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Gran bel video. Spero che la missione venga selezionata. Una missione che mi piacerebbe? Un robot, magari legato a un cavo, che si cala nella caldera del Mons Olimpus, oppure uno sciame di robot che esplora un tunnel sotterraneo.
@lucanardi_space ho letto che uno studio propone di usare delle micro antenne per comunicare con i robot in una missione nei tunnel. I robot si lascerebbero dietro queste micro antenne come i sassolini nella fiaba di Pollicino, hai presente?
Ciao Luca, bel video! Volevo solo dirti questo: a livello di terminologia il canyon si riferisce più alla morfologia che al processo di formazione. Nel caso di Valles Marineris si ha avuto un controllo tettonico: uplift per bulge vulcanico (ovvero un doming da rift), intensa ed estesa fascia di fratturazione accentuata poi da fenomeni erosivo-gravitativi. Non è molto diverso però da quello che è avvenuto nel Grand Canyon, dove comunque hai avuto un uplift tettonico (in quanto le formazioni geologiche sono di natura marina) di 2000 metri, stessa formazione di graben e horst e accentuamento delle forme da parte dell'erosione. La causa iniziale è diversa, in un caso è un bulge crostale per doming, nell'altra è un uplift per movimento di placche: credo che il motivo per cui venga chiamato canyon sia principalmente in questo, cioè che le differenze (per il pubblico medio) sono sorvolabili Comunque ancora complimenti per il video!
Ciao Andrea, grazie mille per la precisazione (e per i complimenti); penso anche io che in molti contesti si possa sorvolare sulla differenza visto che come dici comunque si tratta di processi simili nei risultati, qui però mi sembrava più interessante approfondire la questione riguardo l'origine, per questo mi sono soffermato sulla differenza. Anche perché appunto mi verrebbe da dire che se accettiamo di chiamare canyon quelli che sono nati come la Valles Marineris, allora dovremmo chiamare canyon anche l'EAR (o persino tipo l'oceano atlantico? :P) e allora perde il record. Ma si sa che a volte la possibilità di far dire wow raccontando un record sembra essere più importante rispetto alla precisione nei dettagli. Nella fattispecie mi sembra la differenza stia soprattutto nel fatto che il Grand Canyon è legato perlopiù al fatto che l'uplift per movimento delle placche ce l'hai *mentre* il Colorado incide sulla superficie, e allora cambia in continuazione la baseline e l'incisione prosegue scavando sempre più a fondo. Nel caso della Valles Marineris si è formato il grosso della morfologia proprio a causa del rifting, e l'erosione - non solo fluviale - l'ha modificata successivamente dandogli un aspetto simile a quello di un canyon. Se non mi sbaglio "Canyon" è sì morfologico ma comunque fa riferimento al risultato del processo di erosione fluviale in un contesto di sollevamento tettonico.
Ciao @kangeon, dai mille tecnicismi usati (a mio avviso un pò inutili, in quanto bisognerebbe saper spiegare le cose in maniera più chiara e diretta) capisco che probabilmente sei geologo. Proprio per questo secondo me dovresti avere una mente un pò più scientifica e più aperta alle diverse ipotesi, dal momento in cui non ne è stata validata ancora nessuna. Da come parli sembra invece che si abbia la certezza di tale origine, ma cosi non è purtroppo (e siamo ancora lontani dal scoprirlo con certezza). Quindi penso che, a maggior ragione che hai fatto molti complimenti, davanti ad un video del genere, il termine canyon/rift passi in secondo piano e, se posso, a mio avviso non dovresti dire "alla fine non è molto diverso però da quello che è avvenuto nel Grand Canyon", dove l'azione fluviale domina indubbiamente, diversamente da Marte. Perché si rischia di confondere :)
Ciao @giuliasalari3213 , non capisco il senso di questo commento: sembra che vuoi fare le pulci dove non ci sono. Nel mio commento ho analizzato la “teoria di Marineris come rift”, sulla base di questo ho evidenziato come i processi che avvengono sono quasi gli stessi, erosivo-gravitativi. Inoltre, non è vero che l’acqua non ha avuto un ruolo: il fatto che l’acqua su Marte sia esistita è indubbio, questo dalle osservazioni analoghe a quelle terrestri e dalle mappe mineralogiche (Valles Marineris contiene sia fillosilicati che per l’appunto si formano per idrolisi dei silicati; contiene anche solfati contenenti acqua in condizioni metastabili). Secondo me non si confonde proprio nulla, la genesi dei due eventi è diversa, è sicuramente diverso il contributo in % dell’erosione fluviale (ancora da stimare, in quanto non vengono tenuti in conto i violenti outflow glaciali post-Noachiano dovuti proprio al vulcanismo di Tharsis) ma i processi sono gli stessi. Inoltre suggerivo che la parola canyon è più un termine morfologico che genetico: esistono canyon sottomarini, canyon fluviali, canyon a controllo strutturale
@@Kangeondico solo che, nuovamente, non si ha conferma dei fenomeni che hanno portato alla formazione di Valles marineris. Non si sa se si è formata per fenomeni erosivo-gravitativi, tettonici, vulcanico, glaciali, fluviali.. Un conto è dire "potrebbe essere" un altro è affermare "è così". Anche da questo secondo tuo commento sembra che porti avanti una teoria in maniera così logica, onestamente non so su quali basi. Questo dico. Ci son talmente tanti studi e lavori, che ancora non si è capito bene..
Complimenti per i tuoi video e in questo tratti un argomento particolarmente interessante, magari puoi farne altri del genere su Marte in particolare. Sarebbe interessante anche parlare della differenza di quota tra i due emisferi che, ho letto, hanno un dislivello di ben due km
Vero, però in casa NASA ed ESA hanno dato priorità ai siti che potenzialmente mantengono tracce di vita passata. E poi tecnicamente è difficilissima da esplorare.
Complimenti per il video! Una missione che mi piacerebbe intraprendere? La ricerca dei tunnel lavici vicino ai vulcani. La particolare geologia di Marte, che ha influenzato la loro formazione, potrebbe riservare delle belle sorprese. Credo che, per iniziare a colonizzare Marte, trovare una casa sicura sia un ottimo punto di partenza e probabilmente il più importante in ordine di esecuzione.
@@lucanardi_space Indubbiamente a causa degli innumerevoli elementi di disturbo elettromagnetico ed ambientale presenti in un luogo come Marte dovuti a radiazioni in primis ed alle tempeste di sabbia solo per citarne alcuni, le prime attività scientifiche dovranno necessariamente avere luogo in prossimità dei tunnel-casa. Per le lunghe distanze, potremmo imparare dalle balene: infrasuoni che viaggiano nel sottosuolo per comunicare con le sonde terrestri ed infrarossi per comunicare attraverso il pulviscolo atmosferico. Ok, sto fantasticando sui dettagli, quelli li lascio agli scienziati, forse un pò meno sul tipo di approccio.
Complimenti! Credo che il progetto da te illustrato porterebbe notevoli informazioni sulle origini della Valle e notevoli altri elementi utili per la storia geologica marziana
Impossibile nn metterti like. 👏. Sarei curioso di esplorare il sottosuolo di Marte almeno fino a 5 mt. Ma c’è l’ha un campo magnetico come la terra. Flavio 🤙
Sarebbe molto interessante anche esplorare l'interno del maxivulcano Olimpus Mons e recuperare del materiale vulcanico per capire che tipo di sottosuolo c'è.
