Da ex store manager di fumetteria, sempre a stretto contatto con i ragazzi, potrei portare molti esempi di scuola/lavoro ma parlerò brevemente di due casi diretti e recenti (Senza nomi e riferimenti, per ovvie ragioni). E mi scuso già da ora per la lunghezza, ma credo sia necessario per far capire cosa intendo. Il primo: - Il professore, che tiene molto ai propri ragazzi, di una scuola vicina ci propone di partecipare al programma con uno dei suoi ragazzi. Il ragazzo ha bisogno di quelle ore, a noi fa sempre comodo una mano in più... accettiamo. Tutti (Due professori e le compagne di classe, che erano clienti fisse) mi dicono che si tratta di un ragazzo molto timido e difficilmente lo si sente parlare. Prendo nota. Così come prendo nota di un "problema", il vederlo solo una volta alla settimana (Che per far intraprendere un percorso di apprendimento a qualcuno è un po' limitativo). Primo giorno. Effettivamente è timidissimo, a malapena mi dice il suo nome. Inizio dalle basi di un negozio: la pulizia. Cose semplici. Spolverino e spazzare, una quindicina di minuti in tutto, poi laverò io dopo la chiusura (Per fargli capire che sono compiti grami ma che tutti devono fare). Per quanto dica di averlo già fatto altre volte è palese il contrario xD Ma non lo redarguisco, in fondo è lì gratis (La cosa mi metteva molto in imbarazzo :| ), semplicemente gli suggerisco e mostro metodi più efficaci e veloci. Le prime volte fatico a trovargli compiti che non siano pesanti o noiosi e che al tempo stesso per ora non siano di responsabilità, qualcuno mi suggerisce di fargli pulire il bagno (Suggerimento ignorato). Provo ad entrare un po' in dialogo con lui. Nei giorni seguenti gli spiego i criteri di allestimento espositivo, gli mostro come ci si approccia ad una spedizione di fumetti, le differenze di approccio con altri tipi di spedizione (Ad esempio inizio già a dargli qualche compito in più su giochi da tavolo e miniature). Nel mentre cerco di dosare bene il dialogo e le pause (Mi ripeto di nuovo che è lì senza ricevere paga e di sicuro vorrebbe essere da altre parti). Già dopo poche volte vedo che inizia ad aprirsi e parlare liberamente e tranquillamente, riesco a capire i suoi gusti ed i suoi hobby. Gli faccio scegliere la musica d'ambiente, inizio a farlo interagire con i clienti, loro gli spiegano dei giochi e lui li impara. La volta dopo faccio spiegare a lui quei giochi, fa fatica ma ci riesce e lega con altri clienti. Dopo poche settimane già parla con tutti. Ogni giorno la prima cosa che deve fare è dare la rapida pulita, poi man mano inizio a fargli vedere come si fanno altre cose sempre cercando di dosare bene i tempi tra pausa e lavoro. Gli mostro come si usa il gestionale, una cosa delicata ma che sembra imparare in fretta. Inizio anche a farmi dare una mano nell'assegnare le spedizioni di fumetti, un compito più delicato di quel che possa sembrare (Sbagli qualcosa vai poi a capire dov'è l'errore e diventa tutto tempo perso), ed impara a farlo sempre meglio. Nel mentre gli aumenta sempre più la parlantina ed apparentemente la sicurezza. Insomma... Credo che la scuola/lavoro gli sia servita decisamente e, anche se non farà questo lavoro, potrà fruire in futuro dell'esperienza acquisita (Soprattutto nel rapportarsi agli altri). Il secondo: - Contemporaneamente una cliente, vedendo il ragazzo, se la prende a male perché da tempo chiedeva di venire a lavorare da noi e che la sua tutor la vuole assegnare ad un hotel. Mi chiede se posso scrivere alla prof. Le faccio un colloquio, lo passa e mi convince. Scrivo alla sua prof. e quest'ultima non sembra essere molto per la quale e dalla sua mail è palese la sua considerazione (lavoro degradante) nei confronti delle fumetterie (O magari aveva capito fumerie... Mah... Non lo sapremo mai). Chiede garanzia di farla lavorare a contatto con il pubblico (In realtà usò altri termini, tanto da farmi dubitare che non sapesse neppure di cosa stesse parlando) e le rispondo che il compito sarebbe proprio quello di relazionarsi con i clienti. Nessuna risposta. Salta poi fuori che la ragazza, per la professoressa (Parlarono a scuola un paio di giorni dopo), può e deve puntare ad un lavoro migliore (No, ma... grazie eh! xD ) e la manda all'hotel. Lì finisce a fare lavori dove non vede mai nessun cliente e non le insegnano nulla approfittandosene. Dopo qualche settimana lo fa sapere alla professoressa che rescinde l'accordo e la manda ad un'agenzia di viaggi dove invece può almeno mettere a frutto la conoscenza delle lingue parlando al telefono con i clienti ed imparando alcune cose dalle ragazze che gestiscono l'agenzia. Bonus: - Ai miei tempi (Eh sì, sono più anziano di te Shy xD Fra un po' potrò mangiare solo morbidi canederli... brrr...), da geometra, nell'estate tra quarta e quinta (Maledetti T_T Volevo guadagnare soldi con la vendemmia) venni mandato a lavorare in comune per tre mesi (5 giorni alla settimana). Anche lì un passettino alla volta. Si partì dal pulire, poi capire questo e quello, rispondere al telefono, chiedermi pareri tecnici e addirittura farmi fare i calcoli per l'installazione sulla tangenziale delle prime barriere fonoassorbenti della città (Ero all'ufficio ambiente). Un'esperienza che mi diede tantissimo e se tornassi indietro la rifarei sicuramente. In quest'ultimo caso però io ricevetti 800.000 lire (Per i giovani... Sembrano chissà quanto ma sarebbero circa 400 euro d'oggi, che per tre mesi... Come dire...), poco ma comunque qualcosa. Cosa voglio dire con 'sto papiro lungo ma necessario? Ritengo che l'esperienza dell'alternanza scuola/lavoro sia giustissima ma che al tempo stesso vada molto migliorata. Perché se è vero che la ragazza del secondo caso venne spostata è anche vero che altri ragazzi (I quali mi han raccontato direttamente l'esperienza) non sono stati altrettanto fortunati rimanendo, pur avendo segnalato la cosa, a pulire cessi e basta. Il tutto sta nel non approfittarsi della situazione e di vigilare seriamente che questo tipo di tirocinio sia effettivamente formativo per la persona che deve intraprenderlo. E sarebbe anche opportuno fare in modo di trovare i fondi per garantire almeno un minimo salario/rimborso (Chiamatelo come volete), cosa che potrebbe rivelarsi anche utile al fine di insegnare ai ragazzi una buona gestione dei soldi. Butto lì... Il bonus cultura poteva essere erogato in questo modo, come compenso per l'alternanza scuola/lavoro, nell'ottica di una formazione a 360° dell'individuo (apprendimento/formazione lavorativa/formazione culturale). E adesso smetto altrimenti lo usate per addormentarvi questa sera xD
Soprattutto con "E adesso smetto altrimenti lo usate per addormentarvi questa sera" xD Grazie e complimenti per averlo letto tutto. Nella fretta ho lasciato la punteggiatura sulla tastiera ^^' Spero si comprenda comunque...
Certamente! Con l'intervento volevo proprio far capire che approvo l'iniziativa ma al tempo stesso bisogna stare molto attenti a come la stessa viene sviluppata visto che è tutto in mano ai singoli. In questo discorso rientrano anche le modalità con le quali viene spiegata l'iniziativa ai ragazzi da parte dei professori, cosa che condizionerà anche il modo in cui la percepiranno (E da questo dipenderà anche il loro segnalare o meno eventuali abusi nell'accordo da parte del datore che li prenderà in custodia). Inoltre capisco cosa intendi dicendo che il bonus diventerebbe uno "stipendio" però ti posso dire che (E' una cosa che mi è arrivata parecchio chiara parlando con la mia folta clientela di ragazzi in età bonus cultura o prossimi ad averlo) erogato come viene fatto adesso il bonus cultura viene preso come un regalo e dalla maggior parte di loro sperperato senza pensarci un secondo. Solo in pochissimi, dei miei, lo hanno speso in modo assennato ed effettivamente per farsi una cultura (Una ragazza lo spendeva in libri con temi riguardanti l'università futura, cinema e teatro). La quasi totalità li ha spesi in videogiochi o simili, indice anche dello scarso controllo visto che non era un prodotto incluso nelle modalità. Sicuramente erogarlo nel modo in cui accennavo sopra potrebbe non essere permesso o comunque potrebbe portare altri problemi, ma al momento è stato fatto come se io andassi al parco e regalassi 500 euro al primo ragazzo che passa dicendogli "Fai in modo che possano aiutarti". Qualcuno li utilizzerà nel modo corretto e più utile alla propria formazione come persona, una gran parte invece no... E così non sono solo soldi buttati ma rischi anche di mandare un messaggio estremamente deleterio. Per quanto riguarda invece il far sì che lo stipendio venga pagato da chi riceve la prestazione purtroppo non è molto fattibile (Anche se, come dici tu, sicuramente cambierebbe l'atteggiamento nei confronti di chi si ha in tutor). Ci sono programmi, dedicati a ragazzi "difficili", dove metà stipendio (La metà di una quisquilia perché si tratta di pochissime ore alla settimana) viene fornito dal datore e metà dalla regione, però anche così sono poche le aziende che partecipano (Noi lo avevamo fatto per un periodo). Per vari motivi, non solo economici. Si potrebbe fare, ma affinché possa funzionare (Ovvero essere appetibile ad un'azienda) devi impostare degli incentivi. Quella del periodo poi è purtroppo una questione molto delicata. Sono perfettamente d'accordo con te che sottrarre altre ore all'attività formativa scolastica non sia per nulla una bella cosa, però è anche vero (Vedendo anche amici) che molti si trovano in condizioni famigliari da dover andare a fare dei lavoretti durante l'estate (E magari già aiutano i genitori durante l'anno scolastico). E torniamo al discorso retributivo. Se dovessero ricevere dei rimborsi per l'attività effettuata durante l'estate ok, ma se fosse gratis sarebbe un gran problema per alcuni. E' il solito problema del dover trovare il giusto equilibrio, ma lo si può fare solo se si conoscono effettivamente le situazioni sul campo così da predisporre dei bilanciamenti là dove ci sono problematiche.
Premettendo che concordo con te su praticamente tutto, e se chi accoglie gli studenti nell'alternanza fosse ben disposto ad insegnare come te, allora qualunque impiego sarebbe valido a parer mio... Un ultima cosa un po' a parte... La mia prof di lettere delle medie mi contestava l'esistenza della parola "fumetteria", credeva me la fossi inventata. Me l'ha fatta cercare sul dizionario davanti a tutta la classe. Ci è rimasta male, poverina.
Ciao Shy! Sono Luca! Sono al terzo anno di Liceo Scientifico! E sono un novellino dell'alternanza scuola-lavoro! Volevo giusto correggere alcuni punti del tuo discorso che non mi tornano! In realtà le fatidiche 200 ore che si devono fare sono per la maggior parte (è con maggior parte intendo quasi tutte) in orario pomeridiano! Quindi tu non mi alterni un bel niente, tu rubi il tempo alla mia vita! Io il pomeriggio studio, vado in palestra, gioco ai videogiochi, poi ho un canale UA-cam e mi dedico anche a quello. Chi è lo Stato per occuparmi quel tempo che io potrei utilizzare per vivere la mia vita? Specialmente quando questo tempo viene SPRECATO! Perché si Shy, è sprecato assolutamente Sono un ragazzo dello scientifico, mi aspetto un'alternanza inerente alla matematica, fisica, chimica e biologia! Ma alla mia scuola non viene fatta in questo ambito, ma in tutt'altri! Spero di essermi fatto capire! Del resto completamente d'accordo con la tua idea! Un saluto! ;)
FortuTheGamer ciao non per blastare nessuno (non sono razzista ma....), ma lo stato per costituzione potrebbe chiederti la vita se volesse, e tu dovresti essere pronto e orgoglioso di immolarla per la causa comune, quindi dire chi è lo Stato per chiedermi del tempo della mia vita, mi sembra un discorso molto arrogante e poco pratico. Per quanto riguarda l'Alternanza direi sicuramente che si potrebbe organizzare meglio, in base alle competenze specifiche d'indirizzo, ma c'è anche da dire che non è questo lo scopo dell'Alternanza, è quello di far affacciare una persona nel mercato del lavoro, non di potenziare le materie che si studiano o di indirizzamento post scolastico, soprattutto se si parla di licei. Che poi ci siano degli episodi di sfruttamento poco ma sicuro, ma sminuire un programma del genere per degli episodi sporadici, sarebbe come sminuire tutte le rivendicazioni studentesche in merito perchè qualche ragazzo in una ditta ha rubato dei soldi... che sicuramente anche questo sarà successo. Io almeno la penso così; 7 anni fa partecipai al mio primo stage in una farmacia (facevo il classico), e mi sono trovato così bene che sono voluto rimanare per un mese in più, senza percepire un euro, e l'anno seguente feci la stessa cosa. Magari la mia di esperienza sarà stata molto positiva, ma mi sarei perso molto nel non farla e mi sarei molto incazzato se qualcuno mi avesse detto che fosse una cagata a priori, soprattutto all'epoca dei fatti, e non ora a posteriori. Forse la tua di esperienza è molto negativa, non ti conosco, però se ad esempio la scuola non attiva tirocini abbastanza interessanti e stimolanti, non è colpa della legge o dello Stato, ma della scuola, a mio avviso.
Ciao Shy, per quanto riguarda alternanza scuola lavoro (ASL) a mio avviso non hai parlato di un importante fattore: il tempo. Infatti per molti liceali (me compreso) è molto difficile stare al passo con la scuola e magari svolgere un’altra attività come lo sport, se poi si aggiunge anche l’ASL il tempo a disposizione per studiare o comunque riuscire a svolgere tutte le proprie mansioni si annulla quasi completamente. Moltissimi ragazzi hanno problemi con lo studio e l’alternanza non aiuta. In oltre quest’ultima NON viene fatta solamente nelle aziende che anzi forniscono questa esperienza solo nel quarto anno, ma spesso le attività vengono organizzate dalla scuola stessa e consistono talvolta in corsi o lezioni molto simili a quelle che normalmente si svolgono nelle aule. In conclusine a mio parere le esperienze ASL oltre a richiederti molto tempo (che non tutti possono permettersi) sono anche organizzate male e non hanno come scopo ultimo quello di avvicinare gli studenti all’ambiente lavorativo, ma anzi sembrano organizzate proprio per boicottare quest’idea facendo passare come ore di alternanza semplici lezioni che si svolgono fuori dall’orario scolastico. Un saluto da Alex.
già.. io quest'anno sono in terza e stanno cominciando a farci a pieno di corsi, anche sovrapposti l'uno all'altro perchè "dovete pure fare delle ore di alternanza all'interno della scuola perchè altrimenti non ce la fate a farne 200", così noi saltiamo tantissime ore di lezione che si aggiungono al fatto che siamo già siamo indietro col programma Così i prof devono andare più veloci nello spiegare, e noi abbiamo una valanga di roba da studiare.. combinare il tutto con lo sport e le altre attività extrascolastiche è una cosa difficilissima..
Qua bisognerebbe porsi un dilemma etico paragonabile alle 5 persone su una rotaia: faccio fare la ASL in orario extrascolastico e si arrangiano loro o sacrifico il programma per far fare la ASL in orario scolastico?
Ragazzi che frequentano le superiori: avete la mia totale solidarietà. Sono uscita 4 anni fa dal liceo e comprendo perfettamente le vostre difficoltà. Qui non si tratta solo di buona scuola, ma di rivalutare proprio un sistema scolastico che scricchiola per la ruggine e che anno dopo anno diventa sempre piú obsoleto. Io auspico per un futuro migliore che ci si adegui un po' di piú al sistema adottato dai paesi nordici ed impedire questa folle suddivisione dei licei e degli istititi fatta con l'accetta, come se un ragazzino di 13 o 14 anni sapesse già cosa fare da grande. Ma per favore...
Caro Shy, sono un insegnante di meccanica all'ITIS, mi occupo dei progetti di alternanza scuola lavoro e sono stato tutor scolastico negli ultimi due anni. Significa che mi prendo la responsabilità di controllare che l'inserimento in azienda dello studente, un mio studente anche in classe, sia il migliore possibile. Io li faccio i controlli, andando in azienda almeno una volta a settimana. Parlo con il ragazzo ed il tutor aziendale, ovvero la persona in azienda che ha la responsabilità. L'anno scorso abbiamo escluso un'azienda perchè non assicurava standard di sicurezza sufficienti e abbiamo parlato con le aziende nel momento in cui lo studente mi riferiva che veniva relegato ad una sola mansione ripetitiva per troppo tempo. Abbiamo anche avuto grosse soddisfazioni con studenti che dopo il periodo di ASL a Maggio sono stati assunti con contratto regolare per tutta l'estate perchè bravi e capaci. Io non la vedo male, è una cosa nuova e molte scuole sono ancora indietro con la macchina organizzativa. Gestire flussi di anche 5-600 studenti vi assicuro non è facile.
Sì, li è un altro discorso perchè è più difficile individuare percorsi validi, però fanno la metà delle ore. In ogni caso, se vogliono, possono organizzare cose belle. Noi del settore tecnologico siamo abituati da sempre a questo genere di cose, semplicemente è aumentata l'intensità. Al liceo non hanno per nulla la concezione e devono abituarsi
io porto la mia esperienza da studente del liceo scientifico: premetto che son d'accordo con l'alternanza all'itis, al liceo è pressochè inutile! Da noi non abbiamo alcuna preparazione al lavoro pratico ma solo a quello di ricerca, alla nostra scuola tutti quelli che han fatto l'alternanza sono finiti a fare fotocopie o sistemare gli scaffali perchè non potevamo neanche fare certi lavori(chiedono anche abilitazioni o conoscenze che ovviamente la scuola dice che non abbiamo, quindi lavorare con gli strumenti è impossibile), su 21 persone solo 3 (2 veterinario ed uno da un urologo) hanno avuto un'esperienza sensata perchè assistevano al lavoro durante la giornata, gli altri hanno cazzeggiato o fatto lavori inutili perchè o la scuola non trovava aziende(preferiscono quelli dell'itis perchè possono lavorare) o le aziende stesse non potevano farci lavorare, io so cosa vuol dire lavorare perchè durante le vacanze estive lavoro in una fonderia e posso dire che l'esperienza fatta da tutti durante quella settimana è stata inutile, uno spreco di tempo ed ora tolte alle lezioni
Mah, avrei potuto capire se si fosse parlato di lavoro retribuito, ma in questo caso mi viene da stare dalla parte di chi è contro alla questione. Per carità, le esperienze sono sempre utili per formarsi, ma nel corso del mio processo di crescita scolastica, i "lavoretti" (che poi erano lavori a tutti gli effetti) li ho fatti di mia spontanea volontà, o in qualche caso anche con una spinta da parte della mia famiglia, ovviamente nel corso del periodo estivo quando si voleva avere in tasca qualche soldo per poi andare a comprarsi quel che si voleva. Anche il semplice "cercare un lavoro" è un processo formativo, e quando vedi che non sei necessario per i motivi più disparati, quello è il primo passo da dover fare per entrare nella mentalità del contesto lavorativo (quantomeno secondo il mio punto di vista) Però, per l'appunto, si parla di lavoro normalmente remunerato; così mi sembra quasi di sentire il classico dirigente che ti viene a dire "ti pago in esperienza", ed onestamente in un simile stato mi sentirei un poco preso in giro. A questo punto, preferisco continuare a passare quel mese sotto il peso dei libri, studiando
una volta tanto sono d'accordo con te, sono un perito elettrotecnico e quando ero nel triennio dell'istituito tecnico ci erano stati proposti degli stage estivi in aziende del settore, li avevamo tutti snobbati come un "questi vogliono che lavoro gratis! ma stiamo scherzando? prima dare soldi poi vedere cammello!" devo al discorso del mio professore di impianti elettrici la posizione professionale che ricopro oggi, se non mi avesse convinto, dedicando un'intera lezione solo a farci capire quanto fosse importante non perdere questa opportunità oggi non avrei un posto fisso in una grande azienda. Ritengo quindi che, non potendosi affidare al buon senso ed alle doti di oratore di un professore di impianti, sia necessario rendere la cosa obbligatoria, gli studenti capiranno dopo perchè era importante partecipare.
Ciao Shy! Io ti porto l'esperienza di un ex studente d'alberghiera (in cui gli stage sono FONDAMENTALI) che si è trovato a vivere male la propria esperienza d'alternanza, ormai di 2 anni fa. Fummo mandati su nostra richiesta presso il Forte Village Resort, villaggio turistico che ben conosci essendo sardo, ciò che ci si parò davanti fu un'esperienza "alla naia", in cui fummo stipati in una camerata sporca ed inadatta all'alloggio, difatti già nella stessa estate la direzione del villaggio li cambiò in casette molto più carine. Ciò che per noi fu disarmante (nel senso che distrusse i nostri buoni propositi) fu lo sfruttamento a cui fummo sottoposti, io in particolare, visto che essendo maggiorenne mi fu imposto un orario di 14 ore giornaliere a fronte delle 6 ore e 40 minuti del contratto. La prima settimana mi faceva piacere lavorare tanto, perchè era in quell'ottica che cominciai lo stage, ma dopo arrivò la frustrazione del "non sto imparando nulla" dato che mi misero in sala a gestire un reparto di salumeria e formaggi. Questa frustrazione mi porto a passare le ore libere dormendo o bevendo alcol a fiumi per non pensare alla situazione che stavo vivendo, ed oggi ti parlo da studioso di illustrazione, per farti capire come questa esperienza abbia finito con l'allontanarmi dal mondo del lavoro che mi ero scelto e di cui ero tutto sommato convinto. Perciò, se sei uno studente che si è trovato o si troverà a vivere un esperienza come quella che ho descritto, non aver timore di mandare tutto affanc..o, perchè anche un cameriere non è un servo e se gli stai addosso dopo un po avrà tutto il diritto di spaccarti un piatto in testa ;)
Io sono abbastanza favorevole (in teoria) all'alternanza scuola lavoro, e non sarebbe poi molto importante che uno vada a finire in una azienda collegata a quello che studia: è forse più interessante che capisca cosa vuol dire lavorare e finire in una struttura gerarchica, imparare a rispettare orari e consegne, capire "l'ambiente" e le dinamiche, diciamo così. Certo, se poi uno finisce in un ramo affine a quanto sta studiando è meglio ma molto spesso (avendo seguito l'alternanza scuola lavoro di mio figlio e dei suoi amici) a quell'età non sei in grado di fare nulla e sei quasi sempre di impiccio in un ambiente lavorativo, per cui succede che le scuole implorano in ginocchio le imprese di prendere i loro studenti, perché c'è l'obbligo. Prese dallo sfinimento li prendono ma poi non sanno bene che fargli fare e li mettono dove fanno meno danni.
Ciao Shy, frequento il 4° anno di un liceo scientifico, ciò significa che l'anno scorso ho iniziato questa fantomatica alternanza scuola lavoro. Le ore in tutto da svolgere nel triennio sono 200, e devono essere extrascolastiche, vuoi o non vuoi. Abbiamo fatto un progetto che con l'indirizzo scientifico non c'entrava una cippa, 1/4 di classe che ha lavorato a questo progetto di monitoraggio civico, perché il resto scaldava la sedia ma vabé, e semplicemente non ci è servito a nulla. Abbiamo però sicuramente tolto tempo allo studio che ci ha dato problemi poi con le interrogazioni, le verifiche e così via. Ma vabé. Quest'anno c'era la possibilità di fare qualcosa di più inerente alla scienza, e invece no, perché non scegliamo noi e perché trovare aziende o enti certificatori e davvero un'impresa per i professori, quindi anche se proponiamo qualcosa e improbabile che la nostra voce valga qualcosa. L'ho vissuta personalmente e dico con sincerità che la trovo inutile in un liceo , specialmente per come è strutturata, forse sarebbe meglio dire per come non è strutturata dato che non sono state date direttive di nessun tipo.
Questo però è a causa della poca collaborazione tra scuola e studenti che il tuo istituto ha deciso di avere. Quando la feci io (anni fa, quando non era ancora obbligatoria, ma il mio istituto decise di aderire al progetto) la mia scuola accettò suggerimenti e contatti per aziende interessate. E' chiaro che ci vuole anche un po' di collaborazione tra studenti, insegnanti e dirigenti scolastici per far funzionare bene un progetto.
Giorno Giovanna Over Heaven Ok ma non stiamo parlando del fatto che non si trovino le aziende (che potrebbe benissimo essere oggetto di discussione). Stiamo parlando dell'utilità di questa esperienza. A fare le fotocopie 8 ore al giorno ci hanno mandato anche noi, sebbene ci fossero più aziende in cerca di studenti.
complimenti per il video! ne approfitto per riportare la mia piccola esperienza: sono in Erasmus all'università di Angers in Francia, secondo anno di psicologia, sono arrivata da poco e sono rimasta meravigliata dal sistema universitario francese: in tutte le facoltà a partire dal secondo anno di triennale è previsto lo svolgimento di uno stage di 72 ore all'anno (non obbligatorio ma consigliato e incentivato grazie al conseguimento di un plus di CFU e di una retribuzione minima di circa 4 euro all'ora) presso un ente o associazione inerente al proprio percorso di studi e, a partire dal primo anno, TUTTE le materie di studio prevedono almeno 1 ora di laboratorio pratico (detto TD) a settimana in cui i professori spiegano l'applicazione pratica di ciò che si studia nel corso teorico (CM) - anche laboratori di filosofia, per intenderci. In soldoni: che tu studi psicologia, letteratura, medicina o ingegneria poco importa, pratica e teoria vanno di pari passo così come vanno di pari passo nel mondo del lavoro. Nessuno "snobismo intellettuale" che da noi si coltiva sin da adolescenti dove "i più bravi" vanno al liceo e i "meno portati" si iscrivono agli istituti tecnici, nessuna differenza tra i due livelli perchè ciò che conta è solo la formazione del professionista, in ogni campo. Sono d'accordissimo con l'alternanza scuola-lavoro a partire dalla scuola superiore se svolta con criterio e non come tappabuchi di aziende in fallimento o multinazionali, ma sono ancora più convinta che una formula "alla francese" potrebbe essere un ottimo punto di partenza e farebbe bene anche agli studenti universitari. Altro che bamboccioni, la pratica responsabilizza ed è davvero gratificante!
Vado al quarto anno del classico e la nostra alternanza scuola lavoro consiste nel cazzeggiare a scuola per due ore fingendo di dirigere un'azienda... "impresa simulata" la chiamano
Shobjart Anche da me. È uno spreco di tempo. L’anno scorso in 30 ore di azienda simulata abbiamo deciso il nome di questa fantomatica azienda e basta. Veramente utile. Sai la parte bella? Molto probabilmente dovremo portare la nostra esperienza all’esame di quinta...
L'impresa simulata sarebbe una buona cosa se fosse impostata seriamente. Il problema e': chi organizza l'esperienza e come? In alcuni casi ha dato l'avvio a vere imprese. In italia dico. Rari casi e' vero ma cio' indica ch'e' possibile.
Ciao Shy, io e la mia classe abbiamo beccato la riforma in pieno, il primo anno, e diciamo che siamo stati tra quelli che l’hanno sperimentata. All’inizio eravamo tutti molto scettici e spaesati, professori compresi, sopratutto su come suddividere le 400 ore, frequento un Istituto tecnico, nel triennio terza, quarta e quinta. Personalmente credo che siamo riusciti a fare davvero un bel lavoro con l’alternanza. Abbiamo simulato, in laboratorio, un albergo diffuso a Tratalias, nel Sulcis, una delle province più povere d’Italia. Il progetto “albergo diffuso” è piaciuto molto al comune del paese, tant’è che è nato un progetto serio per rendere l’idea realtà! Quindi punto a favore dell’alternanza. Io sono andato a “lavorare” in un hotel, uno dei migliori del Sulcis, ho fatto il receptionist, e mi sono trovato davvero bene. Ho capito cosa vuol dire lavorare in una struttura alberghiera e ho avuto la possibilità di confrontarmi con i clienti, italiani e non, con i miei “colleghi “, con il direttore e con i “problemi” che potevano sopraggiungere. Ho dimostrato le mie capacità in questo hotel e mi è stata fatta anche una proposta lavorativa, che ho rifiutato perché sto dando la precedenza allo studio ed ai miei sogni, però mi metto nei panni di un altro ragazzo che ha meno possibilità e che, a parer mio, avrebbe accettato al volo l’offerta. Alcuni criticano questa riforma, ma credo che, se fatta nel giusto modo e con il giusto entusiasmo, possa davvero insegnarci tanto del mondo lavorativo e farci conoscere dalle aziende. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla fiera delle imprese simulate in Trentino, dove ho mangiato CANEDERLI, e abbiamo fatto tanti altri piccoli-medi progetti.
