I dieci minuti molto jazz che preferisco. Scrivere è qualcosa che impariamo con il tempo; infatti prima di arrivare a questo dobbiamo imparare a parlare , a camminare e a fare altre cose più importanti allo stesso modo, prima di trovare qualcosa, che ci contraddistingue da altri dobbiamo iniziare ad osservare e comprendere noi stessi e tutto quello che ci circonda il più possibile. Secondo me, dovremmo imparare a comunicare in modo giusto con tutti e comprensibile a tutti. Passo dopo passo arriverà il momento in cui prendiamo coscenza del nostro "stile", che è già dentro ognuno di noi . Per esempio, un bimbo piccolo per istinto già sa che la donna, che lo allatta è la mamma ma non ne discerne il significato oppure sa che quello che ha davanti è il suo cibo ma non come si chiama. In sostanza l'istinto sia nella vita che nella fotografia ci dà l'intuizione ma è solo attraverso l'esperienza e lo studio che possiamo comunicare quello che abbiamo dentro e per i più fortunati emergere e trovare un tratto distintivo, che li distingue in maniera netta. Fotografare è un atto d'amore che ognuno di noi fa per se stesso e quindi prima di distinguerci dagli altri impariamo ad amare noi stessi...
Ciao Michel è sempre un piacere ascoltarti. Io penso che molti di noi più che trovare un proprio stile, sia, inconsciamente, avere la mania di essere/apparire diversi dagli altri. Ma non do remo escludere il fatto che tutto ciò potrebbe avvenire solo se con molta umiltà iniziamo a leggere dentro noi stessi e facendo scorrere le proprie emozioni attraverso quell'attimo che precede la scatto ed ancor prima quello che scorriamo con il nostro stesso sguardo. Da quel momento, senza che c'è ne rendiamo conto, nasce tutto e tutto si racconta da se. Un abbraccio a presto
da 2:50 a 3:15: fare una fotografia da 4:24 a 4:57: il tuo stile da 7:40 a 8:06: cosa vuoi raccontare con la tua fotografia? da 9:15 a 9:45: non ho ancora trovato il mio stile
Ciao Michael! Volevo solamente dire che secondo me la fotografia andrà a morire sotto l'aspetto lavorativo, a lungo andare anche ai matrimoni ci sarà il famoso cuggino con l'iphone xs max che fa le foto con una buonissima qualità. Quello che rimarrà della fotografia sarà l'arte, come è successo in pittura alcuni annetti fa: prima il pittore serviva a raffigurare un soggetto per far avere il ritratto alla persona, da quando poi è arrivata la fotografia la pittura non svolgeva più questo ruolo e non è andata a morire ma si è rintanata nell' aspetto creativo. Ancora oggi c'è gente che dipinge, difficilmente lo fa per lavoro e quelli che ci riescono sono davvero pochi e riescono solamente gli originali. E qui mi ricollego al tema di questo podcast: il modo che ognuno ha di fare fotografia è diverso e ogni stile è originale ed è arte. Io non credo di arrivare mai a fare della fotografia il mio lavoro, non sono abbastanza ambiziosa per farlo. In questo momento sto ancora cercando di trovare la mia maniera di fare fotografia, perché mi rendo conto che sono circondata da immagini e, volendo o no, ne sono influenzata e le mie fotografie sono una malgama di idee di altre persone. Sto cercando di ripulire i miei occhi e la mia mente per fare qualcosa che sento mio e per trovare il mio modo di fare arte.
Non ho proprio uno stile fotografico, ma tendo spesso in post produzione ad inserire un mio preset sulle curve di viraggio e noto molto spesso che sui ritratti inizio a pensare subito come fare la foto in b/n, quindi mettere il soggetto in posizione per giocare con la luce e le ombre. Forse non volendo potrebbe essere questo il mio stile, ma non mi pongo limiti e faccio sempre di tutto, dai ritratti al paesaggio, dal b/n ai colori. Poi il tutto dipende sempre da cosa si vuole offrire, il motivo per cui scattiamo!! Per quanto riguarda invece il post sul futuro della fotografia, sono molto interessato, mi piacerebbe ascoltare la tua riflessione e quella delle altre persone. Ciao a tutti👋
Riflessione molto molto interessante.. Credo che lo stile dipenda anche molto (ma non solo) dal desiderio di professionalità e di crescita. Sono convinto che la ricerca di uno stile, come detto da te, non ti porti effettivamente a trovarlo ma ti permette di applicare tecniche, di acquisire informazioni, di sperimentare cose che possono far accrescere tantissimo il tuo bagaglio personale. Non sempre le cose imparate verranno applicate con regolarità, ma saranno un pacchetto culturale e di esperienza, che potrebbe essere la soluzione ad un problema che ti si porrà lungo il percorso. Personalmente sono un amante del bianco e nero abbastanza contrastato con un nero profondo. Per quanto riguarda il colore non ho una linea di pensiero, ma ho notato che prediligo foto in cui ci sia un colore dominante e mediamente saturo contornato da dei colori leggermente desaturati o nero.
