Uno dei professori coinvolti é il mio professore di diritto tributario, rinomato in facoltà per essere anche uno dei classici professori inclini a bocciare e a trattare male gli studenti e poi viene fuori una cosa del genere. Il suo corso é stato sospeso e adesso é buffo pensare a come abbia avuto conseguenze anche nei nostri confronti con questo disagio ma soprattutto il totale disgusto che un professore accademico si rivolga in quei modi come uscito dalle intercettazioni
Questo avviene perché, come dice Manzoni quando parla del padre della Monaca di Monza, l'uomo riesce a mischiare incoerentemente nequizia e buone intenzioni. Io conosco docenti che sono straordinari quando esercitano il loro lavoro di insegnante, e che caricano della disciplina di un portato etico e morale incredibile e edificante. E all'esame sono molto esigenti, perché pretendono che gli si ripaghi della loro oggettiva generosità didattica. Però, nonostante questa loro disposizione e le belle chiacchiere sulla rettitudine, non possono fare a meno di considerare le scuole di dottorato e i concorsi di abilitazione nazionale come delle zone strategiche dove "piazzare" i suoi. E ci riescono, perché sfruttano nel peggiore dei modi la loro influenza accademica.
Eccomi anch'io dall'Unifi! Penso che adesso sia toccato a lui ma che purtroppo non sia l'unico, all'unifi e in qualsiasi altra università italiana. Tra l'altro sono rimasta male del fatto che gli altri professori non abbiano proferito parola sulla faccenda, cosa che invece mi aspettavo.. Non so se per non ingrandire ancora di più la cosa o perchè non hanno la coscienza a posto.
In realtà l'abilitazione nazionale non è un concorso ma, appunto, una sorta di prerequisito. Se la raggiungi poi puoi partecipare ai vari concorsi che ogni università bandisce, ed è per questo che la commissione nazionale ha un enorme potere, perché se abilita dei concorrenti "non graditi", per esempio a Orgosolo, allora poi localmente non possono far vincere chi vogliono. Questo è un problema più sentito nei cosiddetti "settori non bibliometrici": settori dove è difficile o impossibile valutare semplicemente il numero di pubblicazioni scientifiche internazionali (che spesso non esistono) come invece si fa a Fisica o Biologia. Sono decenni che si alternano "riforme" dove si passa da selezioni nazionali a quelle locali per poi tornare a quelle nazionali e così via, senza mai eradicare il problema di fondo, che è la deresponsabilizzazione degli atenei. Oggi un ateneo non ha ALCUNO svantaggio a prendere un cretino (ma magari servizievole) invece che uno bravo (ma magari rompicoglioni). Gli stessi che però ora si indignano di questa cosa, quando velatamente si suggerisce di valutare la qualità della ricerca e dell'insegnamento di ogni ateneo, e di dare soldi IN BASE A QUELLO (e questo sarebbe un disincentivo a far vincere un coglione), si mettono a urlare che si mina la democrazia, che tutte le università sono uguali etc. Obbligare le università a competere per i finanziamenti (come in molti paesi all'estero) automaticamente eliminerebbe il problema. Certo renderebbe esplicito che esistono università di serie A e alcune di serie B o C e anche Z (nei rispettivi settori disciplinari). Cosa che non si ha il coraggio di dire Prendiamo sempre ad esempio gli stati uniti, vediamo ammirati uscire dalle loro università le cose più prodigiose e le aziende del futuro. Beh, mica hanno l'abilitazione nazionale e i concorsi pubblici. Fanno un job opening e assumono il migliore. In Italia questo non si vuole fare. Teniamoci l'abilitazione nazionale e le pastette.
Dario Bressanini la proposta che fai, che sarebbe un incentivo a competere tra i diversi atenei e a dare sempre il meglio ,selezionando ( in teoria) i professori migliori,dovrebbe essere applicato in tutto ciò che riguarda il pubblico in Italia,portando i singoli lavoratori a dare sempre il meglio e non ad adagiarsi sugli allori,ma il problema rimane : quale forza politica in Italia sarebbe disposta a proporre e a far votare una legge che introduca un vero sistema meritocratico nel pubblico ,sapendo che, sicuramente,perderà consenso? Credo nessuno,almeno finché la mentalità del " una volta nel pubblico tutto ti è dovuto" scomparirà
Farò una cosa che non faccio mai, copierò qui un commento che ho già scritto sopra, in nome dell'attinenza al tema. Quello della valutazione è un falso mito. La VQR che è stata introdotta anni fa strombazzando queste stesse parole d'ordine è proprio ciò che ha favorito il crearsi di questo sistema, perché sancendo con l'autonomia finanziaria degli atenei ha fatto in modo che si creasse un legame strettissimo e ipercorrotto di interessi circoscritti (alte dirigenze degli atenei, amministrazioni locali, aziende collocate sul territorio) che ha reso la valutazione una bufala totale. Per quanto possa sembrare paradossale il precedente sistema - non quello presessantottino ovviamente, intendo quello nazionale precedente alla legge 240 - era più efficace per tenere a freno questi fenomeni. Invece la tanto osannata Valutazione della Qualità della Ricerca è semplicemente - te lo dico per esperienza di prima mano - lo strumento manipolabile con cui vengono giustificati i taglia alla ricerca, ed è fatta secondo criteri così imbarazzanti che sfiorano l'incredibile. Ti dico solo che non più di un anno fa è stato sperimentato un meccanismo automatico che doveva valutare l'impatto della ricerca sulla base delle citazioni bibliografiche nelle riviste di fascia A, ed è emerso che non sapeva disgiungere gli omonimi, né capire che "ivi" e "ibidem" non erano cognomi. Per non parlare dei criteri a cui le riviste devono sottostare per mantenercisi, in fascia A, per esempio garantire che almeno il 30% degli articoli pubblicati sia riconducibile a uno studioso che ha fatto la VQR, senonché la VQR può essere fatta solo da professori strutturati, il che significa che le riviste stanno velocemente smettendo di far pubblicare i giovani, togliendo loro l'unica possibilità di diventare mai professori a loro volta, visto che secondo le attuali norme di valutazione per l'accesso all'abilitazione nazionale l'unica cosa che conta è il mero numero delle pubblicazioni (dieci articoli sullo stesso tema copincollati male valgono per dieci mentre tre articoli su tre temi diversi con il tempo e l'impegno di tre diverse ricerche alle spalle contano per tre). E potrei continuare: la valutazione dei Dipartimenti per esempio è l'apoteosi di tutti i paradossi, perché doveva esistere per sorvegliare proprio la fascia dei fannulloni del mondo accademico, e invece è stata rovesciata sulla "premiazione" delle "eccellenze" (leggi: i poli già facoltosi che incontrano criteri del tutto estrinseci come "ampiezza degli spazi studenteschi", "disponibilità di risorse ricreative", "contatti internazionali", "brevetti registrati"), fatta a discapito di tutto l'enorme corpo intermedio dei Dipartimenti onesti in cui buoni docenti fanno il loro mestiere quotidianamente. Mestiere che è anche quello di tenere corsi, fare ricevimento, e seguire tesi di laurea: tutte attività alle quali gli attuali metodi di valutazione non riservano alcuno spazio di punteggio. E l'aspetto più assurdo è che ogni singola parte di questi procedimenti valutativi è totalmente aperta alla manipolazione per interesse personale delle persone coinvolte, a partire dal fatto che le commissioni nazionali non sono tenute a leggere per intero le pubblicazioni dei candidati (cosa totalmente insensata) perché siccome i giudici sono pochi e gli aspiranti strutturati centinaia bisogna pur sbrigarsi e ci si limita a basarsi su abstract o riassunti mal fatti. Tutto questo per dire che il problema non è la mancanza di valutazione, ma la mancanza di volontà seria da parte della politica di intervenire su questo nucleo di interessi se non come bacino finanziario dal quale si possono prosciugare delle risorse liquide nei momenti di crisi per poi poter dire che "si sono tagliati gli sprechi" (mentre in realtà si sono tagliati assegni di ricerca, biblioteche, laboratori, borse di dottorato e fondi per il diritto allo studio).
Che la VQR sia stata fatta con i piedi non ci piove. Ma ti assicuro che la corruzione e le pastette ci sono sempre state, con qualsiasi metodo. Perché manca proprio l'incentivo alle università di prendere il migliore o comunque il più adatto a loro. E l'incentivo non può che essere economico. Se non sono incentivate a prendere il personale migliore le università faranno quello che hanno sempre fatto, non c'è possibile "volontà politica" che tenga. Questo però a cascata porterebbe a una rivoluzione, perché sancirebbe che le università non sono tutte uguali, e se non sono tutte uguali perché il titolo di studio dovrebbe valere lo stesso? E quindi seguirebbe l'abolizione del valore legale della laurea, e via come succede in altri paesi. L'italia non vuole quindi ad ogni scandalo di questo genere ci sarà sempre qualcuno che parla di "mancanza di volontà" nascondendo sotto il tappeto la mancanza di incentivi e disincentivi economici per premiare/punire questi comportamenti.
+il supremo Signor Dawes Certo, nessuna. Ecco perché mi viene da riderissimo quando leggo delle "politiche di liberismo selvaggio che distruggono l'università" O.o Ma dove?!?
Il ragionamento sull'estremismo mascherato da vittimismo è molto intelligente e costruttivo. Ti ammiro moltissimo per questo tuo tentativo di far uscire le persone che hanno posizioni molto rigide.
Riguardo al caso degli arresti e delle corruzioni in università. Innanzitutto grazie di averne parlato, è una di quelle questioni socialmente più che rilevanti che spesso tendono però ad essere ignorate perché "tanto è sempre così, non è una novità", c'era bisogno di dar voce e peso a questa notizia. Poi, un'opinione a caso e forse banale di un universitario. Personalmente, al mio ingresso nel mondo universitario venivo da una storia di scuole in cui lo studio e il merito contavano relativamente poco: non che io fossi il migliore, nemmeno mi impegnavo e ottenevo quello che ottenevo, ma intorno a me aleggiava un atmosfera in cui i successi dipendevano più da umori/fissazioni dei docenti, le classiche preferenze, lecchinaggi vari e da chi era più furbo di chi, l'impegno e il merito non erano certo i più influenti. Questo non in tutti i casi, ovviamente, ma la tendenza era quella. Entrando in università ho visto un mondo potenzialmente diverso, un mondo di stimoli veri, di impegno volto ad ottenere delle conoscenze prima ancora che dei riconoscimenti, e anche, sì, di riconoscimenti più "veri" e adeguati al tipo di studio e di impegno che c'erano dietro ad un orale o uno scritto. Questo ovviamente è stato il colpo iniziale, poi la mia visione si è modificata in meglio o in peggio nel tempo, ma fatto sta che è stato questo tipo di ambiente a motivarmi e a farmi capire che dietro allo studio, fatto con correttezza e dedizione, poteva esserci un valore. Una ventata d'aria fresca. Questo tipo di notizie, in realtà non nuove perché se ne sente parlare da un po', unite al fatto che certi comportamenti ho potuto poi sperimentarli dal vivo, mi lasciano ogni volta non solo perplesso, ma profondamente deluso. Sono una persona che crede nel merito, che non dev'essere solo una questione di più studio ma anche magari dell' essere più o meno portati, e credo fermamente che l'università, in quanto istituzione che mira (dovrebbe mirare) a produrre professionisti e a spingere i migliori perché oggettivamente hanno acquisito di più e possono "dare di più", quindi sono preferibili, non possa minimamente permettersi di non far passare chi se lo merita, per questioni tecniche, in quanto risorse sociali, riducendosi a fare preferenze come al liceo del genere "questo mi va a genio quindi deve passare, io ti do lui tu mi dai l'altro". Non dovrebbe succedere in nessun ambito scolastico ma tanto meno nelle università. Lo scopo è quello di spingere i professionisti più qualificati, non di scambiarsi figurine, non è un gioco! Mi ha fatto ridere l'affermazione "Siamo in Italia, faccia meno l'inglese e più l'italiano", no! Questo è proprio ciò che spinge a fare più gli inglesi invece, ma in altri paesi! So che è un'affermazione grande, ma penso davvero che questo possa rientrare tra i vari motivi dietro la classica "fuga di cervelli" tanto discussa e tanto criticata anche da una fetta di politica italiana. Non solo per il lavoro, già prima, i giovani vedono altrove sistemi più equi e più funzionanti e migrano verso di essi, portando con sé tutto ciò che hanno imparato e possono offrire. E come dar loro torto! Io credo molto nell' università e nella bellezza che può esserci dietro, nonostante il marcio. Sarò un sognatore o un illuso, ma non mi resta che sperare che casi come questi, portando alla luce la melma, aiutino a ripulire il sistema. Anche se, confesso, è quasi più il timore che personaggi come Laroma Jezzi, che possiamo definire "eroici" in quanto rischiano la carriera e insistono pur di fare la cosa giusta, vengano pian piano svantaggiati da un sistema che, essendo stato colto con le mani nella marmellata sbagliata, li vede come una minaccia e preferisce escluderli (rappresentativa la reazione/sentenza dei miei genitori sentendo della notizia: "Ha fatto la cosa giusta. Ha parlato. Questo dura poco vedrai"). La speranza però resta, soprattutto viste le acque smosse e visto il piano annunciato dal presidente dell'Autorità anticorruzione. Un ruolo attivo di responsabili anticorruzione col preciso scopo di vigilare sul sistema è un passo avanti (anche se, come sempre, chi controlla i controllori?), ma soprattutto mi ha colpito l'idea di aprire le commissioni a membri esterni: professionisti, ad esempio uno scrittore, un ingegnere ecc, esterni, a giudicare nelle rispettive discipline di competenza. Esemplari le parole del presidente Raffaele Cantone: "Nessuno vuole sminuire il mondo accademico, ma la contaminazione è un valore". E come non dargli ragione
E se facessi un crowdfunding per mandare i terrapiattisti nello spazio con un satellite indipendente? Patto: se hanno ragione loro li rendo felici e al ritorno gli regalo un mappamondo piatto (atlante, ndr), se ho ragione io restano lì a fluttuare nel vuoto.
