Innamorato del Po, sono nato a Borgofranco sul PO, e innamorato del Delta del Po devo ringraziarti di cuore per queste immagini che mi riportano alla mia infanzia e alle persone che tanto hanno sofferto e sacrificato, per offrire a noi un futuro migliore, grazie.
Bei ricordi forse il mondo di oggi abbiamo tutto e quei temi non avevamo niente ma eravamo felici e più umani io sono sessantotto anni che sono partita dal mio paese vivo solo di ricordi grazie del filmato 🙏
Ogni volta che lu vedo non riesco a non emozionarmi pensando ai racconti dei miei nonni e dei miei genitori. Quanta fatica sofferenze e privazioni hanno dovuto patire e superare per garantire alle nostre generazioni una vita meno grama. Ottimo video. E un modo per ricordare l'amore del professor Felisatti per il suo polesine e per la sua piccola grande Panarella.
Bellissimo questo video pelle d'oca a go go altri tempi veri genuini si stava meglio quando si stava peggio e poi il delta del Po e stato e lo è un pezzo della nostra Italia bellissimo
Grazie a te Roberto. In effetti i nostri nonni e bisnonni se la sono guadagnata la pagnotta [Molte volte la pagnotta non c'era, sostituita da polenta o da ....niente]. La foto che più mi ha impressionato è quella di quel signore di cui non si intravede la faccia che porta un sacco sulla spalla a piedi scalzi[Erano centouno 101 chilogrammi!!]. Se si osserva la schiena è fatta a S!!Ciao di nuovo grazie.
anchio sono di Codigoro COMPLIMENTI ètutto bellissimo forse fra questa gente che a fatto la nostra storia ci sono i miei nonni e il mio povero papa grazie di cuore vinicio
@@viniciozanardi2104 oltre a rinnovare i complimenti e ringraziarti per la tua gentil risposta mi farebbe piacere sapere dove hai tratto le bellissime transizioni.
@@francescacamilano3589 Le transizioni Francesca, le ho fatte io con un programma di grafica, naturalmente a tempo di musica. Io almeno lavoro così. prima la musica e dopo faccio le transizioni che mi sembrano più adatte. Ad esempio un filmato che ho realizzato come tributo ad un pezzo di Francesco Guccini, e uno dei miei filmati, a mio modesto parere, più riusciti. Stammi bene. e grazie ancora. Il link è questo: ua-cam.com/video/Vh1USCCVWxw/v-deo.html&ab_channel=VinicioZanardi
Grazie Wilia. Mi avevano colpito moltissimo queste foto, oltre che per la loro "bellezza" fotografica, anche e soprattutto per quello che riescono ancora a raccontare . Sono attimi di fatica e di vita dura vissuta! Ho cercato di accompagnarle con delle musiche, che mi hanno richiesto mesi di pensamento.Ho cambiato le musiche due o tre volte, ma il risultato finale finalmente mi appaga.Mi emoziona e ho notato che emoziona me, emoziona anche chi guarda. Di nuovo grazie. Ciao stammi bene!!
Ho osservato e condiviso alcune sue pubblicazioni con estremo piacere ! Ferrarese pure io, ma con Pila e il Delta nel sangue, provo la sua stessa pelle d'oca ogni volta che vedo tali immagini.
bel video Vinicio...complimenti.... hai fatto un ottimo lavoro con musiche e foto della nostra civilta' polesana ..anche se io non ero ancora nato o giu' di li.....
ho fatto in tempo a vedere un po di quella vita,fativosa ma felice quando andavo dal nonno a Abano ,lui era un contadino , io sono nata li'ho vissuto fino a cinque anni.
