Guardate questi link IMPORTANTISSIMI: Il video sul cervello umano: ua-cam.com/video/37rp0uO6KEM/v-deo.html Il post di Donato, Animal Behavior: urly.it/3814c Se vuoi comprare il libro "Il genio degli uccelli": amzn.to/30nwB8S PUOI SUPPORTARE IL CANALE ATTRAVERSO IL PATREON: www.patreon.com/entropyforlife
Molte grazie. Il concetto di 'coscienza' ha molti aspetti filosofici che nella divulgazione scientifica vengono bypassati, di solito per sostenere tesi etiche anti speciste. Per esempio quando si mostrano animali che si riconoscono allo specchio, o quando uno scimpanzé si arrabbia peer una trattamento iniquo commentato come coscienza morale. Con questo termine si possono intendere molte cose, alcune delle quali solo umane, come quando si intende che riconosciamo un imperativo categorico, o ci poniamo domande esistenziali.
Il fatto che non abbaino parole è perché fino ad adesso nessuno aveva pensato che i corvi fossero intelligenti. Secondo me bisognerebbe quantificare l'intelligenza, con una scala. Tipo intelligenza di primo tipo, si secondo tipo ecc, ovviamente i numeri più alti rappresentano intelligenze più sviluppati.
Avevo capito in che accezione era intesa coscienza, ma non ho potuto fare a meno di immaginare il grillo parlante che va da una cornacchia e le le dice: "Ciao, sono la tua coscien-" *crunch*
@@deplumas5435 io personalmente no, perché per nutrire gli animali servono comunque piante e in maggior quantità rispetto a quelle necessarie per nutrire un umano
@@deplumas5435 Bella domanda. In realtà io ho una concezione animistica del mondo biologico, quindi che le piante abbiano una qualche forma di coscienza lo do per scontato. Smetterei di mangiarle? Credo di no, perché i sassi sono un po' duretti, però darei ancora più valore al cibo e all'atto del mangiare. Piuttosto mi sposterei verso un regime di restrizione calorica, cosa che dovrei fare in ogni caso e a cui penso spesso.
Giacomo, fai un video in cui ci spieghi come riconoscere uno studio attendibile? O in cui elenchi le maggiori e più accreditate riviste/pubblicazioni scientifiche? O più in generale come distinguere le informazioni attendibili da quelle non attendibili? Insomma un video anti disinformazione/antibufale
Bisogna saper controllare soprattutto la rivista su cui sono scritti. Ci sono liste (quasi infinite) di riviste predatorie, ci sono anche motori di ricerca sui nomi di quelle inaffidabili. Poi un ottimo strumento per trovare studi abbastanza sicuro è Google scholar, motore di ricerca per le ricerche appunto. Poi oltretutto bisogna saper capire se in questi eventuali studi si dicano cose che "non stanno ne in celo me in terra" e se ce ne sono altri sullo stesso argomento, più ce ne sono e più sono dettagliati più un fenomeno animale, fisico o quel che sia si avvicina molto a quel che è nella realtà, insomma si arriva ad un punto dove ci si può avvicinare parecchio alla verità oggettiva, poi da lì ci si può trarre conclusioni però e importante che si parta da studi affidabili!
La parola esatta riguardo a quanto dici sulle cornacchie è Einbildungskraft imagination, immaginazione così come intesa dai filosofi del settecento inglese e tedesco
Bellissimo video! Trovo che sia un argomento interessantissimo e rivoluzionario (per gli esperimenti che si stanno facendo ora). farai anche un video che spiega la teoria di Woese contenuta nel nuovo libro di Quammen secondo cui i geni non si spostano solo in verticale (da antenati in sù lungo l'albero della vita) ma anche in orizzontale (tramite virus e batteri?) tra un ramo e l'altro (da uccelli a mammiferi etc). Io non ho ancora letto il libro e non riesco a capire bene cosa implichi
Ciao Giacomo, hai mai letto "L'anello del re Salomone"? È un po' vecchiotto, mi pare degli anni 30, quindi non so se ci sono aggiornamenti a riguardo, ma gli animali descritti (vari uccelli, cani, pesci ecc) sembrano molto intelligenti e per certi versi "umani". Ti consiglio vivamente di leggerlo e sarebbe carino fare un video riflettendo sul significato dei comportamenti particolari di alcuni animali
Per la domanda sulle cornacchie... Io la chiamerei "appercezione trascendentale" (Kant), cioè quel centro dove le rappresentazioni "coagulano" e vengono messe in correlazione (semplificando molto)
"presunzione" o "convinzione" potrebbe essere il termine più adatto... Se la cornacchia risponde "sì, ho visto l'immagine" anche quando non c'è, ma nel suo cervello lo schema è lo stesso di uno che ha visto l'immagine, vuol dire che è "convinta" che ci sia...
13:49 se vogliamo fare una sorta di brainstorming qui nei commenti, io propongo immaginazione, che letteralmente significa "raffigurare nel pensiero". Peró è una parola forse troppo associata al pensiero dell'uomo, rende l'idea solo se presa nel significato letterale. Il problema di spiegare queste cose al grande pubblico è che abbiamo una dimensione molto antropocentrica per cui le parole semplici (che riusciamo ad idealizzare) vengono associate a comportamenti esclusivamente umani mentre i termini piú accurati per definire una cosa spesso risultano privi di significato a persone estranee al settore tecnico-scientifico.
Il canto stesso contrariamente a quanto si crede ha una parte culturale "di apprendimento" che se non trasmessa impedisce il riconoscimento dell'esemplare da parte dei suoi simili
Il termine che stavi cercando è probabilmente appercezione rappresentativa [astratta] di tipo visivo o rappresentazione [astratta] appercettiva di tipo visivo (cakṣurvijñāna, manovijñāna e ālāyavijñāna a dirla con il buddhismo).
Chiedo all'autore se esiste qualcuno che ha mai affrontato una domanda che per dovrebbe essere ovvia, ma che apparentemente nessuno sembra porsi: quale è il vantaggio evolutivo dell'(auto)coscienza, visto che sembra una proprietà che appare emergere in tutti i gruppi animali in misura via via crescente nel corso della storia evolutiva? In particolare per quanto riguarda noi, perché non siamo semplicemente degli zombi che interagiscono col loro ambiente come potrebbero fare dei robot molto complessi?
Giacomo adoro questi argomenti. Per me bisognerebbe fare un esperimento. Prendere 100 corvi e 100 umani e metterli a risolvere gli stessi problemi di logica e adattamento. Sarebbe curioso vedere chi vincerebbe la sfida e in quale percentuale :) Purtroppo noi umani facciamo il grave errore di metterci come metro di paragone, dando per scontato che siamo il culmine dell'evoluzione. In realtà il discorso è molto più complesso.
