Fratelli spirituali. Gotama il Buddha, Gesù il Cristo - con Paolo Scquizzato e Raffaella Arrobbio

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  • Опубліковано 25 жов 2024

КОМЕНТАРІ • 9

  • @eugenio-l6y
    @eugenio-l6y 6 місяців тому

    Grazie, siete semplicemente fantastici.

  • @lorettabianchella9149
    @lorettabianchella9149 10 місяців тому +2

    Un abbraccio fortissimo a don Paolo che un giorno incontrai quando avevo il cuore ferito e lui mi diede le bende per fasciarlo. Grazie don Paolo ti vorrò sempre bene

  • @danieladalessandro7426
    @danieladalessandro7426 6 місяців тому +1

    Grazie

  • @elisabettamanfredi1402
    @elisabettamanfredi1402 10 місяців тому +2

    Come sempre grazie!!! Ho preso il libro ebook. Lettura per il dopo delirio natalizio.

  • @stefanoticci3035
    @stefanoticci3035 10 місяців тому +1

    Incontro molto molto interessante. Ho appena acquistato il libro. Grazie

  • @mariaroberto377
    @mariaroberto377 7 місяців тому +1

    Mi piacerebbe poter leggere il libro purtroppo devo accontentarmi all'ascolto a causa della mia macula grazie ❤

  • @angelaliuzzi1497
    @angelaliuzzi1497 10 місяців тому +1

    Per acquistare il libro cosa fare, per avere lo sconto del 20 %

    • @gabriellieditori7523
      @gabriellieditori7523  10 місяців тому

      Buonasera e grazie. Per l'acquisto del libro occorre andare sulla pagina del nostro sito bit.ly/Fratellispirituali Nel carrello prima di pagare si inserisce il nome del buono SC2005 per ottenere lo sconto del 20% solo qu questo titolo. La promozione scade alle ore 24 di oggi 6/12/2023

  • @mescale
    @mescale 10 місяців тому

    31:18
    E' impossibile seguire completamente la via, l'istruzione.
    E' impossibile completarla con le proprie sole forze.
    La signora Raffaella crede di star parlando di una novità, ma senza accorgersene, lei sta descrivendo oggi, il mondo come era ai tempi prima di Cristo e che resero Cristo necessario.
    E' proprio lui che non solo indica come è vero fece anche Buddha ma anche aggiunge quanto manca ed è la parte che manca e la parte intera, cosa che Buddha invece non fa e non è né dice di essere: -Io sono l'Alpha e L'Omega.
    Gesù dice Io Sono la Via la Verità e la Vita. Buddha non dice nulla di questo ma al massimo è uno che indica una determinata via, una determinata verità una determinata vita, ma che non è quella via, quella verità e quella vita che indica, che al massimo l'ha incarnata, ma non ne è l'incarnazione, cosa che invece è Gesù, che non è soltanto colui che indica, -su questo possiamo essere d'accordo sull'analogia con Buddha-, ma anche è ciò che indica.
    Gesù indica sé stesso, Buddha no.
    Gesù non rinuncerà a sé stesso per sé stesso, come sé stesso sia un nemico, ma rinuncerà a sé stesso per noi.
    Così il cristiano non rinuncia a sé stesso per sé stesso ma per gli altri.
    Questo nel buddismo non ha alcun riscontro.
    Nel buddismo si rinuncia a sé stessi perché il sé stessi è una zavorra di cui liberarsi.
    Nel Cristianesimo si chiede invece proprio il contrario. Il sé stessi diventa la croce non da abbandonare come un peso inutile e avverso ma anzi di cui caricarsi nonostante il gravame e metterlo al servizio del prossimo.
    Dire che Buddismo e Cristianesimo siano equipollenti solo perché hanno dei punti in comune è come dire che le ali delle api e quelle degli uccelli siano imparentati solo perché presenti in entrambi e perché entrambi servono per volare. In realtà le ali degli uccelli che quelle delle api, così come il rinunciare a sé stessi nel cristianesimo e quello nel buddismo, benché analoghi nella forma e nella loro apparenza hanno una genealogia, degli effetti e delle applicazioni totalmente differenti, anche se hanno dei luoghi d'intersezione, con effetti e applicazioni comuni.
    Buddha dice che la vita e sofferenza ma riuscì a trovare come soluzione soltanto l'estinzione della sofferenza e quindi della vita nel Nirvana.
    Gesù invece propone l'ingresso nella sofferenza non la sua diretta estinzione.
    Non dice la vostra sofferenza sarà cancellata, ma che la vostra sofferenza si trasformerà in gioia. Giovanni 16:20
    Buddha fu illuminato.
    Gesù è la Luce.
    E' la Luce che illumina ogni uomo. Giovanni 1:9
    "Ogni uomo" significa anche Buddha.
    La Luce che illuminò Buddha ovvero
    non fu altro e niente poco di meno che
    Gesù stesso, ma prima che dell'incarnazione,
    cioè prima che ricevesse un corpo con cui vederlo, toccarlo e con cui relaziarsi
    e un nome con cui indicarlo e chiamarlo.
    Sotto il Fico
    Buddha vide Gesù
    ma ancora i tempi non erano maturi
    non lo erano per tutti
    E Buddha intese quella Luce
    come un mero fenomeno
    non come una persona.
    Non aveva d'altronde alcun nome per chiamarla.
    Quando la stessa cosa accadde a me,
    quando vidi quella luce,
    Io seppi il suo nome,
    perché questo nome mi era stato insegnato, tramandato,
    anche da persone che non sapevano sostanzialmente
    quello che tramandavano ma lo facevano per fede,
    fiduciosi che quel seme o quella spora
    avrebbe ritrovato il suo buon terreno in cui fiorire.
    Quando io vidi quella luce allora
    seppi riconoscerla
    e dissi: -Gesù.
    A ogni cristiano, questa luce è data e in lui infusa
    il giorno del suo battesimo,
    che il cristiano ne sia cosciente o meno,
    ovvero ne abbia gnosi o meno.
    Il battesimo è la convergenza in un unico segno di tutto ciò che invece nel buddismo è ottenuto con ardua quanto non assicurata fatica.
    Il Cristiani non è chiamato a essere illuminato,
    ma a chiamare questa luce che dimora e che già dimora in lui
    a riconoscerla nella sua vita,
    e chiamarla per nome
    e lasciarsi da ella chiamare per nome.
    Questo è quello che accadde anche ai Santi,
    che non sono illuminati,
    o almeno lo sono ma solo impropriamente,
    Essi non sono illuminati ma cristiani.
    Essere cristiani non vuol dire assolutamente essere dei buddha, nel senso inteso dal buddismo.
    Tuttavia se dobbiamo trovare un punto del fiume che ci divide possiamo con certezza asserire che il punto più vicino tra cristianesimo e buddismo
    sono i santi da un lato e i boshisatva dall'altro.
    Non sono la stessa cosa solo perché un buddha, ancora sceglie ed è in una certa qual misura ancora invischiato nel dilemma se sia meglio essere un buddha propriamente detto piuttosto che un bodhisatva, cioè un buddha che resta nel fango per aiutare gli altri, mentre per un santo cristiano la scelta è implicitamente talmente ovvia da divenire scontata, implicita e oramai neanche più bisognosa di essere cosciente.
    Il Prologo e quindi il Vangelo di Giovanni
    parla di tutto ciò.
    Buddha è quel Natanaele.
    San Natanaele,
    Prega per noi.
    Ps. In verità non è necessariamente vero che buddismo e cristianesimo abbiano qualcosa in comune, piuttosto è vero che la signora Raffaella è, incarna e genera quel punto in comune.