Poi Quelli Che Non Sono Andati Nello Spazio Dicono che è un Complotto In Realtà Li Abbiamo Mandati Nell'Area 51/Stanza Olografica/Inferno E Che Hanno Ricevuto Un Lavaggio Del Cervello
Roberta Rossi Non funzionerebbe, direbbero che è un'ologramma proiettato sul finestrino. Non esiste modo per fargli cambiare idea, lasciamoli nel 300 A.C. che tanto vengono sempre derisi anche dai più ignoranti.
Shy bravissimo, come sempre, ma vogliamo parlare di questo editing? La parte in cui parli delle malattie e della gente che si affida alla scienza...fantastico, complimenti
Sul caso dei professori universitari sono pienamente d'accordo con te, ed allo stesso modo sono convinto che quello in questione sia un fenomeno culturale. E' proprio in questi momenti, in cui ci si trova ad un bivio, che una persona è tentata di lasciare perdere perchè "tanto è così", quindi grande stima per il ricercatore che ha avuto il coraggio di denunciare questo "sistema". Sono speranzoso e fiducioso perchè con i mezzi di cui disponiamo al giorno d'oggi, un giovane, ma anche un non più giovane , riesca più facilmente a crearsi una propria opinione critica e quindi a capire che molte attitudini a cui siamo abituati non contribuiscano a far crescere la società e che quindi vadano abbandonate. Grazie anche a te Shy per il contributo che dai!
Ammiro molto questa persona per aver cercato di fare giustizia non solo per se stessa, ma per tutti. Ha ampiamente dimostrato che l'integrità di una persona può smuovere, se non cambiare, le cose. Sono in tanti (troppi) a pensarla diversamente, perché scoraggiati dal sistema, talvolta macchinoso e lungo, della giustizia italiana. Spero che sia un esempio e che altri si facciano avanti. È un modo di fare ormai radicato, lo si può cambiare se le nuove generazioni (neanche troppo "nuove", visto che lui ha 49 anni!) non si arrendono a questo meccanismo e, anzi, lo combattono.
Ti sei dimenticato il previo dottorato, Shy, di solito obbligatorio per l'abilitazione. E per mia amara esperienza, freschissima, posso testimoniare che anche lì si tratta di pochi posti preselezionati. Di solito a fare testo non è il curriculum scientifico (che è già una cosa strana, visto che stai facendo il dottorato apposta per poter cominciare una attività di ricerca) né la proposta di ricerca in sé, di cui non frega niente a nessuno. Di solito i nomi vengono scelti a priori, talvolta il numero dei dottorandi in una scuola di dottorato è ritagliato apposta per quel numero preciso di persone. Già, ma quali persone? Schiavi, sostanzialmente. Gente che lavora per anni nei dipartimenti della facoltà producendo, nel migliore e preferibile dei casi, articoli di ricerca per le collane editoriali curate dai loro patrones. O aiuta nella didattica, non pagate. I famigerati "assistenti", che se sono proprio fortunati viene gettato loro addosso un assegno di ricerca di tre, sei mesi, più o meno come si lanciano le noccioline alle scimmie negli zoo, pur dovendo lavorare comunque per anni non retribuiti. Nel peggiore dei casi, e non sono pochi, sono dei semplici pelapatate con due gambe, che plagiano articoli un po' di qua, un po'' di la, con zero contenuti da proporre e nessun impegno nella disciplina nel quale si versano. "Eh, ma mi stai dicendo che entrano solo i raccomandati?" Sostanzialmente sì, tranne casi dove esiste una oggettiva eccellenza (non sono tra questi, ahimé) che sfonda (ma non è detto che ce la faccia, attenzione) qualsiasi possibilità di cooptazione e costringe la commissione a inserirlo per forza nella rosa dei dottorandi. Magari senza borsa. Sempre che ci sia un po' di spazio, perché altrimenti non c'è trippa per gatti.
Confermo. Ci sono appena stati vari concorsi di dottorato nelle università italiane, e ho visto esattamente questo: si sa già chi entra, prima ancora dell'uscita del bando.
Entrambe. Essere cooptato ad oggi significa comunque poter esibire un curriculum scientifico. Spesso raffazzonato, ma ci dev'essere. Poi ci sono quelli a cui "regalano" articoli; su qualcosa di simile puoi vedere un video di Annaliside in cui spiega le sue sfortune accademiche - anche se successive al dottorato -. Comunque, spero ancora che esista la possibilità di vincere un dottorato con borsa senza dover bussare alla porta di qualcuno e servirlo per due anni almeno.
Un commento semplice e veloce sull'amare il proprio paese: certo che puoi amare il tuo paese, puoi farlo parcheggiando dove ci sono le strisce, pagando il parchimetro quando si deve, buttando la spazzatura nei cestini e non per strada, pagando le tasse che ti competono, hai mille modi per amare il tuo paese. Odiare il paese degli altri, invece, non per forza di cose si traduce nell'amare il proprio.
vorrei esporre un attimo la mia situazione, così magari qualcuno mi aiuta a fare un po' di chiarezza...ho sempre votato sinistra, non me ne vergogno, anche quando l'ultima volta mi è toccato votare pd (in passato mi sono affidato a sinistra ecologi e libertà), ma solo ed esclusivamente perchè non c'è niente di meglio! le visioni politiche a livello sociale della destra, diciamocelo, sono imbarazzanti, non oserei mai votare un partito di destra/centro destra solo per il fatto che qualcuno ci perde dei diritti (non scherzo, se c'è qualcosa che fa la sinistra è premere verso la parità di diritti per chiunque). non oserei mai, per quanto agli albori ne fossi affascinato, il movimento 5 stelle, per il semplice motivo che manca di basi, manca di un orientamento politico definito! quando voto voglio essere sicuro che un domani la bandiera non inizi a sventolare dalla parte opposta. e poi c'è la sinistra, con tutti i partiti minoritari, che nascono come funghi e si propongono di cambiare l'italia, ma che in sostanza non hanno la forza di trainare neanche un'ape rimasta a secco. il pd? son stanco di un partito che non si impone...serve qualcosa di forte, l'alterego (intendo buono, per qualsiasi leghista stia leggendo) di salvini, qualcuno che riesca a smuovere un po' le acque...renzi ne ha avuto la possibilità, e in parte (ed ora arriveranno le critiche) qualcosa, seppur opinabile, ha fatto. in sostanza mi ritrovo in una situazione in cui non mi riconosco affatto, in niente. nessuno che porta avanti politiche sull'ambiente SERIE, con chiare idee su come andrebbero investiti i soldi in italia (ricerca ovviamente, che l'industria mi ha un po' rotto le balle a essere sincero) e con un piano FORTE e stabile di collaborazione europea, che tanto quella è la soluzione, perchè ricordiamoci che i soldi girano maggiormente nelle grandi realtà, non nelle provincie di 20 mila abitanti (qualsiasi riferimento a secessionisti e indipendentisti è puramente casuale). ora...uno come me, con le idee confuse in merito a qualsiasi cosa, e con poche certezze che però guidano le mie scelte, cosa potrebbe votare? a voi la parola
il meno peggio ahahahahah. nel tuo discorso quello che forse si salva un po' (di cui parli meglio) sembra renzi. anch'io non mi sento molto rappresentato
non sono chissà quale grande oratore, me ne rendo conto, e la mia informazione in materia politica ammetto non essere eccellente, però hai anche tu detto "nel mio discorso", perciò è chiaro che capisci che questa è la mia visione, probabilmente anche distorta, di quella che è la situazione in questo momento in italia. avrei magari voluto approfondire un po' ma avrei impiegato molto più tempo. ho l'ultimo esame della triennale domani...ingegneria, perciò devo studiare, comunque grazie per aver commentato, a tuo modo, mi hai fatto sentire meno solo!;) 2 è pur sempre il doppio di 1!
giovanni pilia a questo punto per te ha più senso non votare, perché non c'è nessun partito che ti rappresenta veramente. P.S. buona fortuna per l'esame
Ciao shy, ti scrivo questo messaggio dopo tre lunghi anni passati a seguirti e a informarmi grazie al tuo canale. Io penso che tu, sia come persona che come giornalista professionista, sia sensibilmente migliorato. Questo oltre che rendermi fiero di te mi ha inoltro fatto pensare come una persona possa influenzare il pensiero di un altra con dei "semplici" video. Grazie di esistere shy.
Quello che a me ha fatto più rabbia riguardo al caso delle nomine dei professori, sono stati alcuni commenti come "eh ma come è possibile che ci sia solo lui, perché nessun altro lo fa". La solita retorica di chi si muove dietro una tastiera e non conosce le dinamiche intorno ad una situazione. Io faccio l'Università e andrei veramente di matto se non riuscissi a superare degli esami a causa di un professore che ce l'ha con me per un qualche motivo. L'università( come il lavoro) è sacrificio, tempo e denaro e ci penserei due volte prima di fare una denuncia e rischiare di perdere tutto. E' anche vero che io come singolo non sono nessuno e probabilmente il mio sacrificio gioverebbe a molti se ciò venisse a galla, ma non mi faccio venire a fare la morale da chi almeno non prova a comprendere la mia paura, a chi mi accusa per provare queste emozioni che sono umane e universali. A parte Razzi, lui non ha paura di niente e nessuno.
Shy ti seguo da molto e apprezzo sempre moltissimo il tuo lavoro ma lascio oggi il mio primo commento per porti un dubbio. Questione solo laterale derivante dal fatto che l'italia sia un paese dove i giovani sono meno dei vecchi; sto iniziando a pensare che la diffusa difficoltà dei giovani nel riconoscersi in un qualsiasi partito derivi molto dal fatto che appunto la politica, per ovvia convenienza in termini di voti, si occupi appunto più dei " vecchi" che dei giovani. La conseguenza diretta di ciò è che la politica perda moltissimo in termini di lungimiranza (a mio avviso molto spesso lungimiranza in politica è quasi sinonimo di qualità). Dopo la lunga premessa vorrei un tuo parere su un possibile " da farsi" a riguardo ovvero una improbabile modifica "delle regole" per far sì che sopra una certa soglia d'età non si possa più votare. Mi rendo conto della possibile deriva distopia del mio ragionamento ma sarebbe comunque interessante discuterne. Scrivo ciò perché vi sono questioni da affrontare ( a mio parere molto importanti) che richiedono moltissima lungimiranza politica es. La sempre più prossima rivoluzione industriale robotica e i sempre più importanti flussi migratori. La cosa che davvero mi turba è che nel togliere diritti a una parte della popolazione difficilmente porta a risultati positivi e democratici ed è sempre preferibile agire educando un popolo ma uno dei punti fondamentali è proprio il fatto che certe fasce di popolazione sono estremamente difficili da educare. Spero che il mio discorso abbia un senso è che non si invischi troppo in vedute di destra e di sinistra ma arrivi alla logica più profonda della gestione di un paese. Per rendere più immediato il concetto sarebbe una versione molto più potente del principio per il quale nel mio vecchio liceo era caldamente sconsigliato agli studenti dell'ultimo anni di candidarsi alla rappresentanza di istituto in quanto avrebbero rappresentatato persone e idee che non avrebbero vissuto gli effetti delle proprie azioni e per certi versi credo sia lo stesso principio alla base delle proteste sull'esito del voto sulla brexit.
