Mi spiegate perché una domenica uggiosa a noiosa possa cambiare solo guardando un video del prof Amedeo ? La serietà di Balbi e l'ironia di Kangeog mi fanno troppo innamorate sempre più di fisica geologia e astrofisica . Che bello UA-cam con divulgatori come voi.
Tra dubbi e incertezze vi è una costante: l’energia che scaturisce dai Suoi video alimenta il mio innato interesse per l’astrofisica. Grazie Professore ❤
ma io mi meraviglio che se ogni valore della costante cambia alle diverse osservazioni, questo è perfettamente in linea con il concetto di comportamento definito dalla quantistica per cui quando osserviamo troviamo un dato, ma quando non osserviamo, il dato non esiste, o esiste in modo diverso. Insomma dovremmo deciderci, o crediamo nella quantistica o la buttiamo nel cestino della fantascienza ...
di solito appena sento " equazione " mi arrendo , non avendo alcuna affinita' con le scienze matematiche. ma nel tuo caso e' tutta un ' altra storia! grazie per rendere accessibile anche i non addetti ai lavori questa meravigliosa disciplina ❤
Ti ho visto su Leonardo complimenti…molte cose che dici io le pensavo già quando avevo 20 anni, ora ne ho 70 con l’unica differenza che tu hai avuto la capacità di divulgarle agli altri mentre io sarei morto tenendole dentro di me… Complimenti continua così, ti seguo sempre volentieri👍🥂
Più va avanti e più ci inoltriamo nelle complessità dell'universo. Fantastico! Soprattutto perché sembra tutto semplice con il Prof Balbi.Non finirò mai di ringraziarlo.
Argomento come sottolinea giustamente il prof. Balbi con la solita chiarezza e precisione espositiva, di estrema importanza nella cosmologia e tra quelli che hanno appunto maggior criticità. Faccio una domanda come la potrebbe porre un bambino in un certo senso: salvo ancora errori di misurazione per qualche motivo, è possibile che questa costante di Hubble non sia poi così costante sia nel tempo ma anche perché soggetta ad altri fenomeni relativamente locali che la possono contrastare come la gravità e/o eventualmente la materia oscura o sostenere come sempre eventualmente l'energia oscura? O almeno il fatto che sia una costante nel tempo e nello spazio, sebbene con valore appunto da determinare definitivamente, è certo al 100%? Penso che poter rispondere a ciò sia già una base al riguardo.
salve professore. scusi in che modo l'accelerazione nell'espansione viene contemplata nella legge di Hubble? inoltre, le differenze emergono perché si usano metodi differenti o perché si osservano oggetti diversi? o tutti e due? grazie saluti
Prof e se semplicemente fosse l'espansione dell'universo stesso a non essere costante ?? Penso che se ci fosse dalla velocità della luce presa in considerazione anche solo una piccola variazione espansionistica si ripercuoterebbe con un effetto enorme sulle nostre osservazioni
Oppure potrebbe essere la materia oscura che non essendo distribuita uniformemente fa si che la velocità di espansione non sia costante in quanto farebbe da freno quando più concentrata in una zona rispetto ad un'altra
Caríssimi, buon pomeriggio a tutti, in speciale al Professore. Avrei tanti dubbi, e nessuna certezza. 1) C'é l'Universo osservabile, pero allinfuori di questo c'é ancora il resto dell'Universo del quale non sappiamo nulla. O sappiamo? 2) Facciamo ossevazioni dal nostro finestrino, che, con molta buona volonta, non le facciamo che da alcuni pochissimi secoli. Un tempo ridicolo rispetto ai tempi cosmici. Eppur siamo convinti che siamo nel giusto cammino della chiarezza. Ci siamo? 3) Siamo in un Universo in espansione acellerata? O allora osserviamo una semplice flutuazione Cosmica che perdura da alcuni miliardi d'anni, come un'onda del mare, e che poi ritornera alle sue posizioni originali, sotto l'effetto di altre onde, provvenienti dal restante, per ora, inosservabile, profondo Universo? Avrei tantissimi altri dubbi, ma se avete risposte a queste, poi scrivo le altre.
la butto lì: si è scoperto che l'universo sta accelerando, quindi per ogni distanza bisognerebbe calcolare qual'ERA la velocità di espansione al momento dell'emissione della luce che noi vediamo ORA. Se l'universo è in accelerazione, ovviamente vedrò rislutati diversi per ogni diversa distanza che confronto. Grazie mille prof
non è che accellera... è lo spazio che si espande, cioè per fartela breve tra la terra e la luna c'è lo spazio che si espande, più c'è distanza e quindi più c'è spazio e quindi più espansione... immagina che sia un impasto che lievita, se misuri tra 2 punti vicini prima e dopo, misurerai poca distansa di espansione ma se misuri tra 2 punti luntani per esempio dal fondo al punto più alto noterai moltissima espansione, praticamente lo spazio cresce
@@SonoUnSomaroNoVax mmmm.... ma sei proprio sicuro di questo??? io sapevo che subito dopo il big bang, quando lo spazio si è ampliato "più veloce della luce", la "scusa" è che fosse aumentato lo spazio invece che allontanarsi la materia. Ma ad ora a quanto ne so È LA MATERIA CHE SI MUOVE, non lo spazio. mi hai messo un grande dubbio, ora mi informerò e ti farò sapere. Grazie Milee anche a te!!!!!
Ci sono 3 galassie allineate: A (a sinistra), X (al centro) e B (a destra). Sulla galassia A c'è l'osservatore Alice. Sulla galassia B c'è l'osservatore Bob. L'abnorme incongruenza fisica è che Alice dice che la galassia X è trascinata a destra dall'espansione dello spazio, mentre l'osservatore Bob dice che la galassia X è trascinata a sinistra dall'espansione dello spazio. La cosa è un'incongruenza fisica perché, per la fisica universalmente riconosciuta e condivisa, due osservatori non possono affermare cose distinte in relazione ad un medesimo fenomeno fisico, e nel nostro caso il fenomeno fisico unico è appunto il trascinamento della galassia X da parte dello spazio.
Molto interessante, sia l'intera spiegazione che l'argomento in sé. Mi piacerebbe portare il tutto a lezione per mostrare ai miei studenti l'importanza del riportare gli errori nella misura, ma anche come si mettono insieme diversi studi pubblicati indipendentemente. Potrei avere i link degli articoli citati, dove posso reperire i grafici mostrati?
Buon giorno prof se ipotizzassimo L’universo non come pervaso e immerso in una materia oscura inerte ma a strati di densità differenti si potrebbe anche capire il perché di misurazioni diverse ? Grazie dell’attenzione e di esistere
Salve prof., secondo lei quanto è influente il contributo "umano" nella misura? Nel senso, ci possono essere dei bias che portino ad un effetto Millican?
E se l' espansone fosse pulsante? Quindi misurando la costante in tempi diversi compaiono valori diversi, ma sempre confinati tra 2 estremi come in una funzione sinusoidale?
Vengono valori diversi sulla base del metodo impiegato non sulla base dell'istante della misura. Sono state fatte tante osservazioni quindi non può essere una casualità (tipo che tutte quelle col metodo A sono state fatte nel tempo relativo all'estremo inferiore e viceversa)
cosa potrebbe influenzare questo tipo di movimento? lo spazio generalmente viene contratto dalla massa ed espanso dall'energia oscura, che io sappia non esistono altre forze capaci di distorcere lo spazio, ed essendo massa e energia oscura in equilibrio ( non in quantità ma come stato fisico) non vedo come possa creare un espansione a singhiozzi
La sua è una proposta interessante. Nella tradizione vedica l'Universo pulsa. Si espande e si contrae come un respiro, "il respiro di Brahman". Questa non è scienza, Ok. A pensarci bene però, la stessa teoria del Big Bang "ripropone" l'antica tradizione vedica sulla nascita dell'Universo. Secondo la quale l'Universo si espande a partire da un minuscolo punto.
Bello ed interessante, come sempre... E' comunque affascinante quando la scienza, a fronte del continuo miglioramento della precisione nelle misurazioni, si rende conto che da qualche parte c'è un parametro - magari piccolo, magari fondamentale - che ancora ci sfugge. Per fortuna c'è ancora qualcosa da cercare, si può continuare ad essere curiosi e quindi a migliorare.... Grazie Prof...
Salve Professore, premesso che non mi occupo di Fisica e quindi sono completamente ignorante dell'argomento, guardando il suo video mi è venuta spontanea una domanda: non è possibile che la velocità di allontanamento delle galassie (costante di Hubble quindi) anzi che essere fissa sia variabile poiché magari soggetta ad una accelerazione? Se fosse così questo non spiegherebbe la variabilità a cui è soggetta nelle varie misurazioni?
Quello che penso io. Tutti a cercare un valore fisso quando invece è variabile. Probabilmente utilizzando lo stesso metodo ottieni sempre lo stesso valore, un valore fisso che però cambia se cambi metodo...dunque sono i metodi ad essere sbagliati. Se invece il valore cambia anche utilizzando lo stesso metodo allora il valore dev'essere per forza variabile ma non sembra questo il caso.
Ciao, guarda la costante di Hubble in realtà non è una costante, infatti più correttamente viene chiamata "parametro di Hubble" e dipende dal tempo, perché dipende dal modo in cui l'Universo si espande (e si è espanso) durante le diverse fasi della sua vita. Il valore H0 è il valore che il parametro di Hubble indicato generalmente con "H" possiede oggi (oggi inteso come "in questa epoca della vita dell'Unvierso" ecco perché si aggiunge lo "zero" in basso). Il fatto è che però se ne tiene già conto di tutto questo! Nei modelli usati per calcolare il valore di H0 dalla radiazione cosmica di fondo si tiene già conto di questo effetto, infatti in tali modelli si scrivono le equazioni in funzione di H0 tenendo conto però di come questo valore cambia in funzione del tempo. È per questo che nasce la tensione che si mantiene da anni... Qualcosa è possibile che ci sfugge, ma gli astrofisici lo sanno che l'Universo si è espanso in maniera differente durante la sua vita, non è questo che ci sfugge, il problema è più profondo, ecco perché non si trova una soluzione... Sennò dopo nemmeno mezza giornata ci si sarebbe accorti dell'errore. Come diceva giustamente il professore, aspettiamo nuovi dati e cerchiamo di capirci qualcosa in più. Buona serata
@@WonderUniverse_ Ciao, ti ringrazio per la chiarificazione. Ovviamente immaginavo ci fosse qualcosa che non avevo capito o che magari non era stato approfondito troppo nel video, per questo ho specificato che non mi occupo di Fisica. Non speravo ovviamente di risolvere un problema senza risposta da anni con una cosa che mi è venuta in mente dopo un video su UA-cam ahahah. Ora però almeno ho un'idea più chiara.
@@alessandropaoli5104 Ciao! Di niente, no no lo so, infatti ti sei posto con un atteggiamento costruttivo e curiosità. Diciamo che nella risposta non mi riferivo direttamente a te, sono stato un po'piu generico perché vedo un sacco di commenti che danno una spiegazione ad un problema che non trova soluzione da anni ma mi sembra che tutti nei commenti ne abbiano una anche se nella vita si occupano di tutt'altro 😅 non sapevo ci fossero cosi tanti astrofisici "amatoriali" diciamo ecco...vabbe, piccola riflessione. Buona giornata 😊
Mi complimento per la chiarezza dei Suoi video, sempre interessanti. Domanda: due oggetti distanti un megaparsec si allontanano l'uno dall'altro di ca 70 km/s. Ma la velocità di espansione dell'universo, o dello spazio, è di molto superiore a quella della luce, visto che l'universo osservabile è una sfera di 96 miliardi di anno luce. Ma lo spazio si espande a quella velocità rispetto a cosa? io direi "il centro dell'universo, o dello spazio", cioè il luogo in cui ha avuto origine il big bang. Ma si legge che questo concetto è sbagliato. Perché?
Mi sorge una domanda, ma non è possibile che ogni momento le galassie prendono velocita quindi ogni volta che si prova a misurare la velocita sia già maggiore del momento prima?
solo una domanda, se fosse gia iniziato il processo del big crunch, e questo agisse proporzionalmente alla distanza, cioè le parti piu vicine al centro dell'universo subissero una contrazione maggiore delle parti esterne, e questa contrazione agisse su ogni punto di riferimento locale rendendo impossibile la sua misurazione, e se questo stesse gia succedendo alla nostra galassia e quelle limitrofe, non avremmo la percezione che le galassie periferiche stessero accelerando quando in realtà stanno rallentando a un tasso minore del nostro?
sarebbe in disaccordo con la costante cosmologica che vorrebbe tutte le porzioni di spazio e materia più o meno omogenee come la mappa della radiazione di fondo confermerebbe..