Facendo parte di un istituto tecnico devo fare le 400 ore. Quest'estate ho fatto le ultime 200 ore (giugno/luglio) in un asilo nido. Passavo più tempo a pulire i pavimenti piuttosto che guardare i bambini. Tra parentesi faccio socio-sanitario.
finita la terza media ho deciso di intraprendere una scuola che mi offrisse un percorso teorico, un percorso dove avrei studiato materie che mi piacciono e che mi avrebbero permesso una formazione per l’università. Arrivata in terza superiore mi dicono che al liceo scientifico, come in qualsiasi altro liceo, avrei dovuto integrare le mie ore a scuola con 200 ore, da svolgere in due anni, di alternanza scuola-lavoro. Grazie a questa bellissima scelta del ministero noi ragazzi siamo obbligati ad andare in un luogo lavorativo e svolgere ciò che ci danno da fare. Il problema si presenta però quando noi ragazzi non abbiamo nessun tipo di competenza pratica dato che abbiamo scelto un percorso teorico e ci troviamo a fare fotocopie da mattina a sera oppure a spostare scatoloni. I più fortunati riescono a svolgere questo periodo lavorativo durante l’anno, cosa che però toglie tempo allo studio. I più sfortunati lo fanno d’estate e io mi chiedo “perché devo spaccarmi il culo anche d’estate quando studio nove mesi all’anno con una media di 4 ore al giorno?”. Quindi grazie Ministero per averci imposto una cosa che nella nostra formazione non esisteva quando abbiamo deciso questo percorso e soprattutto che non ha senso.
Secondo me dovrebbero fare anche l'alternanza lavoro-scuola, cioè mandare per un periodo a scuola quelli che lavorano, con l'obbligo di fare i compiti per casa e con tanto di interrogazione finale. Così, giusto per rompere le scatole pure a loro e smuovere un po' le cose per far credere che l' Italia sta cambiando e sta andando nella direzione giusta... il "buono lavoro". ;P
wow, un commento non inutile che non si lamenta dell'assenza degli ultimi giorni con tanto di proposta intelligente. In quale universo parallelo sto vedendo questo video?
idiotuber io lo faccio. Lavoro da 13 anni e sto andando a scuola (serale) di tedesco. E al liceo non ci vorrei MAI tornare! Ma mai. Piuttosto andrei a scavare a mani nude in una miniera di sale.
Ciao Shy, come sempre ti do l'apporto dall'estero. sono un PhD student alla CU Boulder e visto che i semestri qui sono da fine agosto a natale e da metà gennaio a metà maggio, gli studenti hanno 3 mesi estivi in cui possono fare 3 cose: spassarsela, studiare, lavorare. In un sistema non troppo dissimile da quello italiano scolastico per le scuole medie superiori. Io ho fatto negli ultimi due anni da tutor ai ragazzi che venivano a lavorare nel mio laboratorio di materiali ceramici. Nel mio lab ne sono arrivati una decina, a cui ho dovuto insegnare tutto quello che era necessario e con cui fare gli esperimenti. Ho dovuto insegnargli tutto, come è fatto un forno, come aggiustarlo se si rompe, come collegare i cavi correttamente per evitare di morire fulminati, spiegargli come funziona Matlab, come preparare il campione, come decidere gli esperimenti da fare, come fare l'esperimento come preparare il campione per il microscopio elettronico etc etc.... e vedo con i miei occhi i ragazzi anche di 18-19 anni che imparano, apprendono e nel caso di un paio (al loro ultimo anno) che sono stati poi assunti dalla compagnia del Professore. Questo non significa però che non gli abbia fatto spazzare per terra per pulire il lab. Come dici tu, spazzare fa bene, ma spazzare e basta no. Nota bene: gli studenti sono pagati, circa 4000 dollari per 3 mesi, in maniera standard all'interno dell'uni, ma con un importo minimo di 12 dollari l'ora nelle aziende. 5 dollari in più del minimo salariale. Tutto regolato dall'Università comunque. io sono d'accordissimo con te sul fatto che l'estate fatta lavorando e mettendosi i soldi da parte sia meravigliosa dal punto di vista emancipativo. Questo vecchio computer con cui ti scrivo è stato con i soldi di una esperienza lavorativa estiva. io mio chiedo, perché in italia c'è sempre questo problema culturale del non pagare chi fa gli stage? Considerato che questa legge di alternanza lavoro è stata fatta proprio per evitare di disperdere gente ed evitare di perdere i soldi investiti sulla scuola perché non investirne maggiormente? al posto di dare i 500 euro per i libri avrebbero potuto investirli in questo progetto. Anche con copay dell'azienda che va a lavorare, che si trova a quel punto manovalanza a prezzo ridotto, ma deve comunque istruirli e sottostare agli sguardi della scuola. Magari, specie dopo le scuole tecniche posso assumerli se hanno fatto un buon lavoro. Ma fare turnazione, imparare tutto quello che si deve imparare è secondo me più che fondamentale. E l'unico modo che l'aziende hanno per capire questo è con i soldi. L'unico modo è obbligarli ad avere un certa percentuale di studenti ogni tot lavoratori.
Premetto che la mia non è una critica al modo in cui hai presentato la questione dell'alternanza scuola-lavoro, che deve essere sintetico, ma un approfondimento basato sulla mia esperienza personale. *Io sono fermamente convinto che l'alternanza sia una figata*. Ho 18 anni, sono in quarta liceo e ho fatto (e sto facendo anche ora) delle esperienze di alternanza interessantissime. La prima, che è stata durante l'estate tra la terza e la quarta, mi ha ispirato in maniera tale che io so già che all'università potrei scegliere Veterinaria. La seconda mi ha dato un'altra possibilità riguardante, più in generale, le facoltà scientifiche come Matematica, Fisica e Informatica. Questi sono gli effetti pratici e oggettivi delle mie esperienze, ma potrei parlare anche di quanto mi abbiano aiutato a uscire dalla mia bolla formata da scuola e famiglia (cose non pertinenti a questo commento comunque). Le precisazioni che volevo fare, che sono valide se la scuola è organizzata decentemente, sono: 1. Vi sono referenti della scuola, referenti dell'azienda, possibilità di scegliere l'ambito dell'alternanza, possibilità di cercare personalmente l'aziente/università/ente pubblico. 2. Non si perdono ore di lezione o di studio perchè la quasi totalità delle ore va fatta d'estate. 3. Non si viene sfruttati da nessun opportunista nel momento in cui scegli l'ambito dell'alternanza pensando anche a cosa di potrebbero far fare. 4. È un'esperienza che può tornare utile per conoscere l'ambiente lavorativo. 5. Se non fosse obbligatoria probabilmente non la farebbe nessuno. 6. Il numero di ore totali per il liceo non è improponibile. La mia opinione è che questa "rivolta degli studenti" sia una buffonata da piccoli rivoluzionari con manie di protagonismo perchè se ti informi per tempo (tuo dovere) e se la tua scuola è organizzata bene (tua fortuna) puoi trarne solo grandi benifici. Ciao.
Io venivo da un tecnico e ho fatto due stage in terza e in quarta rispettivamente da 3 settimane e 1 mese. Tutti i miei amici hanno odiato lo stage e hanno solo aspettato la fine, ma a me no, e ho capito perché. Io in tutti e due gli anni ho deciso dove andare e cosa fare, chiedendo informazioni a chi conoscevo e parlando con i "datori" e organizzandomi per andare a lavorare la; gli altri invece hanno aspettato che la scuola gli trovasse un posto, disinteressandosi di ciò che avrebbero fatto [piccola nota:ora che anche i licei devono fare lo stage, le aziende sono molto più esitanti nell'ammettere qualcuno]. Poi a inizio anno (lo stage si fa d'estate) stavano a lamentarsi di ciò che hanno dovuto fare e di come si siano annoiati. Cazzi loro, avevano la possibilità di imparare qualcosa o di vedere come è il mondo del lavoro, e invece hanno lasciato passare questa buona opportunità. Io ho fatto degli stage bellissimi perché ho deciso dove farli, e sono molto orgoglioso!
Sono uno studente di 5° Liceo Scientifico. Quest'anno svolgerò la mia settimana di alternanza a Gennaio in un laboratorio di analisi chimiche, e non vedo l'ora. L'anno scorso sono stato due settimane nella sede del giornale più importante della mia città, l'anno prima una settimana in uno studio di commercialisti e una in un negozio di assistenza informatica/riparazione pc. Tutte attività di cui sono molto soddisfatto e che ho personalmente scelto, prima decidendo l'ambito di mio interesse e poi accettando le proposte del mio tutor. Racconto la mia esperienza per mostrare che esiste anche un'alternanza "buona", capace di dare stimoli e insegnamenti a tutti i livelli. Personalmente credo che sia un progetto dalle ottime potenzialità, che viene generalmente molto sottovalutato: è vero, in molte scuole è gestita male e i ragazzi finiscono per passare intere settimane in contesti del tutto estranei ai loro percorsi di studio o addirittura ad essere sfruttati illegittimamente, ma esiste solo questo. Lasciando stare le situazioni specifiche, credo che il sostanziale problema nell'alternanza sia il non aver dato alle scuole nessuno strumento per poterla gestire efficacemente, sopratutto considerando che è stata introdotta in un sistema come quello liceale in cui prima non esisteva assolutamente e dove mancava tutta l'impalcatura di sostegno. (NdR: Mi riferisco ai licei perché da quello che ho potuto sentire negli istituti tecnici l'impatto è stato meno forte: gli "stage" esistevano anche prima, è stato solo aumentato il numero di ore). Parlo anche con una certa cognizione di causa perché una delle due persone che nella mia scuola sono state preposte alla gestione dell'alternanza (E che fanno quasi solo quello, ormai) è la mia professoressa di italiano, che spessissimo ce ne parla e che vedo quotidianamente sommersa da un marasma di telefonate, mail, convenzioni e altri casini burocratici. Adesso la situazione è già più stabile, ma all'inizio è stato un vero e proprio cataclisma: collocare 1000 e passa persone non è esattamente un compito semplicissimo, dal momento non esistono "liste" locali/provinciali di aziende e altri enti che si prestino al progetto ed è quindi la scuola a doverli trovare e contattare, negoziando caso per caso l'inserimento dei ragazzi. Per questo non mi sento di condannare altre scuole che, probabilmente non essendo riuscite a trovare contesti adeguati, hanno dovuto mandare ragazzi a svolgere attività assolutamente non inerenti al loro percorso di studi. Sono comunque fiducioso nello sviluppo futuro del progetto, dal mio punto di vista è solo questione di rodare un sistema ancora nuovo ed è compito delle scuole mettersi in gioco per trovare modi efficaci e propositivi per affrontarlo. Il meccanismo di cui tu parli di "selezione" dei contesti lavorativi meritevoli e di "scarto" di quelli negativi da noi esiste già e funziona: il feedback di noi studenti è importantissimo e in questi tre anni ci ha consentito di migliorare costantemente nell'offerta delle alternative. Bisognerebbe poi inserire nel discorso anche il ruolo delle aziende: spetta anche alla loro intelligenza capire che si tratta di un'opportunità per loro oltre che per noi, su diversi piani. Penso in primis al giornale dove sono andato l'anno scorso, che ha investito parecchie risorse nel progetto di alternanza proponendoci varie attività, visite e lezioni e affiancandoci costantemente giornalisti professionisti, e ne ha ricavato una grosse dose di pubblicità all'interno del liceo e non. Accogliere ragazzi significa anche, sopratutto per quanto riguarda l'alternanza degli istituti tecnici, entrare in contatto con ipotetici futuri dipendenti promettenti e già pre-formati, che costituiscono una notevole risorsa. P.S. Sicuramente lo saprai, ma dal tuo video non è chiarissimo e mi preme precisarlo: le 200/400 ore sono un totale da suddividere nel triennio, che nel mio caso corrisponde a 2 settimane in 3°, 2 settimane in 4° e 1 settimana in 5°. P.P.S. Per i curiosi, su questo canale potete guardare il video del mini servizio - brutto e decisamente perdibile, ostacolato da svariati problemi tecnici (^^') - che il mio gruppo ha realizzato l'anno scorso per il giornale, insieme a due articoli sempre sullo stesso tema. Sul sito web c'è anche un portale dedicato esclusivamente all'alternanza dove si possono leggere tutti i lavori degli altri gruppi, decisamente più meritevoli.
Interessante. Pero' dal tuo intervento si evince che lo stato ha posto un problema alle scuole senza dar grandi linee guida, o altro, alle stesse. O, e qui immagino, le linee guida c'erano ma non erano all'altezza della situazione creatasi. Quindi, come al solito, un pastrocchio all'italiana da cui gli italiani volenterosi si son dovuti, e ancora lo fanno, districare. Non puo' esser sempre cosi', costruisci un azienda, o un paese, di ciambelle senza buco in questo modo.
io frequento il serale per recuperare gli anni...nei diurni si sospende la scuola per l'alternanza scuola-lavoro...nei serali devi farlo durante la giornata...quindi una persona che lavora e decide di frequentare il serale per poter comunque portare uno stipendio a casa se la prende il quel posto perchè deve comunque lavorare gratuitamente (tirocinio) se no non può fare la maturità perdendo anche il posto di lavoro per fare queste 400 ore non pagate e sfruttati....per farvi capire...IL SERALE DICONO CHE è PER LAVORATORI MA NON è COSì...e comunque finchè non si saprà qualcosa in merito (probabilmente anche a fine anno) siamo obbligati a farlo comunque perchè se ad un mese dalla maturità si svegliano e dicono che sono obbligatorie la prendiamo in quel posto
Ti racconto la mia esperienza personale. Facciamo un passo indietro a tre anni fa, quando frequentavo ancora il quinto anno presso un istituto tecnico industriale. Questa storia dell'alternanza era una novità e proposero a noi studenti (non tutti, ma a solo una parte della classe), di partecipare a questo mese di formazione presso una azienda del settore delle telecomunicazioni. Tutto ciò avrebbe naturalmento costretto i docenti a velocizzare le lezioni per terminare prima il programma e, per forza di cose, rimuovere anche alcuni argomenti. Inizialmente mi opposi, ma resomi conto che il progetto sarebbe stato fatto lo stesso decisi di partecipare, almeno per quel mese non sarei stato in aula a fare ripetizioni dei vecchi argomenti visto che il programma non poteva andare avanti in assenza di alcuni studenti. Ho passato un mese in quell'ufficio senza imparare una beata mazza. Il mentor dell'azienda che ci era stato assegnato faceva poche sporadiche apparizioni e per il resto eravamo lasciati in un totale stato di abbandono. Quest'anno tocca a mio fratello invece, azienda diversa, corso a quanto pare obbligatorio visto che stavolta sono tutti gli studenti a partecipare, ma situazione analoga: è lì senza che nessuno di fatto monitori il loro lavoro permettendogli di imparare qualcosa. Le aziende non fanno questo lavoro gratuitamente, quindi se ricevono dei soldi dovrebbero almeno garantire ciò che promettono (ora non voglio generalizzare, sicuramente non sarà così ovunque). Per non parlare delle aziende che invece sfruttano il lavoro degli studenti, quello lo trovo ignobile. Per questo motivo sono contrario a certi tipi di progetto, sarò un tradizionalista, ma credo che non dovrebbero essere tolte ore di studio per sostituirle a ore lavorative. Cerchiamo di incentivare la conoscenza e lo studio, non calpestiamoli. Corsi del genere dovrebbero, a mio avviso, essere svolti alla fine degli studi, non durante.
Sono del 93, ho fatto parte dei progetti di alternanza scuola-lavoro, fatti in estate per circa in mese (120 ore) dove ho imparato le basi per il mio lavoro da tecnico chimico. Dopo essere emigrato in Germania e dopo i primi 3 anni di lavoretti, tempo di imparare il tedesco, ho trovato finalmente un posto di lavoro come chimico indistriale. Devo dire grazie al mio diploma, ma la cosa che più ha interessato i miei datori di lavoro é stato l'attestato di partecipazione all'alternanza scuola-lavoro. Sono sempre sicuro nel dire che, nonostante evidenti falle economiche, la scuola italiana sia tra le migliori in Europa.
Riprendendo il tuo discorso: il me del passato si sarebbe strenuamente opposto all'alternanza scuola lavoro. E pure il me di adesso da adulto, anche se ora con motivazioni spero migliori del "nun me va". Ho fatto discussioni sull'argomento penso almeno una decina di volte in famiglia, sorbendomi i "eh ma devono imparare qualcosa", "eh ma è una generazione di debosciati devono smuoversi", "eh ma gli fa bene fare esperienze nel mondo del lavoro" etc etc. Curiosamente, i fautori di queste idee sono anche gli stessi che si indignano quando un qualsiasi sondaggio o test mostra che gli studenti italiani hanno lacune allucinanti in campi spesso dati per ovvi e scontati. Dunque la soluzione, dato che vanno male, è togliere ore di lezione? Geniale. L'alternanza sarebbe una vaccata pure se fossero retribuiti, perché il dovere della scuola non è formare i giovani in vista del mondo del lavoro: è formare i giovani culturalmente, socialmente e civicamente. Inseguire il mondo del lavoro sacrificando il resto della struttura scolastica non solo è concettualmente sbagliato, è semplicemente stupido: il mondo del lavoro cambia ben più velocemente di quanto possano stargli dietro il ministero e le scuole; perdiamo ore di lezione per far apprendere (nel migliore dei casi, ovvero quando non vengono usati come schiavi) delle abilità che quando usciranno dalla scuola magari nemmeno sono più richieste. Vogliamo contrastare la dispersione scolastica? Ottimo, potenziamo i fondi alle scuole, aggiorniamo i programmi e aumentiamo il personale scolastico, magari assegnando maggiori ruoli di recupero. Non sta porcheria, grazie
Sono una studentessa del liceo classico e avendo frequentato l'anno scorso il terzo anno ho dovuto svolgere l'attività di scuola lavoro che si è rivelata un inutile perdita di tempo. I luoghi dove poter svolgere le attività erano pochi, poiché commercialisti o laboratori analisi preferivano persone che frequentavano istituti tecnici, allora i professori che dovevano occuparsi di organizzare gli studenti nelle varie attività, ci hanno detto di chiedere a parenti o amici se potevamo svolgere l'alternanza lì da loro. Quelli che non avevano parenti avvocati o commercialisti sono stati mandati ad una mostra di presepi per due settimane mattina e pomeriggio e le hanno passate a giocare a carte ed annoiarsi perché non c'era nulla da fare. Stessa cosa quelli che sono andati negli uffici, non conoscendo la materia eravamo completamente inutili ed anche d'intralcio, infatti nessuno di quelli che lavorava lì poteva smettere di lavorare per insegnare noi,che nemmeno conoscevamo la materia, il lavoro. Il mio tempo l'ho speso stando seduta ad una sedia aspettando che il tempo passasse e facendo cruciverba mentre i professori a scuola continuavano a spiegare ed andare avanti con il programma nonostante mancasse più di metà classe. Inoltre non essendo maggiorenni non siamo in grado di spostarci senza chiamate i genitori essendo quei pochi mezzi che ci sono ad orari improbabili, quei pochi che avevano la fortuna di vivere vicino delle scuole medie o elementari, che avevano accettato di accogliere ragazzi, sono mancati da scuola per 20 giorni potendo fare alternanza solo di mattina. Può essere forse un buon progetto l'alternanza ma sicuramente non organizzato in questo modo ne tanto meno mandandoci a perdere tempo in giro, ho un'amica che frequenta il chimico che è stata contenta di fare alternanza in un laboratorio analisi, ma questo anche perché aveva almeno una base e sapeva di cosa si parlava.
"Ai miei tempi" ho fatto due settimane di alternanza scuola lavoro volontaria. Da un lato l'ho trovata un'esperienza molto utile per capire che tipo di lavoro avrei voluto fare (ossia non quello presso cui sono andata a fare alternanza), dall'altro lato è stata una enorme perdita di tempo e fonte di noia totale. Non mi era permesso di fare nulla che non fosse osservare: e dopo due settimane così sono stata ben felice di tornare a scuola, fermo restando che ho anche dovuto recuperare tutto ciò che i miei compagni avevano fatto nel frattempo. Nonostante fossi la prima della classe, è stata durissima, e gli anni successivi me ne sono tenuta ben lontana. Il problema dell'alternanza obbligatoria di oggi è anche questo: non possono farla tutti gli studenti di una classe assieme, ma per ogni persona varia in base alle disponibilità dell'azienda ecc. Risultato? Mezza classe sempre assente, i docenti che devono andare avanti ugualmente (non si può star fermi per due mesi!) e i ragazzi che faticano a far combaciare tutto. Non va bene per nulla così: 200/400 ore sono TROPPE, poi per tre anni...
Parliamo di Garanzia Giovani? Le aziende che non possono pagare dipendenti sfruttano i giovani fino a 29 anni, tirocini formativi per cassieri di supermercato e impiegati addetti alle fotocopie, e dopo i 6 mesi? mi dispiace non possiamo assumerti e tra le altre cose lo stato ci mette un anno a pagarti lo stage, e magari ci rimetti pure!
l Shiro non accettate garanzia giovani, oppure, in alternativa pretendete di farvi pagare in anticipo dall'azienda che poi avrà tutto l'interesse a chiedere i soldi allo stato che appunto come hai detto tu a volte arrivano dopo mesi e il ragazzo è lasciato solo
Mitikinho purtroppo dipende da caso a caso... Tanto ti capita il datore stronzo tanto quello comprensivo... Ma la cosa irritante è che ormai tutto è garanzia giovani... Pure per i laureati, pure per fare il cameriere... E dopo i 29 anni che finiscono i tirocini cosa ci ritroveremo a fare?
Il problema è che come in ogni cosa in Italia, anche la stessa alternanza scuola lavoro un progetto o programma che è apparentemente alla base positivo viene distorto dai soliti che ne se vogliono approfittare
Qui da me invece è tutto co.co.co Per chi li conosce sa bene di quale inferno si tratta... Tutti lavori a provvigione dove guadagni solo in base alle vendite, niente garanzie sugli infortuni e malattia non pagata. Se ti va bene accetti queste condizioni, altrimenti ti aggiungi alla fila di quei 900 che mandano la candidatura al mc e incroci le dita. Qui in Italia c'è un unico problema di fondo: LE TASSE. Da imprenditore come faccio a dare 1200 euro al mese ad un dipendente se l'inps me ne chiede 800 solo di contributi? l'imposizione fiscale sul lordo che supera il 60% è un omicidio. Risolvendo problemi come questo si creano sicuramente nuove aziende e di conseguenza anche posti di lavoro. Cosi diminuirà anche l'evasione fiscale, che ha un peso notevole nel nostro paese.
L'alternanza è sempre stata obbligatoria nella mia scuola molto prima che esistesse la riforma di Renzi. Anzi, c'era anche la minaccia di espulsione e non potevamo accedere agli esami se non la facevamo. Questa cosa che fosse facoltativa mi è nuova.
Parlo da ragazzo uscito da un Istituto tecnico con specializzazione in Meccanica, per tre anni (3°-4°-5°) ho fatto alternanza scuola lavoro (ancora era opzionale, oggi da quel che ho capito è obbligatoria), in teoria lo scopo dell'alternanza scuola lavoro è quello di far conoscere allo studente il mondo del lavoro, e, salendo in questi tre anni di livello, arrivare ad imparare guardando, i compiti svolti dalla figura che poi tu un giorno andresti ad impersonare (in questo caso perito meccanico), guardando magari in azienda ciò che in aula studiavi solo teoricamente. Cosa è accaduto realmente nel mio caso? Per due anni (in terzo non ci mandarono in azienda, solo in quarto e quinto) ho sprecato due mesi di scuola (soprattutto in quinto è una noia non da poco, anche per gli insegnanti, vista la mole dei programmi) facendo rispettivamente: muratore (con tanto di incollarsi sacchette di sabbia e cemento per 4 piani, spaccare pavimenti e cemento a picconate e orari a 10-11 ore di lavoro) e magazziniere (prendevo pezzi sparsi fuori l'azienda, li catalogavo e inserivo in un grosso silos a interfaccia computerizzata). In due occasioni, rispettivamente due mesi di scuola sprecati, con impiego dello studente non in orario scolastico, ma ad orario full time, senza imparare nulla inerente al programma scolastico ne inerente al lavoro di un perito, in quanto svolgevamo attività di operai non specializzati. Lo stage dovrebbe essere un modo per apprendere, soprattutto guardando una figura che poi lo studente andrà ad impersonare. "Eh ma è per farti fare la gavetta e farti capire che il mondo del lavoro è duro!" Si, ce lo dissero, in terzo come in quarto, in teoria in quei 3 anni il livello sarebbe dovuto salire, arrivando in quinto, a fare stage sempre più inerenti al nostro programma, mentre in terzo sarebbero state attività principalmente 'manuali'. Restarono invece manuali e non inerenti al programma tutti e tre gli anni. Se mi chiedi di passarti la scopetta atterra dopo una giornata di lavoro, di pulire un macchinario, ci mancherebbe che non lo faccio, ma vuoi mettermi vicino a qualcuno che può insegnarmi qualcosa inerente al mio percorso di studi, o che almeno rappresenti una figura che un giorno dovrò impersonare? No, buttiamo gli studenti a fianco ad una macchina che lavora da sola per un mese, senza dargli la possibilità di apprendere qualcosa oltre quello che chiedono e che provano ad osservare con i loro occhi, sempre ben lontano dal percorso di studi e dal lavoro di un perito ovviamente. Tanto organizzarlo lo stage non serve, contatti l'azienda e mandi persone allo sbaraglio, senza fargli apprendere nulla e facendogli perdere un mese prezioso di scuola. Il 90% degli studenti che esce da un istituto tecnico, specializzato in Meccanica, ne prende l'abilitazione come perito, ne prosegue all'Università, e di conseguenza poi finisce a svolgere quelle mansioni che uno ha l'occasione di 'provare' durante gli stage, ma tutto questo è prettamente una scelta dello studente, perché devo sprecare un mese, 9-10 ore al giorno, a svolgere un attività non retribuita e neanche istruttiva NE PERTINENTE al programma scolastico come suggerito invece dalla legge che lo regolamenta? A che Pro se io poi voglio continuare in università o prendere l'abilitazione come perito? L'unico lato positivo è che chi decide di andare a lavorare post diploma, senza abilitazioni varie ovviamente, così trova il contratto facile con l'azienda che già lo conosce, e funziona per carità, ma perché deve rimetterci chi fa una scelta diversa e vuole continuare gli studi? E questo ovviamente è anche e soprattutto il caso di chi frequenta un Liceo.
Il punto, però, è che le scuole superiori (tranne i professionali) non formano al lavoro. Io ho fatto un professionale in cui ci mandarono in azienda per due settimane e, fondamentalmente, facevamo lo stesso lavoro degli altri operai però gratis. Più tardi, mentre lavoravo, ho completato gli studi però in un istituto tecnico commerciale, lì ho imparato a redigere un bilancio e analizzarlo (che poi è la prova alla matura) ma nessun neodiplomato, una volta entrato nel mondo del lavoro, redigerà un bilancio se non prima di parecchi anni a "fare fotocopie" o qualche scrittura contabile. Una vera alternanza scuola-lavoro dovrebbe partire dalla scuola, di certo non è colpa dell'azienda se non ti fanno usare un macchinario da svariate migliaia di euro dopo pochi giorni.
Ma non tanto usare, anche guardare, in un ufficio tecnico o di controllo dimensionale, vedere il lavoro di un perito, ma fare il muratore, che attinenza didattica ha?
Grande come al solito SHY. In realtà il fatto che chi progetta un sistema poi non lo appieno è perfettamente normale in campo informatico: per quanto tu possa testare e rendere perfetto un programma/piattaforma web/qualsiasi cosa, potrebbe essere ben lontano da ciò che un utente desidera o di cui ha bisogno. La bravura nel programmare qualcosa non è necessariamente sorella della riuscita... puoi rispettare tutti gli ingredienti, ma se la ciambella ti viene senza buco ti attacchi. Penso che la scelta di aprire un proprio canale sia quanto di più sensato in realtà ;-)
Per quanto riguarda lo scioglimento di Elio e Le Storie Tese, questa notizia mi mette addosso tristezza infinita, ma me l'aspettavo. Non penso che sia solo una questione di "tempi cambiati" o "era social che funziona in un modo che non comprendiamo". Di sicuro non è stato così per Sergio Conforti (Rocco Tanica), che da tempo ha capito di non reggere il ritmo dei concerti e lo ha detto chiaramente quando ha cominciato a non partecipare ai live. Meglio smettere e non rovinare il mito con esibizioni sempre più fiacche, inevitabili quando subentra la stanchezza per un certo tipo di vita.
Ora si può dire... Elio aveva pianificato lo scioglimento del gruppo da più di 5 anni. Praticamente ha fatto "cassa" per la pensione dai tempi di X Factor, smarchettando in giro. Ha un'età, ha figli, vuole stare a casa. Sicuramente ci sarà qualche sporadica reunion o comparsata, ma di stare fuori casa 200 giorni l'anno, si era giustamente rotto le palle, come dargli torto.
Finché fai video così, in cui oltre a fare intrattenimento e informazione diffondi anche cultura, credo che chiunque ti perdonerà 😍 La differenza fra stupro, molestia e flirt per qualche motivo assurdo si sta perdendo al giorno d'oggi, ed è bello vedere che un influencer come te dica le cose chiare. Non voglio metterti ansia dicendo "influencer", ma di fatto un po' lo sei ;) E tutte le volte in cui uno youtuber a cui basta un video per andare in tendenze dice certe cose, come questa, si accende un piccolo barlume di speranza dentro di me. Grazie, davvero!