Non credo avrebbe molto senso impedire il voto sopra una soglia d'eta'. La costante e' l'educazione e la lucidita'. Ora per gli anziani l'educazione culturale dovrebbe esser un punto raggiunto; se non lo e' il problema non sta in loro ma nel sistema. Nei giovani la cultura va diffusa in modo tale da avere gente maggiorenne capace di non dico brillare ma quanto meno capire il mondo che ha attorno un minimo; se cosi' non e' vedi nota sugli anziani sopra. Piu' in generale quello che non e' molto spinto e' il concetto, possibilmente in possesso di tutte le persone di una certa eta' , che il loro agire in tali occasioni dovrebbe esser un investimento sul futuro e non sul loro presente. Ci sono molte motivazioni per cui questo non avviene e una e', mio parere, che essendo loro il target commercialmente piu' valido li si dipinge come eternamente giovani e/o vitali. Di conseguenza, per mantenere questo status, le persone mature entrano in concorrenza coi giovani e non fanno piu' quell'investimento su questa fascia d'eta' ma... su loro stessi paradossalmente.
nel caso che auspichi tu, il fatto che in italia ci sia una maggioranza di anziani, porterebbe a una minoranza del paese che decide per tutti e questo é un concetto antidemocratico che oltre ai vantaggi che potrebbe portare come dici tu ci porrebbe poi una questione etica da affrontare. capisco il tuo ragionamento ma come dice il ragazzo nel commento sopra si divrebbe educare la politica e i cittadini ad una visione futura e non agli interessi del presente. solo cosí si può garantire democrazia e un futuro alle prossime generazioni. anche se credo che il problema sia nelle poliche attuate e non tanto negli anziani visto che i vecchi vogliono andare in pensione e i giovani vogliono lavorare, quindi gli interessi sono comuni in questo caso. il problema é che lo stato ti manda in pensione con retribuzioni troppo basse e per pagare le pensioni il sistema contributivo ammazza i giovani di tasse che non riescono a costruirsi delle famiglie e quindi si fanno meno figli aiutando cosí l'aumento della popolazione anziana...potrei continuare ma é per farti capire che é un circolo vizioso e giustamente ognuno cerca di difendere la propria individualitá...ed é qui che la politica deve saper dare un equilibrio. il problema é che per ora non abbiamo questo equilibrio
Shy, una cosuccia, per l'abilitazione sulla carta quello che conta è l'attività di ricerca, che si ottiene, per lo più, con pubblicazioni e citazioni. Per avere un curriculum che ti permetta di poter pensare di valutare l'idea dell'abilitazione all'insegnamento devi innanzitutto passare l'esame di dottorato. In genere i posti per il dottorato sono sempre molto pochi, sono del parere che un professore sia interessato a preferire persone brillanti, ma spesso gli esami non valutano le qualità di in candidato per una posizione ma solo le sue conoscenze nozionistiche. Inoltre, mettiamo anche che una persona brillante con ambizioni alla ricerca e all'insegnamento passi l'esame di dottorato e ne abbia tutti i meriti, sia il primo della graduatoria, se il professore puntava su un altro sarà sufficiente che lo lasci a se stesso e gli verrà praticamente impossibile ottenere quelle pubblicazioni che tanto gli servono per poi ottenere l'abilitazione. In conclusione da quanto ho pututo osservare fin ora, anche in un ambiente universitario virtuoso che segue le regole, il sistema che porta all'insegnamento universitario è viziato intrinsecamente nelle sue regole.
Alessandro Pischedda aspetta,ma ci sono degli esami per accedere al dottorato? Io credevo che si dovesse solo presentare domanda all'università specificando l'argomento di ricerca. È necessario fare anche degli esami?
Premesso che non sono uno studente di dottorato, ma ho a che fare ogni giorno con questo ambiente. Assolutamente si gli esami di ammisione ci sono, ma le modalità sono a discrezione del consiglio di dottorato che istituisce e gestiche il corso di dottorato in questione. Il fatto è che se c'è solo un posto per il dottorato a cui vuoi accedere e non conosci il professore che diveterà di fatto il tuo tutor stai pur certo che anche se non ci sarano magheggi strani lui preferirà sempre un candidato che è stato suo tesista perche probabilmente ha già il know-how per partire avvantaggiato nel progetto che, in Italia, è il tutor a scrivere. Un buon modo per riuscire ad entrare è avere voti alti, essere svegli, e cercare già dalla tesi magari un relatore che abbia un gruppo di ricerca ben finanziato e che pubblica molto, così se durante la tesi ci si dimostra particolarmente meritevoli si finiscein qualche pubblicazione, cosa utilissima per passare l'esame di dottorato.
Solo una precisazione: solo in alcune facoltà è "normale" che sia il tutor a scrivere il progetto (di solito nelle facoltà scientifiche in cui le borse di dottorato vengono rese disponibili da finanziamenti esterni su obiettivi di ricerca già dichiarati e di conseguenza i progetti devono essere allineati a quelli). Per il resto, Lapo Mazzi, se sei interessato e pensi ti possa far comodo un'altra esperienza, posso dirti che da quello che ho potuto osservare io la mossa migliore per aumentare le proprie chance di entrare a un dottorato è quella di capire quali sono gli interessi di ricerca dei docenti che fanno parte del collegio dottorale, in modo tale che tu possa ritrovarti a presentare un progetto a persone che hanno gli strumenti per capire immediatamente di cosa si tratta e apprezzarne gli spunti, piuttosto che lanciarlo in faccia a docenti che magari non ne rimarrebbero colpiti nemmeno se fossero ben disposti. Però il valore del progetto nella valutazione è variabile e dipende da come è impostato l'esame: in alcuni dottorati si viene valutati per titoli (cioè curriculum ed eventuali pubblicazioni) e progetto, mentre in altri ci può essere anche un esame scritto. Una volta dentro, poi, starà a te interagire con l'ambiente accademico: se sei davvero bravo nel tuo campo e scrivi dei contributi interessanti le riviste ti pubblicheranno anche senza un doktor vater che ti veglia (anche se non ti illudo: la strada degli orfani è comunque più dura di quella di chi ha un genitore accademico forte e presente).
mai detto "velcro" in vita mia.. al massimo dico "con lo strappo".. ma chi è che dice velcro, dai, è una di quelle parole che tutti sanno esistere ma che poi non usa nessuno
Io le dico tutte quelle parole. Forse solo mitile la uso raramente perche' gli sostituisco mollusco. Uso anche tir o camion ovviamente ma le metto alla pari di autotreno. Dici che se mi scuoto forte forte un po' di polvere me la tolgo di dosso?
Sono una ricercatrice universitaria e conosco molto bene il sistema di abilitazioni e concorsi. Premetto che faccio ricerca in ingegneria, settore bibliometrico nel quale questo problema è un po' meno presente (spiegato in soldoni la "bravura" di un candidato è valutata sulla base di indici bibliometrici che dipendono in maniera oggettiva dalle pubblicazioni scientifiche, e non c'è o quasi una valutazione personale). Detto questo credo che l'università dovrebbe funzionare come un'azienda (come tra l'altro funziona in altri paesi ad es gli usa) ovvero incentivare gli atenei e/o i singoli dipartimenti as accerchiarsi di gente brava, ad es ripartendo i finanziamenti sulla base delle pubblicazioni. Ci stiamo muovendo in questa direzione ma ce n'è ancora di strada da fare...
Riporto uno dei commenti spettacolari dei supporter: "Bro. I am totally with you on this. But we cannot trust anything but our senses. The technology you're using will make it appear that the earth is round because of the curvature of the lenses mounted on your satellite. The only way to find out if the earth is flat is by going to outer soace yourself and ejecting yourself from the spacecraft, because the window glass would also have a slight curvature making the earth look round. Then you have to get out of your space suit, becayse the glass on your space suit will curve the appearance of the earth. So onky then you will see that the earth is in fact, flat."
Bboy Network In giro per lo spazio senza tuta spaziale? Lo farei fare a tutti loro, uno a uno... li fai contenti e si tolgono dai coglioni per sempre XD
nella mia università ( medicina a cagliari), studiando urologia cerco il nome del professore su internet, convinta di trovare cv o cose simili. Invece mi ritrovo diversi articoli di giornale che dicono che qualche anno fa è stato coinvolto in una pesante denuncia, accusato di aver molestato ripetutamente (insulti, testate, ferite con ferri sporchi) gli specializzandi, di aver picchiato e escluso dalla sala operatoria uno strutturato. Ebbene, morale della favola, è ancora primario, ancora professore universitario. Questa è l italia ragazzi. E non lo dico per ripicca, perchè per la verità è un professore che agli esami con me è stato abbastanza tranquillo, ma non è possibile che dopo fatti del genere rimanga ad insegnare...
Secondo me la nutella ha qualcosa di diverso dalla nocciolata. Abbastanza da potersi definire un prodotto diverso. Probabilmente non voglio sapere cosa c'infilano dentro.
Ma come puoi mandare in orbita dei satelliti rinnegando le leggi della fisica che ti consentirebbero di mandare dei satelliti in orbita? Per il velcro, chiedi ai piemontesi una chiclets, loro pensano sia "dialetto" ma in realtà è una marca ahaha
aannd nned su questo mi permetto di dissentire visto che "chiclets" in realtà è il nome della pianta della gomma in lingua azteca, mutuato solo successivamente dagli americani in una marca.
Ma I Terrapiatisti come Prove hanno Cose Del Tipo: Pianeti Deriva Dalla Parola Greca *''Non mela ricordo e mi scoccio di cercarla''* che significa *''Osservare Le Stelle''* E di cosa vuoi parlare con loro? di ''Leggi Della Fisica'' che Per Loro Sono *''Invenzioni di Satana''* per *''Allontanarci da Dio?''*
Se questo terrapiattista non è un troll, la cosa buffa è che probabilmente non si renderà mai conto che il fatto stesso di poter mandare dei satelliti in orbita dimostra che la terra non è piatta :')
Velocissima considerazione su come sta andando lo show in generale: parlo solo per quanto riguarda me, ma preferisco mille volte queste puntate di 15-17 minuti che quelle di 11-12 che hai tentato di fare in passato. Sarà che più ti si sente e meglio è? Ma anche che ti prendi più tempo per parlare più e meglio delle cose. :)
Quando ho fatto il test di medicina nel 2015 il tassista di Padova che mi ha accompagnata mi ha detto che date le sue conoscenze in ospedale, aveva inserito nella facoltà di medicina le due figlie, ricordandomi che era inutile per me provare dato che sapeva che la "maggior parte dei posti era prenotata e a fare gli onesti in Italia non si guadagna nulla". Non si tratta di un concorso di riercatori; Magari non era vero quello che ha detto però mi è dispiaciuto sapere che ci siano persone che la pensano così davvero
All’università ( Unifi ) nessuno dice niente. L’unica cosa che mi fa girare le palle è il test di ingresso delle facoltà scientifiche andato a puttane. Ho avuto l’orario 3/4 giorni prima dell’inizio delle lezioni e non ci sono aule per tutti così quest’anno ( frequento il terzo anno di CTF ) in un corso insieme a un altra facoltà siamo seduti per terra. L’unico modo? Fare lezione il giovedì e il venerdì dalle 16:30 alle 18:30 dopo 6 ore di lezione, nel frattempo “ dovrei “ studiare ( faccio il pendolare, 45 minuti di treno andata e 45 ritorno ). Poi c’è stato lo sciopero di settembre ( che sinceramente nessuno mi ha spiegato perché lo hanno fatto ) , poi siamo noi studenti a “ fare ritardo “ perché non abbiamo un cazzo voglia. Oggi mi girano parecchio.
La cosa divertente è che se la Terra fosse piatta basterebbe un drone da 200€ per scattare una foto orbitale. Lo spingi fuori dove è noto che l'atmosfera si dirada rapidamente perché Atlante se la infila tutta nei polmoni quando respira, e nel vuoto cosmico una piccola spintarella e va su che è una meraviglia. A meno che l'universo non sia permeato nella sua totalità dalla forza magica chiamata gravità. In quel caso temo che i satelliti non esistano sul serio, perché per rimanere in orbita avrebbero bisogno di energia illimitata. Ecco perché il GPS sbaglia sempre e i corrieri di Amazon non trovano casa mia...