Grazie davvero per questo video, cioè per l'argomento trattato. L'ho sempre trovato intrigante quanto mai, specie da quando attraverso il James Webb T. pare abbiano scoperto galassie che "non avrebbero potuto essere già così evolute", stando a certe stime della costante di H. Ed avrei una domanda, al riguardo: attualmente, l'età di 13,8 mld di anni è ancora considerabile come confermata? Un blogger, tempo fa, mi rispose che una correzione non avrebbe comportato variazioni significative, o cmq tali da variare le stime attuali al punto da far rientrare nello schema le suddette galassie"precoci", ma avrei dei dubbi anche su questo. E grazie a questo video, posso constatare che almeno... i miei dubbi, qualche fondamento l'avevano. Grazie ancora.
Innanzitutto grazie infinite per i suoi video e informazioni. Ho un dubbio e quindi una domanda. Perché é previsto che la Via Lattea e Andromeda è previsto che si scontreranno se tutto si sta allontanando?
Perché sono vicine e pertanto lo spazio tra esse che si sta espandendo non è molto, in sostanza la velocità di avvicinamento dovuta al normale moto è maggiore della velocità di allontanamento dovuta all espansione dell universo. Non sono un esperto ma sono abbastanza sicuro di questa risposta
posi la stessa domanda ad un professore di fisica che mi rispose, sottolineando che fosse una sua ipotesi, dicendomi che anche se si allontano ad una certa velocità si attraggono pure ad una certa velocità ciò porta i due vettori della forza non con senso opposto ma a formare un angolo che con il tempo si assottiglia fino a causare uno scontro. comunque il professor balbi ne sa sicuramente di più
Mi associo: spero insomma che una volta trovato il valore corretto si riesca a comprendere, anche, PERCHÉ gli altri metodi di misura indichino valori differenti.
Io da ignorante in materia mi sono sempre chiesto: se tutto è iniziato dal big bang l'universo si è inizialmente espanso alla velocità della luce? Se si cosa lo ha rallentato? L'intervento della gravità per la formazione di stelle? Energia oscura? Probabilmente la costante non è precisa (confrontata con la nascita dell'universo) anche per questo motivo perché magari ha subito diverse variazioni di velocità l'universo stesso? Oppure banalmente ci sono cose di cui sbagliamo a raccogliere dati per "ignoranza" legittima che come ha detto lei professore è molto plausibile. Comunque video interessantissimo grazie mille.
Ciao, volevo chiedere come mai non è mai stata presa in considerazione l'iterazione della materia oscura con lo spazio tempo. Dove esiste più materia stellare teoricamente esiste più materia oscura, rendendo più densa quella determinata zona dello spazio e rallentandone l'espansione, questo potrebbe spiegare le differenti letture della costante. Dove l'universo e meno denso l'espansione è più veloce, dove è più denso è più lenta . Io sono un appassionato, chiedo scusa se ho "bestemmiato". Complimenti per il canale
Super interessante! Si assume che sia una costante oppure si hanno delle evidenze che sia una costante? Oppure lo si deduce via teorica? Non potrebbe essere che in realtà è un valore variabile nel tempo e i diversi metodi di misura ottengono un valore medio su periodi diversi?
La Costante di Hubble potrebbe adirittura non essere una costante, perché dalle ultime scoperte è probabile che sia la materia stessa a causare l'espansione del vuoto. O meglio, all'aumentare della materia oscura (quindi al diminuire della materia barionica) lo spazio vuoto si espande con una correlazione superiore al 99%. Ovviamente questo non significa nulla, una correlazione è semplicemente una correlazione, e non una causa, ma è comunque da considerare che lo spazio-tempo esista perché esiste la materia, e di conseguenza più materia oscura = più spazio necessario Quindi similmente alla gravità, l'energia oscura non è un'energia, ma una caratteristica della materia.
Non ho competenze in astrofisica, però mi incuriosisce la definizione della costante: da come ho capito, il valore di questo parametro è direttamente collegato al concetto di espansione dell'universo. Mi viene da pensare che possa essere interpretato come funzione della derivata dell'espansione. In altre parole, col passare del tempo (su scala astronomica), la costante potrebbe variare, e se così fosse, mi aspetterei un valore assurdamente alto negli istanti successivi al Big Bang, un assestamento durante tutte le fasi successive dell’evoluzione dell'universo e di nuovo una crescita durante l'espansione accelerata. Magari, metodi di misurazione diversi possono portare a valutazioni diverse del “dt” nel concetto di derivata temporale e dunque, a valori diversi della costante. Questo, possibilmente evidenziato soprattutto grazie al nostro affinamento delle tecniche. Correggetemi pure se ci sono delle mancanze nella mia riflessione.
Buongiorno professore, ho un dubbio che mi tormenta, dato che la velocità cresce in maniera proporzionale alla distanza, cosa succederebbe se si prendessero in esame due punti a una distanza tale che moltiplicata per la costante darebbe un valore della velocità pari a quello della luce o comunque molto vicino? Grazie in anticipo
vorrei soffermarmi su il fascino irresistibile di questi argomenti, indubbiamente la scienza si fa su i dati ed aggiungeri sull'interpretazione dei dati rilevati, ora visto che da comune mortale ed anche indadeguato ad esprimere opinioni che potebbero essere errorri grossolani da non addetto ai lavori; la mia domanda è: indifferentemente dallo strumento o metodo usato per ottenere questi dati, esiste una convergenza locale e non universale della costante, e se si è determinato dalla concentrazione della materia in quella regione di spazio. Forse la tensione, se ho capito bene, è la differenza tra metodi per valutare la costante, metodi che danno iterpretazioni su postulati, penso. Pensando in libertà da uditore delle argomentazioni eposte, da chi fa divulgazione su internet, cosa che ritengo un buon approccio per captare controargomenti da non specialisti che non risentono della rigida formazione degli addetti ai lavori, che restituiscono spunti di riflessione, non so dire in quanti e quali casi, che possono dare una mano così senza chiedere niente in cambio, solo per essere lieti di quanto ci circonda. Almeno io mi auguro questa cosa, unita al fatto di fare giustamente pubblicità a pubblicazioni. In conclusione: lo spazio potrebbe non essere isotropo nella sua espansione per effetto che lo osserviamo da un solo punto, oppure ci sono regioni dello spazio che si espandono con una differeza misurabile, e non solo, dovremmo cosiretare cosa succede tra noi e la regione misurata. Io no sono competente in materia e su you tube posso dire quallo che mi pare, buona serata.
Salve professore, io nella mia ignoranza( la seguo volentieri ma sono solo un appassionato di astronomia) una volta seguii' calcoli matematici che sostenevano che se teoricamente dovessimo poter Viaggiare alla velocità della luce riusciremmo ad esempio a raggiungere in meno di 4 anni proxima centauri, è possibile che c'entri con quello che sta spiegando oppure ho capito male la spiegazione??
Ho una domanda che non riesco a capire. Perché si da per scontato che la costante di Hubble sia proprio una costante? Non potrebbe essere una funzione che varia a seconda di qualche parametro?
Io avrei una domanda: appurato che l'universo è in espansione, non è possibile capirne il punto d'origine o quantomeno la direzione d'origine? Mi spiego: consideriamo il Big Bang come una sfera di Hoberman. Sappiamo calcolare la distanza reale basandoci sulla luminosità. Sappiamo inoltre che è un'espansione intrinseca dettata anche sì da energia oscura, ma anche dall'iniziale inerzia del BB stesso. Non dovrebbe essere "semplice" capire da quale parte "è caduto il sasso nello stagno"? Capirei se l'espansione riguardasse esclusivamente l'energia oscura (dove si dovrebbe conoscerne la natura per poter trarre qualche conclusione), ma avendo il dato sull'inerzia non dovremmo essere in grado di capirlo?
Grazie professore, ciò che ci racconta è interessantissimo e sono tutte questioni a me poco chiare. Ad esempio, se può rispondermi, non comprendo il concetto di espansione dell'universo. La costante di Plank ci indica un valore enorme rispetto alla nostra esperienza quotidiana tuttavia se è vero che ogni punto dell'universo si sta allontanando a quelle velocità noi non sentiamo e non ne vediamo gli effetti nella nostra esperienza quotidiana, sulla terra. Non dovrebbe ogni persona allontanarsi dall'altra, non dovrebbe ogni singolo atomo di cui siamo costituiti allontanarsi? Anche ammettendo che siamo in un lato dell'universo tale che la direzione del vettore di allontanamento sia ininfluente nella nostra quotidianità, ciò non prevederebbe allora un concetto di centralità dell'universo? e ancora, se escludessimo il concetto di allontanamento dei punti dell'universo grazie e a causa della presenza della materia, che diventa un semplice punto di riferimento, allora non converrebbe cercare le soluzioni della costante nello studio di ciò che non è materia e nelle sue proprietà? Sarebbero decine le domande che mi piacerebbe farle. E non penso come già ci ha indicato, ci sarebbero delle risposte. Grazie infinite.
Azzardo un’ipotesi, da super profano dell’argomento. L’intuizione a naso è che non ci sia necessariamente una parità di velocità di espansione a parità di distanza fra le galassie, mi spiego. Immaginando l’espansione dell’universo come un punto iniziale di densità prossima all’infinito che si è espanso in tutte le direzioni, si può paragonare ad una sfera che aumenta di continuo le sue dimensioni. Ogni punto al suo interno e superficie si allontana da tutti gli altri. Ebbene, risulterebbe intuitivo che i “punti” più esterni si allontanino fra di loro molto più velocemente che i punti verso l’interno della sfera, anche a parità di distanza fra loro, proprio per la velocità acquisita nel frattempo, cosa che renderebbe la “costante di Hubble” tutto fuorché costante. Sarebbe invece una variabile funzione della “distanza” dal “centro” dell’universo. So che il concetto di “centro” dell’universo non è generalmente accettato, e non parlo certo della Terra, ma se c’è stato un big bang iniziale con conseguente espansione, per quanto rapidissima, mi sembra ovvio che che il concetto di espansione racchiuda in sé il concetto di centro dal quale l’universo si è espanso e si espande … … Può essere?
Grazie Professore è stata una lezione veramente interessante e chiara, continuiamo a non aver le idee sufficientemente certe su moltissime cose ma la continua ricerca di eliminare i punti oscuri ha un fascino immenso.
Mi chiedo che tipo di distribuzione spaziale venga ipotizzata per la misura, assumendo una propagazione sferica dopo il big bang la posizione dell'osservatore non influenza il calcolo della costante? O meglio, alla stessa distanza dal centro dell'universo, non si dovrebbe avere una misura costante di H0?
Lacune sull'argomento mi portano ad esporre dei quesiti basati su un ragionamento che potrebbe non essere coerente, ma ci provo: come mai si pensa all'espansione come funzione lineare piuttosto che come funzione non lineare? Da cosa è escluso a priori che dopo il big bang i corpi celesti abbiano ricevuto sollecitazioni diverse e ci possano essere galassie che si allontanano con accelerazioni diverse rispetto ad altre? In ultima istanza, la costante di Hubble esclude un rallentamento dell'espansione e la successiva contrazione?
Grazie Prof. Per il video divulgativo, non sono un fisico, quindi sono sicuro di dire una castroneria, ma mi è venuto un piccolo dubbio, e se la costante di Hubble non fosse una costante ma una variabile influenzata dall'energia oscura che plasma l'universo in un modo non uniforme?
Buongiorno, sono un iscritto appassionato da decenni di astrofisica; le ho già scritto, sotto questo interessantissimo video, del quale torno a ringraziarla... ma ci sono novità sull'argomento, pare; cioè, mi chiedevo se anche a lei fosse giunta notizia di una scoperta recentemente fatta, ovvero: analizzando 190 buchi neri supermassicci al centro di galassie, pare abbiano concluso che nelle fasi iniziali della formazione dell'universo, il tempo scorresse parecchio più lento, rispetto ad adesso; dato che in effetti, anche solo con una conoscenza da appassionato, come il sottoscritto, della Relatività Generale, risulta perfettamente logico, vista la maggiore densità di massa. Però... logico che sia, non l'avevo mai sentito mettere nel conto, fino adesso. Quindi, mi chiedevo... questo introdurrebbe una variabile ulteriore, nel conto di come calcolare l'età dell'universo, a prescindere dalla costante di H... così come riguardo le condizioni, spaziotemporali e non solo, in cui le nominate galassie avvistate dal J. Webb, troppo precocemente evolute eccetera, si sarebbero formate... oppure se n'è già tenuto conto? ... o magari non è così che funziona?
Ma come mai questo fenomeno riguardo soltanto l'allontanamento e non l'avvicinamento? chiedo da ignorante in materia,ma questo argomento mi incuriosisce molto.Grazie in anticipo a chiunque possa rispodermi
a chiunque voglia risponderti , non possa! per loro l'avvicinamento è un fenomeno locale dovuto ad attrazione gravitazionale. siccome io non credo ne all'espansione dello spazio ne al fottuto big bang per me sono solo collisioni dovute a imperscrutabili ed estremamente complessi moti di tipo gravitazionale.