Secondo me questa Buona Scuola è efficacissima. Insegna ai giovani che passeranno la vita a lavorare senza contributi, con un pagamento ridicolo e che le aziende se li terranno finchè potranno essere sfruttati.
Ciao shy! Quest'anno avrò la maturità e non si sa ancora cosa farò all'orale, nel senso che quando ho incominciato il triennio siamo stati i primi a iniziare questo percorso (utile per certi versi per altri no) e arrivati in quinta, ci vengono a dire dai piani alti che il nuovo esame entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico..quindi noi ci troviamo con il dubbio perché sono ore che si sono fatte e non avrebbe senso con portarle all'esame ma come al solito si saprà il giorno prima degli esami!
Io ho fatto principalmente alternanza in 2 luoghi di lavoro, il primo un ufficio di architettura e design, l'altro un parco dove c'era animazione per dei bambini. Nello studio mi hanno messo davanti ad un computer e mi hanno chiesto di progettare un tavolo, come volessi bastava che lo progettassi; durante il processo mi hanno insegnato ad usare, molto superficialmente, Autocad e photoshop; mentre al parco ho fatto tre giorni pieni di formazione sull'animazione e poi un paio di mesi dopo d'estate mi hanno chiamato ed ho lavorato per 2 settimane full time 6/7 proprio da animatore. Le due esperienze sono state molto diverse ma mi hanno insegnato che odio stare per ore a lavorare da solo dietro una scrivania e che voglio fare un lavoro dove sono a contatto con la gente, e credo che sia proprio questo uno dei punti fondamentali dell'alternza:il far capire Ai giovani che percorso professionale vogliono intrapendere, perchè sprecare una vita facendo qualcosa che non ti piace credo che sia una delle cose peggiori che si possa fare.
Ciao Shy, apprezzo davvero questo video che tratta anche la questione alternanza scuola-lavoro, perchè da attuale studente di liceo (4° anno di classico), vorrei anche io dire la mia. Era il secondo anno quando era uscita una circolare sulla possibilità appunto di dover trascorrere circa 200 ore in un ambiente lavorativo che fosse consono al tipo di studi che stavamo frequentando. Passato l' iniziale sconcerto di compagni e professori, ci fu detto che questa ''attività'' avrebbe avuto un impatto pesante sullo stesso esame di stato, perchè quelle ore sarebbero state necessarie per entrare agli esami, in sostanza, se non si avesse raggiunto circa il monte ore, in pratica si sarebbe stati bocciati in partenza. Passiamo all' anno scorso, e quindi primo anno di effettiva alternanza, e ci fu comunicato che le attività possibili erano in musei, biblioteche ed all' interno della scuola come peer education. Per ogni studente, la scelta, come da comunicato, poteva ricadere su una sola attività ed il monte ore si aggirava per tutte intorno alle 20/40 ore, a parte il fatto che ognuna di queste alternanze aveva ben poco a che vedere con il programma scolastico, dopo varie vicissitudini, la nostra coordinatrice ci riferì che il consiglio avesse già scelto quale attività farci fare, la quale, oltre ad essere per tutta la classe, era all' interno di un museo di arte moderna e le ore si dividevano in soli 7 giorni sparsi fra novembre e giugno. Lo scopo era semplice: gli studenti dovevano studiare una specifica parte della mostra, e poi esporre davanti ad un pubblico, alla pari di una guida vera e propria. Sebbene la mostra trattasse opere di tutt' altra epoca rispetto a quelle da noi studiate in storia dell' arte, almeno permetteva confrontarsi con un pubblico su argomenti anche differenti da quelli ''soliti''. Il problema fu invece come noi ci rapportammo con il lavoro che avremmo avuto effettivamente da svolgere, il risultato fu che fin dalle prime lezioni sia per lo scontento dovuto all' atteggiamento del consiglio, sia per il totale disinteresse nei confronti dell' attività, le ore furono trascorse senza fare praticamente nulla, ed ovviamente, senza un supervisore effettivo che ci controllasse. Quello che vorrei far passare come messaggio, attraverso l' esposizione di questa mia esperienza, è che effettivamente l' alternanza è un' attività molto utile per capire come potrebbe essere il proprio futuro ambiente di lavoro, soprattutto se è inerente al tipo di studi, ma se risulta essere un' attività raffazzonata, forzata per certi aspetti, e soprattutto molto limitata nel monte ore -perchè di fatto, le 20 ore effettuate sono un decimo del totale necessario, che in qualche modo deve essere raggiunto- rischia di essere inutile e perfino uno strumento utilizzato dagli alunni stessi per perdere ore di scuola. In conclusione, approvo fermamente l'idea (anche se per uno che vuole fare ingegneria, nessuna di queste attività potrà mai essere interessante), ma deve essere organizzata come si deve.
Il punto è che il lavoro non retribuito è inaccettabile a prescindere, non è un esperienza è semplicemente sfruttamento.. Sarebbe un modo utile per capire come è fatto il mondo del lavoro solo se fosse retribuito, si lavora per denaro non per la gloria.
Luciano Schettino La formazione in ambito lavorativo ha un costo, avere la possibilità di maturare esperienze in ambito lavorativo è un' occasione che ti consente sia di riflettere che di assumere consapevolezza delle complesse dinamiche presenti nel mondo lavorativo. Avere la possibilità di immergersi in un mondo ti consente, in futuro, di sviluppare un profilo professionale idoneo alle richieste del mercato. Questo lo puoi fare in quanto acquisisci consapevolezza, e, questa ti è data dall' alternanza scuola-lavoro.
Le aziende ti danno lo stipendio perché tu aiuti a far fatturare l’azienda. Uno stagista di 15 anni che lavora un mese dá poco. Quindi perché mai l’azienda dovrebbe regalarti soldi? Non ha senso. Al contrario lo stage scolastico é un ottimo modo per fare esperienza, quindi curriculum. E sarà il curriculum a permetterti di avere denaro. E lo stage farà parte delle esperienze lavorative finché non arriverai in pensione. Quindi dove sta il problema? Che non volete alzare il culo. Ecco il problema
Ciao Shy, bel video sono contento tu abbia toccato questo argomento perché mi tocca da vicino. Io sono d'accordo a fare queste ore perché ci insegnano comunque come iniziare a muoverci piano piano nel mondo del lavoro. Però come è fatto è il problema, io sto facendo lo scientifico e l anno scorso ci hanno mandato a teatro(tra l'altro la mia prof di latino mi ha confessato che molti teatri che aveva contattato avevano richiesto molti soldi per tenere i ragazzi e per fortuna della scuola aveva agganci con delle persone di un altro teatro che ci hanno ospitato gratis), lì in pratica non abbiamo nè fatto nè imparato nulla di particolare...ci hanno fatto fare un tour completo del teatro e il giorno della prima alcuni hanno strappato i biglietti ed altri come me erano in biglietteria ma non sapendo il funzionamento del programma di vendita sono rimasto a guardare! In tutto ciò magari facevamo 3 ore in tutto e ce ne venivano considerate il doppio così da arrivare prima possibile a 200. A mio parere le scuole sono allo sbaraglio e fanno fatica a trovare posti decenti per gli studenti, le aziende se ne approfittano e lo stato non aiuta le scuole.
Ho impilato fascicoli RC auto gratuitamente in un archivio 2x2 per 150 ore quest'estate e per far passare il tempo mi canticchiavo in testa gli album dei Radiohead dall'inizio alla fine, mi sento notevolmente più formato professionalmente. Davvero. Grazie ASL!
Credo di poterti spiegare io a che servono le compilation di pubblicità: a quanto emerge da uno studio condotto all'interno della mia famiglia nel corso di 3 generazioni, i bambini sono affascinati dalle vecchie pubblicità molto più che da quelle moderne. Con una compilation della giusta durata si può ipnotizzare un pargolo abbastanza a lungo da fargli ingurgitare tutte le pappette necessarie al suo sostentamento. Custodiamo ancora gelosamente le vecchie cassette che, anni orsono, servirono a sfamare gli attuali giovani della mia stirpe!
Shy... Le 400 ore sono divise negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici! 150 ore in terza, lo stesso in quarta e 100 ore al quinto anno. Quindi vale la media di 1 mese full-time. Invece il liceo ne ha 200 in 3 anni.
E aggiungo per correttezza il fatto che queste 150 ore non vengono effettuate tutte in azienda, una parte di queste ore (Circa 30) vengono fatte a scuola tramite progetti o anche corsi, tipo sicurezza ect... Ovviamente sempre parlando di licei tecnici.
vogliamo fonti ufficiali da cui informarci, perchè obiettivamente del tuo parere come quello degli altri ce ne frega meno che niente! Caccia sto link, please
Bert0ld0 Non è una Fonte, faccio il 4° anno di alberghiero ed è il mio secondo anno di alternanza scuola lavoro, vedo se riesco a reperire la circolare della mia scuola e te lo caccio.
erik gipsi Gli stage sono diversi dall' alternanza scuola-lavoro effettivo, anche perché la scelta del tuo indirizzo lo fai al alla fine del secondo anno. Sarà stato un progetto che ha voluto fare la tua scuola, leggi le circolari precedenti e vedi se ci sia scritto alternanza scuola lavoro tra le righe.
Premessa contestuale: sono uno studente del terzo anno di un liceo scientifico, quindi la cosa della scuola - lavoro mi tocca adesso per la prima volta. In quanto prima volta no so cosa aspettarmi e non so neanche cosa mi faranno fare. Inizialmente mi aspettavo qualcosa di inerente al mio percorso di studi, ma, essendo il mio un liceo scientifico, intriso quindi di teoria all'ennesima potenza, mi veniva in mente solo fare la guida in musei. Successivamente scopro c'è stata la prima proposta: ci vorrebbero mandare una settimana in montagna col CAI a pulire sentieri. Ma... non doveva essere qualcosa di inerente alla mio percorso? A quanto pare no. A questo punto mi spuntano 2 piccoli me, ognuno su una spalla e vestiti in modo diverso: alla destra c'è quello "caciarone" che mi sussurra con voce calda e invitante: "'Sti cazzi. Stai una settimana a fare balotta con la classe e senza proff, cosa ti aspetti di meglio?", mentre dall'altra spalla il piccolo me raziocinante mi dice con tono deciso e calmo "Meglio non farlo! Perderesti una settimana per fare una cosa che non ti servirà mai, a meno che tu non ti voglia prendere una casa col giardino". (Alla fine tutto risolto: proposta bocciata senza che ce ne siano altre) Guardando questo video mi è spuntato affianco un video di Fanpage sempre sulla scuola - lavoro (UA-cam ogni tanto qualcosa giusto lo fa) nel quale intervistavano degli studenti, anche loro frequentanti licei, che si trovavano a fare lavori per nulla congrui ai loro studi. Sulla base di ciò mi verrebbe da dire che la scuola - lavoro non serve a nulla per noi licei (non per tutti, per i linguistici potrebbe essere utile) visto che sono scuole principalmente teoriche e che per "insegnarti un lavoro" devi proseguire gli studi all'università. Però qualcosa riguardante il lavoro ci andrebbe comunque fatto fare, visto che cercare lavoro digiuni non è una buona cosa, ma cosa ci fanno fare, le guide ai musei? non ci sono abbastanza musei per dar da "lavorare" a tutte le classi di tutti i licei di una città. Trovo invece molto positiva e adatta a tutti la parte sulla sicurezza sul lavoro: INDISPENSABILE (anche se non l'ho ancora fatta) Detto tutto ciò ritengo che la scuola - lavoro sia molto utile per i tecnici, professionali e anche qualche liceo, ma ai licei (scientifici e classici) serve a poco e niente P.S. mi scuso se mi sono dilungato così tanto: me ne sono reso conto dopo averlo pubblicato
Io sto frequentando l'ultimo anno di liceo Economico-Sociale a Bologna; nel corso di questi anni grazie all'alternanza scuola lavoro sono entrato in contatto con realtà come centri d'accoglienza, cooperative sociali impegnate nel territorio, fondazioni promotrici di progetti per lo sviluppo d'idee innovative d'impresa...Siamo perfino andati a visitare un progetto chiamato "Accoglienza degna" portato avanti dal famoso Centro Sociale "Labas". Immagino e conosco storie di sfruttamento di manodopera, però a me l'alternanza mi ha aperto delle strade ed un mondo che altrimenti mi sarebbero risultati inaccessibili; confido che tutti abbiano la possibilità di poter fare esperienze della stessa caratura di quelle che ho avuto la fortuna di compiere io, perchè una alternanza scuola lavoro fatta come si deve è davvero una gran iniziativa.
Da studente delle superiori con in vigore la Buona scuola non posso che dare una visione più chiara e dalla mia parte con più esperienza. Ho trovato fantastico l'alternanza scuola lavoro, proprio perché permette di conoscere ed entrare nel mondo lavorativo, che invece è lontano e irraggiungibile dagli occhi di un liceale. Ritrovarmi a fare il rilievo di un castello per modernizzarlo a museo, o entrare in contatto con le antiche rovine romane, per rilevare anche questo, come un vero archeologo, è stata una grande emozione. Ma non solo dal punto di vista dell'ambito, ma proprio come idea del "faccio qualcosa che farò quando uscirò da scuola". E sinceramente non mi dispiacerebbe nemmeno lavorare nel mcdonald. Il problema della buona scuola è un altro. Neanche le 200 ore in realtà causano tanti problemi, proprio perché sembrano tante ma in realtà volano se si fanno lavori ben schematizzati e studiati. Il vero problema è l'inutilità dello stato in tutto questo, che prima fa la legge mettendo l'obbligo e poi se ne lava le mani lasciando tutto il duro lavoro alle scuole per trovare le aziende, i privati ed altre associazioni per spendere il loro tempo ed il loro denaro per assumere dei giovani che molte volte sono anche dei cretini. Ci credo che poi le scuole mandano al Mc, non tutte le aziende sono propense all'iniziativa e doveva proprio essere il compito dello stato a procurarsi queste aziende.
Sta cosa non si può sentire... con tutti i problemi e le riforme schifose fatte, c'era bisogno di tutto fuorchè di una roba come questa, ed hanno pure avuto la sfacciataggine di chiamarlo "Buona Scuola"!!
La scuola è parecchio regredita, ma anche l'approccio che i giovani e genitori hanno verso la scuola è regredito; di fatto i giovani che faranno questi "esperimenti di lavoro" scopriranno di essere inadeguati, oppure gli faranno fare solo cose poco belle tipo fare scatole di cartone per un magazzino, che ne sò. Oppure ancora gli faranno sei "sermoni" di quanta magnificienza è l'azienda, che è magari distante dalla realtà o dalla verità. Questi esperimenti sono sempre un pò tendenti al flop.
A me sembra anche un modo implicito di dire, con tanti cervelli in fuga, un bel: "mi sa che di laureati ne abbiam già abbastanza, che ne pensate di pulire i cessi?". E poi i ragazzi dovrebbero vivere per la loro età, sbagliare ed imparare, sognare e decidere chi sono, e non è ridipingere lo steccato della signora Hills che ti insegna cosa sia lavorare... lo studio è già un lavoro ed un'introduzione al medesimo, io potrei immaginare questa cosa come volontaria, legalizzando il lavoro minorile part-time, posso dialogare su tutto davvero, ma qua mi sembra che la sola cosa "Buona" di questa Legge sia il titolo, ahimè!!
Anzitutto grazie mille per aver parlato dell’alternanza. Intervengo per dire che l’Intermediazione tra Scuola e Lavoro, almeno da me, è praticamente inesistente. La scuola, infatti, non ha i mezzi nè i tempi per accertarsi se il luogo che accoglierà lo stagista sia Utile o meno, ai fini del suo percorso formativo nelle varie aziende. La legge, dichiarava una cooperazione tra Azienda e Scuola che non esiste, perché la prima non è incentivata e quindi non investe in un ragazzo/a che potrà fruttargli solo un mese di “mano d’opera” a gratis, favorendo così l’attribuzione di mansioni poco pertinenti o poco istruttivi e, nei casi peggiori lo sfruttamento.Dall’altra parte la scuola si vede privare ogni anno di un mese intero di programmazione, già i nostri programmi sono vastissimi, e se già in condizioni normali è difficile finire un intero programma scolastico immaginate cosa succede con un mese in meno cosa succede! Sono sicuro che l’esperienza lavorativa sia VITALE, ma con un sistema così precario non si farà altro che ottenere studenti sempre meno preparati a livello scolastico e non abbastanza formati a livello lavorativo/Aziendale
Per l'alternanza dico una cosa: ho fatto due stage con la scuola circa 7/8 anni fa, sono ragioniera e da me lo stage era obbligatorio. La prima esperienza che ho fatto è stata stupenda, un mese in cui ho imparato moltissimo e mi è servito molto. L'altro inveve completamente inutile: le impiegate hanno me e l'altra stagista in una stanza con un'immensità di fogli che dovevamo prendere, controllare il numero di "serie" e cercarlo in un elenco e infine fotocopiarlo. Questo per un mese intero perché per fare questo lavoro hanno aspettato gli stagisti e noi eravamo le prime dopo 3 anni. Do la massima solidarietà per quei ragazzi che al liceo vengono messi a fare cose per niente attinenti col loro percorso di studi, sempre nella mia città avevano iniziato delle alternanze in uno dei due licei ma i ragazzi andavano in musei o simili, non venivano messi a far quello che dovrebbero fare i ragionieri ad esempio. Se fatta bene è una grande risorsa, gestita come invece la stanno gestendo è una cagata pazzesca
Sono felice che tu abbia parlato di questo tema perché io ora frequento il liceo artistico e tra due anni dovrò anche io fare (sperando che non ci sia più) l'alternanza scuola lavoro e io penso che non sia giusto diminuire alla fine speranze di lavoro per le persone disoccupate perché alla fine io ad esempio faccio l'artistico e tipo con l'alternanza scuola lavoro un ragazzo si trova al McDonald e poi non si viene neanche pagati e quindi ci sfruttano e ciò non é giusto quindi io sono contro perché alla fine nel mio caso non e che ti fanno fare alternanza scuola lavoro su scultura o ti portano a fare un progetto su come restaurare es un quadro ma a lavora dietro il bancone senza darti nessun contributo ,e poi ora, senza l'alternanza scuola lavoro il ragazzi di quinta non possono fare l'esame di maturità ,e questa cosa non la trovo giusta.😘❤
Mi sono messo a cercare i vecchi video di parliamone... in uno dicono testualmente: " remake di ghostbuster... MA ANCHE NO! ". Profeti o porta iella? Mha = P PS: Tecnicamente e' un reboot, e' vero, pero' l'han tirata lo stesso.
Io ai tempi (ben 12 anni fa) ho fatto una esperienza simile anche se facoltativa, al liceo ho fatto il lavoro estivo guidato, era un mese estivo di esperienza lavorativa pagato 400 euro. Ora da qualche anno lavoro in un laboratorio in cui si è sempre dato disponibilità nel prendere ragazzi per queste alternanze, già quando erano solo per istituti tecnici. Questo è stato l'anno dell'obbligo e ci siamo trovati a interagire con tanti ragazzi di diverse scuole tanto che ormai penso di aver capito come funziona, e cioè che funziona semplicemente se c'è reale scambio, perché noi siamo disponibili a spiegare e mostrare ogni particolarità del nostro lavoro, ma se dall'altra parte c'è un ragazzo interessato e volenteroso non solo può imparare come funziona il nostro laboratorio chimico ma può gestire autonomamente alcuni lavori, il che non significa sfruttarli, perché se ho lasciato fare analisi e controlli ad alcuni ragazzi è perché hanno capito come si faceva, hanno acquisito manualità e capacità di riconoscere eventuali errori o problemi, mentre invece altri ragazzi svogliati e poco attenti non li puoi lasciare autonomi tanto che in certi casi ti fanno anche perdere tempo o peggio possono creare problemi... Questo per me è ciò che si impara con una esperienza del genere, sapere come affrontare un lavoro, qualsiasi esso sia, e sapersi relazionare con gli altri in un ambiente lavorativo, l'ho potuto osservare io già dalle prime esperienze con il lavoro estivo guidato e spero lo capiscano i ragazzi che passano da noi...
Davvero nel 2017 ancora stiamo qui a spiegare alle persone cosa sia una molestia, uno stupro, una semplice avance o flirt? Davvero vogliamo ancora fare finta che i predatori non sappiano cosa stiano facendo? Tutta una questione di potere e privilegi che l'uomo non vuole abbandonare. Perchè, parliamoci chiaro, anche se OVVIAMENTE non tutti gli uomini sono simili a Weinstein, Berlusconi, Woody Allen ecc., ognuno di loro trae comunque beneficio da questa continua disparità. Gli uomini e i ragazzi vengono violentati e molestati? Assolutamente si, purtroppo. Ma in una misura infinitamente più piccola rispetto alle donne, che subiscono molestie QUOTIDIANAMENTE. Dal fischio in strada, la palpatina sul bus, continue battute sessiste (anche sui social), alle mani addosso. Questo perchè c'è una questione di mentalità dietro. Ancora nel 2017 si dice "tr**a" alla VITTIMA. Che sia Asia Argento, o una bambina di 14 anni costretta a lasciare il paese pur di non dover subire le accuse dei concittadini che difendevano i suoi stupratori. Basta. #metoo
Francesca Ferrentino la violenza c'é da entrambe le parti, fidati. E purtroppo della violenza sugli uomini se ne sente parlare troppo poco. Quasi sempre se l'uomo denuncia una violenza non viene creduto, molti di essi non denunciano per vergogna. Quindi la questione é un po' complicata. I "vecchi privilegi" di cui stai parlando li abbiamo già (giustamente) eliminati tempo fa, almeno in occidente
Inside Line perdonami, ma io sono una donna. Se ti dico che questi privilegi ci sono e come, dovresti anche rifletterci. l'Italia si trova in Occidente, e si uccide una donna (per cause sessiste, non per incidenti stradali, per intenderci, ma perché sono donne) in media ogni tre giorni.
Francesca Ferrentino come ti ho detto la questione non é così semplice. Se tu hai avuto qualche problema in questo ambito mi dispiace molto, e non voglio certo sminuire nessuna vittima di violenza, che sia uomo o donna. I media parlano a sproposito, non forniscono la verità totale sull'argomento. Poi non mi hai ancora detto quali sono questi privilegi. Ti invito a visionare il documentario "the red pill"(diretto da una ormai ex femminista ma che ai tempi si dichiarava tale) e a leggere una tesi interessante dal nome "quando la vittima é il maschio", che puoi trovare come nota nell'articolo di wikipedia sulla violenza sugli uomini.
Francesca Ferrentino inoltre non ho mai sentito nemmeno dai media di donne uccise in quanto tali. Come moventi ho sentito la gelosia, le divergenze, ma non questo. Come detto, non cerco di sminuire nessuno, non cerco la guerra.
Per quanto riguarda l'alternanza scuola-lavoro sono d'accordo con te, mi sono rivisto nelle tue parole. ho 30 anni e mi sono laureato, triennale e magistrale solo da poco, proprio perché poco più che ventenne decisi di abbandonare l'università perché attirato dal mondo del lavoro, dall'avere soldi e diventare indipendente. Il problema è che non ero affatto preparato a ciò che mi aspettava, ho fatto lavori umili, mortificato e anche discriminato perché del sud (lavoravo al nord). Come te al liceo non avrei mai accettato di fare lo schiavo per un'azienda a caso, ma, col senno di poi, sarebbe stata un'esperienza che mi avrebbe aiutato a prendere decisioni più sagge.
"Pare siano molte le aziende che sfruttano questa roba per avere manovalanza gratis". Siamo in Italia "Che cè voi fa'?" sono sardo, emigrato in Germania ormai da 4 anni e qua questo di cui parli è una cosa normale, pensa che già da l'equivalente delle 1° media i bambini devono cercarsi un'azienda, andarci personalmente e chiedere se possono lavorarci, certo, per i bambini di quell'età dura solo una settimana o pochi giorni ma aumenta ogni anno. Penso sia una cosa buona che se avessero fatto quando andavo io a scuola forse oggi non sarei in Germania?! (fermo restando che non cambierei una virgola). L'Italia è il paese di "tutti devono inculare tutti gli altri" te ne rendi conto nella strada che vedi cinquanta macchine nella corsia di sorpasso cercando di sorpassarne una, perchè? perchè tutti vogliono passare avanti agli altri e in quale situazione ci si ritrova? che tutti fanno più tardi! gg Italia. ciao Shy!
Caro Shy, sono una ragazza che sta frequentando il quinto anno di liceo. Ho iniziato questo percorso durante il terzo anno, proprio quando hanno introdotto questa alternanza scuola lavoro. Nonostante quando questa cosa è iniziata senza che nessun professore o qualcuno facente parte dell'ente scolastico sapesse cosa fare, alla fine si è deciso di fare da guide al Museo delle Scienze Naturali della Federico II. Facendo lo scientifico, avrei preferito che ci fossimo occupati di cose che riguardassero più la chimica o la scienza (quindi per esempio lavorare in un laboratorio), ma nonostante tutto le professoresse dell'università sono state vicino a noi e sono state gentilissime e bravissime. In questi due anni abbiamo lavorato molto: abbiamo buttato sangue e sudore e anche la nostra tutor ci è sempre stata vicini. Con l'avvento dell'esame, però, i cambiamenti che si dovevano avere non si sono avuti: doveva essere rivalutata la griglia dei crediti, ma a quanto pare non si farà; la terza prova doveva essere rimossa, ma fuori discussione anche quello. Tutto ciò verrà inserito il prossimo anno, quindi alle future quinte. Noi siamo frustrati perchè sinceramente non sappiamo come dovremo fare questo dannato esame: l'alternanza deve essere obbligatoria, ma non si sa se avrà molta importanza per la maturità o sarà solo un approfondimento, abbiamo anche pagato per andare a Napoli per una cosa obbligatoria a cui doveva provvedere la scuola, ma si sa, 'siamo senza fondi', insomma la solita storia italiana. Sono una diciottenne preoccupata e in preda all'ansia non solo per la solita crisi adolescenziale pre-esame, ma il fatto è che dobbiamo fare questo cacchio di esame senza neanche sapere come farlo. Abbiamo litigato con la nostra tutor probabilmente perchè non comprendeva il nostro disagio e pensa che noi reputiamo questa alternanza inutile, quando invece per quanto mi riguarda è stata un'esperienza favolosa. Mi ha regalato soddisfazioni e mostrato il mio potenziale e sono contenta di averla fatta. Solo che per la maturità è tutto un alone di mistero e visto che tutti danno così tanta importanza a questo esame.. beh.. almeno dicci come dobbiamo farlo, Signor Ministero che prima metti in mezzo le leggi e poi non le applichi a pieno, causando ansia e angoscia nelle nostre acerbe menti. Grazie per essere sempre così comprensivo nei nostri confronti. Mi scuso per il ''''piccolo'''' sfogo (e anche eventuali errori di forma), ma sinceramente questa alternanza ci sta incasinando il quinto anno. E sinceramente abbiamo già abbastanza casini per quest'anno.
Ben venga l'alternanza scuola-lavoro, però ritengo giusto sia pagato il salario minimo (che è veramente una miseria) da parte dello stato. Qualsiasi sia il lavoro da fare va fatto, ma va retribuito con il minimo, così, giusto per far capire cosa c'è qui fuori.
Concordo pienamente. Anche fosse un contentino (calibrato anche sull'effettiva produttività dell'alunno, come dovrebbe essere nel mondo reale) ma sarebbe molto meglio e più giusto
Io penso di adorati, riesci a parlare di cose serie ed attuali facendomi ridere e con un linguaggio sulla mia stessa lunghezza d'onda. Nient'altro da aggiungere, semplicemente fantastico
Luigi Del Prete Se conosci l azienda e andandoci a fare lo stage più di una volta fa anche si che magari conoscendoti ti prendano con più facilita in futuro
thulion tv NO! Mio fratello è stato più che ottimo e lodevole nella sua azienda, hanno pure promesso di prenderlo ma a fine quinta non l'hanno neanche cagato! Vergogna e fanculo lo stage
devo ritenermi fortunato perché abito a Bolzano e di diplomati nel mio settore ( meccatronica ) c'è enorme richiesta, infatti, degli anni scorsi tutti quelli che non sono andati all'università, sono stati assunti
comunque non mi lamento dello stage, ma di doverne fare 400h, GRATIS. Quindi se mi mancano ore devo lavorare l'estate, come in tanti fanno, ma non posso essere pagato o altrimenti non valgono
Sono uno studente dell'ultimo anno di liceo scientifico e nella mia scuola hanno diviso le 200 ore da fare tra il terzo e il quarto anno per evitare di perdere tempo in quinto. Devo dire che l'alternanza è molto utile se magari uno studente ha in mente qualcosa da fare dopo il liceo e vede come funziona quel tipo di lavoro, soprattutto se conosce in qualche modo qualche azienda che può ospitarlo. Nel mio caso ho fatto l'alternanza all'università della mia città il primo anno, alla facoltà di ingegneria informatica, e in una azienda di informatica durante il secondo anno. Queste due esperienze sono stati molto positive per farmi un'idea di come funziona il mondo dell'informatica perché vorrei seguire quel percorso, ma se uno studente non ha idea di cosa fare cerca il posto per non fare nulla e perdere del tempo. Alla fine dipende molto dalla voglia dello studente di essere interessato veramente in quello che va a fare. Sul fatto dello sfruttamento, nella nostra scuola alla fine del periodo di alternanza fanno compilare un questionario su come ti sei trovato e se consiglieresti l'azienda ad altri in futuro.