La mia esperienza: Partecipo ad un concorso universitario con tanti altri partecipanti davvero preparati e professionali...chi vince? Una che lavorava già lì gratis...praticamente hanno fatto il concorso per lei...ma allora che cosa fanno a fare un concorso se sanno già chi deve vincere?!!!
c'è poco da dire, se non "italia paese emm'... da!!", anzi, per essere più precisi "repubblica italiota, stato emmm... da!!!" ... ho bazzicato per un periodo l'ambiente universitario tedesco, tutta un'altra dimensione, meritocrazia estrema, altissima specializzazione, aggiornamenti continui, difficoltà di accesso per gli studenti mediocri, si capisce perchè le loro aziende crescono del 15-20% l'anno e noi sprofondiamo da 40 anni... e cmq in italietta ci sono troppi concorsi pubblici e si fa troppo affidamento sulle assunzioni nello stracolmo settore pubblico, non mi ricordo che scrittore ed economista del sud disse che da Roma in giù esiste una sola grande industria: il pubblico impiego...
Arriva un momento in cui non mi basta più metterti un solo mi piace, spesso sono quindi sul punto di ricliccare però mi fermo sempre prima di togliere il precedente mi piace xD
Sto facendo il dottorato in Germania. Qui le assunzioni di dottorandi, post doc e docenti sono decise dal professore a capo dell’equivalente di un dipartimento. Una commissione di una decina di scienziati (non tedeschi) valuta due volte l’anno l’operato del dipartimento, sia con una mini-conferenza sia parlando in privato con tutto il personale, senza considerare quasi nessun parametro bibliometrico. Se i risultati non sono soddisfacenti, il professore ha meno soldi per il suo gruppo gli anni successivi: è quindi nell’interesse del professore non assumere persone che non siano produttive. Quanti professori in Italia si prenderebbero questa responsabilità?
Circa ogni minuto ho l'impulso di mettere "mi piace" per la finezza e l'eleganza delle sue parole, ma poi mi accorgo che ho già messo il "mi piace" dopo il primo minuto di video... :/
Shy ti voglio davvero bene e ti seguo da tantissimo... ma per me che ho l'attenzione di Dori è difficile restare concentrata con la musica di sottofondo
A me sembra che tenti di utilizzarla per sottolineare determinate cose. In parte, diciamo che la usa come supporto. Ho piu' difficolta' con la quantita' di subordinate messe bene che ti spara in faccia... io sono uno di quelli che le mette male.
Il rapper B.o.B. è già stato ampiamente ridicolizzato un paio di anni fa da Neil deGrasse Tyson, famosissimo astrofisico e divulgatore scientifico (Cosmos). Il video si chiama "Neil deGrasse Tyson Slams Flat-Earth Theorist B.o.B". Ve lo stra consiglio, fa morire dal ridere.
Ammetto che la parte sul crowdfunding per dimostrare con "satelliti indipendenti" che la Terra sia piatta è divertente, e mi ha anche fatto sorridere di compassione.
imbarazzante che la cosa salti fuori solo perché il tizio abbia beccato uno che si sia sbottonato troppo,senza quelle dichiarazioni il tutto sarebbe stato derubricato ad illazioni. mi ha fatto sorridere il TAR che accoglie un ricorso, per quanto sia stato giusto, sembra che non faccia altro ammirazione massima per ragazzi come il 47enne e Shy che non si arrendono alla situazione che attanaglia il Paese, continuate a crederci anche per noi
Purtroppo nel mondo accademico questo avviene a tutti i livelli, dall'assegnazione di borse di dottorato in su. Tutti lo sanno, ma i pochi che potrebbero dimostrarlo ci sono invischiati.
Mi chiedo come si faccia a sperare di mandare in orbita, oltre che a costruire, un satellite ignorando completamente le leggi della fisica la cui conoscenza ti porterebbe a sfatare la convinzione per cui hai deciso di fare questa cosa.
Qualche considerazione impopolare sul ricercatore, fatte da un imbecille con il dottorato e che sta in quel mondo. - Questo sistema di scelta dei docenti è comune a tutte le università in tutto il mondo, non solo in Italia. Purtroppo. - Ora, Jezzi sarà abilitato. Vuol dire che dovrà aspettare che venga messo a bando un posto da professore, e potrà partecipare al concorso. Ed è purtroppo molto facile immaginare come questa storia andrà a finire: Jezzi aspetterà un concorso che non arriverà mai, perchè il ricorso gli ha fatto terra bruciata attorno e non molti gruppi lo prenderanno a lavorare. E' ESATTAMENTE quello che viene detto nell'intercettazione riportata dall'articolo: puoi fare ricorso, puoi anche vincerlo e generare un casino, ma quando le telecamere e i quindici minuti di attenzione dei media se ne saranno andati sarai solo, facilmente isolabile e facilmente dimenticabile. Perchè 'Il ricercatore che ha incastrato i baroni' fa notizia (a margine, fa notizia solo ora che si è arrivati a sentenza, perchè il ricorso è di quattro anni fa). 'Abilitato ad insegnare, ma fermo da otto anni' no. Al limite, un trafiletto come se ne vedono a migliaia. - Come possono quindi questa notizia, e questo atto, cambiare qualcosa? In due modi: da un lato, deve costituire un precedente per snellire i tempi di altri ricorsi. Dall'altro, questi tentativi non devono essere usati per una notizia e poi dimenticati. Altrimenti non cambierà nulla. - Alla luce di tutto questo, c'è chi definirebbe Jezzi un 'eroe' come hai fatto tu, e tutti gli altri ricercatori 'succubi del meccanismo e della solita mentalità italiota'. Non io. Perchè Jezzi ha fatto benissimo a denunciare un meccanismo fin troppo noto agli addetti ai lavori. Ma va anche detto che: SE hai altre fonti di guadagno (come uno studio legale in cui lavori), SE sei un avvocato e non devi pagarne uno per far valere i tuoi diritti, SE puoi permetterti di tenere la tua carriera (e il tuo stipendio) congelati per quattro anni, perchè tanto il pane in tavola è assicurato, SE questo ricorso e queste azioni ti portano pubblicità alle tue altre attività, cioè quella di tributarista in uno studio legale, perchè ti costruisci la fama di 'mastino', Allora puoi permetterti il ricorso, la superiorità morale e tutte le conseguenze che ne conseguono. Tutte cose che Jezzi ha, e il ricercatore medio no. Infatti, se Jezzi fosse stato un ricercatore di qualsiasi branca scientifica, si sarebbe vista la sua carriera a tutti i livelli terminata (perchè nessuno avrebbe firmato una lettera di presentazione per un posto all'estero o in azienda). Purtroppo, il suo caso è più unico che raro, ed è per questo che la denuncia di Jezzi sarà solo un lampo nella notte, e nulla più. Perchè la cosa più triste di questa vicenda è che anche per far valere i propri diritti devi essere un privilegiato e potertelo permettere.
Sono così vecchia che, quando io facevo le elementari, le scarpe da ginnastica con l'allacciatura in velcro le chiamavamo "scarpe con la chiusura a strappo", vedi tu... XD
Shy, come mai dici sempre che parli troppo? Questo è uno show in cui chiacchieri, la tua voce è l’anima dello spettacolo. Se vuoi prova a fare una puntata in cui stai in silenzio per 16 minuti, vediamo poi che effetto fa.
Credo che a "Velcro" sia successa la stessa cosa dell'aspirina ovvero quella che in campo giuridico se non sbaglio è la volgarizzazione del nome. Ciò vuol dire che anche io se facessi una pubblicità di scarpe e le definissi "col velcro" non potrebbero contestare il fatto che ho usato il loro nome per definire un mio prodotto proprio perché quel nastro ad "asola e uncino" è diventato comunemente conosciuto col nome di "velcro". Quindi idea carina la pubblicità ma dovevano ricordarsi qualche anno fa di farla
arresti a Sassari lo hai detto ? mi è stato detto di un concorso per diventare un professore/ricercatore dove si è presentato solo una persona (il prof. che ha creato il concorso era l'insegnante di chi si è presentato)
Uno dei professori coinvolti é il mio professore di diritto tributario, rinomato in facoltà per essere anche uno dei classici professori inclini a bocciare e a trattare male gli studenti e poi viene fuori una cosa del genere. Il suo corso é stato sospeso e adesso é buffo pensare a come abbia avuto conseguenze anche nei nostri confronti con questo disagio ma soprattutto il totale disgusto che un professore accademico si rivolga in quei modi come uscito dalle intercettazioni
Questo avviene perché, come dice Manzoni quando parla del padre della Monaca di Monza, l'uomo riesce a mischiare incoerentemente nequizia e buone intenzioni. Io conosco docenti che sono straordinari quando esercitano il loro lavoro di insegnante, e che caricano della disciplina di un portato etico e morale incredibile e edificante. E all'esame sono molto esigenti, perché pretendono che gli si ripaghi della loro oggettiva generosità didattica.
Però, nonostante questa loro disposizione e le belle chiacchiere sulla rettitudine, non possono fare a meno di considerare le scuole di dottorato e i concorsi di abilitazione nazionale come delle zone strategiche dove "piazzare" i suoi. E ci riescono, perché sfruttano nel peggiore dei modi la loro influenza accademica.
Idem per me. Non è che studi anche te giurisprudenza a Firenze? ahahahah
Filippo Lucchesi eh sì ultimo anno Ahahah
Vedo che siamo nella stessa identica situazione :(
Eccomi anch'io dall'Unifi! Penso che adesso sia toccato a lui ma che purtroppo non sia l'unico, all'unifi e in qualsiasi altra università italiana. Tra l'altro sono rimasta male del fatto che gli altri professori non abbiano proferito parola sulla faccenda, cosa che invece mi aspettavo.. Non so se per non ingrandire ancora di più la cosa o perchè non hanno la coscienza a posto.
In realtà l'abilitazione nazionale non è un concorso ma, appunto, una sorta di prerequisito. Se la raggiungi poi puoi partecipare ai vari concorsi che ogni università bandisce, ed è per questo che la commissione nazionale ha un enorme potere, perché se abilita dei concorrenti "non graditi", per esempio a Orgosolo, allora poi localmente non possono far vincere chi vogliono. Questo è un problema più sentito nei cosiddetti "settori non bibliometrici": settori dove è difficile o impossibile valutare semplicemente il numero di pubblicazioni scientifiche internazionali (che spesso non esistono) come invece si fa a Fisica o Biologia.
Sono decenni che si alternano "riforme" dove si passa da selezioni nazionali a quelle locali per poi tornare a quelle nazionali e così via, senza mai eradicare il problema di fondo, che è la deresponsabilizzazione degli atenei. Oggi un ateneo non ha ALCUNO svantaggio a prendere un cretino (ma magari servizievole) invece che uno bravo (ma magari rompicoglioni).
Gli stessi che però ora si indignano di questa cosa, quando velatamente si suggerisce di valutare la qualità della ricerca e dell'insegnamento di ogni ateneo, e di dare soldi IN BASE A QUELLO (e questo sarebbe un disincentivo a far vincere un coglione), si mettono a urlare che si mina la democrazia, che tutte le università sono uguali etc.
Obbligare le università a competere per i finanziamenti (come in molti paesi all'estero) automaticamente eliminerebbe il problema. Certo renderebbe esplicito che esistono università di serie A e alcune di serie B o C e anche Z (nei rispettivi settori disciplinari). Cosa che non si ha il coraggio di dire
Prendiamo sempre ad esempio gli stati uniti, vediamo ammirati uscire dalle loro università le cose più prodigiose e le aziende del futuro. Beh, mica hanno l'abilitazione nazionale e i concorsi pubblici. Fanno un job opening e assumono il migliore.
In Italia questo non si vuole fare. Teniamoci l'abilitazione nazionale e le pastette.
Dario Bressanini la proposta che fai, che sarebbe un incentivo a competere tra i diversi atenei e a dare sempre il meglio ,selezionando ( in teoria) i professori migliori,dovrebbe essere applicato in tutto ciò che riguarda il pubblico in Italia,portando i singoli lavoratori a dare sempre il meglio e non ad adagiarsi sugli allori,ma il problema rimane : quale forza politica in Italia sarebbe disposta a proporre e a far votare una legge che introduca un vero sistema meritocratico nel pubblico ,sapendo che, sicuramente,perderà consenso? Credo nessuno,almeno finché la mentalità del " una volta nel pubblico tutto ti è dovuto" scomparirà
Farò una cosa che non faccio mai, copierò qui un commento che ho già scritto sopra, in nome dell'attinenza al tema.