Complimenti . Lo pubblichero' nella pagina di facebook " attorno al Po e il suo delta tra Rovigo, Ferrara e Ravenna " , affinche' in molti lo vedano e capiscano di che stoffa erano i nostri avi . ( io sono della bassa ferrarese ) ciao e grazie mille
ricordo che a casa di mio nonno (classe 1890), nei primi anni '70 non c'era il bagno in casa !!! ho detto tutto su quanto fosse umile , e meno agiata, quella terra e i suoi abitanti
Ulisse, le foto sono scattate in tutto il nord Italia. Molte sono foto di Paul Scheuermeier, che non era un fotografo, ma un linguista. Ho visto degli scritti sui in tedesco, con riportato tra virgolette i modi dialettali veneti, lombardi, piemontesi etc. [Da Wikipedia] Nel 1919, a conclusione degli studi universitari a prevalente orientamento filologico, ricevette l’incarico da parte dei linguisti suoi maestri Karl Jaberg e Jakob Jud di prendere parte ai rilevamenti finalizzati alla stesura dell’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale (AIS). L’area investita dell’ambizioso progetto di rilevamento venne divisa in tre settori: Gerhard Rohlfs venne incaricato di condurre l’inchiesta relativa all’Italia meridionale, Max Leopold Wagner quella sulla Sardegna, mentre Scheuermeier si occupò di produrre dati concernenti l’Italia centro-settentrionale e parte della Svizzera. Completata una fase di preparazione alla ricerca sul campo, lo studioso iniziò le sue rilevazioni nei Cantoni Grigioni e nel Ticino. Nella primavera del 1920 cominciò la lenta discesa lungo la penisola. Il lavoro di inchiesta, complessivamente, lo tenne impegnato fino al 1935, anche se nel frattempo gli capitò di assumere altri impieghi professionali. Nel corso del suo rilevamento Scheuermeier si occupò della trascrizione fonetica delle forme linguistiche previste dal questionario che era stato stilato dai curatori dell’AIS, della descrizione e della riproduzione fotografica degli oggetti legati al lavoro nei campi e alla vita domestica, della documentazione di interi cicli produttivi. Per tutto il tempo tenne un diario sopra il quale annotò le vicissitudini della ricerca sul campo (incontri, spostamenti, problemi nel rapporto con la figura dell’informatore). L’atlante venne pubblicato tra il 1928 e il 1940 in otto volumi. In quegli stessi anni Scheuermeier lavorò alla scrittura di un'opera appositamente pensata per raccogliere una sintesi significativa dei risultati della ricerca etnografica condotta nell’ambito dell’AIS. Il lavoro, pubblicato tra il 1943 e il 1956 in due volumi, venne intitolato Bauernwerk in Italien. L’edizione in lingua italiana risale al 1980. Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, dà conto dei dati raccolti in 416 località. In Umbria Scheuermeier compì due campagne di rilevamento. La prima tra il 1924 e il 1925, e la seconda nel 1930. Undici furono i luoghi presi in considerazione nel corso del primo rilevamento: Pietralunga, Civitella Benazzone, Loreto di Gubbio, Panicale, Perugia, Nocera Umbra, Marsciano, Trevi, Norcia, Orvieto, Amelia. Al momento della pubblicazione dei primi volumi dall’AIS i curatori si resero conto che mentre al sezione linguistica dell’opera appariva dettagliata ed esaustiva, quella etnografica presentava delle lacune. Per rimediare a questa mancanza venne studiato un ulteriore questionario, e sulla base di quest’ultimo il ricercatore venne inviato a raccogliere dati in ventidue località sparse sulla penisola. Per i motivi sopra esposti, nel 1930 Scheuermeier tornò in Umbria, questa volta accompagnato dal disegnatore e silografo bernese Paul Boesch. I materiali prodotti nel corso di questa fase del rilevamento operato dallo studioso svizzero e dal suo collaboratore sono esposti in questa mostra. Nel 1963 in riconoscimento del suo lavoro, venne nominato membro corrispondente dell’Accademia della Crusca. Paul Scheuermeier morì a Berna il 13 agosto 1973.
Molto bella la scelta delle foto, tantissime almeno per me completamente Inedite. Mi spiace un po' il commento musicale che in molte parti sa tanto di "MULINO BIANCO" .... chissà perchè ci avrei messo estratti dal poema sinfonico "Tod und Verklaerung" di Richard Strauss .... ad ogni modo COMPLIMENTI per la sapiente opera di raccolta ed esposizione iconografica. Grazie.