Ottimo contributo, come ci hai abituato da tempo. E in questo caso lo apprezzo particolarmente, vosto che questa formazione geologica mi ha sempre affascinato molto, anche più di Olympus Mons, probabilmente per la sua natura non visibile dall'alto nella sua profondità. Mi immagino missioni esplorative umane che percorrono questo lungo "corridoio" facendo scoperte sorprendenti. Sarebbe a tuo avviso un luogo adatto ad ospitare insediamenti permanenti al riparo delle radiazioni che tempestano la superficie?
Ciao Luca. Anche a me piacerebbe esplorare la Valles Marineris per conoscere meglio la storia geologica di Marte, visto che come hai ricordato Marte praticamente non ha attività geologica.
premessa, non ce l'ho con te in particolare, è una cosa oramai generalizzata. Sui primi 5 minuti e 20 di video c'è almeno un minuto, diviso in due parti, in cui chiedi, a questo punto reiteratamente, di seguirti, abbonarsi, cliccare di qua e di là etc. etc. Senza considerare il post in primo piano in cui commercializzi questo e quello e linki collaborazioni. Ricordo un tempo in cui quando ti dicevano "sei mai andato su UA-cam?" il primo pensiero era allo slogan del sito: "broadcast yourself". Allora c''era gente che tornava a casa dal lavoro, collegava la webcam al computer e sfornava contenuti come questo, senza chiedere abbonamenti, iscrizioni, contributi e senza avere collaborazioni con questo o quell'altro store online. Magari è meglio adesso che ogni parola pronunciata da ogni youtuber deve "fatturare", ma si è perso moltissimo di quello che era in origine questo sito, soprattutto in termini di originalità e personalità, i vostri video sono tutti uguali, dei contenuti che fanno da contorno alla richiesta di cliccare di qua, abbonarsi di là, comprare usando il link di sopra etc. etc.
Ciao, la richiesta non è reiterata, perché nella prima call to action breve chiedo like e di iscriversi, nella seconda più estesa chiedo la cosa di tipeee, quindi sono due cose diverse. Piacerebbe anche a me non mettere queste call to action, mi sforzo di inserirle, ma è purtroppo necessario (lo vedo proprio dalle statistiche quanto è efficace). Ad ogni modo il video dura 16 minuti, se ci sta 1,5 minuti di call to action non direi che il video è una cornice. E scusami il tono aggressivo ma per fare un video impiego anche 20 o più ore, proprio per portare un approfondimento di gran lunga maggiore di quello che trovi in altri video simili, fa un po' arrabbiare se vedi solo la call to action (di cui, ripeto, farei volentieri a meno) e non il resto del video.
La valle Marineris è una prova storica di come si formano i pianeti rocciosi, per me suggerisce che la tettonica delle placche è parzialmente completa: dovremmo aggiungere la teoria che i pianeti "lievitano", tipo le eruzioni vulcaniche ma in scala planetaria. Altro ingrediente da aggiungere sono gli asteroidi, comete e polveri... Oggi aggiungono massa ai pianeti trascurabile, in passato, con un sistema solare di gran lunga più caotico, gli agenti esterni (meteoriti, planetoidi,ecc) hanno contribuito alla formazione definitiva dei nostri attuali corpi celesti.
Ciao. Complimenti anzitutto per il tuo lavoro. Domanda: siamo sicuri su questi rilevamenti? Tre miliardi di anni fa? Non sono competente ma personalmente trovo l'intera geografia Manziana, quantomeno misteriosa, certamente richiederebbe una esplorazione multidisciplinare. L'impressione, è di un colossale disastro ma piú recente. Abbiamo dei dati reali che accreditino i tempi da te esposti? Preciso che non sono un complottista. Una buona serata e buon lavoro.
Ciao! In genere per datare le superfici planetarie quando non si ha una roccia a disposizione si utilizza una tecnica chiamata "crater counting". C'è un video vecchio (di 4 anni fa, perdona la pessima qualità video-audio-vocale) in cui ne parlo: ua-cam.com/video/MKQqxoy49no/v-deo.htmlsi=QgpAmUBGiPa4Tixj
@lucanardi_space ciao. Grazie, gentilissimo ma da incompetente conservo i miei dubbi. Evidente dislivello tra i due emisferi....segni di catastrofe dappertutto. Forse non sono proprio tre miliardi di anni fa...forse troppo tempo Continuo a precisare che non sono un complottista. Una buona serata e buon lavoro.
I dubbi fanno bene, ma ci sono fior fior di ricercatori che studiano questi argomenti per tutta la vita, immagino abbiano i loro motivi per averla datata in questo modo. Motivi che poi non sono oscuri ma sono pubblicati in letteratura 😁
@lucanardi_space ciao. Certamente. Conosco la letteratura. Sono peró avanti negli anni e preferisco ancora il vecchio metodo di recarmi sul posto e indagare e mi risulta che su Marte abbiamo inviato solo qualche telecamera su ruote con il raggio d'azione di una automobilina radiocomandata....senza offesa per la Nasa. Ripeto, il sito meriterebbe di meglio dal punto di vista analitico....ma non abbiamo i fondi, come al solito. Una buona giornata e buon lavoro.
Ciao Luca, non ho ben capito come funzioni il vulcanesimo in assenza di tettonica a placche (ma forse confondo causa/effetto nella tettonica terrestre e la funzione di valvola di sfogo del vulcanesimo) e come abbia fatto un rigonfiamento di vasta estensione a creare una frattura centrale del medesimo: mi sarei più aspettato che lo stress generato si sfogasse sui suoi margini. 🤔 Forse hai già risposto e devo riguardare con maggiore attenzione il video?
