Rinascimento in Lunigiana - Nel nome di Cosimo I - Cosimo de Medici in Lunigiana

Rinascimento in Lunigiana - Nel nome di Cosimo I - Scritto, diretto ed interpretato da Stefano FIlipppi, riprese e montaggio di Valentina Grigò, costumi Fondazione Cerratelli, coordinamento e consulenza Francesca Guastalla, ricerche archivistiche Federica Frongia
Presentato da Museo Archivio della memoria (Comune di Bagnone) e Frequenze alfa teatro con la partecipazione di Sistema Museale Terra dei Malaspina e delle stature Stele Istituto di valorizzazione Castelli Archivio Museo dei Malaspina di Mulazzo (Fondazione Alessandro Malaspina) Regione Toscana.
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►Stefano Filippi
Stefano Filippi è attore, danzatore e regista di teatro e cinema. Dirige la Compagnia Frequenze Alfa Teatro e collabora con teatri, enti, fondazioni e istituzioni, nazionali e internazionali. Laureato in Lettere e filosofia all’Università degli Studi di Pisa, si forma inizialmente alla Scuola di mimo e clown e successivamente studia e collabora con importanti registi teatrali e danzatori europei. Si occupa anche di produzioni audiovisive per cui ha ricevuto diversi premi in concorsi nazionali. È protagonista del film “Non c’è più niente da fare”. Oltre che di produzioni teatrali si occupa di eventi site-specific, lavora nell’ambito del teatro sociale (centri psichiatrici, carceri), e in quello del teatro ragazzi.
Come formatore insegna in diversi teatri, centri culturali e olistici italiani, integrando la preparazione artistica con gli insegnamenti di maestri dell’evoluzione armonica del sé e dell’espansione animica: Alejandro Jodorowsky su psicomagia, psicogenealogia e tarocchi; Antonino Majorana ed Emanuele Mocarelli su radioestesia, kabala e tarocchi; Igor Sibaldi su angelologia e nuova teologia; Alexander Berlonghi sul rebirthing; Max Digambara sulla tradizione advaita; Shurta sulle danze sacre di Gurdjieff; Nader Butto sulla medicina olistica; Marco Baston sui percorsi sciamanici della tradizione tolteca; Cristina Misischia sui nuovi punti di sacro e nodi dell'anima; Sabrina Beretta su canalizzazione e ferite dell'anima.
Con i ragazzi:
Conduce progetti pilota nelle scuole (da elementari a superiori) tra arte e didattica, del come coniugare divertimento e apprendimento. Per i ragazzi ha prodotto negli ultimi anni diversi spettacoli tra cui “La Scimmia Filomena..” sulle conoscenze delle antiche tradizioni sciamaniche e sul linguaggio dell'invisibile, “Come in alto così in basso” sulla vita e sule opere di Dante Alighieri, “Zoologico, consigli pratici per il cammino nel nuovo mondo” con animali, ospiti e pazienti della Fondazione Emilia Bosis, uno spettacolo dove gli attori in scena dialogano e interagiscono con animali in carne ed ossa.
Ha creato l'happening “Ritratti scritti”, che propone in spazi di ogni tipo dalle biblioteche ai festival, dalle scuole ai musei, dove con carta e penna improvvisa veloci ritratti scritti dedicati “alle facce”, di grandi e piccini che si siedono davanti a lui. Un incontro magico tra l'improvvisazione poetica e lo studio della Fisiognomica, antica scienza divinatoria. Un' occasione per sperimentare il connubio di arte, scienza e cultura.