Mi sono fatto questa domanda innumerevoli volte, preso un po' dal dubbio se non averne uno fosse un indice di mediocrità. Però poi mi sono chiesto all'atto pratico avere uno stile cosa potesse implicare. Usare uno schema colori ripetitivo? Una stessa inquadratura? Lo stesso tipo di soggetto, lo stesso tipo di situazione? La stessa composizione? Appunto per il concetto di ripetitività, non mi sento a mio agio con la parola "stesso" che ho appena usato diverse volte. Sento che io ho (ancora) bisogno di cambiare spesso, di sentirmi in movimento, di dare dignità a ogni singola foto, per il messaggio che voglio trasmettere e non per farla ricondurre a qualche pattern predefinito. Credo che lo stile nella maggioranza dei casi sia un po' la propria comfort zone, un po' come la coperta di Linus: quel qualcosa che ti fa sentire sicuro, forse anche già certo del risultato, ma che è anche figlio della pigrizia. Non voglio che lo stile nel mio caso si riduca a questo, e se stile sarà, sarà lui a trovare me.
Lo stile (che ti rappresenta) è un concentrato di te, del tuo vissuto. Che inevitabilmente emergerà nella fotografia. Che comunque non potrà emergere da 0 a 100 in pochissimo tempo. Passo successivo sono i contenuti della tua immagine, cosa vuoi dire/raccontare...?!
Qual è il mio stile 🤔? Boh! 😄 lo sto ancora cercando, ma forse non sono certo di volerlo trovare. I miei scatti sono “figli” dei miei cambiamenti, delle mie emozioni, delle mie esperienze, della mia Vita, dove tento di fare in modo che ogni giorno non sia uguale al precedente. Comprendo che, in certi casi, possa esserci l’esigenza di essere riconoscibili. Per quel che mi riguarda non lo ritengo importante, io sento solo l’esigenza di poter raccontare gli attimi che mi scorrono davanti con la sensibilità e le sensazioni del momento 😁 chissà forse anche questo è uno stile 😉
Io non cerco di esprimere me stesso quando scatto, ma quello che vedo, e ogni volta vedo qualcosa di diverso, quindi non mi piace l'idea di ripetere elementi ricorrenti. Non ho un mio stile, cerco solo di sfruttare la "regola" o le regole compositive più adatte alla situazione (I terzi, le diagonali, ecc..). Forse l'unica cosa che ripeto è lo stringere sul soggetto, spesso anche dopo aver scattato (tendo a stare un pelino più largo quando scatto per poi ritagliare dopo). Non mi piacciono le foto dispersive. Dove c'è il soggetto perso in mezzo al nulla o a uno sfondo ripetitivo, che anche mostrarne la metà bastava per ambientare bene la foto, infatti raramente scatto a meno di 35mm equivalenti.
Lo stile per me è la riconoscibilità, non il ripetere... Tantissimi artisti sono passati per vari "periodi". Basta cercare un qualcosa che ci identifichi... Io fotografo da 13 anni passo continuamente da vari campi e stili. E i risultati sono arrivanti e continuano ad arrivare. Fai quello che ti piace e scatta di pancia. Se ti metti a pensare a piacere a più gente possibile senza pensare a quello che a te piace, sarai solo una "prostituta" di immagini... E oggi ne abbiamo troppe!!!
Ciao. Secondo me lo stile è la facilità di avvicinarti allo scatto con l'anima, nel senso che, prendendo me per esempio, io sono nato nell'ambiente dello spettacolo e della musica e quindi riesco a captare delle cose, dei particolari nel mentre si ha uno spettacolo o un concerto guardandolo nel mirino della macchina che gli altri non riescono a captare. Ed ecco che scatti e catturi l'attimo in modo pazzesco e pieno di significato. Non amo avere uno stile ma amo catturare le persone nel pensiero e in ciò che vedono nello scatto. se ci si fossilizza su no stile secondo me si perde tante cose che attorno a noi passano e non ce ne accorgiamo. Quindi in base a ciò che amiamo nella vita basiamo i primi scatti...poi il resto viene da se, però prima ama ciò che ti appassiona. A presto mitico.
I dieci minuti molto jazz che preferisco.