No non ho risposto in un altro video, ma la Valles Marineris infatti non è in mezzo a Tharsis, ma nei pressi, proprio dove il rigonfiamento ha creato uno stress estensionale! Il vulcanismo puoi averlo anche senza tettonica, ed è proprio per quello che puoi avere un vulcano enorme come Olympus (su questo sì, trovi un video)
Missione stupenda, quando ci sarà (perché si parla di quando, non di se). Si vorrebbe fare tutto ma la progettazione come sempre è lunga e costosa. La situazione geopolitica terrestre attuale non aiuta e credo inoltre che abbia priorità la missione Dragonfly su Titano
@@stevefuente750 Steve, puoi fare riferimento a qualche fonte ufficiale? O è una voce di corridoio che per qualche motivo conosci? Puoi chiarire? Se uno lancia un asteroide del genere, non può poi ritrarre la mano così! 😜
@@peaolo non credo di essermi spiegato bene. Il mio pensiero vuole solo sottolineare che prima o poi le missioni si compiono. Adesso sono solo un abbozzo di progetto, ma guardando alla storia delle esplorazioni vediamo come i pensieri si traducono in realtà in una miriade di occasioni... tutto li
@@stevefuente750 ah, ok! 😁 Vorrei condividere il tuo ottimismo ma da cosa sapevo, e penso sia il punto anche di Luca, ci son state un sacco di ipotesi di missioni poi cassate definitivamente per revisioni profondamente al ribasso dei budget concessi alle agenzie spaziali nazionali, a capitale misto, o totalmente private dei giorni nostri oppure per cessato interesse politico. Pertanto per non far la figura dei venditori di fumo, la cautela sul futuro dei progetti di missione è sempre un'ottima alleata! ;-)
Mi ricordo la grande opposizione di Marte,nel 2018,a 407 ingrandimenti,era più grande di Giove a 200, come la luna piena vista a 5/6 ingrandimenti con un piccolo binocolo, finalmente avrei visto dei dettagli troppo piccoli nelle altre osservazioni,per almeno un paio di mesi ogni notte,su tutta la circonferenza e superficie grazie alla sua rotazione.Purtroppo, grazie alla vicinanza con il sole,le correnti di vento create da questo, hanno creato una super tempesta di sabbia,durata circa 2 mesi consecutivi,un nervoso ,una sfera gialla arancione, che copriva perfino il bianco dei poli e il nero grigio delle grandi formazioni rocciose,considerato che l'anno prima avevo già preso una grande fregatura con il transito di Venere avanti al sole,dove avevo già preparato sia un telescopio solare in alfa e uno normale con filtro in luce bianca,per godermi in binoculare la grande sfera di Venere,che avanti al sole non è affatto piccola, perché con soli 100 ingrandimenti ha gia 3 diametri di luna piena, che sarebbe passata avanti alle macchie sulla fotosfera e ,ai getti di plasma sulla cromosfera, ultima possibilità di vederla nella mia vita,ma anche li,il giorno prima stupendo,quel giorno nuvoloso.Nell'astronia è cosi,il cielo e il meteo comandano,per fortuna ogni anno,si possono vedere transiti delle lune medicee di Giove, più volte in un anno,con una marcia in più,nel senso che oltre vedere la luna che passa tra noi e Giove,viene preceduta dalla sua piccola ombra nera proiettata sulle cinture di nubi del gigante,alcune volte anche 2 assieme fino a 3, anche se 3 mi è successo una volta sola ed è stato fantastico perché non sapevo sarebbe successo ed è una cosa rara.Adesso Marte è ancora lontano e piccolo,ma qualcosina la mostra lo stesso, quando si vede nitido per calma atmosferica e bassa umidità..
Sarebbe, dunque, accaduto qualcosa di simile a ciò che subì la crosta terrestre durante la (presunta) spaccatura del Deccan... Se ben ricordo, ce ne fu anche un'altra (in Siberia credo 🤔) che si pensa abbia causato una delle estinzioni di massa. Come missione io ne proporrei una ai poli.
Se non sbaglio sì anche al Deccan si tratta di un rifting. Ma potrei sbagliare. La mars polar lander era pure stata lanciata! Solo che ha fatto una brutta fine
@lucanardi_space non c'entra niente con la geologia, ma a Gravina di Puglia qualche anno fa hanno trovato 13 scheletri che analizzandoli hanno riscontrato che uno di essi era di un cinese.Ad oggi (che io sappia) non si sa chi fosse e perché si trovasse lí👋
L'equivoco dei canali non è dovuto yanto a Svjiaparelli, che evidentemente doveva avere un telescopio con lenti difettose, ma alla traduzione inglese dove i canali, che Sciaparelli intendeva non artificiali, anziche con canals, canali naturali, furono tradotti con channels, canali artificiali, ma grazie a questo equivoco abbiamo avuto tutta una letteratura fantascientifica sull'argomento, che ha influenzato e arricvhito gli altri filoni della Fantascienza.
Spesso viene raccontata in questo modo la vicenda dei canali marziani, ma in realtà la cosa dell'errore di traduzione ha solo favorito la confusione al riguardo, Schiaparelli aveva visto dei canali e non aveva escluso potessero essere artificiali, altri come Lowell ci hanno poi ricamato sopra :)
Molto banalmente direi che la spaccatura sulla superfice di Marte sia stata procurata dall'impatto di un meteorite che avrebbe colpito il pianeta subito dopo la sua formazione che avrebbe forato il mantello e creato una frattura nella parte opposta al foro di ingresso e creato contestualmente un aumento di massa all'interno del pianeta dove, una parte è stata assorbita dalla spaccatura e una parte sarebbe fuoriuscita dai camini di sfogo vulcanici che sono disposti quasi linearmente da un lato della spaccatura, è probabile che questa attività di vulcanismo abbia offuscato con ceneri e gas l'atmosfera di Marte con conseguente innalzamento delle temperature, favorendo un momentaneo ma intenso ciclo dell'acqua (forse troppo poco per un ciclo della vita), con la formazione di mari e fiumi, poi riassorbiti col tempo nel permafrost Marziano...
Mi sembra tuttaltro che banale, e anzi è una spiegazione un po' troppo "lineare" per un sistema complesso come un pianeta: hai delle fonti in letteratura scientifica per queste affermazioni? :)
@@lucanardi_space assolutamente no! sono un semplice studioso... oserei dire, autodidatta.... peccato che per poter sostenere ciò (questa tesi) bisognerebbe rivedere alcuni concetti di termodinamica e assumere il fatto che ci sia una equivalenza non relativistica fra massa ed energia per giustificare un centro di massa plasmatico o sostanzialmente fluido all'interno dei corpi celesti (come un anguria... per intenderci), per questo dico: "molto banalmente" .....
@@lucanardi_spaceè per questo che sei andato lungo con Bussole Celesti? Se non ricordo male, mi avevi risposto ad un commento in cui mi dicevi che avresti finito all'incirca alla fine dell'estate, e invece siamo a Novembre e ne manca ancora una
Io mi chiedo spesso perché si parla sempre e solo di Marte e mai o pochissimo di Venere. Anche nel caso di fantascientifici processi di terraformazione, la maggior parte dall'informazione divulgativa prende Marte in considerazione e quasi mai Venere. Pianeti diversi, sfide diverse, in entrambi i casi soluzioni degne di essere annoverate sulla Guida Galattica per Autostoppisti, ma mi fa strano sapere che la Terra ha un/a/ə gemello/a/ə nelle vicinanze e nessuno (quasi) ne parla o mette sul piatto missioni per esplorarlo o addirittura terraformarlo. Credo che, speculazione per speculazione, sarebbe interessante parlare di quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere il pianeta più giusto per noi umani in termini di dimensione e gravità.
Perché Venere è un inferno, per temperatura e pressione atmosferica, attualmente esplorare Marte ci pone sfide infinitamente più abbordabili (e già così pensa a quante missioni fallite nella delicata fase dell'ammartaggio), le sonde sovietiche Venera resistettero da pochi minuti a un massimo di due ore in quell'inferno.
Purtroppo le condizioni di Venere sono cosi proibitive, che persino un lander super corazzato avrebbe pochi minuti di vita. Temperatura superficiale di 460 c°, pressione atmosferica 90 bar, cielo coperto da uno strato globale di nubi di acido solforico, e per finire assenza di campo magnetico quindi nessuna protezione alle radiazioni solari.
Sono interessantissime queste anomalie di Marte. Non sopporto che le sonde vengano mandate sempre nelle stesse regioni topografiche, mi danno l'impressione di andarci solo per fare bella figura e intascare i soldi. Come questa valle sarebbe interessante la Hellas Planitia, dove hanno trovato una certa quantità di ghiaccio e che riceve meno radiazioni cosmiche. Se vogliono studiare la storia geologica e (eventualmente) biologica dovrebbero visitare questi due posti
Le prime sonde le hanno fatte scendere in siti in cui era "facile" ammartare, per prendere meno rischi. Considera che quasi la metà delle missioni fallisce ... Recentemente hanno scelto il cratere Jezero perché morfologicamente risulta essere un antico lago, c'è anche quello che si presenta come il delta di un immissario.
