Ringrazio tutti coloro che mi hanno mandato consigli sull'accaduto, ringrazio anche chi mi ha criticato. Ho scritto un articolo dove ho raccolto suggerimenti per affrontare situazioni simili 👇 ✔ www.boscodiogigia.it/2019/05/26/pesticidi-norme-che-ci-difendono/
Ma, non si può agire legalmente in qualche modo? C'è un gruppo che si chiama NO PESTICIDI su facebook che è abbastanza attivo sull'argomento. facebook.com/groups/1629235214025737/ Ha raccolto anche delle firme per la causa. Qui in Salento, non ne parliamo, tra le viti e gli ulivi... -_-
@@da7308 Ciao Davide, conosco il gruppo e per fortuna si sta impegnando tanto per cambiare la legge. Sono stata in Salento e ho visto la situazione, è drammatica. Anche i dati sulla salute della popolazione sono preoccupanti ed evidenziano come l'ambiente inquinato provochi danni seri alle persone :(
Salve, mi sono imbattuto in questo video. Capisco la causa che lei porta avanti della sostenibilità, su cui si basa anche il suo lavoro da youtuber, ma non crede che sia stata troppo superficiale? Ho letto che lei è giornalista, ecco, perché non si è informata se il vigneto è condotto in modo biologico o convenzionale? Perché non ha chiesto che trattamento stavano facendo e con che sostanze? Perché non spiega il motivo di quei trattamenti? Facile appoggiare la causa della sostenibilità per fare visualizzazioni. Non ci dimentichiamo che in agricoltura come in qualsiasi altro settore bisogna fare reddito, e quel agricoltore sicuramente ha fatto degli investimenti. Io credo che il problema c'è, e va affrontato, non così però, arrivare a conclusioni semplici e far passare un messaggio sbagliato e diffamatorio per il settore agricolo danneggiando anche le persone che ne fanno parte. Saluti.
Quanta ipocrisia nei commenti !!!!! Premetto che mi dispiace x te perchè mi sembri una brava persona, e ti vedo molto dispiaciuta,premetto anche che io non ho mai fatto agricultura da reddito ma solo a livello famigliare.. Ma chi ha meno di 50 anni, deve fare un grande MEA CULPA!!! sono 30 anni che i giovani hanno abbandonato l agricultura,si sono imborghesiti, vogliono il prodotto bello lucido, bello colorato,che si conserva x giorni e che costa poco... e poi però non si devono usare pesticidi insetticidi conservanti vari, ma cosa avete nella testa?? credono nel prodotto bio si butta un seme e si raccoglie il frutto bello e sano dopo 2 mesi.. Ma smettela di dipendere da questi supermercati, prendetevi una zappa e producetevi il vostro cibo....si bello, però la terra è bassa, bisogna stare accucciati, il letame puzza, si perde tanto tempo nell orto, nel tempo libero meglio fare shopping, andare al cinema andare allo stadio, in bicicletta...questi sono i risultati..SVEGLIATEVI
Nel mio discorso e qll che ho sentito nel video non c'è nessuna ipocrisia. Io purtroppo non ho la possibilità di avere un orto e non me lo posso coltivare nemmeno in casa perché mini appartamento. Sono anni che vado a km 0 e/o bio e con qst le mie preoccupazioni non sono da sottovalutare. Visto che dove abito ho vigneti ovunque e fronte casa....ma non è qll il problema e che danno in continuazione veleni pericolosi per la salute e se ne straffottono se passano persone per una passeggiata, bambini che giocano nel parco ecc..ecc.. Se per te è nella normalità tutto qst per me no!!!! Con le coltivazioni intensive ci stanno avvelenando l'aria come tante altre cose" smog,industrie,qls oggetto usa e getta e un'infinita di cose....
@@ceciliaandreis6631 il bio non esiste !!!! La vite soffre l oidio e la peronospera, le trattano nelle coltivazioni con zolfo e rame, AMMESSI nel bio ,come decine di altri prodotti , il rame e lo zolfo cosa hanno di bio???? sono ammessi semplicemente perchè in agricoltura da reddito senza quei 2 elementi non vai da nessuna parte. Inoltre, senza fare nomi, ma le uve da tavola + famose, + pubblicizzate che riempono i nostri mercati, sono quelle meno resistenti a questi funghi. Stesso discorso con le mele, le più famose nei nostri mercati ,sono quelle meno resistenti alla ticchiolatura, perciò se al mercato li vedi belle grosse, lucide colorate sappia che hanno subito decine di trattamenti, un abbraccio, una buona domenica e scusami se ti ho annoiato
Ciao Francesca!A marzo ho fatto il corso per il patentino per l'uso dei trattamenti fitosanitari, cio serve agli operatori che lavorano nel settore agricolo e florovivaistico. La norma non scritta ma attuata da molti, prevede che prima di un trattamento fitosanitario nel proprio appezzamento di terreno, vada comunicato ai confinanti che tipo di trattamento viene effettuato! Puoi andare, anzi è un tuo diritto, chiedere la marca e il principio attivo è stato usato! Poi da lì parte la ricerca per capire gli effetti anche sulle piante e animali
Ok, quindi una volta chiesto cosa cambia? Dovrei chiudermi in casa per l egoismo ed il portafoglio vostro? Perché dobbiamo per forza respirare quelle schifezze e soprattutto perché facciamo tutti finta di niente prendendo sotto gamba il fatto che i tumori (che sicuramente non sono dati solo da quello) prolificano alla grande. Mi fa ridere (per modo di dire) sentire quando viene a mancare un familiare,parente, amico o chi sia per queste malattie, tutti cadono dalle nuvole del tipo...eh ma non ha mai fumato/bevuto. Quello che ci manca è la sensibilità e l attaccamento verso la natura. Siamo troppo distanti da essa il che lo considero pericoloso. Si potrà pur fare agricoltura in un altro modo come si faceva fino a 60 anni fa..?
Cara capisco il tuo sfogo ,ma credo che ci sia una regolamentazione sia xchè usa ,sia x chi confina, la strada è ancora lunga x la consapevolezza il mondo grida verde ma le mani Sele devono sporcare gli altri,vogliamo le fragole a Natale ecc,ho un piccolo orto familiare ,e avrei voluto aprire azienda, ma quando siamo stati li x partire tutte le persone che dovevano venire in pieno campo a acquistare prodotti naturali, si sono scusati dicendo che è scomodo, che e meglio nella grossa distribuzione x le etichette tutto confezionato per benino,in busta o addirittura già cucinato ecc mi spiace ma non siamo né pronti né educati a un mondo sano , mia figlia insegna in un asilo e ti posso garantire che la cultura del cibo non c'è nemmeno a scuola, nonostante nutrizionisti Asl e mille regolamentazioni, vengo da un paese ligure e la nostra terra è difficilissima x mille motivazioni, di famiglia contadina, ma mia nonna vissuta circa due secoli fa mi ha insegnato a vivere di natura e ancora oggi ,seguo le sue regole di rispetto nei confronti di una terra che ci è madre di un mondo dove per avere devi dare ❤
È molto riduttivo trattare questo tema con commenti brevi,nei quali si vorrebbero dire tante cose ma, alla fine, si corre il rischio di creare ancora più confusione. Conosco bene il problema e, sintetizzando molto, posso dire che "chi ti stava avvelenando" in realta, è a sua volta vittima dello stesso "sistema" nel quale ci troviamo tutti. Questo sistema lo può cambiare ognuno di noi con le scelte quotidiane che possiamo fare, ad asempio quando si acquista il cibo. In realtà il "consumatore" (termine orribile!) ha un grande potere che, quasi sempre non viene utilizzato, vuoi per la fretta,la pigrizia, la non conoscenza di un problema.... Posso dirti con sicurezza che, condannare chi stava facendo quel trattamento servirà solo a creare ostilità e altri problemi; il sistema si cambia dal basso, dalla gente comune, da iniziative come quella che hai preso tu Francesca, non aspettiamoci che a cambiare le cose siano le stesse persone che le hanno create! Spero di essere riuscito ad esprimere un pensiero logico...tengo molto a questo argomento che, è importante per tutti e, sarebbe doveroso trattarlo in modo costruttivo. Grazie
Ciao Fabio, grazie. Non ce l'ho con l'operaio che faceva i trattamenti e con nessuno in particolare. Ieri sono dovuta andare via dal mio campo perché impraticabile e ho voluto raccontare la mia esperienza. Continuerò a coltivarlo con amore, curiosità e a studiare e proporre le alternative perché si possa diffondere una agricoltura non distruttiva. un saluto
Ciao, approvo il tuo commento, permettimi di aggiungere che il cambiamento lo hanno effettuato già, è gia in atto, i grandi produttori di porcheria chimica loro hanno cambiato già tutto, l'agricoltura andava benevtanti anni fa, poi arrivano i grandi sapientoni dell'urbanistica e decidono dell'immigrazione, i grandi ingegnieri agronomi che decidono dei trattamenti e integratori da apportare all'agricoltura per trarre il massimo dalle colture intensive....ogni volta che noi esseri umani interveniamo e "cambiamo" il corso della natura....facciamo solo danni....lo so che può sembrare paradossale ma smettiamola di voler cambiare checchessia, ci si doveva pensare prima, ora purtroppo ci sarà da raccogliere i frutti di tutto ciò....scusami per lo sfogo😕🌻
Non avevo nessun dubbio in merito. Ho voluto scrivere perché spesso mi sale la rabbia per quello che sento dire in materia di agricoltura poiché ci sono in circolo una enormità di informazioni sbagliate che vanno a mettere in cattiva luce anche iniziative molto positive come la tua. Sono perito agrario, mi occupo di agricoltura e manutenzione del verde e ho capito ad un certo punto che tutto il sapere tecnico nel suo insieme vale poco. Nel poco tempo libero che ho, mi dedico all'orto, che, porto avanti con gli stessi principi con cui coltivi Tu. Il vero problema da affrontare è che l' agricoltura dovrebbe servire solo per produrre cibo e non profitto come una qualsiasi azienda. Quando in ballo c'è il denaro, tutto sembra diventare lecito purtroppo. In questo momento mi manca tantissimo la possibilità di mandare un messaggio vocale☺
@@fabiogolinelli7462 Ammiro e approvo il tuo pensiero....se mi permetti, un messaggio vocale lo puoi produrre, se hai un programma di registrezione vocale, registri un messaggio, lo salvi come un qualsiasi file poi ne copi il il link nello spazio riservato al messaggio qui....
Grazie per l' informazione....sono un utilizzatore dalle capacità scadenti di questi mezzi di comunicazione....col tempo e la curiosità imparerò cose nuove! Oppure ci troviamo tutti al campo di Francesca e ci facciamo una chiacchierata😜😊
ciao Francesca, sono dispiaciuto nel vederti così inerme. Il mio commento non potrebbe essere edibile... quindi evito. L'unica cosa che ti garantisco e che se dipendesse da me quello che predico da anni #senzavelenisipuò sarebbe legge universale. Forza tieni duro.
Ciao Mauro, ti ringrazio davvero per questo messaggio e per il tuo impegno nel dare il buon esempio: senza veleni si può. Ho visto il video che hai fatto sulle lumache. Anche io faccio così 😉
Che tristezza. Io sono italiano emigrato da 4 anni in Svizzera qui queste cose non si vedono. Come ben sa l'Amico Mauro de gli orti di mauro io ho affittato un pezzettino di terra per fare il mio orto per rilassarmi e mangiare qualcosa di sano quando sono andato in comune per fare richesta la prima cosa che mi hanno detto e che era severamente vietato usare diserbanti ed altre schifezze
@@CASTELLO37 concordo e fai bene a dirlo, ho delle conoscenze che hanno orti pubblici e devono sottostare alla stessa normativa. In citta di Losanna ai piedi di ogni albero da viale o da parco lasciano crescere ogni sorta di erbe fino a farle andare in seme poi le falciano. In questi giorni si possono ammirare papaveri o rosolacci, lupini, calendule, gladioli, margherite quelle lunghe e ogni sorta di ondeggianti graminacee....un caro saluto
Stimo molto l'approccio che hai , tra i vari video che guardo per informarmi i tuoi sono quelli che più si avvicinano alla mia filosofia. Ti ringrazio per quello che fai, resisti sempre.
buongiorno, sono appassionato e ho studiato agraria, fin da ragazzino lavoravo in azienda agricola di mio nonno, molti ettari e molti pesticidi distribuiti sulle varie colture a volte necessari per salvare il raccolto ed il reddito dell'azienda, molte volte però le grandi catene di supermercati, GDO pretendono numerosi trattamenti anche superflui, proprio perché il consumatore finale pretende un prodotto esente da morsi di insetti, malattie post raccolta, perfetti nella forma e nel colore, che altrimenti non si avrebbero senza i "pesticidi" le persone molte volte vogliono e pretendono un frutto PERFETTO ma che sia BIO! e che si conservi settimane nel porta frutta, poi che costi poco e magari fuori stagione! tutte cose che sono contraddittorie....io sto tentando di aprire una vendita diretta di frutta e verdura prodotta con l'utilizzo minimizzato di sostanze chimiche....ma diventa difficile per via del clima e dei numerosi ostacoli (animali selvatici- maltempo- insetti e malattie esotiche) fare si che le spese non superino i guadagni, poi mi giro e vedo tanta gente che parla bene e "razzola" male! che se trova una (cidia molesta) bruco in una pesca pretende un rimborso di un intera cassa come se fosse un problema da quarantena! Impariamo prima a mettersi nei panni dell'agricoltore che per tirare a campare e sfamare i suoi bambini diventa vittima del sistema anche lui! ostacolato da leggi assurde e in conflitto con le multinazionali che gestiscono il mercato e il MONDO.