Gli umani "vincerebbero" quasi sempre, se non sempre esclusi casi particolari di bassi livelli logici e cognitivi, dal momento che sono problemi creati da umani con strumenti umani. E come se su 200 persone a 100 venisse dato un problema con delle linee guida per risolverlo, mentre agli altri 100 venisse dato il problema senza il procedimento e in tutti i 200 casi nessuno aveva mai risolto un problema con quel tipo di procedimento prima d'ora.
@@vincenzocapasso9990 Vincenzo non sarei così convinto. Ci proverei. Sai perché? Perché i corvi sono allenati costantemente in Natura a risolvere problemi logici e pratici. Hanno molta più esperienza di noi. Invece gli umani addomesticati (non i popoli tribali) hanno sempre maggiori difficoltà a risolvere o coordinare pensieri complessi e pratici proprio perché viviamo in una società che ci risolve sempre più facilmente i diversi problemi. Rendendoci sempre meno intelligenti nella vita quotidiana in fatto di logica e praticità. L'intelligenza va educata e mantenuta attraverso l'esercizio costante. Cosa che gli esseri umani "civilizzati e domestici", troppo specializzati e settoriali astrattamente hanno sempre più difficoltà a fare! In tal senso la differenza non sarebbe tra specie ma tra i differenti usi che abbiamo fatto dell'esercizio dell'intelligenza. Detto ciò anche se gli esercizi sarebbero pensati da umani, sarebbero comunque esercizi di logica pratica, cosa molto facile da risolvere per animali allenati costantemente. Anzi magari per loro, visto che li abbiamo pensati noi, sarebbero anche fin troppo facili. Perché in Natura devono risolvere problemi assai più complessi. Ad ogni modo chi può dirlo! Sarebbe curioso fare questo tentativo. Magari come dici tu, essendo pensati da umani, per umani sarebbero più facili; oppure no! Intendo dire esercizi nella quale devi coordinare con praticità e ingegno almeno 5 differenti attività organizzate in termini di tempo e di logica per ottenere un risultato finale. E se sbagli un passaggio devi ricominciare da capo e cambia di nuovo tutto (cambiano le regole).
@@cesareideemusicali si ma tu stai parlando di oggetti che per noi hanno una chiara funzione, mentre i corvi devono essere allenati a capire come sfruttarli. Quello che dici tu è vero, però in questo caso le capacità logiche passano in secondo piano per gli uomini
@@vincenzocapasso9990 questo è da vedere! Perché i corvi si sanno adeguare a quello che trovano in Natura. Quindi saprebbero interpretare alcuni oggetti secondo un uso creativo. Mentre noi umani (animali domestici), poco affinati al pensiero laterale, siamo troppo abituati a usare una cosa per una cosa specifica. Il Corvo appunto ha un pensiero laterale molto sviluppato! Il fatto che per noi quegli oggetti hanno una chiara funzione per noi potrebbe essere un ostacolo! anzi dovendo organizzare questi giochini ne terrei conto, grazie :))
Sono d'accordissimo sull'ultima considerazione. Secondo me gli umani sono i più intelligenti in assoluto per quanto riguarda le capacità logico-sequenziali, ma è una vittoria di misura e da sola non sarebbe bastata a renderci l'unica specie che costruisce sedie e palazzi. La capacità distintiva dei sapiens è, probabilmente, quella di sapere comunicare e organizzarsi in gruppi. Un uomo solo in una foresta, alla fine, non sarebbe nulla di più che una scimmia. Avete letto Sapiens di Harari?
In psicologia in realtà il lavoro su concetti, e relativi termini, quali "intelligenza", "coscienza" o "auto-coscienza" sono molto molto attivi, soprattutto ora che riusciamo ad indagare in molto più profondo il funzionamento anatomico che da origine a percezioni e comportamenti complessi. Probabilmente con l'avanzare della ricerca avremo dei termini più definiti e concreti. Vero è anche che temi come questi rischiano di essere astratti e difficili sia da cogliere che trasmettere, nonché problemi con questioni cardine della nostra cultura come lo spirito, o, più seriamente, il libero arbitrio Ah, come mi gasano questi temi ahahah
Io penso che la scienza tenda ad essere oggettiva. Il problema è che la psiche è totalmente soggettiva. Per capirci, se mi spezzo un femore, quella frattura è sostanzialmente analoga alla frattura al femore di chiunque altro. Se sono depresso, la mia depressione è unica ed irripetibile. In altre parole, nel campo psicologico la scienza vive una perenne contraddizione in quanto tende ad oggettivare ciò che è puramente soggettivo. Per questo motivo, secondo me, concetti come l’intelligenza e la coscienza sono affrontati con più precisione nella filosofia più che bella scienza. Anche perché la scienza tende a guardare “i dati”; con la conseguenza che la psicologia si trasforma in studio del comportamento; ma il comportamento dice poco di ciò che lo genera. Se in gruppo sto zitto, un test di psicologia tende a dirmi che sono introverso; ma potrei stare zitto in pubblico perché sono talmente estroverso che penso che tutti siano stupidi e li lascio parlare... Si, sicuramente sono temi interessantissimi.... Giacomo sei un grande! Probabilmente il canale di divulgazione scientifica migliore su UA-cam
@@spanellaful beh ciò che hai detto è in parte incorretto. Innanzitutto la psicologia ha abbandonato da tempo la prospettiva puramente comportamentista (che quindi indaga solo il comportamento empirico) concentrandosi anche sulle facoltà cognitive come memoria, pensiero, apprendimento e emozioni. Ma soprattutto, non per forza il soggettivo è in contrasto con l'oggettività. La psicologia è in grado di creare teorie oggettive sulla mente umana senza tuttavia negare che la soggettività individuale è un fattore importante. È stato dimostrato che la psicologia è riuscita a prevedere con efficacia il comportamento umano proprio grazie alle sue teorie. Inoltre OGNI scienza è approssimativa e probabilistica, lo sono anche la fisica e la chimica, dunque ricercare una verità OGGETTIVA e UNIVERSALE che coincide al 100% con la realtà è impossibile (almeno dal punto di vista della scienza). Ci possiamo avvicinare alla verità al 99,99999%, questo si. E nulla...sul fatto della filosofia sono d'accordo, sicuramente ha dato un grande contributo allo studio della mente umana ma non è l'unico. Anzi direi che la psicologia ha dato il contributo maggiore dato che è il suo campo di studi specifico