Esatto, ci sono buoni motivi per la scelta, Valles Marineris non è un obiettivo semplice perché rischi sbattere da qualche parte con la superficie irregolare
2) L'unico elemento che non condivido nei tuoi video, ma è un' inezia, è il fatto che quando, non solo qui, citi sonde e missioni spaziali americane, pronunci i numeri all'inglese. A mio avviso è più semplice e immediato dire Mariner nove, ad esempio, anche se l'inglese lo conoscono irmai tutti. Ma appunto è un' inezia opinabile. A presto con nuovi contributi. 🙏
In realtà lo faccio un po' a caso, tipo le Voyager dico uno e due, le Mariner mi viene da dirle all'inglese. Le tianwen le dico in cinese 🤣 in generale cerco di mantenere la pronuncia della lingua "proprietaria" della missione in oggetto
Capisco bene il tuo discorso ma a livello scientifico ogni cosa dovrebbe essere chiamata con il proprio nome d’origine. Perché quello è il suo nome originale e così deve rimanere. Un po’ come dire quando fu lanciato il San Marco 1, nei paper scientifici (rigorosamente in inglese) non lo trovi tradotto in Saint Mark One. Considerando anche che il nome del progetto gli veniva dato dalla piattaforma navale offerta dall’Eni (chiamata appunto San Marco) per poter lanciare il vettore con a bordo il nostro primo satellite arrificiale
@@Daniele_Segugio_B Rispetto il tuo parere, anche perché si tratta di argomenti opinabili, ma la cosa continua a non convincermi. Del resto, per la missione Apollo 11 e Apollo 13, per citare le più note (per ragioni diverse), parliamo di Apollo undici e tredici, non Eleven e Thirteen. Del resto non è che l'inglese, qui in Italia, lo mastichino proprio tutti, ahimè. Grazie comunque per il confronto. Saluti.
@ figurati, però le diciture scientifiche devo portare la nomenclatura originale. Che poi noi giustamente italianizziamo la cosa è un altro discorso. È logico che per noi è più facile dire i numeri in italiano, però a livello scientifico è sbagliato. Seguo molti divulgatori che per esempio i numeri delle missioni li pronunciano solo ed esclusivamente in inglese, giustamente anche per la loro deformazione professionale.
E quindi se non possiamo andare di persona in un posto quel posto non è interessante? :) Anche rimanendo sulla Terra, ci sono tanti posti in cui molti di noi non vanno mai, ma mi sembra comunque interessante parlarne, così come quando parliamo di altre epoche storiche passate
@@lucanardi_space Alcune cose basilari per un geologo suonano poco corrette. Alcuni esempi: 1. quando ipotizzi l'origine carsica della VM (ipotesi superata) se non ricordo male parli di carbonati (invece che di evaporiti), che hanno un significato ben preciso (origine organogena). A mio parere sotto la VM vi era un oceano che ha lasciato km di evaporiti che sono all'origine dei duomi (salini) che trovi all'interno dei chasmata. 2.Canyon è un termine geomorfologico e non ha implicazioni genetiche. 3.Le pareti verticali di VM non sono l'indicazione di processi tettonici (che ci sono stati) ma sono legate alla alta competenza (resistenza all'erosione) del materiale (pensa alle pareti delle valli glaciali), che in questo caso è lavico. e altri. Cmq penso che la tua iniziativa sia molto positiva e utilissima per portare al "grande pubblico" Marte e l'esplorazione spaziale. Però su alcune questioni geologiche potresti trovare "problemi". Se vuoi mandami il tuo email che ti invio dei lavori che potrebbero esserti utile. Un caro saluto
Ma che avete la sfera di cristallo? Date tutto per scontato, saltate da un pianeta all'altro come se fossero tutti dietro l'angolo, è pazzesco, come l'atterraggio sulla luna? La balla più grossa del secolo, eppure ancora ci credete.
Non sono dietro l'angolo: Marte è in media a 60 milioni di chilometri di distanza, e infatti le sonde impiegano un minimo di 6 mesi per arrivarci nei momenti più propizi. Niente sfere di cristallo, si usano le leggi della fisica e le soluzioni dell'ingegneria
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A me sembra che e gratata da un oggetto spaziale,chi sa che non faceva parte dale lune di Giove ed și e batuto di una e poi e uscita dal orbita
Non ti va di scrivere nella descrizione e in codesto commento le parole saltate da 2:19? ok.
Bel video ben esposto con chiarezza e competenza, grazie per il tuo lavoro
Grazie ❤️
Gran bel video. Spero che la missione venga selezionata. Una missione che mi piacerebbe? Un robot, magari legato a un cavo, che si cala nella caldera del Mons Olimpus, oppure uno sciame di robot che esplora un tunnel sotterraneo.
Aaah quella del tunnel sotterraneo la vedo complessa ma bellissima!
@lucanardi_space ho letto che uno studio propone di usare delle micro antenne per comunicare con i robot in una missione nei tunnel. I robot si lascerebbero dietro queste micro antenne come i sassolini nella fiaba di Pollicino, hai presente?
Ciao Luca contento di essermi iscritto ❤❤
Benvenuto! 🥰
Ciao Luca, bel video! Volevo solo dirti questo: a livello di terminologia il canyon si riferisce più alla morfologia che al processo di formazione. Nel caso di Valles Marineris si ha avuto un controllo tettonico: uplift per bulge vulcanico (ovvero un doming da rift), intensa ed estesa fascia di fratturazione accentuata poi da fenomeni erosivo-gravitativi. Non è molto diverso però da quello che è avvenuto nel Grand Canyon, dove comunque hai avuto un uplift tettonico (in quanto le formazioni geologiche sono di natura marina) di 2000 metri, stessa formazione di graben e horst e accentuamento delle forme da parte dell'erosione. La causa iniziale è diversa, in un caso è un bulge crostale per doming, nell'altra è un uplift per movimento di placche: credo che il motivo per cui venga chiamato canyon sia principalmente in questo, cioè che le differenze (per il pubblico medio) sono sorvolabili
Comunque ancora complimenti per il video!
Ciao Andrea, grazie mille per la precisazione (e per i complimenti); penso anche io che in molti contesti si possa sorvolare sulla differenza visto che come dici comunque si tratta di processi simili nei risultati, qui però mi sembrava più interessante approfondire la questione riguardo l'origine, per questo mi sono soffermato sulla differenza. Anche perché appunto mi verrebbe da dire che se accettiamo di chiamare canyon quelli che sono nati come la Valles Marineris, allora dovremmo chiamare canyon anche l'EAR (o persino tipo l'oceano atlantico? :P) e allora perde il record. Ma si sa che a volte la possibilità di far dire wow raccontando un record sembra essere più importante rispetto alla precisione nei dettagli.
Nella fattispecie mi sembra la differenza stia soprattutto nel fatto che il Grand Canyon è legato perlopiù al fatto che l'uplift per movimento delle placche ce l'hai *mentre* il Colorado incide sulla superficie, e allora cambia in continuazione la baseline e l'incisione prosegue scavando sempre più a fondo. Nel caso della Valles Marineris si è formato il grosso della morfologia proprio a causa del rifting, e l'erosione - non solo fluviale - l'ha modificata successivamente dandogli un aspetto simile a quello di un canyon. Se non mi sbaglio "Canyon" è sì morfologico ma comunque fa riferimento al risultato del processo di erosione fluviale in un contesto di sollevamento tettonico.