Scrivere è qualcosa che impariamo con il tempo; infatti prima di arrivare a questo dobbiamo imparare a parlare , a camminare e a fare altre cose più importanti allo stesso modo, prima di trovare qualcosa, che ci contraddistingue da altri dobbiamo iniziare ad osservare e comprendere noi stessi e tutto quello che ci circonda il più possibile. Secondo me, dovremmo imparare a comunicare in modo giusto con tutti e comprensibile a tutti. Passo dopo passo arriverà il momento in cui prendiamo coscenza del nostro "stile", che è già dentro ognuno di noi . Per esempio, un bimbo piccolo per istinto già sa che la donna, che lo allatta è la mamma ma non ne discerne il significato oppure sa che quello che ha davanti è il suo cibo ma non come si chiama. In sostanza l'istinto sia nella vita che nella fotografia ci dà l'intuizione ma è solo attraverso l'esperienza e lo studio che possiamo comunicare quello che abbiamo dentro e per i più fortunati emergere e trovare un tratto distintivo, che li distingue in maniera netta.
Fotografare è un atto d'amore che ognuno di noi fa per se stesso e quindi prima di distinguerci dagli altri impariamo ad amare noi stessi...
Ciao Michel è sempre un piacere ascoltarti. Io penso che molti di noi più che trovare un proprio stile, sia, inconsciamente, avere la mania di essere/apparire diversi dagli altri. Ma non do remo escludere il fatto che tutto ciò potrebbe avvenire solo se con molta umiltà iniziamo a leggere dentro noi stessi e facendo scorrere le proprie emozioni attraverso quell'attimo che precede la scatto ed ancor prima quello che scorriamo con il nostro stesso sguardo. Da quel momento, senza che c'è ne rendiamo conto, nasce tutto e tutto si racconta da se. Un abbraccio a presto
da 2:50 a 3:15: fare una fotografia
da 4:24 a 4:57: il tuo stile
da 7:40 a 8:06: cosa vuoi raccontare con la tua fotografia?
da 9:15 a 9:45: non ho ancora trovato il mio stile
Ciao Michael!
Volevo solamente dire che secondo me la fotografia andrà a morire sotto l'aspetto lavorativo, a lungo andare anche ai matrimoni ci sarà il famoso cuggino con l'iphone xs max che fa le foto con una buonissima qualità. Quello che rimarrà della fotografia sarà l'arte, come è successo in pittura alcuni annetti fa: prima il pittore serviva a raffigurare un soggetto per far avere il ritratto alla persona, da quando poi è arrivata la fotografia la pittura non svolgeva più questo ruolo e non è andata a morire ma si è rintanata nell' aspetto creativo. Ancora oggi c'è gente che dipinge, difficilmente lo fa per lavoro e quelli che ci riescono sono davvero pochi e riescono solamente gli originali. E qui mi ricollego al tema di questo podcast: il modo che ognuno ha di fare fotografia è diverso e ogni stile è originale ed è arte. Io non credo di arrivare mai a fare della fotografia il mio lavoro, non sono abbastanza ambiziosa per farlo. In questo momento sto ancora cercando di trovare la mia maniera di fare fotografia, perché mi rendo conto che sono circondata da immagini e, volendo o no, ne sono influenzata e le mie fotografie sono una malgama di idee di altre persone. Sto cercando di ripulire i miei occhi e la mia mente per fare qualcosa che sento mio e per trovare il mio modo di fare arte.
Non ho proprio uno stile fotografico, ma tendo spesso in post produzione ad inserire un mio preset sulle curve di viraggio e noto molto spesso che sui ritratti inizio a pensare subito come fare la foto in b/n, quindi mettere il soggetto in posizione per giocare con la luce e le ombre. Forse non volendo potrebbe essere questo il mio stile, ma non mi pongo limiti e faccio sempre di tutto, dai ritratti al paesaggio, dal b/n ai colori. Poi il tutto dipende sempre da cosa si vuole offrire, il motivo per cui scattiamo!! Per quanto riguarda invece il post sul futuro della fotografia, sono molto interessato, mi piacerebbe ascoltare la tua riflessione e quella delle altre persone. Ciao a tutti👋
Riflessione molto molto interessante..
Credo che lo stile dipenda anche molto (ma non solo) dal desiderio di professionalità e di crescita.
Sono convinto che la ricerca di uno stile, come detto da te, non ti porti effettivamente a trovarlo ma ti permette di applicare tecniche, di acquisire informazioni, di sperimentare cose che possono far accrescere tantissimo il tuo bagaglio personale.
Non sempre le cose imparate verranno applicate con regolarità, ma saranno un pacchetto culturale e di esperienza, che potrebbe essere la soluzione ad un problema che ti si porrà lungo il percorso.