Riprendendo l'esempio dell'essere introversi fatto da te. Uno psicoterapeuta non si limita ad osservare se sei silenzioso o meno. Indaga invece tramite self-report e introspezione (fatta dal paziente) i pensieri e emozioni del soggetto. Dunque se i miei pensieri sono "Ho paura del giudizio", "aspetto che qualcuno faccia amicizia con me" in quel caso allora sono introverso. Ma nessuno psicologo si fermerebbe a registrare il fatto che tu sia silenzioso, perché magari semplicemente che ne so, quella giornata ti senti un po' giù e non hai voglia di parlare con nessuno
@@spanellaful Le tue osservazioni sono molto buone, peccano però un po' di scarsa conoscenza della disciplina, che ci sta ovviamente Le questioni che poni sono infatti ampiamente affrontate nell'epistemologia della psicologia, che si è evoluta insieme alla disciplina stessa, fino ad avere l'approccio multidisciplinare che ha ora: fondere osservazione dei comportamenti, speculazione sulle motivazioni, indagine statistica delle soggettività individuali, neuroscienze, ecc Sicuramente la complessità (non difficoltà, parlo proprio di numero di contributi differenti) che caratterizza la disciplina è proprio ciò che rende difficile arrivare a sviluppi univocamente accettabili, ma si fa in ogni caso quello che si può Basti guardare a ciò che ha fatto la medicina negli ultimi secoli :)
Infatti alcune comunità di cornacchie della Spagna sono storicamente sociali e a differenza delle nostre i giovani spesso si trattengono presso il loro nucleo familiare per alcuni anni..... Inibendo l'istinto riproduttivo per assistere i genitori al nido
Penso che l'immagine di anteprima del corvo non sia casuale. È considerato un volatile molto intelligente nel regno animale. Sono troppo felice quando ricevo le notifiche dei tuoi video. Buona visione a meeeee 💜
Non è facile capire cosa sia la coscienza... Se non sbaglio il mondo scientifico non ha ancora definito esattamente cosa sia la vita (vedi il dibattito su virus e prioni). Quindi non ti sentire in colpa del video lungo, ma quando si parla di etica e filosofia conviene farlo sotto le stelle con un paio di birre ed una chitarra... ;)
Ha fatto rabbrividire anche me ma ti garantisco che durante una registrazione si fanno errori che non si farebbero mai durante una normale conversazione. Non sai quante volte, in fase di montaggio, ho dovuto eliminare spezzoni di video perché contenevano errori. Nel mio ultimo video avrò detto dieci volte "colmoni" invece di "collasso dei polmoni" 😅😅😅
Grazie per questo video interessantissimo, Giacomo. Un'enorme varietà di attività del nostro sistema nervoso avvengono senza coscienza: le percezioni, l'esperienza, l'apprendimento (di comportamenti, abilità motorie, soluzione di problemi), l'attenzione. Lo stesso accade probabilmente nel caso di molti animali. Non è che ci sono animali speciali che hanno una coscienza: siamo noi umani che siamo molto meno speciali di quello che riteniamo. La coscienza riflessiva è una sorta di realtà virtuale che copia analogicamente il mondo esterno e che contiene - fra le altre cose - un analogo di noi stessi: quello che diventa "IO". E' una questione di software, non di hardware e come tale è probabilmente appreso; non è detto che l'homo sapiens lo abbia sempre avuto. Potrebbe essere un costrutto culturale. Storia troppo lunga per questo poco spazio.
E' una questione di genoma umano,i nostri geni sono unici e come tali agiscono.Vi è un abisso tra l'uomo e tutti gi altri esseri viventi.Avere coscienza di sè non è la stessa cosa di avere i mezzi per aumentare la conoscenza di ciò che ci circonda.Il mio gatto,che amo, ha coscienza di me e capisce che il sintimento sia ricambiato; per quanto lo ami non riuscirò mai ad insegnargli gli elementi della lettura e della scrittura,in pratica non riuscirà mai a leggere e scrivere.E' perchè non possiede i geni adatti a questo scopo.Io sarei ben felice che imparasse,gli vorrei insegnare ad utilizzare il computer ma sò già che non potrà mai accadere.
Scusa il commento non inerente, devo ancora vedere il video, ma dopo i primi 10 secondi mi è balzata questa domanda nella testa. Ma abiti in un bunker che spari la luce della lampada sulla piantina? (inserirei la faccina che piange dal ridere ma sono da pc e non riesco a metterla, quindi mi avvalgo del semplice ma efficace LOL)
Giacomo non capisco dove sia il problema nell'ammettere che anche gli altri animali sono intelligenti, con sfumature differenti a seconda delle proprie necessità specie specifiche. Diciamo sempre che solo noi abbiamo scritto la divina commedia, ma in realtà solo uno lo ha fatto 😉 Comunque ti consiglio di leggere Mark Bekoff e anche la scimmia nuda di D. Morris. Il primo autore per comprendere che anche gli animali hanno emozioni intelligenze e coscienze, il secondo per ricordarsi che anche noi siamo animali mossi da motivazioni e istinti.
Il discorso iniziale basato sul linguaggio nostrano, umano, e che dunque si accinge nel descrivere la prospettiva dell'uomo, trovando difficoltoso e limitante nel descrivere quanto gli è esterno come in questo caso l'essere animale, mi ha ricordato una frase che lessi in uno dei libri di etologia di Danilo Mainardi. Mi premeva riportarla qua. «Ebbene, mi sono convinto che il linguaggio umano, per quanto concerne il comportamento, si sia culturalmente evoluto esclusivamente per descrivere il nostro. Per fare un esempio: si è scoperto che i pipistrelli con loro sonar si fabbricano mappe cognitive nell'area abitata. Hanno, è stato scritto, una "visione" ultrasonora del mondo. E la parola visione l'ho messa tra virgolette di proposito, proprio per spiegare che non ne esiste una adeguata. Perciò tiriamo in ballo la vista, che non c'entra. Che possiamo fare, d'altronde, per raccontare sensazioni che non possediamo? Ma non è solo questo. Sta di fatto, comunque, che le parole un po' per volta gli animali li umanizzano, il che vuol dire che non ci aiutano a comprenderli compiutamente [...]» -Danilo Mainardi ‹La bella zoologia›
Oddio l'autore del libro degli uccelli fa Ackerman di cognome!!!! È un Ackerman!! Deve essere fiero dei suoi antenati Levi e Mikasa che hanno combattuto contro Marley per la libertà fino alla fine!!!!!