Ragazzi vi segnalo la petizione NOPESTICIDI, promossa dal gruppo Fb "Nopesticidi" secure.avaaz.org/it/community_petitions/petition_55b5ef34c8650/?fbclid=IwAR0TYsgF_YDKsek7lk7afy73JbFhHeg3wqBViLjQRRnjblcZFkSkETY_6Wc
Una domanda: dici che non sai cos'hanno effettivamente spruzzato ma parli di veleno, danni alla biodiversità ecc. "Non gli ho potuto parlare perché sarei stata investita dallo spruzzo". Ma cavolo, aspetta che finisca e parlagli, oppure rivolgiti direttamente al proprietario, piuttosto che partire subito con un video denuncia (e non sai di cosa) per parlare di veleni, chimica, danni alla biodiversità ecc. La discussione non devi farla con noi, ma col tuo vicino. Sembrerebbe (almeno questo è quel che mi hai passato) un video montato ad hoc per fare vittimismo e like... e credimi, non è che non condivida il tema della salute e del rispetto dell'ambiente.
Il video è un massaggio sincero e il racconto di un'esperienza che ho voluto condividere. Probabilmente il mio vicino ha fatto tutto secondo la legge e le pratiche agricole prevalenti. Non cerco un conflitto con lui, né con nessun altro. Ma metodi alternativi per coltivare e, più profondamente, un modello che possa far stare bene tutti e non distrugga terra, salute e futuro.
Ciao Davide. Ti assicuro che io che ho fatto le riprese, ho avvertito subito un bruciore alla gola e agli occhi. Non abbiamo avuto il tempo né la possibilità di avvicinarci al mezzo. Chiaramente ci informeremo, proveremo a capire cosa è successo. Il video è stato girato e montato in giornata. Il modo in cui è stato editato, ha proprio lo scopo di trasmettere quello che abbiamo vissuto per far riflettere sulla nostra esperienza. Se questo video e la discussione raggiunge più persone possibili credo sia un bene.
Non dovete cambiare l'agricoltura ma dovete cambiare il modo di scegliere la frutta e la verdura. Guardate prima di chiusura cosa rimane sugli scaffali. Merce con qualche difetto. L'agricoltore deve conferire, grazie a questo modo di acquistare della gente, frutta e verdura priva di difetti perché sennò non potrà essere venduta... E commenti come : si l'agricoltore spruzza per raccogliere qualche kg in più e per i soldi son commenti senza sensi.... Inoltre Smettetela di dare contro l'agricoltura italiana. Continuate a comprare banane e chissà che altra frutta da oltreoceano, si perche fa bene ed è di moda... Ma intanto usano prodotti vietati da diversi anni qui in Europa
La gente deve capire che se compri con gli occhi, compri male, lucentezza e colori sono "artificiali", le fragole sono colorate fuori e senza sapore dentro, le insalate durano settimane, quando le nostre li porti in casa dall orto al mattino, e il giorno dopo sono mosce. Sugli scaffali non ci sono difetti (tranne il sapore che è inesistente) e la gente compra. Adesso è la moda dei video sul compost, fatto con frutta e verdure comprate x la maggior parte,ti dicono di mettere le banane, ma nelle coltivazioni di banane si usa il tbz, si bombardano di funghicidi e insetticidi, si usano prodotti chimici x bloccare la maturazione, poi appena arrivano i italia, altri prodotti x sbloccare la maturazione..e la gente le mangia e felice mette le bucce nell orto
Gattobz hai ragione!!! in più aggiungo che il biologico è solo un business io faccio da una vita l'orto è nel mio orto uso solo verderame che biologico e acqua e sapone di marsiglia ho degli ottimi raccolti sia in quantità che qualità ma di sicuro non sono belli da vedere con gli occhi come lo sono quelli degli scaffali dei supermercati. il problema è che la stessa gente che critica l'agricoltura tradizionale è la stessa che cerca il prodotto perfetto, lucido, senza difetti sugli scaffali dei supermercati
salve seguo da un po di tempo i video che lei pubblica e li trovo prezioni come quelli di tanta altra gente che condivide il proprio sapere con noi che siamo la nuova generazione(ho 31 anni e nel mio piccolo mi impegno per coltivare il mio orto, rispettare l ambiente o semplicemente sensibilizzare chi mi sta intorno) ho lasciato un " mi piace" per far si che il video venga condiviso ma è evidente che cio che ho visto NON MI PIACE AFFATTO e ora che noi umani ci svegliamo prima che sia davvero troppo tardi per tutti, e GRAZIE PER IL VIDEO!
Ciao, ti capisco benissimo! Io ho 7.000 metri sulle colline di Verona. Un tempo ero circondata da boschi e prati; da 10 anni i vigneti imperversano. Rispetto ad altre colture, i vigneti necessitano di trattamenti quasi settimanali, se non, quasi giornalieri. In questo clima più arido, necessitano anche di essere irrigati, mentre prima il clima siccitoso non creava danni. Avevo pensato a creare una associazione che acquisisca fondi per comperare più terreni possibili, per limitare le monoculture. Però, non ho trovato ancora la strada.
Quanto ti capisco; il mio vicino fa la stessa cosa e ci asfissia con i suoi veleni che butta nel suo vigneto. L'effetto sulle vie respiratorie é evidente anche qui. Ti seguo
Pienamente d*Accordo ...con Te Francesca !!! E + Urgente ...Dobbiamo Produrre Suolo e Tutelare cosi... La Biodiversita* del Creato ... con Tutte le sue Creature*... Incluso l* Uomo che... Spesso Si" Emerge a Padrone " Del Meraviglioso* Pianeta Terra !! Pensando... Solo Al Dannato... Profitto e Non alle Conseguenze... delle Sue Errate Scelte!! ♡ W La Permacultura !!!
Rispetto la sua scelta di voler fare l'orto completamente biologico (cerco di farlo anch'io), ma chiamare "veleni" i prodotti fitosanitari è sbagliatissimo perché chi è inesperto pensa che sia davvero veleno! anche chiamarli pesticidi è sbagliato perché è una parola storpiata dall'inglese "pests" che significa avversità, ma in italiano la peste è tutt'altra cosa quindi non ha senso... comunque da viticoltore posso dirle che senza usare questi prodotti fitosanitari, sia naturali come verderame-zolfo, che di sintesi, come antimuffe e inibitori fungini, non faremmo la vendemmia poiché le perdite di prodotto sarebbero disastrose...ps. i prodotti di sintesi sarebbero quelli che chiamano "chimici", e anche qui è errato perché in natura tutto è chimico (anche l'acqua poiché è formata da due elementi), perciò i prodotti sviluppati in laboratorio con molecole artificiali sono, appunto, di sintesi e molte volte non sono dannosi per fauna e persone proprio perché sono sviluppati in modo da colpire solo il tipo di avversità incriminato. poi ovvio ci sono anche prodotti che distruggono tutto (ovviamente non sono mai trattamenti che vanno distribuiti sulla coltura, bensì diserbanti/disseccanti) tipo il roundup, con i quali bisogna aver cognizione di ciò che si fa poiché appunto eliminano anche insetti e/o piante buone amiche della coltura
1)il termine "pesticidi" è sbagliato, inventato da una mal traduzione dall'inglese, dove con pests si indicano le avversità da combattere. 2)per forza al momento l'aria diventa irrespirabile, questa sensazione per assurdo è più accentuata se il vigneto è condotto in regime biologico e si impiega solo zolfo. 3)Inoltre molti dei fitofarmaci impiegati in viticoltura hanno un tempo di decadenza talmente rapido che se non viene assorbito dalla pianta, nel giro di poche ore i p.a. vengono degradati dal semplice contatto con i raggi solari Informatevi bene.. siamo quasi nove miliardi.. non bastano acqua di rose e amore per fare crescere le colture
@@gianangelovianello5573 usiamo tutta la sincerità dai... Parliamo e discutiamo... Tu sarai onesto, ma gli altri no... Detto da un giardiniere e perito agricolo
No, io sono un perito in operatore agricolo... Per la precisione in orto-floro, frutticoltore, vivaista e giardinaggio... La zootecnia non è il mio campo e non l'ho mai studiata...
@@gielle30 nel biologico sono ammessi fitosanitari sistemici, ossia che entrano in circolo nel sistema linfatico della pianta o glifosato prima della raccolta... Ciò che differenzia l'agricoltura biologica è che questi non posso essere usati 20 giorni prima della raccolta, a differenza dell'agricoltura intensiva che hanno una carenza di 10 giorni prima del racconto... O del glifosato che si usa anche in agricoltura biologica per grani e riso... L'agricoltura biologica nient'altro è che una certificazione che viene data pagando... Calcola che in media il periodo di carenza di un fitofarmaco sistemico varia dai 50/80 giorni... Ecco spiegato il motivo della frutta e verdura che dura anche svariate settimane dopo l'acquisto... Ed ecco spiegato il motivo di frutta e verdura sempre perfetta al momento dell'acquisto... Non mi addentro oltre in specifiche tecniche
@@francoscalas9512 lo puoi fare poiché, chi non viene definito utilizzatore professionale ovvero chi non ha l'abilitazione all'uso di prodotti fitosanitari, può comprare solo alcuni tipi di prodotti fitosanitari (prodotti che rispecchiano determinati criteri di tossicità) ma in dosi minime e a prezzi più elevati.
@@francoscalas9512 naturalmente se sul balcone si hanno piante e si deve dare del prodotto fitosanitario, raccomando di dare piccole dosi e farlo in orario dove i bambini e le persone in generale sono meno presenti, quindi la sera o la mattina presto. L'ossicloruro di rame e la poltiglia bordolese sono biologici, ma sono considerati pur sempre prodotti fitosanitari. Magari per prevenire le malattie fungine in casa o sul balcone, basta rispettare alcune regole agronomiche limitando l'uso di prodotti fitosanitari.
Volevo solo lasciare qui un appunto per quelli che hanno scritto "ma io uso solo verde rame che è biologico". In realtà da decenni è risaputo che il verde rame è tossico, già nel 1991 l’Unione europea aveva pianificato la messa al bando del verderame entro il 2002, ma come al solito si è andati avanti di proroga in proroga. A livello europeo si sta cercando di diminuire l'uso di questo fungicida. Insomma, a voler essere pignoli non se ne esce, se non usando NULLA: per l'orto di casa si può fare. A livello imprenditoriale bisognerebbe conoscere le sostanze utilizzate e usarle con buon senso (non so bene quale delle 2 cose sia più complicata da farsi...). Buon orto a tutti!
Sono con te , ho lo stesso problema respiro quel veleno e ribadisco veleno da un bel po , poi come ben sai trattano una volta a settimana se non due ed ho la casa con il giardino che naturalmente non posso godermi , persino di domenica alle 10: 00 alle 11:00 cioè non c è nessun limite d'orario . Qui dobbiamo veramente fare qualcosa. Dimenticavo questo enorme vigneto è stato piantato tre anni fa . Mi domando anche come abbiano potuto dare il permesso, essendoci tutte villette quindi zona abitata . Un saluto a te
ciao Francesca, la cosa che puoi fare "subito" é di piantare una siepe a crescita rapida, magari con diversi vegetali, fitta e densa e che raggiunga un altezza di almeno 4 metri. Crei una zona tampone tra il tuo orto e il vigneto
Avevo acquistato un appartamento in periferia a 100 metri da un frutteto. All'inizio sembrava bello e forse anche un po' romantico specie a primavera con tutti quei fiori. Un giorno non sono andato a lavoro ed ero in giardino con il cane, all'improvviso sentii l'odore classico dei veleni. Girai l'angolo e vidi la stessa scena. Rimasi impietrito, non sapevo cosa fare, ho una famiglia. In meno di un mese ho venduto casa, adesso ho anche piu terra e sono più tranquillo. So che tante persone sono andate via. Un vicino la cui moglie si ammalò dopo poco tempo, andò in comune a protestare gli dissero che il contadino aveva degli obblighi ma non so. Quali. Ciao.