Quello della valutazione è un falso mito. La VQR che è stata introdotta anni fa strombazzando queste stesse parole d'ordine è proprio ciò che ha favorito il crearsi di questo sistema, perché sancendo con l'autonomia finanziaria degli atenei ha fatto in modo che si creasse un legame strettissimo e ipercorrotto di interessi circoscritti (alte dirigenze degli atenei, amministrazioni locali, aziende collocate sul territorio) che ha reso la valutazione una bufala totale. Per quanto possa sembrare paradossale il precedente sistema - non quello presessantottino ovviamente, intendo quello nazionale precedente alla legge 240 - era più efficace per tenere a freno questi fenomeni. Invece la tanto osannata Valutazione della Qualità della Ricerca è semplicemente - te lo dico per esperienza di prima mano - lo strumento manipolabile con cui vengono giustificati i taglia alla ricerca, ed è fatta secondo criteri così imbarazzanti che sfiorano l'incredibile. Ti dico solo che non più di un anno fa è stato sperimentato un meccanismo automatico che doveva valutare l'impatto della ricerca sulla base delle citazioni bibliografiche nelle riviste di fascia A, ed è emerso che non sapeva disgiungere gli omonimi, né capire che "ivi" e "ibidem" non erano cognomi. Per non parlare dei criteri a cui le riviste devono sottostare per mantenercisi, in fascia A, per esempio garantire che almeno il 30% degli articoli pubblicati sia riconducibile a uno studioso che ha fatto la VQR, senonché la VQR può essere fatta solo da professori strutturati, il che significa che le riviste stanno velocemente smettendo di far pubblicare i giovani, togliendo loro l'unica possibilità di diventare mai professori a loro volta, visto che secondo le attuali norme di valutazione per l'accesso all'abilitazione nazionale l'unica cosa che conta è il mero numero delle pubblicazioni (dieci articoli sullo stesso tema copincollati male valgono per dieci mentre tre articoli su tre temi diversi con il tempo e l'impegno di tre diverse ricerche alle spalle contano per tre). E potrei continuare: la valutazione dei Dipartimenti per esempio è l'apoteosi di tutti i paradossi, perché doveva esistere per sorvegliare proprio la fascia dei fannulloni del mondo accademico, e invece è stata rovesciata sulla "premiazione" delle "eccellenze" (leggi: i poli già facoltosi che incontrano criteri del tutto estrinseci come "ampiezza degli spazi studenteschi", "disponibilità di risorse ricreative", "contatti internazionali", "brevetti registrati"), fatta a discapito di tutto l'enorme corpo intermedio dei Dipartimenti onesti in cui buoni docenti fanno il loro mestiere quotidianamente. Mestiere che è anche quello di tenere corsi, fare ricevimento, e seguire tesi di laurea: tutte attività alle quali gli attuali metodi di valutazione non riservano alcuno spazio di punteggio. E l'aspetto più assurdo è che ogni singola parte di questi procedimenti valutativi è totalmente aperta alla manipolazione per interesse personale delle persone coinvolte, a partire dal fatto che le commissioni nazionali non sono tenute a leggere per intero le pubblicazioni dei candidati (cosa totalmente insensata) perché siccome i giudici sono pochi e gli aspiranti strutturati centinaia bisogna pur sbrigarsi e ci si limita a basarsi su abstract o riassunti mal fatti. Tutto questo per dire che il problema non è la mancanza di valutazione, ma la mancanza di volontà seria da parte della politica di intervenire su questo nucleo di interessi se non come bacino finanziario dal quale si possono prosciugare delle risorse liquide nei momenti di crisi per poi poter dire che "si sono tagliati gli sprechi" (mentre in realtà si sono tagliati assegni di ricerca, biblioteche, laboratori, borse di dottorato e fondi per il diritto allo studio).
Che la VQR sia stata fatta con i piedi non ci piove. Ma ti assicuro che la corruzione e le pastette ci sono sempre state, con qualsiasi metodo. Perché manca proprio l'incentivo alle università di prendere il migliore o comunque il più adatto a loro. E l'incentivo non può che essere economico. Se non sono incentivate a prendere il personale migliore le università faranno quello che hanno sempre fatto, non c'è possibile "volontà politica" che tenga.
Questo però a cascata porterebbe a una rivoluzione, perché sancirebbe che le università non sono tutte uguali, e se non sono tutte uguali perché il titolo di studio dovrebbe valere lo stesso? E quindi seguirebbe l'abolizione del valore legale della laurea, e via come succede in altri paesi. L'italia non vuole quindi ad ogni scandalo di questo genere ci sarà sempre qualcuno che parla di "mancanza di volontà" nascondendo sotto il tappeto la mancanza di incentivi e disincentivi economici per premiare/punire questi comportamenti.
+Dario Bressanini Grande Dario! guardo i tuoi video! 👍
+il supremo Signor Dawes Certo, nessuna. Ecco perché mi viene da riderissimo quando leggo delle "politiche di liberismo selvaggio che distruggono l'università" O.o Ma dove?!?
Il ragionamento sull'estremismo mascherato da vittimismo è molto intelligente e costruttivo. Ti ammiro moltissimo per questo tuo tentativo di far uscire le persone che hanno posizioni molto rigide.
Riguardo al caso degli arresti e delle corruzioni in università. Innanzitutto grazie di averne parlato, è una di quelle questioni socialmente più che rilevanti che spesso tendono però ad essere ignorate perché "tanto è sempre così, non è una novità", c'era bisogno di dar voce e peso a questa notizia. Poi, un'opinione a caso e forse banale di un universitario. Personalmente, al mio ingresso nel mondo universitario venivo da una storia di scuole in cui lo studio e il merito contavano relativamente poco: non che io fossi il migliore, nemmeno mi impegnavo e ottenevo quello che ottenevo, ma intorno a me aleggiava un atmosfera in cui i successi dipendevano più da umori/fissazioni dei docenti, le classiche preferenze, lecchinaggi vari e da chi era più furbo di chi, l'impegno e il merito non erano certo i più influenti. Questo non in tutti i casi, ovviamente, ma la tendenza era quella. Entrando in università ho visto un mondo potenzialmente diverso, un mondo di stimoli veri, di impegno volto ad ottenere delle conoscenze prima ancora che dei riconoscimenti, e anche, sì, di riconoscimenti più "veri" e adeguati al tipo di studio e di impegno che c'erano dietro ad un orale o uno scritto. Questo ovviamente è stato il colpo iniziale, poi la mia visione si è modificata in meglio o in peggio nel tempo, ma fatto sta che è stato questo tipo di ambiente a motivarmi e a farmi capire che dietro allo studio, fatto con correttezza e dedizione, poteva esserci un valore. Una ventata d'aria fresca. Questo tipo di notizie, in realtà non nuove perché se ne sente parlare da un po', unite al fatto che certi comportamenti ho potuto poi sperimentarli dal vivo, mi lasciano ogni volta non solo perplesso, ma profondamente deluso. Sono una persona che crede nel merito, che non dev'essere solo una questione di più studio ma anche magari dell' essere più o meno portati, e credo fermamente che l'università, in quanto istituzione che mira (dovrebbe mirare) a produrre professionisti e a spingere i migliori perché oggettivamente hanno acquisito di più e possono "dare di più", quindi sono preferibili, non possa minimamente permettersi di non far passare chi se lo merita, per questioni tecniche, in quanto risorse sociali, riducendosi a fare preferenze come al liceo del genere "questo mi va a genio quindi deve passare, io ti do lui tu mi dai l'altro". Non dovrebbe succedere in nessun ambito scolastico ma tanto meno nelle università. Lo scopo è quello di spingere i professionisti più qualificati, non di scambiarsi figurine, non è un gioco! Mi ha fatto ridere l'affermazione "Siamo in Italia, faccia meno l'inglese e più l'italiano", no! Questo è proprio ciò che spinge a fare più gli inglesi invece, ma in altri paesi! So che è un'affermazione grande, ma penso davvero che questo possa rientrare tra i vari motivi dietro la classica "fuga di cervelli" tanto discussa e tanto criticata anche da una fetta di politica italiana. Non solo per il lavoro, già prima, i giovani vedono altrove sistemi più equi e più funzionanti e migrano verso di essi, portando con sé tutto ciò che hanno imparato e possono offrire. E come dar loro torto! Io credo molto nell' università e nella bellezza che può esserci dietro, nonostante il marcio. Sarò un sognatore o un illuso, ma non mi resta che sperare che casi come questi, portando alla luce la melma, aiutino a ripulire il sistema. Anche se, confesso, è quasi più il timore che personaggi come Laroma Jezzi, che possiamo definire "eroici" in quanto rischiano la carriera e insistono pur di fare la cosa giusta, vengano pian piano svantaggiati da un sistema che, essendo stato colto con le mani nella marmellata sbagliata, li vede come una minaccia e preferisce escluderli (rappresentativa la reazione/sentenza dei miei genitori sentendo della notizia: "Ha fatto la cosa giusta. Ha parlato. Questo dura poco vedrai").
La speranza però resta, soprattutto viste le acque smosse e visto il piano annunciato dal presidente dell'Autorità anticorruzione. Un ruolo attivo di responsabili anticorruzione col preciso scopo di vigilare sul sistema è un passo avanti (anche se, come sempre, chi controlla i controllori?), ma soprattutto mi ha colpito l'idea di aprire le commissioni a membri esterni: professionisti, ad esempio uno scrittore, un ingegnere ecc, esterni, a giudicare nelle rispettive discipline di competenza. Esemplari le parole del presidente Raffaele Cantone: "Nessuno vuole sminuire il mondo accademico, ma la contaminazione è un valore". E come non dargli ragione
Stavo studiando ma hey, imparo più con Shy che con i professori a scuola
Lup3n ITA Le opinioni di Shy piacciono alla mia prof di italiano quindi le scrivo nei temi xD
"ho chiuso pornhub" era troppo scontato?
ThingsThatYouWouldLikeTrue anch'io ci ho fatto un tema con le sue opinioni era sulla violenza sulle donne
Cavolo mi avete dato un'idea per il prossimo saggio breve, grazie mille ahahahahah
😂
Volevo dirvi che la mia coinquilina è uscita e breaking Italy è stato pubblicato quindi morirò di fame
Quanto ti capisco.
Coinquilina, amica, fidanzata, moglie dentro casa = _Mamma, che c'è per cena?_ :)
Secondo me ci si può nutrire con i calzini
Le coinquiline che fungono pure da cuoche, top.
Finiscila di ricordarci che hai una coinquilina!!!!!
Shaegar no
Se c'è un terrapiattista tra i commenti, lo supplico, si presenti.
No Troll e perditempo.
Vediamo la curvatura perché i nostri occhi sono tondi!!!!
Führer La scienza ufficiale è l' unica scienza. La scienza da poltrona è la tua estrema ignoranza
Ditemi che non è serio, vi prego.
Alex non so più chi trolla chi
pensavo fossero esseri mitologici, i terrapiattisti
E se facessi un crowdfunding per mandare i terrapiattisti nello spazio con un satellite indipendente? Patto: se hanno ragione loro li rendo felici e al ritorno gli regalo un mappamondo piatto (atlante, ndr), se ho ragione io restano lì a fluttuare nel vuoto.
ma che è? segui tutti i miei youtuber preferiti? D: @ Roberta rossi
Poi Quelli Che Non Sono Andati Nello Spazio
Dicono che è un Complotto
In Realtà Li Abbiamo Mandati Nell'Area 51/Stanza Olografica/Inferno
E Che Hanno Ricevuto Un Lavaggio Del Cervello
Roberta Rossi Non funzionerebbe, direbbero che è un'ologramma proiettato sul finestrino.
Non esiste modo per fargli cambiare idea, lasciamoli nel 300 A.C. che tanto vengono sempre derisi anche dai più ignoranti.
HAHAHAHAH Ma magari funzionasse x) Ad averlo scoperto anni fa x)
asd dsaa magari funziona lasciarli nello spazio a morire soli, così vedono che il sole non è così vicino e ci rimangono pure male
Shy bravissimo, come sempre, ma vogliamo parlare di questo editing? La parte in cui parli delle malattie e della gente che si affida alla scienza...fantastico, complimenti
Sul caso dei professori universitari sono pienamente d'accordo con te, ed allo stesso modo sono convinto che quello in questione sia un fenomeno culturale.
E' proprio in questi momenti, in cui ci si trova ad un bivio, che una persona è tentata di lasciare perdere perchè "tanto è così", quindi grande stima per il ricercatore che ha avuto il coraggio di denunciare questo "sistema".
Sono speranzoso e fiducioso perchè con i mezzi di cui disponiamo al giorno d'oggi, un giovane, ma anche un non più giovane , riesca più facilmente a crearsi una propria opinione critica e quindi a capire che molte attitudini a cui siamo abituati non contribuiscano a far crescere la società e che quindi vadano abbandonate.
Grazie anche a te Shy per il contributo che dai!