Personalmente sono un amante del bianco e nero abbastanza contrastato con un nero profondo. Per quanto riguarda il colore non ho una linea di pensiero, ma ho notato che prediligo foto in cui ci sia un colore dominante e mediamente saturo contornato da dei colori leggermente desaturati o nero.
Mi sono fatto questa domanda innumerevoli volte, preso un po' dal dubbio se non averne uno fosse un indice di mediocrità. Però poi mi sono chiesto all'atto pratico avere uno stile cosa potesse implicare.
Usare uno schema colori ripetitivo? Una stessa inquadratura? Lo stesso tipo di soggetto, lo stesso tipo di situazione? La stessa composizione?
Appunto per il concetto di ripetitività, non mi sento a mio agio con la parola "stesso" che ho appena usato diverse volte. Sento che io ho (ancora) bisogno di cambiare spesso, di sentirmi in movimento, di dare dignità a ogni singola foto, per il messaggio che voglio trasmettere e non per farla ricondurre a qualche pattern predefinito.
Credo che lo stile nella maggioranza dei casi sia un po' la propria comfort zone, un po' come la coperta di Linus: quel qualcosa che ti fa sentire sicuro, forse anche già certo del risultato, ma che è anche figlio della pigrizia.
Non voglio che lo stile nel mio caso si riduca a questo, e se stile sarà, sarà lui a trovare me.
Lo stile (che ti rappresenta) è un concentrato di te, del tuo vissuto. Che inevitabilmente emergerà nella fotografia. Che comunque non potrà emergere da 0 a 100 in pochissimo tempo. Passo successivo sono i contenuti della tua immagine, cosa vuoi dire/raccontare...?!
Qual è il mio stile 🤔? Boh! 😄 lo sto ancora cercando, ma forse non sono certo di volerlo trovare. I miei scatti sono “figli” dei miei cambiamenti, delle mie emozioni, delle mie esperienze, della mia Vita, dove tento di fare in modo che ogni giorno non sia uguale al precedente. Comprendo che, in certi casi, possa esserci l’esigenza di essere riconoscibili. Per quel che mi riguarda non lo ritengo importante, io sento solo l’esigenza di poter raccontare gli attimi che mi scorrono davanti con la sensibilità e le sensazioni del momento 😁 chissà forse anche questo è uno stile 😉
Io non cerco di esprimere me stesso quando scatto, ma quello che vedo, e ogni volta vedo qualcosa di diverso, quindi non mi piace l'idea di ripetere elementi ricorrenti. Non ho un mio stile, cerco solo di sfruttare la "regola" o le regole compositive più adatte alla situazione (I terzi, le diagonali, ecc..).
Forse l'unica cosa che ripeto è lo stringere sul soggetto, spesso anche dopo aver scattato (tendo a stare un pelino più largo quando scatto per poi ritagliare dopo). Non mi piacciono le foto dispersive. Dove c'è il soggetto perso in mezzo al nulla o a uno sfondo ripetitivo, che anche mostrarne la metà bastava per ambientare bene la foto, infatti raramente scatto a meno di 35mm equivalenti.
Sono talmente una pippa a fare le foto che Sony mi paga per non postarle 😂😂😂.Almeno guardò le tua e mi rifaccio gli occhi...grazie
Lo stile per me è la riconoscibilità, non il ripetere... Tantissimi artisti sono passati per vari "periodi". Basta cercare un qualcosa che ci identifichi... Io fotografo da 13 anni passo continuamente da vari campi e stili. E i risultati sono arrivanti e continuano ad arrivare. Fai quello che ti piace e scatta di pancia. Se ti metti a pensare a piacere a più gente possibile senza pensare a quello che a te piace, sarai solo una "prostituta" di immagini... E oggi ne abbiamo troppe!!!
Ciao. Secondo me lo stile è la facilità di avvicinarti allo scatto con l'anima, nel senso che, prendendo me per esempio, io sono nato nell'ambiente dello spettacolo e della musica e quindi riesco a captare delle cose, dei particolari nel mentre si ha uno spettacolo o un concerto guardandolo nel mirino della macchina che gli altri non riescono a captare. Ed ecco che scatti e catturi l'attimo in modo pazzesco e pieno di significato. Non amo avere uno stile ma amo catturare le persone nel pensiero e in ciò che vedono nello scatto. se ci si fossilizza su no stile secondo me si perde tante cose che attorno a noi passano e non ce ne accorgiamo. Quindi in base a ciò che amiamo nella vita basiamo i primi scatti...poi il resto viene da se, però prima ama ciò che ti appassiona. A presto mitico.
È una goduria vedere, ogni volta, quella canon ae-1 nell'introduzione
Primo
Nulla a me non la scarica la guida
Marco Artuso pazienza
Ciao Marco,
scrivi una mail a aspirantifotografionline@gmail.com spiegando il problema