Video molto interessante, però ascoltando le teorie della velocità dell'universo...mi è venuto questo pensiero,visto che si tratta sempre di teorie, la difficoltà nel trovare l'esatta velocità può darsi che sia dovuta da un non costante movimento, cioè e se l'universo si muovesse come le onde del mare per esempio... chiedo scusa per l'ignoranza,visto che lo spazio è pieno di radiazioni provocate dalle stelle che viaggiano ad altrettanti inimmaginabili velocità...?
Buongiorno professore, avrei una domanda, forse un po’ stupida, dettata dalla mia grande passione per l’astronomia e al tempo stesso dalla mia totale “amatorialità” in materia. Non potrebbe essere invece che la costante di Hubble sia tutto meno che una costante? E se l’espansione dell’universo avesse delle discrepanze con regioni che si espandono localmente più lentamente di altre a causa di forze che ancora non abbiamo preso in considerazione? Io ad esempio, nella mia ignoranza, immagino che nei pressi di un buco nero o di una stella a neutroni l’espansione attorno potrebbe apparire più lenta a causa della maggiore curvatura dello spazio dovuta all’ingente gravità dei corpi stessi, o magari stesso discorso per le zone dove la materia scura è maggiore.
Buongiorno professore le volevo porre una domanda considerando la curvatura spazio tempo e condiderando che ogni misurazione da delle discrepanze, può essere che la misurazione del movimento delle galassie sia viziato dai campi gravitazionali dei buchi neri che alterano il valore di accelerazione delle galassie stesse? cordiali saluti
Circa 20 anni fa, ad un convegno assistevo a delle conferenze di cosmologia, anche all'epoca sì discuteva dei diversi valori della costante di Hubble. Io posi una domanda anche se fui un po' deriso dal relatore. Dissi: ma non è che tale costante alla fine non è una costante? Potrebbe qualcosa influenzare il valore in base a qualcosa? All'epoca nemmeno si parlava di materia ed energia oscura. Ripropongo a lei la domanda. Potrebbe la costante di Hubble variare leggermente a seconda della locale curvatura dello spazio tempo?
Che combinazione pazzesca, solo un'ora fa stavo leggendo il suo libro "l'ultimo orizzonte" proprio al capitolo della legge di Hubble e scopro che il nuovo video ne parla. Oggi full immersion sulla costante di Hubble! 😅
@Alan Wake93 l'ho appena iniziato e ne ho letto solo un terzo. Fin dove sono arrivato parla di espansione dell'universo, densità media della materia, velocità di espansione e una piccola finestra personale con qualche pagina descrittiva dell'esperimento Maxima a cui il professore ha lavorato e che non conoscevo. Io non sono un fisico e sicuramente molte cose non riesco a catturarle ma il libro mi piace molto, come opinione personale lo metto davanti a "su un altro pianeta" che ho già letto.
Ma il fatto che misuriamo dal nostro punto di vista l'allontanamento delle galassie ci pone al centro dell'universo (per quanto non esista), dunque é possibile che l'errore parta proprio dal fatto che la misurazione é fatta dal nostro punto di vista ? Se prendessimo un punto qualsiasi dell'universo da cui misurare l'allontanamento, la costante cambierebbe ancora?
Professore, grazie sempre per j suoi contenuti meravigliosi ❤️ Mi è sorto un dubbio: se lo spazio si dilata e le galassie si allontanano tra loro ad una velocità tale, come riescono a collidere?
Bravi : questo è il giusto metodo che va applicato all' asciènzah odierna. Lo dice la parola stessa : asciènzah, dal verbo asciiièndere cioè salire, (nell'ambito dell' aconoscienzah). E basta con tutti quegli inutili tomi pesanti e gli anni di inutili studi : oggi l' aconoscienzah si acquisisce qui sul "tubo" (la famosa aconoscienzah del tubo) in pratiche lezioncine di 10 minuti / un quarto d'ora al massimo,che sviscerano ogni possibile aspetto di un particolare argomento...ma che dico "sviscerano"...sbudellano /eviscerano ogni aspetto come un pescetto su un tagliere. Un quarto d'ora al massimo su qualsivoglia argomento, e puoi prenderti l' alàureah in PANSOFIA (tuttologia suonerebbe male,invece pansofia ha un sapore decisamente più profésciiional). Per quanto riguarda poi l' argomento precipuo ivi dibattuto, io direi che la costante di Àbbol mi sembra ancora un po' ballerina,per cui sarebbe meglio ridefinirla come l' acostante di Àbbol (con l'alfa privativo iniziale, come per l' asciènzah etc.) Senza contare che se appartiene a qualcuno (ad Àbbol appunto) sia illo stesso a stabilirne il valore,no ? Ergo indi per cui il governo istituisca un comitato tècnoco/scientìfoco come accaduto per la pandemenza e si proceda con lavori veloci, ma proprio veloci...anzi...tàchici, dal greco takiòs che vuol dire appunto "veloce". Quindi avanti coi lavori tàchici per stabilire una volta per tutte il valore dell' acostante del comitato Àbbol (coadiuvato da multinazionali adeguate,s'intende eh !!!) La raccomandazione è quindi : tachi-pirlina e vigile attesa un po' ottusa (dei risultati). Se qualcuno volesse delucidazioni circa la "pirlina", replicherò volentieri. PS : e chi dovesse dissentire dall'istituendo comitato Àbbol e/o porre inutili dubbi e questioni varie, lo si potrebbe invitare ad iscriversi ad un apposito fan club creato al làtere,come avviene ad esempio giá qui per i fan osannanti dell'esimio prof qui,generosi elargitori di cuoricini,onde ringraziare per l'illuminazione ricevuta sulla via di "da Vasco"...si,insomma...per grazia ricevuta (se qualcuno volesse avere delucidazioni su Vasco,me le chieda pure). Si stabilisca parallelamente quindi anche un comitato parallelo a forma di parallelepipedo per i dissidenti del comitato Àbbol : il comitato "fan qulo" club...(anzi...cleb...un cleb di noiosi bastiancontrarii) : q=Quegli u=Uggiosi I=Idioti o=Obiettori...per un totale,appunto, di qulo : il fan qulo cleb. E acciocché i miserabili e certamente sparuti componenti di quest'ultimo comitato non si intrufolino furtivamente nei lavori del comitato Àbbol,si forniscano questi ultimi di un badge particolare : il grinbadge.
Salve professore ma esiste il centro dell'universo? Se esiste è ipoteticamente possibile viaggiare in senso opposto all'espansione? Ultima domanda: la gravità e l'attrazione di enormi galassie (in maniera reciproca) può rallentare l'espansione in alcune zone dell'universo? Potrebbero essere domande stupide ma non essendo un fisico/astronomo non ho conoscenze. (se non per i suoi video/libri) Grazie se leggerà e risponderà
Sera prof, ho un dubbio/domanda sul tema dell'espansione dell'universo. Come facciamo a sapere che sia l'universo ad espandersi e non le particelle a restringersi? O in altre parole, come facciamo a sapere che la forza interna al nucleo delle particelle bilanci esattamente la gravità e che quest'ultima non sia di poco superiore, dandoci la percezione che l'universo si espanda perché sono le particelle a restringersi? O anche che l'aumento di entropia abbia dalla sua un espansione dell'universo e non un aumento dei microstati dovuti al restringimento delle particelle? Io non ne so molto di fisica e l'unica volta che mi han risposto mi han detto "perché contraddice la teoria dell'espansione". Sarebbe bello capire con quali osservazioni empiriche gli scienziati abbiano capito che l'universo si espanda e non si "raggrinzisca" o chissà cos'altro, perché sono convinto che molti altri si siano fatti questa stessa domanda e sentirmi dire "contraddice la teoria" senza argomentazioni non mi ha lasciato nulla
@@andreapanuccio295 l’autore del commento ha parlato di particelle elementari. Le particelle elementari (fino alla conoscenza odierna) hanno dimensione fissa e non c’è spazio vuoto, quindi se si restringessero di dimensione per forza dovrebbe diminuire la massa
Edwin Hubble mi fece piangere. Bambino, ammaliato dall'astronomia, scoprii che quel Signore cattivo faceva allontanare tutte le galassie dalla mia. Ricordo lacrime amare quella notte perché il giorno prima avevo "deciso" che sarei stato un astronauta e quel cattivone mi diceva che i miei fantasticati viaggi del futuro sarebbero stati solo un inseguimento senza fine. Piansi, ma mi innamorai ancora di più e ancora oggi guardo il Cielo come l'ultima meraviglia.
Ciao Amedeo. Innanzitutto ci tengo a ringraziarti per i tuoi video e le conoscenze che condividi con tutti noi. Ti assicuro. prima di trovare i tuoi preziosi contenuti, ho provato diversi canali UA-cam e, purtroppo, molti erano dei ciarlatani. Insomma, ti ringrazio. Mi piacerebbe farti una domanda e magari potrebbe essere un tuo prossimo contenuto. Malgrado la mia ignoranza in materia mi chiedo, se il nord polare della terra punta sulla stella polaris dell'insieme della costellazione orsa minore e tutte le stelle e le galassie sono in movimento a grandi velocità, come possiamo dire che il nostro nord polare punta sempre su questa stella? Mi sembra che per questo motivo il nostro nord polare cambia... Ecco vorrei capire come viene calcolato... Spero che l'argomento possa interessarti e e stimolare il contenuto di un tuo prossimo video. Magari in un multiverso succederà.😊 Ti ringrazio in ogni caso. Buona serata a te.
Probabilmente il tutto si potra risolvere con una certa accuratezza nel momento in cui si potra definire con certezza cosa e la massa oscura, probabilmente grazie all impiego di neutrini,che sembrerebbero le uniche particelle in grado di penetrare ogni cosa. La materia oscura potrebbe in effetti comportarsi in maniera opposta alle forze gravitazionali(antigravità) permettendo l allontanamento tra oggetti stellari ,in un verso, e l espansione dell universo dall altro verso. Ne verrebbe fuori che il campo di misurazione non sarebbe quindi piu la costante di Hubble ma una nuova misura scaturita dalla conoscenza della materia oscura.
Domanda: ma i diversi gruppi di scienziati che misurano con diversi metodi misurano tutti l'allontanamento della stessa stella dalla terra? Perché se non lo facessero potrebbe darsi che l'allontanamento non è uguale in tutte le porzioni di universo. Cioè alcune porzioni si allontanano a velocità diverse da altre porzioni. Tipo a zolle o a macchia di leopardo... Magari energia/ materia oscura non sono distribuite uniformemente...
Butto li una teoria... nelle misurazioni fatte fino ad oggi si è sempre preso in considerazione uno spazio lineare? perchè nell'espansione del cosmo la trama spazio temporale potrebbe avere valori diversi, quindi andando a scandagliare il cosmo a varie distanze si avrebbero costanti di hubble diverse.
non so se avevo già commentato qui, ma non ho mai ricevuto risposta ad un mio dubbio, e cioè che se la velocità relativa fra le galassie è proporzionale alla loro distanza, questo dovrebbe indicare una espansione dell'universo di tipo esponenziale... o c'è qualcosa che mi sfugge?
Buongiorno dott Amedeo ....mi rivolgo a tutti gli appassionati....potreste suggerirmi dei forum in cui dialogare su questi problemi.....sono un appassionato autodidatta e non ho nessuno tra i miei amici con cui condividere questa passione
Professore, non mi è chiara soltanto una cosa in merito a quando ha spiegato che l'inverso della costante fornisce un valore indicativo dell'età dell'universo: essendo l'età dell'universo variabile com'è possibile che sia fornita dall'inverso di un valore costante? E' dovuto ad un'approssimazione data dal fatto che assumiamo l'età dell'universo relativamente costante rispetto alle altre grandezze temporali? Oppure non mi è ben chiaro il procedimento?
La butto lì e prendo il nobel ... ma ma la costante dovrebbe valere se in ogni direzione ci fossero le sesse condizioni e se cosi non fosse ? Se ci fossero zone con diverse caratteristiche che danno luogo a misurazioni diverse? In fondo il fatto stesso che le Temperature del big bang abbiano delle disomogeneità e' assodato ...la disomogeneità non potrebbe valere anche per le misure che si fanno?
@@lorenzorestagno se tenendo invariato il metodo di misurazione si trovano valori diversi di H0 allora si potrebbe pensare che questo valore non sia costante, ma nel video viene detto che il valore di H0 varia al variare del metodo di misurazione quindi le cose non sono così semplici come sembrano.
@@federicovesentini3719 bisognerebbe sapere se, utilizzando lo stesso sistema ma prendendo in esame oggetti estremamente distanti tra loro, il valore coincide... se è così allora il problema è sicuramente sulla misura ma dal video di Balbi non è esplicitata questa cosa.
Mi perdoni prof, ma si dá per scontato che questo valore sia una costante, ma è plausibile che la velocità di espansione sia diversa in diversi punti nell'universo?