Ogigia è normale quando c'è stata la pioggia devono dare i prodotti per evitare la peronospera !!e altre malattie e anche io sulle mie viti da tavola bisogna fare i trattamenti altrimenti addio raccolte talvolta pure le viti ???cmq io sono d'accordo con te !!ma ormai non c'è niente da fare ??questo è il progresso che avanza e per poter andare avanti non ci sono tante alternative ??capisco perfettamente il tuo sfogo sarei così pure io ma oggi giorno in questo tempo ci sarebbero troppe cose da cambiare ??non lo farà nessuno troppi interessi! !!mi sa che dovrai accontentarti! !al limite cerca di non respirare quando passano o metti una mascherina !!!tutti vorremmo la terra di una volta non è più possibile !!!al limite sarà sempre meno inquinato Dell altro di là 😅 👍però poi vedrai che se hai anche viti frutteto i trattamenti vanno fatti il bioesiste solo nelle favole credi a me che ne so !!!ricordi cernobil? ??certo che lo ricorderai io ricordo quel tempo che ci dicevano di non mangiare la verdura foglia larga e che le radiazioni ci sarebbero rimaste fino a quando non saremmo andati via noi quindi moltissimi anni ??e gli aerei nel cielo quelle scie con la pioggia cadono giù e sai cosa c'è 😅😅😅e dove si deposita pure nel tuo terreno 😤😤😤ci vuole purtroppo pazienza come per molte cose ormai !un saluto e una buona serata !!!!!😊😊😊😊☺👍👍🌻
@gianni ciao come non esistono??? Come fa a dire una cosa del genere! Nemmeno la fatica di scrivere fotofarmaci biologici su google ha fatto? Immagino che sia lei " del ambito"
@gianni ciao cioè lei scrive che nn si capisce e viene a farmi la ramanzina perché al posto di fitosanitario ho scritto fitofarmaco? È un bel leone da tastiera anche lei.
A seconda della sostanza applicata, si applicano di norma distanze minime da zone abitate e acque comprese tra i 6 e i 100 metri. Ci sono due cose da evitare: 1. che il vento soffia la sostanza sull'area e 2. che la sostanza viene lavata via con l'acqua piovana e raggiunge queste aree nelle acque sotterranee. Non conosco le regole in Italia, ma in Germania e Svizzera lo sono.
Per quanto riguarda il trattamento a base di rame è fungicida oltre tutto consentito in agricoltura biologica quindi non dannoso per gli insetti. Non capisco tutta questa preoccupazione
Ciao Francesca. Capisco bene il tuo sfogo. Purtroppo il mondo sta andando in quella direzione. Anche se delle valide alternative ci sarebbero, ad esempio nel caso della viticoltura esistono da diverso tempo degli ibridi che danno dei vini ECCEZIONALI,con al massimo 2 trattamenti anno di zolfo(lo zolfo non è dannoso nemmeno x api ecc a differenza del rame) ad esempio cabernet cortis , cabernet carbon , prior , solaris, e tanti altri...il problema è che poi chi ci guadagna? A chi le vendono tutte quelle porcherie di antifungigni sistemici?e poi se la gente non si ammala più scende il pil. Capite dove siamo arrivati? Poi anche i "contadini"........(che fanno a gara a chi spruzza più in alto) hanno le loro responsabilità
Davvero , vi rendete conto dove siamo arrivati??! Pensate che lo scorso anno i campi vicino ai miei non sono stati nebulizzati e interi sciami di api si sono lamentate perché non si può sospendere la nicotina così di colpo. E addirittura in quelle zone si sono accorti che ,la terra 🌎 da piatta sta tornando ad essere tonda .
Fa un po' di puzza, dà un po' fastidio, però non fa male. Per esempio preferite un po' di sano odore di letame oppure un inodore concime chimico azotato? Chiaro, se vicino alle case il letame può dare fastidio, però è meglio di qualsiasi altra cosa. Altra cosa per i trattamenti fitosanitari, rame e zolfo non sono veleni. Hanno delle criticità ma non sono tossici a quelle dosi né per uomo né per selvatici. Rame e zolfo sono ammessi anche dal biologico.
Video interessantissimo e attuale. Complimenti! Io ho una domanda che ogni anno mi sorge sempre più spontanea. Alle elementari ho studiato che ogni anno si dovrebbe cambiare la coltura negli appezzamenti per non impoverire troppo il terreno. Come è possibile che ogni anno. Nel campo davanti casa mia seminino e cresca il Mais? Ho visto sversarci tra i prodotti più strani. Ma soprattutto come è possibile che non crescano infestati oltre al mais? Cosa stiamo mangiando? Parola di Celiaco intollerante al glutine
non per forza ogni anno è necessario cambiare coltura, ma è sconsigliata la monosuccessione per via di parassiti e infestanti. il ''prodotti piu strani'' sono semplicemente prodotti fitosanitari come diserbanti che appunto ostacolano la nascita di erbe infestanti.
DAVIDE TORRISI grazie per la risposta! Ma saranno almeno 10 anni che produce mais. Non 2 o 3. Non voglio dire una cavolata ma come “concime” ho visto versare liquami
@@MatteoPartenope anche io non sono pro alla monocoltura,appoggio pienamente avvicendamenti con colture miglioratrici e da sovescio (leguminose come trifogli,veccia,soia..). Per quanto riguarda i liquami se di origine zootecnica,distribuiti in quantità corrette e nel periodo giusto evitando quindi di inquinare falde e lo stesso terreno, vanno solo a migliorare la situazione infatti possono andare a sostituire o integrare le concimazioni minerali apportando azoto fondamentale per lo sviluppo vegetativo della coltura seminata.
Ciao Matteo, l'avvento dei concimi chimici ha cambiato le abitudini in agricoltura, ma anche se quel terreno continua a produrre la stessa coltura, probabilmente il suolo è allo stremo. Ci sono tante tecniche alternative per produrre in abbondanza rigenerando il suolo invece di distruggerlo. Spero che si diffondano presto. L'assenza di erbe spontanee è dovuta probabilmente all'uso di un diserbante, che purtroppo ha conseguenze sulla salute nostra e dell'ambiente.
Mi dispiace quello che ti è successo Francesca, conseguenze ci saranno anche se difficili da quantificarle. Usare un atomizzatore vicino ad un centro abitato è davvero folle; nel mix oltre a rame zolfo ci avranno messo anche qualche insetticida. Nelle zone del prosecco si sta vedendo i danni provocati al suolo dall'accumulo di rame. La mia unica fonte di inquinamento vicino al mio orto sono alcune macchine ma per ora sembra non se ne possa fare a meno e anche quelle chissà quanti danni alle vie respiratorie procurano. Un altro elemento a rischio inquinamento sono le falde acquifere e li l'agricoltura chimico-industriale ha la sua massima responsabilità. Cosa si potrà fare contro questi grandi interessi economici, a malincuore si potrà fare poco o nulla. Noi continuiamo nella nostre scelte me non solo nell'orto anche nella vita di tutti i giorni: se ci si ammala fermiamoci un giorno in più e non prendiamo quelle schifezze che a lungo andare provocano danni nel nostro organismo.
Francesca ora ti dico cosa è capace di fare il nostro comune d'estate. Invece di fare una manutenzione ordinaria del bordo strada tagliando l'erba incaricano operai che senza grandi protezioni innaffiano con diserbanti (glifosato?). Finito l'effetto l'erba ricresce con veleno in più sul suolo.
ciao pure io so masso cosi oh l orto e il vicino a fatto il frutteto a 5 metri del mio confine e dice che lui e in regola e come tira un po d'aria viene nel mio orto e non so come fare
Eseguire i trattamenti fitosanitari in un vigneto è essenziale affinché il raccolto non venga perso. Se non si eseguono questi trattamenti l' uva va in contro a marciumi e deterioramenti, i quali determinano l' assenza di raccolto, e perciò il fallimento di una azienda stessa. Se invece si eseguono trattamenti fitosanitari biologici (per ottenere un vino bio), i trattamenti bio vengono triplicati, ed il risultato sarebbe pressoché uguale. Il senso umano però dovrebbe fare capire ad un viticoltore che per eseguire un trattamento, non ci deve essere vento, e le dosi di fitosanitari che si spargono devono essere attentamente calcolate. Per concludere questi veleni sono in gran parte bio-degradabili (dopo tot tempo si degradano e non hanno più effetto), e se vengono in contatto con animali o uomini non hanno effetti, solo se ingeriti puri provocano effetti gravi, avvolte quando si tratta le persone circostanti tossiscono anche perché polveri fini vengono alzate dal vento generato dalle turbine. In sostanza la pericolosità di un fitosanitario è determinata da un uso scorretto, e sbagliato di un operatore. Ciao👋
@Mik Gbrt come non è vero? Mi ricordo che mio nonno 20 anni fa usava un prodotto blu, io non uso mai nulla, al max taglio l erba, tipo l anno scorso i fighi non sono venuti, quest anno ciliege perse e fragole insapore...ah le nespole se pur buonissime molte sono venute con la pelle macchiata marrone ... Però visto che io non faccio mai nulla ne acqua ne altro mi sta bene cosi... Magari un domani ci lavoro un pò su, ormai sono tutte abbandonate
questo purtroppo succede anche ai campi biologici che confinano con i cosiddetti tradizionali.Di solito il coltivatore biologico viene favorito da una distanza minima di sicurezza di almeno 6 8 metri ma in cambio deve occuparsi di curare biologicamente le colture del tradizionalista per permettergli di non perdere il suo raccolto.prova con questo metodo,forse il tradizionalista ....si convertirà al biologico vedendo le scarse perdite del suo raccolto
Ciao,io faccio di professione l'agricoltore e apprezzo che quacuno si batta per l'utilizzo di prodotti fitosanitari ecosostenibili e non dannosi alle specie animali e all'uomo,ma,prima di fare un video protesta sul "vicino che crea la nube" ha chiesto al contadino quali prodotti usasse?se sono prodotti ammessi in agricoltura biologia? se l'atomizzatore/nebulizzatore (che oltretutto è uno di quelli che creano poca dispersione,progettati apposita mente) abbia gliugelli anti deriva come la legge prevede e se la suddetta macchina sia statta tarata come si deve?
Carissima signora benvenuta nel mondo del biologico , perché come ha detto lei ogni tel volta che piove questi suoi vicini trattano, quindi molto probabilmente questi sono nel bio. Spero non si meravigli delle cose che ho detto ma la realtà è questa nel mondo della viticoltura in molti casi il bio è più inquinato del convenzionale, Ma sicuramente tanti le diranno il contrario per convenienza perché il mondo oggi gira così.
Purtroppo ciò che hai mostrato in questo video è quello che vivo anche io quasi tutti i giorni, ma domani leggo con calma il PAN e spero di trovarci uno spunto per iniziare finalmente la trasformazione del problema in soluzione ( visto che nel mio caso fin ora parlare con gli agricoltori che spruzzano non è servito a molto ) Grazie per aver raccolto informazioni utili per chi vive queste situazioni. un abbraccio
Bisogna che la politica finalmente si disconnetta dall'economia dei pochi e che torni a tutelare le persone e l'ambiente...e le persone (noi) dobbiamo richiederlo con forza giorno dopo giorno e dobbiamo essere disposti a delle "rinuncie" di cose, a consumare meno, a rispettarci di più. Si può iniziare già da domenica e si deve andare a votare e iniziare a scegliere e decidere che futuro vogliamo! Iniziamo a sollevare la testa!
Ciao Stefano, in effetti il voto lo diamo ogni giorno con i nostri acquisti, anche se siamo sempre meno liberi nelle nostre scelte perché le alternative si assottigliano. Vorrei un partito politico che mettesse al primo posto la fertilità del suolo!