Ciao @kangeon, dai mille tecnicismi usati (a mio avviso un pò inutili, in quanto bisognerebbe saper spiegare le cose in maniera più chiara e diretta) capisco che probabilmente sei geologo. Proprio per questo secondo me dovresti avere una mente un pò più scientifica e più aperta alle diverse ipotesi, dal momento in cui non ne è stata validata ancora nessuna. Da come parli sembra invece che si abbia la certezza di tale origine, ma cosi non è purtroppo (e siamo ancora lontani dal scoprirlo con certezza). Quindi penso che, a maggior ragione che hai fatto molti complimenti, davanti ad un video del genere, il termine canyon/rift passi in secondo piano e, se posso, a mio avviso non dovresti dire "alla fine non è molto diverso però da quello che è avvenuto nel Grand Canyon", dove l'azione fluviale domina indubbiamente, diversamente da Marte. Perché si rischia di confondere :)
Ciao @giuliasalari3213 , non capisco il senso di questo commento: sembra che vuoi fare le pulci dove non ci sono. Nel mio commento ho analizzato la “teoria di Marineris come rift”, sulla base di questo ho evidenziato come i processi che avvengono sono quasi gli stessi, erosivo-gravitativi. Inoltre, non è vero che l’acqua non ha avuto un ruolo: il fatto che l’acqua su Marte sia esistita è indubbio, questo dalle osservazioni analoghe a quelle terrestri e dalle mappe mineralogiche (Valles Marineris contiene sia fillosilicati che per l’appunto si formano per idrolisi dei silicati; contiene anche solfati contenenti acqua in condizioni metastabili). Secondo me non si confonde proprio nulla, la genesi dei due eventi è diversa, è sicuramente diverso il contributo in % dell’erosione fluviale (ancora da stimare, in quanto non vengono tenuti in conto i violenti outflow glaciali post-Noachiano dovuti proprio al vulcanismo di Tharsis) ma i processi sono gli stessi. Inoltre suggerivo che la parola canyon è più un termine morfologico che genetico: esistono canyon sottomarini, canyon fluviali, canyon a controllo strutturale
@@Kangeondico solo che, nuovamente, non si ha conferma dei fenomeni che hanno portato alla formazione di Valles marineris. Non si sa se si è formata per fenomeni erosivo-gravitativi, tettonici, vulcanico, glaciali, fluviali.. Un conto è dire "potrebbe essere" un altro è affermare "è così". Anche da questo secondo tuo commento sembra che porti avanti una teoria in maniera così logica, onestamente non so su quali basi. Questo dico. Ci son talmente tanti studi e lavori, che ancora non si è capito bene..
I tuoi video sono sempre molto interessanti .
Ottimo lavoro !
Grazie 👍
Grazie ❤️
Grazie Luca!
Che bel video! Molto interessante!
Mi piacciono molto questi argomenti e in particolare conoscere meglio il pianeta Marte!
Ciao 🙂✌🚀🌌✨
Grazie Lorenzo ❤️
Complimenti per i tuoi video e in questo tratti un argomento particolarmente interessante, magari puoi farne altri del genere su Marte in particolare.
Sarebbe interessante anche parlare della differenza di quota tra i due emisferi che, ho letto, hanno un dislivello di ben due km
Siii la dicotomia globale di marte è una roba stupenda 🤩
Io avevo un vecchio libro con delle bellissime illustrazioni dei canali "artificiali" di Marte.😂😂😂
Era bellissimo come un libro di favole❤️
A mio parere la Valles Marineris avrebbe meritato una missione dedicata già da tempo.
Hai ragione ❤️
Vero, però in casa NASA ed ESA hanno dato priorità ai siti che potenzialmente mantengono tracce di vita passata. E poi tecnicamente è difficilissima da esplorare.
Con i mezzi avuto finora sarebbe stato impossibile. Forse in futuro con mezzi volanti si potrà fare.
Grazie mille😊😊😊
❤️
Complimenti per il video! Una missione che mi piacerebbe intraprendere? La ricerca dei tunnel lavici vicino ai vulcani. La particolare geologia di Marte, che ha influenzato la loro formazione, potrebbe riservare delle belle sorprese. Credo che, per iniziare a colonizzare Marte, trovare una casa sicura sia un ottimo punto di partenza e probabilmente il più importante in ordine di esecuzione.
Sarebbe decisamente una missione interessantissima in effetti! Bisognerebbe trovare un qualche stratagemma per comunicare con le sonde però!
@@lucanardi_space Indubbiamente a causa degli innumerevoli elementi di disturbo elettromagnetico ed ambientale presenti in un luogo come Marte dovuti a radiazioni in primis ed alle tempeste di sabbia solo per citarne alcuni, le prime attività scientifiche dovranno necessariamente avere luogo in prossimità dei tunnel-casa. Per le lunghe distanze, potremmo imparare dalle balene: infrasuoni che viaggiano nel sottosuolo per comunicare con le sonde terrestri ed infrarossi per comunicare attraverso il pulviscolo atmosferico. Ok, sto fantasticando sui dettagli, quelli li lascio agli scienziati, forse un pò meno sul tipo di approccio.
Complimenti! Credo che il progetto da te illustrato porterebbe notevoli informazioni sulle origini della Valle e notevoli altri elementi utili per la storia geologica marziana
Sì infatti speriamo venga selezionata prima o poi!
Grazie a te
Impossibile nn metterti like. 👏. Sarei curioso di esplorare il sottosuolo di Marte almeno fino a 5 mt. Ma c’è l’ha un campo magnetico come la terra. Flavio 🤙
Marte non ha campo magnetico ... anche per questo ha perso l'atmosfera, non era schermato dal vento solare.
Sarebbe molto interessante anche esplorare l'interno del maxivulcano Olimpus Mons e recuperare del materiale vulcanico per capire che tipo di sottosuolo c'è.
Vero una missione verso Olympus Mons ci starebbe tutta! Tra l'altro ne parlavo proprio in un video sul vulcano qualche mese fa
Grazie per questo video così ben spiegato. Una domanda: su Mercurio non ci sono anche spaccature considerevoli? Grazie
Ci sono alcune "valles" anche lì, ma nessuna di tali dimensioni :)
Mi piacerebbe una missione che esplorasse seriamente Cydonia
Un impatto colossale che ha fatto emercere il core metallico e perciò è arrugginito e rosso. Pure ha la difesa elettromagnetica frammentata...
In che senso? Non ho capito
COL TERREMOTO DISASTROSO😂❤❤😂😂😂😂
Qual è la pressione atmosferica nel fondo della valle mariners
Circa 9/100 di quella terrestre, in media Marte ha 5-6/100
Wow complimenti Davvero un bel video. Ho una domanda: sei solo un appassionato di astronomia oppure sei un vero e proprio esperto??
Ciao, sono astrofisico e ho il dottorato in scienze planetarie :)
Millenni di studi astrologici per poi sentire "Marte è spaccato"😂😂
Ottimo contributo, come ci hai abituato da tempo. E in questo caso lo apprezzo particolarmente, vosto che questa formazione geologica mi ha sempre affascinato molto, anche più di Olympus Mons, probabilmente per la sua natura non visibile dall'alto nella sua profondità. Mi immagino missioni esplorative umane che percorrono questo lungo "corridoio" facendo scoperte sorprendenti. Sarebbe a tuo avviso un luogo adatto ad ospitare insediamenti permanenti al riparo delle radiazioni che tempestano la superficie?