Salve Professore. So che è quasi impossibile che mi risponderà. Ma io continuerò a seguirla con lo stesso interesse 😊. La mia domanda è questa: è plausibile l'ipotesi che il big bang non sia un fatto singolo ma che ci siano stati o ci saranno più big bang autonomi in punti distanti dell'universo? Grazie mille Prof.
Salve prof. Balbi. Innanzitutto complimenti per i suoi video sempre interessanti, mai banali e mai sensazionalistici. Vorrei farle due domande che mi pongo da anni: 1) Perché la costante di Hubble è chiamata "costante"? Se il reciproco di tale costante dà una stima dell'età dell'Universo, nel passato il suo valore di doveva essere maggiore. Si considera quindi costante per tempi "umani", mentre per tempi "cosmologici" è una variabile? O forse si intende costante rispetto allo spazio (il valore della costante di Hubble in un dato istante di tempo è uguale in tutti i punti dello spazio) e variabile rispetto al tempo? 2) Il reciproco della costante di Hubble dà una stima dell'età dell'Universo, ma mi chiedo rispetto a quale sistema di riferimento, dato che non ne esiste uno assoluto o privilegiato. Forse rispetto ad un sistema di riferimento solidale con l'espansione dell'Universo?
Avrei una domanda forse un po' sciocca: l'espansione dell'universo può essere notata anche all'interno della nostra stessa galassia, perciò gli altri sistemi solari si allontanano costantemente dal nostro, oppure riguarda solo misure su più grande scala, quindi tra le varie galassie? Grazie e buona domenica
La nostra galassia, come tutte le altre credo, non si espande per via della sua gravità che è più forte dell'espansione e tiene unite tutte le sue stelle.
La cosa bella di questi video é che sembrano delle semplici discussioni, non troppi dettagli ma abbastanza per lasciare la mente vagare mentre si ascolta!
Mi scusi prof, ho una domanda forse sciocca: ma perché la costante di Hubble deve essere costante? Ma non c'è l'energia oscura che accelera l'espansione dell'Universo? Se guardiamo galassie lontanissime, dunque antichissime, la costante era la stessa di oggi? Forse la spiegazione è semplicemente geometrica. Se ci immaginiamo la dimensione tempo come una specie di ellissoide in espansione accelerata viene fuori una chiocciola. E così tante cose che vediamo lontane, forse si spiegano geometricamente.
Ho la tua stessa perplessità.....se accelera non è costante.....salvo che l'accelerazione sia così piccola che per i nostro tempo osservativo non sia rilevante e l'effetto abbia luogo in migliaia di miliardi di anni
@@marcobinni ma anche la cosiddetta energia oscura, io mi domando se non ci sia una spiegazione puramente geometrica. Come la gravità. Anche quella ha trovato una spiegazione puramente geometrica. Non esiste nessuna forza di gravità. Ma è la forma dello spazio tempo che determina le orbite. Se ne accorse Einstein. Se immaginiamo la dimensione tempo come un cerchio oppure un'ellisse in espansione accelerata, viene fuori una specie di imbuto. Io immagino che ci sia, invece, nel nostro universo, una chiralità, dunque me lo immagino come una chiocciola. Ma questo non è molto importante, si può anche immaginarlo come il solito imbuto dritto, quello della ricostruzione classica del Big Bang. Ok. Non sono capacissimo con le formule, ho studiato tutt'altro, ma mi domando se la soluzione di questo enigma della costante di Hubble che non si trova e dell'energia oscura che nessuno sa cosa sia, mi domando se queste cose non abbiano una spiegazione puramente geometrica. Forse quando si guarda molto lontano bisognerebbe tener conto che non tutte quelle che consideriamo costanti erano uguali, all'epoca in cui quelle antichissime galassie interagivano. Noi consideriamo che da un punto all'altro la costante di Hubble sia costante e cerchiamo un valore preciso. E non lo troviamo. Ma se guardiamo galassie così lontane, dunque così antiche, non bisognerebbe anche tener conto di un fattore proprio geometrico dello spazio tempo? La costante di Hubble era la stessa 10 miliardi di anni fa?
@@marcobinni poi forse anche l'unità di misura è fuorviante. Si parla di milioni di anni luce su chilometri al secondo. Ok. Ma se l'universo è in espansione accelerata, insomma non è che le galassie si allontanano, ma è come una pasta lievitata con le uvette che si allontanano. Insomma è lo spazio tempo che si gonfia, questo credo di averlo capito. Ok. Ma questo vuol dire che un chilometro sulla terra di tredici miliardi di anni e qualcosa dopo il big bang non corrisponde affatto ad un chilometro in una galassia di dieci miliardi di anni fa. Poi per la velocità di scorrimento del tempo, anche quella, in un universo molto più denso di oggi, non so mica se fosse uguale! Forse l'unità di misura dovrebbe essere il numero di particelle create dal vuoto. Che è casuale, ma se l'universo s'ingrandisce, anche quel numero aumenta. Come il lievito. Come una lumaca. Non so spiegarlo proprio bene bene a tutti, non sono capace di scrivere formule, ma ho una specie di intuizione geometrica di cosa sia davvero l'energia oscura e del perché la costante di Hubble non è costante. È una questione puramente geometrica quando si riesce a visualizzare la dimensione temporale.
Mi spiace troppo difficile 😅🤣 io sono ingegnere sono troppo legato all'intuizione classica.... faccio molta fatica ad astrarre in geometrie non euclidee.....
@@marcobinni io mi allenavo di notte su autocad, quello pezzotto. Perché non sono ingegnere, altrimenti avrei quello originale. Ma non mi serve molto autocad. La quarta dimensione, quella temporale, la visualizzo abbastanza bene, capisco geometricamente di cosa si tratta, ma non son capace di scrivere le formule, accidenti! Sono troppo scarso in matematica, anche se la capisco, so scrivere anche tutti i linguaggi di programmazione. Ma io mi occupo di tutt'altro! Mi occupo di antichi greci e romani... Ma sono appassionato da sempre di fisica. Sia antica che moderna. E sulla fisica io tendo sempre ad avere un approccio geometrico. Come gli antichi. Ma come anche Einstein, che così spiegò cosa era davvero la gravità. Pura geometria. Anche l'energia oscura, questa stranissima forza antigravitaziionale che, secondo i calcoli rappresenta la stragrande maggioranza dell'energia dell'universo, nella mia visione è una questione unicamente geometrica. C'è qualche fattore che non si considera nei calcoli. E che dipende dalla semplice interazione tra fotoni di epoche differenti. Dal punto di vista dei fotoni non c'è nessuna epoca, visto che loro sono perfettamente fermi e per loro il tempo non scorre. Ma noi dobbiamo tener conto che quei fotoni che ci arrivano hanno viaggiato in condizioni dell'universo che non è detto che fossero proprio esattamente uguali ad oggi. Simili, sì, ma non uguali. Come un girasole, un carciofo, una chiocciola... Il vuoto contiene la vera unità di misura. La vera unità di misura della velocità di espansione dell'universo non può contenere un fattore in chilometri. E forse neppure in secondi. Bisogna misurare quanto vuoto c'è.
l'allontanamento di due coppie di oggetti astronomici è riferito solo alle galassie o anche alle stelle interne alle galassie? E se l'equazione iniziale V=Ho x D fosse V= Ho x D più o meno I dove I è l'incertezza analoga a quella riscontrata in meccanica quantistica?
A mio avviso è già un errore il modello del Big Bang, insieme all’assurda idea che l’universo esista secondo un inizio, da un momento in poi “del tempo” (tra virgolette visto che, siccome prima del BigBang non dovrebbe esistere neanche il tempo, collassa il concetto stesso di inizio). Da quali altre cause potrebbe dipendere questa espansione? È davvero necessario aspettarsi una “costante” nel moto espansivo tra le Galassie? Se così non fosse, noi ce ne accorgeremmo facilmente? Senza considerare che essendo ignoto il ruolo della materia oscura nelle interazioni fisiche, le possibilità sono talmente tante che potrebbe trattarsi di tutto e il contrario di tutto. Già soltanto questo mette in discussione l’interpretazione di tutti i calcoli matematici fatti finora, ed è sacrosanto considerare sempre che, si, la matematica restituisce risultati logici, ma è poi l’interpretazione di tali risultati ad essere collocata nel puzzle dell’universo, e se l’interpretazione è inesatta o adattata forzatamente alle proprie aspettative, viene da se che alla fine il puzzle potrebbe mancare dì coerenza…
uno dei pochi commenti intelligenti che ho letto! Comunque la materia oscura non è altro che uno dei tanti espedienti teorici che usano per spiegare le discordanze della teoria con l'osservazione ! Fino a prova contraria esiste solo come ipotesi!
Il vero problema è la luce , l universo è perfettamente statico e infinito, questi paraculo di pseudoscienziati per loro esclusivo vantaggio economico vorranno strumenti sempre più grandi e costosi e non ne verranno volutamente mai a capo, ripeto il vero problema è la luce che attraversando degli spazio tempo deformati dalle varie gravità delle galassie ecc ecc porta nel tempo una informazione sbagliata "vecchia" . La famosa radiazione di fondo è un altra colossale baggianata . Non esiste materia oscura che nei lloro arroganti cervelli adoperati male. Un saluto
Minchia è arrivato il tuttologo. Manda il curriculum all'ESA campione, sono sicuro che davanti ad un commento del genere le migliori menti del genere umano faranno tutte un mea culpa generale
Premetto che parlo da profano, ma ho dei ricordi di lezioni (ing.) in cui veniva accennato il fatto che le costanti fisiche nel tempo non sono poi così costanti, potrebbe essere anche questo il caso? Più che altro per l'anomalia nella condizione di bordo, se così si può definire, dell'età dell'universo?
Chiedo scusa per la domanda… Perché si raffigura L evento del BB come di un “esplosione” Che va da sinistra a destra e non come centrale in una sfera? Spero si sia capita la domanda…😅
Salve, grazie per il video bellissimo. Se troverà mai il tempo di rispondermi, potrebbe essere che le candele standard riguardano l'universo locale mentre la CMBR tutto l'universo? Grazie sempre per i suoi video
Mi spiegate perché una domenica uggiosa a noiosa possa cambiare solo guardando un video del prof Amedeo ?
La serietà di Balbi e l'ironia di Kangeog mi fanno troppo innamorate sempre più di fisica geologia e astrofisica .
Che bello UA-cam con divulgatori come voi.
Grazie prof per le sue lezioni sempre interessantissime.
Semplice... è Balbi🎉
Concordo pienamente, e peraltro mi complimento per la parola "uggiosa" che pensavo di essere l'unico a usare :D
Perché chi è curioso come "noi" trova sempre gioa nel conoscere...Poi il prof Balbi,sa spiegare con passione e competenza...Cosa vuoi di più??😉😉
Il bello della domenica è la notifica di un nuovo video del prof.
Vero!!!
Bellissimo Midnight gospel
@@anderla4782 a me è piaciuto moltissimo ☺️
Verissimo ... sono d'accordo!!!
Di certo è una costante non costante
Tra dubbi e incertezze vi è una costante: l’energia che scaturisce dai Suoi video alimenta il mio innato interesse per l’astrofisica. Grazie Professore ❤
ma io mi meraviglio che se ogni valore della costante cambia alle diverse osservazioni, questo è perfettamente in linea con il concetto di comportamento definito dalla quantistica per cui quando osserviamo troviamo un dato, ma quando non osserviamo, il dato non esiste, o esiste in modo diverso. Insomma dovremmo deciderci, o crediamo nella quantistica o la buttiamo nel cestino della fantascienza ...
di solito appena sento " equazione " mi arrendo , non avendo alcuna affinita' con le scienze matematiche. ma nel tuo caso e' tutta un ' altra storia! grazie per rendere accessibile anche i non addetti ai lavori questa meravigliosa disciplina ❤
Ti ho visto su Leonardo complimenti…molte cose che dici io le pensavo già quando avevo 20 anni, ora ne ho 70 con l’unica differenza che tu hai avuto la capacità di divulgarle agli altri mentre io sarei morto tenendole dentro di me…
Complimenti continua così, ti seguo sempre volentieri👍🥂
Più va avanti e più ci inoltriamo nelle complessità dell'universo. Fantastico! Soprattutto perché sembra tutto semplice con il Prof Balbi.Non finirò mai di ringraziarlo.
Argomento come sottolinea giustamente il prof. Balbi con la solita chiarezza e precisione espositiva, di estrema importanza nella cosmologia e tra quelli che hanno appunto maggior criticità.
Faccio una domanda come la potrebbe porre un bambino in un certo senso: salvo ancora errori di misurazione per qualche motivo, è possibile che questa costante di Hubble non sia poi così costante sia nel tempo ma anche perché soggetta ad altri fenomeni relativamente locali che la possono contrastare come la gravità e/o eventualmente la materia oscura o sostenere come sempre eventualmente l'energia oscura?