@@boscodiogigia Sono d'accordo con te Francesca, il consumatore ha un gran potere...possiamo SCEGLIERE, anzi, DOBBIAMO scegliere! A volte credo ci si senta come Davide contro Golia, ma se siamo tanti Davide, sto Golia lo possiamo atterrare prima o poi! Ognuno di noi ha la responsabilità e il dovere di fare qualcosa
Alcune considerazioni : 1)l'essere umano deve la sua comparsa alla straordinaria biodiversità del pianeta conseguita dopo miliardi di anni 2) se l'intera umanità avesse accesso alle risorse ambientali così come l'abbiamo noi occidentali il mondo finirebbe alle 24:00 di oggi 3) le attività intensive dell'uomo stanno distruggendo la biodiversità 4) la globalizzazione è un opportunità, si ma per pochi...e quindi ? E quindi io dico che questo modello economico non funziona o meglio non è funzionale all'uomo, va sovvertito ! Non bisogna deregolamentare in nome dei mercati ma al contrario vanno inseriti capisaldi sociali e ambientali stringenti, nessuno ha il diritto su nessuno, ma tutti abbiamo il dovere di lasciare alle future generazioni un pianeta migliore, lo possiamo fare solo con le scelte individuali di tutti i giorni ma anche grazie all'informazione che passa attraverso video come questo...consumare meno e consumare meglio, possibilmente autoprodurre, acquistare solo lo stretto indispensabile e solo prodotti con certificazione ambientale, riutilizzare e non buttare, condividere con altri spazi e beni, rispettare i tempi della natura...ma forse anche incazzarsi e pretendere il cambiamento da chi ci governa...utopia ? Forse, ma qualcosa bisogna fare !
Anche nel mio Giardino delle Bacche è successo, pochi giorni fa... è angosciante il fatto che mi debba preoccupare se lavare o no una fragola, solo perché un contadino ignorante ha invaso accidentalmente(di roba tossica) la nostra proprietà. #nopesticidi#noaiveleni
Non abito in aperta campagna, ma in un centro abitato che però confina con l'aperta campagna dove si fa abbondante uso di diserbanti e chissà cos'altro. Nella zona in cui io vivo, molte case, come la mia, hanno un giardino e magari un appezzamento di terra piccolo o anche piccolissimo ad uso orto. Purtroppo a breve le mie vicine, come tutti gli anni, inizieranno ad usare insetticidi contro zanzare e vespe, che per effetto deriva o per uso diretto, come purtroppo fanno senza scrupoli nei miei confronti, inonderà anche la mia piccola proprietà e il mio piccolo orto. Lo scorso anno ho avuto la fortuna di accorgermene cogliendole sul fatto, dato che, come una di loro mi ha affermato, lo hanno sempre fatto quando io non ero in casa. Il mio pesco era pieno di coccinelle, e lo scorso anno non ne ho viste più. In questo periodo dell'anno, nella zona c'erano moltissime lucciole, e da qualche anno anche queste non si vedono più o se ne vede una o due nel mio pezzetto di terra. Chissà quante volte ho usato le erbe officialis, rosmarino e salvia, pensando che fossero prive di qualsiasi sostanza e invece erano impregnate di insetticida, dato che si trovano proprio vicino alla recinzione, dove l'ho vista spruzzare sostanze. Quest'anno le piantine di pomodoro, che tra l'altro ho piantato seguendo i tuoi consigli , le o messe nel mio giardinetto, in mezzo ai fiori, anche delle piantine nuove di erbe officialis e le patate che ho piantato, perché ho scelto il posto più lontano possibile dalla loro proprietà, in modo da avere meno danno quando useranno le loro sostanze. Mi piace moltissimo seguire i tuoi video, comunichi entusiasmo e amore per la terra. Grazie di questo.
Ciao Margherita, i trattamenti antizanzare sono un altro grave problema. veleni pericolosi arrivano fin dentro le nostre case. Quanto tempo ancora ci vorrà per far capire quanto sia controproducente e pericoloso non lo so. Anche sue questo sto cercando di dare informazioni. Grazie, un abbraccio
Bisognerebbe sapere quale sostanza è stata spruzzata. Ho un piccolissimo orto e mi capita di trattare le piante con verderame e con macerati vari (es. di aglio). Se ci si dovesse basare solo sull'odore e sulle difficoltà respiratorie che causano i trattamenti allora anche il macerato d'aglio potrebbe sembrare qualcosa di dannoso. D'altra parte, per combattere i funghi, è necessario usare un anticrittogamico e il verderame è ammesso in agricoltura biologica; senza usare nessun fungicida, in stagioni come queste, è facile perdere quasi tutto il raccolto (esperienza personale con i pomodori, che soffrono alcune malattie in comune con la vite). Senza argomentare bene una critica si rischia solo di alimentare ragionamenti vaghi e quindi stimolare la diffusione dell'ignoranza.
Non commento l'accaduto perché tu ne sai più di me però voglio dirti che in qualche modo ti sto vicino. Spero che tutto questo cambi perché è inaccettabile e immorale. Ciao Francesca
Scusa ma ti stai sbagliando tutte le macchine irroratrici vengo controllate periodicamente, tra cui quella che ho visto sul video è anti deriva. Secondo vengono utilizzati prodotti come lo zolforamato utilizzato in agricoltura biologica. Informati prima di divulgare informazioni sbagliate.
Ciao Gianluca, il trattamento è avvenuto ieri (venerdì) e in giornata non sono potuta andare a cercare il fattore. Si tratta di un'azienda molto grande. Da lunedì andrò ad informarmi meglio su quello che è successo. Ma da quello che mi hanno segnalato credo abbiano usato qualcosa tipo rame/zolfo e qualche antiperonosporico/antioidico sistemico. Buona domenica
Ti lascio un commento perché mi è spiaciuto vederti abbattuta. Capisco bene la tua volontà e determinazione in una coltura sana e assolutamente libera da trattamenti chimici e immagino quanto può dispiacere vedere ciò che hai ripreso dopo i sacrifici che so benissimo che si fanno per allestire il proprio podere. Al tempo stesso però vorrei dirti di non prenderla così male: non ero li per poter dire cosa ci fosse nei macchinari, ma voglio aver fiducia che qualsiasi cosa abbiano spruzzato non sia di rilevanza tossica se non per microrganismi, batteri ed eventualmente ma solo in minima parte insetti. Io non sono molto per gli allarmismi salutari: è vero che le ciò che mangiamo "più puro è meglio è", ma penso che ci sono limiti entro i quali il nostro corpo può sopportare senza alcun problema. Anche io ho il mio piccolo podere, decine di alberi da frutto sui quali per scelta limito anche al massimo il trattamento di bordolese a inizio primavera e un orto, e accanto ho campi di mais che vengono coltivati con i vari macchinari; sinceramente non mi turbano. E niente, volevo comunque manifestarti la mia solidarietà, incoraggiandoti a non prenderla così male perché è davvero un peccato (sempre che il vicino abbia fatto tutto regolarmente).
Io vivo a poco più di trenta metri e vivo la tua stessa situazione. Io non ho orto ma è impossibile tenere le finestre aperte per i veleni che mi entrano....e come dici ce difficoltà nella respirare e il puzzo che mi entra in casa...sono esausta di tutta qst situazione😮😮
Mi dispiace un sacco!! Capisco il fastidio che dia!! I menefreghisti purtroppo utilizzano le sostanze senza criterio!! Speriamo solo si tratti di prodotti non dannosi o perlomeno ammessi al bio. È una lotta di cui è giustissimo parlarne, ma una legge che vieti le schifezze dannose non viene mai fatta! Gli altri paesi si mobilitano anche per salvaguardare luoghi abbandonati lasciati a piante selvatiche per poter aiutare gli impollinatori, qui nella mia zona invece stanno sempre a tagliare l'erba lungo gli argini del canale, è una cosa che non sopporto, poiché c'è tantissima biodiversità quando l'erba cresce.
io abito in Trentino, in val di NON, la valle delle mele, e qui per 7 mesi i trattamenti con ogni tipo di veleni, funghicidi, insetticidi ,diserbanti, diradanti ecc. sono all'ordine del giorno, vicino a scuole parchi cortili e abitazioni. Si arriva a 25 o più trattamenti, e leggendo le schede tecniche dei prodotti c'è da avere paura. Il regolamento provinciale sull'uso degli antiparassitari sarebbe anche severo e ben fatto, ma le autorità preposte ai controlli, sindaci in primis e agenti di polizia locale si girano dall'altra parte, per questioni di interesse o convenienza elettorale.
Scusate, ma c'è mica nessuno che coltiva qualche vigna? Nessuno che sappia che come minimo zolfo e rame vanno per forza dati contro oidio e peronospora per non perdere tutta l'uva? Non esiste nessun vigneto che non venga trattato. Sono in corso studi per avere vigne che richiedono meno trattamenti, ma ad oggi l'unica alternativa è non avere uva
scusa ora dico un ovvietà magari, o proprio una castroneria e sono quasi sicuro che è una cosa a cui hai già pensato. ma perchè per non limiti il problema con una siepe arborea che vada a chiudere quel lato? con piante alte 3 metri fitte di foglie potresti bloccare il grosso dei prodotti sia in via aerea sia per via radicale e faglia, anzi la concimazione del vigneto fornirà dell'energia alla siepe che potrai convertire in pacciamatura/compost che arricchirà di energia pulita il tuo terreno trasformando un problema in un vantaggio. la mia riflessione deriva dal fatto che loro non smetteranno di usare i prodotti quindi devi trovare la soluzione per coesistere con loro.
Ciao Francesca... visto che ci sono le abitazioni molto vicine, potresti sentire i vigili urbani del tuo comune. Per sapere se può o No n può spargere tutta quella roba. Se No n altro potresti ottenere di conoscere quali sostanze sono irrorare e di essere avvertita prima, se hai qualcosa da da coprire, da proteggere.
Ciao Francesca! Credo che i consumatori, (acquirenti) hanno cmq un certo potere sia non comprando più prodotti che non siano biologici, sia facendo sentire la propria voce tramite petizioni ecc. E poi questi tuoi video (insieme a quelli di tanti altri permacultori) sono educativi e anche questo poi porta la gente a certe scelte, a comprare o coltivare in modo biologici, a votare in un certo modo perché leggi ad hoc siano votate,.. Qualcosa si sta muovendo grazie a gente come te, grazie a ragazzi come Greta Thunberg(se ricordo bene)...i risultati arriveranno vedrai. Continua così, sei un esempio per tutti noi!
Maaaaaaaaaa ...Tu ci campi con l agricoltura???Credo di no...Per fare questo video ci vuole parecchia ignoranza...scusami ma sono 7na agricoltore e con le chiacchiere non si vive
Poi però comprate frutta e verdura provenienti da Marocco, Tunisia, Turchia..... I fitosanitari li utilizziamo anche in Italia ma vi posso garantire che i nostri prodotti sono molto meno " avvelenati " rispetto a molti altri
Sono d'accordo la vera ricchezza è la terra. Anche i vicini usano pesticidi solo per le zanzare. Mi spiace per il bosco a cui ti stai dedicando. Se ti servono firme per una petizione, sono a tua disposizione anche per diffondere l'iniziativa ad altri
Ciao carissima, certo che c'è una legge sulla regolamentazione! Già il fatto che fanno trattamenti quando c'è vento, hai tutti i diritti per chiamare gli organi preposti per il controllo. Il puzzo che sentì è al 90 % del Mancozeb, un anti fungineo con un principio attivo che ha il potere di funzionare due gg prima del trattamento. Incazzati! Fatti sentire insieme ai tuoi vicini! Potrai fare poco, te l'ho dico per esperienza, ma almeno far capire a quello stronzo (scusate) col trattore, che quando c'è vento, non si possono assolutamente fare trattamenti. Capisco che devi far conoscere il problema, ma non stare lì vicino quando spruzzano perché è seriamente pericoloso. Un abbraccio
Se trovi un terreno ai giovani manca soldi_ tempo e voglia. In pratica se allevi le galline da (pulcino sano) a pollo da mangiare ci vuole 4 mesi invece i polli del supermercato sono pronti in 1 mese. Quindi se gli allevi è difficile tenere i prezzi bassi e spesso la gente che compra preferisce guardare il prezzo che la qualità. le mele (bacate) ma sane non le compra nessuno vogliono quelle perfette lucide (finte) con pesticidi. 😢 I supermercati vogliono tanta merce a poco e non aspettano più di tanto i tempi naturali di crescita di animali_ frutta e verdura😢 è questa la ricetta per la fine del mondo per avvelenamento😥😭 comunque per i pesticidi penso che chi li usa sia senza anima e in complotto con farmacie e ospedali Per farti ammalare e poi curarti. uno si deve fare una domanda (se un pulcino è pronto come pollo in un mese e in natura ci vuole 4 mesi che torture e medicinali ci sono nella carne del pollo? ) per esse pronto in un mese ci vuole luci al neon h24 e OGM nei mangimi (così costano meno) medicinali anche agli animali sani perché 80 polli per metro quadrato c'è più diffusione di malattie. Ormoni della crescita e steroidi per crescere più veloce poi sono tutto grasso acquoso e niente carne commestibile perché gli animali ingrassano ma non sviluppano muscoli. Ps solo chi assaggia un pollo sano riconosce la differenza da quello del supermercato
Verissimo Elena, da ragazza ho lavorato in allevamento intensivo di polli. Ero abituata ai polli di fattoria dei miei nonni ma questi poveri animali d'allevamento non avevano niente a che fare con i loro simili campagnoli. Vivevano nei loro escrementi, erano di ossatura debole stipati a migliaia nei capannoni. Mi ricordo che mi sono chiesta se queste condizioni infernali non potessero influire non solo su quei poveri polli ma anche su chi poi li consuma. Da allora non mangio quasi più pollame..