Perché nessuno arresta il mio prof di economia ? Perché ? Perché ? Domani c'è l'esame, un arresto mi sarebbe tornato utile 😨😨😨
ripassa sei ancora in tempo
Se è un terrapiattista puoi farlo internare. Muoviti sei ancora in tempo!!
Miei cari è stata appena annunciata una bellissima allerta meteo 🤣🤣🤣
Io avevo letto un articolo scherzo sul prof che avevo al corso di economia in cui fosse stato arrestato 😂😅
Alla fine è andato alla grande l'esame 🏅🤣👍🏻
Ammiro molto questa persona per aver cercato di fare giustizia non solo per se stessa, ma per tutti. Ha ampiamente dimostrato che l'integrità di una persona può smuovere, se non cambiare, le cose. Sono in tanti (troppi) a pensarla diversamente, perché scoraggiati dal sistema, talvolta macchinoso e lungo, della giustizia italiana. Spero che sia un esempio e che altri si facciano avanti. È un modo di fare ormai radicato, lo si può cambiare se le nuove generazioni (neanche troppo "nuove", visto che lui ha 49 anni!) non si arrendono a questo meccanismo e, anzi, lo combattono.
Ma quindi pure a Sassari?
MrDanger2103 no, però anche a Sassari
Sì. E dopo anche a Sassari
Vi state dimenticando di Sassari... 😒
No no😂
Ti sei dimenticato il previo dottorato, Shy, di solito obbligatorio per l'abilitazione. E per mia amara esperienza, freschissima, posso testimoniare che anche lì si tratta di pochi posti preselezionati. Di solito a fare testo non è il curriculum scientifico (che è già una cosa strana, visto che stai facendo il dottorato apposta per poter cominciare una attività di ricerca) né la proposta di ricerca in sé, di cui non frega niente a nessuno. Di solito i nomi vengono scelti a priori, talvolta il numero dei dottorandi in una scuola di dottorato è ritagliato apposta per quel numero preciso di persone.
Già, ma quali persone? Schiavi, sostanzialmente. Gente che lavora per anni nei dipartimenti della facoltà producendo, nel migliore e preferibile dei casi, articoli di ricerca per le collane editoriali curate dai loro patrones. O aiuta nella didattica, non pagate.
I famigerati "assistenti", che se sono proprio fortunati viene gettato loro addosso un assegno di ricerca di tre, sei mesi, più o meno come si lanciano le noccioline alle scimmie negli zoo, pur dovendo lavorare comunque per anni non retribuiti.
Nel peggiore dei casi, e non sono pochi, sono dei semplici pelapatate con due gambe, che plagiano articoli un po' di qua, un po'' di la, con zero contenuti da proporre e nessun impegno nella disciplina nel quale si versano.
"Eh, ma mi stai dicendo che entrano solo i raccomandati?"
Sostanzialmente sì, tranne casi dove esiste una oggettiva eccellenza (non sono tra questi, ahimé) che sfonda (ma non è detto che ce la faccia, attenzione) qualsiasi possibilità di cooptazione e costringe la commissione a inserirlo per forza nella rosa dei dottorandi. Magari senza borsa. Sempre che ci sia un po' di spazio, perché altrimenti non c'è trippa per gatti.
Merluzz quindi l'unico modo per fare ricerca in Italia è aver già fatto ricerca? Oppure leccare il fondoschiena ad un docente per anni...
Oppure non farla in Italia.... E di questo si potrebbe parlare per ore
Confermo. Ci sono appena stati vari concorsi di dottorato nelle università italiane, e ho visto esattamente questo: si sa già chi entra, prima ancora dell'uscita del bando.
Entrambe. Essere cooptato ad oggi significa comunque poter esibire un curriculum scientifico. Spesso raffazzonato, ma ci dev'essere. Poi ci sono quelli a cui "regalano" articoli; su qualcosa di simile puoi vedere un video di Annaliside in cui spiega le sue sfortune accademiche - anche se successive al dottorato -.
Comunque, spero ancora che esista la possibilità di vincere un dottorato con borsa senza dover bussare alla porta di qualcuno e servirlo per due anni almeno.
Ecco, questo è un modo molto efficace per evitarsi la trafila della cooptazione.
Un commento semplice e veloce sull'amare il proprio paese: certo che puoi amare il tuo paese, puoi farlo parcheggiando dove ci sono le strisce, pagando il parchimetro quando si deve, buttando la spazzatura nei cestini e non per strada, pagando le tasse che ti competono, hai mille modi per amare il tuo paese. Odiare il paese degli altri, invece, non per forza di cose si traduce nell'amare il proprio.
vorrei esporre un attimo la mia situazione, così magari qualcuno mi aiuta a fare un po' di chiarezza...ho sempre votato sinistra, non me ne vergogno, anche quando l'ultima volta mi è toccato votare pd (in passato mi sono affidato a sinistra ecologi e libertà), ma solo ed esclusivamente perchè non c'è niente di meglio! le visioni politiche a livello sociale della destra, diciamocelo, sono imbarazzanti, non oserei mai votare un partito di destra/centro destra solo per il fatto che qualcuno ci perde dei diritti (non scherzo, se c'è qualcosa che fa la sinistra è premere verso la parità di diritti per chiunque). non oserei mai, per quanto agli albori ne fossi affascinato, il movimento 5 stelle, per il semplice motivo che manca di basi, manca di un orientamento politico definito! quando voto voglio essere sicuro che un domani la bandiera non inizi a sventolare dalla parte opposta. e poi c'è la sinistra, con tutti i partiti minoritari, che nascono come funghi e si propongono di cambiare l'italia, ma che in sostanza non hanno la forza di trainare neanche un'ape rimasta a secco. il pd? son stanco di un partito che non si impone...serve qualcosa di forte, l'alterego (intendo buono, per qualsiasi leghista stia leggendo) di salvini, qualcuno che riesca a smuovere un po' le acque...renzi ne ha avuto la possibilità, e in parte (ed ora arriveranno le critiche) qualcosa, seppur opinabile, ha fatto.
in sostanza mi ritrovo in una situazione in cui non mi riconosco affatto, in niente. nessuno che porta avanti politiche sull'ambiente SERIE, con chiare idee su come andrebbero investiti i soldi in italia (ricerca ovviamente, che l'industria mi ha un po' rotto le balle a essere sincero) e con un piano FORTE e stabile di collaborazione europea, che tanto quella è la soluzione, perchè ricordiamoci che i soldi girano maggiormente nelle grandi realtà, non nelle provincie di 20 mila abitanti (qualsiasi riferimento a secessionisti e indipendentisti è puramente casuale). ora...uno come me, con le idee confuse in merito a qualsiasi cosa, e con poche certezze che però guidano le mie scelte, cosa potrebbe votare?
a voi la parola
il meno peggio ahahahahah. nel tuo discorso quello che forse si salva un po' (di cui parli meglio) sembra renzi. anch'io non mi sento molto rappresentato
non sono chissà quale grande oratore, me ne rendo conto, e la mia informazione in materia politica ammetto non essere eccellente, però hai anche tu detto "nel mio discorso", perciò è chiaro che capisci che questa è la mia visione, probabilmente anche distorta, di quella che è la situazione in questo momento in italia. avrei magari voluto approfondire un po' ma avrei impiegato molto più tempo. ho l'ultimo esame della triennale domani...ingegneria, perciò devo studiare, comunque grazie per aver commentato, a tuo modo, mi hai fatto sentire meno solo!;) 2 è pur sempre il doppio di 1!
infatti devi fare il procedimento inverso ossia "chi non votare".
Giovanna Simioni purtroppo è proprio quello il ragionamento che sto facendo, ma non è giusto
giovanni pilia a questo punto per te ha più senso non votare, perché non c'è nessun partito che ti rappresenta veramente.
P.S. buona fortuna per l'esame
Penso una delle puntate più belle! Grazie Shy:)
Ciao shy, ti scrivo questo messaggio dopo tre lunghi anni passati a seguirti e a informarmi grazie al tuo canale.
Io penso che tu, sia come persona che come giornalista professionista, sia sensibilmente migliorato. Questo oltre che rendermi fiero di te mi ha inoltro fatto pensare come una persona possa influenzare il pensiero di un altra con dei "semplici" video.
Grazie di esistere shy.
Quello che a me ha fatto più rabbia riguardo al caso delle nomine dei professori, sono stati alcuni commenti come "eh ma come è possibile che ci sia solo lui, perché nessun altro lo fa". La solita retorica di chi si muove dietro una tastiera e non conosce le dinamiche intorno ad una situazione. Io faccio l'Università e andrei veramente di matto se non riuscissi a superare degli esami a causa di un professore che ce l'ha con me per un qualche motivo. L'università( come il lavoro) è sacrificio, tempo e denaro e ci penserei due volte prima di fare una denuncia e rischiare di perdere tutto. E' anche vero che io come singolo non sono nessuno e probabilmente il mio sacrificio gioverebbe a molti se ciò venisse a galla, ma non mi faccio venire a fare la morale da chi almeno non prova a comprendere la mia paura, a chi mi accusa per provare queste emozioni che sono umane e universali. A parte Razzi, lui non ha paura di niente e nessuno.
Shy ti seguo da molto e apprezzo sempre moltissimo il tuo lavoro ma lascio oggi il mio primo commento per porti un dubbio.
Questione solo laterale derivante dal fatto che l'italia sia un paese dove i giovani sono meno dei vecchi; sto iniziando a pensare che la diffusa difficoltà dei giovani nel riconoscersi in un qualsiasi partito derivi molto dal fatto che appunto la politica, per ovvia convenienza in termini di voti, si occupi appunto più dei " vecchi" che dei giovani.
La conseguenza diretta di ciò è che la politica perda moltissimo in termini di lungimiranza (a mio avviso molto spesso lungimiranza in politica è quasi sinonimo di qualità).
Dopo la lunga premessa vorrei un tuo parere su un possibile " da farsi" a riguardo ovvero una improbabile modifica "delle regole" per far sì che sopra una certa soglia d'età non si possa più votare.
Mi rendo conto della possibile deriva distopia del mio ragionamento ma sarebbe comunque interessante discuterne.
Scrivo ciò perché vi sono questioni da affrontare ( a mio parere molto importanti) che richiedono moltissima lungimiranza politica es. La sempre più prossima rivoluzione industriale robotica e i sempre più importanti flussi migratori.
La cosa che davvero mi turba è che nel togliere diritti a una parte della popolazione difficilmente porta a risultati positivi e democratici ed è sempre preferibile agire educando un popolo ma uno dei punti fondamentali è proprio il fatto che certe fasce di popolazione sono estremamente difficili da educare.
Spero che il mio discorso abbia un senso è che non si invischi troppo in vedute di destra e di sinistra ma arrivi alla logica più profonda della gestione di un paese.
Per rendere più immediato il concetto sarebbe una versione molto più potente del principio per il quale nel mio vecchio liceo era caldamente sconsigliato agli studenti dell'ultimo anni di candidarsi alla rappresentanza di istituto in quanto avrebbero rappresentatato persone e idee che non avrebbero vissuto gli effetti delle proprie azioni e per certi versi credo sia lo stesso principio alla base delle proteste sull'esito del voto sulla brexit.
Non credo avrebbe molto senso impedire il voto sopra una soglia d'eta'.
La costante e' l'educazione e la lucidita'. Ora per gli anziani l'educazione culturale dovrebbe esser un punto raggiunto; se non lo e' il problema non sta in loro ma nel sistema. Nei giovani la cultura va diffusa in modo tale da avere gente maggiorenne capace di non dico brillare ma quanto meno capire il mondo che ha attorno un minimo; se cosi' non e' vedi nota sugli anziani sopra.