Ma Giacomo, a Febbraio avevi promesso un video su Denisova ed evoluzione delle specie di tutti gli Ominidi ad ora conosciuti etc. Non mi pare di averlo visto, stiamo aspettando, facci sapere, ciao.
Mentre stavo in un circo, ho visto un'esibizione di cavalli che dovevano saltare degli ostacoli. Guardando il loro atteggiamento, ho notato che loro pensano, prima di saltare un ostacolo. Quindi, sono intelligenti. e gli elefanti? Che hanno una grossa memoria?
Io credo che sarà sempre impossibile scoprire se animali di specie diverse dalla nostra possono avere coscienza di esistere, perché gli animali non parlano il nostro linguaggio e noi non riusciremo mai a capire il loro
Comunque è bello pensare che siamo i più intelligenti. Possiamo fare tutto quello che fanno di intellettuale gli altri animali ma infinitamente meglio.
I tuoi video appaiono nell'esposizione molto spontanei, credo che questo ti costi del tempo in post produzione quando lo monti. Utilizzi uno script? Magari scrivendolo e leggendolo da un gobbo, risparmieresti tempo. (O lo fai già?)
Una conferenza scientifica avvenuta il 7 luglio 2012 a Cambridge si concluse con questa dichiarazione sulla coscienza negli animali: "...il peso delle prove indicano che gli esseri umani non sono unici a possedere i substrati neurologici che generano coscienza. Animali non umani, tra cui tutti i mammiferi e gli uccelli, e molte altre creature, tra cui polpi, possiedono anch'essi questi substrati neurologici" fonte: fcmconference.org/ The Cambridge Declaration on Consciousness: fcmconference.org/img/CambridgeDeclarationOnConsciousness.pdf
"Faccio fatica a contestualizzare la news in poco tempo. Una dote che per ora non ho..." Attenzione: non è nemmeno detto che sia possibile. Certi argomenti abbastanza tecnici hanno giocoforza bisogno di un'introduzione per spiegare il contesto a chi non è del campo. Se tu stessi facendo una lezione universitaria potresti dare per scontato un certo background nel tuo pubblico, cosa che non puoi fare quando fai divulgazione. Mi raccomando: rendi la cosa più semplice possibile, ma non andare oltre. Volevo anche aggiungere che io, personalmente, non trovo che i tuoi video siano troppo lunghi. Meglio quei 5 minuti in più che rendono il video più godibile, piuttosto che una sovrasemplicazione che toglie tutto il gusto al video.
Proprio due sere fa, parlando col mio migliore amico chiedevo se secondo lui gli animali avessero abbastanza "intelligenza" da essere consapevoli di essere quel tipo specifico di animale, cioè il cane è cosciente di essere un cane? Il dromedario sa di essere un dromedario? E quando vede un cammello pensa "Ehi ciao cammello, io sono dromeDario"
Domande tipiche dell'etologia. Un classico come Konrad Lorenz e i suoi discepoli può aiutare, almeno a specificare meglio le domande ... Poi, una teoria consolidata suppone che la forma di intelligenza degli uomini (si pensi al linguaggio) sia connessa con l'autocoscienza del sè individuale, a sua volta strettamente legata all'angoscia del senso della morte. Io so di essere io in quanto so che devo morire. Pare gli animali non abbiamo questo senso della propria morte, un senso cioè che va oltre il qui ed ora dell'animale...
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17:03 ok mi hai beccato..
Mi iscrivo contento?
Luk93
6:25 lo sapevo che barbascura era accuratissimo nel disegno
stavo bevendo il caffè quando sono arrivato a questo momento... un altro po' mi andava di traverso! genialeeee
Ahahah quel corvo è un genio, conosco persone che al suo posto sarebbero morte di fame ahahah
Sta rubrica è TOP!!!!!! Tanta roba davvero!
Molte grazie.
Il concetto di 'coscienza' ha molti aspetti filosofici che nella divulgazione scientifica vengono bypassati, di solito per sostenere tesi etiche anti speciste.
Per esempio quando si mostrano animali che si riconoscono allo specchio, o quando uno scimpanzé si arrabbia peer una trattamento iniquo commentato come coscienza morale.
Con questo termine si possono intendere molte cose, alcune delle quali solo umane, come quando si intende che riconosciamo un imperativo categorico, o ci poniamo domande esistenziali.
Giacomo, sei bravissimo e fai con passione il tuo lavoro di divulgazione scientifica "sei il nuovo Piero Angela"!
A parte il video molto interessante, ma la comparsa di BarbascuraX.....genio
Io preferisco un video lungo se le notizie della settimana sono interessanti, ne varrebbe la pena. Like se sei d'accordo con me 👇🏻
che cos'hai contro i video lunghi??? buuuuuuuu!!!!! altre newsssssss
Il fatto che non abbaino parole è perché fino ad adesso nessuno aveva pensato che i corvi fossero intelligenti. Secondo me bisognerebbe quantificare l'intelligenza, con una scala. Tipo intelligenza di primo tipo, si secondo tipo ecc, ovviamente i numeri più alti rappresentano intelligenze più sviluppati.
Intuito e GENIO e Sintesi... GRAZIE AMMO'
Matty Minetta
L'antenato comune chi era, Barbascura. 🤣
Avevo capito in che accezione era intesa coscienza, ma non ho potuto fare a meno di immaginare il grillo parlante che va da una cornacchia e le le dice: "Ciao, sono la tua coscien-" *crunch*
Aspetto il video sulle piante. Non esagerare che sono vegetariana. Ah ah ah, scherzo.
Ciao chiara, se si scoprisse che le piante hanno una coscienza e che possono provare anche il dolore smetteresti di essere vegetariana?
@@deplumas5435 io personalmente no, perché per nutrire gli animali servono comunque piante e in maggior quantità rispetto a quelle necessarie per nutrire un umano
@@deplumas5435 Bella domanda. In realtà io ho una concezione animistica del mondo biologico, quindi che le piante abbiano una qualche forma di coscienza lo do per scontato. Smetterei di mangiarle? Credo di no, perché i sassi sono un po' duretti, però darei ancora più valore al cibo e all'atto del mangiare. Piuttosto mi sposterei verso un regime di restrizione calorica, cosa che dovrei fare in ogni caso e a cui penso spesso.