Ciao Francesca Quanto ti capisco....a me succede la stessa cosa...sono in veneto,se chiami chi di competenza non ha mai tempo....o scaricano barile. Ci sono delle distanze da rispettare come pure trattare senza vento ...ma se ne infischiano proprio...che tristezza....
Difficilmente le denunce e lo scontro diretto portano a qualcosa. Dovremmo superare le contrapposizioni e organizzare un nuovo modello agricolo (ed economico). Lo so che è un sogno, ma ci spero ancora!
Io sapevo che è chi fa "biologico" a dover stare 10 metri nel suo terreno. Ad esempio due campi di mele vicini uno bio euno no quello bio non dovrà raccogliere le mele adiacenti al campo non bioper mantenere il prodotto bio. Così mi era stato spiegato in soldoni
Ciao Francesca, considerando che il problema ad oggi persiste e non cambierà da un giorno all'altro, perché non provi a costruire una sorta di muro verde? Certo, bisognerebbe considerare le dimensioni del tuo campo non solo in rapporto a quanto spazio dovresti "sacrificare" ma anche in relazione all'orientamento e all'ombra che questa barriera produrrà, ma se hai la possibilità di farlo, questo di permetterebbe di stare non dico al sicuro ma quasi. Il mio consiglio è di utilizzare sia alberi che arbusti in questo ordine (partendo dal lato esterno a contatto coi veleni verso l'interno): alberi bassi dai 3 ai 6 metri (come i sambuchi) che si dovranno prendere la maggior parte dei veleni; subito dopo quanto più vicino possibile magari anche creando una sorta di collina sia per rendere quanto più alta possibile la seconda fila di alberi (cipressi o eucalipti, magari) che potrà intercettare i venti più alti ma anche per permettere alle radici di condividere lo stesso spazio; e poi continuando all'interno con alberi medio - bassi, poi bassi ed infine degli arbusti che andranno a chiudere completamente la barriera. Sarebbe anche interessante lasciar crescere delle piante rampicanti come l'edera ad esempio che andranno ulteriormente a chiudere tutti i passaggi dei veleni all'interno. Forse, l'unica arma che abbiamo contro questo tipo di episodi è proprio la difesa... sono curioso di sapere la tua. Un saluto, a presto
Se c'è anche una fonte di acqua rivolgiti ai carabinieri della forestale in quanto ci potrebbe essere anche un avvelenamento delle risorse idriche in base ai prodotti usati
Qualcuno qui si rende conto quanto sia in crisi il mondo della viticoltura in Italia? Con quante malattie e insetti, viti e ed agricoltori debbano combattere per fare del vino? Preferite comprare del buon vino solubile proveniente dalla Cina? Prima cosa, un video del genere nasce solamente per alzare un polverone, e per non fare niente di costruttivo, senza nulla togliere all ottimo montaggio e sceneggiatura. Secondo, non sa neanche che prodotti stava dando. Quindi probabilmente stava semplicemente dando dello zolfo, o del rame, che in un vigneto (non nelle quattro piante di vite che si hanno in giardino) è indispensabile per garantire, non solamente un raccolto, ma anche la sopravvivenza della vite. Aimè il principale problema in questo casi è L ignoranza, da parte di tutti. Dal consumatore all agricoltore, da quello che pianta due piante di fragole in giardino, a quello che ha migliaia di ettari di terreno. Mancano persone in grado non solamente di porre un problema criticando un altro, ma di risolvere il problema senza neanche nominare L’avversario.
... La faccio breve: Basta non acquistare presso la grande distribuzione, ma direttamente dal produttore al giusto prezzo... le persone "corrono" ad acquistare "Il sottocosto" piuttosto che il 3x2... Magari non sapendo che il loro risparmio corrisponde ad un minore guadagno per il produttore e non ad una rinuncia di parte del guadagno della grande distribuzione (la quale ha affinato tecniche d'asta veramente deplorevoli )... Il mio orto pur essendo intercluso, fortunatamente non ha di questi problemi.... A tutti dico di non subire e consiglio di vendere il terreno e acquistare in luoghi che l'economia "corrente" definirebbe depressi.... Coraggio Francesca!!! 🤗
Grazie del sostegno Ros. Il discorso sugli acquisti consapevoli è prioritario, dobbiamo ridare valore al cibo. Intanto mi informerò su cosa hanno spruzzato vicini al Bosco di Ogigia. E' stata una brutta esperienza. Spero non abbia fatto troppi danni a insetti e piante che ospito nel campo. Buona domenica a te!
Il video non ha bisogno di commenti, parla da sè. Per info: l'agricoltore che ha usato i veleni o qualsiasi altro prodotto antiparassitario e o anticrittogamico ha l'obbligo di avere il registro dove segna tutti i prodotti che ha utilizzato, inoltre deve avere anche il patentino per usare tali prodotti. Qui devi trovarti un bravo avvocato e inoltre molte regione non so la tua vietano con legge regionale i trattamenti durante i periodi di fioritura per evitare di ammazzare le api (anche se le api le ammazzi anche fuori dal periodo di fioritura in quanto vanno a prelevare dalla linfa degli alberi per produrre la propoli e dagli escrementi degli afidi gli zuccheri per produrre la melata, che non è il miele). Eccetto la Liguria, alcune regioni hanno anche previsto delle sanzioni amministrative per chi irrora veleni durante il periodo di fioritura. Ti serve un bravo avvocato, e prova a bloccarli con un provvedimento EX lege 700 che l'avvocato di spiegerà cosa è (se è un bravo avvocato). NON TI FERMARE.... FAI VALERE LE TUE RAGIONI CON OGNI MEZZO PERCHè PER I POLITICI REGIONALI I VOTI VALGONO PIù DELLA NOSTRA SALUTE.
Io abito in una zona di campagna e noto che sono gli agricoltori i primi a non aver rispetto per l'ambiente e le conseguenze dei prodotti che usano, consapevole che il lavoro della terra non paga...ma le conseguenze di quello che mangiamo, beviamo, respiriamo lo stiamo già pagando!!!
Purtroppo se non si fanno questo tipo di trattamenti, purtroppo al coltivatore resta poco che niente... Con queste condizioni meteo gli attacchi fungini sono all' ordine del giorno, e capite bene che un viticoltore che lascia la vigna non trattata, è difficile che a ottobre riesca a vinificare qualcosa di buono... L'unica soluzione per diminuire un po' la deriva è usare atomizzatori a recupero, ma ovviamente hanno un certo costo. Per quanto riguarda il trattamento avranno usato un qualcosa di copertura ( rame/zolfo) e qualche antiperonosporico/antioidico sistemico
Dio mio che rabbia. Vedere tutta quella roba chimica sparsa per il terreno mi ha messo una tristezza interiore che conosci bene. Io vivo in Sardegna, in un paesino del centro che più centro non si può. Sono fortunata in questo perché i terreni e le campagne qui vicino usano solo stallatico per le proprie piante, o addirittura nulla perché aree non utilizzate -quindi verde puro di soli alberi quali ulivi, cipressi e querce-. Sono circondata da piante selvatiche e graminacee, posso raccogliere tranquillamente funghi in autunno o in tardo inverno con il primo sole, salto di gioia quando vedo tante coccinelle in quanto sensori di aria pulita e salubre (nonché grandi mangiatrici di afidi per le mie rose :D). Nel mio piccolo, se ho degli insetti infestanti che mangiano o distruggono i germogli delle mie piante, spruzzo una miscela di acqua e poche gocce di olio di melaleuca (alloro, timo, menta, etc, sono tutte piante che andranno a finire nei miei piatti), e qualche mese fa ho piantato molti semi di Cosmos essendo tra le principali fonti di cibo per farfalle e api. Noi nel nostro piccolo facciamo tanto, ma la paura di un'invasione chimica è sempre dietro l'angolo, qui soprattutto. La superficialità di molte persone è dannosa, e inconsciamente ci stiamo avvelenando.
Nel mio orto e sulle poche vigne che ho uso poltiglia bordolese o solfato di rame. Nelle colture intensive si sa che non è così...ahinoi. I "sistemi naturali" è impossibile attuarli per i troppi interessi che ci sono sotto.
Mi dispiace tantissimo quello che ti è successo a te e pure al tuo progetto. Quando impareremmo gli umani a lavorare senza chimici, senza fare male a la natura... altro mondo è possibile! Forza dalla Galizia!
Ho letto nei tuoi occhi la tristezza,il dolore,dopo anni di sacrificio è tutela per la biodiversità del tuo orto.In qualche minuto forse anche inconsapevolmente,viene interrotto il proprio lavoro in maniera cosi violenta,con tutte le conseguenze per la nostra salute che noi tutti conosciamo!!In poche parole,oggi ci stiamo avvelenando con le nostre stesse mani.Purtroppo ci troviamo a dover fare i conti con la peggiore delle guerre...L' IGNORANZA!!Per quanto mi riguarda,sè la legge ammette ignoranza cioè,dare permessi per alla vaporizzazione di funghicidi adiacenti alle proprie abitazioni,cosa che si ripeterà tutti gli anni,ci sia ben poco da fare.Estremizzando il peggio,tra associazioni,petizioni,avvocati,ecc...,ci vogliono un sacco di energie per sostenere questo genere di cause,sopratutto in italia!Nel fratempo tu inali pesticidi,funghicidi,le tue falde acquifere sono inquinate,ti potresti imbattere in qualche infezione polmonare,ecc...Mi spiace veramente!!
L'ignoranza potrebbe essere superata, ma mi sembra che tanta gente non voglia proprio sentire punti di vista diversi dal proprio e chiudono le orecchie. Mi sembra che si stia perdendo la capacità di ascoltare e dialogare :(
Presumo di no,se solo oggi è stato lanciato il video denuncia,da parte di Francesca.Poi mi farebbe piacere che tù provassi a passare nella mia playlist sulla plasticomania,per farti verificare quanti quintali di plastica raccolgo nelle spiaggie,come fai anche tù!?
Insomma... Tutto giusto, tutto condivisibile... Ma hai un terreno accanto ad un ampio vigneto, non puoi aspettarti nulla di diverso. Qui c'è lo stesso problema. Puoi fare una sola cosa... Metterti d'accordo con il tuo vicino. Solitamente un compromesso si trova. Quello che mi rattrista, oltre alla vicenda in sè (ci mancherebbe), sono gli indignati del web qui sotto che vanno predicando azioni legali e raccolte firme. Siamo tutti liberi di coltivare in modo sano, ma le altre persone, con idee diverse dalle nostre, sono altrettanto libere di utilizzare metodi più "tradizionali", per quanto sbagliati dal nostro punto di vista. Obbligare qualcuno ad abbandonare un metodo che magari utilizza da anni è un'azione violenta tanto quanto quella di chi spruzzando il suo campo contamina i nostri orti. Ma allora, invece di indignarsi, non basta riscoprire un po' di umanità e andare a suonare al campanello del vicino per fare due chiacchiere? Troppo comodo aspettarsi che gli altri siano sempre dei mostri.
Il dialogo è la prima cosa che cerco nella mia attività di informazione e condivisione delle esperienze. Credo che il diritto ad aria, acqua e terre pulite, dovrebbe essere più importante di quello ad inquinare. Questo richiede una modifica profonda della nostra organizzazione sociale. Non saremo io e il mio vicino a poter cambiare le cose, ma certo confrontarci con gentilezza sarebbe un buon inizio.