Temo di no perché si tratta in ogni caso di un'area scoperta quindi non coprirebbe granché! Servirebbero gallerie sotterranee per quello 🙂
Bel video. Se non ricordo male fra le cause della formazione di V.M. vi sono anche i grandi impatto come quello che ha formato la dicotomia marziana.
Tra le cose che ho letto non si menzionavano grandi impatti, ma magari ce ne erano altre, la letteratura in proposito è molto vasta!
Sterminata!@@lucanardi_space
Sarebbe bello anche una missione anche sui vulcani di Marte
Verissimo, olympus mons in primis! Ma in generale anche i 3 di tharsis
Un po' come si spacca la pasta frolla dopo che si forma una bolla che poi si affloscia?
Direi proprio di sì 😁
Ciao Luca. Anche a me piacerebbe esplorare la Valles Marineris per conoscere meglio la storia geologica di Marte, visto che come hai ricordato Marte praticamente non ha attività geologica.
Hai ragione, è un ottimo obiettivo anche secondo me!
premessa, non ce l'ho con te in particolare, è una cosa oramai generalizzata.
Sui primi 5 minuti e 20 di video c'è almeno un minuto, diviso in due parti, in cui chiedi, a questo punto reiteratamente, di seguirti, abbonarsi, cliccare di qua e di là etc. etc.
Senza considerare il post in primo piano in cui commercializzi questo e quello e linki collaborazioni.
Ricordo un tempo in cui quando ti dicevano "sei mai andato su UA-cam?" il primo pensiero era allo slogan del sito: "broadcast yourself".
Allora c''era gente che tornava a casa dal lavoro, collegava la webcam al computer e sfornava contenuti come questo, senza chiedere abbonamenti, iscrizioni, contributi e senza avere collaborazioni con questo o quell'altro store online.
Magari è meglio adesso che ogni parola pronunciata da ogni youtuber deve "fatturare", ma si è perso moltissimo di quello che era in origine questo sito, soprattutto in termini di originalità e personalità, i vostri video sono tutti uguali, dei contenuti che fanno da contorno alla richiesta di cliccare di qua, abbonarsi di là, comprare usando il link di sopra etc. etc.
Ciao, la richiesta non è reiterata, perché nella prima call to action breve chiedo like e di iscriversi, nella seconda più estesa chiedo la cosa di tipeee, quindi sono due cose diverse. Piacerebbe anche a me non mettere queste call to action, mi sforzo di inserirle, ma è purtroppo necessario (lo vedo proprio dalle statistiche quanto è efficace). Ad ogni modo il video dura 16 minuti, se ci sta 1,5 minuti di call to action non direi che il video è una cornice. E scusami il tono aggressivo ma per fare un video impiego anche 20 o più ore, proprio per portare un approfondimento di gran lunga maggiore di quello che trovi in altri video simili, fa un po' arrabbiare se vedi solo la call to action (di cui, ripeto, farei volentieri a meno) e non il resto del video.
Scusami, la pronuncia latina è Mars Maníneris, accento sulla prima i
Sono sempre in dubbio in effetti, grazie!
sei bravissimo, io farei un missione per cercare di capire se si può terraformare marte
Mi sembra un bel proposito, ma forse ne servirebbe più di una, ci sono tantissimi aspetti di cui tener conto!
La valle Marineris è una prova storica di come si formano i pianeti rocciosi, per me suggerisce che la tettonica delle placche è parzialmente completa: dovremmo aggiungere la teoria che i pianeti "lievitano", tipo le eruzioni vulcaniche ma in scala planetaria.
Altro ingrediente da aggiungere sono gli asteroidi, comete e polveri... Oggi aggiungono massa ai pianeti trascurabile, in passato, con un sistema solare di gran lunga più caotico, gli agenti esterni (meteoriti, planetoidi,ecc) hanno contribuito alla formazione definitiva dei nostri attuali corpi celesti.
In un certo senso è proprio dall'aggregazione (accrescimento) di piccoli mattoni che si sono formati i pianeti :)
Ciao.
Complimenti anzitutto per il tuo lavoro.
Domanda: siamo sicuri su questi rilevamenti? Tre miliardi di anni fa? Non sono competente ma personalmente trovo l'intera geografia Manziana, quantomeno misteriosa, certamente richiederebbe una esplorazione multidisciplinare.
L'impressione, è di un colossale disastro ma piú recente.
Abbiamo dei dati reali che accreditino i tempi da te esposti?
Preciso che non sono un complottista.
Una buona serata e buon lavoro.
Ciao! In genere per datare le superfici planetarie quando non si ha una roccia a disposizione si utilizza una tecnica chiamata "crater counting". C'è un video vecchio (di 4 anni fa, perdona la pessima qualità video-audio-vocale) in cui ne parlo: ua-cam.com/video/MKQqxoy49no/v-deo.htmlsi=QgpAmUBGiPa4Tixj
@lucanardi_space ciao. Grazie, gentilissimo ma da incompetente conservo i miei dubbi. Evidente dislivello tra i due emisferi....segni di catastrofe dappertutto. Forse non sono proprio tre miliardi di anni fa...forse troppo tempo
Continuo a precisare che non sono un complottista.
Una buona serata e buon lavoro.
I dubbi fanno bene, ma ci sono fior fior di ricercatori che studiano questi argomenti per tutta la vita, immagino abbiano i loro motivi per averla datata in questo modo. Motivi che poi non sono oscuri ma sono pubblicati in letteratura 😁
@lucanardi_space ciao. Certamente. Conosco la letteratura. Sono peró avanti negli anni e preferisco ancora il vecchio metodo di recarmi sul posto e indagare e mi risulta che su Marte abbiamo inviato solo qualche telecamera su ruote con il raggio d'azione di una automobilina radiocomandata....senza offesa per la Nasa.
Ripeto, il sito meriterebbe di meglio dal punto di vista analitico....ma non abbiamo i fondi, come al solito.
Una buona giornata e buon lavoro.
Per carità non è un fatto di offese, ma i satelliti in orbita permettono di fare moltissimo, proprio come facciamo anche con la Terra :)
Ciao Luca, non ho ben capito come funzioni il vulcanesimo in assenza di tettonica a placche (ma forse confondo causa/effetto nella tettonica terrestre e la funzione di valvola di sfogo del vulcanesimo) e come abbia fatto un rigonfiamento di vasta estensione a creare una frattura centrale del medesimo: mi sarei più aspettato che lo stress generato si sfogasse sui suoi margini. 🤔
Forse hai già risposto e devo riguardare con maggiore attenzione il video?
No non ho risposto in un altro video, ma la Valles Marineris infatti non è in mezzo a Tharsis, ma nei pressi, proprio dove il rigonfiamento ha creato uno stress estensionale! Il vulcanismo puoi averlo anche senza tettonica, ed è proprio per quello che puoi avere un vulcano enorme come Olympus (su questo sì, trovi un video)
@lucanardi_space ok, grazie per le risposte!
Missione stupenda, quando ci sarà (perché si parla di quando, non di se). Si vorrebbe fare tutto ma la progettazione come sempre è lunga e costosa. La situazione geopolitica terrestre attuale non aiuta e credo inoltre che abbia priorità la missione Dragonfly su Titano
Dici che si parla solo di quando? Non è mica scontato!
