare gli atomi come forme geometriche, cubetti magari, ed "aprirli" in un piano bidimensionale come sei quadrati.
Ne consegue una visione in cui sono "scritti" tutti i codici di ogni elemento, ogni tassello ed ogni insieme, un po' come in Matrix, appunto.
Comprendere appieno gli esempi della fisica è davvero complesso per il nostro modo di ragionare, potrei essere fuori strada infatti, proprio perchè si cerca di spiegare qualcosa di incomprensibile per la nostra mente, distante dalla nostra realtà, intangibile...
E terribilmente affascinante!
Ps. Quello che accade all'interno di un buco nero, è un grande mistero, per quanto si conosce della fisica, le regole al suo interno la violerebbero addirittura, in quella che viene definita "singolarità".
Sappiamo che è un oggetto con talmente tanta massa (quindi informazioni) da avere una gravità talmente elevata da piegare il tempo a tal punto da arrivare quasi a fermarlo in corrispondenza col suo orizzonte degli eventi.
Buongiorno! Ho capito ben poco della sua spiegazione ...dovrò rivedere il video più volte temo ...ciò che comunque mi lascia perplessa e mi sconcerta è che , in base a ciò che afferma , non esiste uno scopo per la vita che stiamo conducendo su questo pianeta ...Io sono fermamente convinta che se siamo qui ora un motivo c'è. Grazie !
Bravo, Molto Bravo. ⭐⭐⭐
Bravo. Molto Bene. ⭐⭐⭐⭐⭐
Meraviglioso
Secondo la mia personale e intuitiva nuova teoria del tempo c'è...esiste la velocità illimitata del tempo a noi ancora sconosciuta ma che se scovata in un prossimo imminente futuro potrà farci conoscere grazie a Dio veramente l'universo e poter conquistare liberi e sconfinati vivibili territori per ogni Paese della Terra e portare ricchezza e benessere a tutti i popoli del pianeta.
Urca ..questa si che è informazione
Sei bravissimo grazie
Interessante..
Grazie
5:51 : non è tutta l'informazione: nell'ologramma è ricostruita una visione stereoscopica e dunque parzialmente 3D ma non tutta l'informazione dell'oggetto: davanti, di dietro, sopra, sotto, a destra, a sinistra, e dentro, prego!
Grazie professore per l'interessante video molto ben spiegato! Quello che vorrei sapere, da profano in materia, se tale teoria avrà la possibilità di essere confermata o meno sperimentalmente, se no rischia di essere solo un esercizio di ginnastica mentale per menti eccelse.
Trovo che una realtà olografica sia una'alternativa alla ennesima potenza di complessità al modello classico di realtà.
A questo punto immagino che dovranno cercare esperimenti che possano dare una conferma a questa ipotesi rivoluzionaria.
Non sarà che attualmente sarebbe impossibile in quanto si scontrerebbe con la lunghezza di Plank ?
Se tutto è un ologramma, due sono i casi.. o li creiamo noi attraverso l'immaginazione, o c'è una matrice che li proietta.. Domanda come cambiare lologramma a nostro favore? Grazie
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Ti seguo con immenso piacere!!!
io ritengo che l'universo più che un ologramma sia un grammaolo, e questo secondo il principio di indeterminazione di Maxwell e la teoria moderna dell'elettromagnetismo di Heisenberg😂😂😂
insomma vale a dire che è un universo che funziona al contrario 😊
Grazie per il video, apprezzo lo sforzo divulgativo ma é davvero difficile intuire questi concetti rinunciando ad approfondimenti "tecnici". Peró fa venire voglia di ricercarli. Spero che gli espedienti retorici usati per rendere attraente la materia ai piú non siano fuorvianti per chi é meno preparato scientificamente ma lo spingano "rimboccarsi le maniche" per approfondire. Bisogna evitare il rischio di demonizzare formule e matematica altrimenti non so se si fa veramente amare la scienza.
Alla luce di tutto questo ragionamento è il "2D" che non esiste.
Anche un semplice foglio non è in "2D".
In parole povere qualsiasi cosa ha uno spessore, una profondità
io da profano ignorante mi sono sempre immaginato il big bang come l'esplosione di un punto che si "allarga" come un palloncino e quindi l'intero universo che noi conosciamo si trova sulla superfice di questo "palloncino" ... forse sono io che viaggio troppo di fantasia , ma dopo questa spiegazione magari potrebbe essere che la superfice bidimensionale di questo palloncino codifica per l'universo tridimensionale che noi conosciamo!!! .... o probabilmente devo cambiare spacciatore! :p
Ciao Amonra98! eheh Non si tratta della stessa superficie, in effetti. La superficie dell'ologramma del nostro mondo sarebbe una realtà astratta (ne parlerò nel prossimo video!). :) Ciao! Simone
Se noi ci muovessimo velocemente nello spazio e potessimo vedere a milioni di anni luce di distanza vedremmo cose diverse da una persona che invece sta ferma o che va nella direzione opposta alla nostra, quindi come negli ologrammi vedremmo indietro o avanti nel tempo, quindi già questa cosa mi fa pensare che le cose sono in realtà già li fatte scritte e come in un ologramma muovendolo a destra e a sinistra si riavvolge il tempo e si ripete la scenetta scritta nei fotogrammi.
Mindblowing 😍
Quanto sei carino!!!