O almeno il fatto che sia una costante nel tempo e nello spazio, sebbene con valore appunto da determinare definitivamente, è certo al 100%?
Penso che poter rispondere a ciò sia già una base al riguardo.
salve professore. scusi in che modo l'accelerazione nell'espansione viene contemplata nella legge di Hubble? inoltre, le differenze emergono perché si usano metodi differenti o perché si osservano oggetti diversi? o tutti e due? grazie saluti
Fantastica spiegazione. Non finiremo mai di scoprire nuove leggi cosmiche. È la bellezza della mente umana! Grazie. 🙏
Prof e se semplicemente fosse l'espansione dell'universo stesso a non essere costante ?? Penso che se ci fosse dalla velocità della luce presa in considerazione anche solo una piccola variazione espansionistica si ripercuoterebbe con un effetto enorme sulle nostre osservazioni
Magari intorno alle galassie l'espansione potrebbe essere più lenta per poi accelerare nello spazio "vuoto"
Oppure potrebbe essere la materia oscura che non essendo distribuita uniformemente fa si che la velocità di espansione non sia costante in quanto farebbe da freno quando più concentrata in una zona rispetto ad un'altra
Caríssimi, buon pomeriggio a tutti, in speciale al Professore. Avrei tanti dubbi, e nessuna certezza.
1) C'é l'Universo osservabile, pero allinfuori di questo c'é ancora il resto dell'Universo del quale non sappiamo nulla. O sappiamo?
2) Facciamo ossevazioni dal nostro finestrino, che, con molta buona volonta, non le facciamo che da alcuni pochissimi secoli. Un tempo ridicolo rispetto ai tempi cosmici. Eppur siamo convinti che siamo nel giusto cammino della chiarezza. Ci siamo?
3) Siamo in un Universo in espansione acellerata? O allora osserviamo una semplice flutuazione Cosmica che perdura da alcuni miliardi d'anni, come un'onda del mare, e che poi ritornera alle sue posizioni originali, sotto l'effetto di altre onde, provvenienti dal restante, per ora, inosservabile, profondo Universo?
Avrei tantissimi altri dubbi, ma se avete risposte a queste, poi scrivo le altre.
la butto lì: si è scoperto che l'universo sta accelerando, quindi per ogni distanza bisognerebbe calcolare qual'ERA la velocità di espansione al momento dell'emissione della luce che noi vediamo ORA. Se l'universo è in accelerazione, ovviamente vedrò rislutati diversi per ogni diversa distanza che confronto. Grazie mille prof
non è che accellera... è lo spazio che si espande, cioè per fartela breve tra la terra e la luna c'è lo spazio che si espande, più c'è distanza e quindi più c'è spazio e quindi più espansione... immagina che sia un impasto che lievita, se misuri tra 2 punti vicini prima e dopo, misurerai poca distansa di espansione ma se misuri tra 2 punti luntani per esempio dal fondo al punto più alto noterai moltissima espansione, praticamente lo spazio cresce
@@SonoUnSomaroNoVax mmmm.... ma sei proprio sicuro di questo??? io sapevo che subito dopo il big bang, quando lo spazio si è ampliato "più veloce della luce", la "scusa" è che fosse aumentato lo spazio invece che allontanarsi la materia. Ma ad ora a quanto ne so È LA MATERIA CHE SI MUOVE, non lo spazio. mi hai messo un grande dubbio, ora mi informerò e ti farò sapere. Grazie Milee anche a te!!!!!
Ci sono 3 galassie allineate: A (a sinistra), X (al centro) e B (a destra).
Sulla galassia A c'è l'osservatore Alice. Sulla galassia B c'è l'osservatore Bob.
L'abnorme incongruenza fisica è che Alice dice che la galassia X è trascinata a destra dall'espansione dello spazio, mentre l'osservatore Bob dice che la galassia X è trascinata a sinistra dall'espansione dello spazio.
La cosa è un'incongruenza fisica perché, per la fisica universalmente riconosciuta e condivisa, due osservatori non possono affermare cose distinte in relazione ad un medesimo fenomeno fisico, e nel nostro caso il fenomeno fisico unico è appunto il trascinamento della galassia X da parte dello spazio.
Molto interessante, sia l'intera spiegazione che l'argomento in sé. Mi piacerebbe portare il tutto a lezione per mostrare ai miei studenti l'importanza del riportare gli errori nella misura, ma anche come si mettono insieme diversi studi pubblicati indipendentemente. Potrei avere i link degli articoli citati, dove posso reperire i grafici mostrati?
Buon giorno prof se ipotizzassimo L’universo non come pervaso e immerso in una materia oscura inerte ma a strati di densità differenti si potrebbe anche capire il perché di misurazioni diverse ? Grazie dell’attenzione e di esistere
Salve prof., secondo lei quanto è influente il contributo "umano" nella misura? Nel senso, ci possono essere dei bias che portino ad un effetto Millican?
Usare bias invece di pregiudizio è molto figo
E se l' espansone fosse pulsante? Quindi misurando la costante in tempi diversi compaiono valori diversi, ma sempre confinati tra 2 estremi come in una funzione sinusoidale?
Vengono valori diversi sulla base del metodo impiegato non sulla base dell'istante della misura. Sono state fatte tante osservazioni quindi non può essere una casualità (tipo che tutte quelle col metodo A sono state fatte nel tempo relativo all'estremo inferiore e viceversa)
cosa potrebbe influenzare questo tipo di movimento? lo spazio generalmente viene contratto dalla massa ed espanso dall'energia oscura, che io sappia non esistono altre forze capaci di distorcere lo spazio, ed essendo massa e energia oscura in equilibrio ( non in quantità ma come stato fisico) non vedo come possa creare un espansione a singhiozzi
La sua è una proposta interessante. Nella tradizione vedica l'Universo pulsa. Si espande e si contrae come un respiro, "il respiro di Brahman". Questa non è scienza, Ok. A pensarci bene però, la stessa teoria del Big Bang "ripropone" l'antica tradizione vedica sulla nascita dell'Universo. Secondo la quale l'Universo si espande a partire da un minuscolo punto.
Bello ed interessante, come sempre...
E' comunque affascinante quando la scienza, a fronte del continuo miglioramento della precisione nelle misurazioni, si rende conto che da qualche parte c'è un parametro - magari piccolo, magari fondamentale - che ancora ci sfugge. Per fortuna c'è ancora qualcosa da cercare, si può continuare ad essere curiosi e quindi a migliorare....
Grazie Prof...
Salve Professore, premesso che non mi occupo di Fisica e quindi sono completamente ignorante dell'argomento, guardando il suo video mi è venuta spontanea una domanda: non è possibile che la velocità di allontanamento delle galassie (costante di Hubble quindi) anzi che essere fissa sia variabile poiché magari soggetta ad una accelerazione? Se fosse così questo non spiegherebbe la variabilità a cui è soggetta nelle varie misurazioni?
Quello che penso io. Tutti a cercare un valore fisso quando invece è variabile.
Probabilmente utilizzando lo stesso metodo ottieni sempre lo stesso valore, un valore fisso che però cambia se cambi metodo...dunque sono i metodi ad essere sbagliati.
Se invece il valore cambia anche utilizzando lo stesso metodo allora il valore dev'essere per forza variabile ma non sembra questo il caso.
Ciao, guarda la costante di Hubble in realtà non è una costante, infatti più correttamente viene chiamata "parametro di Hubble" e dipende dal tempo, perché dipende dal modo in cui l'Universo si espande (e si è espanso) durante le diverse fasi della sua vita. Il valore H0 è il valore che il parametro di Hubble indicato generalmente con "H" possiede oggi (oggi inteso come "in questa epoca della vita dell'Unvierso" ecco perché si aggiunge lo "zero" in basso). Il fatto è che però se ne tiene già conto di tutto questo! Nei modelli usati per calcolare il valore di H0 dalla radiazione cosmica di fondo si tiene già conto di questo effetto, infatti in tali modelli si scrivono le equazioni in funzione di H0 tenendo conto però di come questo valore cambia in funzione del tempo. È per questo che nasce la tensione che si mantiene da anni... Qualcosa è possibile che ci sfugge, ma gli astrofisici lo sanno che l'Universo si è espanso in maniera differente durante la sua vita, non è questo che ci sfugge, il problema è più profondo, ecco perché non si trova una soluzione... Sennò dopo nemmeno mezza giornata ci si sarebbe accorti dell'errore. Come diceva giustamente il professore, aspettiamo nuovi dati e cerchiamo di capirci qualcosa in più. Buona serata
@@WonderUniverse_ Ciao, ti ringrazio per la chiarificazione. Ovviamente immaginavo ci fosse qualcosa che non avevo capito o che magari non era stato approfondito troppo nel video, per questo ho specificato che non mi occupo di Fisica. Non speravo ovviamente di risolvere un problema senza risposta da anni con una cosa che mi è venuta in mente dopo un video su UA-cam ahahah. Ora però almeno ho un'idea più chiara.
@@alessandropaoli5104 Ciao! Di niente, no no lo so, infatti ti sei posto con un atteggiamento costruttivo e curiosità. Diciamo che nella risposta non mi riferivo direttamente a te, sono stato un po'piu generico perché vedo un sacco di commenti che danno una spiegazione ad un problema che non trova soluzione da anni ma mi sembra che tutti nei commenti ne abbiano una anche se nella vita si occupano di tutt'altro 😅 non sapevo ci fossero cosi tanti astrofisici "amatoriali" diciamo ecco...vabbe, piccola riflessione. Buona giornata 😊
Mi complimento per la chiarezza dei Suoi video, sempre interessanti. Domanda: due oggetti distanti un megaparsec si allontanano l'uno dall'altro di ca 70 km/s. Ma la velocità di espansione dell'universo, o dello spazio, è di molto superiore a quella della luce, visto che l'universo osservabile è una sfera di 96 miliardi di anno luce. Ma lo spazio si espande a quella velocità rispetto a cosa? io direi "il centro dell'universo, o dello spazio", cioè il luogo in cui ha avuto origine il big bang. Ma si legge che questo concetto è sbagliato. Perché?
Attendo sempre con ansia un nuovo video, e quando arriva la giornata è migliore.
Mi sorge una domanda, ma non è possibile che ogni momento le galassie prendono velocita quindi ogni volta che si prova a misurare la velocita sia già maggiore del momento prima?
solo una domanda, se fosse gia iniziato il processo del big crunch, e questo agisse proporzionalmente alla distanza, cioè le parti piu vicine al centro dell'universo subissero una contrazione maggiore delle parti esterne, e questa contrazione agisse su ogni punto di riferimento locale rendendo impossibile la sua misurazione, e se questo stesse gia succedendo alla nostra galassia e quelle limitrofe, non avremmo la percezione che le galassie periferiche stessero accelerando quando in realtà stanno rallentando a un tasso minore del nostro?
sarebbe in disaccordo con la costante cosmologica che vorrebbe tutte le porzioni di spazio e materia più o meno omogenee come la mappa della radiazione di fondo confermerebbe..
@@edoardozampetti4601 grazie della risposta
Il suo video ha avuto più di 100000 visualizzazioni in un giorno ed è fra i video in tendenza. Sono contento per lei. Se lo merita.
Grazie davvero per questo video, cioè per l'argomento trattato. L'ho sempre trovato intrigante quanto mai, specie da quando attraverso il James Webb T. pare abbiano scoperto galassie che "non avrebbero potuto essere già così evolute", stando a certe stime della costante di H.
Ed avrei una domanda, al riguardo: attualmente, l'età di 13,8 mld di anni è ancora considerabile come confermata?
Un blogger, tempo fa, mi rispose che una correzione non avrebbe comportato variazioni significative, o cmq tali da variare le stime attuali al punto da far rientrare nello schema le suddette galassie"precoci", ma avrei dei dubbi anche su questo.
E grazie a questo video, posso constatare che almeno... i miei dubbi, qualche fondamento l'avevano.
Grazie ancora.
Sempre esaustivo Prof. Grazie sempre e buona Domenica.
Domanda, può darsi che la costante di Hubble non sia una costante e dipenda da diverse distribuzioni di materia oscura?
O anche sia aumentata nel tempo e questo spiega il perché l'età dell'universo risulti pari a 2 mld anni, proiettando indietro
Innanzitutto grazie infinite per i suoi video e informazioni. Ho un dubbio e quindi una domanda. Perché é previsto che la Via Lattea e Andromeda è previsto che si scontreranno se tutto si sta allontanando?
Perché sono vicine e pertanto lo spazio tra esse che si sta espandendo non è molto, in sostanza la velocità di avvicinamento dovuta al normale moto è maggiore della velocità di allontanamento dovuta all espansione dell universo.