Massimo siamo conterranei. Sono di Codigoro anch'io, anche se da un po di anni abito a Porto Tolle. Ti ringrazio per gli elogi, e ti devo confessare, che viene la pelle d'oca anche a me ( è il colmo.....). Io faccio solo filmati su cose o canzoni che mi piaccino per passione, e ci metto tutto l'impegno che posso. Ciao stammi bene.
Grazie per aver messo questo video sono nata a Caprile e poi vissuta a Pontelangorino Comune di Codigoro, da tanti anni vivo in prov. di Torino, avevo i miei che facevano gli agricoltori e mio zio e mio nonno (che era di Goro) andavano a pescare :) eravamo poveri ma io per non ho mai patito la fame!!
Grazie.Se ti piace il Delta del Po anche di ....adesso puoi vedere sempre sul mio canale "Concerto grosso per el Po "Pìcolo" ( Po di Maestra o di Maistra) il più bel ramo del Po ( A parer mio), con foto di Giuliano Mancin,
erano tempi duri ma genuini; niente disoccupazione, famiglie numerose, niente drogati, depressi o malati di videopoker; niente tasse assurde e possibilità infinite per tutti, in tutti i settori visto che c'era tutto da fare, inventare, costruire...SIGH
@@antoniotrolese9804 sono del 1966, quindi "quei tempi" non li ho mai vissuti... il mio "messaggio" era un altro. Comunque, un viaggio nel passato lo farei volentieri, partendo dagli anni raccontati nel filmato, e poi mi fermerei definitivamente nei mitici anni Ottanta...
Pensate o immaginate i genitori e famigliari passare le sere d inverno nei Casoni mentre i loro figli combattevano sul Carso o Piave o in russia deve essere stata una sofferenza disumana chi sa aspettavano e pregavano,,,,,,!, i r o
Innamorato del Po, sono nato a Borgofranco sul PO, e innamorato del Delta del Po devo ringraziarti di cuore per queste immagini che mi riportano alla mia infanzia e alle persone che tanto hanno sofferto e sacrificato, per offrire a noi un futuro migliore, grazie.
Dopo tanto, ora ho la possibilità di elogiare questa ennesima e fantastica opera del grande Vinicio Zanardi. Vivissimi complimenti !
Bei ricordi forse il mondo di oggi abbiamo tutto e quei temi non avevamo niente ma eravamo felici e più umani io sono sessantotto anni che sono partita dal mio paese vivo solo di ricordi grazie del filmato 🙏
una volta ,la gente sembrava pi brutta ma era bella nel cuore..bel video grazie per le immagine e il ricordo da dove siamo cresciuti..
Ogni volta che lu vedo non riesco a non emozionarmi pensando ai racconti dei miei nonni e dei miei genitori. Quanta fatica sofferenze e privazioni hanno dovuto patire e superare per garantire alle nostre generazioni una vita meno grama.
Ottimo video. E un modo per ricordare l'amore del professor Felisatti per il suo polesine e per la sua piccola grande Panarella.
Bellissima testimonianza della mia terra. Grazie Vinicio.
Grazie Vinicio veramente bellissime immagini, gente straordinaria che ha fatto grande questo paese con sacrifici enormi. Musica stupenda.
Bellissimo e commovente....
Bellissimo questo video pelle d'oca a go go altri tempi veri genuini si stava meglio quando si stava peggio e poi il delta del Po e stato e lo è un pezzo della nostra Italia bellissimo
Questa era la situazione fino agli anni ' 50.....non secoli fa ! Grazie Vinicio per per questo ottimo lavoro
Grazie a te Roberto. In effetti i nostri nonni e bisnonni se la sono guadagnata la pagnotta [Molte volte la pagnotta non c'era, sostituita da polenta o da ....niente]. La foto che più mi ha impressionato è quella di quel signore di cui non si intravede la faccia che porta un sacco sulla spalla a piedi scalzi[Erano centouno 101 chilogrammi!!]. Se si osserva la schiena è fatta a S!!Ciao di nuovo grazie.