L'alternanza scuola-lavoro è un'ottima cosa. Forse è perché la mia scuola l'ha gestita bene, lasciando agli studenti la possibilità di scegliere, contattando persinalme, l'azienda in cui andare. Io ho scelto un'azienda che si occupa di ciò che mi piace e vorrei fare (ingegneria), e lo stesso è valso per i miei compagni. Perciò alla fine l'iniziativa è buona, e se non riesce bene la colpa è delle singole scuole. Invece di protestare per abolirla bisognerebbe soltanto agire in modo propositivo all'interno ognuno della propria scuola per sistemare le cose.
Il problema è che le aziende che offrono la possibilità di fare queste attività non sono molte e spesso ci si trova a fare esperienza che non c'entrano niente con l'indirizzo di studio. Ad esempio io faccio lo scientifico e sto facendo un percorso di scuola-lavoro con un'istututo di educazione alla finanza che non mi interessa e non riguarda in nessun modo il mio percorso di studi
#iostoconciccio Sicuramente non è la cosa migliore se l'azienda non si attiene al percorso di studio, ma l'obiettivo è affacciarsi al mondo del lavoro. Anche perché difficilmente farai un lavoro al 100% attinente al tuo percorso di studio, sarebbe un miracolo.
smartphoneworld1 è giusto invece, perché 1) altrimenti non lo farebbe nessuno 2) se fatta bene è davvero utile, e come già detto il farla bene o no dipende dalla singola scuola.
Davide Filisetti dipende che scuola fai io che vado a uno scientifico che faccio? La maggior parte dei miei compagni viene mandata a spazzare il seminterrato della scuola
L'alternanza è un'ottima opportunità, finchè non è obbligatoria (così il singolo può accettare le vere opportunità e rifiutare le perdite di tempo.) Essendo obbligatoria, (io per esempio) mi sono ritrovato a perdere e "simulare" ore (ascoltare il prof di arte che parla di architettura non è lavorare attivamente), perchè non posso non essere ammesso all'esame. Ti invidio.
grazie mille ... sono in 3 e da quest hanno anche io comincio l'alternanza scuola lavoro, ma non avevo ben chiaro cosa fosse, adesso ho le idee un po più chiare ;) ( la prof mi ha chiesto una sorta di relazione sul perché si o no del alternanza scuola lavoro ... mi hai salvato )
Ciao Shy, a me l'alternanza scuola-lavoro sembra una stupidata oltre che un sintomo piuttosto grave di una società che dà valore zero allo studio e alla cultura, ma vuole formare dei robottini efficienti e produttivi che servono solo a far girare i soldi. Lasciateli studiare i ragazzi e le ragazze che poi avranno quarant'anni per lavorare e non avranno nè tempo nè voglia di studiare ciò che ora imparano a scuola. Ma, in fondo, cosa serve nella nostra società sapere chi sono Guinizzelli e Petrarca? Niente, no? Allora facciamoli lavorare che si responsabilizzano e diventano indipendenti, qualità che comunque non si acquisiscono solamente andando a lavorare, ma va beh. Lasciate gli adolescenti fare gli adolescenti e non imponete loro di crescere prima del tempo che non serve a nulla, se non a creare rimpianti per il tempo sprecato. Ogni età ha le proprie esigenze. Poi, per carità, se ritornasse facoltativa tutti amici come prima, è l'obbligo che non sussiste.
Riporto la mia esperienza personale rispetto all'alternanza scuola-lavoro. Infatti, io andavo in un liceo delle Scienze Umane che ha fatto da pilota rispetto quest'esperienza. In terza, mi pare, ho lavorato per organizzare una mega fiera con tutta la mia classe, qualcosa che non c'entrava assolutamente nulla rispetto al nostro corso di studi. Eppure, per me è stata una settimana costruttiva e stimolante, soprattutto perchè io non avevo MAI lavorato prima. In estate ho avuto la possibilità di lavorare come staggista in una biblioteca (ma si poteva anche scegliere di lavorare in asili e scuole) e ho potuto constatare a malincuore (lavorare in biblioteca era il mio sogno) che non era cosa per me. Quindi è stata un'esperienza UTILISSIMA. In quarta ho avuto la FORTUNA di seguire una bambina straniera per tutto l'anno scolastico per insegnarle l'italiano in una scuola elementare. Una delle esperienze più belle della mia vita, che mi ha fatto capire cosa scegliere di fare dopo il liceo. A questo punto non comprendo tutta questa ostilità nei confronti dell'alternanza, perchè se fatta bene e coerente rispetto a quello che si studia può essere sicuramente utile nella formazione di un individuo. Posso comprendere il problema di rubare tempo estivo, che può essere usato per un lavoro vero e retribuito. E condivido perfettamente il discorso dello "Shy del passato" perchè penso che io non mi sarei mai sognata di seguire per un anno una bambina di spontanea volontà, quindi l'obbligatorietà secondo me ci sta. A volte solo dopo si può comprendere il valore di certe esperienze.
Maturità 2018 lo stato non co sfrutta? Liceo scientifico, devo fare sia l alternanza che la terza prova, sia la classica tesina che la relazione di alternanza, l' esame vecchio e quello nuovo ... E che cazzo...
per mia sorella quest'anno sarebbe stata la prima estate in cui le sarebbe stato possibile trovarsi un lavoro per guadagnarsi qualcosa. non è stato possibile grazie all'alternanza, che le ha impedito di fare vera esperienza lavorativa. good job
Sono uno studente di quarta di un Liceo Scientifico e vi spiego come ho finito le 200 ore. Siamo andati lo scorso anno a Palermo per un progetto contro le mafie 3 giorni, più che una esperienza lavorativa era una gita scolastica: ha contato 100 ore. Poi un progetto con una banca, in cui da casa, individualmente, dovevamo vedere dei video su carta di credito, azioni obbligazioni etc, cose che una persona comune dovrebbe già conoscere. Sarò stato in tutto un ora a fare questo lavoro, mi ha contato 40 ore. Infine, l'unico progetto decente, sul giornalismo, che ti faceva veramente mettere al contatto col mondo del lavoro, 80 ore. Ci conta come alternanza anche progetti a cui aderisce la scuola, che regalano ore senza dare una vera esperienza lavorativa. Non avessi fatto il progetto sul giornalismo, avrei già finito le 200 ore, senza fare nulla. Sicuri che sia utile questa alternanza a livello liceale?
Io quest'estate ho avuto l'opportunità di lavorare oltre che di seguire il mio percorso di stage e quello che posso dire è che lavorare in un bar, pagata e come vera dipendente, mi ha insegnato molto più che fare lavoro d'archivio senza stipendio in un'azienda a caso, che oltre a non pagarmi in denaro a mio parere non mi ha pagata neanche in esperienza di vita: ero poco motivata e in un ambiente che del vero mondo del lavoro aveva ben poco... i 'datori di lavoro' non pretendevano nulla da me e io non ero stimolata ad impegnarmi (che io lavorassi bene o male non sarebbe cambiato nulla), sostanzialmente passavo ore a ciondolare in mezzo a fotocopie e chiacchierare con il compagno che faceva lo stage con me. Lavorando al bar invece mi sono trovata davvero inserita nell'attività, collaborando con i colleghi e impegnandomi perchè comunque ero pagata per essere lì e questo mi motivava a lavorare bene. Inoltre il datore di lavoro pretendeva molto da me e ho dovuto contrattare per cose come orari, stipendio ecc... mentre per lo stage facevo il mio tot di ore al giorno e alle 18:00 spaccate me ne andavo (che il lavoro che stavo facendo fosse finito o no). In breve secondo me l'esperienza di stage è inutile perchè non è neanche lontanamente paragonabile ad una vera esperienza lavorativa e non mi ha lasciato nulla, anzi, dato che ho dovuto compierla durante i mesi estivi, mi ha tolto un buon mese di vacanza che avrei potuto riempire lavorando al bar e guadagnando qualcosina per l'università.
Ma scusa? GRATIS? scusate ma io abito in Svizzera e faccio un'apprendistato, probabilmente se mi togliessero i 1'200 franchi al mese che mi danno andrei al liceo... non capisco come mai se in Svizzera le aziende possano pagare i dipendenti (perché anche se hanno 15/16/17/18 anni sono DIPENDENTI) e in Italia No, non dico di pagarli 1'200 euro al mese ma magari 100? 150? 200? È troppo per una persona che LAVORA per te?
Caro Shy, sono una studentessa di quinto anno di un liceo linguistico in provincia di Roma. Faccio parte della famigerata "annata di prova" di questa alternanza scuola lavoro, ovvero siamo state noi le cavie per il primo anno di alternanza nei licei. Sin dall'inizio il progetto era stato accolto da due diverse correnti di pensiero: i pro (come la sottoscritta) che speravano in attività formative ed utili, ed i contro, che fondamentalmente sfruttavano l'argomento per avere altre tesi contro Renzi ed il capitalismo, giusto per offuscare gli altri due sottogruppi della categoria, ovvero chi era contro per motivazioni serie quali la sfiducia nell'organizzazione dell'alternanza e chi invece non aveva semplicemente voglia. Dopo mesi che il nostro terzo anno di liceo era iniziato - nonostante dovessimo teoricamente cominciare a settembre dello stesso - non avevamo ancora una lista di attività a cui segnarsi. Ciò era ovviamente dovuto alla mancata dote organizzativa di un liceo di campagna con meno di 700 studenti ed un reggente invece di un vero preside (situazione condivisa, in realtà, dalla maggior parte dei licei italiani). Quando verso maggio del terzo l'attesa lista apparve, questa conteneva a malapena una decina di attività, per le quali ogni azienda chiedeva massimo 5/6 studenti e offriva dalle 20 alle 50 ore. Di certo non erano abbastanza per coprire il numero di ragazzi di tutti i terzi e nemmeno per far terminare loro il monte ore annuale. Nei due anni successivi la lista è aumentata, dando così la possibilità a tutti di coprire le 150 ore minime obbligatorie. Ma, per permettere ciò, la presidenza ha dovuto ripiegare su convenzioni con aziende che non avevano nulla di formativo da offrire, firmando quindi con piscine, palestre e associazioni di volontariato che hanno finito per sfruttarci come spazzini, assistenti personali acquista-pranzo o babysitter per i figli dei proprietari dei negozi. Alla fine della mia esperienza, sono ancora convinta dell'utilità dell'alternanza e non credo sia necessario accanirsi contro questa trovata. Di contro, so che si può e si deve migliorare. Il modo per farlo? Di certo non manifestare. Piuttosto si dialoghi con i presidi, affinché questi firmino le convenzioni con associazioni/agenzie/aziende inerenti l'ambito di studio.
Shy, ti stai sbagliando. Le 200/400 sono distribuite grosso modo nei 3/5 cinque anni, non in un solo anno. Quindi accade che in realtà nella maggior parte dei casi, l'alternanza si riduce ad una "sola settimana". Il problema sussiste nei licei, dove gli studenti spesso delle volte vanno a fare lavori di per sé inutili alla formazione, i quali sottraggono il tempo all'apprendimento. Per esempio, in un liceo classico al posto di fare greco e latino, lo studente viene messo a riordinare le carte in procura. Certo, ci puó stare per due/ tre giorni come esperienza, ma perdere addirittura una settimana per un lavoro del genere non contribuisce per nulla alla formazione di una persona. Secondo me, la scuola- alternanza é un' occasione sprecata, soprattutto per i licei umanistici.
E' qui che, secondo me, sbagli: a primo impatto sembra un'esperienza completamente inutile ma in realtà non lo è! Permette di farsi un'idea di cosa significhi stare in ufficio 8 ore al giorno, di quale possa essere l'ambiente che ci si ritrova in certi contesti e di come ci si comporta in certe situazioni (guardando gli altri, ovviamente). Sicuramente non sempre l'ASL è un'esperienza formativa secondo il proprio programma di studi, ma è sempre e comunque un'esperienza di vita che vale sicuramente quella settimana ogni tanto passata in un luogo diverso dalla scuola.
Il fatto e' che la scuola non dovrebbe fornire esperienze di vita scevre da quelle culturali. Altrimenti anche farsi una acido a un rave puo' esser considerata esperienza di vita. Non ci vuole molto a farsi un idea di com'e' stare 8 ore in un ufficio e di com'e' regolata la vita al suo interno. Non e' poi detto che alla fine del percorso di studi gli uffici siano ancora strutturati nello stesso modo inoltre carpirne l'aria e tutto cio' che solo in modo aleatorio vi gira attorno non e' formativo per il lavoro che si andra' a svolgere. Non vedo come una settimana spesa al suo interno a fare, magari, mansioni di poco conto sia davvero utile allo scopo che l'asl si prefigge.
Peccato solo per la disorganizzazione generale. Casa mia dista dalla mia scuola un'ora e mezza, e gli autobus che vanno e tornano dal mio paesino sono pochi, obbligandomi a partire da casa alle sei e, pur uscendo da scuola all'una e mezza, tornare alle sei di nuovo. Certo, è un'esperienza, ma è mal organizzata: sono necessarie dodici ore di corso sulla sicurezza che però vengono distribuite in quattro pomeriggi di tre ore invece che in una settimana di pomeriggi da due ore/dodici giorni di un'ora in più. In questi quattro giorni sono materialmente obbligata a tornare a casa alle otto di sera. La scuola di cui parlo è un liceo delle Scienze Umane, l'unico nella zona, frequentato anche da persone come me, che arrivano da posti lontani almeno un'ora. Certo, non è una maggioranza, ma dopo tutto questo discorso sulla tutela delle minoranze... Senza contare di come più volte mi abbiano suggerito in maniera abbastanza insistente di andare in alternanza in una determinata struttura in cui non mi interessa assolutamente andare... Ma non mi lamento; un mio amico è finito a riparare cancelli assieme ad un altro -e i suoi obiettivi sarebbero lavori basati sul ragionamento ecc.
Ciao! Io frequento il quinto scientifico, faccio quindi parte della prima “ondata” di studenti che hanno iniziato questa esperienza di alternanza scuola lavoro. Ti assicuro che il problema non sono le offerte e le aziende che ci propongono: il vero problema è che non ci viene proposto niente. Io fortunatamente ho finito le mie ore grazie a progetti esterni (a pagamento) che offrivano anche ore di alternanza scuola lavoro. Più della metà dei miei compagni di classe (ti parlo quindi di una quindicina di persone) sono ancora molto indietro con le ore a causa della mancanza di progetti. C’è stata un’enorme disorganizzazione e disinformazione fin dall’inizio (dicembre 2015), i professori della mia scuola nuotavano (anzi affogavano) completamente in mare aperto, non gli era stata data nessuna informazione sul da farsi, su chi contattare ecc. Siamo arrivati quindi in quinto, con un esame alle porte (che ancora non si è capito se sarà secondo il nuovo o secondo il vecchio ordinamento o se sarà un ibrido tra i due, figo eh?) con un monte ore obbligatorio da fare (non si sa dove, come e quando) per poter essere ammessi all’esame, e tutto ciò perdendo ore di lezione. Direi quindi che il problema non è l’idea in sé di scuola lavoro, ma la sua completa disorganizzazione, la sua inappropriatezza nei licei (aziende e progetti sono completamente a caso e non c’entrano nulla col percorso di studi) e il fatto che sia obbligatoria al fine di poter essere ammessi all’esame (ah e visto che il percorso di scuola lavoro deve essere inglobato nella tesina, prevedo molte tesine sulle patatine del mc donald). Niente quindi, una buona idea, ma non pensata abbastanza.
Ciao Shy, io ho organizzato un periodo di alternanza scuola lavoro nel centro antiviolenza dove ho lavorato. L'idea era di mettere gli studenti a contatto con il lavoro nel sociale e, nel frattempo, far passare contenuti e valori quali la parità, il contrasto alla violenza e agli stereotipi e cose del genere. Ho avuto tre ragazze del liceo classico per due settimane. E' stata una bella esperienza, ma davvero difficilissima! Per noi, in questo caso l' "azienda", è stato un enorme dispendio di energie. Abbiamo dovuto prevedere delle figure che in alternanza affiancassero per la maggior parte del tempo le studentesse, abbiamo dovuto inventarci del lavoro da far fare loro, un progetto su cui lavorare in sole due settimane, momenti di formazione....è stato un lavoraccio. Una bella esperienza, ma un lavoraccio. Le ragazze alla fine erano molto contente ma noi eravamo distrutte e non abbiamo dato disponibilità per altri periodi di alternanza perchè abbiamo capito che non ne avevamo le risorse. Tutto questo per dire che se si vuole offrire un periodo davvero formativo e non il solo fotocopiare o friggere le patatine, c'è bisogno di un dispendio di energia da parte dell'azienda non indifferente che non verrà minimamente colmato dal lavoro che poi i ragazzi, con tutta la buona volontà, potranno dare in cambio. Non tutte le aziende possono permetterselo. Anzi, la maggior parte delle aziende non possono permetterselo, in primis il nostro centro.
Frequento la quinta di un istituto tecnico e ho fatto alternanza scuola-lavoro le scorse due estati. Sinceramente sono stato contento di farla, dato che la scuola, in particolare un professore, ha trovato aziende di buono e anche alto livello per questa attività. È stato davvero stimolante ed entrando in contatto con ingegneri e programmatori ho finalmente davvero capito cosa voglio fare in futuro. Purtroppo oltre a non aver potuto lavorare in quei periodi estivi, ho pagato di tasca mia il trasporto e quindi economicamente sono stati periodi di perdita ahahaha. Nonostante questo penso che l'alternanza, se organizzata bene, sia molto positiva
Luigi Tesse Se il bocciato tira su un casino della madonna coi media, contatta i sindacati e trova degli avvocati che portino il caso fino al Consiglio di Stato impugnando la bocciatura per essersi rifiutato di sottostare ad una imposizione di lavoro che possiamo definire coatto, se vince si becca il rimborso di danni morali e materiali, lo stipendio di due mesi di stage pagato, viene riammesso all'esame e magari riesce a far abolire questa stupida regola... Se perde invece rimane con la classica posa di una mano avanti e l'altra dietro...
Essendo questo un argomento che mi sta a cuore, ci tengo a raccontarti la mia esperienza in terza superiore al liceo artistico, e non credo che esista asl più degradande di quella che ha dovuto affrontare la sottoscritta. Intanto partiamo dal punto che di alterzanza non c'era un bel niente. Le ore """lavorative""" non venivano fatte al posto delle ore scolastiche, e nemmeno al pomeriggio, ma esattamente durante le ore del mattino. Infatti la nostra alternanza scuola lavoro si è basata sopratutto su PROGETTI artistici che abbiamo tutti fatto a casa e durante le ore di laboratorio in maniera frettolosa e sbrigativa. Tra l'altro non credo di avere mai fatto così tante uscite come in quell'anno (fate conto che ho fatto la verifica del recupero del trimestre di matematica ad APRILE) e gli altri prof si trovavano puntualmente metà classe in aula perchè ignari del tutto di sti progetti. ci hanno mentito su come venivano contate le ore. Inizialmente ci era stato detto che dovevamo contare tutte le ore di progettazione del lavoro, anche quelle a casa (giustamente) e anche le uscite, pure quelle dove non si faceva nulla, ma si parlava dei progetti che avremmo dovuto inutilmente fare. Solo dopo si scoprì, solo perche io e un altro mio santo compagno di classe siamo andati dalla vicepreside perchè risultavano tipo 300 ore a testa, che le ore erano uguali per tutti, e che quindi tu avresti potuto lavorare 5 ore come 50, ma comunque sarebbero state valutate come 30 per esempio, e quindi mi sono ritrovata ad avere meno della metà delle ore che avevo fatto a fine anno. Vi cito alcuni progetti che ci hanno scaricato per farvi capire: disegnare su delle panchine in un parco, aiutare i bambini a disegnare per un associazione, creare un fumetto in collaborazione con i musei della città, fare dei disegni per una mostra... e ognuno di questi è durato MESI, contando tutti gli incontri inutili solo per far ore, facendoci perdere le lezioni. Tutto questo nel pentamestre. Ci hanno fatto anche pagare il treno a noi per una di queste uscite. Se dovessi poi raccontare i dettagli agghiaccianti starei qua una vita. Sta di fatto che volevano darmi anche un lavoro estivo, che ho sfanculato alla grande. A fine estate di quell'anno ci hanno fatto fare tipo 5 incontri per le lezioni sulla sicurezza durate anche 4 ore filate in Agosto, con un caldo da Sahara, dicendoci che se no il progetto con i musei non contava più nulla (la vice preside mi ha chiamato a casa). Durante la quarta abbiamo finito le ore disegnando a scuola per un altro progetto, ovviamente concluso abbastanza da schifo come tutti gli altri, e ci hanno fatto disegnare dei ballerini dal vivo. Ah la prof ci ha fatto pure contattare noi uno studio di tatuaggi a fine quarta perchè lei non riusciva a convincerli....
Gli Italiani si lamentono sempre di tutto. Troppo viziati. In Germania la scuola-lavoro é una cosa standard. Sia come tirocinio durante le scuole dell'obbligo, che durante i professionali. Io ho fatto un prefessionale (Ausblidung) in Germania, 2 giorni lavoravo e gli altri 3 lavoravo normalmente. Naturalmente durante l'Ausblidung ti pagano, perché sei assunto dalla ditta dove lavori, o da un terzo ente. Ovviamente il lavoro durante l'ausbildung, é il mestiere che stai imparando. Quindi niente patatine da McDonald.
Ma che scopo ha stare 8-10 ore a fare cose per nulla inerenti al settore che si studia? Se io faccio elettronica perchè mi mandi in un' azienda che non produce elettrodomestici ma prodotti per la casa? La scelta della aziende deve inserire anche il punto di vista dello studente, altro che italiani viziati
Gli italiani saran viziati ma e' certo che hai descritto un sistema che non e' quello proposto in italia, e' solo simile nell'idea di base. Lo svolgimento e' tutto un altro.
Non so è stato già detto, ma vorrei portare la mia esperienza. Quando ho fatto io l'alternanza scuola lavoro (entrata in vigore della "buona scuola") mi hanno mandato in un'azienda che mi fatto fare un percorso inerente ai miei studi (ho fatto un istituto tecnico commerciale). Ancora oggi ringrazio l'azienda e l'istituto per la possibilità che mi hanno fornito. Nella mia scuola c'era (penso anche ora) un sistema molto simile a quello che hai detto, shy. Un sistema di feedback degli studenti per gli insegnati preposti all'organizzazione dell'alternanza: redazione di piccoli report giornalieri e relazione alla fine del percorso. Inoltre gli insegnanti chiedevano periodicamente agli studenti se il percorso fosse adeguato ed intervenivano in caso contrario. Nella pratica, spostavano lo studente in un altra impresa e mettevano in "black list" tutte le aziende che non fornissero un percorso adeguato. Ai tempi mi resi conto, e lo so tutt'ora, che ho avuto un gran pacco di fortuna. Alcuni miei compagni non furono altrettanto fortunati ma ottennero infine un''esperienza abbastanza soddisfacente. Ho portato la mia esperienza per dire che, a mio avviso, l'alternanza scuola lavoro è un'IDEA buona. L'implementazione però lascia a desiderare e comprendo il malcontento delle persone. Se non esiste un regolamento dall'alto per prevenire brutte esperienze, è importante che si crei dal basso. La mia ormai ex-scuola si è attrezzata ed ha raggiunto buoni risultati. Sta "al basso" rimboccarsi le maniche e far funzionare le cose. Cosa possono fare gli studenti? Far sentire che ci sono i problemi dimostrando interesse e partecipazione, segnalare gli eventuali problemi e viverla bene, facendo bagaglio di un'esperienza fuori dalla scuola.
Sono uno studente che frequenta il Terzo superiore ragioneria ITC (Indirizzo SIA), devo fare 400 ore di alternanza lavoro entro il quinto (divise in 150,150,100) quindi sono un debuttante in questo mondo, fatto sta che di queste 150 ore l'anno ne devo fare 30 durante l'orario scolastico e 120 in orario extrascolastico, precisamente l'estate, a giugno e luglio. Partendo dal presupposto che al posto dei licei che vanno a fare giardinaggio o Mc Donald's noi andiamo in azienda, quindi proviamo un esperienza diretta nel lavoro che si abbina al nostro indirizzi di studi ma la cosa di cui mi lamento è il periodo in cui vengono svolte queste ore. Quindi sono pienamente d'accordo con il fatto che non si possono svolgere in estate proprio perchè molta gente va a fare esperienze lavorative che vengono retribuite e quindi non avrebbe un minimo senso andare a fare questa alternanza scuola-lavoro dato che non vedo dove sia questa alternanza dalla scuola...
Da ex store manager di fumetteria, sempre a stretto contatto con i ragazzi, potrei portare molti esempi di scuola/lavoro ma parlerò brevemente di due casi diretti e recenti (Senza nomi e riferimenti, per ovvie ragioni). E mi scuso già da ora per la lunghezza, ma credo sia necessario per far capire cosa intendo.
Il primo:
- Il professore, che tiene molto ai propri ragazzi, di una scuola vicina ci propone di partecipare al programma con uno dei suoi ragazzi. Il ragazzo ha bisogno di quelle ore, a noi fa sempre comodo una mano in più... accettiamo. Tutti (Due professori e le compagne di classe, che erano clienti fisse) mi dicono che si tratta di un ragazzo molto timido e difficilmente lo si sente parlare. Prendo nota. Così come prendo nota di un "problema", il vederlo solo una volta alla settimana (Che per far intraprendere un percorso di apprendimento a qualcuno è un po' limitativo). Primo giorno. Effettivamente è timidissimo, a malapena mi dice il suo nome. Inizio dalle basi di un negozio: la pulizia. Cose semplici. Spolverino e spazzare, una quindicina di minuti in tutto, poi laverò io dopo la chiusura (Per fargli capire che sono compiti grami ma che tutti devono fare). Per quanto dica di averlo già fatto altre volte è palese il contrario xD Ma non lo redarguisco, in fondo è lì gratis (La cosa mi metteva molto in imbarazzo :| ), semplicemente gli suggerisco e mostro metodi più efficaci e veloci. Le prime volte fatico a trovargli compiti che non siano pesanti o noiosi e che al tempo stesso per ora non siano di responsabilità, qualcuno mi suggerisce di fargli pulire il bagno (Suggerimento ignorato). Provo ad entrare un po' in dialogo con lui. Nei giorni seguenti gli spiego i criteri di allestimento espositivo, gli mostro come ci si approccia ad una spedizione di fumetti, le differenze di approccio con altri tipi di spedizione (Ad esempio inizio già a dargli qualche compito in più su giochi da tavolo e miniature). Nel mentre cerco di dosare bene il dialogo e le pause (Mi ripeto di nuovo che è lì senza ricevere paga e di sicuro vorrebbe essere da altre parti). Già dopo poche volte vedo che inizia ad aprirsi e parlare liberamente e tranquillamente, riesco a capire i suoi gusti ed i suoi hobby. Gli faccio scegliere la musica d'ambiente, inizio a farlo interagire con i clienti, loro gli spiegano dei giochi e lui li impara. La volta dopo faccio spiegare a lui quei giochi, fa fatica ma ci riesce e lega con altri clienti. Dopo poche settimane già parla con tutti. Ogni giorno la prima cosa che deve fare è dare la rapida pulita, poi man mano inizio a fargli vedere come si fanno altre cose sempre cercando di dosare bene i tempi tra pausa e lavoro. Gli mostro come si usa il gestionale, una cosa delicata ma che sembra imparare in fretta. Inizio anche a farmi dare una mano nell'assegnare le spedizioni di fumetti, un compito più delicato di quel che possa sembrare (Sbagli qualcosa vai poi a capire dov'è l'errore e diventa tutto tempo perso), ed impara a farlo sempre meglio. Nel mentre gli aumenta sempre più la parlantina ed apparentemente la sicurezza. Insomma... Credo che la scuola/lavoro gli sia servita decisamente e, anche se non farà questo lavoro, potrà fruire in futuro dell'esperienza acquisita (Soprattutto nel rapportarsi agli altri).
Il secondo:
- Contemporaneamente una cliente, vedendo il ragazzo, se la prende a male perché da tempo chiedeva di venire a lavorare da noi e che la sua tutor la vuole assegnare ad un hotel. Mi chiede se posso scrivere alla prof. Le faccio un colloquio, lo passa e mi convince. Scrivo alla sua prof. e quest'ultima non sembra essere molto per la quale e dalla sua mail è palese la sua considerazione (lavoro degradante) nei confronti delle fumetterie (O magari aveva capito fumerie... Mah... Non lo sapremo mai). Chiede garanzia di farla lavorare a contatto con il pubblico (In realtà usò altri termini, tanto da farmi dubitare che non sapesse neppure di cosa stesse parlando) e le rispondo che il compito sarebbe proprio quello di relazionarsi con i clienti. Nessuna risposta. Salta poi fuori che la ragazza, per la professoressa (Parlarono a scuola un paio di giorni dopo), può e deve puntare ad un lavoro migliore (No, ma... grazie eh! xD ) e la manda all'hotel. Lì finisce a fare lavori dove non vede mai nessun cliente e non le insegnano nulla approfittandosene. Dopo qualche settimana lo fa sapere alla professoressa che rescinde l'accordo e la manda ad un'agenzia di viaggi dove invece può almeno mettere a frutto la conoscenza delle lingue parlando al telefono con i clienti ed imparando alcune cose dalle ragazze che gestiscono l'agenzia.