Non sono un esperto ma sono abbastanza sicuro di questa risposta
posi la stessa domanda ad un professore di fisica che mi rispose, sottolineando che fosse una sua ipotesi, dicendomi che anche se si allontano ad una certa velocità si attraggono pure ad una certa velocità ciò porta i due vettori della forza non con senso opposto ma a formare un angolo che con il tempo si assottiglia fino a causare uno scontro.
comunque il professor balbi ne sa sicuramente di più
Grazie a entrambi per le risposte
la risposta di santi cappellani è corretta, non sono un esperto neanche io ma l'ho sentito affermare da vari esperti
Mi associo: spero insomma che una volta trovato il valore corretto si riesca a comprendere, anche, PERCHÉ gli altri metodi di misura indichino valori differenti.
Bel video Amedeo, continua così e grazie perchè l'astrofisica mi interessa è mi è sempre interessata tantissimo fin da piccolo!
Ho una curiosità, se è possibile mi piacerebbe sapere se queste misurazioni sono state eseguite sempre tra gli stessi punti o in punti diversi
Io da ignorante in materia mi sono sempre chiesto: se tutto è iniziato dal big bang l'universo si è inizialmente espanso alla velocità della luce? Se si cosa lo ha rallentato? L'intervento della gravità per la formazione di stelle? Energia oscura? Probabilmente la costante non è precisa (confrontata con la nascita dell'universo) anche per questo motivo perché magari ha subito diverse variazioni di velocità l'universo stesso? Oppure banalmente ci sono cose di cui sbagliamo a raccogliere dati per "ignoranza" legittima che come ha detto lei professore è molto plausibile. Comunque video interessantissimo grazie mille.
Ciao, volevo chiedere come mai non è mai stata presa in considerazione l'iterazione della materia oscura con lo spazio tempo. Dove esiste più materia stellare teoricamente esiste più materia oscura, rendendo più densa quella determinata zona dello spazio e rallentandone l'espansione, questo potrebbe spiegare le differenti letture della costante. Dove l'universo e meno denso l'espansione è più veloce, dove è più denso è più lenta . Io sono un appassionato, chiedo scusa se ho "bestemmiato". Complimenti per il canale
Super interessante!
Si assume che sia una costante oppure si hanno delle evidenze che sia una costante? Oppure lo si deduce via teorica? Non potrebbe essere che in realtà è un valore variabile nel tempo e i diversi metodi di misura ottengono un valore medio su periodi diversi?
Grazie Amedeo, sei sempre molto chiaro nell'esporre concetti così complessi.
La Costante di Hubble potrebbe adirittura non essere una costante, perché dalle ultime scoperte è probabile che sia la materia stessa a causare l'espansione del vuoto. O meglio, all'aumentare della materia oscura (quindi al diminuire della materia barionica) lo spazio vuoto si espande con una correlazione superiore al 99%.
Ovviamente questo non significa nulla, una correlazione è semplicemente una correlazione, e non una causa, ma è comunque da considerare che lo spazio-tempo esista perché esiste la materia, e di conseguenza più materia oscura = più spazio necessario
Quindi similmente alla gravità, l'energia oscura non è un'energia, ma una caratteristica della materia.
Non ho competenze in astrofisica, però mi incuriosisce la definizione della costante: da come ho capito, il valore di questo parametro è direttamente collegato al concetto di espansione dell'universo. Mi viene da pensare che possa essere interpretato come funzione della derivata dell'espansione. In altre parole, col passare del tempo (su scala astronomica), la costante potrebbe variare, e se così fosse, mi aspetterei un valore assurdamente alto negli istanti successivi al Big Bang, un assestamento durante tutte le fasi successive dell’evoluzione dell'universo e di nuovo una crescita durante l'espansione accelerata. Magari, metodi di misurazione diversi possono portare a valutazioni diverse del “dt” nel concetto di derivata temporale e dunque, a valori diversi della costante. Questo, possibilmente evidenziato soprattutto grazie al nostro affinamento delle tecniche. Correggetemi pure se ci sono delle mancanze nella mia riflessione.
Argomento difficile, ma tanto affascinante. Grazie, Amedeo. 👍👏
Buongiorno professore, ho un dubbio che mi tormenta, dato che la velocità cresce in maniera proporzionale alla distanza, cosa succederebbe se si prendessero in esame due punti a una distanza tale che moltiplicata per la costante darebbe un valore della velocità pari a quello della luce o comunque molto vicino?
Grazie in anticipo
Si potrebbe anche superare e ciò implica che tra 2 punti a e b ad un certo istante a non riesce a vedere b e viceversa
vorrei soffermarmi su il fascino irresistibile di questi argomenti, indubbiamente la scienza si fa su i dati ed aggiungeri sull'interpretazione dei dati rilevati, ora visto che da comune mortale ed anche indadeguato ad esprimere opinioni che potebbero essere errorri grossolani da non addetto ai lavori; la mia domanda è: indifferentemente dallo strumento o metodo usato per ottenere questi dati, esiste una convergenza locale e non universale della costante, e se si è determinato dalla concentrazione della materia in quella regione di spazio. Forse la tensione, se ho capito bene, è la differenza tra metodi per valutare la costante, metodi che danno iterpretazioni su postulati, penso. Pensando in libertà da uditore delle argomentazioni eposte, da chi fa divulgazione su internet, cosa che ritengo un buon approccio per captare controargomenti da non specialisti che non risentono della rigida formazione degli addetti ai lavori, che restituiscono spunti di riflessione, non so dire in quanti e quali casi, che possono dare una mano così senza chiedere niente in cambio, solo per essere lieti di quanto ci circonda. Almeno io mi auguro questa cosa, unita al fatto di fare giustamente pubblicità a pubblicazioni. In conclusione: lo spazio potrebbe non essere isotropo nella sua espansione per effetto che lo osserviamo da un solo punto, oppure ci sono regioni dello spazio che si espandono con una differeza misurabile, e non solo, dovremmo cosiretare cosa succede tra noi e la regione misurata. Io no sono competente in materia e su you tube posso dire quallo che mi pare, buona serata.
Salve professore, io nella mia ignoranza( la seguo volentieri ma sono solo un appassionato di astronomia) una volta seguii' calcoli matematici che sostenevano che se teoricamente dovessimo poter Viaggiare alla velocità della luce riusciremmo ad esempio a raggiungere in meno di 4 anni proxima centauri, è possibile che c'entri con quello che sta spiegando oppure ho capito male la spiegazione??
Ho una domanda che non riesco a capire. Perché si da per scontato che la costante di Hubble sia proprio una costante? Non potrebbe essere una funzione che varia a seconda di qualche parametro?
infatti è un ipotesi teorica presa in considerazione da anni... senza nessuna risposta plausibile ancora
@@jiobi grazie per la risposta!
Io avrei una domanda: appurato che l'universo è in espansione, non è possibile capirne il punto d'origine o quantomeno la direzione d'origine?
Mi spiego: consideriamo il Big Bang come una sfera di Hoberman. Sappiamo calcolare la distanza reale basandoci sulla luminosità. Sappiamo inoltre che è un'espansione intrinseca dettata anche sì da energia oscura, ma anche dall'iniziale inerzia del BB stesso. Non dovrebbe essere "semplice" capire da quale parte "è caduto il sasso nello stagno"?
Capirei se l'espansione riguardasse esclusivamente l'energia oscura (dove si dovrebbe conoscerne la natura per poter trarre qualche conclusione), ma avendo il dato sull'inerzia non dovremmo essere in grado di capirlo?
Grazie professore, ciò che ci racconta è interessantissimo e sono tutte questioni a me poco chiare. Ad esempio, se può rispondermi, non comprendo il concetto di espansione dell'universo. La costante di Plank ci indica un valore enorme rispetto alla nostra esperienza quotidiana tuttavia se è vero che ogni punto dell'universo si sta allontanando a quelle velocità noi non sentiamo e non ne vediamo gli effetti nella nostra esperienza quotidiana, sulla terra. Non dovrebbe ogni persona allontanarsi dall'altra, non dovrebbe ogni singolo atomo di cui siamo costituiti allontanarsi? Anche ammettendo che siamo in un lato dell'universo tale che la direzione del vettore di allontanamento sia ininfluente nella nostra quotidianità, ciò non prevederebbe allora un concetto di centralità dell'universo? e ancora, se escludessimo il concetto di allontanamento dei punti dell'universo grazie e a causa della presenza della materia, che diventa un semplice punto di riferimento, allora non converrebbe cercare le soluzioni della costante nello studio di ciò che non è materia e nelle sue proprietà? Sarebbero decine le domande che mi piacerebbe farle. E non penso come già ci ha indicato, ci sarebbero delle risposte. Grazie infinite.
Azzardo un’ipotesi, da super profano dell’argomento. L’intuizione a naso è che non ci sia necessariamente una parità di velocità di espansione a parità di distanza fra le galassie, mi spiego. Immaginando l’espansione dell’universo come un punto iniziale di densità prossima all’infinito che si è espanso in tutte le direzioni, si può paragonare ad una sfera che aumenta di continuo le sue dimensioni. Ogni punto al suo interno e superficie si allontana da tutti gli altri. Ebbene, risulterebbe intuitivo che i “punti” più esterni si allontanino fra di loro molto più velocemente che i punti verso l’interno della sfera, anche a parità di distanza fra loro, proprio per la velocità acquisita nel frattempo, cosa che renderebbe la “costante di Hubble” tutto fuorché costante. Sarebbe invece una variabile funzione della “distanza” dal “centro” dell’universo. So che il concetto di “centro” dell’universo non è generalmente accettato, e non parlo certo della Terra, ma se c’è stato un big bang iniziale con conseguente espansione, per quanto rapidissima, mi sembra ovvio che che il concetto di espansione racchiuda in sé il concetto di centro dal quale l’universo si è espanso e si espande … … Può essere?
C’e solo un problema di questi video, finiscono troppo presto.
Grandissimo Amedeo, riesci a far meravigliare tutti noi!
Non smettere mai.
Grazie Professore è stata una lezione veramente interessante e chiara, continuiamo a non aver le idee sufficientemente certe su moltissime cose ma la continua ricerca di eliminare i punti oscuri ha un fascino immenso.
Mi chiedo che tipo di distribuzione spaziale venga ipotizzata per la misura, assumendo una propagazione sferica dopo il big bang la posizione dell'osservatore non influenza il calcolo della costante? O meglio, alla stessa distanza dal centro dell'universo, non si dovrebbe avere una misura costante di H0?
L'unico canale di cui ho attive le notifiche, grazie prof
Lacune sull'argomento mi portano ad esporre dei quesiti basati su un ragionamento che potrebbe non essere coerente, ma ci provo: come mai si pensa all'espansione come funzione lineare piuttosto che come funzione non lineare? Da cosa è escluso a priori che dopo il big bang i corpi celesti abbiano ricevuto sollecitazioni diverse e ci possano essere galassie che si allontanano con accelerazioni diverse rispetto ad altre? In ultima istanza, la costante di Hubble esclude un rallentamento dell'espansione e la successiva contrazione?
Grazie Prof. Per il video divulgativo, non sono un fisico, quindi sono sicuro di dire una castroneria, ma mi è venuto un piccolo dubbio, e se la costante di Hubble non fosse una costante ma una variabile influenzata dall'energia oscura che plasma l'universo in un modo non uniforme?
Buongiorno, sono un iscritto appassionato da decenni di astrofisica; le ho già scritto, sotto questo interessantissimo video, del quale torno a ringraziarla... ma ci sono novità sull'argomento, pare; cioè, mi chiedevo se anche a lei fosse giunta notizia di una scoperta recentemente fatta, ovvero: analizzando 190 buchi neri supermassicci al centro di galassie, pare abbiano concluso che nelle fasi iniziali della formazione dell'universo, il tempo scorresse parecchio più lento, rispetto ad adesso; dato che in effetti, anche solo con una conoscenza da appassionato, come il sottoscritto, della Relatività Generale, risulta perfettamente logico, vista la maggiore densità di massa.
Però... logico che sia, non l'avevo mai sentito mettere nel conto, fino adesso.
Quindi, mi chiedevo... questo introdurrebbe una variabile ulteriore, nel conto di come calcolare l'età dell'universo, a prescindere dalla costante di H... così come riguardo le condizioni, spaziotemporali e non solo, in cui le nominate galassie avvistate dal J. Webb, troppo precocemente evolute eccetera, si sarebbero formate... oppure se n'è già tenuto conto?
... o magari non è così che funziona?
Sarebbe interessante la sua opinione (magari dedicando un video apposta) sulla teoria del biocentrismo di Robert Lanza.
Abbiamo bisogno di persone appassionate davvero grazie professore
Ma come mai questo fenomeno riguardo soltanto l'allontanamento e non l'avvicinamento?
chiedo da ignorante in materia,ma questo argomento mi incuriosisce molto.Grazie in anticipo a chiunque possa rispodermi
a chiunque voglia risponderti , non possa! per loro l'avvicinamento è un fenomeno locale dovuto ad attrazione gravitazionale. siccome io non credo ne all'espansione dello spazio ne al fottuto big bang per me sono solo collisioni dovute a imperscrutabili ed estremamente complessi moti di tipo gravitazionale.