Giacomo, fai un video in cui ci spieghi come riconoscere uno studio attendibile? O in cui elenchi le maggiori e più accreditate riviste/pubblicazioni scientifiche? O più in generale come distinguere le informazioni attendibili da quelle non attendibili? Insomma un video anti disinformazione/antibufale
Bisogna saper controllare soprattutto la rivista su cui sono scritti. Ci sono liste (quasi infinite) di riviste predatorie, ci sono anche motori di ricerca sui nomi di quelle inaffidabili. Poi un ottimo strumento per trovare studi abbastanza sicuro è Google scholar, motore di ricerca per le ricerche appunto. Poi oltretutto bisogna saper capire se in questi eventuali studi si dicano cose che "non stanno ne in celo me in terra" e se ce ne sono altri sullo stesso argomento, più ce ne sono e più sono dettagliati più un fenomeno animale, fisico o quel che sia si avvicina molto a quel che è nella realtà, insomma si arriva ad un punto dove ci si può avvicinare parecchio alla verità oggettiva, poi da lì ci si può trarre conclusioni però e importante che si parta da studi affidabili!
Manca Pinker in quella libreria :D! Consiglio "Illuminismo adesso"
A me piace quando fai video molto lunghi, dove ti perdi anche nelle numerose informazioni che ci vuoi dare. Mi fai compagnia 😅😌
Hai mai visto un uccello con la coscienza te?
@@stefanoregno7995 non ti seguo 😂
La parola esatta riguardo a quanto dici sulle cornacchie è Einbildungskraft imagination, immaginazione così come intesa dai filosofi del settecento inglese e tedesco
Bellissimo video! Trovo che sia un argomento interessantissimo e rivoluzionario (per gli esperimenti che si stanno facendo ora). farai anche un video che spiega la teoria di Woese contenuta nel nuovo libro di Quammen secondo cui i geni non si spostano solo in verticale (da antenati in sù lungo l'albero della vita) ma anche in orizzontale (tramite virus e batteri?) tra un ramo e l'altro (da uccelli a mammiferi etc). Io non ho ancora letto il libro e non riesco a capire bene cosa implichi
Di trasmissione genica orizzontale parlerò sicuramente!
Non ho ancora letto quel libro però.
Ciao Giacomo, hai mai letto "L'anello del re Salomone"? È un po' vecchiotto, mi pare degli anni 30, quindi non so se ci sono aggiornamenti a riguardo, ma gli animali descritti (vari uccelli, cani, pesci ecc) sembrano molto intelligenti e per certi versi "umani". Ti consiglio vivamente di leggerlo e sarebbe carino fare un video riflettendo sul significato dei comportamenti particolari di alcuni animali
Già letto!
Ovviamente molto bello, ma quelle era alla nascita dell'etologia!
Per la domanda sulle cornacchie... Io la chiamerei "appercezione trascendentale" (Kant), cioè quel centro dove le rappresentazioni "coagulano" e vengono messe in correlazione (semplificando molto)
Ma i testi/appunti dietro la camera invece che alla tua destra? Rubrica davvero fantastica, gran bel salto ancora più in alto
"presunzione" o "convinzione" potrebbe essere il termine più adatto... Se la cornacchia risponde "sì, ho visto l'immagine" anche quando non c'è, ma nel suo cervello lo schema è lo stesso di uno che ha visto l'immagine, vuol dire che è "convinta" che ci sia...
Hai video sui processi che causa e sulla
Funzione evolutiva del dolore? Le ostriche provano dolore?
13:49 se vogliamo fare una sorta di brainstorming qui nei commenti, io propongo immaginazione, che letteralmente significa "raffigurare nel pensiero". Peró è una parola forse troppo associata al pensiero dell'uomo, rende l'idea solo se presa nel significato letterale. Il problema di spiegare queste cose al grande pubblico è che abbiamo una dimensione molto antropocentrica per cui le parole semplici (che riusciamo ad idealizzare) vengono associate a comportamenti esclusivamente umani mentre i termini piú accurati per definire una cosa spesso risultano privi di significato a persone estranee al settore tecnico-scientifico.
Il canto stesso contrariamente a quanto si crede ha una parte culturale "di apprendimento" che se non trasmessa impedisce il riconoscimento dell'esemplare da parte dei suoi simili
anche questo video molto bello. credo sia una buona idea condensare a 2 argomenti; auguri per il tuo miglioramento,
da come ti cacano sulla macchina appena lavata non si direbbe che abbiano una coscienza o se ce l'hanno è molto sadica :-)
siccome sono nerd, utilizzo INT, SAG e CAR
INT 10
Il SciShow italiano sei. Bravo!
Il termine che stavi cercando è probabilmente appercezione rappresentativa [astratta] di tipo visivo o rappresentazione [astratta] appercettiva di tipo visivo (cakṣurvijñāna, manovijñāna e ālāyavijñāna a dirla con il buddhismo).
Chiedo all'autore se esiste qualcuno che ha mai affrontato una domanda che per dovrebbe essere ovvia, ma che apparentemente nessuno sembra porsi: quale è il vantaggio evolutivo dell'(auto)coscienza, visto che sembra una proprietà che appare emergere in tutti i gruppi animali in misura via via crescente nel corso della storia evolutiva?
In particolare per quanto riguarda noi, perché non siamo semplicemente degli zombi che interagiscono col loro ambiente come potrebbero fare dei robot molto complessi?
Sarebbe un peccato ridurre la durata dei video secondo me, ci sono molte cose interessanti da sapere
Senti te lo devo dire: sei un grande
Grazie Giacomino sei un dio fra noi uomini
Giacomo adoro questi argomenti. Per me bisognerebbe fare un esperimento. Prendere 100 corvi e 100 umani e metterli a risolvere gli stessi problemi di logica e adattamento.
Sarebbe curioso vedere chi vincerebbe la sfida e in quale percentuale :)
Purtroppo noi umani facciamo il grave errore di metterci come metro di paragone, dando per scontato che siamo il culmine dell'evoluzione. In realtà il discorso è molto più complesso.
Gli umani "vincerebbero" quasi sempre, se non sempre esclusi casi particolari di bassi livelli logici e cognitivi, dal momento che sono problemi creati da umani con strumenti umani. E come se su 200 persone a 100 venisse dato un problema con delle linee guida per risolverlo, mentre agli altri 100 venisse dato il problema senza il procedimento e in tutti i 200 casi nessuno aveva mai risolto un problema con quel tipo di procedimento prima d'ora.
@@vincenzocapasso9990 Vincenzo non sarei così convinto. Ci proverei. Sai perché? Perché i corvi sono allenati costantemente in Natura a risolvere problemi logici e pratici. Hanno molta più esperienza di noi.