Gli agricoltori non si divertono a fare i trattamenti....costano tantissimi soldi e sono necessari per arrivare alla vendemmia!ci sono distanze da rispettare ,patentini da acquisire e ci sono delle camice insegne obbligatorie da applicare molte ore prima del trattamento con la data del trattamento ,le sostanze attive e il tempo di rientro o carenza!detto ciò è giusto rispettare i confinanti ed evitare fonti idriche scuole ecc ecc però un minimo di tutela verso noi che viviamo di quella poca rendita che ci da la terra... Credo ci voglia rispetto reciproco ... Da parte nostra nell evitare orari di punta e da parte del confinante a non piantare un orto a due metri dal vigneto
Sai come è loro stanno lavorando e se non proteggono le viti, questo anno non guadagnano nulla, comunque non é detto che siano sostanze nocive perché irritano possono essere anche cose naturali, io penso che ti abbiano aiutato a proteggere anche le tue piante spruzzando quelle sostanze
Caro Giuseppe allora in Italia rimane soltanto una cosa da fare, smettere di produrre le nostre eccellenze e importare tutto da paesi dove non ci sono regole perché tanto è quello che pian piano stanno facendo
aaaallora carissimi, da futuro agricoltore diciasettenne sono anch'io preoccupato ma per un motivo forse un po' diverso da quello per cui lo sei tu; mi preoccupo infatti perché la colpa è sempre e comunque "dell'agricoltore cattivo che fai i trattamenti e che vuole uccidere il mondo". Forse non è chiaro un passaggio però, l'agricoltura di oggi per poter sopravvivere deve rispondere ad una domanda da parte del mercato che richiede questi trattamenti che se non vengono effettuati possono causare una perdita di competitività da parte dell'azienda agricola; te dici che per questo trattamento ti sembra di aver perso una parte di biodiversità del tuo orto, ecco, l'agricoltore in questione avrebbe potuto potenzialmente perdere decine di migliaia di euro se non avesse effettuato quel trattamento, ripeto decine di migliaia di euro; l'agricoltura costa, serve passione per portarla avanti perché le soddisfazioni economiche sono ben poche. Detto questo chiedo a te e a tutti coloro che se la prendono con un settore che ha già molte difficoltà a stare in piedi di cominciare a capire che per cambiare l'agricoltura bisogna cambiare la domanda a cui questa deve rispondere, l'estensione media delle aziende agricole italiane è di 8,4 ettari, è un'estensione molto piccola ed è quindi impossibile che sia l'azienda ad imporsi sul mercato; ciò che può far cambiare l'agricoltura italiana è quindi la domanda del consumatore, non l'agricoltore. Questo è ciò che penso io
Il problema è a monte. E siamo tutti nella stessa barca. Però ho una critica. Il tuo orto, se confinante con contadini che usano la chimica, non è bio. Scusami, ma questo è il problema. Prodotti tipo i tuoi, venduti come bio con prezzi altissimi. A me sembra contraddittorio, per usare un eufemismo. Cosa ne pensi? Un abbraccio. Ti seguo con calore umano
Ciao Francesca, prima di tutto auguri per un nuovo anno colmo di serenità. Premetto che sto cercando di crearmi un orto in condivisione.... con lumache che apprezzano cavoli ed insalate uccellini pazzi per le fragole ecc. ecc. e questo mi fa solo apprezzare di più quell poco che riesco a portarmi in tavola. Però dobbiamo cercare di non essere "ipocriti": Io e la mia famiglia campiamo con circa 1500 euro al mese, e se una volta voglio bere una bottiglia di vino (come per natale) vado al discount e la compro per meno di 5 euro, cosi' faccio per l'olio di oliva che pago 4 euro o per le arance, le mele o la pasta fatta con grano chissà come coltivato. Capisco che forse sono io e quelli come me che permettono di usare veleni per fare un vino a 5 euro o un olio extra vergine a 4. Ma Ti assicuro che berrei molto più volentieri un sassicaia "bio" da 200 euro a bottiglia e che condirei la mia insalata con un EVO dei colli fiorentini da 20 euro al litro ma non posso. Quindi in risposta alla tua domanda "Cosa fare perche non si spargano veleni in quel modo" Le soluzioni possono essere: 1° Controllare i consumi dei poveri. Niente vino, niente olio di oliva, niente carne, ecc. Perche se non si usano concimi e trattamenti chimici tutto questo avrebbe costi insostenibili per i poveri. 2° Io abito nella campagna toscana e consumo tutto a Km. 0 tu abiti a Milano e ti mangi ??? tu che stai in val d'aosta non vedrai un arancio un oliva o un pomodoro tu che stai in senegal in norvegia o in pakistan mangi solo ??? Secondo me è tutto molto complesso, è chiaro che cosi' non si può pensare di andare avanti all'infinito, ma dobbiamo pensare tutti a ciò che siamo disposti a fare per cambiare? Tu saresti disposta a bere un vino semi bio semi polvere per permettere a uno come me di fare altrettanto, oppure chi ha 2 soldi solo bio e chi è povero solo polvere Saresti disposta a permettere al tuo vicino di coltivare un pezzetto del tuo orto? Saresti disponibile a dividere il tuo cibo con un milanese o un romano o chicchessia che non può avere un orto. P.S. Questo vuole solo essere un commento, hai un canale meraviglioso e ti seguo sempre con piacere, se ci fossero al mondo tante persone come te sicuramente staremo meglio e saremmo tutti più felici. Continua cosi' e di nuovo Auguri.
IN ALCUNI POSTI CI SONO GLI ORTI SOCIALI E ALTRE INIZIATIVE SIMILI CHE PERMETTONO IN COLLABORAZIONE COI COMUNI DI COLTIVARSI UN ORTICELLO E MANGIARE BENE.CHISSÀ CHE NON NE ESISTANO O NON SE NE POSSANO CREARE ANCHE NEL TUO PAESE.TE LO AUGURO DI ❤ !
Ti capisco,sono venuta a vivere in campagna per coltivarmi in maniera sana il mio orto,frutteto ma sono circondata da campi coltivati con orticole varie,patate,basilico,ecc.Molte volte sono li che sto lavorando e non curanti aprono i loro alettoni e giù di veleni,ho provato a parlarci ma ho trovato solo arroganza,ignoranza alla fine ti rispondono che loro devono lavorare e di non rompere.Ho chiesto ai vigili mi hanno detto che è così in campagna,bisogna avere pazienza.
Buon pomeriggio. Da quasi agronomo e da utilizzatore abilitato per prodotti fitosanitari convenzionali e biologici, posso dirti che la nuova norma del 2015 prevede che i trattamenti fitosanitari siano svolti ad una distanza minima di 30 metri da luoghi pubblici, parchi e abitazioni, per prodotti molto tossici. A 10 metri per prodotti tossici. Prima di un qualsiasi trattamento, almeno 48 ore prima, deve essere segnalato il trattamento con apposita segnaletica. Puoi far valere i tuoi diritti chiamando l'ASL o le forze dell'ordine. Buona giornata e per qualsiasi altra info contattami: facebook.com/agricolabio.treluci/
ho tante cose da dire ma non so come dirle! il vicino ha tutto il diritto a fare trattamenti alla vigna, la legge consente un numero massimo di trattamenti all'anno e se ti è capitato un vicino bravo non ci sono problemi! tutto questo "veleno" è molto meno di quanto pensiamo! quell'attrezzo li è un atomizzatore (uno spruzzino gigante per intenderci) la dose utilizzata è bassissima (siamo sui 0,75 litri per ettaro!) Al giorno d'oggi non è più pensabile un'agricoltura senza nessun tipo di trattamento, un'agricoltura estensiva nella quale metà del prodotto viene gettato perchè mangiato da lumache o distrutto da altri insetti strani. saremo sempre di più nel mondo ed avremo sempre più fame! anche nel nostro piccolo dobbiamo imporci di sfruttare al meglio il nostro spazio! anche le piante sono esseri viventi, si ammalano pure loro come noi e hanno il diritto ad essere curate! se la vigna si ammalava, moriva tutto e dovevan rimmetterla nuova? sai quanto lavoro? sai quante macchine al lavoro? sai quanto smog? ecco non accusiamo un agricoltore solo perchè ha fatto un trattamento! a la prossima volta che il vicino fa i trattamenti è meglio se non stai li. sei entrata nel vigneto e penso che ciò sia pure vietato
Ciao Francesca, mi turba moltissimo vedere quelle scene, dove anche i campi sono messi al servizio del soldo e ahimè attraverso un'ignoranza spaventosa e ridicola. Credo che ormai ciò che bisogna fare è sollevare consapevolezza. L'obiettivo dei permacultori non è più provare che la permacultura funzioni, ma piuttosto diffondere il fatto che funzioni e far arrabbiare le persone, far vedere loro che con il biologico si può sfamare il mondo ma che allo stesso tempo ciò non è pensabile quando intere distese di campi sono gestite da multinazionali. Dobbiamo far capire alle persone il potere che hanno. Ci rendiamo conto di quante persone possiedono un giardino e lo usano solo per tagliare il prato? Iniziamo a diffondere il messaggio, invogliamo le persone a coltivare il proprio cibo: la rivoluzione deve partire dal basso. Quindi io ti consiglio di fare dei video in tal senso (anche se già lo hai fatto). Oppure si potrebbe fare una discussione su come far penetrare le nostre conoscenze a chi ancora la sensibilità non ce l'ha, perchè questo è il punto fondamentale.
Ciao, con i video del Bosco di Ogigia cerco proprio di fare quello che dici, mostrare le alternative e le possibilità. Una discussione per pensare a come raggiungere chi non si è posto questi problemi sarebbe molto importante.
Stai tanto attenta cara...si tratta di fitofarmaci..io ho il patentino per passarli ma non voglio utilizzarli sono super nocivi per noi e per l ambiente...non respirare nulla...davvero attentissima... facendo una ricerca sui fitofarmaci puoi trovare le sezioni per le varie piante...molti fitofarmaci possono essere utilizzati solo per determinate culture..se cerchi fitofarmaci per vigneto molto probabilmente puoi farti un idea su quello che hanno usato e se può causare malori afli uccellini e agli insetti utili..
Ringrazio tutti coloro che mi hanno mandato consigli sull'accaduto, ringrazio anche chi mi ha criticato. Ho scritto un articolo dove ho raccolto suggerimenti per affrontare situazioni simili 👇
✔ www.boscodiogigia.it/2019/05/26/pesticidi-norme-che-ci-difendono/
Ma, non si può agire legalmente in qualche modo?
C'è un gruppo che si chiama NO PESTICIDI su facebook che è abbastanza attivo sull'argomento. facebook.com/groups/1629235214025737/
Ha raccolto anche delle firme per la causa.
Qui in Salento, non ne parliamo, tra le viti e gli ulivi... -_-
@@da7308 Ciao Davide, conosco il gruppo e per fortuna si sta impegnando tanto per cambiare la legge. Sono stata in Salento e ho visto la situazione, è drammatica. Anche i dati sulla salute della popolazione sono preoccupanti ed evidenziano come l'ambiente inquinato provochi danni seri alle persone :(
@@boscodiogigia si, ho visto i video realizzati sulla xylella.. infatti ti ringrazio per l'attenzione che dedichi a questa causa!
Chiamare la polizia municipale sezione ambiente
Salve, mi sono imbattuto in questo video. Capisco la causa che lei porta avanti della sostenibilità, su cui si basa anche il suo lavoro da youtuber, ma non crede che sia stata troppo superficiale? Ho letto che lei è giornalista, ecco, perché non si è informata se il vigneto è condotto in modo biologico o convenzionale? Perché non ha chiesto che trattamento stavano facendo e con che sostanze? Perché non spiega il motivo di quei trattamenti? Facile appoggiare la causa della sostenibilità per fare visualizzazioni. Non ci dimentichiamo che in agricoltura come in qualsiasi altro settore bisogna fare reddito, e quel agricoltore sicuramente ha fatto degli investimenti. Io credo che il problema c'è, e va affrontato, non così però, arrivare a conclusioni semplici e far passare un messaggio sbagliato e diffamatorio per il settore agricolo danneggiando anche le persone che ne fanno parte. Saluti.