Buongiorno, mi sbaglio o c'è il volume di Penrose in libreria? Video Top come sempre!
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12:39 hubble.
Complimenti professore. 41 volte hubble in 13 minuti. Però puoi fare meglio
😂😂😂
Video molto interessante, però ascoltando le teorie della velocità dell'universo...mi è venuto questo pensiero,visto che si tratta sempre di teorie, la difficoltà nel trovare l'esatta velocità può darsi che sia dovuta da un non costante movimento, cioè e se l'universo si muovesse come le onde del mare per esempio... chiedo scusa per l'ignoranza,visto che lo spazio è pieno di radiazioni provocate dalle stelle che viaggiano ad altrettanti inimmaginabili velocità...?
Grazie prof,come sempre !
Precisazione doverosa dopo i titoli scandalistici di alcuni "divulgatori" che davano il big bang per spacciato, grazie
Le spiegazioni del prof. Balbi sempre chiare e affascinanti.
Buongiorno professore, avrei una domanda, forse un po’ stupida, dettata dalla mia grande passione per l’astronomia e al tempo stesso dalla mia totale “amatorialità” in materia. Non potrebbe essere invece che la costante di Hubble sia tutto meno che una costante? E se l’espansione dell’universo avesse delle discrepanze con regioni che si espandono localmente più lentamente di altre a
causa di forze che ancora non abbiamo preso in considerazione? Io ad esempio, nella mia ignoranza, immagino che nei pressi di un buco nero o di una stella a neutroni l’espansione attorno potrebbe apparire più lenta a causa della maggiore curvatura dello spazio dovuta all’ingente gravità dei corpi stessi, o magari stesso discorso per le zone dove la materia scura è maggiore.
Buongiorno professore le volevo porre una domanda considerando la curvatura spazio tempo e condiderando che ogni misurazione da delle discrepanze, può essere che la misurazione del movimento delle galassie sia viziato dai campi gravitazionali dei buchi neri che alterano il valore di accelerazione delle galassie stesse? cordiali saluti
Circa 20 anni fa, ad un convegno assistevo a delle conferenze di cosmologia, anche all'epoca sì discuteva dei diversi valori della costante di Hubble. Io posi una domanda anche se fui un po' deriso dal relatore. Dissi: ma non è che tale costante alla fine non è una costante? Potrebbe qualcosa influenzare il valore in base a qualcosa?
All'epoca nemmeno si parlava di materia ed energia oscura.
Ripropongo a lei la domanda.
Potrebbe la costante di Hubble variare leggermente a seconda della locale curvatura dello spazio tempo?
Che combinazione pazzesca, solo un'ora fa stavo leggendo il suo libro "l'ultimo orizzonte" proprio al capitolo della legge di Hubble e scopro che il nuovo video ne parla. Oggi full immersion sulla costante di Hubble! 😅
@Alan Wake93 l'ho appena iniziato e ne ho letto solo un terzo. Fin dove sono arrivato parla di espansione dell'universo, densità media della materia, velocità di espansione e una piccola finestra personale con qualche pagina descrittiva dell'esperimento Maxima a cui il professore ha lavorato e che non conoscevo. Io non sono un fisico e sicuramente molte cose non riesco a catturarle ma il libro mi piace molto, come opinione personale lo metto davanti a "su un altro pianeta" che ho già letto.
Ma il fatto che misuriamo dal nostro punto di vista l'allontanamento delle galassie ci pone al centro dell'universo (per quanto non esista), dunque é possibile che l'errore parta proprio dal fatto che la misurazione é fatta dal nostro punto di vista ?
Se prendessimo un punto qualsiasi dell'universo da cui misurare l'allontanamento, la costante cambierebbe ancora?
Professore, grazie sempre per j suoi contenuti meravigliosi ❤️ Mi è sorto un dubbio: se lo spazio si dilata e le galassie si allontanano tra loro ad una velocità tale, come riescono a collidere?
@@vinc-enzo Ci ho pensato e comunque mi hai dato la conferma, grazie 🙏🏻
Bravi : questo è il giusto metodo che va applicato all' asciènzah odierna.
Lo dice la parola stessa : asciènzah, dal verbo asciiièndere cioè salire, (nell'ambito dell' aconoscienzah).
E basta con tutti quegli inutili tomi pesanti e gli anni di inutili studi : oggi l' aconoscienzah si acquisisce qui sul "tubo" (la famosa aconoscienzah del tubo) in pratiche lezioncine di 10 minuti / un quarto d'ora al massimo,che sviscerano ogni possibile aspetto di un particolare argomento...ma che dico "sviscerano"...sbudellano /eviscerano ogni aspetto come un pescetto su un tagliere.
Un quarto d'ora al massimo su qualsivoglia argomento, e puoi prenderti l' alàureah in PANSOFIA (tuttologia suonerebbe male,invece pansofia ha un sapore decisamente più profésciiional).
Per quanto riguarda poi l' argomento precipuo ivi dibattuto, io direi che la costante di Àbbol mi sembra ancora un po' ballerina,per cui sarebbe meglio ridefinirla come l' acostante di Àbbol (con l'alfa privativo iniziale, come per l' asciènzah etc.)
Senza contare che se appartiene a qualcuno (ad Àbbol appunto) sia illo stesso a stabilirne il valore,no ?
Ergo indi per cui il governo istituisca un comitato tècnoco/scientìfoco come accaduto per la pandemenza e si proceda con lavori veloci, ma proprio veloci...anzi...tàchici, dal greco takiòs che vuol dire appunto "veloce".
Quindi avanti coi lavori tàchici per stabilire una volta per tutte il valore dell' acostante del comitato Àbbol (coadiuvato da multinazionali adeguate,s'intende eh !!!)
La raccomandazione è quindi : tachi-pirlina e vigile attesa un po' ottusa (dei risultati).
Se qualcuno volesse delucidazioni circa la "pirlina", replicherò volentieri.
PS : e chi dovesse dissentire dall'istituendo comitato Àbbol e/o porre inutili dubbi e questioni varie, lo si potrebbe invitare ad iscriversi ad un apposito fan club creato al làtere,come avviene ad esempio giá qui per i fan osannanti dell'esimio prof qui,generosi elargitori di cuoricini,onde ringraziare per l'illuminazione ricevuta sulla via di "da Vasco"...si,insomma...per grazia ricevuta (se qualcuno volesse avere delucidazioni su Vasco,me le chieda pure).
Si stabilisca parallelamente quindi anche un comitato parallelo a forma di parallelepipedo per i dissidenti del comitato Àbbol : il comitato "fan qulo" club...(anzi...cleb...un cleb di noiosi bastiancontrarii) : q=Quegli u=Uggiosi I=Idioti o=Obiettori...per un totale,appunto, di qulo : il fan qulo cleb.
E acciocché i miserabili e certamente sparuti componenti di quest'ultimo comitato non si intrufolino furtivamente nei lavori del comitato Àbbol,si forniscano questi ultimi di un badge particolare : il grinbadge.
🤣🤣🤣a voi novax piace essere derisi
@@SonoUnSomaroNoVax eh...ridi,ridi povero cogIi ONE.
Salve professore ma esiste il centro dell'universo? Se esiste è ipoteticamente possibile viaggiare in senso opposto all'espansione?
Ultima domanda: la gravità e l'attrazione di enormi galassie (in maniera reciproca) può rallentare l'espansione in alcune zone dell'universo?
Potrebbero essere domande stupide ma non essendo un fisico/astronomo non ho conoscenze. (se non per i suoi video/libri) Grazie se leggerà e risponderà
Sera prof, ho un dubbio/domanda sul tema dell'espansione dell'universo. Come facciamo a sapere che sia l'universo ad espandersi e non le particelle a restringersi? O in altre parole, come facciamo a sapere che la forza interna al nucleo delle particelle bilanci esattamente la gravità e che quest'ultima non sia di poco superiore, dandoci la percezione che l'universo si espanda perché sono le particelle a restringersi? O anche che l'aumento di entropia abbia dalla sua un espansione dell'universo e non un aumento dei microstati dovuti al restringimento delle particelle? Io non ne so molto di fisica e l'unica volta che mi han risposto mi han detto "perché contraddice la teoria dell'espansione". Sarebbe bello capire con quali osservazioni empiriche gli scienziati abbiano capito che l'universo si espanda e non si "raggrinzisca" o chissà cos'altro, perché sono convinto che molti altri si siano fatti questa stessa domanda e sentirmi dire "contraddice la teoria" senza argomentazioni non mi ha lasciato nulla
Se le particelle sono a restringersi, dove andrebbe a finire tutta quella massa scomparsa ?
@@lollo7417 quale massa scomparsa? Il fatto che un oggetto cambi dimensioni non significa di per se che cambi massa...
@@andreapanuccio295 l’autore del commento ha parlato di particelle elementari. Le particelle elementari (fino alla conoscenza odierna) hanno dimensione fissa e non c’è spazio vuoto, quindi se si restringessero di dimensione per forza dovrebbe diminuire la massa
Grazie mille prof. Balbi
Edwin Hubble mi fece piangere.
Bambino, ammaliato dall'astronomia, scoprii che quel Signore cattivo faceva allontanare tutte le galassie dalla mia.
Ricordo lacrime amare quella notte perché il giorno prima avevo "deciso" che sarei stato un astronauta e quel cattivone mi diceva che i miei fantasticati viaggi del futuro sarebbero stati solo un inseguimento senza fine.
Piansi, ma mi innamorai ancora di più e ancora oggi guardo il Cielo come l'ultima meraviglia.
Meraviglioso come al solito professore. Ma in questo caso non si capisce perché dovrebbe essere costante visto che non sembra lo sia?
Ciao Amedeo.
Innanzitutto ci tengo a ringraziarti per i tuoi video e le conoscenze che condividi con tutti noi. Ti assicuro. prima di trovare i tuoi preziosi contenuti, ho provato diversi canali UA-cam e, purtroppo, molti erano dei ciarlatani. Insomma, ti ringrazio.
Mi piacerebbe farti una domanda e magari potrebbe essere un tuo prossimo contenuto. Malgrado la mia ignoranza in materia mi chiedo, se il nord polare della terra punta sulla stella polaris dell'insieme della costellazione orsa minore e tutte le stelle e le galassie sono in movimento a grandi velocità, come possiamo dire che il nostro nord polare punta sempre su questa stella? Mi sembra che per questo motivo il nostro nord polare cambia... Ecco vorrei capire come viene calcolato...
Spero che l'argomento possa interessarti e e stimolare il contenuto di un tuo prossimo video. Magari in un multiverso succederà.😊 Ti ringrazio in ogni caso. Buona serata a te.
Bravo, spiega cob naturalezza cose complicatissime. Grazie🙂
🌈 Grazie Prof. Balbi 🇮🇹👍🏼
Probabilmente il tutto si potra risolvere con una certa accuratezza nel momento in cui si potra definire con certezza cosa e la massa oscura, probabilmente grazie all impiego di neutrini,che sembrerebbero le uniche particelle in grado di penetrare ogni cosa. La materia oscura potrebbe in effetti comportarsi in maniera opposta alle forze gravitazionali(antigravità) permettendo l allontanamento tra oggetti stellari ,in un verso, e l espansione dell universo dall altro verso. Ne verrebbe fuori che il campo di misurazione non sarebbe quindi piu la costante di Hubble ma una nuova misura scaturita dalla conoscenza della materia oscura.
Grazie professore, per le spiegazioni che ci regala. Un caro saluto Fabio
Bellissimo video come sempre!
Prof farà un salto sabato prossimo all'open day di INFN?
Sarebbe bellissimo conoscerla di persona!
Domanda: ma i diversi gruppi di scienziati che misurano con diversi metodi misurano tutti l'allontanamento della stessa stella dalla terra? Perché se non lo facessero potrebbe darsi che l'allontanamento non è uguale in tutte le porzioni di universo. Cioè alcune porzioni si allontanano a velocità diverse da altre porzioni. Tipo a zolle o a macchia di leopardo... Magari energia/ materia oscura non sono distribuite uniformemente...
Nella mia ignoranza ci ho pensato anche io: e se non fosse constante?
l'argomento è già stato trattato nel libro di Hawking ma non ricordo da quale astrofisico..
Ed hai ragione, ps. Parliamo di teorie è come avere fede
Butto li una teoria... nelle misurazioni fatte fino ad oggi si è sempre preso in considerazione uno spazio lineare? perchè nell'espansione del cosmo la trama spazio temporale potrebbe avere valori diversi, quindi andando a scandagliare il cosmo a varie distanze si avrebbero costanti di hubble diverse.
