Complimenti veramente, non lo conosco ma Mario Adamo ha una cultura impressionante, di persone cosi' competenti ne ho viste poche...complimenti per il video e per quello che avete realizzato.
Ottima intervista! Mario Adamo: un'istituzione. Non credo ad oggi che ci siano molti tecnici Rai e dei network nazionali che ne sappiano così tanto. Che siano preparati e, soprattutto, così appassionati. Chicche interessanti, a cavallo tra storia e fisica, ma tanto cuore per questo meraviglioso mondo della radio. Antonio P.
Ciao Atoxxx grazie a te di averlo guardato, si lo vedrai presto, io e Mario stiamo già preparando il prossimo e posso preannunciarti che sarà altrettanto interessante e ricco di informazioni che acquisiamo direttamente presso fonti sicure ed affidabili, a presto
Video molto interessante non c'è che dire. L'audio bilingue era disponibile in seguito sulle emittenti francesi anche negli anni 70 e 80. Ricordo bene i televisori brionwega stereo che permettevano la commutazione L1 ed L2
@@a.p.kybalion5167 ho cominciato molto presto con la passione per l'elettronica, a 12 anni ho fatto un corso alla Scuola radio Elettra, e mi divertivo a fare pratica in un laboratorio radio e TV a Prato. Poi dopo un corso di radiotelegrafista, sono andato alle superiori. Ma i televisori brionwega lo so di certo, la serie monitor tipo il master monitor pansound aveva una coppia di diffusori bass reflex che a distanza di più di 40 anni farebbero invidia come qualità ai televisori di oggi. Si avevano l'audio stereo e L1 L2. Funzionava solo su la TV svizzera ma non la TSI, e non sempre e quella francese che si vedeva malissimo anche se era convertita in pal. I televisori decodificavsno Pal e SECAM a richiesta. Ma costavano molto, se si raffrontani con quelli attuali
Bravo Mario, hai fatto un ottimo lavoro! Sarei curioso di vedere le antenne che hanno utilizzato i Francesi per quei trasferimenti in VHF. Ma non c'è modo di recuperare qualche immagine dell'epoca?
Ciao Liborio grazie ! Ci stiamo documentando per reperire qualche foto dell'epoca e ti garantiamo che se saltasse fuori qualcosa la pubblicheremo prontamente , continuiamo a fare ricerche in merito 🙂
Mario carissimo pensavo di essere solo a questo mondo di avere un morboso attaccamento a questo tipo di lavoro....beh vedendoti attraverso il video mi devo ricredere 👍👍🤪
Ciao Matteo, diciamo che tenendo conto della conformazione morfologica del terreno sardo sul quale i segnali transitavano e della collocazione delle stazioni trasmittenti e/o ripetitrici oltreché dell'epoca in cui tali segnali venivano irradiati nell'etere e della direttività delle antenne (pur essendo in banda Vhf con un fascio radio sicuramente non contenuto come un segnale microonde) nonché la bassa antropizzazione dei territori in oggetto, era poco probabile ricevere il segnale in questione
Ciao Ahmed, c'è in programma prossimamente un video che parlerà proprio di questo fatto ossia della Rai che trasmetteva in Tunisia, ci saranno degli aneddoti curiosi sia tecnici che storici riferito a quell'epoca. Ricordiamo la lunga amicizia che lega i nostri Paesi che si concretizzò pure in quel senso Io e Mario ti invitiamo a seguirci
Ciao Ahmed, la rai installò un impianto a Tunisi in occasione di un evento olimpico, quando vollero smontarlo e disattivarlo, tutti chiesero di lasciarlo, stava per scoppiare una rivolta pur di non far toccare quell'impianto. Quindi la rai lo lascio in funzione e anzi lo potenziò. Conosco bene la realtà Tunisina, mio padre è nato a Tunisi nel 1907 in quanto mio nonno lavorava presso una impresa di costruzioni strade. Ti saluto cordialmente.
@@iz1sai Ciao Federico , ci documentiamo in merito e nel prossimo video citeremo sicuramente i trasferimenti Rai dalla Sicilia alla dirimpettaia Tunisia con i vari particolari tecnici
Complimenti veramente, non lo conosco ma Mario Adamo ha una cultura impressionante, di persone cosi' competenti ne ho viste poche...complimenti per il video e per quello che avete realizzato.