Quanta ipocrisia nei commenti !!!!! Premetto che mi dispiace x te perchè mi sembri una brava persona, e ti vedo molto dispiaciuta,premetto anche che io non ho mai fatto agricultura da reddito ma solo a livello famigliare.. Ma chi ha meno di 50 anni, deve fare un grande MEA CULPA!!! sono 30 anni che i giovani hanno abbandonato l agricultura,si sono imborghesiti, vogliono il prodotto bello lucido, bello colorato,che si conserva x giorni e che costa poco... e poi però non si devono usare pesticidi insetticidi conservanti vari, ma cosa avete nella testa?? credono nel prodotto bio si butta un seme e si raccoglie il frutto bello e sano dopo 2 mesi.. Ma smettela di dipendere da questi supermercati, prendetevi una zappa e producetevi il vostro cibo....si bello, però la terra è bassa, bisogna stare accucciati, il letame puzza, si perde tanto tempo nell orto, nel tempo libero meglio fare shopping, andare al cinema andare allo stadio, in bicicletta...questi sono i risultati..SVEGLIATEVI
Nel mio discorso e qll che ho sentito nel video non c'è nessuna ipocrisia. Io purtroppo non ho la possibilità di avere un orto e non me lo posso coltivare nemmeno in casa perché mini appartamento. Sono anni che vado a km 0 e/o bio e con qst le mie preoccupazioni non sono da sottovalutare. Visto che dove abito ho vigneti ovunque e fronte casa....ma non è qll il problema e che danno in continuazione veleni pericolosi per la salute e se ne straffottono se passano persone per una passeggiata, bambini che giocano nel parco ecc..ecc.. Se per te è nella normalità tutto qst per me no!!!! Con le coltivazioni intensive ci stanno avvelenando l'aria come tante altre cose" smog,industrie,qls oggetto usa e getta e un'infinita di cose....
@@ceciliaandreis6631 il bio non esiste !!!! La vite soffre l oidio e la peronospera, le trattano nelle coltivazioni con zolfo e rame, AMMESSI nel bio ,come decine di altri prodotti , il rame e lo zolfo cosa hanno di bio???? sono ammessi semplicemente perchè in agricoltura da reddito senza quei 2 elementi non vai da nessuna parte. Inoltre, senza fare nomi, ma le uve da tavola + famose, + pubblicizzate che riempono i nostri mercati, sono quelle meno resistenti a questi funghi. Stesso discorso con le mele, le più famose nei nostri mercati ,sono quelle meno resistenti alla ticchiolatura, perciò se al mercato li vedi belle grosse, lucide colorate sappia che hanno subito decine di trattamenti, un abbraccio, una buona domenica e scusami se ti ho annoiato
Ortofino concordo su tutto.
Per ortofino... hai perfettamente ragione....sei un grande.....
Io ho 34 anni e faccio il mio orto bio la verdura che compri a meno che bmnon sia Bio fa schifo e sa di niente
Ciao Francesca!A marzo ho fatto il corso per il patentino per l'uso dei trattamenti fitosanitari, cio serve agli operatori che lavorano nel settore agricolo e florovivaistico. La norma non scritta ma attuata da molti, prevede che prima di un trattamento fitosanitario nel proprio appezzamento di terreno, vada comunicato ai confinanti che tipo di trattamento viene effettuato! Puoi andare, anzi è un tuo diritto, chiedere la marca e il principio attivo è stato usato! Poi da lì parte la ricerca per capire gli effetti anche sulle piante e animali
Grazie mille Vincenzo. Mi attivo 👍
In realtà una cosa del genere è vietata dalle direttive europee. Comunque di solito usano glifosato o piretroidi, che fanno non male, ma malissimo.
Ok, quindi una volta chiesto cosa cambia? Dovrei chiudermi in casa per l egoismo ed il portafoglio vostro? Perché dobbiamo per forza respirare quelle schifezze e soprattutto perché facciamo tutti finta di niente prendendo sotto gamba il fatto che i tumori (che sicuramente non sono dati solo da quello) prolificano alla grande. Mi fa ridere (per modo di dire) sentire quando viene a mancare un familiare,parente, amico o chi sia per queste malattie, tutti cadono dalle nuvole del tipo...eh ma non ha mai fumato/bevuto. Quello che ci manca è la sensibilità e l attaccamento verso la natura. Siamo troppo distanti da essa il che lo considero pericoloso. Si potrà pur fare agricoltura in un altro modo come si faceva fino a 60 anni fa..?
Cara capisco il tuo sfogo ,ma credo che ci sia una regolamentazione sia xchè usa ,sia x chi confina, la strada è ancora lunga x la consapevolezza il mondo grida verde ma le mani Sele devono sporcare gli altri,vogliamo le fragole a Natale ecc,ho un piccolo orto familiare ,e avrei voluto aprire azienda, ma quando siamo stati li x partire tutte le persone che dovevano venire in pieno campo a acquistare prodotti naturali, si sono scusati dicendo che è scomodo, che e meglio nella grossa distribuzione x le etichette tutto confezionato per benino,in busta o addirittura già cucinato ecc mi spiace ma non siamo né pronti né educati a un mondo sano , mia figlia insegna in un asilo e ti posso garantire che la cultura del cibo non c'è nemmeno a scuola, nonostante nutrizionisti Asl e mille regolamentazioni, vengo da un paese ligure e la nostra terra è difficilissima x mille motivazioni, di famiglia contadina, ma mia nonna vissuta circa due secoli fa mi ha insegnato a vivere di natura e ancora oggi ,seguo le sue regole di rispetto nei confronti di una terra che ci è madre di un mondo dove per avere devi dare ❤
È molto riduttivo trattare questo tema con commenti brevi,nei quali si vorrebbero dire tante cose ma, alla fine, si corre il rischio di creare ancora più confusione.
Conosco bene il problema e, sintetizzando molto, posso dire che "chi ti stava avvelenando" in realta, è a sua volta vittima dello stesso "sistema" nel quale ci troviamo tutti.
Questo sistema lo può cambiare ognuno di noi con le scelte quotidiane che possiamo fare, ad asempio quando si acquista il cibo.
In realtà il "consumatore" (termine orribile!) ha un grande potere che, quasi sempre non viene utilizzato, vuoi per la fretta,la pigrizia, la non conoscenza di un problema....
Posso dirti con sicurezza che, condannare chi stava facendo quel trattamento servirà solo a creare ostilità e altri problemi; il sistema si cambia dal basso, dalla gente comune, da iniziative come quella che hai preso tu Francesca, non aspettiamoci che a cambiare le cose siano le stesse persone che le hanno create!
Spero di essere riuscito ad esprimere un pensiero logico...tengo molto a questo argomento che, è importante per tutti e, sarebbe doveroso trattarlo in modo costruttivo.
Grazie
Ciao Fabio, grazie. Non ce l'ho con l'operaio che faceva i trattamenti e con nessuno in particolare. Ieri sono dovuta andare via dal mio campo perché impraticabile e ho voluto raccontare la mia esperienza. Continuerò a coltivarlo con amore, curiosità e a studiare e proporre le alternative perché si possa diffondere una agricoltura non distruttiva. un saluto
Ciao, approvo il tuo commento, permettimi di aggiungere che il cambiamento lo hanno effettuato già, è gia in atto, i grandi produttori di porcheria chimica loro hanno cambiato già tutto, l'agricoltura andava benevtanti anni fa, poi arrivano i grandi sapientoni dell'urbanistica e decidono dell'immigrazione, i grandi ingegnieri agronomi che decidono dei trattamenti e integratori da apportare all'agricoltura per trarre il massimo dalle colture intensive....ogni volta che noi esseri umani interveniamo e "cambiamo" il corso della natura....facciamo solo danni....lo so che può sembrare paradossale ma smettiamola di voler cambiare checchessia, ci si doveva pensare prima, ora purtroppo ci sarà da raccogliere i frutti di tutto ciò....scusami per lo sfogo😕🌻
Non avevo nessun dubbio in merito. Ho voluto scrivere perché spesso mi sale la rabbia per quello che sento dire in materia di agricoltura poiché ci sono in circolo una enormità di informazioni sbagliate che vanno a mettere in cattiva luce anche iniziative molto positive come la tua.
Sono perito agrario, mi occupo di agricoltura e manutenzione del verde e ho capito ad un certo punto che tutto il sapere tecnico nel suo insieme vale poco.
Nel poco tempo libero che ho, mi dedico all'orto, che, porto avanti con gli stessi principi con cui coltivi Tu.
Il vero problema da affrontare è che l' agricoltura dovrebbe servire solo per produrre cibo e non profitto come una qualsiasi azienda.
Quando in ballo c'è il denaro, tutto sembra diventare lecito purtroppo.
In questo momento mi manca tantissimo la possibilità di mandare un messaggio vocale☺
@@fabiogolinelli7462 Ammiro e approvo il tuo pensiero....se mi permetti, un messaggio vocale lo puoi produrre, se hai un programma di registrezione vocale, registri un messaggio, lo salvi come un qualsiasi file poi ne copi il il link nello spazio riservato al messaggio qui....
Grazie per l' informazione....sono un utilizzatore dalle capacità scadenti di questi mezzi di comunicazione....col tempo e la curiosità imparerò cose nuove! Oppure ci troviamo tutti al campo di Francesca e ci facciamo una chiacchierata😜😊
ciao Francesca, sono dispiaciuto nel vederti così inerme. Il mio commento non potrebbe essere edibile... quindi evito. L'unica cosa che ti garantisco e che se dipendesse da me quello che predico da anni #senzavelenisipuò sarebbe legge universale. Forza tieni duro.
Ciao Mauro, ti ringrazio davvero per questo messaggio e per il tuo impegno nel dare il buon esempio: senza veleni si può. Ho visto il video che hai fatto sulle lumache. Anche io faccio così 😉
@@boscodiogigia Mauro ha ragione al 100×100 senza veleni si può basta stare dietro alla terra e servirla non cambiarla
Che tristezza. Io sono italiano emigrato da 4 anni in Svizzera qui queste cose non si vedono. Come ben sa l'Amico Mauro de gli orti di mauro io ho affittato un pezzettino di terra per fare il mio orto per rilassarmi e mangiare qualcosa di sano quando sono andato in comune per fare richesta la prima cosa che mi hanno detto e che era severamente vietato usare diserbanti ed altre schifezze
@@CASTELLO37 concordo e fai bene a dirlo, ho delle conoscenze che hanno orti pubblici e devono sottostare alla stessa normativa. In citta di Losanna ai piedi di ogni albero da viale o da parco lasciano crescere ogni sorta di erbe fino a farle andare in seme poi le falciano. In questi giorni si possono ammirare papaveri o rosolacci, lupini, calendule, gladioli, margherite quelle lunghe e ogni sorta di ondeggianti graminacee....un caro saluto
@@CASTELLO37 Del resto se la gente non denuncia questo schifo...
Stimo molto l'approccio che hai , tra i vari video che guardo per informarmi i tuoi sono quelli che più si avvicinano alla mia filosofia.
Ti ringrazio per quello che fai, resisti sempre.
buongiorno, sono appassionato e ho studiato agraria, fin da ragazzino lavoravo in azienda agricola di mio nonno, molti ettari e molti pesticidi distribuiti sulle varie colture a volte necessari per salvare il raccolto ed il reddito dell'azienda, molte volte però le grandi catene di supermercati, GDO pretendono numerosi trattamenti anche superflui, proprio perché il consumatore finale pretende un prodotto esente da morsi di insetti, malattie post raccolta, perfetti nella forma e nel colore, che altrimenti non si avrebbero senza i "pesticidi" le persone molte volte vogliono e pretendono un frutto PERFETTO ma che sia BIO! e che si conservi settimane nel porta frutta, poi che costi poco e magari fuori stagione! tutte cose che sono contraddittorie....io sto tentando di aprire una vendita diretta di frutta e verdura prodotta con l'utilizzo minimizzato di sostanze chimiche....ma diventa difficile per via del clima e dei numerosi ostacoli (animali selvatici- maltempo- insetti e malattie esotiche) fare si che le spese non superino i guadagni, poi mi giro e vedo tanta gente che parla bene e "razzola" male! che se trova una (cidia molesta) bruco in una pesca pretende un rimborso di un intera cassa come se fosse un problema da quarantena! Impariamo prima a mettersi nei panni dell'agricoltore che per tirare a campare e sfamare i suoi bambini diventa vittima del sistema anche lui! ostacolato da leggi assurde e in conflitto con le multinazionali che gestiscono il mercato e il MONDO.