Piu' in generale quello che non e' molto spinto e' il concetto, possibilmente in possesso di tutte le persone di una certa eta' , che il loro agire in tali occasioni dovrebbe esser un investimento sul futuro e non sul loro presente. Ci sono molte motivazioni per cui questo non avviene e una e', mio parere, che essendo loro il target commercialmente piu' valido li si dipinge come eternamente giovani e/o vitali. Di conseguenza, per mantenere questo status, le persone mature entrano in concorrenza coi giovani e non fanno piu' quell'investimento su questa fascia d'eta' ma... su loro stessi paradossalmente.
nel caso che auspichi tu, il fatto che in italia ci sia una maggioranza di anziani, porterebbe a una minoranza del paese che decide per tutti e questo é un concetto antidemocratico che oltre ai vantaggi che potrebbe portare come dici tu ci porrebbe poi una questione etica da affrontare. capisco il tuo ragionamento ma come dice il ragazzo nel commento sopra si divrebbe educare la politica e i cittadini ad una visione futura e non agli interessi del presente. solo cosí si può garantire democrazia e un futuro alle prossime generazioni. anche se credo che il problema sia nelle poliche attuate e non tanto negli anziani visto che i vecchi vogliono andare in pensione e i giovani vogliono lavorare, quindi gli interessi sono comuni in questo caso. il problema é che lo stato ti manda in pensione con retribuzioni troppo basse e per pagare le pensioni il sistema contributivo ammazza i giovani di tasse che non riescono a costruirsi delle famiglie e quindi si fanno meno figli aiutando cosí l'aumento della popolazione anziana...potrei continuare ma é per farti capire che é un circolo vizioso e giustamente ognuno cerca di difendere la propria individualitá...ed é qui che la politica deve saper dare un equilibrio. il problema é che per ora non abbiamo questo equilibrio
Caro SHY, il tuo discorso in coda alla prima notizia, quello sui giovani e il futuro, mi ha sinceramente emozionato. Grazie.
Shy, una cosuccia, per l'abilitazione sulla carta quello che conta è l'attività di ricerca, che si ottiene, per lo più, con pubblicazioni e citazioni. Per avere un curriculum che ti permetta di poter pensare di valutare l'idea dell'abilitazione all'insegnamento devi innanzitutto passare l'esame di dottorato. In genere i posti per il dottorato sono sempre molto pochi, sono del parere che un professore sia interessato a preferire persone brillanti, ma spesso gli esami non valutano le qualità di in candidato per una posizione ma solo le sue conoscenze nozionistiche. Inoltre, mettiamo anche che una persona brillante con ambizioni alla ricerca e all'insegnamento passi l'esame di dottorato e ne abbia tutti i meriti, sia il primo della graduatoria, se il professore puntava su un altro sarà sufficiente che lo lasci a se stesso e gli verrà praticamente impossibile ottenere quelle pubblicazioni che tanto gli servono per poi ottenere l'abilitazione. In conclusione da quanto ho pututo osservare fin ora, anche in un ambiente universitario virtuoso che segue le regole, il sistema che porta all'insegnamento universitario è viziato intrinsecamente nelle sue regole.
Alessandro Pischedda aspetta,ma ci sono degli esami per accedere al dottorato? Io credevo che si dovesse solo presentare domanda all'università specificando l'argomento di ricerca. È necessario fare anche degli esami?
Premesso che non sono uno studente di dottorato, ma ho a che fare ogni giorno con questo ambiente. Assolutamente si gli esami di ammisione ci sono, ma le modalità sono a discrezione del consiglio di dottorato che istituisce e gestiche il corso di dottorato in questione. Il fatto è che se c'è solo un posto per il dottorato a cui vuoi accedere e non conosci il professore che diveterà di fatto il tuo tutor stai pur certo che anche se non ci sarano magheggi strani lui preferirà sempre un candidato che è stato suo tesista perche probabilmente ha già il know-how per partire avvantaggiato nel progetto che, in Italia, è il tutor a scrivere. Un buon modo per riuscire ad entrare è avere voti alti, essere svegli, e cercare già dalla tesi magari un relatore che abbia un gruppo di ricerca ben finanziato e che pubblica molto, così se durante la tesi ci si dimostra particolarmente meritevoli si finiscein qualche pubblicazione, cosa utilissima per passare l'esame di dottorato.
Solo una precisazione: solo in alcune facoltà è "normale" che sia il tutor a scrivere il progetto (di solito nelle facoltà scientifiche in cui le borse di dottorato vengono rese disponibili da finanziamenti esterni su obiettivi di ricerca già dichiarati e di conseguenza i progetti devono essere allineati a quelli).
Per il resto, Lapo Mazzi, se sei interessato e pensi ti possa far comodo un'altra esperienza, posso dirti che da quello che ho potuto osservare io la mossa migliore per aumentare le proprie chance di entrare a un dottorato è quella di capire quali sono gli interessi di ricerca dei docenti che fanno parte del collegio dottorale, in modo tale che tu possa ritrovarti a presentare un progetto a persone che hanno gli strumenti per capire immediatamente di cosa si tratta e apprezzarne gli spunti, piuttosto che lanciarlo in faccia a docenti che magari non ne rimarrebbero colpiti nemmeno se fossero ben disposti. Però il valore del progetto nella valutazione è variabile e dipende da come è impostato l'esame: in alcuni dottorati si viene valutati per titoli (cioè curriculum ed eventuali pubblicazioni) e progetto, mentre in altri ci può essere anche un esame scritto. Una volta dentro, poi, starà a te interagire con l'ambiente accademico: se sei davvero bravo nel tuo campo e scrivi dei contributi interessanti le riviste ti pubblicheranno anche senza un doktor vater che ti veglia (anche se non ti illudo: la strada degli orfani è comunque più dura di quella di chi ha un genitore accademico forte e presente).
è incredibile quanto io riesca allo stesso tempo ad essere d'accordo con te pur non condividendo una discreta parte delle tue posizioni.
mai detto "velcro" in vita mia..
al massimo dico "con lo strappo".. ma chi è che dice velcro, dai, è una di quelle parole che tutti sanno esistere ma che poi non usa nessuno
Jolly Roger hahahah.... adesso devo sapere queste altre parole
Jolly Roger ;)
Perché non dici autotreno?
One Voice
perchè dico camion oppure tir, chi è che dice autotreno?
nessuno lo dice naturalmente all'interno di una frase
Io le dico tutte quelle parole. Forse solo mitile la uso raramente perche' gli sostituisco mollusco. Uso anche tir o camion ovviamente ma le metto alla pari di autotreno.
Dici che se mi scuoto forte forte un po' di polvere me la tolgo di dosso?
Sono una ricercatrice universitaria e conosco molto bene il sistema di abilitazioni e concorsi. Premetto che faccio ricerca in ingegneria, settore bibliometrico nel quale questo problema è un po' meno presente (spiegato in soldoni la "bravura" di un candidato è valutata sulla base di indici bibliometrici che dipendono in maniera oggettiva dalle pubblicazioni scientifiche, e non c'è o quasi una valutazione personale). Detto questo credo che l'università dovrebbe funzionare come un'azienda (come tra l'altro funziona in altri paesi ad es gli usa) ovvero incentivare gli atenei e/o i singoli dipartimenti as accerchiarsi di gente brava, ad es ripartendo i finanziamenti sulla base delle pubblicazioni. Ci stiamo muovendo in questa direzione ma ce n'è ancora di strada da fare...
Stavo per lamentarmi della pubblicità, poi mi sono ricordata di star guardando il tuo video e l ho guardata con entusiasmo 😂
Non vi perdete gli ultimi minuti! Preziosa analisi shy.
Il tuo humor in questo video è ancora meglio del solito
Studio scansati, diffondiamo il brekinghismo a scuola e nelle piazze!!!
Auri Falanga00 Alle università bisognerebbe riservargli una cattedra di Brekinghismo, con tanto di esclusione dei Veneti e di bando anti-canederli
Riporto uno dei commenti spettacolari dei supporter:
"Bro. I am totally with you on this. But we cannot trust anything but our senses. The technology you're using will make it appear that the earth is round because of the curvature of the lenses mounted on your satellite. The only way to find out if the earth is flat is by going to outer soace yourself and ejecting yourself from the spacecraft, because the window glass would also have a slight curvature making the earth look round. Then you have to get out of your space suit, becayse the glass on your space suit will curve the appearance of the earth. So onky then you will see that the earth is in fact, flat."
Bboy Network In giro per lo spazio senza tuta spaziale? Lo farei fare a tutti loro, uno a uno... li fai contenti e si tolgono dai coglioni per sempre XD
Bboy Network w
ancora una volta una puntata stupenda.. grazie Ale :)
Shy fai uno speciale sulla Corea del Nord che mi sembra l’argomento più peperino al momento
Yeeee! Sono nella copertina di Shy! Ero in quell'aula quando è stata scattata quella foto che ormai rappresenta le lezioni universitarie italiane.
Ad ogni nuovo episodio apprezzo sempre di più il sottofonodo musicale.
Rende tutto più magico (sopratutto il sarcasmo).
nella mia università ( medicina a cagliari), studiando urologia cerco il nome del professore su internet, convinta di trovare cv o cose simili. Invece mi ritrovo diversi articoli di giornale che dicono che qualche anno fa è stato coinvolto in una pesante denuncia, accusato di aver molestato ripetutamente (insulti, testate, ferite con ferri sporchi) gli specializzandi, di aver picchiato e escluso dalla sala operatoria uno strutturato. Ebbene, morale della favola, è ancora primario, ancora professore universitario. Questa è l italia ragazzi. E non lo dico per ripicca, perchè per la verità è un professore che agli esami con me è stato abbastanza tranquillo, ma non è possibile che dopo fatti del genere rimanga ad insegnare...
ah è lo scottex
Monoryth we mono
GRAZIE
nutella, philadelphia e kelloggs sempre anche se stiamo parlando di nocciolata, robiola e cereali della coop
Secondo me la nutella ha qualcosa di diverso dalla nocciolata.
Abbastanza da potersi definire un prodotto diverso.
Probabilmente non voglio sapere cosa c'infilano dentro.
C'è anche lo scotch!!! (solo Giovanni Muciaccia lo chiama nastro adesivo)
Ma come puoi mandare in orbita dei satelliti rinnegando le leggi della fisica che ti consentirebbero di mandare dei satelliti in orbita?
Per il velcro, chiedi ai piemontesi una chiclets, loro pensano sia "dialetto" ma in realtà è una marca ahaha
aannd nned su questo mi permetto di dissentire visto che "chiclets" in realtà è il nome della pianta della gomma in lingua azteca, mutuato solo successivamente dagli americani in una marca.
Non lo sapevo, mi ero fermato alla marca, grazie :D
Ehi aannd nned abbiamo anche la "Tumatica"
Che cos'è? :P
Ma I Terrapiatisti come Prove hanno Cose Del Tipo:
Pianeti Deriva Dalla Parola Greca *''Non mela ricordo e mi scoccio di cercarla''* che significa *''Osservare Le Stelle''*
E di cosa vuoi parlare con loro? di ''Leggi Della Fisica'' che Per Loro Sono *''Invenzioni di Satana''* per *''Allontanarci da Dio?''*
Se questo terrapiattista non è un troll, la cosa buffa è che probabilmente non si renderà mai conto che il fatto stesso di poter mandare dei satelliti in orbita dimostra che la terra non è piatta :')
io volevo studiare ma NO FERMI TUTTI è l’ora dell’informazione con Shy. _parte una musichetta mediocre_
Velocissima considerazione su come sta andando lo show in generale:
parlo solo per quanto riguarda me, ma preferisco mille volte queste puntate di 15-17 minuti che quelle di 11-12 che hai tentato di fare in passato.
Sarà che più ti si sente e meglio è? Ma anche che ti prendi più tempo per parlare più e meglio delle cose. :)
Quando ho fatto il test di medicina nel 2015 il tassista di Padova che mi ha accompagnata mi ha detto che date le sue conoscenze in ospedale, aveva inserito nella facoltà di medicina le due figlie, ricordandomi che era inutile per me provare dato che sapeva che la "maggior parte dei posti era prenotata e a fare gli onesti in Italia non si guadagna nulla". Non si tratta di un concorso di riercatori; Magari non era vero quello che ha detto però mi è dispiaciuto sapere che ci siano persone che la pensano così davvero
Sono su UA-cam da quando avevo 14 anni, ora ne ho 22 e rimango solo per shy
Ciao Shy, volevo sapere se hai giá parlato in un tuo video precedente del referendum sull' autonomia lombarda del 22 ottobre?
All’università ( Unifi ) nessuno dice niente. L’unica cosa che mi fa girare le palle è il test di ingresso delle facoltà scientifiche andato a puttane. Ho avuto l’orario 3/4 giorni prima dell’inizio delle lezioni e non ci sono aule per tutti così quest’anno ( frequento il terzo anno di CTF ) in un corso insieme a un altra facoltà siamo seduti per terra. L’unico modo? Fare lezione il giovedì e il venerdì dalle 16:30 alle 18:30 dopo 6 ore di lezione, nel frattempo “ dovrei “ studiare ( faccio il pendolare, 45 minuti di treno andata e 45 ritorno ). Poi c’è stato lo sciopero di settembre ( che sinceramente nessuno mi ha spiegato perché lo hanno fatto ) , poi siamo noi studenti a “ fare ritardo “ perché non abbiamo un cazzo voglia. Oggi mi girano parecchio.