@lucanardi_space prima o poi ci sarà
@@stevefuente750 Steve, puoi fare riferimento a qualche fonte ufficiale? O è una voce di corridoio che per qualche motivo conosci? Puoi chiarire? Se uno lancia un asteroide del genere, non può poi ritrarre la mano così! 😜
@@peaolo non credo di essermi spiegato bene. Il mio pensiero vuole solo sottolineare che prima o poi le missioni si compiono. Adesso sono solo un abbozzo di progetto, ma guardando alla storia delle esplorazioni vediamo come i pensieri si traducono in realtà in una miriade di occasioni... tutto li
@@stevefuente750 ah, ok! 😁
Vorrei condividere il tuo ottimismo ma da cosa sapevo, e penso sia il punto anche di Luca, ci son state un sacco di ipotesi di missioni poi cassate definitivamente per revisioni profondamente al ribasso dei budget concessi alle agenzie spaziali nazionali, a capitale misto, o totalmente private dei giorni nostri oppure per cessato interesse politico. Pertanto per non far la figura dei venditori di fumo, la cautela sul futuro dei progetti di missione è sempre un'ottima alleata! ;-)
Mi ricordo la grande opposizione di Marte,nel 2018,a 407 ingrandimenti,era più grande di Giove a 200, come la luna piena vista a 5/6 ingrandimenti con un piccolo binocolo, finalmente avrei visto dei dettagli troppo piccoli nelle altre osservazioni,per almeno un paio di mesi ogni notte,su tutta la circonferenza e superficie grazie alla sua rotazione.Purtroppo, grazie alla vicinanza con il sole,le correnti di vento create da questo, hanno creato una super tempesta di sabbia,durata circa 2 mesi consecutivi,un nervoso ,una sfera gialla arancione, che copriva perfino il bianco dei poli e il nero grigio delle grandi formazioni rocciose,considerato che l'anno prima avevo già preso una grande fregatura con il transito di Venere avanti al sole,dove avevo già preparato sia un telescopio solare in alfa e uno normale con filtro in luce bianca,per godermi in binoculare la grande sfera di Venere,che avanti al sole non è affatto piccola, perché con soli 100 ingrandimenti ha gia 3 diametri di luna piena, che sarebbe passata avanti alle macchie sulla fotosfera e ,ai getti di plasma sulla cromosfera, ultima possibilità di vederla nella mia vita,ma anche li,il giorno prima stupendo,quel giorno nuvoloso.Nell'astronia è cosi,il cielo e il meteo comandano,per fortuna ogni anno,si possono vedere transiti delle lune medicee di Giove, più volte in un anno,con una marcia in più,nel senso che oltre vedere la luna che passa tra noi e Giove,viene preceduta dalla sua piccola ombra nera proiettata sulle cinture di nubi del gigante,alcune volte anche 2 assieme fino a 3, anche se 3 mi è successo una volta sola ed è stato fantastico perché non sapevo sarebbe successo ed è una cosa rara.Adesso Marte è ancora lontano e piccolo,ma qualcosina la mostra lo stesso, quando si vede nitido per calma atmosferica e bassa umidità..
Della serie che quando non ci si mette il meteo terrestre, ci pensa quello marziano! 🥲
Purtroppo è così,
👍
Sarebbe, dunque, accaduto qualcosa di simile a ciò che subì la crosta terrestre durante la (presunta) spaccatura del Deccan... Se ben ricordo, ce ne fu anche un'altra (in Siberia credo 🤔) che si pensa abbia causato una delle estinzioni di massa.
Come missione io ne proporrei una ai poli.
Se non sbaglio sì anche al Deccan si tratta di un rifting. Ma potrei sbagliare. La mars polar lander era pure stata lanciata! Solo che ha fatto una brutta fine
@@lucanardi_space Devo averle trasmesso la mia sfiga col pensiero! 🤦
Anche le gravine tra Basilicata e Puglia sono dei canyon, cambiano nome ma geologicamente parlando sono la stessa cosa
Vorrei andarle a vedere un giorno, dalle foto sono bellissime! 🤩
@lucanardi_space non c'entra niente con la geologia, ma a Gravina di Puglia qualche anno fa hanno trovato 13 scheletri che analizzandoli hanno riscontrato che uno di essi era di un cinese.Ad oggi (che io sappia) non si sa chi fosse e perché si trovasse lí👋
Visti i recenti avvenimenti, scusa la battuta, sembra probabile l'avverarsi delle fantasie di Guzzanti!
Temo anche io ahaha
L'equivoco dei canali non è dovuto yanto a Svjiaparelli, che evidentemente doveva avere un telescopio con lenti difettose, ma alla traduzione inglese dove i canali, che Sciaparelli intendeva non artificiali, anziche con canals, canali naturali, furono tradotti con channels, canali artificiali, ma grazie a questo equivoco abbiamo avuto tutta una letteratura fantascientifica sull'argomento, che ha influenzato e arricvhito gli altri filoni della Fantascienza.
Spesso viene raccontata in questo modo la vicenda dei canali marziani, ma in realtà la cosa dell'errore di traduzione ha solo favorito la confusione al riguardo, Schiaparelli aveva visto dei canali e non aveva escluso potessero essere artificiali, altri come Lowell ci hanno poi ricamato sopra :)
@lucanardi_space 😉👍🏻
Il fatto che Marte non abbia più la tettonica credo che la Vallis Marineris rimarrà sempre così
L'erosione dovuta al vento prosegue però quindi ancora cambierà un po'!
@lucanardi_space bisognerebbe sapere la composizione delle rocce per valutarne appieno il grado di erosione esercitato dal vento
È Sanno Disegnare / Divinamente .
Chi? 🤔
Molto banalmente direi che la spaccatura sulla superfice di Marte sia stata procurata dall'impatto di un meteorite che avrebbe colpito il pianeta subito dopo la sua formazione che avrebbe forato il mantello e creato una frattura nella parte opposta al foro di ingresso e creato contestualmente un aumento di massa all'interno del pianeta dove, una parte è stata assorbita dalla spaccatura e una parte sarebbe fuoriuscita dai camini di sfogo vulcanici che sono disposti quasi linearmente da un lato della spaccatura, è probabile che questa attività di vulcanismo abbia offuscato con ceneri e gas l'atmosfera di Marte con conseguente innalzamento delle temperature, favorendo un momentaneo ma intenso ciclo dell'acqua (forse troppo poco per un ciclo della vita), con la formazione di mari e fiumi, poi riassorbiti col tempo nel permafrost Marziano...
Mi sembra tuttaltro che banale, e anzi è una spiegazione un po' troppo "lineare" per un sistema complesso come un pianeta: hai delle fonti in letteratura scientifica per queste affermazioni? :)
@@lucanardi_space assolutamente no! sono un semplice studioso... oserei dire, autodidatta.... peccato che per poter sostenere ciò (questa tesi) bisognerebbe rivedere alcuni concetti di termodinamica e assumere il fatto che ci sia una equivalenza non relativistica fra massa ed energia per giustificare un centro di massa plasmatico o sostanzialmente fluido all'interno dei corpi celesti (come un anguria... per intenderci), per questo dico: "molto banalmente" .....
Scrivi un altro libro! Va bene tutto!