Invece gli umani addomesticati (non i popoli tribali) hanno sempre maggiori difficoltà a risolvere o coordinare pensieri complessi e pratici proprio perché viviamo in una società che ci risolve sempre più facilmente i diversi problemi. Rendendoci sempre meno intelligenti nella vita quotidiana in fatto di logica e praticità.
L'intelligenza va educata e mantenuta attraverso l'esercizio costante. Cosa che gli esseri umani "civilizzati e domestici", troppo specializzati e settoriali astrattamente hanno sempre più difficoltà a fare!
In tal senso la differenza non sarebbe tra specie ma tra i differenti usi che abbiamo fatto dell'esercizio dell'intelligenza.
Detto ciò anche se gli esercizi sarebbero pensati da umani, sarebbero comunque esercizi di logica pratica, cosa molto facile da risolvere per animali allenati costantemente. Anzi magari per loro, visto che li abbiamo pensati noi, sarebbero anche fin troppo facili. Perché in Natura devono risolvere problemi assai più complessi.
Ad ogni modo chi può dirlo! Sarebbe curioso fare questo tentativo. Magari come dici tu, essendo pensati da umani, per umani sarebbero più facili; oppure no!
Intendo dire esercizi nella quale devi coordinare con praticità e ingegno almeno 5 differenti attività organizzate in termini di tempo e di logica per ottenere un risultato finale. E se sbagli un passaggio devi ricominciare da capo e cambia di nuovo tutto (cambiano le regole).
@@cesareideemusicali si ma tu stai parlando di oggetti che per noi hanno una chiara funzione, mentre i corvi devono essere allenati a capire come sfruttarli. Quello che dici tu è vero, però in questo caso le capacità logiche passano in secondo piano per gli uomini
@@vincenzocapasso9990 questo è da vedere! Perché i corvi si sanno adeguare a quello che trovano in Natura. Quindi saprebbero interpretare alcuni oggetti secondo un uso creativo. Mentre noi umani (animali domestici), poco affinati al pensiero laterale, siamo troppo abituati a usare una cosa per una cosa specifica.
Il Corvo appunto ha un pensiero laterale molto sviluppato!
Il fatto che per noi quegli oggetti hanno una chiara funzione per noi potrebbe essere un ostacolo! anzi dovendo organizzare questi giochini ne terrei conto, grazie :))
Sono d'accordissimo sull'ultima considerazione. Secondo me gli umani sono i più intelligenti in assoluto per quanto riguarda le capacità logico-sequenziali, ma è una vittoria di misura e da sola non sarebbe bastata a renderci l'unica specie che costruisce sedie e palazzi.
La capacità distintiva dei sapiens è, probabilmente, quella di sapere comunicare e organizzarsi in gruppi. Un uomo solo in una foresta, alla fine, non sarebbe nulla di più che una scimmia. Avete letto Sapiens di Harari?
In psicologia in realtà il lavoro su concetti, e relativi termini, quali "intelligenza", "coscienza" o "auto-coscienza" sono molto molto attivi, soprattutto ora che riusciamo ad indagare in molto più profondo il funzionamento anatomico che da origine a percezioni e comportamenti complessi. Probabilmente con l'avanzare della ricerca avremo dei termini più definiti e concreti.
Vero è anche che temi come questi rischiano di essere astratti e difficili sia da cogliere che trasmettere, nonché problemi con questioni cardine della nostra cultura come lo spirito, o, più seriamente, il libero arbitrio
Ah, come mi gasano questi temi ahahah
Io penso che la scienza tenda ad essere oggettiva. Il problema è che la psiche è totalmente soggettiva. Per capirci, se mi spezzo un femore, quella frattura è sostanzialmente analoga alla frattura al femore di chiunque altro. Se sono depresso, la mia depressione è unica ed irripetibile. In altre parole, nel campo psicologico la scienza vive una perenne contraddizione in quanto tende ad oggettivare ciò che è puramente soggettivo. Per questo motivo, secondo me, concetti come l’intelligenza e la coscienza sono affrontati con più precisione nella filosofia più che bella scienza. Anche perché la scienza tende a guardare “i dati”; con la conseguenza che la psicologia si trasforma in studio del comportamento; ma il comportamento dice poco di ciò che lo genera. Se in gruppo sto zitto, un test di psicologia tende a dirmi che sono introverso; ma potrei stare zitto in pubblico perché sono talmente estroverso che penso che tutti siano stupidi e li lascio parlare...
Si, sicuramente sono temi interessantissimi.... Giacomo sei un grande! Probabilmente il canale di divulgazione scientifica migliore su UA-cam
@@spanellaful beh ciò che hai detto è in parte incorretto. Innanzitutto la psicologia ha abbandonato da tempo la prospettiva puramente comportamentista (che quindi indaga solo il comportamento empirico) concentrandosi anche sulle facoltà cognitive come memoria, pensiero, apprendimento e emozioni. Ma soprattutto, non per forza il soggettivo è in contrasto con l'oggettività. La psicologia è in grado di creare teorie oggettive sulla mente umana senza tuttavia negare che la soggettività individuale è un fattore importante. È stato dimostrato che la psicologia è riuscita a prevedere con efficacia il comportamento umano proprio grazie alle sue teorie. Inoltre OGNI scienza è approssimativa e probabilistica, lo sono anche la fisica e la chimica, dunque ricercare una verità OGGETTIVA e UNIVERSALE che coincide al 100% con la realtà è impossibile (almeno dal punto di vista della scienza). Ci possiamo avvicinare alla verità al 99,99999%, questo si. E nulla...sul fatto della filosofia sono d'accordo, sicuramente ha dato un grande contributo allo studio della mente umana ma non è l'unico. Anzi direi che la psicologia ha dato il contributo maggiore dato che è il suo campo di studi specifico
Riprendendo l'esempio dell'essere introversi fatto da te. Uno psicoterapeuta non si limita ad osservare se sei silenzioso o meno. Indaga invece tramite self-report e introspezione (fatta dal paziente) i pensieri e emozioni del soggetto. Dunque se i miei pensieri sono "Ho paura del giudizio", "aspetto che qualcuno faccia amicizia con me" in quel caso allora sono introverso. Ma nessuno psicologo si fermerebbe a registrare il fatto che tu sia silenzioso, perché magari semplicemente che ne so, quella giornata ti senti un po' giù e non hai voglia di parlare con nessuno
@@spanellaful Le tue osservazioni sono molto buone, peccano però un po' di scarsa conoscenza della disciplina, che ci sta ovviamente
Le questioni che poni sono infatti ampiamente affrontate nell'epistemologia della psicologia, che si è evoluta insieme alla disciplina stessa, fino ad avere l'approccio multidisciplinare che ha ora: fondere osservazione dei comportamenti, speculazione sulle motivazioni, indagine statistica delle soggettività individuali, neuroscienze, ecc
Sicuramente la complessità (non difficoltà, parlo proprio di numero di contributi differenti) che caratterizza la disciplina è proprio ciò che rende difficile arrivare a sviluppi univocamente accettabili, ma si fa in ogni caso quello che si può
Basti guardare a ciò che ha fatto la medicina negli ultimi secoli :)
@@enricomiccoli9807 vale come risposta a tutti i messaggi: mi sembra tu abbia ampiamente dipanato il problema :)
Infatti alcune comunità di cornacchie della Spagna sono storicamente sociali e a differenza delle nostre i giovani spesso si trattengono presso il loro nucleo familiare per alcuni anni..... Inibendo l'istinto riproduttivo per assistere i genitori al nido
Purtroppo non ho capito l'esperimento del segnale visivo e cosa implica
Penso che l'immagine di anteprima del corvo non sia casuale. È considerato un volatile molto intelligente nel regno animale. Sono troppo felice quando ricevo le notifiche dei tuoi video. Buona visione a meeeee 💜
E' una cornacchia nera, la stessa degli esperimenti nel secondo blocco
@@EntropyforLife giusto, grazie 😁 ho visto tutto il video, non vedo l'ora di leggere l'articolo e il post di AB 🤙 sempre in gamba
Non è facile capire cosa sia la coscienza... Se non sbaglio il mondo scientifico non ha ancora definito esattamente cosa sia la vita (vedi il dibattito su virus e prioni). Quindi non ti sentire in colpa del video lungo, ma quando si parla di etica e filosofia conviene farlo sotto le stelle con un paio di birre ed una chitarra... ;)
Come se pensino? 😱
Il congiuntivo imperfetto sta diventando uno sconosciuto!