Bonus:
- Ai miei tempi (Eh sì, sono più anziano di te Shy xD Fra un po' potrò mangiare solo morbidi canederli... brrr...), da geometra, nell'estate tra quarta e quinta (Maledetti T_T Volevo guadagnare soldi con la vendemmia) venni mandato a lavorare in comune per tre mesi (5 giorni alla settimana). Anche lì un passettino alla volta. Si partì dal pulire, poi capire questo e quello, rispondere al telefono, chiedermi pareri tecnici e addirittura farmi fare i calcoli per l'installazione sulla tangenziale delle prime barriere fonoassorbenti della città (Ero all'ufficio ambiente). Un'esperienza che mi diede tantissimo e se tornassi indietro la rifarei sicuramente.
In quest'ultimo caso però io ricevetti 800.000 lire (Per i giovani... Sembrano chissà quanto ma sarebbero circa 400 euro d'oggi, che per tre mesi... Come dire...), poco ma comunque qualcosa. Cosa voglio dire con 'sto papiro lungo ma necessario? Ritengo che l'esperienza dell'alternanza scuola/lavoro sia giustissima ma che al tempo stesso vada molto migliorata. Perché se è vero che la ragazza del secondo caso venne spostata è anche vero che altri ragazzi (I quali mi han raccontato direttamente l'esperienza) non sono stati altrettanto fortunati rimanendo, pur avendo segnalato la cosa, a pulire cessi e basta. Il tutto sta nel non approfittarsi della situazione e di vigilare seriamente che questo tipo di tirocinio sia effettivamente formativo per la persona che deve intraprenderlo. E sarebbe anche opportuno fare in modo di trovare i fondi per garantire almeno un minimo salario/rimborso (Chiamatelo come volete), cosa che potrebbe rivelarsi anche utile al fine di insegnare ai ragazzi una buona gestione dei soldi. Butto lì... Il bonus cultura poteva essere erogato in questo modo, come compenso per l'alternanza scuola/lavoro, nell'ottica di una formazione a 360° dell'individuo (apprendimento/formazione lavorativa/formazione culturale).
E adesso smetto altrimenti lo usate per addormentarvi questa sera xD
Nerd's Landing bravissimo. Condivido in toto.
Soprattutto con "E adesso smetto altrimenti lo usate per addormentarvi questa sera" xD
Grazie e complimenti per averlo letto tutto. Nella fretta ho lasciato la punteggiatura sulla tastiera ^^' Spero si comprenda comunque...
Certamente! Con l'intervento volevo proprio far capire che approvo l'iniziativa ma al tempo stesso bisogna stare molto attenti a come la stessa viene sviluppata visto che è tutto in mano ai singoli. In questo discorso rientrano anche le modalità con le quali viene spiegata l'iniziativa ai ragazzi da parte dei professori, cosa che condizionerà anche il modo in cui la percepiranno (E da questo dipenderà anche il loro segnalare o meno eventuali abusi nell'accordo da parte del datore che li prenderà in custodia). Inoltre capisco cosa intendi dicendo che il bonus diventerebbe uno "stipendio" però ti posso dire che (E' una cosa che mi è arrivata parecchio chiara parlando con la mia folta clientela di ragazzi in età bonus cultura o prossimi ad averlo) erogato come viene fatto adesso il bonus cultura viene preso come un regalo e dalla maggior parte di loro sperperato senza pensarci un secondo. Solo in pochissimi, dei miei, lo hanno speso in modo assennato ed effettivamente per farsi una cultura (Una ragazza lo spendeva in libri con temi riguardanti l'università futura, cinema e teatro). La quasi totalità li ha spesi in videogiochi o simili, indice anche dello scarso controllo visto che non era un prodotto incluso nelle modalità. Sicuramente erogarlo nel modo in cui accennavo sopra potrebbe non essere permesso o comunque potrebbe portare altri problemi, ma al momento è stato fatto come se io andassi al parco e regalassi 500 euro al primo ragazzo che passa dicendogli "Fai in modo che possano aiutarti". Qualcuno li utilizzerà nel modo corretto e più utile alla propria formazione come persona, una gran parte invece no... E così non sono solo soldi buttati ma rischi anche di mandare un messaggio estremamente deleterio.
Per quanto riguarda invece il far sì che lo stipendio venga pagato da chi riceve la prestazione purtroppo non è molto fattibile (Anche se, come dici tu, sicuramente cambierebbe l'atteggiamento nei confronti di chi si ha in tutor). Ci sono programmi, dedicati a ragazzi "difficili", dove metà stipendio (La metà di una quisquilia perché si tratta di pochissime ore alla settimana) viene fornito dal datore e metà dalla regione, però anche così sono poche le aziende che partecipano (Noi lo avevamo fatto per un periodo). Per vari motivi, non solo economici. Si potrebbe fare, ma affinché possa funzionare (Ovvero essere appetibile ad un'azienda) devi impostare degli incentivi.
Quella del periodo poi è purtroppo una questione molto delicata. Sono perfettamente d'accordo con te che sottrarre altre ore all'attività formativa scolastica non sia per nulla una bella cosa, però è anche vero (Vedendo anche amici) che molti si trovano in condizioni famigliari da dover andare a fare dei lavoretti durante l'estate (E magari già aiutano i genitori durante l'anno scolastico). E torniamo al discorso retributivo. Se dovessero ricevere dei rimborsi per l'attività effettuata durante l'estate ok, ma se fosse gratis sarebbe un gran problema per alcuni.
E' il solito problema del dover trovare il giusto equilibrio, ma lo si può fare solo se si conoscono effettivamente le situazioni sul campo così da predisporre dei bilanciamenti là dove ci sono problematiche.
Premettendo che concordo con te su praticamente tutto, e se chi accoglie gli studenti nell'alternanza fosse ben disposto ad insegnare come te, allora qualunque impiego sarebbe valido a parer mio...
Un ultima cosa un po' a parte... La mia prof di lettere delle medie mi contestava l'esistenza della parola "fumetteria", credeva me la fossi inventata. Me l'ha fatta cercare sul dizionario davanti a tutta la classe.
Ci è rimasta male, poverina.
Fossero tutti così...
Ciao Shy!
Sono Luca! Sono al terzo anno di Liceo Scientifico! E sono un novellino dell'alternanza scuola-lavoro!
Volevo giusto correggere alcuni punti del tuo discorso che non mi tornano!
In realtà le fatidiche 200 ore che si devono fare sono per la maggior parte (è con maggior parte intendo quasi tutte) in orario pomeridiano!
Quindi tu non mi alterni un bel niente, tu rubi il tempo alla mia vita! Io il pomeriggio studio, vado in palestra, gioco ai videogiochi, poi ho un canale UA-cam e mi dedico anche a quello.
Chi è lo Stato per occuparmi quel tempo che io potrei utilizzare per vivere la mia vita?
Specialmente quando questo tempo viene SPRECATO! Perché si Shy, è sprecato assolutamente
Sono un ragazzo dello scientifico, mi aspetto un'alternanza inerente alla matematica, fisica, chimica e biologia! Ma alla mia scuola non viene fatta in questo ambito, ma in tutt'altri!
Spero di essermi fatto capire!
Del resto completamente d'accordo con la tua idea! Un saluto! ;)
FortuTheGamer da me lo facevano la mattina
Stessa età, stessa situazione...
Bravo fortu
FortuTheGamer ciao non per blastare nessuno (non sono razzista ma....), ma lo stato per costituzione potrebbe chiederti la vita se volesse, e tu dovresti essere pronto e orgoglioso di immolarla per la causa comune, quindi dire chi è lo Stato per chiedermi del tempo della mia vita, mi sembra un discorso molto arrogante e poco pratico. Per quanto riguarda l'Alternanza direi sicuramente che si potrebbe organizzare meglio, in base alle competenze specifiche d'indirizzo, ma c'è anche da dire che non è questo lo scopo dell'Alternanza, è quello di far affacciare una persona nel mercato del lavoro, non di potenziare le materie che si studiano o di indirizzamento post scolastico, soprattutto se si parla di licei.
Che poi ci siano degli episodi di sfruttamento poco ma sicuro, ma sminuire un programma del genere per degli episodi sporadici, sarebbe come sminuire tutte le rivendicazioni studentesche in merito perchè qualche ragazzo in una ditta ha rubato dei soldi... che sicuramente anche questo sarà successo.
Io almeno la penso così; 7 anni fa partecipai al mio primo stage in una farmacia (facevo il classico), e mi sono trovato così bene che sono voluto rimanare per un mese in più, senza percepire un euro, e l'anno seguente feci la stessa cosa. Magari la mia di esperienza sarà stata molto positiva, ma mi sarei perso molto nel non farla e mi sarei molto incazzato se qualcuno mi avesse detto che fosse una cagata a priori, soprattutto all'epoca dei fatti, e non ora a posteriori. Forse la tua di esperienza è molto negativa, non ti conosco, però se ad esempio la scuola non attiva tirocini abbastanza interessanti e stimolanti, non è colpa della legge o dello Stato, ma della scuola, a mio avviso.
Stai scherzando? Lo stato potrebbe chiederti la vita? Si vede che i professori sono tutti comunisti. Ma che cazzo vi insegnano?
Ciao Shy, per quanto riguarda alternanza scuola lavoro (ASL) a mio avviso non hai parlato di un importante fattore: il tempo.
Infatti per molti liceali (me compreso) è molto difficile stare al passo con la scuola e magari svolgere un’altra attività come lo sport, se poi si aggiunge anche l’ASL il tempo a disposizione per studiare o comunque riuscire a svolgere tutte le proprie mansioni si annulla quasi completamente. Moltissimi ragazzi hanno problemi con lo studio e l’alternanza non aiuta. In oltre quest’ultima NON viene fatta solamente nelle aziende che anzi forniscono questa esperienza solo nel quarto anno, ma spesso le attività vengono organizzate dalla scuola stessa e consistono talvolta in corsi o lezioni molto simili a quelle che normalmente si svolgono nelle aule. In conclusine a mio parere le esperienze ASL oltre a richiederti molto tempo (che non tutti possono permettersi) sono anche organizzate male e non hanno come scopo ultimo quello di avvicinare gli studenti all’ambiente lavorativo, ma anzi sembrano organizzate proprio per boicottare quest’idea facendo passare come ore di alternanza semplici lezioni che si svolgono fuori dall’orario scolastico.
Un saluto da Alex.
e i poveri adolescenti nipponici NESSUNO CI PENSA.
Est modus in rebus, c’è una misura a tutte le cose.
già.. io quest'anno sono in terza e stanno cominciando a farci a pieno di corsi, anche sovrapposti l'uno all'altro perchè "dovete pure fare delle ore di alternanza all'interno della scuola perchè altrimenti non ce la fate a farne 200", così noi saltiamo tantissime ore di lezione che si aggiungono al fatto che siamo già siamo indietro col programma
Così i prof devono andare più veloci nello spiegare, e noi abbiamo una valanga di roba da studiare.. combinare il tutto con lo sport e le altre attività extrascolastiche è una cosa difficilissima..
Qua bisognerebbe porsi un dilemma etico paragonabile alle 5 persone su una rotaia: faccio fare la ASL in orario extrascolastico e si arrangiano loro o sacrifico il programma per far fare la ASL in orario scolastico?
Ragazzi che frequentano le superiori: avete la mia totale solidarietà. Sono uscita 4 anni fa dal liceo e comprendo perfettamente le vostre difficoltà. Qui non si tratta solo di buona scuola, ma di rivalutare proprio un sistema scolastico che scricchiola per la ruggine e che anno dopo anno diventa sempre piú obsoleto. Io auspico per un futuro migliore che ci si adegui un po' di piú al sistema adottato dai paesi nordici ed impedire questa folle suddivisione dei licei e degli istititi fatta con l'accetta, come se un ragazzino di 13 o 14 anni sapesse già cosa fare da grande. Ma per favore...
Caro Shy, sono un insegnante di meccanica all'ITIS, mi occupo dei progetti di alternanza scuola lavoro e sono stato tutor scolastico negli ultimi due anni. Significa che mi prendo la responsabilità di controllare che l'inserimento in azienda dello studente, un mio studente anche in classe, sia il migliore possibile. Io li faccio i controlli, andando in azienda almeno una volta a settimana. Parlo con il ragazzo ed il tutor aziendale, ovvero la persona in azienda che ha la responsabilità. L'anno scorso abbiamo escluso un'azienda perchè non assicurava standard di sicurezza sufficienti e abbiamo parlato con le aziende nel momento in cui lo studente mi riferiva che veniva relegato ad una sola mansione ripetitiva per troppo tempo. Abbiamo anche avuto grosse soddisfazioni con studenti che dopo il periodo di ASL a Maggio sono stati assunti con contratto regolare per tutta l'estate perchè bravi e capaci. Io non la vedo male, è una cosa nuova e molte scuole sono ancora indietro con la macchina organizzativa. Gestire flussi di anche 5-600 studenti vi assicuro non è facile.
Fabio Gnesin Una voce fuori dal coro e molto interessante! Complimenti per l'impegno e la dedizione nel compiere al meglio questo ruolo di tutor!
una testimonianza interessante. Mi piacerebbe sentirne una di un liceo, tipo il classico.
Sì, li è un altro discorso perchè è più difficile individuare percorsi validi, però fanno la metà delle ore. In ogni caso, se vogliono, possono organizzare cose belle. Noi del settore tecnologico siamo abituati da sempre a questo genere di cose, semplicemente è aumentata l'intensità. Al liceo non hanno per nulla la concezione e devono abituarsi
io porto la mia esperienza da studente del liceo scientifico:
premetto che son d'accordo con l'alternanza all'itis, al liceo è pressochè inutile! Da noi non abbiamo alcuna preparazione al lavoro pratico ma solo a quello di ricerca, alla nostra scuola tutti quelli che han fatto l'alternanza sono finiti a fare fotocopie o sistemare gli scaffali perchè non potevamo neanche fare certi lavori(chiedono anche abilitazioni o conoscenze che ovviamente la scuola dice che non abbiamo, quindi lavorare con gli strumenti è impossibile), su 21 persone solo 3 (2 veterinario ed uno da un urologo) hanno avuto un'esperienza sensata perchè assistevano al lavoro durante la giornata, gli altri hanno cazzeggiato o fatto lavori inutili perchè o la scuola non trovava aziende(preferiscono quelli dell'itis perchè possono lavorare) o le aziende stesse non potevano farci lavorare, io so cosa vuol dire lavorare perchè durante le vacanze estive lavoro in una fonderia e posso dire che l'esperienza fatta da tutti durante quella settimana è stata inutile, uno spreco di tempo ed ora tolte alle lezioni
Bhe', Maledetto. vorrei ringraziarti della condivisione ma suonerebbe un po' farlocco nella forma. Ti metto un like, spero vada bene lo stesso = P
Mah, avrei potuto capire se si fosse parlato di lavoro retribuito, ma in questo caso mi viene da stare dalla parte di chi è contro alla questione. Per carità, le esperienze sono sempre utili per formarsi, ma nel corso del mio processo di crescita scolastica, i "lavoretti" (che poi erano lavori a tutti gli effetti) li ho fatti di mia spontanea volontà, o in qualche caso anche con una spinta da parte della mia famiglia, ovviamente nel corso del periodo estivo quando si voleva avere in tasca qualche soldo per poi andare a comprarsi quel che si voleva. Anche il semplice "cercare un lavoro" è un processo formativo, e quando vedi che non sei necessario per i motivi più disparati, quello è il primo passo da dover fare per entrare nella mentalità del contesto lavorativo (quantomeno secondo il mio punto di vista)
Però, per l'appunto, si parla di lavoro normalmente remunerato; così mi sembra quasi di sentire il classico dirigente che ti viene a dire "ti pago in esperienza", ed onestamente in un simile stato mi sentirei un poco preso in giro. A questo punto, preferisco continuare a passare quel mese sotto il peso dei libri, studiando
una volta tanto sono d'accordo con te, sono un perito elettrotecnico e quando ero nel triennio dell'istituito tecnico ci erano stati proposti degli stage estivi in aziende del settore, li avevamo tutti snobbati come un "questi vogliono che lavoro gratis! ma stiamo scherzando? prima dare soldi poi vedere cammello!" devo al discorso del mio professore di impianti elettrici la posizione professionale che ricopro oggi, se non mi avesse convinto, dedicando un'intera lezione solo a farci capire quanto fosse importante non perdere questa opportunità oggi non avrei un posto fisso in una grande azienda.
Ritengo quindi che, non potendosi affidare al buon senso ed alle doti di oratore di un professore di impianti, sia necessario rendere la cosa obbligatoria, gli studenti capiranno dopo perchè era importante partecipare.
Ciao Shy! Io ti porto l'esperienza di un ex studente d'alberghiera (in cui gli stage sono FONDAMENTALI) che si è trovato a vivere male la propria esperienza d'alternanza, ormai di 2 anni fa. Fummo mandati su nostra richiesta presso il Forte Village Resort, villaggio turistico che ben conosci essendo sardo, ciò che ci si parò davanti fu un'esperienza "alla naia", in cui fummo stipati in una camerata sporca ed inadatta all'alloggio, difatti già nella stessa estate la direzione del villaggio li cambiò in casette molto più carine. Ciò che per noi fu disarmante (nel senso che distrusse i nostri buoni propositi) fu lo sfruttamento a cui fummo sottoposti, io in particolare, visto che essendo maggiorenne mi fu imposto un orario di 14 ore giornaliere a fronte delle 6 ore e 40 minuti del contratto. La prima settimana mi faceva piacere lavorare tanto, perchè era in quell'ottica che cominciai lo stage, ma dopo arrivò la frustrazione del "non sto imparando nulla" dato che mi misero in sala a gestire un reparto di salumeria e formaggi. Questa frustrazione mi porto a passare le ore libere dormendo o bevendo alcol a fiumi per non pensare alla situazione che stavo vivendo, ed oggi ti parlo da studioso di illustrazione, per farti capire come questa esperienza abbia finito con l'allontanarmi dal mondo del lavoro che mi ero scelto e di cui ero tutto sommato convinto. Perciò, se sei uno studente che si è trovato o si troverà a vivere un esperienza come quella che ho descritto, non aver timore di mandare tutto affanc..o, perchè anche un cameriere non è un servo e se gli stai addosso dopo un po avrà tutto il diritto di spaccarti un piatto in testa ;)
Io sono abbastanza favorevole (in teoria) all'alternanza scuola lavoro, e non sarebbe poi molto importante che uno vada a finire in una azienda collegata a quello che studia: è forse più interessante che capisca cosa vuol dire lavorare e finire in una struttura gerarchica, imparare a rispettare orari e consegne, capire "l'ambiente" e le dinamiche, diciamo così.
Certo, se poi uno finisce in un ramo affine a quanto sta studiando è meglio ma molto spesso (avendo seguito l'alternanza scuola lavoro di mio figlio e dei suoi amici) a quell'età non sei in grado di fare nulla e sei quasi sempre di impiccio in un ambiente lavorativo, per cui succede che le scuole implorano in ginocchio le imprese di prendere i loro studenti, perché c'è l'obbligo. Prese dallo sfinimento li prendono ma poi non sanno bene che fargli fare e li mettono dove fanno meno danni.
Ciao Shy, frequento il 4° anno di un liceo scientifico, ciò significa che l'anno scorso ho iniziato questa fantomatica alternanza scuola lavoro. Le ore in tutto da svolgere nel triennio sono 200, e devono essere extrascolastiche, vuoi o non vuoi. Abbiamo fatto un progetto che con l'indirizzo scientifico non c'entrava una cippa, 1/4 di classe che ha lavorato a questo progetto di monitoraggio civico, perché il resto scaldava la sedia ma vabé, e semplicemente non ci è servito a nulla. Abbiamo però sicuramente tolto tempo allo studio che ci ha dato problemi poi con le interrogazioni, le verifiche e così via. Ma vabé. Quest'anno c'era la possibilità di fare qualcosa di più inerente alla scienza, e invece no, perché non scegliamo noi e perché trovare aziende o enti certificatori e davvero un'impresa per i professori, quindi anche se proponiamo qualcosa e improbabile che la nostra voce valga qualcosa. L'ho vissuta personalmente e dico con sincerità che la trovo inutile in un liceo , specialmente per come è strutturata, forse sarebbe meglio dire per come non è strutturata dato che non sono state date direttive di nessun tipo.
Questo però è a causa della poca collaborazione tra scuola e studenti che il tuo istituto ha deciso di avere. Quando la feci io (anni fa, quando non era ancora obbligatoria, ma il mio istituto decise di aderire al progetto) la mia scuola accettò suggerimenti e contatti per aziende interessate.
E' chiaro che ci vuole anche un po' di collaborazione tra studenti, insegnanti e dirigenti scolastici per far funzionare bene un progetto.
Andrea Algeri Tieni conto che a quel tempo vi era anche meno richiesta, ora é un casino trovare anche una sola azienda disposta
Giorno Giovanna Over Heaven Ok ma non stiamo parlando del fatto che non si trovino le aziende (che potrebbe benissimo essere oggetto di discussione). Stiamo parlando dell'utilità di questa esperienza. A fare le fotocopie 8 ore al giorno ci hanno mandato anche noi, sebbene ci fossero più aziende in cerca di studenti.
complimenti per il video! ne approfitto per riportare la mia piccola esperienza: sono in Erasmus all'università di Angers in Francia, secondo anno di psicologia, sono arrivata da poco e sono rimasta meravigliata dal sistema universitario francese: in tutte le facoltà a partire dal secondo anno di triennale è previsto lo svolgimento di uno stage di 72 ore all'anno (non obbligatorio ma consigliato e incentivato grazie al conseguimento di un plus di CFU e di una retribuzione minima di circa 4 euro all'ora) presso un ente o associazione inerente al proprio percorso di studi e, a partire dal primo anno, TUTTE le materie di studio prevedono almeno 1 ora di laboratorio pratico (detto TD) a settimana in cui i professori spiegano l'applicazione pratica di ciò che si studia nel corso teorico (CM) - anche laboratori di filosofia, per intenderci. In soldoni: che tu studi psicologia, letteratura, medicina o ingegneria poco importa, pratica e teoria vanno di pari passo così come vanno di pari passo nel mondo del lavoro. Nessuno "snobismo intellettuale" che da noi si coltiva sin da adolescenti dove "i più bravi" vanno al liceo e i "meno portati" si iscrivono agli istituti tecnici, nessuna differenza tra i due livelli perchè ciò che conta è solo la formazione del professionista, in ogni campo. Sono d'accordissimo con l'alternanza scuola-lavoro a partire dalla scuola superiore se svolta con criterio e non come tappabuchi di aziende in fallimento o multinazionali, ma sono ancora più convinta che una formula "alla francese" potrebbe essere un ottimo punto di partenza e farebbe bene anche agli studenti universitari. Altro che bamboccioni, la pratica responsabilizza ed è davvero gratificante!
Vado al quarto anno del classico e la nostra alternanza scuola lavoro consiste nel cazzeggiare a scuola per due ore fingendo di dirigere un'azienda... "impresa simulata" la chiamano
Shobjart Anche da me. È uno spreco di tempo. L’anno scorso in 30 ore di azienda simulata abbiamo deciso il nome di questa fantomatica azienda e basta. Veramente utile. Sai la parte bella? Molto probabilmente dovremo portare la nostra esperienza all’esame di quinta...
L'impresa simulata sarebbe una buona cosa se fosse impostata seriamente. Il problema e': chi organizza l'esperienza e come?
In alcuni casi ha dato l'avvio a vere imprese. In italia dico. Rari casi e' vero ma cio' indica ch'e' possibile.
Certo, ha un potenziale enorme, ma come al solito si butta via tutto :)
Magnifico video Shy 👌 davvero, complimenti
Sappi che sarai trasmesso su una Lim a scuola domani... 😂
Sto fatto lo stiamo trattando in classe e sto video ci schiarerà le idee, grazie
Ma NoN è FeMiLi FrIeNdLi!!!!!11!111!
Marco Puma ahahahahahahahahahahajajahahhahahahah
la prof capirà, siamo giovani si usa questo modo di parlare, poi lo fa in modo delicato non le dice a raffica xD
Ciao Shy, io e la mia classe abbiamo beccato la riforma in pieno, il primo anno, e diciamo che siamo stati tra quelli che l’hanno sperimentata. All’inizio eravamo tutti molto scettici e spaesati, professori compresi, sopratutto su come suddividere le 400 ore, frequento un Istituto tecnico, nel triennio terza, quarta e quinta. Personalmente credo che siamo riusciti a fare davvero un bel lavoro con l’alternanza. Abbiamo simulato, in laboratorio, un albergo diffuso a Tratalias, nel Sulcis, una delle province più povere d’Italia. Il progetto “albergo diffuso” è piaciuto molto al comune del paese, tant’è che è nato un progetto serio per rendere l’idea realtà! Quindi punto a favore dell’alternanza. Io sono andato a “lavorare” in un hotel, uno dei migliori del Sulcis, ho fatto il receptionist, e mi sono trovato davvero bene. Ho capito cosa vuol dire lavorare in una struttura alberghiera e ho avuto la possibilità di confrontarmi con i clienti, italiani e non, con i miei “colleghi “, con il direttore e con i “problemi” che potevano sopraggiungere. Ho dimostrato le mie capacità in questo hotel e mi è stata fatta anche una proposta lavorativa, che ho rifiutato perché sto dando la precedenza allo studio ed ai miei sogni, però mi metto nei panni di un altro ragazzo che ha meno possibilità e che, a parer mio, avrebbe accettato al volo l’offerta. Alcuni criticano questa riforma, ma credo che, se fatta nel giusto modo e con il giusto entusiasmo, possa davvero insegnarci tanto del mondo lavorativo e farci conoscere dalle aziende. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla fiera delle imprese simulate in Trentino, dove ho mangiato CANEDERLI, e abbiamo fatto tanti altri piccoli-medi progetti.
Facendo parte di un istituto tecnico devo fare le 400 ore. Quest'estate ho fatto le ultime 200 ore (giugno/luglio) in un asilo nido. Passavo più tempo a pulire i pavimenti piuttosto che guardare i bambini. Tra parentesi faccio socio-sanitario.
Sara Crepaldi almeno un minimo di attinenza col lavoro c’era... io frequento un itis chimico e sono andato a fare fotocopie in comune
finita la terza media ho deciso di intraprendere una scuola che mi offrisse un percorso teorico, un percorso dove avrei studiato materie che mi piacciono e che mi avrebbero permesso una formazione per l’università.
Arrivata in terza superiore mi dicono che al liceo scientifico, come in qualsiasi altro liceo, avrei dovuto integrare le mie ore a scuola con 200 ore, da svolgere in due anni, di alternanza scuola-lavoro.
Grazie a questa bellissima scelta del ministero noi ragazzi siamo obbligati ad andare in un luogo lavorativo e svolgere ciò che ci danno da fare. Il problema si presenta però quando noi ragazzi non abbiamo nessun tipo di competenza pratica dato che abbiamo scelto un percorso teorico e ci troviamo a fare fotocopie da mattina a sera oppure a spostare scatoloni.
I più fortunati riescono a svolgere questo periodo lavorativo durante l’anno, cosa che però toglie tempo allo studio.
I più sfortunati lo fanno d’estate e io mi chiedo “perché devo spaccarmi il culo anche d’estate quando studio nove mesi all’anno con una media di 4 ore al giorno?”.
Quindi grazie Ministero per averci imposto una cosa che nella nostra formazione non esisteva quando abbiamo deciso questo percorso e soprattutto che non ha senso.
Secondo me dovrebbero fare anche l'alternanza lavoro-scuola, cioè mandare per un periodo a scuola quelli che lavorano, con l'obbligo di fare i compiti per casa e con tanto di interrogazione finale. Così, giusto per rompere le scatole pure a loro e smuovere un po' le cose per far credere che l' Italia sta cambiando e sta andando nella direzione giusta... il "buono lavoro". ;P
wow, un commento non inutile che non si lamenta dell'assenza degli ultimi giorni con tanto di proposta intelligente. In quale universo parallelo sto vedendo questo video?
idiotuber io lo faccio. Lavoro da 13 anni e sto andando a scuola (serale) di tedesco. E al liceo non ci vorrei MAI tornare! Ma mai. Piuttosto andrei a scavare a mani nude in una miniera di sale.
idiotuber ADORO
Così almeno si costringe questa gente a studiare e acculturarsi. Sai com'è, riempi una lacuna da una parte? Perché non farlo anche dall'altra? XD
Hai ragione
Ciao Shy,
come sempre ti do l'apporto dall'estero.
sono un PhD student alla CU Boulder e visto che i semestri qui sono da fine agosto a natale e da metà gennaio a metà maggio, gli studenti hanno 3 mesi estivi in cui possono fare 3 cose: spassarsela, studiare, lavorare. In un sistema non troppo dissimile da quello italiano scolastico per le scuole medie superiori.