Ottima intervista! Mario Adamo: un'istituzione. Non credo ad oggi che ci siano molti tecnici Rai e dei network nazionali che ne sappiano così tanto. Che siano preparati e, soprattutto, così appassionati. Chicche interessanti, a cavallo tra storia e fisica, ma tanto cuore per questo meraviglioso mondo della radio. Antonio P.
Grazie Antonio anche per questo commento molto bello , ci invogli a proseguire su questa linea , a presto
Questo e' un grande!
Bellissimo documento molto interessante speriamo di vederni degl' altri.
Grazie
Ciao Atoxxx grazie a te di averlo guardato, si lo vedrai presto, io e Mario stiamo già preparando il prossimo e posso preannunciarti che sarà altrettanto interessante e ricco di informazioni che acquisiamo direttamente presso fonti sicure ed affidabili, a presto
Grazie Mario mi firmo son Cristiano. Z
Grazie
Grazie a te di aver guardato il servizio
Video molto interessante non c'è che dire. L'audio bilingue era disponibile in seguito sulle emittenti francesi anche negli anni 70 e 80. Ricordo bene i televisori brionwega stereo che permettevano la commutazione L1 ed L2
Interessante , sono certo che hai molti aneddoti che potresti raccontare vero?
@@a.p.kybalion5167 ho cominciato molto presto con la passione per l'elettronica, a 12 anni ho fatto un corso alla Scuola radio Elettra, e mi divertivo a fare pratica in un laboratorio radio e TV a Prato. Poi dopo un corso di radiotelegrafista, sono andato alle superiori. Ma i televisori brionwega lo so di certo, la serie monitor tipo il master monitor pansound aveva una coppia di diffusori bass reflex che a distanza di più di 40 anni farebbero invidia come qualità ai televisori di oggi. Si avevano l'audio stereo e L1 L2. Funzionava solo su la TV svizzera ma non la TSI, e non sempre e quella francese che si vedeva malissimo anche se era convertita in pal. I televisori decodificavsno Pal e SECAM a richiesta. Ma costavano molto, se si raffrontani con quelli attuali
Bravo Mario, hai fatto un ottimo lavoro! Sarei curioso di vedere le antenne che hanno utilizzato i Francesi per quei trasferimenti in VHF. Ma non c'è modo di recuperare qualche immagine dell'epoca?
Ciao Liborio grazie ! Ci stiamo documentando per reperire qualche foto dell'epoca e ti garantiamo che se saltasse fuori qualcosa la pubblicheremo prontamente , continuiamo a fare ricerche in merito 🙂
Mario carissimo pensavo di essere solo a questo mondo di avere un morboso attaccamento a questo tipo di lavoro....beh vedendoti attraverso il video mi devo ricredere 👍👍🤪
Molto interessante! Una curiosità: in alcune zone della Sardegna quindi si poteva sintonizzare sul ch. B questa emittente?
Ciao Matteo, diciamo che tenendo conto della conformazione morfologica del terreno sardo sul quale i segnali transitavano e della collocazione delle stazioni trasmittenti e/o ripetitrici oltreché dell'epoca in cui tali segnali venivano irradiati nell'etere e della direttività delle antenne (pur essendo in banda Vhf con un fascio radio sicuramente non contenuto come un segnale microonde) nonché la bassa antropizzazione dei territori in oggetto, era poco probabile ricevere il segnale in questione
La rai esisteva in Tunisia da 1965 come e perché????
Ciao Ahmed, c'è in programma prossimamente un video che parlerà proprio di questo fatto ossia della Rai che trasmetteva in Tunisia, ci saranno degli aneddoti curiosi sia tecnici che storici riferito a quell'epoca.
Ricordiamo la lunga amicizia che lega i nostri Paesi che si concretizzò pure in quel senso
Io e Mario ti invitiamo a seguirci
@@a.p.kybalion5167 se non sbaglio la tratta partiva da Trapani-Erice giusto?
Ciao Ahmed, la rai installò un impianto a Tunisi in occasione di un evento olimpico, quando vollero smontarlo e disattivarlo, tutti chiesero di lasciarlo, stava per scoppiare una rivolta pur di non far toccare quell'impianto.
Quindi la rai lo lascio in funzione e anzi lo potenziò.
Conosco bene la realtà Tunisina, mio padre è nato a Tunisi nel 1907 in quanto mio nonno lavorava presso una impresa di costruzioni strade.
Ti saluto cordialmente.
@@iz1sai Ciao Federico , ci documentiamo in merito e nel prossimo video citeremo sicuramente i trasferimenti Rai dalla Sicilia alla dirimpettaia Tunisia con i vari particolari tecnici