La cosa divertente è che se la Terra fosse piatta basterebbe un drone da 200€ per scattare una foto orbitale. Lo spingi fuori dove è noto che l'atmosfera si dirada rapidamente perché Atlante se la infila tutta nei polmoni quando respira, e nel vuoto cosmico una piccola spintarella e va su che è una meraviglia. A meno che l'universo non sia permeato nella sua totalità dalla forza magica chiamata gravità. In quel caso temo che i satelliti non esistano sul serio, perché per rimanere in orbita avrebbero bisogno di energia illimitata. Ecco perché il GPS sbaglia sempre e i corrieri di Amazon non trovano casa mia...
Gli Illuminati, I Massoni
Complotti
Obama Rettile
Cupola
Stregoni In Nero
La mia esperienza:
Partecipo ad un concorso universitario con tanti altri partecipanti davvero preparati e professionali...chi vince? Una che lavorava già lì gratis...praticamente hanno fatto il concorso per lei...ma allora che cosa fanno a fare un concorso se sanno già chi deve vincere?!!!
c'è poco da dire, se non "italia paese emm'... da!!", anzi, per essere più precisi "repubblica italiota, stato emmm... da!!!" ... ho bazzicato per un periodo l'ambiente universitario tedesco, tutta un'altra dimensione, meritocrazia estrema, altissima specializzazione, aggiornamenti continui, difficoltà di accesso per gli studenti mediocri, si capisce perchè le loro aziende crescono del 15-20% l'anno e noi sprofondiamo da 40 anni... e cmq in italietta ci sono troppi concorsi pubblici e si fa troppo affidamento sulle assunzioni nello stracolmo settore pubblico, non mi ricordo che scrittore ed economista del sud disse che da Roma in giù esiste una sola grande industria: il pubblico impiego...
Quando alla fine hai detto del manipolare i batteri attraverso le dita nel naso mi stavo scaccolando
non sono mai stato così felice di vedere due pubblicità
shy tvb
"Io nutro una speranza che va oltre la ragionevolezza per questo paese" wow
Vogliamo "Don't say Velcro®" come hit estiva 2018
Arriva un momento in cui non mi basta più metterti un solo mi piace, spesso sono quindi sul punto di ricliccare però mi fermo sempre prima di togliere il precedente mi piace xD
Ma l'esperimento musichetta quanto dura?
MrDanger2103 per sempre abituati
è un esperimento sociale, continuerà fin quando qualcuno continuerà a far domande o riferimenti alla musichetta.
Sentirti dire queste cose sul sentirsi cittadini del mondo mi fa sentire a casa ! Anche se sembra un miraggio
Sto facendo il dottorato in Germania. Qui le assunzioni di dottorandi, post doc e docenti sono decise dal professore a capo dell’equivalente di un dipartimento. Una commissione di una decina di scienziati (non tedeschi) valuta due volte l’anno l’operato del dipartimento, sia con una mini-conferenza sia parlando in privato con tutto il personale, senza considerare quasi nessun parametro bibliometrico. Se i risultati non sono soddisfacenti, il professore ha meno soldi per il suo gruppo gli anni successivi: è quindi nell’interesse del professore non assumere persone che non siano produttive. Quanti professori in Italia si prenderebbero questa responsabilità?
Circa ogni minuto ho l'impulso di mettere "mi piace" per la finezza e l'eleganza delle sue parole, ma poi mi accorgo che ho già messo il "mi piace" dopo il primo minuto di video... :/
Sei il motivo per il quale disattivo Adblock almeno una volta al giorno
-Ho iniziato a studiare per tempo Diritto Tributario.
-Il mio professore é uno degli indagati.
Sad but true.
Shy ti voglio davvero bene e ti seguo da tantissimo... ma per me che ho l'attenzione di Dori è difficile restare concentrata con la musica di sottofondo
Bianca Gamberini non sei la sola
A me sembra che tenti di utilizzarla per sottolineare determinate cose. In parte, diciamo che la usa come supporto.
Ho piu' difficolta' con la quantita' di subordinate messe bene che ti spara in faccia... io sono uno di quelli che le mette male.
Il rapper B.o.B. è già stato ampiamente ridicolizzato un paio di anni fa da Neil deGrasse Tyson, famosissimo astrofisico e divulgatore scientifico (Cosmos). Il video si chiama "Neil deGrasse Tyson Slams Flat-Earth Theorist B.o.B".
Ve lo stra consiglio, fa morire dal ridere.
Ormai gli "spiegato/a semplicemente" potrebbero essere una rubrica!
Inizia a diventare come i titoli de "Il Post" con gli "spiegato bene" che sembrano sempre un po' troppo clickbait.
l'ho scoperto anche io pochi giorni fa' da una confenzione vintage di Velcro " originale " .. c'e' sempre da imparare!
Se l'Internet ci ha mai insegnato qualcosa è che se la Terra fosse piatta i gatti avrebbero già buttato tutto di sotto.
Vai sempre meglio Alessandro, sempre più lucido, sempre più preciso. E complimenti a gratis io non ne faccio.
Ammetto che la parte sul crowdfunding per dimostrare con "satelliti indipendenti" che la Terra sia piatta è divertente, e mi ha anche fatto sorridere di compassione.
Anche il nastro adesivo è comunemente chiamato Scotch
imbarazzante che la cosa salti fuori solo perché il tizio abbia beccato uno che si sia sbottonato troppo,senza quelle dichiarazioni il tutto sarebbe stato derubricato ad illazioni.
mi ha fatto sorridere il TAR che accoglie un ricorso, per quanto sia stato giusto, sembra che non faccia altro
ammirazione massima per ragazzi come il 47enne e Shy che non si arrendono alla situazione che attanaglia il Paese, continuate a crederci anche per noi
Che puntatona! Gran bel lavoro, Shy! Ho apprezzato particolarmente la prima parte del video! Viva la meritocrazia! -gio-
Uno dei piu' bei video che tu abbia mai fatto.
Purtroppo nel mondo accademico questo avviene a tutti i livelli, dall'assegnazione di borse di dottorato in su. Tutti lo sanno, ma i pochi che potrebbero dimostrarlo ci sono invischiati.
"chi è bravo fa sfigurare gli scarsi" ..bravo! ... I koncorsi addomesticati si hanno anche a livello di uffici amministrativi.
Grazie per la puntata. Sono a Pechino per studio e mi stavo giusto chiedendo perché Whatsapp non partisse. Storia triste.
Mi chiedo come si faccia a sperare di mandare in orbita, oltre che a costruire, un satellite ignorando completamente le leggi della fisica la cui conoscenza ti porterebbe a sfatare la convinzione per cui hai deciso di fare questa cosa.
Perché all'inizio dici che è un argomento noioso?? E' interessantissimo!
"...immischiarsi alle persone normali,..."
Slow clap, Shy, slow clap.
Finalmente un video monetizzato! E che cazzo!
ma è troppo presto per cenare, mi toccherà guardarlo più tardi ..
Qualche considerazione impopolare sul ricercatore, fatte da un imbecille con il dottorato e che sta in quel mondo.
- Questo sistema di scelta dei docenti è comune a tutte le università in tutto il mondo, non solo in Italia. Purtroppo.
- Ora, Jezzi sarà abilitato. Vuol dire che dovrà aspettare che venga messo a bando un posto da professore, e potrà partecipare al concorso. Ed è purtroppo molto facile immaginare come questa storia andrà a finire: Jezzi aspetterà un concorso che non arriverà mai, perchè il ricorso gli ha fatto terra bruciata attorno e non molti gruppi lo prenderanno a lavorare. E' ESATTAMENTE quello che viene detto nell'intercettazione riportata dall'articolo: puoi fare ricorso, puoi anche vincerlo e generare un casino, ma quando le telecamere e i quindici minuti di attenzione dei media se ne saranno andati sarai solo, facilmente isolabile e facilmente dimenticabile. Perchè 'Il ricercatore che ha incastrato i baroni' fa notizia (a margine, fa notizia solo ora che si è arrivati a sentenza, perchè il ricorso è di quattro anni fa). 'Abilitato ad insegnare, ma fermo da otto anni' no. Al limite, un trafiletto come se ne vedono a migliaia.
- Come possono quindi questa notizia, e questo atto, cambiare qualcosa? In due modi: da un lato, deve costituire un precedente per snellire i tempi di altri ricorsi. Dall'altro, questi tentativi non devono essere usati per una notizia e poi dimenticati. Altrimenti non cambierà nulla.
- Alla luce di tutto questo, c'è chi definirebbe Jezzi un 'eroe' come hai fatto tu, e tutti gli altri ricercatori 'succubi del meccanismo e della solita mentalità italiota'.
Non io.
Perchè Jezzi ha fatto benissimo a denunciare un meccanismo fin troppo noto agli addetti ai lavori. Ma va anche detto che:
SE hai altre fonti di guadagno (come uno studio legale in cui lavori),
SE sei un avvocato e non devi pagarne uno per far valere i tuoi diritti,
SE puoi permetterti di tenere la tua carriera (e il tuo stipendio) congelati per quattro anni, perchè tanto il pane in tavola è assicurato,
SE questo ricorso e queste azioni ti portano pubblicità alle tue altre attività, cioè quella di tributarista in uno studio legale, perchè ti costruisci la fama di 'mastino',
Allora puoi permetterti il ricorso, la superiorità morale e tutte le conseguenze che ne conseguono. Tutte cose che Jezzi ha, e il ricercatore medio no.
Infatti, se Jezzi fosse stato un ricercatore di qualsiasi branca scientifica, si sarebbe vista la sua carriera a tutti i livelli terminata (perchè nessuno avrebbe firmato una lettera di presentazione per un posto all'estero o in azienda).
Purtroppo, il suo caso è più unico che raro, ed è per questo che la denuncia di Jezzi sarà solo un lampo nella notte, e nulla più.
Perchè la cosa più triste di questa vicenda è che anche per far valere i propri diritti devi essere un privilegiato e potertelo permettere.
15.38 lo hai detto come Harry Potter direbbe Voldemort
Apri un crowfounding per fondare la Shy corp. e produrre mojito in bottiglia, per poi dominare il sistema solare.
Ma la continui la serie di minecraft sul tuo canale di gaming?
andrea zerbini anche io aspetto un nuovo video
Nardo il Campione siamo in tre ahahahah
Canale di Gaming?
Quale canale??
Che bella sta puntata ❤
"A Sassari un letto, dell'acqua, un tozzo di pane, una cattedra universitaria e un caffé non si nega a nessuno".
6:00 sono morto dalle risate! HAHAHAHAHA
shy, ma quella sedia ha un utilità pratica?
Sono così vecchia che, quando io facevo le elementari, le scarpe da ginnastica con l'allacciatura in velcro le chiamavamo "scarpe con la chiusura a strappo", vedi tu... XD
L'inserzione in alto a destra mi attira tantissimo 9:25
Macchè scienza! Io quando sto male mi rivolgo a Bahamut
Ultima parte capolavoro
Shy, come mai dici sempre che parli troppo? Questo è uno show in cui chiacchieri, la tua voce è l’anima dello spettacolo. Se vuoi prova a fare una puntata in cui stai in silenzio per 16 minuti, vediamo poi che effetto fa.
Potrebbe fare un film muto col sig. fregacazzi e tanti cartelli didascalici.
Ah quando cerchi i soldi per uno yatch privato e per la tua Harley Davidson e li trovi nella causa più antica del mondo.
ero lì, in cina, quando è successo. negli ultimi 2 giorni whatsapp non funzionava più. Tutto qui. Nessuno vera notizia.
"Fai meno l'inglese e più l'italiano" è il capolinea della civiltà italiana
Credo che a "Velcro" sia successa la stessa cosa dell'aspirina ovvero quella che in campo giuridico se non sbaglio è la volgarizzazione del nome. Ciò vuol dire che anche io se facessi una pubblicità di scarpe e le definissi "col velcro" non potrebbero contestare il fatto che ho usato il loro nome per definire un mio prodotto proprio perché quel nastro ad "asola e uncino" è diventato comunemente conosciuto col nome di "velcro". Quindi idea carina la pubblicità ma dovevano ricordarsi qualche anno fa di farla
Ormai i video sono tutti da 16 minuti e 50 secondi sei il nuovo david dobrik?
Che tristezza.
secondo me non va tanto avanti questa indagine, troppi personaggi importanti sono professori. bah, speriamo
Ti amo
arresti a Sassari lo hai detto ? mi è stato detto di un concorso per diventare un professore/ricercatore dove si è presentato solo una persona (il prof. che ha creato il concorso era l'insegnante di chi si è presentato)
"la terra è piatta. #noiussoli" hahahahahaha grande Shy!
Ma perché non guardate il video prima di commentare?