Io ho fatto negli ultimi due anni da tutor ai ragazzi che venivano a lavorare nel mio laboratorio di materiali ceramici. Nel mio lab ne sono arrivati una decina, a cui ho dovuto insegnare tutto quello che era necessario e con cui fare gli esperimenti. Ho dovuto insegnargli tutto, come è fatto un forno, come aggiustarlo se si rompe, come collegare i cavi correttamente per evitare di morire fulminati, spiegargli come funziona Matlab, come preparare il campione, come decidere gli esperimenti da fare, come fare l'esperimento come preparare il campione per il microscopio elettronico etc etc.... e vedo con i miei occhi i ragazzi anche di 18-19 anni che imparano, apprendono e nel caso di un paio (al loro ultimo anno) che sono stati poi assunti dalla compagnia del Professore. Questo non significa però che non gli abbia fatto spazzare per terra per pulire il lab. Come dici tu, spazzare fa bene, ma spazzare e basta no.
Nota bene: gli studenti sono pagati, circa 4000 dollari per 3 mesi, in maniera standard all'interno dell'uni, ma con un importo minimo di 12 dollari l'ora nelle aziende. 5 dollari in più del minimo salariale. Tutto regolato dall'Università comunque.
io sono d'accordissimo con te sul fatto che l'estate fatta lavorando e mettendosi i soldi da parte sia meravigliosa dal punto di vista emancipativo. Questo vecchio computer con cui ti scrivo è stato con i soldi di una esperienza lavorativa estiva.
io mio chiedo, perché in italia c'è sempre questo problema culturale del non pagare chi fa gli stage?
Considerato che questa legge di alternanza lavoro è stata fatta proprio per evitare di disperdere gente ed evitare di perdere i soldi investiti sulla scuola perché non investirne maggiormente? al posto di dare i 500 euro per i libri avrebbero potuto investirli in questo progetto. Anche con copay dell'azienda che va a lavorare, che si trova a quel punto manovalanza a prezzo ridotto, ma deve comunque istruirli e sottostare agli sguardi della scuola. Magari, specie dopo le scuole tecniche posso assumerli se hanno fatto un buon lavoro. Ma fare turnazione, imparare tutto quello che si deve imparare è secondo me più che fondamentale. E l'unico modo che l'aziende hanno per capire questo è con i soldi. L'unico modo è obbligarli ad avere un certa percentuale di studenti ogni tot lavoratori.
Premetto che la mia non è una critica al modo in cui hai presentato la questione dell'alternanza scuola-lavoro, che deve essere sintetico, ma un approfondimento basato sulla mia esperienza personale.
*Io sono fermamente convinto che l'alternanza sia una figata*. Ho 18 anni, sono in quarta liceo e ho fatto (e sto facendo anche ora) delle esperienze di alternanza interessantissime. La prima, che è stata durante l'estate tra la terza e la quarta, mi ha ispirato in maniera tale che io so già che all'università potrei scegliere Veterinaria. La seconda mi ha dato un'altra possibilità riguardante, più in generale, le facoltà scientifiche come Matematica, Fisica e Informatica. Questi sono gli effetti pratici e oggettivi delle mie esperienze, ma potrei parlare anche di quanto mi abbiano aiutato a uscire dalla mia bolla formata da scuola e famiglia (cose non pertinenti a questo commento comunque).
Le precisazioni che volevo fare, che sono valide se la scuola è organizzata decentemente, sono:
1. Vi sono referenti della scuola, referenti dell'azienda, possibilità di scegliere l'ambito dell'alternanza, possibilità di cercare personalmente l'aziente/università/ente pubblico.
2. Non si perdono ore di lezione o di studio perchè la quasi totalità delle ore va fatta d'estate.
3. Non si viene sfruttati da nessun opportunista nel momento in cui scegli l'ambito dell'alternanza pensando anche a cosa di potrebbero far fare.
4. È un'esperienza che può tornare utile per conoscere l'ambiente lavorativo.
5. Se non fosse obbligatoria probabilmente non la farebbe nessuno.
6. Il numero di ore totali per il liceo non è improponibile.
La mia opinione è che questa "rivolta degli studenti" sia una buffonata da piccoli rivoluzionari con manie di protagonismo perchè se ti informi per tempo (tuo dovere) e se la tua scuola è organizzata bene (tua fortuna) puoi trarne solo grandi benifici. Ciao.
B3LTR4 sono d'accordo con te
Io venivo da un tecnico e ho fatto due stage in terza e in quarta rispettivamente da 3 settimane e 1 mese. Tutti i miei amici hanno odiato lo stage e hanno solo aspettato la fine, ma a me no, e ho capito perché. Io in tutti e due gli anni ho deciso dove andare e cosa fare, chiedendo informazioni a chi conoscevo e parlando con i "datori" e organizzandomi per andare a lavorare la; gli altri invece hanno aspettato che la scuola gli trovasse un posto, disinteressandosi di ciò che avrebbero fatto [piccola nota:ora che anche i licei devono fare lo stage, le aziende sono molto più esitanti nell'ammettere qualcuno]. Poi a inizio anno (lo stage si fa d'estate) stavano a lamentarsi di ciò che hanno dovuto fare e di come si siano annoiati. Cazzi loro, avevano la possibilità di imparare qualcosa o di vedere come è il mondo del lavoro, e invece hanno lasciato passare questa buona opportunità. Io ho fatto degli stage bellissimi perché ho deciso dove farli, e sono molto orgoglioso!
fuso orario in ritardo di 48 ore!
Unreal Environments - Speed Level Design 3d artist loves breaking Italy.
Sono uno studente di 5° Liceo Scientifico. Quest'anno svolgerò la mia settimana di alternanza a Gennaio in un laboratorio di analisi chimiche, e non vedo l'ora. L'anno scorso sono stato due settimane nella sede del giornale più importante della mia città, l'anno prima una settimana in uno studio di commercialisti e una in un negozio di assistenza informatica/riparazione pc. Tutte attività di cui sono molto soddisfatto e che ho personalmente scelto, prima decidendo l'ambito di mio interesse e poi accettando le proposte del mio tutor.
Racconto la mia esperienza per mostrare che esiste anche un'alternanza "buona", capace di dare stimoli e insegnamenti a tutti i livelli. Personalmente credo che sia un progetto dalle ottime potenzialità, che viene generalmente molto sottovalutato: è vero, in molte scuole è gestita male e i ragazzi finiscono per passare intere settimane in contesti del tutto estranei ai loro percorsi di studio o addirittura ad essere sfruttati illegittimamente, ma esiste solo questo.
Lasciando stare le situazioni specifiche, credo che il sostanziale problema nell'alternanza sia il non aver dato alle scuole nessuno strumento per poterla gestire efficacemente, sopratutto considerando che è stata introdotta in un sistema come quello liceale in cui prima non esisteva assolutamente e dove mancava tutta l'impalcatura di sostegno. (NdR: Mi riferisco ai licei perché da quello che ho potuto sentire negli istituti tecnici l'impatto è stato meno forte: gli "stage" esistevano anche prima, è stato solo aumentato il numero di ore). Parlo anche con una certa cognizione di causa perché una delle due persone che nella mia scuola sono state preposte alla gestione dell'alternanza (E che fanno quasi solo quello, ormai) è la mia professoressa di italiano, che spessissimo ce ne parla e che vedo quotidianamente sommersa da un marasma di telefonate, mail, convenzioni e altri casini burocratici. Adesso la situazione è già più stabile, ma all'inizio è stato un vero e proprio cataclisma: collocare 1000 e passa persone non è esattamente un compito semplicissimo, dal momento non esistono "liste" locali/provinciali di aziende e altri enti che si prestino al progetto ed è quindi la scuola a doverli trovare e contattare, negoziando caso per caso l'inserimento dei ragazzi. Per questo non mi sento di condannare altre scuole che, probabilmente non essendo riuscite a trovare contesti adeguati, hanno dovuto mandare ragazzi a svolgere attività assolutamente non inerenti al loro percorso di studi.
Sono comunque fiducioso nello sviluppo futuro del progetto, dal mio punto di vista è solo questione di rodare un sistema ancora nuovo ed è compito delle scuole mettersi in gioco per trovare modi efficaci e propositivi per affrontarlo. Il meccanismo di cui tu parli di "selezione" dei contesti lavorativi meritevoli e di "scarto" di quelli negativi da noi esiste già e funziona: il feedback di noi studenti è importantissimo e in questi tre anni ci ha consentito di migliorare costantemente nell'offerta delle alternative.
Bisognerebbe poi inserire nel discorso anche il ruolo delle aziende: spetta anche alla loro intelligenza capire che si tratta di un'opportunità per loro oltre che per noi, su diversi piani. Penso in primis al giornale dove sono andato l'anno scorso, che ha investito parecchie risorse nel progetto di alternanza proponendoci varie attività, visite e lezioni e affiancandoci costantemente giornalisti professionisti, e ne ha ricavato una grosse dose di pubblicità all'interno del liceo e non. Accogliere ragazzi significa
anche, sopratutto per quanto riguarda l'alternanza degli istituti tecnici, entrare in contatto con ipotetici futuri dipendenti promettenti e già pre-formati, che costituiscono una notevole risorsa.
P.S. Sicuramente lo saprai, ma dal tuo video non è chiarissimo e mi preme precisarlo: le 200/400 ore sono un totale da suddividere nel triennio, che nel mio caso corrisponde a 2 settimane in 3°, 2 settimane in 4° e 1 settimana in 5°.
P.P.S. Per i curiosi, su questo canale potete guardare il video del mini servizio - brutto e decisamente perdibile, ostacolato da svariati problemi tecnici (^^') - che il mio gruppo ha realizzato l'anno scorso per il giornale, insieme a due articoli sempre sullo stesso tema. Sul sito web c'è anche un portale dedicato esclusivamente all'alternanza dove si possono leggere tutti i lavori degli altri gruppi, decisamente più meritevoli.
.O.
Ok
Interessante. Pero' dal tuo intervento si evince che lo stato ha posto un problema alle scuole senza dar grandi linee guida, o altro, alle stesse. O, e qui immagino, le linee guida c'erano ma non erano all'altezza della situazione creatasi. Quindi, come al solito, un pastrocchio all'italiana da cui gli italiani volenterosi si son dovuti, e ancora lo fanno, districare.
Non puo' esser sempre cosi', costruisci un azienda, o un paese, di ciambelle senza buco in questo modo.
io frequento il serale per recuperare gli anni...nei diurni si sospende la scuola per l'alternanza scuola-lavoro...nei serali devi farlo durante la giornata...quindi una persona che lavora e decide di frequentare il serale per poter comunque portare uno stipendio a casa se la prende il quel posto perchè deve comunque lavorare gratuitamente (tirocinio) se no non può fare la maturità perdendo anche il posto di lavoro per fare queste 400 ore non pagate e sfruttati....per farvi capire...IL SERALE DICONO CHE è PER LAVORATORI MA NON è COSì...e comunque finchè non si saprà qualcosa in merito (probabilmente anche a fine anno) siamo obbligati a farlo comunque perchè se ad un mese dalla maturità si svegliano e dicono che sono obbligatorie la prendiamo in quel posto
Ti racconto la mia esperienza personale. Facciamo un passo indietro a tre anni fa, quando frequentavo ancora il quinto anno presso un istituto tecnico industriale. Questa storia dell'alternanza era una novità e proposero a noi studenti (non tutti, ma a solo una parte della classe), di partecipare a questo mese di formazione presso una azienda del settore delle telecomunicazioni. Tutto ciò avrebbe naturalmento costretto i docenti a velocizzare le lezioni per terminare prima il programma e, per forza di cose, rimuovere anche alcuni argomenti. Inizialmente mi opposi, ma resomi conto che il progetto sarebbe stato fatto lo stesso decisi di partecipare, almeno per quel mese non sarei stato in aula a fare ripetizioni dei vecchi argomenti visto che il programma non poteva andare avanti in assenza di alcuni studenti. Ho passato un mese in quell'ufficio senza imparare una beata mazza. Il mentor dell'azienda che ci era stato assegnato faceva poche sporadiche apparizioni e per il resto eravamo lasciati in un totale stato di abbandono.
Quest'anno tocca a mio fratello invece, azienda diversa, corso a quanto pare obbligatorio visto che stavolta sono tutti gli studenti a partecipare, ma situazione analoga: è lì senza che nessuno di fatto monitori il loro lavoro permettendogli di imparare qualcosa.
Le aziende non fanno questo lavoro gratuitamente, quindi se ricevono dei soldi dovrebbero almeno garantire ciò che promettono (ora non voglio generalizzare, sicuramente non sarà così ovunque).
Per non parlare delle aziende che invece sfruttano il lavoro degli studenti, quello lo trovo ignobile.
Per questo motivo sono contrario a certi tipi di progetto, sarò un tradizionalista, ma credo che non dovrebbero essere tolte ore di studio per sostituirle a ore lavorative. Cerchiamo di incentivare la conoscenza e lo studio, non calpestiamoli.
Corsi del genere dovrebbero, a mio avviso, essere svolti alla fine degli studi, non durante.
Nella mia scuola le ore di alternanza sono previste solo in orario extra scolatisco.
Tranne un 8 ore di corso sulla sicurezza.
Dio....
Sono del 93, ho fatto parte dei progetti di alternanza scuola-lavoro, fatti in estate per circa in mese (120 ore) dove ho imparato le basi per il mio lavoro da tecnico chimico. Dopo essere emigrato in Germania e dopo i primi 3 anni di lavoretti, tempo di imparare il tedesco, ho trovato finalmente un posto di lavoro come chimico indistriale. Devo dire grazie al mio diploma, ma la cosa che più ha interessato i miei datori di lavoro é stato l'attestato di partecipazione all'alternanza scuola-lavoro. Sono sempre sicuro nel dire che, nonostante evidenti falle economiche, la scuola italiana sia tra le migliori in Europa.
Nel 2003 avevi 19 anni!
14 anni!
Ci prova sempre
Cattivello shy, non si fa cosí e non si dicono le bugie tu hai 33 anni, ti devo mettere in punizione?
Io ci sono nato
Artax io sono nato nel 2003 22 maggio
Riprendendo il tuo discorso: il me del passato si sarebbe strenuamente opposto all'alternanza scuola lavoro. E pure il me di adesso da adulto, anche se ora con motivazioni spero migliori del "nun me va".
Ho fatto discussioni sull'argomento penso almeno una decina di volte in famiglia, sorbendomi i "eh ma devono imparare qualcosa", "eh ma è una generazione di debosciati devono smuoversi", "eh ma gli fa bene fare esperienze nel mondo del lavoro" etc etc. Curiosamente, i fautori di queste idee sono anche gli stessi che si indignano quando un qualsiasi sondaggio o test mostra che gli studenti italiani hanno lacune allucinanti in campi spesso dati per ovvi e scontati. Dunque la soluzione, dato che vanno male, è togliere ore di lezione? Geniale.
L'alternanza sarebbe una vaccata pure se fossero retribuiti, perché il dovere della scuola non è formare i giovani in vista del mondo del lavoro: è formare i giovani culturalmente, socialmente e civicamente. Inseguire il mondo del lavoro sacrificando il resto della struttura scolastica non solo è concettualmente sbagliato, è semplicemente stupido: il mondo del lavoro cambia ben più velocemente di quanto possano stargli dietro il ministero e le scuole; perdiamo ore di lezione per far apprendere (nel migliore dei casi, ovvero quando non vengono usati come schiavi) delle abilità che quando usciranno dalla scuola magari nemmeno sono più richieste.
Vogliamo contrastare la dispersione scolastica? Ottimo, potenziamo i fondi alle scuole, aggiorniamo i programmi e aumentiamo il personale scolastico, magari assegnando maggiori ruoli di recupero. Non sta porcheria, grazie
due giorni PESANTISSIMI ._. meno male che sei tornato
magari di alternanza! XD
Visti gli ultimi commenti al video di weinstein direi due giorni di leggerissimi.
Sono una studentessa del liceo classico e avendo frequentato l'anno scorso il terzo anno ho dovuto svolgere l'attività di scuola lavoro che si è rivelata un inutile perdita di tempo. I luoghi dove poter svolgere le attività erano pochi, poiché commercialisti o laboratori analisi preferivano persone che frequentavano istituti tecnici, allora i professori che dovevano occuparsi di organizzare gli studenti nelle varie attività, ci hanno detto di chiedere a parenti o amici se potevamo svolgere l'alternanza lì da loro. Quelli che non avevano parenti avvocati o commercialisti sono stati mandati ad una mostra di presepi per due settimane mattina e pomeriggio e le hanno passate a giocare a carte ed annoiarsi perché non c'era nulla da fare. Stessa cosa quelli che sono andati negli uffici, non conoscendo la materia eravamo completamente inutili ed anche d'intralcio, infatti nessuno di quelli che lavorava lì poteva smettere di lavorare per insegnare noi,che nemmeno conoscevamo la materia, il lavoro. Il mio tempo l'ho speso stando seduta ad una sedia aspettando che il tempo passasse e facendo cruciverba mentre i professori a scuola continuavano a spiegare ed andare avanti con il programma nonostante mancasse più di metà classe. Inoltre non essendo maggiorenni non siamo in grado di spostarci senza chiamate i genitori essendo quei pochi mezzi che ci sono ad orari improbabili, quei pochi che avevano la fortuna di vivere vicino delle scuole medie o elementari, che avevano accettato di accogliere ragazzi, sono mancati da scuola per 20 giorni potendo fare alternanza solo di mattina. Può essere forse un buon progetto l'alternanza ma sicuramente non organizzato in questo modo ne tanto meno mandandoci a perdere tempo in giro, ho un'amica che frequenta il chimico che è stata contenta di fare alternanza in un laboratorio analisi, ma questo anche perché aveva almeno una base e sapeva di cosa si parlava.
Quando il PD non paga e allora il primo video arriva il mercoledì.
Alex se ti fa schifo, non è obbligo guardarlo
Antonella Russo u must be fun at parties
mado' era una battuta, calm your tits
che si sa che prende soldi anche da m5s e lega nord
Ahahahahahahaha bellissima
"Ai miei tempi" ho fatto due settimane di alternanza scuola lavoro volontaria. Da un lato l'ho trovata un'esperienza molto utile per capire che tipo di lavoro avrei voluto fare (ossia non quello presso cui sono andata a fare alternanza), dall'altro lato è stata una enorme perdita di tempo e fonte di noia totale. Non mi era permesso di fare nulla che non fosse osservare: e dopo due settimane così sono stata ben felice di tornare a scuola, fermo restando che ho anche dovuto recuperare tutto ciò che i miei compagni avevano fatto nel frattempo. Nonostante fossi la prima della classe, è stata durissima, e gli anni successivi me ne sono tenuta ben lontana. Il problema dell'alternanza obbligatoria di oggi è anche questo: non possono farla tutti gli studenti di una classe assieme, ma per ogni persona varia in base alle disponibilità dell'azienda ecc. Risultato? Mezza classe sempre assente, i docenti che devono andare avanti ugualmente (non si può star fermi per due mesi!) e i ragazzi che faticano a far combaciare tutto. Non va bene per nulla così: 200/400 ore sono TROPPE, poi per tre anni...
Parliamo di Garanzia Giovani? Le aziende che non possono pagare dipendenti sfruttano i giovani fino a 29 anni, tirocini formativi per cassieri di supermercato e impiegati addetti alle fotocopie, e dopo i 6 mesi? mi dispiace non possiamo assumerti
e tra le altre cose lo stato ci mette un anno a pagarti lo stage, e magari ci rimetti pure!
l Shiro non accettate garanzia giovani, oppure, in alternativa pretendete di farvi pagare in anticipo dall'azienda che poi avrà tutto l'interesse a chiedere i soldi allo stato che appunto come hai detto tu a volte arrivano dopo mesi e il ragazzo è lasciato solo
Mitikinho purtroppo dipende da caso a caso... Tanto ti capita il datore stronzo tanto quello comprensivo... Ma la cosa irritante è che ormai tutto è garanzia giovani... Pure per i laureati, pure per fare il cameriere... E dopo i 29 anni che finiscono i tirocini cosa ci ritroveremo a fare?
Il problema è che come in ogni cosa in Italia, anche la stessa alternanza scuola lavoro un progetto o programma che è apparentemente alla base positivo viene distorto dai soliti che ne se vogliono approfittare
Qui da me invece è tutto co.co.co
Per chi li conosce sa bene di quale inferno si tratta... Tutti lavori a provvigione dove guadagni solo in base alle vendite, niente garanzie sugli infortuni e malattia non pagata. Se ti va bene accetti queste condizioni, altrimenti ti aggiungi alla fila di quei 900 che mandano la candidatura al mc e incroci le dita.
Qui in Italia c'è un unico problema di fondo: LE TASSE. Da imprenditore come faccio a dare 1200 euro al mese ad un dipendente se l'inps me ne chiede 800 solo di contributi? l'imposizione fiscale sul lordo che supera il 60% è un omicidio. Risolvendo problemi come questo si creano sicuramente nuove aziende e di conseguenza anche posti di lavoro. Cosi diminuirà anche l'evasione fiscale, che ha un peso notevole nel nostro paese.
L'alternanza è sempre stata obbligatoria nella mia scuola molto prima che esistesse la riforma di Renzi. Anzi, c'era anche la minaccia di espulsione e non potevamo accedere agli esami se non la facevamo. Questa cosa che fosse facoltativa mi è nuova.
Parlo da ragazzo uscito da un Istituto tecnico con specializzazione in Meccanica, per tre anni (3°-4°-5°) ho fatto alternanza scuola lavoro (ancora era opzionale, oggi da quel che ho capito è obbligatoria), in teoria lo scopo dell'alternanza scuola lavoro è quello di far conoscere allo studente il mondo del lavoro, e, salendo in questi tre anni di livello, arrivare ad imparare guardando, i compiti svolti dalla figura che poi tu un giorno andresti ad impersonare (in questo caso perito meccanico), guardando magari in azienda ciò che in aula studiavi solo teoricamente.
Cosa è accaduto realmente nel mio caso? Per due anni (in terzo non ci mandarono in azienda, solo in quarto e quinto) ho sprecato due mesi di scuola (soprattutto in quinto è una noia non da poco, anche per gli insegnanti, vista la mole dei programmi) facendo rispettivamente: muratore (con tanto di incollarsi sacchette di sabbia e cemento per 4 piani, spaccare pavimenti e cemento a picconate e orari a 10-11 ore di lavoro) e magazziniere (prendevo pezzi sparsi fuori l'azienda, li catalogavo e inserivo in un grosso silos a interfaccia computerizzata).
In due occasioni, rispettivamente due mesi di scuola sprecati, con impiego dello studente non in orario scolastico, ma ad orario full time, senza imparare nulla inerente al programma scolastico ne inerente al lavoro di un perito, in quanto svolgevamo attività di operai non specializzati.
Lo stage dovrebbe essere un modo per apprendere, soprattutto guardando una figura che poi lo studente andrà ad impersonare.
"Eh ma è per farti fare la gavetta e farti capire che il mondo del lavoro è duro!"
Si, ce lo dissero, in terzo come in quarto, in teoria in quei 3 anni il livello sarebbe dovuto salire, arrivando in quinto, a fare stage sempre più inerenti al nostro programma, mentre in terzo sarebbero state attività principalmente 'manuali'.
Restarono invece manuali e non inerenti al programma tutti e tre gli anni.
Se mi chiedi di passarti la scopetta atterra dopo una giornata di lavoro, di pulire un macchinario, ci mancherebbe che non lo faccio, ma vuoi mettermi vicino a qualcuno che può insegnarmi qualcosa inerente al mio percorso di studi, o che almeno rappresenti una figura che un giorno dovrò impersonare?
No, buttiamo gli studenti a fianco ad una macchina che lavora da sola per un mese, senza dargli la possibilità di apprendere qualcosa oltre quello che chiedono e che provano ad osservare con i loro occhi, sempre ben lontano dal percorso di studi e dal lavoro di un perito ovviamente.
Tanto organizzarlo lo stage non serve, contatti l'azienda e mandi persone allo sbaraglio, senza fargli apprendere nulla e facendogli perdere un mese prezioso di scuola.
Il 90% degli studenti che esce da un istituto tecnico, specializzato in Meccanica, ne prende l'abilitazione come perito, ne prosegue all'Università, e di conseguenza poi finisce a svolgere quelle mansioni che uno ha l'occasione di 'provare' durante gli stage, ma tutto questo è prettamente una scelta dello studente, perché devo sprecare un mese, 9-10 ore al giorno, a svolgere un attività non retribuita e neanche istruttiva NE PERTINENTE al programma scolastico come suggerito invece dalla legge che lo regolamenta? A che Pro se io poi voglio continuare in università o prendere l'abilitazione come perito?
L'unico lato positivo è che chi decide di andare a lavorare post diploma, senza abilitazioni varie ovviamente, così trova il contratto facile con l'azienda che già lo conosce, e funziona per carità, ma perché deve rimetterci chi fa una scelta diversa e vuole continuare gli studi?
E questo ovviamente è anche e soprattutto il caso di chi frequenta un Liceo.
Asphixya Hai completamente ragione. Frequento un itis chimico e anche quest’anno non vedo l’ora di andare a fare fotocopie in comune :)
Il punto, però, è che le scuole superiori (tranne i professionali) non formano al lavoro. Io ho fatto un professionale in cui ci mandarono in azienda per due settimane e, fondamentalmente, facevamo lo stesso lavoro degli altri operai però gratis. Più tardi, mentre lavoravo, ho completato gli studi però in un istituto tecnico commerciale, lì ho imparato a redigere un bilancio e analizzarlo (che poi è la prova alla matura) ma nessun neodiplomato, una volta entrato nel mondo del lavoro, redigerà un bilancio se non prima di parecchi anni a "fare fotocopie" o qualche scrittura contabile.
Una vera alternanza scuola-lavoro dovrebbe partire dalla scuola, di certo non è colpa dell'azienda se non ti fanno usare un macchinario da svariate migliaia di euro dopo pochi giorni.
Lo so, lo so, a noi periti fanno passare anni a progettare bielle, volani, alberi, ma in azienda i periti mica si occupano della progettazione!
Ma non tanto usare, anche guardare, in un ufficio tecnico o di controllo dimensionale, vedere il lavoro di un perito, ma fare il muratore, che attinenza didattica ha?
Asphixya Perché è quello che andrai a fare se non continui gli studi all'università, almeno all'inizio.
Grande come al solito SHY.
In realtà il fatto che chi progetta un sistema poi non lo appieno è perfettamente normale in campo informatico: per quanto tu possa testare e rendere perfetto un programma/piattaforma web/qualsiasi cosa, potrebbe essere ben lontano da ciò che un utente desidera o di cui ha bisogno.
La bravura nel programmare qualcosa non è necessariamente sorella della riuscita... puoi rispettare tutti gli ingredienti, ma se la ciambella ti viene senza buco ti attacchi.
Penso che la scelta di aprire un proprio canale sia quanto di più sensato in realtà ;-)
Per quanto riguarda lo scioglimento di Elio e Le Storie Tese, questa notizia mi mette addosso tristezza infinita, ma me l'aspettavo. Non penso che sia solo una questione di "tempi cambiati" o "era social che funziona in un modo che non comprendiamo". Di sicuro non è stato così per Sergio Conforti (Rocco Tanica), che da tempo ha capito di non reggere il ritmo dei concerti e lo ha detto chiaramente quando ha cominciato a non partecipare ai live. Meglio smettere e non rovinare il mito con esibizioni sempre più fiacche, inevitabili quando subentra la stanchezza per un certo tipo di vita.
L'Ideota - idee per scrittori CIAO ZIO
Non guardate genitori - Ciao!!
C'è da fare il remix di "litfiba tornate insieme" magari fatto dai litfiba che si sono riuniti, ma dedicato a Eelst 😂
- N!KO - Ahahahahaha, idea geniale! :)
Ora si può dire...
Elio aveva pianificato lo scioglimento del gruppo da più di 5 anni.
Praticamente ha fatto "cassa" per la pensione dai tempi di X Factor, smarchettando in giro.
Ha un'età, ha figli, vuole stare a casa.
Sicuramente ci sarà qualche sporadica reunion o comparsata, ma di stare fuori casa 200 giorni l'anno, si era giustamente rotto le palle, come dargli torto.
Finché fai video così, in cui oltre a fare intrattenimento e informazione diffondi anche cultura, credo che chiunque ti perdonerà 😍 La differenza fra stupro, molestia e flirt per qualche motivo assurdo si sta perdendo al giorno d'oggi, ed è bello vedere che un influencer come te dica le cose chiare. Non voglio metterti ansia dicendo "influencer", ma di fatto un po' lo sei ;) E tutte le volte in cui uno youtuber a cui basta un video per andare in tendenze dice certe cose, come questa, si accende un piccolo barlume di speranza dentro di me. Grazie, davvero!
Secondo me questa Buona Scuola è efficacissima. Insegna ai giovani che passeranno la vita a lavorare senza contributi, con un pagamento ridicolo e che le aziende se li terranno finchè potranno essere sfruttati.
Andrebbe solo cambiato nome o magari aggiunto un sotto titolo... che so' " buona scuola ma pessimo futuro " ?