X chi sa la storia senza storia non sia un futuro 🇮🇹💪🇮🇹
Mamma mia...MERAVIGLIOSO...io abito nel lodigiano e queste immagini rappresentano tantissimo anche noi...COMPLIMENTI PER IL VIDEO...Ada
Grazie Ada.
Senza parole...pura poesia ...complimenti
fantastico bellissimo musica stupenda mi è venuta la pelle d,oca anche a me io abito a Codigoro a pochi km da quei luoghi grazie di cuore vinicio
Quanta fatica e quanti sacrifici. Molto belle e suggestive queste immagini, bravo Vinicio
Bellissimiiii ricordi della mia terra il Polesine quando si era più felici con niente? 👏👏👏👍
Stupende testimonianze,video fantastico.
anchio sono di Codigoro COMPLIMENTI ètutto bellissimo forse fra questa gente che a fatto la nostra storia ci sono i miei nonni e il mio povero papa grazie di cuore vinicio
Mi sono commossa nel vedere questo bellissimo filmato.
Che meraviglia di video, sei un grande Vincenzo. Grazie buona vita
Bello
Complimenti per la ricerca fotografica e l'accompagnamento musicale.... ottimo connubio !!!!!
Grazie Francesca!!
@@viniciozanardi2104 oltre a rinnovare i complimenti e ringraziarti per la tua gentil risposta mi farebbe piacere sapere dove hai tratto le bellissime transizioni.
@@francescacamilano3589 Le transizioni Francesca, le ho fatte io con un programma di grafica, naturalmente a tempo di musica. Io almeno lavoro così. prima la musica e dopo faccio le transizioni che mi sembrano più adatte. Ad esempio un filmato che ho realizzato come tributo ad un pezzo di Francesco Guccini, e uno dei miei filmati, a mio modesto parere, più riusciti. Stammi bene. e grazie ancora. Il link è questo: ua-cam.com/video/Vh1USCCVWxw/v-deo.html&ab_channel=VinicioZanardi
Bellissimo Vinicio ... complimenti 👏👏👏👏👏👏👏👏
Grazie Wilia. Mi avevano colpito moltissimo queste foto, oltre che per la loro "bellezza" fotografica, anche e soprattutto per quello che riescono ancora a raccontare . Sono attimi di fatica e di vita dura vissuta! Ho cercato di accompagnarle con delle musiche, che mi hanno richiesto mesi di pensamento.Ho cambiato le musiche due o tre volte, ma il risultato finale finalmente mi appaga.Mi emoziona e ho notato che emoziona me, emoziona anche chi guarda. Di nuovo grazie. Ciao stammi bene!!
Vinicio Zanardi
bellissima canzone😍👌
Bellissimo, grazie!
Ho osservato e condiviso alcune sue pubblicazioni con estremo piacere ! Ferrarese pure io, ma con Pila e il Delta nel sangue, provo la sua stessa pelle d'oca ogni volta che vedo tali immagini.
grazie , bellissima la scelta musicale ed il video :)
Grazie a te Tonina, molto gentile. Sono contento che ti abbia emozionato.
bel video Vinicio...complimenti.... hai fatto un ottimo lavoro con musiche e foto della nostra civilta' polesana ..anche se io non ero ancora nato o giu' di li.....
Grazie Enzo.II nostri nonni se la sono guadagnata alla grande!!
Vinicio Zanardi
Bellissimo video
Molto belo!
Bellissimo filmato
Stupendo!
Classe 51 .quanta miseria quanta fame ma.mio padre. E mia
Madre erano delle rocce che il signore li abbia in gloria💕💕💕💝
Fecchio erminio
Grazie Lucia.
ho fatto in tempo a vedere un po di quella vita,fativosa ma felice quando andavo dal nonno a Abano ,lui era un contadino , io sono nata li'ho vissuto fino a cinque anni.
Grazie Tonina.