Perché ricercare una costante quando potrebbe essere una funzione non lineare?
non so se avevo già commentato qui, ma non ho mai ricevuto risposta ad un mio dubbio, e cioè che se la velocità relativa fra le galassie è proporzionale alla loro distanza, questo dovrebbe indicare una espansione dell'universo di tipo esponenziale... o c'è qualcosa che mi sfugge?
Buongiorno dott Amedeo ....mi rivolgo a tutti gli appassionati....potreste suggerirmi dei forum in cui dialogare su questi problemi.....sono un appassionato autodidatta e non ho nessuno tra i miei amici con cui condividere questa passione
Professore, non mi è chiara soltanto una cosa in merito a quando ha spiegato che l'inverso della costante fornisce un valore indicativo dell'età dell'universo: essendo l'età dell'universo variabile com'è possibile che sia fornita dall'inverso di un valore costante? E' dovuto ad un'approssimazione data dal fatto che assumiamo l'età dell'universo relativamente costante rispetto alle altre grandezze temporali? Oppure non mi è ben chiaro il procedimento?
La butto lì e prendo il nobel ... ma ma la costante dovrebbe valere se in ogni direzione ci fossero le sesse condizioni e se cosi non fosse ? Se ci fossero zone con diverse caratteristiche che danno luogo a misurazioni diverse? In fondo il fatto stesso che le
Temperature del big bang abbiano delle disomogeneità e' assodato ...la disomogeneità non potrebbe valere anche per le misure che si fanno?
L'ho pensato anche io nella mia ignoranza: e se non fosse perfettamente costante?
Si appunto, dal video non si capisce perché dovrebbe essere costante visto che non sembra lo sia
@@lorenzorestagno se tenendo invariato il metodo di misurazione si trovano valori diversi di H0 allora si potrebbe pensare che questo valore non sia costante, ma nel video viene detto che il valore di H0 varia al variare del metodo di misurazione quindi le cose non sono così semplici come sembrano.
@@federicovesentini3719 bisognerebbe sapere se, utilizzando lo stesso sistema ma prendendo in esame oggetti estremamente distanti tra loro, il valore coincide... se è così allora il problema è sicuramente sulla misura ma dal video di Balbi non è esplicitata questa cosa.
@@federicovesentini3719 a capito. Riguarderò
Mi perdoni prof, ma si dá per scontato che questo valore sia una costante, ma è plausibile che la velocità di espansione sia diversa in diversi punti nell'universo?
Salve Professore. So che è quasi impossibile che mi risponderà. Ma io continuerò a seguirla con lo stesso interesse 😊. La mia domanda è questa: è plausibile l'ipotesi che il big bang non sia un fatto singolo ma che ci siano stati o ci saranno più big bang autonomi in punti distanti dell'universo? Grazie mille Prof.
Anch’io mi ero posta la stessa domanda. Ho trovato un sito eccezionale Verità Universale, molto utile per approfondire queste tematiche
@@rossimentina lo guarderò. Grazie 😊
Salve prof. Balbi. Innanzitutto complimenti per i suoi video sempre interessanti, mai banali e mai sensazionalistici. Vorrei farle due domande che mi pongo da anni:
1) Perché la costante di Hubble è chiamata "costante"? Se il reciproco di tale costante dà una stima dell'età dell'Universo, nel passato il suo valore di doveva essere maggiore. Si considera quindi costante per tempi "umani", mentre per tempi "cosmologici" è una variabile? O forse si intende costante rispetto allo spazio (il valore della costante di Hubble in un dato istante di tempo è uguale in tutti i punti dello spazio) e variabile rispetto al tempo?
2) Il reciproco della costante di Hubble dà una stima dell'età dell'Universo, ma mi chiedo rispetto a quale sistema di riferimento, dato che non ne esiste uno assoluto o privilegiato. Forse rispetto ad un sistema di riferimento solidale con l'espansione dell'Universo?
Avrei una domanda forse un po' sciocca: l'espansione dell'universo può essere notata anche all'interno della nostra stessa galassia, perciò gli altri sistemi solari si allontanano costantemente dal nostro, oppure riguarda solo misure su più grande scala, quindi tra le varie galassie? Grazie e buona domenica
La nostra galassia, come tutte le altre credo, non si espande per via della sua gravità che è più forte dell'espansione e tiene unite tutte le sue stelle.
La cosa bella di questi video é che sembrano delle semplici discussioni, non troppi dettagli ma abbastanza per lasciare la mente vagare mentre si ascolta!
Mi scusi prof, ho una domanda forse sciocca: ma perché la costante di Hubble deve essere costante? Ma non c'è l'energia oscura che accelera l'espansione dell'Universo?
Se guardiamo galassie lontanissime, dunque antichissime, la costante era la stessa di oggi?
Forse la spiegazione è semplicemente geometrica.
Se ci immaginiamo la dimensione tempo come una specie di ellissoide in espansione accelerata viene fuori una chiocciola. E così tante cose che vediamo lontane, forse si spiegano geometricamente.
Ho la tua stessa perplessità.....se accelera non è costante.....salvo che l'accelerazione sia così piccola che per i nostro tempo osservativo non sia rilevante e l'effetto abbia luogo in migliaia di miliardi di anni
@@marcobinni ma anche la cosiddetta energia oscura, io mi domando se non ci sia una spiegazione puramente geometrica.
Come la gravità. Anche quella ha trovato una spiegazione puramente geometrica. Non esiste nessuna forza di gravità. Ma è la forma dello spazio tempo che determina le orbite. Se ne accorse Einstein.
Se immaginiamo la dimensione tempo come un cerchio oppure un'ellisse in espansione accelerata, viene fuori una specie di imbuto. Io immagino che ci sia, invece, nel nostro universo, una chiralità, dunque me lo immagino come una chiocciola. Ma questo non è molto importante, si può anche immaginarlo come il solito imbuto dritto, quello della ricostruzione classica del Big Bang. Ok.
Non sono capacissimo con le formule, ho studiato tutt'altro, ma mi domando se la soluzione di questo enigma della costante di Hubble che non si trova e dell'energia oscura che nessuno sa cosa sia, mi domando se queste cose non abbiano una spiegazione puramente geometrica.
Forse quando si guarda molto lontano bisognerebbe tener conto che non tutte quelle che consideriamo costanti erano uguali, all'epoca in cui quelle antichissime galassie interagivano.
Noi consideriamo che da un punto all'altro la costante di Hubble sia costante e cerchiamo un valore preciso. E non lo troviamo. Ma se guardiamo galassie così lontane, dunque così antiche, non bisognerebbe anche tener conto di un fattore proprio geometrico dello spazio tempo? La costante di Hubble era la stessa 10 miliardi di anni fa?
@@marcobinni poi forse anche l'unità di misura è fuorviante. Si parla di milioni di anni luce su chilometri al secondo.
Ok. Ma se l'universo è in espansione accelerata, insomma non è che le galassie si allontanano, ma è come una pasta lievitata con le uvette che si allontanano. Insomma è lo spazio tempo che si gonfia, questo credo di averlo capito. Ok. Ma questo vuol dire che un chilometro sulla terra di tredici miliardi di anni e qualcosa dopo il big bang non corrisponde affatto ad un chilometro in una galassia di dieci miliardi di anni fa. Poi per la velocità di scorrimento del tempo, anche quella, in un universo molto più denso di oggi, non so mica se fosse uguale!
Forse l'unità di misura dovrebbe essere il numero di particelle create dal vuoto. Che è casuale, ma se l'universo s'ingrandisce, anche quel numero aumenta. Come il lievito.
Come una lumaca.
Non so spiegarlo proprio bene bene a tutti, non sono capace di scrivere formule, ma ho una specie di intuizione geometrica di cosa sia davvero l'energia oscura e del perché la costante di Hubble non è costante. È una questione puramente geometrica quando si riesce a visualizzare la dimensione temporale.
Mi spiace troppo difficile 😅🤣 io sono ingegnere sono troppo legato all'intuizione classica.... faccio molta fatica ad astrarre in geometrie non euclidee.....
@@marcobinni io mi allenavo di notte su autocad, quello pezzotto.
Perché non sono ingegnere, altrimenti avrei quello originale.
Ma non mi serve molto autocad.
La quarta dimensione, quella temporale, la visualizzo abbastanza bene, capisco geometricamente di cosa si tratta, ma non son capace di scrivere le formule, accidenti! Sono troppo scarso in matematica, anche se la capisco, so scrivere anche tutti i linguaggi di programmazione.
Ma io mi occupo di tutt'altro! Mi occupo di antichi greci e romani...
Ma sono appassionato da sempre di fisica. Sia antica che moderna. E sulla fisica io tendo sempre ad avere un approccio geometrico. Come gli antichi. Ma come anche Einstein, che così spiegò cosa era davvero la gravità. Pura geometria.
Anche l'energia oscura, questa stranissima forza antigravitaziionale che, secondo i calcoli rappresenta la stragrande maggioranza dell'energia dell'universo, nella mia visione è una questione unicamente geometrica.
C'è qualche fattore che non si considera nei calcoli. E che dipende dalla semplice interazione tra fotoni di epoche differenti.
Dal punto di vista dei fotoni non c'è nessuna epoca, visto che loro sono perfettamente fermi e per loro il tempo non scorre. Ma noi dobbiamo tener conto che quei fotoni che ci arrivano hanno viaggiato in condizioni dell'universo che non è detto che fossero proprio esattamente uguali ad oggi. Simili, sì, ma non uguali. Come un girasole, un carciofo, una chiocciola...
Il vuoto contiene la vera unità di misura. La vera unità di misura della velocità di espansione dell'universo non può contenere un fattore in chilometri. E forse neppure in secondi.
Bisogna misurare quanto vuoto c'è.
Bello !!! Argomento che mi ha sempre affascinato !
l'allontanamento di due coppie di oggetti astronomici è riferito solo alle galassie o anche alle stelle interne alle galassie?
E se l'equazione iniziale V=Ho x D fosse V= Ho x D più o meno I dove I è l'incertezza analoga a quella riscontrata in meccanica quantistica?
A mio avviso è già un errore il modello del Big Bang, insieme all’assurda idea che l’universo esista secondo un inizio, da un momento in poi “del tempo” (tra virgolette visto che, siccome prima del BigBang non dovrebbe esistere neanche il tempo, collassa il concetto stesso di inizio). Da quali altre cause potrebbe dipendere questa espansione?
È davvero necessario aspettarsi una “costante” nel moto espansivo tra le Galassie? Se così non fosse, noi ce ne accorgeremmo facilmente? Senza considerare che essendo ignoto il ruolo della materia oscura nelle interazioni fisiche, le possibilità sono talmente tante che potrebbe trattarsi di tutto e il contrario di tutto.
Già soltanto questo mette in discussione l’interpretazione di tutti i calcoli matematici fatti finora, ed è sacrosanto considerare sempre che, si, la matematica restituisce risultati logici, ma è poi l’interpretazione di tali risultati ad essere collocata nel puzzle dell’universo, e se l’interpretazione è inesatta o adattata forzatamente alle proprie aspettative, viene da se che alla fine il puzzle potrebbe mancare dì coerenza…
uno dei pochi commenti intelligenti che ho letto! Comunque la materia oscura non è altro che uno dei tanti espedienti teorici che usano per spiegare le discordanze della teoria con l'osservazione ! Fino a prova contraria esiste solo come ipotesi!
Il vero problema è la luce , l universo è perfettamente statico e infinito, questi paraculo di pseudoscienziati per loro esclusivo vantaggio economico vorranno strumenti sempre più grandi e costosi e non ne verranno volutamente mai a capo, ripeto il vero problema è la luce che attraversando degli spazio tempo deformati dalle varie gravità delle galassie ecc ecc porta nel tempo una informazione sbagliata
"vecchia" . La famosa radiazione di fondo è un altra colossale baggianata .
Non esiste materia oscura che nei lloro arroganti cervelli adoperati male.
Un saluto
Minchia è arrivato il tuttologo. Manda il curriculum all'ESA campione, sono sicuro che davanti ad un commento del genere le migliori menti del genere umano faranno tutte un mea culpa generale
@@gianniciscato4948 ha ha ha uno che la pensa quasi come me, anche se io sono più estremista!
Premetto che parlo da profano, ma ho dei ricordi di lezioni (ing.) in cui veniva accennato il fatto che le costanti fisiche nel tempo non sono poi così costanti, potrebbe essere anche questo il caso? Più che altro per l'anomalia nella condizione di bordo, se così si può definire, dell'età dell'universo?
Chiedo scusa per la domanda…
Perché si raffigura L evento del BB come di un “esplosione” Che va da sinistra a destra e non come centrale in una sfera?
Spero si sia capita la domanda…😅
è la linea del tempo
👍lezione bellissima e interessante. Grazie professore.
Salve, grazie per il video bellissimo. Se troverà mai il tempo di rispondermi, potrebbe essere che le candele standard riguardano l'universo locale mentre la CMBR tutto l'universo? Grazie sempre per i suoi video