VILLAFRANCA SICULA ACQUE TERMALI NINO RUSSO CONTADINO ARTIGIANO INTRECCIATORE DI PALMA NANA SICILIA

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 3 лип 2024
  • NINO RUSSO, CONTADINO DI VILLAFRANCA SICULA E INTRECCIATORE DI CURINA, LE FOGLIE DELLA GIUMMARA (PALMA NANA)
    Villafranca Sicula è un fiorente centro agricolo che dista da Agrigento poco più di 60 Km. È adagiato su un colle a circa 370 m.s.l.m al centro dei Monti Sicàni, circondato da uliveti, mandorleti, aranceti, vigneti e dai paesini di Lucca Sicula, Burgio, Caltabellotta, S. Anna, Sciacca, Ribera e Calamonaci. Il paese è stato fondato dalla nobile famiglia Alliata proveniente da Pisa, nel territorio dell'antica città greco-romana di Triòkala. Questo territorio fu donato nel 1308 dal conte Ruggero all’Archimandrita di Messina, che poi passò ad Antonio Peralta nel 1448 e quindi agli Alliata. Anticamente era abitato dai Sicàni, popolo matriarcale, spinti nella zona centro-occidentale dell'isola dai Sìculi, popolo patriarcale guerriero proveniente dalla penisola. La zona era ed è particolarmente fertile perché solcata dal Fiume Verdura, un dei più importanti fiumi d'acqua dolce della Sicilia. Il principe Antonio Alliata fondò Villafranca il 27 settembre 1499, grazie alla “Licentia populandi” rilasciata dal vicerè Giovanni La Nuzza. Si sostiene, che il nome di Villafranca sia stato dato o per via del fatto che alla popolazione insediatasi nel nuovo borgo furono concesse numerose franchigie, oppure perché il tecnico incaricato dalla famiglia Alliata per la scelta del luogo ove far sorgere il centro abitato si chiamava Calcerano Viliafranca. Tale borgo, venne subito abitato da una colonia di operai provenienti dal centro trapanese di Salaparuta, precedentemente fondato dalla famiglia Alliata. Gli odierni beni storici e artistici, che il paese conserva ancora intatti sono frutto della magnanimità e dell’amore per l’arte della famiglia Alliata. Il paese presentava, allora, un centro storico con un forte nucleo cinquecentesco, arricchito in seguito da peculiarità barocche. Le architetture più significative sono oggi i resti dei castello dei principi Alliata (XVI secolo) e la chiesa Madre (il cui primo nucleo risale al 1540), di forma basilicale a tre navate, distrutta dal terremoto nel 1968 e riaperta al culto il 6 dicembre 2008. Altri monumenti da visitare sono la chiesa di San Giuseppe (XVII secolo), la chiesa di San Giovanni (XVI secolo), la chiesa del Carmine, il palazzo municipale (ex convento dei frati dei Terzo Ordine dei Francescani) e la Torre dell’Orologio, che si trova al centro del corso principale attaccata alla chiesa Madre e all’ex palazzo dei principi Alliata. La torretta è fornita di un orologio a pendolo con tre campane di bronzo coniate dalla celebre fonderia Virgadamo di Burgio. Un luogo con una storia tutta particolare ubicato a metà di una collina appena fuori il paese e a cui gli abitanti sono molto legati, è la “Casina”, oggi di proprietà dei Comune, ma in origine la villa di campagna del barone Giuseppe Antonio Musso (1860-1922), benefattore e filantropo, che ha lasciato in eredità a 128 famiglie povere di Villafranca Sicula. La cittadina possiede anche un ricco patrimonio dì “murales”, realizzati nel 1991 dal pittore villafranchese Giovanni Smeraldi e costituito da quattro grandi opere murali che rappresentano variamente le tradizioni del paese. Quattordici stazioni della Via Crucis poste sulle facciate di alcune case, sono state realizzate tra il 1992 e il 1993 da un gruppo di studenti dell’Istituto Statale d’Arte di Cantù (VA) e dell’Istituto Statale d’Arte di Sciacca (AG), diretti dal prof. Giovanni Smeraldi, nella sua veste di docente di discipline pittoriche.

КОМЕНТАРІ •