Vi dico che non da i suoi frutti perché ci sfruttano e credetemi e così
Invece no, spero che serva a spingere i giovani a lasciare l'italia il prima possibile
Emmanuele Manzari è organizzato molto male
tu sei la rovina dell italia
Grazie per aver parlato dell'argomento di abusi e molestie
Ciao shy! Quest'anno avrò la maturità e non si sa ancora cosa farò all'orale, nel senso che quando ho incominciato il triennio siamo stati i primi a iniziare questo percorso (utile per certi versi per altri no) e arrivati in quinta, ci vengono a dire dai piani alti che il nuovo esame entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico..quindi noi ci troviamo con il dubbio perché sono ore che si sono fatte e non avrebbe senso con portarle all'esame ma come al solito si saprà il giorno prima degli esami!
Giozlove a noi hanno detto di fare entrambe: tesina e relazione alternanza però a me sembra strano, quanti secoli dovrebbe durare un esame allora?
TITANO yt eh esatto, anche noi faremo così ma di certo dopo 3 anni dalla riforma potevano fare qualcosa! Anche perché se no potevano escluderci🙄
Io ho fatto principalmente alternanza in 2 luoghi di lavoro, il primo un ufficio di architettura e design, l'altro un parco dove c'era animazione per dei bambini.
Nello studio mi hanno messo davanti ad un computer e mi hanno chiesto di progettare un tavolo, come volessi bastava che lo progettassi; durante il processo mi hanno insegnato ad usare, molto superficialmente, Autocad e photoshop; mentre al parco ho fatto tre giorni pieni di formazione sull'animazione e poi un paio di mesi dopo d'estate mi hanno chiamato ed ho lavorato per 2 settimane full time 6/7 proprio da animatore.
Le due esperienze sono state molto diverse ma mi hanno insegnato che odio stare per ore a lavorare da solo dietro una scrivania e che voglio fare un lavoro dove sono a contatto con la gente, e credo che sia proprio questo uno dei punti fondamentali dell'alternza:il far capire Ai giovani che percorso professionale vogliono intrapendere, perchè sprecare una vita facendo qualcosa che non ti piace credo che sia una delle cose peggiori che si possa fare.
Bentornato SHY♥. Hai vinto il torneo di judo?
garde extej È arrivato ultimo! 😂
no, ha trovato l'uomo dall'occhio solo in compenso.
( e' un riferimento a un vecchio anime: jubo boy )
sei sempre una buona fonte di informazione, un piacere ascoltarti
6:07 *L E A K E D*
Ciao Shy, apprezzo davvero questo video che tratta anche la questione alternanza scuola-lavoro, perchè da attuale studente di liceo (4° anno di classico), vorrei anche io dire la mia. Era il secondo anno quando era uscita una circolare sulla possibilità appunto di dover trascorrere circa 200 ore in un ambiente lavorativo che fosse consono al tipo di studi che stavamo frequentando. Passato l' iniziale sconcerto di compagni e professori, ci fu detto che questa ''attività'' avrebbe avuto un impatto pesante sullo stesso esame di stato, perchè quelle ore sarebbero state necessarie per entrare agli esami, in sostanza, se non si avesse raggiunto circa il monte ore, in pratica si sarebbe stati bocciati in partenza. Passiamo all' anno scorso, e quindi primo anno di effettiva alternanza, e ci fu comunicato che le attività possibili erano in musei, biblioteche ed all' interno della scuola come peer education. Per ogni studente, la scelta, come da comunicato, poteva ricadere su una sola attività ed il monte ore si aggirava per tutte intorno alle 20/40 ore, a parte il fatto che ognuna di queste alternanze aveva ben poco a che vedere con il programma scolastico, dopo varie vicissitudini, la nostra coordinatrice ci riferì che il consiglio avesse già scelto quale attività farci fare, la quale, oltre ad essere per tutta la classe, era all' interno di un museo di arte moderna e le ore si dividevano in soli 7 giorni sparsi fra novembre e giugno. Lo scopo era semplice: gli studenti dovevano studiare una specifica parte della mostra, e poi esporre davanti ad un pubblico, alla pari di una guida vera e propria. Sebbene la mostra trattasse opere di tutt' altra epoca rispetto a quelle da noi studiate in storia dell' arte, almeno permetteva confrontarsi con un pubblico su argomenti anche differenti da quelli ''soliti''. Il problema fu invece come noi ci rapportammo con il lavoro che avremmo avuto effettivamente da svolgere, il risultato fu che fin dalle prime lezioni sia per lo scontento dovuto all' atteggiamento del consiglio, sia per il totale disinteresse nei confronti dell' attività, le ore furono trascorse senza fare praticamente nulla, ed ovviamente, senza un supervisore effettivo che ci controllasse.
Quello che vorrei far passare come messaggio, attraverso l' esposizione di questa mia esperienza, è che effettivamente l' alternanza è un' attività molto utile per capire come potrebbe essere il proprio futuro ambiente di lavoro, soprattutto se è inerente al tipo di studi, ma se risulta essere un' attività raffazzonata, forzata per certi aspetti, e soprattutto molto limitata nel monte ore -perchè di fatto, le 20 ore effettuate sono un decimo del totale necessario, che in qualche modo deve essere raggiunto- rischia di essere inutile e perfino uno strumento utilizzato dagli alunni stessi per perdere ore di scuola. In conclusione, approvo fermamente l'idea (anche se per uno che vuole fare ingegneria, nessuna di queste attività potrà mai essere interessante), ma deve essere organizzata come si deve.
Il punto è che il lavoro non retribuito è inaccettabile a prescindere, non è un esperienza è semplicemente sfruttamento.. Sarebbe un modo utile per capire come è fatto il mondo del lavoro solo se fosse retribuito, si lavora per denaro non per la gloria.
Luciano Schettino La formazione in ambito lavorativo ha un costo, avere la possibilità di maturare esperienze in ambito lavorativo è un' occasione che ti consente sia di riflettere che di assumere consapevolezza delle complesse dinamiche presenti nel mondo lavorativo. Avere la possibilità di immergersi in un mondo ti consente, in futuro, di sviluppare un profilo professionale idoneo alle richieste del mercato. Questo lo puoi fare in quanto acquisisci consapevolezza, e, questa ti è data dall' alternanza scuola-lavoro.
Non è retribuito proprio perché dovrebbe essere una formazione, quindi qualcosa che l'azienda offre a te e non il contrario
Albert Oprita sei tu che devi pagare loro che ti insegnino
thulion tv Infatti, da ciò consegue che poter essere formativi non è che una grande occasione
Le aziende ti danno lo stipendio perché tu aiuti a far fatturare l’azienda. Uno stagista di 15 anni che lavora un mese dá poco. Quindi perché mai l’azienda dovrebbe regalarti soldi? Non ha senso.
Al contrario lo stage scolastico é un ottimo modo per fare esperienza, quindi curriculum. E sarà il curriculum a permetterti di avere denaro. E lo stage farà parte delle esperienze lavorative finché non arriverai in pensione. Quindi dove sta il problema? Che non volete alzare il culo. Ecco il problema
Ciao Shy, bel video sono contento tu abbia toccato questo argomento perché mi tocca da vicino. Io sono d'accordo a fare queste ore perché ci insegnano comunque come iniziare a muoverci piano piano nel mondo del lavoro. Però come è fatto è il problema, io sto facendo lo scientifico e l anno scorso ci hanno mandato a teatro(tra l'altro la mia prof di latino mi ha confessato che molti teatri che aveva contattato avevano richiesto molti soldi per tenere i ragazzi e per fortuna della scuola aveva agganci con delle persone di un altro teatro che ci hanno ospitato gratis), lì in pratica non abbiamo nè fatto nè imparato nulla di particolare...ci hanno fatto fare un tour completo del teatro e il giorno della prima alcuni hanno strappato i biglietti ed altri come me erano in biglietteria ma non sapendo il funzionamento del programma di vendita sono rimasto a guardare! In tutto ciò magari facevamo 3 ore in tutto e ce ne venivano considerate il doppio così da arrivare prima possibile a 200. A mio parere le scuole sono allo sbaraglio e fanno fatica a trovare posti decenti per gli studenti, le aziende se ne approfittano e lo stato non aiuta le scuole.
Ed è proprio guardando i tuoi vecchi video che ho colmato la tua assenza 😊
(canale attivo)
Ho impilato fascicoli RC auto gratuitamente in un archivio 2x2 per 150 ore quest'estate e per far passare il tempo mi canticchiavo in testa gli album dei Radiohead dall'inizio alla fine, mi sento notevolmente più formato professionalmente. Davvero. Grazie ASL!
Credo di poterti spiegare io a che servono le compilation di pubblicità: a quanto emerge da uno studio condotto all'interno della mia famiglia nel corso di 3 generazioni, i bambini sono affascinati dalle vecchie pubblicità molto più che da quelle moderne. Con una compilation della giusta durata si può ipnotizzare un pargolo abbastanza a lungo da fargli ingurgitare tutte le pappette necessarie al suo sostentamento. Custodiamo ancora gelosamente le vecchie cassette che, anni orsono, servirono a sfamare gli attuali giovani della mia stirpe!
Era il metodo piu' adatto a datare la cassetta in questione.
Ahahahahahha
io ti amo follemente per ciò che hai detto nell'ultima parte! grazie grazie grazie
Shy... Le 400 ore sono divise negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici! 150 ore in terza, lo stesso in quarta e 100 ore al quinto anno. Quindi vale la media di 1 mese full-time. Invece il liceo ne ha 200 in 3 anni.
E aggiungo per correttezza il fatto che queste 150 ore non vengono effettuate tutte in azienda, una parte di queste ore (Circa 30) vengono fatte a scuola tramite progetti o anche corsi, tipo sicurezza ect... Ovviamente sempre parlando di licei tecnici.
vogliamo fonti ufficiali da cui informarci, perchè obiettivamente del tuo parere come quello degli altri ce ne frega meno che niente! Caccia sto link, please
Bert0ld0 Non è una Fonte, faccio il 4° anno di alberghiero ed è il mio secondo anno di alternanza scuola lavoro, vedo se riesco a reperire la circolare della mia scuola e te lo caccio.
Luigi Bianchi io faccio l'elettrico e ho iniziato gli stage dal secondo anno, ora sono al terzo
erik gipsi Gli stage sono diversi dall' alternanza scuola-lavoro effettivo, anche perché la scelta del tuo indirizzo lo fai al alla fine del secondo anno. Sarà stato un progetto che ha voluto fare la tua scuola, leggi le circolari precedenti e vedi se ci sia scritto alternanza scuola lavoro tra le righe.
Premessa contestuale:
sono uno studente del terzo anno di un liceo scientifico, quindi la cosa della scuola - lavoro mi tocca adesso per la prima volta.
In quanto prima volta no so cosa aspettarmi e non so neanche cosa mi faranno fare. Inizialmente mi aspettavo qualcosa di inerente al mio percorso di studi, ma, essendo il mio un liceo scientifico, intriso quindi di teoria all'ennesima potenza, mi veniva in mente solo fare la guida in musei. Successivamente scopro c'è stata la prima proposta: ci vorrebbero mandare una settimana in montagna col CAI a pulire sentieri. Ma... non doveva essere qualcosa di inerente alla mio percorso? A quanto pare no.
A questo punto mi spuntano 2 piccoli me, ognuno su una spalla e vestiti in modo diverso: alla destra c'è quello "caciarone" che mi sussurra con voce calda e invitante: "'Sti cazzi. Stai una settimana a fare balotta con la classe e senza proff, cosa ti aspetti di meglio?", mentre dall'altra spalla il piccolo me raziocinante mi dice con tono deciso e calmo "Meglio non farlo! Perderesti una settimana per fare una cosa che non ti servirà mai, a meno che tu non ti voglia prendere una casa col giardino". (Alla fine tutto risolto: proposta bocciata senza che ce ne siano altre)
Guardando questo video mi è spuntato affianco un video di Fanpage sempre sulla scuola - lavoro (UA-cam ogni tanto qualcosa giusto lo fa) nel quale intervistavano degli studenti, anche loro frequentanti licei, che si trovavano a fare lavori per nulla congrui ai loro studi.
Sulla base di ciò mi verrebbe da dire che la scuola - lavoro non serve a nulla per noi licei (non per tutti, per i linguistici potrebbe essere utile) visto che sono scuole principalmente teoriche e che per "insegnarti un lavoro" devi proseguire gli studi all'università. Però qualcosa riguardante il lavoro ci andrebbe comunque fatto fare, visto che cercare lavoro digiuni non è una buona cosa, ma cosa ci fanno fare, le guide ai musei? non ci sono abbastanza musei per dar da "lavorare" a tutte le classi di tutti i licei di una città.
Trovo invece molto positiva e adatta a tutti la parte sulla sicurezza sul lavoro: INDISPENSABILE (anche se non l'ho ancora fatta)
Detto tutto ciò ritengo che la scuola - lavoro sia molto utile per i tecnici, professionali e anche qualche liceo, ma ai licei (scientifici e classici) serve a poco e niente
P.S.
mi scuso se mi sono dilungato così tanto: me ne sono reso conto dopo averlo pubblicato
bello Welcome To The NHK
Io sto frequentando l'ultimo anno di liceo Economico-Sociale a Bologna; nel corso di questi anni grazie all'alternanza scuola lavoro sono entrato in contatto con realtà come centri d'accoglienza, cooperative sociali impegnate nel territorio, fondazioni promotrici di progetti per lo sviluppo d'idee innovative d'impresa...Siamo perfino andati a visitare un progetto chiamato "Accoglienza degna" portato avanti dal famoso Centro Sociale "Labas". Immagino e conosco storie di sfruttamento di manodopera, però a me l'alternanza mi ha aperto delle strade ed un mondo che altrimenti mi sarebbero risultati inaccessibili; confido che tutti abbiano la possibilità di poter fare esperienze della stessa caratura di quelle che ho avuto la fortuna di compiere io, perchè una alternanza scuola lavoro fatta come si deve è davvero una gran iniziativa.
Nonostante non sia una donna anche a me capita spesso di pensare a Breaking Italy. Specialmente se delle donne mi fischiano dietro
Da studente delle superiori con in vigore la Buona scuola non posso che dare una visione più chiara e dalla mia parte con più esperienza.
Ho trovato fantastico l'alternanza scuola lavoro, proprio perché permette di conoscere ed entrare nel mondo lavorativo, che invece è lontano e irraggiungibile dagli occhi di un liceale.
Ritrovarmi a fare il rilievo di un castello per modernizzarlo a museo, o entrare in contatto con le antiche rovine romane, per rilevare anche questo, come un vero archeologo, è stata una grande emozione. Ma non solo dal punto di vista dell'ambito, ma proprio come idea del "faccio qualcosa che farò quando uscirò da scuola".
E sinceramente non mi dispiacerebbe nemmeno lavorare nel mcdonald.
Il problema della buona scuola è un altro. Neanche le 200 ore in realtà causano tanti problemi, proprio perché sembrano tante ma in realtà volano se si fanno lavori ben schematizzati e studiati.
Il vero problema è l'inutilità dello stato in tutto questo, che prima fa la legge mettendo l'obbligo e poi se ne lava le mani lasciando tutto il duro lavoro alle scuole per trovare le aziende, i privati ed altre associazioni per spendere il loro tempo ed il loro denaro per assumere dei giovani che molte volte sono anche dei cretini.
Ci credo che poi le scuole mandano al Mc, non tutte le aziende sono propense all'iniziativa e doveva proprio essere il compito dello stato a procurarsi queste aziende.
Sta cosa non si può sentire... con tutti i problemi e le riforme schifose fatte, c'era bisogno di tutto fuorchè di una roba come questa, ed hanno pure avuto la sfacciataggine di chiamarlo "Buona Scuola"!!
dario il diario io preferisco lavorare in miniera che entrare in contatto con jobsact. Almeno lì ti pagano per davvero.
Io invece quest anno andrò 3 giorni in sicilia con un associazione che studia i vulcani grazie all'alternanza,quindi sono totalmente pro
La scuola è parecchio regredita, ma anche l'approccio che i giovani e genitori hanno verso la scuola è regredito; di fatto i giovani che faranno questi "esperimenti di lavoro" scopriranno di essere inadeguati, oppure gli faranno fare solo cose poco belle tipo fare scatole di cartone per un magazzino, che ne sò. Oppure ancora gli faranno sei "sermoni" di quanta magnificienza è l'azienda, che è magari distante dalla realtà o dalla verità. Questi esperimenti sono sempre un pò tendenti al flop.
Cristian perché parlare senza informarsi e senza esperienza
A me sembra anche un modo implicito di dire, con tanti cervelli in fuga, un bel: "mi sa che di laureati ne abbiam già abbastanza, che ne pensate di pulire i cessi?".
E poi i ragazzi dovrebbero vivere per la loro età, sbagliare ed imparare, sognare e decidere chi sono, e non è ridipingere lo steccato della signora Hills che ti insegna cosa sia lavorare... lo studio è già un lavoro ed un'introduzione al medesimo, io potrei immaginare questa cosa come volontaria, legalizzando il lavoro minorile part-time, posso dialogare su tutto davvero, ma qua mi sembra che la sola cosa "Buona" di questa Legge sia il titolo, ahimè!!
Anzitutto grazie mille per aver parlato dell’alternanza. Intervengo per dire che l’Intermediazione tra Scuola e Lavoro, almeno da me, è praticamente inesistente. La scuola, infatti, non ha i mezzi nè i tempi per accertarsi se il luogo che accoglierà lo stagista sia Utile o meno, ai fini del suo percorso formativo nelle varie aziende. La legge, dichiarava una cooperazione tra Azienda e Scuola che non esiste, perché la prima non è incentivata e quindi non investe in un ragazzo/a che potrà fruttargli solo un mese di “mano d’opera” a gratis, favorendo così l’attribuzione di mansioni poco pertinenti o poco istruttivi e, nei casi peggiori lo sfruttamento.Dall’altra parte la scuola si vede privare ogni anno di un mese intero di programmazione, già i nostri programmi sono vastissimi, e se già in condizioni normali è difficile finire un intero programma scolastico immaginate cosa succede con un mese in meno cosa succede! Sono sicuro che l’esperienza lavorativa sia VITALE, ma con un sistema così precario non si farà altro che ottenere studenti sempre meno preparati a livello scolastico e non abbastanza formati a livello lavorativo/Aziendale
L'alternaza,sopratutto in terza,è inutile ho letteralmente buttato nel cesso 120 ore della mia vita
Per l'alternanza dico una cosa: ho fatto due stage con la scuola circa 7/8 anni fa, sono ragioniera e da me lo stage era obbligatorio. La prima esperienza che ho fatto è stata stupenda, un mese in cui ho imparato moltissimo e mi è servito molto. L'altro inveve completamente inutile: le impiegate hanno me e l'altra stagista in una stanza con un'immensità di fogli che dovevamo prendere, controllare il numero di "serie" e cercarlo in un elenco e infine fotocopiarlo. Questo per un mese intero perché per fare questo lavoro hanno aspettato gli stagisti e noi eravamo le prime dopo 3 anni.
Do la massima solidarietà per quei ragazzi che al liceo vengono messi a fare cose per niente attinenti col loro percorso di studi, sempre nella mia città avevano iniziato delle alternanze in uno dei due licei ma i ragazzi andavano in musei o simili, non venivano messi a far quello che dovrebbero fare i ragionieri ad esempio. Se fatta bene è una grande risorsa, gestita come invece la stanno gestendo è una cagata pazzesca
Ti prego parla del caso David Rossi e il monte del paschi (essendo di Siena sono curioso di sapere la tua)
Sono felice che tu abbia parlato di questo tema perché io ora frequento il liceo artistico e tra due anni dovrò anche io fare (sperando che non ci sia più) l'alternanza scuola lavoro e io penso che non sia giusto diminuire alla fine speranze di lavoro per le persone disoccupate perché alla fine io ad esempio faccio l'artistico e tipo con l'alternanza scuola lavoro un ragazzo si trova al McDonald e poi non si viene neanche pagati e quindi ci sfruttano e ciò non é giusto quindi io sono contro perché alla fine nel mio caso non e che ti fanno fare alternanza scuola lavoro su scultura o ti portano a fare un progetto su come restaurare es un quadro ma a lavora dietro il bancone senza darti nessun contributo ,e poi ora, senza l'alternanza scuola lavoro il ragazzi di quinta non possono fare l'esame di maturità ,e questa cosa non la trovo giusta.😘❤
Tu scherzi ma in questi giorni ero in astinenza e ho visto un sacco di tuoi video vecchi.
Basta con questi scherzi per favore.
Mi sono messo a cercare i vecchi video di parliamone... in uno dicono testualmente: " remake di ghostbuster... MA ANCHE NO! ". Profeti o porta iella? Mha = P
PS: Tecnicamente e' un reboot, e' vero, pero' l'han tirata lo stesso.
Io ai tempi (ben 12 anni fa) ho fatto una esperienza simile anche se facoltativa, al liceo ho fatto il lavoro estivo guidato, era un mese estivo di esperienza lavorativa pagato 400 euro. Ora da qualche anno lavoro in un laboratorio in cui si è sempre dato disponibilità nel prendere ragazzi per queste alternanze, già quando erano solo per istituti tecnici. Questo è stato l'anno dell'obbligo e ci siamo trovati a interagire con tanti ragazzi di diverse scuole tanto che ormai penso di aver capito come funziona, e cioè che funziona semplicemente se c'è reale scambio, perché noi siamo disponibili a spiegare e mostrare ogni particolarità del nostro lavoro, ma se dall'altra parte c'è un ragazzo interessato e volenteroso non solo può imparare come funziona il nostro laboratorio chimico ma può gestire autonomamente alcuni lavori, il che non significa sfruttarli, perché se ho lasciato fare analisi e controlli ad alcuni ragazzi è perché hanno capito come si faceva, hanno acquisito manualità e capacità di riconoscere eventuali errori o problemi, mentre invece altri ragazzi svogliati e poco attenti non li puoi lasciare autonomi tanto che in certi casi ti fanno anche perdere tempo o peggio possono creare problemi... Questo per me è ciò che si impara con una esperienza del genere, sapere come affrontare un lavoro, qualsiasi esso sia, e sapersi relazionare con gli altri in un ambiente lavorativo, l'ho potuto osservare io già dalle prime esperienze con il lavoro estivo guidato e spero lo capiscano i ragazzi che passano da noi...
Davvero nel 2017 ancora stiamo qui a spiegare alle persone cosa sia una molestia, uno stupro, una semplice avance o flirt? Davvero vogliamo ancora fare finta che i predatori non sappiano cosa stiano facendo? Tutta una questione di potere e privilegi che l'uomo non vuole abbandonare. Perchè, parliamoci chiaro, anche se OVVIAMENTE non tutti gli uomini sono simili a Weinstein, Berlusconi, Woody Allen ecc., ognuno di loro trae comunque beneficio da questa continua disparità. Gli uomini e i ragazzi vengono violentati e molestati? Assolutamente si, purtroppo. Ma in una misura infinitamente più piccola rispetto alle donne, che subiscono molestie QUOTIDIANAMENTE. Dal fischio in strada, la palpatina sul bus, continue battute sessiste (anche sui social), alle mani addosso. Questo perchè c'è una questione di mentalità dietro. Ancora nel 2017 si dice "tr**a" alla VITTIMA. Che sia Asia Argento, o una bambina di 14 anni costretta a lasciare il paese pur di non dover subire le accuse dei concittadini che difendevano i suoi stupratori. Basta. #metoo
Francesca Ferrentino la violenza c'é da entrambe le parti, fidati. E purtroppo della violenza sugli uomini se ne sente parlare troppo poco. Quasi sempre se l'uomo denuncia una violenza non viene creduto, molti di essi non denunciano per vergogna. Quindi la questione é un po' complicata. I "vecchi privilegi" di cui stai parlando li abbiamo già (giustamente) eliminati tempo fa, almeno in occidente
Francesca Ferrentino non solo, lo slut-shaming (il dare della troia) é praticato per la maggior parte da donne
Inside Line perdonami, ma io sono una donna. Se ti dico che questi privilegi ci sono e come, dovresti anche rifletterci. l'Italia si trova in Occidente, e si uccide una donna (per cause sessiste, non per incidenti stradali, per intenderci, ma perché sono donne) in media ogni tre giorni.
Francesca Ferrentino come ti ho detto la questione non é così semplice. Se tu hai avuto qualche problema in questo ambito mi dispiace molto, e non voglio certo sminuire nessuna vittima di violenza, che sia uomo o donna. I media parlano a sproposito, non forniscono la verità totale sull'argomento. Poi non mi hai ancora detto quali sono questi privilegi. Ti invito a visionare il documentario "the red pill"(diretto da una ormai ex femminista ma che ai tempi si dichiarava tale) e a leggere una tesi interessante dal nome "quando la vittima é il maschio", che puoi trovare come nota nell'articolo di wikipedia sulla violenza sugli uomini.
Francesca Ferrentino inoltre non ho mai sentito nemmeno dai media di donne uccise in quanto tali. Come moventi ho sentito la gelosia, le divergenze, ma non questo. Come detto, non cerco di sminuire nessuno, non cerco la guerra.
Per quanto riguarda l'alternanza scuola-lavoro sono d'accordo con te, mi sono rivisto nelle tue parole. ho 30 anni e mi sono laureato, triennale e magistrale solo da poco, proprio perché poco più che ventenne decisi di abbandonare l'università perché attirato dal mondo del lavoro, dall'avere soldi e diventare indipendente. Il problema è che non ero affatto preparato a ciò che mi aspettava, ho fatto lavori umili, mortificato e anche discriminato perché del sud (lavoravo al nord). Come te al liceo non avrei mai accettato di fare lo schiavo per un'azienda a caso, ma, col senno di poi, sarebbe stata un'esperienza che mi avrebbe aiutato a prendere decisioni più sagge.
"Pare siano molte le aziende che sfruttano questa roba per avere manovalanza gratis". Siamo in Italia "Che cè voi fa'?" sono sardo, emigrato in Germania ormai da 4 anni e qua questo di cui parli è una cosa normale, pensa che già da l'equivalente delle 1° media i bambini devono cercarsi un'azienda, andarci personalmente e chiedere se possono lavorarci, certo, per i bambini di quell'età dura solo una settimana o pochi giorni ma aumenta ogni anno.
Penso sia una cosa buona che se avessero fatto quando andavo io a scuola forse oggi non sarei in Germania?! (fermo restando che non cambierei una virgola). L'Italia è il paese di "tutti devono inculare tutti gli altri" te ne rendi conto nella strada che vedi cinquanta macchine nella corsia di sorpasso cercando di sorpassarne una, perchè? perchè tutti vogliono passare avanti agli altri e in quale situazione ci si ritrova? che tutti fanno più tardi! gg Italia. ciao Shy!
bella conclusione :D
Caro Shy, sono una ragazza che sta frequentando il quinto anno di liceo. Ho iniziato questo percorso durante il terzo anno, proprio quando hanno introdotto questa alternanza scuola lavoro. Nonostante quando questa cosa è iniziata senza che nessun professore o qualcuno facente parte dell'ente scolastico sapesse cosa fare, alla fine si è deciso di fare da guide al Museo delle Scienze Naturali della Federico II. Facendo lo scientifico, avrei preferito che ci fossimo occupati di cose che riguardassero più la chimica o la scienza (quindi per esempio lavorare in un laboratorio), ma nonostante tutto le professoresse dell'università sono state vicino a noi e sono state gentilissime e bravissime. In questi due anni abbiamo lavorato molto: abbiamo buttato sangue e sudore e anche la nostra tutor ci è sempre stata vicini. Con l'avvento dell'esame, però, i cambiamenti che si dovevano avere non si sono avuti: doveva essere rivalutata la griglia dei crediti, ma a quanto pare non si farà; la terza prova doveva essere rimossa, ma fuori discussione anche quello. Tutto ciò verrà inserito il prossimo anno, quindi alle future quinte. Noi siamo frustrati perchè sinceramente non sappiamo come dovremo fare questo dannato esame: l'alternanza deve essere obbligatoria, ma non si sa se avrà molta importanza per la maturità o sarà solo un approfondimento, abbiamo anche pagato per andare a Napoli per una cosa obbligatoria a cui doveva provvedere la scuola, ma si sa, 'siamo senza fondi', insomma la solita storia italiana. Sono una diciottenne preoccupata e in preda all'ansia non solo per la solita crisi adolescenziale pre-esame, ma il fatto è che dobbiamo fare questo cacchio di esame senza neanche sapere come farlo. Abbiamo litigato con la nostra tutor probabilmente perchè non comprendeva il nostro disagio e pensa che noi reputiamo questa alternanza inutile, quando invece per quanto mi riguarda è stata un'esperienza favolosa. Mi ha regalato soddisfazioni e mostrato il mio potenziale e sono contenta di averla fatta. Solo che per la maturità è tutto un alone di mistero e visto che tutti danno così tanta importanza a questo esame.. beh.. almeno dicci come dobbiamo farlo, Signor Ministero che prima metti in mezzo le leggi e poi non le applichi a pieno, causando ansia e angoscia nelle nostre acerbe menti. Grazie per essere sempre così comprensivo nei nostri confronti.