13:03
🤣era troppo concentrato sul contenuto da esporre. Il primo premio del accademia della crusca può aspettare.
Ha fatto rabbrividire anche me ma ti garantisco che durante una registrazione si fanno errori che non si farebbero mai durante una normale conversazione. Non sai quante volte, in fase di montaggio, ho dovuto eliminare spezzoni di video perché contenevano errori. Nel mio ultimo video avrò detto dieci volte "colmoni" invece di "collasso dei polmoni" 😅😅😅
@@Panthalassa_Elvira_Antonucci vero... è comprensibile 🙂
Grazie per questo video interessantissimo, Giacomo.
Un'enorme varietà di attività del nostro sistema nervoso avvengono senza coscienza: le percezioni, l'esperienza, l'apprendimento (di comportamenti, abilità motorie, soluzione di problemi), l'attenzione. Lo stesso accade probabilmente nel caso di molti animali.
Non è che ci sono animali speciali che hanno una coscienza: siamo noi umani che siamo molto meno speciali di quello che riteniamo.
La coscienza riflessiva è una sorta di realtà virtuale che copia analogicamente il mondo esterno e che contiene - fra le altre cose - un analogo di noi stessi: quello che diventa "IO".
E' una questione di software, non di hardware e come tale è probabilmente appreso; non è detto che l'homo sapiens lo abbia sempre avuto. Potrebbe essere un costrutto culturale.
Storia troppo lunga per questo poco spazio.
E' una questione di genoma umano,i nostri geni sono unici e come tali agiscono.Vi è un abisso tra l'uomo e tutti gi altri esseri viventi.Avere coscienza di sè non è la stessa cosa di avere i mezzi per aumentare la conoscenza di ciò che ci circonda.Il mio gatto,che amo, ha coscienza di me e capisce che il sintimento sia ricambiato; per quanto lo ami non riuscirò mai ad insegnargli gli elementi della lettura e della scrittura,in pratica non riuscirà mai a leggere e scrivere.E' perchè non possiede i geni adatti a questo scopo.Io sarei ben felice che imparasse,gli vorrei insegnare ad utilizzare il computer ma sò già che non potrà mai accadere.
Ciao. Conosci il prof Vallortigara?
NON DEVI il giusto TEMPO
Continua pure a spendere il tempo come credi
14:00 "Date un nume a questa cosa"
Da profano, così a pelle: "rappresentazione//modello interno del mondo"?
Scusa il commento non inerente, devo ancora vedere il video, ma dopo i primi 10 secondi mi è balzata questa domanda nella testa. Ma abiti in un bunker che spari la luce della lampada sulla piantina? (inserirei la faccina che piange dal ridere ma sono da pc e non riesco a metterla, quindi mi avvalgo del semplice ma efficace LOL)
Grazie per questo video.
Giacomo non capisco dove sia il problema nell'ammettere che anche gli altri animali sono intelligenti, con sfumature differenti a seconda delle proprie necessità specie specifiche. Diciamo sempre che solo noi abbiamo scritto la divina commedia, ma in realtà solo uno lo ha fatto 😉
Comunque ti consiglio di leggere Mark Bekoff e anche la scimmia nuda di D. Morris. Il primo autore per comprendere che anche gli animali hanno emozioni intelligenze e coscienze, il secondo per ricordarsi che anche noi siamo animali mossi da motivazioni e istinti.
Il discorso iniziale basato sul linguaggio nostrano, umano, e che dunque si accinge nel descrivere la prospettiva dell'uomo, trovando difficoltoso e limitante nel descrivere quanto gli è esterno come in questo caso l'essere animale, mi ha ricordato una frase che lessi in uno dei libri di etologia di Danilo Mainardi.
Mi premeva riportarla qua.
«Ebbene, mi sono convinto che il linguaggio umano, per quanto concerne il comportamento, si sia culturalmente evoluto esclusivamente per descrivere il nostro. Per fare un esempio: si è scoperto che i pipistrelli con loro sonar si fabbricano mappe cognitive nell'area abitata. Hanno, è stato scritto, una "visione" ultrasonora del mondo. E la parola visione l'ho messa tra virgolette di proposito, proprio per spiegare che non ne esiste una adeguata. Perciò tiriamo in ballo la vista, che non c'entra. Che possiamo fare, d'altronde, per raccontare sensazioni che non possediamo? Ma non è solo questo. Sta di fatto, comunque, che le parole un po' per volta gli animali li umanizzano, il che vuol dire che non ci aiutano a comprenderli compiutamente [...]»
-Danilo Mainardi ‹La bella zoologia›
Oddio l'autore del libro degli uccelli fa Ackerman di cognome!!!! È un Ackerman!! Deve essere fiero dei suoi antenati Levi e Mikasa che hanno combattuto contro Marley per la libertà fino alla fine!!!!!