Complimenti . Lo pubblichero' nella pagina di facebook " attorno al Po e il suo delta tra Rovigo, Ferrara e Ravenna " , affinche' in molti lo vedano e capiscano di che stoffa erano i nostri avi . ( io sono della bassa ferrarese ) ciao e grazie mille
Bellissimo........ Quando gli Italiani avevano le PALLE......
Sono di Codigoro e ho vissuto a lagosanto.. Nostalgia.
Perchè è giusto conoscere la nostra storia e quella della civiltà contadina
ricordo che a casa di mio nonno (classe 1890), nei primi anni '70 non c'era il bagno in casa !!! ho detto tutto su quanto fosse umile , e meno agiata, quella terra e i suoi abitanti
Fantastico! Grazie a mio cugino Pino che me lo ha mandato
maria cristina rossi n
we we alcune foto sono scattate in lombardia! (min 6.06)!!! comunque bel video, il delta è una zona fantastica incredibile, da vivere :D
Ulisse, le foto sono scattate in tutto il nord Italia. Molte sono foto di Paul Scheuermeier, che non era un fotografo, ma un linguista. Ho visto degli scritti sui in tedesco, con riportato tra virgolette i modi dialettali veneti, lombardi, piemontesi etc.
[Da Wikipedia]
Nel 1919, a conclusione degli studi universitari a prevalente orientamento filologico, ricevette l’incarico da parte dei linguisti suoi maestri Karl Jaberg e Jakob Jud di prendere parte ai rilevamenti finalizzati alla stesura dell’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale (AIS).
L’area investita dell’ambizioso progetto di rilevamento venne divisa in tre settori: Gerhard Rohlfs venne incaricato di condurre l’inchiesta relativa all’Italia meridionale, Max Leopold Wagner quella sulla Sardegna, mentre Scheuermeier si occupò di produrre dati concernenti l’Italia centro-settentrionale e parte della Svizzera.
Completata una fase di preparazione alla ricerca sul campo, lo studioso iniziò le sue rilevazioni nei Cantoni Grigioni e nel Ticino. Nella primavera del 1920 cominciò la lenta discesa lungo la penisola.
Il lavoro di inchiesta, complessivamente, lo tenne impegnato fino al 1935, anche se nel frattempo gli capitò di assumere altri impieghi professionali. Nel corso del suo rilevamento Scheuermeier si occupò della trascrizione fonetica delle forme linguistiche previste dal questionario che era stato stilato dai curatori dell’AIS, della descrizione e della riproduzione fotografica degli oggetti legati al lavoro nei campi e alla vita domestica, della documentazione di interi cicli produttivi.
Per tutto il tempo tenne un diario sopra il quale annotò le vicissitudini della ricerca sul campo (incontri, spostamenti, problemi nel rapporto con la figura dell’informatore). L’atlante venne pubblicato tra il 1928 e il 1940 in otto volumi. In quegli stessi anni Scheuermeier lavorò alla scrittura di un'opera appositamente pensata per raccogliere una sintesi significativa dei risultati della ricerca etnografica condotta nell’ambito dell’AIS. Il lavoro, pubblicato tra il 1943 e il 1956 in due volumi, venne intitolato Bauernwerk in Italien. L’edizione in lingua italiana risale al 1980. Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, dà conto dei dati raccolti in 416 località. In Umbria Scheuermeier compì due campagne di rilevamento. La prima tra il 1924 e il 1925, e la seconda nel 1930. Undici furono i luoghi presi in considerazione nel corso del primo rilevamento: Pietralunga, Civitella Benazzone, Loreto di Gubbio, Panicale, Perugia, Nocera Umbra, Marsciano, Trevi, Norcia, Orvieto, Amelia.