Lo consegno tra 3 giorni all'editore, esce a gennaio/febbraio ❤️
@@lucanardi_spaceè per questo che sei andato lungo con Bussole Celesti? Se non ricordo male, mi avevi risposto ad un commento in cui mi dicevi che avresti finito all'incirca alla fine dell'estate, e invece siamo a Novembre e ne manca ancora una
Io mi chiedo spesso perché si parla sempre e solo di Marte e mai o pochissimo di Venere. Anche nel caso di fantascientifici processi di terraformazione, la maggior parte dall'informazione divulgativa prende Marte in considerazione e quasi mai Venere. Pianeti diversi, sfide diverse, in entrambi i casi soluzioni degne di essere annoverate sulla Guida Galattica per Autostoppisti, ma mi fa strano sapere che la Terra ha un/a/ə gemello/a/ə nelle vicinanze e nessuno (quasi) ne parla o mette sul piatto missioni per esplorarlo o addirittura terraformarlo.
Credo che, speculazione per speculazione, sarebbe interessante parlare di quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere il pianeta più giusto per noi umani in termini di dimensione e gravità.
Perché Venere è un inferno, per temperatura e pressione atmosferica, attualmente esplorare Marte ci pone sfide infinitamente più abbordabili (e già così pensa a quante missioni fallite nella delicata fase dell'ammartaggio), le sonde sovietiche Venera resistettero da pochi minuti a un massimo di due ore in quell'inferno.
Sì mi sembra che Venere richieda molta più speculazione rispetto a Marte! (Faccio anche video su Venere ogni tanto comunque 😁)
Purtroppo le condizioni di Venere sono cosi proibitive, che persino un lander super corazzato avrebbe pochi minuti di vita.
Temperatura superficiale di 460 c°, pressione atmosferica 90 bar, cielo coperto da uno strato globale di nubi di acido solforico, e per finire assenza di campo magnetico quindi nessuna protezione alle radiazioni solari.
@lucanardi_space Sì lo so. Ti seguo da un po'.
Sono interessantissime queste anomalie di Marte. Non sopporto che le sonde vengano mandate sempre nelle stesse regioni topografiche, mi danno l'impressione di andarci solo per fare bella figura e intascare i soldi. Come questa valle sarebbe interessante la Hellas Planitia, dove hanno trovato una certa quantità di ghiaccio e che riceve meno radiazioni cosmiche. Se vogliono studiare la storia geologica e (eventualmente) biologica dovrebbero visitare questi due posti
Le prime sonde le hanno fatte scendere in siti in cui era "facile" ammartare, per prendere meno rischi.
Considera che quasi la metà delle missioni fallisce ...
Recentemente hanno scelto il cratere Jezero perché morfologicamente risulta essere un antico lago, c'è anche quello che si presenta come il delta di un immissario.
Esatto, ci sono buoni motivi per la scelta, Valles Marineris non è un obiettivo semplice perché rischi sbattere da qualche parte con la superficie irregolare
2) L'unico elemento che non condivido nei tuoi video, ma è un' inezia, è il fatto che quando, non solo qui, citi sonde e missioni spaziali americane, pronunci i numeri all'inglese. A mio avviso è più semplice e immediato dire Mariner nove, ad esempio, anche se l'inglese lo conoscono irmai tutti. Ma appunto è un' inezia opinabile. A presto con nuovi contributi. 🙏
In realtà lo faccio un po' a caso, tipo le Voyager dico uno e due, le Mariner mi viene da dirle all'inglese. Le tianwen le dico in cinese 🤣 in generale cerco di mantenere la pronuncia della lingua "proprietaria" della missione in oggetto
Capisco bene il tuo discorso ma a livello scientifico ogni cosa dovrebbe essere chiamata con il proprio nome d’origine.
Perché quello è il suo nome originale e così deve rimanere.
Un po’ come dire quando fu lanciato il San Marco 1, nei paper scientifici (rigorosamente in inglese) non lo trovi tradotto in Saint Mark One.
Considerando anche che il nome del progetto gli veniva dato dalla piattaforma navale offerta dall’Eni (chiamata appunto San Marco) per poter lanciare il vettore con a bordo il nostro primo satellite arrificiale
@@Daniele_Segugio_B Rispetto il tuo parere, anche perché si tratta di argomenti opinabili, ma la cosa continua a non convincermi. Del resto, per la missione Apollo 11 e Apollo 13, per citare le più note (per ragioni diverse), parliamo di Apollo undici e tredici, non Eleven e Thirteen. Del resto non è che l'inglese, qui in Italia, lo mastichino proprio tutti, ahimè. Grazie comunque per il confronto. Saluti.
@ figurati, però le diciture scientifiche devo portare la nomenclatura originale. Che poi noi giustamente italianizziamo la cosa è un altro discorso.
È logico che per noi è più facile dire i numeri in italiano, però a livello scientifico è sbagliato.
Seguo molti divulgatori che per esempio i numeri delle missioni li pronunciano solo ed esclusivamente in inglese, giustamente anche per la loro deformazione professionale.
Argomento molto specifico certo intrigante ma di interesse scarso visto che gli uomini sono ancora ben lontani da atterrare sul pianeta rosso❤
E quindi se non possiamo andare di persona in un posto quel posto non è interessante? :) Anche rimanendo sulla Terra, ci sono tanti posti in cui molti di noi non vanno mai, ma mi sembra comunque interessante parlarne, così come quando parliamo di altre epoche storiche passate
@lucanardi_space certo non importa andarci di persona ma ci devono essere andati altri
@@lucanardi_space Penso invece che Elon Mask sia abbastanza pazzo da andarci al più presto di persona, anche con la tecnologia che ha attualmente
Non condivido: conoscere anche altre galassie e i confini dell'universo è qualcosa di affascinante e interessantissimo
😢
ARRIVI TARDI!!!!!
HO GIA' SPIEGATO TUTTO SU MARTE IN UN POST PRECEDENTE!!!!!!!!!
Spero che tu non sia un geologo planetario...ma solo un appassionato
Sono un astrofisico che si occupa di scienze planetarie. C'è qualcosa che non ti torna?
@@lucanardi_space Alcune cose basilari per un geologo suonano poco corrette.
Alcuni esempi:
1. quando ipotizzi l'origine carsica della VM (ipotesi superata) se non ricordo male parli di carbonati (invece che di evaporiti), che hanno un significato ben preciso (origine organogena). A mio parere sotto la VM vi era un oceano che ha lasciato km di evaporiti che sono all'origine dei duomi (salini) che trovi all'interno dei chasmata.
2.Canyon è un termine geomorfologico e non ha implicazioni genetiche.
3.Le pareti verticali di VM non sono l'indicazione di processi tettonici (che ci sono stati) ma sono legate alla alta competenza (resistenza all'erosione) del materiale (pensa alle pareti delle valli glaciali), che in questo caso è lavico.
e altri.
Cmq penso che la tua iniziativa sia molto positiva e utilissima per portare al "grande pubblico" Marte e l'esplorazione spaziale. Però su alcune questioni geologiche potresti trovare "problemi".
Se vuoi mandami il tuo email che ti invio dei lavori che potrebbero esserti utile.
Un caro saluto
Ma che avete la sfera di cristallo?
Date tutto per scontato, saltate da un pianeta all'altro come se fossero tutti dietro l'angolo, è pazzesco, come l'atterraggio sulla luna?
La balla più grossa del secolo, eppure ancora ci credete.
Non sono dietro l'angolo: Marte è in media a 60 milioni di chilometri di distanza, e infatti le sonde impiegano un minimo di 6 mesi per arrivarci nei momenti più propizi. Niente sfere di cristallo, si usano le leggi della fisica e le soluzioni dell'ingegneria