Mi scuso per il ''''piccolo'''' sfogo (e anche eventuali errori di forma), ma sinceramente questa alternanza ci sta incasinando il quinto anno. E sinceramente abbiamo già abbastanza casini per quest'anno.
Ben venga l'alternanza scuola-lavoro, però ritengo giusto sia pagato il salario minimo (che è veramente una miseria) da parte dello stato. Qualsiasi sia il lavoro da fare va fatto, ma va retribuito con il minimo, così, giusto per far capire cosa c'è qui fuori.
Concordo pienamente. Anche fosse un contentino (calibrato anche sull'effettiva produttività dell'alunno, come dovrebbe essere nel mondo reale) ma sarebbe molto meglio e più giusto
Io penso di adorati, riesci a parlare di cose serie ed attuali facendomi ridere e con un linguaggio sulla mia stessa lunghezza d'onda. Nient'altro da aggiungere, semplicemente fantastico
mi becco ste 400h gratis, non potevo nascere prima di un anno?
Luigi Del Prete Se conosci l azienda e andandoci a fare lo stage più di una volta fa anche si che magari conoscendoti ti prendano con più facilita in futuro
thulion tv NO! Mio fratello è stato più che ottimo e lodevole nella sua azienda, hanno pure promesso di prenderlo ma a fine quinta non l'hanno neanche cagato! Vergogna e fanculo lo stage
SkillfulCurve no Kodo se trovano uno più bravo e prima prendendo lui.
devo ritenermi fortunato perché abito a Bolzano e di diplomati nel mio settore ( meccatronica ) c'è enorme richiesta, infatti, degli anni scorsi tutti quelli che non sono andati all'università, sono stati assunti
comunque non mi lamento dello stage, ma di doverne fare 400h, GRATIS. Quindi se mi mancano ore devo lavorare l'estate, come in tanti fanno, ma non posso essere pagato o altrimenti non valgono
Sono uno studente dell'ultimo anno di liceo scientifico e nella mia scuola hanno diviso le 200 ore da fare tra il terzo e il quarto anno per evitare di perdere tempo in quinto. Devo dire che l'alternanza è molto utile se magari uno studente ha in mente qualcosa da fare dopo il liceo e vede come funziona quel tipo di lavoro, soprattutto se conosce in qualche modo qualche azienda che può ospitarlo. Nel mio caso ho fatto l'alternanza all'università della mia città il primo anno, alla facoltà di ingegneria informatica, e in una azienda di informatica durante il secondo anno. Queste due esperienze sono stati molto positive per farmi un'idea di come funziona il mondo dell'informatica perché vorrei seguire quel percorso, ma se uno studente non ha idea di cosa fare cerca il posto per non fare nulla e perdere del tempo. Alla fine dipende molto dalla voglia dello studente di essere interessato veramente in quello che va a fare. Sul fatto dello sfruttamento, nella nostra scuola alla fine del periodo di alternanza fanno compilare un questionario su come ti sei trovato e se consiglieresti l'azienda ad altri in futuro.
L'alternanza scuola-lavoro è un'ottima cosa. Forse è perché la mia scuola l'ha gestita bene, lasciando agli studenti la possibilità di scegliere, contattando persinalme, l'azienda in cui andare. Io ho scelto un'azienda che si occupa di ciò che mi piace e vorrei fare (ingegneria), e lo stesso è valso per i miei compagni. Perciò alla fine l'iniziativa è buona, e se non riesce bene la colpa è delle singole scuole. Invece di protestare per abolirla bisognerebbe soltanto agire in modo propositivo all'interno ognuno della propria scuola per sistemare le cose.
Il problema è che le aziende che offrono la possibilità di fare queste attività non sono molte e spesso ci si trova a fare esperienza che non c'entrano niente con l'indirizzo di studio. Ad esempio io faccio lo scientifico e sto facendo un percorso di scuola-lavoro con un'istututo di educazione alla finanza che non mi interessa e non riguarda in nessun modo il mio percorso di studi
#iostoconciccio Sicuramente non è la cosa migliore se l'azienda non si attiene al percorso di studio, ma l'obiettivo è affacciarsi al mondo del lavoro. Anche perché difficilmente farai un lavoro al 100% attinente al tuo percorso di studio, sarebbe un miracolo.
smartphoneworld1 è giusto invece, perché 1) altrimenti non lo farebbe nessuno 2) se fatta bene è davvero utile, e come già detto il farla bene o no dipende dalla singola scuola.
Davide Filisetti dipende che scuola fai io che vado a uno scientifico che faccio? La maggior parte dei miei compagni viene mandata a spazzare il seminterrato della scuola
L'alternanza è un'ottima opportunità, finchè non è obbligatoria (così il singolo può accettare le vere opportunità e rifiutare le perdite di tempo.) Essendo obbligatoria, (io per esempio) mi sono ritrovato a perdere e "simulare" ore (ascoltare il prof di arte che parla di architettura non è lavorare attivamente), perchè non posso non essere ammesso all'esame. Ti invidio.
grazie mille ... sono in 3 e da quest hanno anche io comincio l'alternanza scuola lavoro, ma non avevo ben chiaro cosa fosse, adesso ho le idee un po più chiare ;) ( la prof mi ha chiesto una sorta di relazione sul perché si o no del alternanza scuola lavoro ... mi hai salvato )
Ciao Shy, a me l'alternanza scuola-lavoro sembra una stupidata oltre che un sintomo piuttosto grave di una società che dà valore zero allo studio e alla cultura, ma vuole formare dei robottini efficienti e produttivi che servono solo a far girare i soldi. Lasciateli studiare i ragazzi e le ragazze che poi avranno quarant'anni per lavorare e non avranno nè tempo nè voglia di studiare ciò che ora imparano a scuola. Ma, in fondo, cosa serve nella nostra società sapere chi sono Guinizzelli e Petrarca? Niente, no? Allora facciamoli lavorare che si responsabilizzano e diventano indipendenti, qualità che comunque non si acquisiscono solamente andando a lavorare, ma va beh. Lasciate gli adolescenti fare gli adolescenti e non imponete loro di crescere prima del tempo che non serve a nulla, se non a creare rimpianti per il tempo sprecato. Ogni età ha le proprie esigenze. Poi, per carità, se ritornasse facoltativa tutti amici come prima, è l'obbligo che non sussiste.
Fabio Non sono d'accordo ma è una grande argomentazione!
Riporto la mia esperienza personale rispetto all'alternanza scuola-lavoro. Infatti, io andavo in un liceo delle Scienze Umane che ha fatto da pilota rispetto quest'esperienza. In terza, mi pare, ho lavorato per organizzare una mega fiera con tutta la mia classe, qualcosa che non c'entrava assolutamente nulla rispetto al nostro corso di studi. Eppure, per me è stata una settimana costruttiva e stimolante, soprattutto perchè io non avevo MAI lavorato prima. In estate ho avuto la possibilità di lavorare come staggista in una biblioteca (ma si poteva anche scegliere di lavorare in asili e scuole) e ho potuto constatare a malincuore (lavorare in biblioteca era il mio sogno) che non era cosa per me. Quindi è stata un'esperienza UTILISSIMA. In quarta ho avuto la FORTUNA di seguire una bambina straniera per tutto l'anno scolastico per insegnarle l'italiano in una scuola elementare. Una delle esperienze più belle della mia vita, che mi ha fatto capire cosa scegliere di fare dopo il liceo. A questo punto non comprendo tutta questa ostilità nei confronti dell'alternanza, perchè se fatta bene e coerente rispetto a quello che si studia può essere sicuramente utile nella formazione di un individuo. Posso comprendere il problema di rubare tempo estivo, che può essere usato per un lavoro vero e retribuito. E condivido perfettamente il discorso dello "Shy del passato" perchè penso che io non mi sarei mai sognata di seguire per un anno una bambina di spontanea volontà, quindi l'obbligatorietà secondo me ci sta. A volte solo dopo si può comprendere il valore di certe esperienze.
Maturità 2018 lo stato non co sfrutta? Liceo scientifico, devo fare sia l alternanza che la terza prova, sia la classica tesina che la relazione di alternanza, l' esame vecchio e quello nuovo ... E che cazzo...
per mia sorella quest'anno sarebbe stata la prima estate in cui le sarebbe stato possibile trovarsi un lavoro per guadagnarsi qualcosa. non è stato possibile grazie all'alternanza, che le ha impedito di fare vera esperienza lavorativa. good job
ahhh il fuso orario sardo.
Sono uno studente di quarta di un Liceo Scientifico e vi spiego come ho finito le 200 ore. Siamo andati lo scorso anno a Palermo per un progetto contro le mafie 3 giorni, più che una esperienza lavorativa era una gita scolastica: ha contato 100 ore. Poi un progetto con una banca, in cui da casa, individualmente, dovevamo vedere dei video su carta di credito, azioni obbligazioni etc, cose che una persona comune dovrebbe già conoscere. Sarò stato in tutto un ora a fare questo lavoro, mi ha contato 40 ore. Infine, l'unico progetto decente, sul giornalismo, che ti faceva veramente mettere al contatto col mondo del lavoro, 80 ore. Ci conta come alternanza anche progetti a cui aderisce la scuola, che regalano ore senza dare una vera esperienza lavorativa. Non avessi fatto il progetto sul giornalismo, avrei già finito le 200 ore, senza fare nulla. Sicuri che sia utile questa alternanza a livello liceale?
>HIKIKOMORI< con la i non con la o! :3
wwwKx minchiaaa ti conoscoooooo
[Da quando hai fatto just my immagination]
Ore wa ochinchin daiski nandaio
wwwKx minchia carichi i video da un botto
Tonno.
Io quest'estate ho avuto l'opportunità di lavorare oltre che di seguire il mio percorso di stage e quello che posso dire è che lavorare in un bar, pagata e come vera dipendente, mi ha insegnato molto più che fare lavoro d'archivio senza stipendio in un'azienda a caso, che oltre a non pagarmi in denaro a mio parere non mi ha pagata neanche in esperienza di vita: ero poco motivata e in un ambiente che del vero mondo del lavoro aveva ben poco... i 'datori di lavoro' non pretendevano nulla da me e io non ero stimolata ad impegnarmi (che io lavorassi bene o male non sarebbe cambiato nulla), sostanzialmente passavo ore a ciondolare in mezzo a fotocopie e chiacchierare con il compagno che faceva lo stage con me. Lavorando al bar invece mi sono trovata davvero inserita nell'attività, collaborando con i colleghi e impegnandomi perchè comunque ero pagata per essere lì e questo mi motivava a lavorare bene. Inoltre il datore di lavoro pretendeva molto da me e ho dovuto contrattare per cose come orari, stipendio ecc... mentre per lo stage facevo il mio tot di ore al giorno e alle 18:00 spaccate me ne andavo (che il lavoro che stavo facendo fosse finito o no). In breve secondo me l'esperienza di stage è inutile perchè non è neanche lontanamente paragonabile ad una vera esperienza lavorativa e non mi ha lasciato nulla, anzi, dato che ho dovuto compierla durante i mesi estivi, mi ha tolto un buon mese di vacanza che avrei potuto riempire lavorando al bar e guadagnando qualcosina per l'università.
Ma scusa? GRATIS? scusate ma io abito in Svizzera e faccio un'apprendistato, probabilmente se mi togliessero i 1'200 franchi al mese che mi danno andrei al liceo... non capisco come mai se in Svizzera le aziende possano pagare i dipendenti (perché anche se hanno 15/16/17/18 anni sono DIPENDENTI) e in Italia No, non dico di pagarli 1'200 euro al mese ma magari 100? 150? 200? È troppo per una persona che LAVORA per te?
tutorialinformation bhe se si puó avere un lavoratore “gratis” perché no ?
Dai dei consigli, davvero utili. Io trovo che tu centri esattamente qual'è il punto dell'alternanza e quali i grossissimi difetti
6X8=Barbabietola da Zucchero.
15+18=?
tigri ed eufrate
Canederli
42
A ve impituro tutti su pal muro!
¾ di barbabietola
Caro Shy,
sono una studentessa di quinto anno di un liceo linguistico in provincia di Roma. Faccio parte della famigerata "annata di prova" di questa alternanza scuola lavoro, ovvero siamo state noi le cavie per il primo anno di alternanza nei licei.
Sin dall'inizio il progetto era stato accolto da due diverse correnti di pensiero: i pro (come la sottoscritta) che speravano in attività formative ed utili, ed i contro, che fondamentalmente sfruttavano l'argomento per avere altre tesi contro Renzi ed il capitalismo, giusto per offuscare gli altri due sottogruppi della categoria, ovvero chi era contro per motivazioni serie quali la sfiducia nell'organizzazione dell'alternanza e chi invece non aveva semplicemente voglia.
Dopo mesi che il nostro terzo anno di liceo era iniziato - nonostante dovessimo teoricamente cominciare a settembre dello stesso - non avevamo ancora una lista di attività a cui segnarsi. Ciò era ovviamente dovuto alla mancata dote organizzativa di un liceo di campagna con meno di 700 studenti ed un reggente invece di un vero preside (situazione condivisa, in realtà, dalla maggior parte dei licei italiani). Quando verso maggio del terzo l'attesa lista apparve, questa conteneva a malapena una decina di attività, per le quali ogni azienda chiedeva massimo 5/6 studenti e offriva dalle 20 alle 50 ore. Di certo non erano abbastanza per coprire il numero di ragazzi di tutti i terzi e nemmeno per far terminare loro il monte ore annuale. Nei due anni successivi la lista è aumentata, dando così la possibilità a tutti di coprire le 150 ore minime obbligatorie. Ma, per permettere ciò, la presidenza ha dovuto ripiegare su convenzioni con aziende che non avevano nulla di formativo da offrire, firmando quindi con piscine, palestre e associazioni di volontariato che hanno finito per sfruttarci come spazzini, assistenti personali acquista-pranzo o babysitter per i figli dei proprietari dei negozi. Alla fine della mia esperienza, sono ancora convinta dell'utilità dell'alternanza e non credo sia necessario accanirsi contro questa trovata. Di contro, so che si può e si deve migliorare. Il modo per farlo? Di certo non manifestare. Piuttosto si dialoghi con i presidi, affinché questi firmino le convenzioni con associazioni/agenzie/aziende inerenti l'ambito di studio.
Shy, ti stai sbagliando. Le 200/400 sono distribuite grosso modo nei 3/5 cinque anni, non in un solo anno. Quindi accade che in realtà nella maggior parte dei casi, l'alternanza si riduce ad una "sola settimana". Il problema sussiste nei licei, dove gli studenti spesso delle volte vanno a fare lavori di per sé inutili alla formazione, i quali sottraggono il tempo all'apprendimento. Per esempio, in un liceo classico al posto di fare greco e latino, lo studente viene messo a riordinare le carte in procura. Certo, ci puó stare per due/ tre giorni come esperienza, ma perdere addirittura una settimana per un lavoro del genere non contribuisce per nulla alla formazione di una persona. Secondo me, la scuola- alternanza é un' occasione sprecata, soprattutto per i licei umanistici.
E' qui che, secondo me, sbagli: a primo impatto sembra un'esperienza completamente inutile ma in realtà non lo è! Permette di farsi un'idea di cosa significhi stare in ufficio 8 ore al giorno, di quale possa essere l'ambiente che ci si ritrova in certi contesti e di come ci si comporta in certe situazioni (guardando gli altri, ovviamente).
Sicuramente non sempre l'ASL è un'esperienza formativa secondo il proprio programma di studi, ma è sempre e comunque un'esperienza di vita che vale sicuramente quella settimana ogni tanto passata in un luogo diverso dalla scuola.
Il fatto e' che la scuola non dovrebbe fornire esperienze di vita scevre da quelle culturali. Altrimenti anche farsi una acido a un rave puo' esser considerata esperienza di vita. Non ci vuole molto a farsi un idea di com'e' stare 8 ore in un ufficio e di com'e' regolata la vita al suo interno. Non e' poi detto che alla fine del percorso di studi gli uffici siano ancora strutturati nello stesso modo inoltre carpirne l'aria e tutto cio' che solo in modo aleatorio vi gira attorno non e' formativo per il lavoro che si andra' a svolgere. Non vedo come una settimana spesa al suo interno a fare, magari, mansioni di poco conto sia davvero utile allo scopo che l'asl si prefigge.
Peccato solo per la disorganizzazione generale.
Casa mia dista dalla mia scuola un'ora e mezza, e gli autobus che vanno e tornano dal mio paesino sono pochi, obbligandomi a partire da casa alle sei e, pur uscendo da scuola all'una e mezza, tornare alle sei di nuovo.
Certo, è un'esperienza, ma è mal organizzata: sono necessarie dodici ore di corso sulla sicurezza che però vengono distribuite in quattro pomeriggi di tre ore invece che in una settimana di pomeriggi da due ore/dodici giorni di un'ora in più.
In questi quattro giorni sono materialmente obbligata a tornare a casa alle otto di sera.
La scuola di cui parlo è un liceo delle Scienze Umane, l'unico nella zona, frequentato anche da persone come me, che arrivano da posti lontani almeno un'ora.
Certo, non è una maggioranza, ma dopo tutto questo discorso sulla tutela delle minoranze...
Senza contare di come più volte mi abbiano suggerito in maniera abbastanza insistente di andare in alternanza in una determinata struttura in cui non mi interessa assolutamente andare...
Ma non mi lamento; un mio amico è finito a riparare cancelli assieme ad un altro -e i suoi obiettivi sarebbero lavori basati sul ragionamento ecc.
Ciao! Io frequento il quinto scientifico, faccio quindi parte della prima “ondata” di studenti che hanno iniziato questa esperienza di alternanza scuola lavoro. Ti assicuro che il problema non sono le offerte e le aziende che ci propongono: il vero problema è che non ci viene proposto niente. Io fortunatamente ho finito le mie ore grazie a progetti esterni (a pagamento) che offrivano anche ore di alternanza scuola lavoro. Più della metà dei miei compagni di classe (ti parlo quindi di una quindicina di persone) sono ancora molto indietro con le ore a causa della mancanza di progetti. C’è stata un’enorme disorganizzazione e disinformazione fin dall’inizio (dicembre 2015), i professori della mia scuola nuotavano (anzi affogavano) completamente in mare aperto, non gli era stata data nessuna informazione sul da farsi, su chi contattare ecc.
Siamo arrivati quindi in quinto, con un esame alle porte (che ancora non si è capito se sarà secondo il nuovo o secondo il vecchio ordinamento o se sarà un ibrido tra i due, figo eh?) con un monte ore obbligatorio da fare (non si sa dove, come e quando) per poter essere ammessi all’esame, e tutto ciò perdendo ore di lezione.
Direi quindi che il problema non è l’idea in sé di scuola lavoro, ma la sua completa disorganizzazione, la sua inappropriatezza nei licei (aziende e progetti sono completamente a caso e non c’entrano nulla col percorso di studi) e il fatto che sia obbligatoria al fine di poter essere ammessi all’esame (ah e visto che il percorso di scuola lavoro deve essere inglobato nella tesina, prevedo molte tesine sulle patatine del mc donald).
Niente quindi, una buona idea, ma non pensata abbastanza.
Alternanza scuola-lavoro=nuova schiavitù
questa battuta non mi ha fatto ridere.
thegio2080 non è uma battuta
Dove hai fatto stage?
Non diciamo cazzate, non compariamo l'alternanza scuola-lavoro alla schiavitù.
Agli schiavi era garantito vitto e alloggio.
Alternanza fatta male e non pagata=nuova schiavitù
Alternanza ideale=opportunità di crescere e di guadagnare qualche soldo
Ciao Shy, io ho organizzato un periodo di alternanza scuola lavoro nel centro antiviolenza dove ho lavorato. L'idea era di mettere gli studenti a contatto con il lavoro nel sociale e, nel frattempo, far passare contenuti e valori quali la parità, il contrasto alla violenza e agli stereotipi e cose del genere. Ho avuto tre ragazze del liceo classico per due settimane. E' stata una bella esperienza, ma davvero difficilissima! Per noi, in questo caso l' "azienda", è stato un enorme dispendio di energie. Abbiamo dovuto prevedere delle figure che in alternanza affiancassero per la maggior parte del tempo le studentesse, abbiamo dovuto inventarci del lavoro da far fare loro, un progetto su cui lavorare in sole due settimane, momenti di formazione....è stato un lavoraccio. Una bella esperienza, ma un lavoraccio. Le ragazze alla fine erano molto contente ma noi eravamo distrutte e non abbiamo dato disponibilità per altri periodi di alternanza perchè abbiamo capito che non ne avevamo le risorse. Tutto questo per dire che se si vuole offrire un periodo davvero formativo e non il solo fotocopiare o friggere le patatine, c'è bisogno di un dispendio di energia da parte dell'azienda non indifferente che non verrà minimamente colmato dal lavoro che poi i ragazzi, con tutta la buona volontà, potranno dare in cambio. Non tutte le aziende possono permetterselo. Anzi, la maggior parte delle aziende non possono permetterselo, in primis il nostro centro.
Diarrea
Gatti
Frequento la quinta di un istituto tecnico e ho fatto alternanza scuola-lavoro le scorse due estati.
Sinceramente sono stato contento di farla, dato che la scuola, in particolare un professore, ha trovato aziende di buono e anche alto livello per questa attività. È stato davvero stimolante ed entrando in contatto con ingegneri e programmatori ho finalmente davvero capito cosa voglio fare in futuro. Purtroppo oltre a non aver potuto lavorare in quei periodi estivi, ho pagato di tasca mia il trasporto e quindi economicamente sono stati periodi di perdita ahahaha. Nonostante questo penso che l'alternanza, se organizzata bene, sia molto positiva
Quindi io dovrò lavorar3 gratis per un mese?
Fottetevi, o mi pagano o non faccio nulla
RAUL il dominatore del cielo vieni bocciato se non lo fai
Luigi Tesse merda, allora spero che cambi al più presto
Luigi Tesse Se il bocciato tira su un casino della madonna coi media, contatta i sindacati e trova degli avvocati che portino il caso fino al Consiglio di Stato impugnando la bocciatura per essersi rifiutato di sottostare ad una imposizione di lavoro che possiamo definire coatto, se vince si becca il rimborso di danni morali e materiali, lo stipendio di due mesi di stage pagato, viene riammesso all'esame e magari riesce a far abolire questa stupida regola...
Se perde invece rimane con la classica posa di una mano avanti e l'altra dietro...
Hahaha pensi anche di avere scelta
MegaWarPig Infatti la ha.. C;
Essendo questo un argomento che mi sta a cuore, ci tengo a raccontarti la mia esperienza in terza superiore al liceo artistico, e non credo che esista asl più degradande di quella che ha dovuto affrontare la sottoscritta.
Intanto partiamo dal punto che di alterzanza non c'era un bel niente. Le ore """lavorative""" non venivano fatte al posto delle ore scolastiche, e nemmeno al pomeriggio, ma esattamente durante le ore del mattino. Infatti la nostra alternanza scuola lavoro si è basata sopratutto su PROGETTI artistici che abbiamo tutti fatto a casa e durante le ore di laboratorio in maniera frettolosa e sbrigativa. Tra l'altro non credo di avere mai fatto così tante uscite come in quell'anno (fate conto che ho fatto la verifica del recupero del trimestre di matematica ad APRILE) e gli altri prof si trovavano puntualmente metà classe in aula perchè ignari del tutto di sti progetti.
ci hanno mentito su come venivano contate le ore. Inizialmente ci era stato detto che dovevamo contare tutte le ore di progettazione del lavoro, anche quelle a casa (giustamente) e anche le uscite, pure quelle dove non si faceva nulla, ma si parlava dei progetti che avremmo dovuto inutilmente fare. Solo dopo si scoprì, solo perche io e un altro mio santo compagno di classe siamo andati dalla vicepreside perchè risultavano tipo 300 ore a testa, che le ore erano uguali per tutti, e che quindi tu avresti potuto lavorare 5 ore come 50, ma comunque sarebbero state valutate come 30 per esempio, e quindi mi sono ritrovata ad avere meno della metà delle ore che avevo fatto a fine anno.
Vi cito alcuni progetti che ci hanno scaricato per farvi capire: disegnare su delle panchine in un parco, aiutare i bambini a disegnare per un associazione, creare un fumetto in collaborazione con i musei della città, fare dei disegni per una mostra...
e ognuno di questi è durato MESI, contando tutti gli incontri inutili solo per far ore, facendoci perdere le lezioni. Tutto questo nel pentamestre. Ci hanno fatto anche pagare il treno a noi per una di queste uscite.
Se dovessi poi raccontare i dettagli agghiaccianti starei qua una vita. Sta di fatto che volevano darmi anche un lavoro estivo, che ho sfanculato alla grande.
A fine estate di quell'anno ci hanno fatto fare tipo 5 incontri per le lezioni sulla sicurezza durate anche 4 ore filate in Agosto, con un caldo da Sahara, dicendoci che se no il progetto con i musei non contava più nulla (la vice preside mi ha chiamato a casa). Durante la quarta abbiamo finito le ore disegnando a scuola per un altro progetto, ovviamente concluso abbastanza da schifo come tutti gli altri, e ci hanno fatto disegnare dei ballerini dal vivo.
Ah la prof ci ha fatto pure contattare noi uno studio di tatuaggi a fine quarta perchè lei non riusciva a convincerli....
Gli Italiani si lamentono sempre di tutto. Troppo viziati. In Germania la scuola-lavoro é una cosa standard. Sia come tirocinio durante le scuole dell'obbligo, che durante i professionali. Io ho fatto un prefessionale (Ausblidung) in Germania, 2 giorni lavoravo e gli altri 3 lavoravo normalmente. Naturalmente durante l'Ausblidung ti pagano, perché sei assunto dalla ditta dove lavori, o da un terzo ente. Ovviamente il lavoro durante l'ausbildung, é il mestiere che stai imparando. Quindi niente patatine da McDonald.
Ma che scopo ha stare 8-10 ore a fare cose per nulla inerenti al settore che si studia? Se io faccio elettronica perchè mi mandi in un' azienda che non produce elettrodomestici ma prodotti per la casa? La scelta della aziende deve inserire anche il punto di vista dello studente, altro che italiani viziati
Poi ti ricordo che sei in italia
Che il settore deve essere quello che si studia, é ovvio.
Non ho detto il contrario.
Shinomiya Satsuki quindi nn è che siamo viziati è che ci provano sempre a prendere per il culo
Gli italiani saran viziati ma e' certo che hai descritto un sistema che non e' quello proposto in italia, e' solo simile nell'idea di base. Lo svolgimento e' tutto un altro.
Non so è stato già detto, ma vorrei portare la mia esperienza. Quando ho fatto io l'alternanza scuola lavoro (entrata in vigore della "buona scuola") mi hanno mandato in un'azienda che mi fatto fare un percorso inerente ai miei studi (ho fatto un istituto tecnico commerciale). Ancora oggi ringrazio l'azienda e l'istituto per la possibilità che mi hanno fornito. Nella mia scuola c'era (penso anche ora) un sistema molto simile a quello che hai detto, shy. Un sistema di feedback degli studenti per gli insegnati preposti all'organizzazione dell'alternanza: redazione di piccoli report giornalieri e relazione alla fine del percorso. Inoltre gli insegnanti chiedevano periodicamente agli studenti se il percorso fosse adeguato ed intervenivano in caso contrario. Nella pratica, spostavano lo studente in un altra impresa e mettevano in "black list" tutte le aziende che non fornissero un percorso adeguato. Ai tempi mi resi conto, e lo so tutt'ora, che ho avuto un gran pacco di fortuna. Alcuni miei compagni non furono altrettanto fortunati ma ottennero infine un''esperienza abbastanza soddisfacente. Ho portato la mia esperienza per dire che, a mio avviso, l'alternanza scuola lavoro è un'IDEA buona. L'implementazione però lascia a desiderare e comprendo il malcontento delle persone. Se non esiste un regolamento dall'alto per prevenire brutte esperienze, è importante che si crei dal basso. La mia ormai ex-scuola si è attrezzata ed ha raggiunto buoni risultati. Sta "al basso" rimboccarsi le maniche e far funzionare le cose. Cosa possono fare gli studenti? Far sentire che ci sono i problemi dimostrando interesse e partecipazione, segnalare gli eventuali problemi e viverla bene, facendo bagaglio di un'esperienza fuori dalla scuola.
Ben tornato Shy!!! ci sei mancato XD
Sono uno studente che frequenta il Terzo superiore ragioneria ITC (Indirizzo SIA), devo fare 400 ore di alternanza lavoro entro il quinto (divise in 150,150,100) quindi sono un debuttante in questo mondo, fatto sta che di queste 150 ore l'anno ne devo fare 30 durante l'orario scolastico e 120 in orario extrascolastico, precisamente l'estate, a giugno e luglio. Partendo dal presupposto che al posto dei licei che vanno a fare giardinaggio o Mc Donald's noi andiamo in azienda, quindi proviamo un esperienza diretta nel lavoro che si abbina al nostro indirizzi di studi ma la cosa di cui mi lamento è il periodo in cui vengono svolte queste ore. Quindi sono pienamente d'accordo con il fatto che non si possono svolgere in estate proprio perchè molta gente va a fare esperienze lavorative che vengono retribuite e quindi non avrebbe un minimo senso andare a fare questa alternanza scuola-lavoro dato che non vedo dove sia questa alternanza dalla scuola...