Al momento della pubblicazione dei primi volumi dall’AIS i curatori si resero conto che mentre al sezione linguistica dell’opera appariva dettagliata ed esaustiva, quella etnografica presentava delle lacune. Per rimediare a questa mancanza venne studiato un ulteriore questionario, e sulla base di quest’ultimo il ricercatore venne inviato a raccogliere dati in ventidue località sparse sulla penisola. Per i motivi sopra esposti, nel 1930 Scheuermeier tornò in Umbria, questa volta accompagnato dal disegnatore e silografo bernese Paul Boesch. I materiali prodotti nel corso di questa fase del rilevamento operato dallo studioso svizzero e dal suo collaboratore sono esposti in questa mostra. Nel 1963 in riconoscimento del suo lavoro, venne nominato membro corrispondente dell’Accademia della Crusca. Paul Scheuermeier morì a Berna il 13 agosto 1973.
Vinicio Zanardi io o visto mio
Padre piangere come un bambini per all uvione del 66 Grazie di avere ricordato i nostri vecchi
ulisse gasparini Q
bellissimo
grazie di questo video ,, perchè bisogna ricordare quando si stava peggio !!!è poi vero !!!!!che si stava peggio ???
Molto bella la scelta delle foto, tantissime almeno per me completamente Inedite. Mi spiace un po' il commento musicale che in molte parti sa tanto di "MULINO BIANCO" .... chissà perchè ci avrei messo estratti dal poema sinfonico "Tod und Verklaerung" di Richard Strauss .... ad ogni modo COMPLIMENTI per la sapiente opera di raccolta ed esposizione iconografica. Grazie.
Bello, peccato che la ricchezza abbia dato alla testa a molti, sopratutto ai Veneti che non c'erano abituati
Solo ai Veneti?
Massimo siamo conterranei. Sono di Codigoro anch'io, anche se da un po di anni abito a Porto Tolle. Ti ringrazio per gli elogi, e ti devo confessare, che viene la pelle d'oca anche a me ( è il colmo.....). Io faccio solo filmati su cose o canzoni che mi piaccino per passione, e ci metto tutto l'impegno che posso. Ciao stammi bene.
Grazie per aver messo questo video sono nata a Caprile e poi vissuta a Pontelangorino Comune di Codigoro, da tanti anni vivo in prov. di Torino, avevo i miei che facevano gli agricoltori e mio zio e mio nonno (che era di Goro) andavano a pescare :) eravamo poveri ma io per non ho mai patito la fame!!
Se ti interessa c'è anche: Porto Tolle - Alluvione dal mare del 5 novembre 1966.mp4
il paradiso terrestre
Da certi punti di vista era un paradiso terrestre, ma la fatica era d'inferno Benigno!!
non capisco quei 2 pollici versi !!!!!!!!!!!
Si vede che non gli è (gli sono) piaciuto/i. Non siamo tutti uguali.
TEMPI POVERI. MI NON AVEVO IL LETTO DORMIVO IN UNA CASSAPANCA.
Grazie.Se ti piace il Delta del Po anche di ....adesso puoi vedere sempre sul mio canale "Concerto grosso per el Po "Pìcolo" ( Po di Maestra o di Maistra) il più bel ramo del Po ( A parer mio), con foto di Giuliano Mancin,
erano tempi duri ma genuini; niente disoccupazione, famiglie numerose, niente drogati, depressi o malati di videopoker; niente tasse assurde e possibilità infinite per tutti, in tutti i settori visto che c'era tutto da fare, inventare, costruire...SIGH
I bei tempi di una volta. Però avevano una durezza infinita!!
Bhe c era l itallica e odiata tassa sul macinato😅
Vorresti tornare a quei tempi?
@@antoniotrolese9804 sono del 1966, quindi "quei tempi" non li ho mai vissuti... il mio "messaggio" era un altro. Comunque, un viaggio nel passato lo farei volentieri, partendo dagli anni raccontati nel filmato, e poi mi fermerei definitivamente nei mitici anni Ottanta...
Non erano certo tempi facili.
Pensate o immaginate i genitori e famigliari passare le sere d inverno nei Casoni mentre i loro figli combattevano sul Carso o Piave o in russia deve essere stata una sofferenza disumana chi sa aspettavano e pregavano,,,,,,!, i r o
Le foto sono anche belle ma la musica rovina tutto, mona