Eh?
Altri video in collaborazione con gio pizzi li farai?
Ehi, quei video di Zoosparkle e Barbascura li ho visti da poco! 🙈🙈🙈
Ciao, posso chiederti che percorso universitario hai seguito?
Avresti potuto mettere anche una terza news ^_^
Credo che alcuni tempi semplicemente necessitino di tanto tempo perció w i video lunghi e complessi
6:20.. cosa ci fa Barbascura??😂
Ma Giacomo, a Febbraio avevi promesso un video su Denisova ed evoluzione delle specie di tutti gli Ominidi ad ora conosciuti etc.
Non mi pare di averlo visto, stiamo aspettando, facci sapere, ciao.
Arriveranno
Sicuramente più , di molte persone
TUTTO ok EvoDevo! ahahahh TY
Mentre stavo in un circo, ho visto un'esibizione di cavalli che dovevano saltare degli ostacoli. Guardando il loro atteggiamento, ho notato che loro pensano, prima di saltare un ostacolo. Quindi, sono intelligenti. e gli elefanti? Che hanno una grossa memoria?
Io credo che sarà sempre impossibile scoprire se animali di specie diverse dalla nostra possono avere coscienza di esistere, perché gli animali non parlano il nostro linguaggio e noi non riusciremo mai a capire il loro
Come mai non hai menzionato Alex?
9:02 pazzesco, è l’immagine di caricamento di Photoshop 😂
Comunque è bello pensare che siamo i più intelligenti. Possiamo fare tutto quello che fanno di intellettuale gli altri animali ma infinitamente meglio.
DONATOOOH, IL BONUS PER I CORVI COSCIENTIIII
Il mio sì. Difatti ogni volta che pensa o vede una tipa nuda si gonfia .
E senza che gli chieda io di farlo.
Appercezione può andare?
I tuoi video appaiono nell'esposizione molto spontanei, credo che questo ti costi del tempo in post produzione quando lo monti. Utilizzi uno script? Magari scrivendolo e leggendolo da un gobbo, risparmieresti tempo. (O lo fai già?)
3:13 ammettete che l'avete visto sotto le spalle. Paghiamo tutti
secondo me loro ragionano a compartimenti ...
Entropy io sapevo che gli uccelli hanno un sistema di locazione ricorsivo allo stesso modo del linguaggio umano, è vero?
Una conferenza scientifica avvenuta il 7 luglio 2012 a Cambridge si concluse con questa dichiarazione sulla coscienza negli animali:
"...il peso delle prove indicano che gli esseri umani non sono unici a possedere i substrati neurologici che generano coscienza. Animali non umani, tra cui tutti i mammiferi e gli uccelli, e molte altre creature, tra cui polpi, possiedono anch'essi questi substrati neurologici"
fonte: fcmconference.org/
The Cambridge Declaration on Consciousness: fcmconference.org/img/CambridgeDeclarationOnConsciousness.pdf
mi pare che fra noi umani e i primati ci sia una differenza di 2 cromosomi.. quindi non darei per certo che apparteniamo alla stessa famiglia
L intelligenza è diversa dalla coscienza
GRAZIE PER LE FONTI ORA CIAO
c'è un product placement di Barbascura X
Una delle parole è calcolatrice
Comunque top rubrica
Ma i video sulla frutta non li fai più?
Sabato o domani ne esce uno sul secondo canale.
@@EntropyforLife evviva!
Io direi: primo canale con video di massimo 15minuti mentre il secondo canale fatto di video approfondimento 🙂.
ma questa cosa l'aveva già scoperta San Francesco 8 secoli fa 🙂
Che cos’è la coscienza?
Eh
Domanda:Gli uccelli hanno una coscienza?
Risposta:Il mio assolutamente no!!!
"Faccio fatica a contestualizzare la news in poco tempo. Una dote che per ora non ho..."
Attenzione: non è nemmeno detto che sia possibile. Certi argomenti abbastanza tecnici hanno giocoforza bisogno di un'introduzione per spiegare il contesto a chi non è del campo. Se tu stessi facendo una lezione universitaria potresti dare per scontato un certo background nel tuo pubblico, cosa che non puoi fare quando fai divulgazione.
Mi raccomando: rendi la cosa più semplice possibile, ma non andare oltre.
Volevo anche aggiungere che io, personalmente, non trovo che i tuoi video siano troppo lunghi. Meglio quei 5 minuti in più che rendono il video più godibile, piuttosto che una sovrasemplicazione che toglie tutto il gusto al video.
Giacomo ti amo, ti vuoi mettere con me ti pregoooo.. il motivo per il quale sono a biologia
La coscienza è un istinto, di Michael Gazzaniga
Proprio due sere fa, parlando col mio migliore amico chiedevo se secondo lui gli animali avessero abbastanza "intelligenza" da essere consapevoli di essere quel tipo specifico di animale, cioè il cane è cosciente di essere un cane?
Il dromedario sa di essere un dromedario? E quando vede un cammello pensa "Ehi ciao cammello, io sono dromeDario"
Domande tipiche dell'etologia. Un classico come Konrad Lorenz e i suoi discepoli può aiutare, almeno a specificare meglio le domande ... Poi, una teoria consolidata suppone che la forma di intelligenza degli uomini (si pensi al linguaggio) sia connessa con l'autocoscienza del sè individuale, a sua volta strettamente legata all'angoscia del senso della morte. Io so di essere io in quanto so che devo morire. Pare gli animali non abbiamo questo senso della propria morte, un senso cioè che va oltre il qui ed ora dell'animale...
Tutti hanno una coscienza
Una volta un corvo mi è venuto sotto minacciandomi per andare via dalla panchina, alla fine me ne sono dovuto andare
Potevo calpestarlo perché l avevo intimato mettendogli il piede sopra il suo becco ma non ne ha voluto sapere
La Coscienza ha l'uccello?
6:21 hahahahaha, hai usato il video di barbascura
Giacomo che ne diresti di" intelligenza figurativa" per descrivere questo fenomeno nei corvi?
si.. tutti gli animali hanno coscienza e intelligenza. non è un diritto solo umano
Secondo me chi ha messo dislike e xe il suo uccello di coscienza non ne ha 🐵
SOLANA time STAM
Il mio si
Il mio uccello ogni tanto ha dei sensi di colpa
Si può dire che gli umani siano intelligenti?
Vuoi parlare della notizia dei geni ereditati dai Neanderthal correlati con forme più gravi di COVID?
Probabilmente giovedì