Ragazzi vi segnalo la petizione NOPESTICIDI, promossa dal gruppo Fb "Nopesticidi"
secure.avaaz.org/it/community_petitions/petition_55b5ef34c8650/?fbclid=IwAR0TYsgF_YDKsek7lk7afy73JbFhHeg3wqBViLjQRRnjblcZFkSkETY_6Wc
Una domanda: dici che non sai cos'hanno effettivamente spruzzato ma parli di veleno, danni alla biodiversità ecc. "Non gli ho potuto parlare perché sarei stata investita dallo spruzzo". Ma cavolo, aspetta che finisca e parlagli, oppure rivolgiti direttamente al proprietario, piuttosto che partire subito con un video denuncia (e non sai di cosa) per parlare di veleni, chimica, danni alla biodiversità ecc.
La discussione non devi farla con noi, ma col tuo vicino. Sembrerebbe (almeno questo è quel che mi hai passato) un video montato ad hoc per fare vittimismo e like... e credimi, non è che non condivida il tema della salute e del rispetto dell'ambiente.
Il video è un massaggio sincero e il racconto di un'esperienza che ho voluto condividere. Probabilmente il mio vicino ha fatto tutto secondo la legge e le pratiche agricole prevalenti. Non cerco un conflitto con lui, né con nessun altro. Ma metodi alternativi per coltivare e, più profondamente, un modello che possa far stare bene tutti e non distrugga terra, salute e futuro.
Ciao Davide. Ti assicuro che io che ho fatto le riprese, ho avvertito subito un bruciore alla gola e agli occhi. Non abbiamo avuto il tempo né la possibilità di avvicinarci al mezzo. Chiaramente ci informeremo, proveremo a capire cosa è successo. Il video è stato girato e montato in giornata. Il modo in cui è stato editato, ha proprio lo scopo di trasmettere quello che abbiamo vissuto per far riflettere sulla nostra esperienza. Se questo video e la discussione raggiunge più persone possibili credo sia un bene.
Non dovete cambiare l'agricoltura ma dovete cambiare il modo di scegliere la frutta e la verdura. Guardate prima di chiusura cosa rimane sugli scaffali. Merce con qualche difetto. L'agricoltore deve conferire, grazie a questo modo di acquistare della gente, frutta e verdura priva di difetti perché sennò non potrà essere venduta... E commenti come : si l'agricoltore spruzza per raccogliere qualche kg in più e per i soldi son commenti senza sensi.... Inoltre Smettetela di dare contro l'agricoltura italiana. Continuate a comprare banane e chissà che altra frutta da oltreoceano, si perche fa bene ed è di moda... Ma intanto usano prodotti vietati da diversi anni qui in Europa
La gente deve capire che se compri con gli occhi, compri male, lucentezza e colori sono "artificiali", le fragole sono colorate fuori e senza sapore dentro, le insalate durano settimane, quando le nostre li porti in casa dall orto al mattino, e il giorno dopo sono mosce. Sugli scaffali non ci sono difetti (tranne il sapore che è inesistente) e la gente compra. Adesso è la moda dei video sul compost, fatto con frutta e verdure comprate x la maggior parte,ti dicono di mettere le banane, ma nelle coltivazioni di banane si usa il tbz, si bombardano di funghicidi e insetticidi, si usano prodotti chimici x bloccare la maturazione, poi appena arrivano i italia, altri prodotti x sbloccare la maturazione..e la gente le mangia e felice mette le bucce nell orto
Quando compri VOTI.
Gattobz hai ragione!!!
in più aggiungo che il biologico è solo un business io faccio da una vita l'orto è nel mio orto uso solo verderame che biologico e acqua e sapone di marsiglia ho degli ottimi raccolti sia in quantità che qualità ma di sicuro non sono belli da vedere con gli occhi come lo sono quelli degli scaffali dei supermercati.
il problema è che la stessa gente che critica l'agricoltura tradizionale è la stessa che cerca il prodotto perfetto, lucido, senza difetti sugli scaffali dei supermercati
In viticoltura se non tratti non raccogli c’è poco da parlare di merce difettata....
salve seguo da un po di tempo i video che lei pubblica e li trovo prezioni come quelli di tanta altra gente che condivide il proprio sapere con noi che siamo la nuova generazione(ho 31 anni e nel mio piccolo mi impegno per coltivare il mio orto, rispettare l ambiente o semplicemente sensibilizzare chi mi sta intorno) ho lasciato un " mi piace" per far si che il video venga condiviso ma è evidente che cio che ho visto NON MI PIACE AFFATTO e ora che noi umani ci svegliamo prima che sia davvero troppo tardi per tutti, e GRAZIE PER IL VIDEO!
Ciao, ti capisco benissimo! Io ho 7.000 metri sulle colline di Verona. Un tempo ero circondata da boschi e prati; da 10 anni i vigneti imperversano. Rispetto ad altre colture, i vigneti necessitano di trattamenti quasi settimanali, se non, quasi giornalieri. In questo clima più arido, necessitano anche di essere irrigati, mentre prima il clima siccitoso non creava danni. Avevo pensato a creare una associazione che acquisisca fondi per comperare più terreni possibili, per limitare le monoculture. Però, non ho trovato ancora la strada.
Quanto ti capisco; il mio vicino fa la stessa cosa e ci asfissia con i suoi veleni che butta nel suo vigneto. L'effetto sulle vie respiratorie é evidente anche qui. Ti seguo
Grazie Silvia. Io ancora sento naso e gola infiammate, e sono passate più di 24 ore
Pienamente d*Accordo ...con Te Francesca !!!
E + Urgente ...Dobbiamo Produrre Suolo e Tutelare cosi... La Biodiversita* del Creato ... con Tutte le sue Creature*... Incluso l* Uomo che... Spesso Si" Emerge a Padrone " Del Meraviglioso* Pianeta Terra !! Pensando... Solo Al Dannato... Profitto e Non alle Conseguenze... delle Sue Errate Scelte!! ♡ W La Permacultura !!!
Rispetto la sua scelta di voler fare l'orto completamente biologico (cerco di farlo anch'io), ma chiamare "veleni" i prodotti fitosanitari è sbagliatissimo perché chi è inesperto pensa che sia davvero veleno! anche chiamarli pesticidi è sbagliato perché è una parola storpiata dall'inglese "pests" che significa avversità, ma in italiano la peste è tutt'altra cosa quindi non ha senso... comunque da viticoltore posso dirle che senza usare questi prodotti fitosanitari, sia naturali come verderame-zolfo, che di sintesi, come antimuffe e inibitori fungini, non faremmo la vendemmia poiché le perdite di prodotto sarebbero disastrose...ps. i prodotti di sintesi sarebbero quelli che chiamano "chimici", e anche qui è errato perché in natura tutto è chimico (anche l'acqua poiché è formata da due elementi), perciò i prodotti sviluppati in laboratorio con molecole artificiali sono, appunto, di sintesi e molte volte non sono dannosi per fauna e persone proprio perché sono sviluppati in modo da colpire solo il tipo di avversità incriminato. poi ovvio ci sono anche prodotti che distruggono tutto (ovviamente non sono mai trattamenti che vanno distribuiti sulla coltura, bensì diserbanti/disseccanti) tipo il roundup, con i quali bisogna aver cognizione di ciò che si fa poiché appunto eliminano anche insetti e/o piante buone amiche della coltura
Bugiardo, nelle etichette c'è scritto cosa fanno, e per fortuna vi ammalate prima voi di chi avvelenate.
1)il termine "pesticidi" è sbagliato, inventato da una mal traduzione dall'inglese, dove con pests si indicano le avversità da combattere.
2)per forza al momento l'aria diventa irrespirabile, questa sensazione per assurdo è più accentuata se il vigneto è condotto in regime biologico e si impiega solo zolfo.
3)Inoltre molti dei fitofarmaci impiegati in viticoltura hanno un tempo di decadenza talmente rapido che se non viene assorbito dalla pianta, nel giro di poche ore i p.a. vengono degradati dal semplice contatto con i raggi solari
Informatevi bene.. siamo quasi nove miliardi.. non bastano acqua di rose e amore per fare crescere le colture
Bravo 👏👏
Prima di parlare e diffondere voci false...informatevi e studiate l'argomento foto sanitari....non veleni come insinuate voi
Sono un agricoltore
Fitosanitari*
@@gianangelovianello5573 usiamo tutta la sincerità dai... Parliamo e discutiamo... Tu sarai onesto, ma gli altri no... Detto da un giardiniere e perito agricolo
Fitofarmaci non veleni???...solo col biologico non muori.
No, io sono un perito in operatore agricolo... Per la precisione in orto-floro, frutticoltore, vivaista e giardinaggio... La zootecnia non è il mio campo e non l'ho mai studiata...
@@gielle30 nel biologico sono ammessi fitosanitari sistemici, ossia che entrano in circolo nel sistema linfatico della pianta o glifosato prima della raccolta... Ciò che differenzia l'agricoltura biologica è che questi non posso essere usati 20 giorni prima della raccolta, a differenza dell'agricoltura intensiva che hanno una carenza di 10 giorni prima del racconto... O del glifosato che si usa anche in agricoltura biologica per grani e riso... L'agricoltura biologica nient'altro è che una certificazione che viene data pagando... Calcola che in media il periodo di carenza di un fitofarmaco sistemico varia dai 50/80 giorni... Ecco spiegato il motivo della frutta e verdura che dura anche svariate settimane dopo l'acquisto... Ed ecco spiegato il motivo di frutta e verdura sempre perfetta al momento dell'acquisto... Non mi addentro oltre in specifiche tecniche
Cosa vuoi che abbiano dato alla vigna dopo la pioggia? si da lo zolfo ramato. E per la cronaca è biologico al 100%
Qui descritto come fosse la nube di Chernobyl ahah
È pur sempre un prodotto fitosanitario, perciò ogni utilizzatore deve attenersi alla norma dei 30m se vicino a parchi, centri abitati o scuole.
@@alessandrolabernarda7443 quindi se in casa ho una pianta di limoni non posso dare un po di rame?
@@francoscalas9512 lo puoi fare poiché, chi non viene definito utilizzatore professionale ovvero chi non ha l'abilitazione all'uso di prodotti fitosanitari, può comprare solo alcuni tipi di prodotti fitosanitari (prodotti che rispecchiano determinati criteri di tossicità) ma in dosi minime e a prezzi più elevati.
@@francoscalas9512 naturalmente se sul balcone si hanno piante e si deve dare del prodotto fitosanitario, raccomando di dare piccole dosi e farlo in orario dove i bambini e le persone in generale sono meno presenti, quindi la sera o la mattina presto. L'ossicloruro di rame e la poltiglia bordolese sono biologici, ma sono considerati pur sempre prodotti fitosanitari. Magari per prevenire le malattie fungine in casa o sul balcone, basta rispettare alcune regole agronomiche limitando l'uso di prodotti fitosanitari.
Volevo solo lasciare qui un appunto per quelli che hanno scritto "ma io uso solo verde rame che è biologico". In realtà da decenni è risaputo che il verde rame è tossico, già nel 1991 l’Unione europea aveva pianificato la messa al bando del verderame entro il 2002, ma come al solito si è andati avanti di proroga in proroga. A livello europeo si sta cercando di diminuire l'uso di questo fungicida. Insomma, a voler essere pignoli non se ne esce, se non usando NULLA: per l'orto di casa si può fare. A livello imprenditoriale bisognerebbe conoscere le sostanze utilizzate e usarle con buon senso (non so bene quale delle 2 cose sia più complicata da farsi...). Buon orto a tutti!
Grazie Riccardo 👍. Un appunto molto importante. Buon orto a te
Sono con te , ho lo stesso problema respiro quel veleno e ribadisco veleno da un bel po , poi come ben sai trattano una volta a settimana se non due ed ho la casa con il giardino che naturalmente non posso godermi , persino di domenica alle 10: 00 alle 11:00 cioè non c è nessun limite d'orario . Qui dobbiamo veramente fare qualcosa. Dimenticavo questo enorme vigneto è stato piantato tre anni fa . Mi domando anche come abbiano potuto dare il permesso, essendoci tutte villette quindi zona abitata . Un saluto a te
ciao Francesca, la cosa che puoi fare "subito" é di piantare una siepe a crescita rapida, magari con diversi vegetali, fitta e densa e che raggiunga un altezza di almeno 4 metri. Crei una zona tampone tra il tuo orto e il vigneto
Avevo acquistato un appartamento in periferia a 100 metri da un frutteto. All'inizio sembrava bello e forse anche un po' romantico specie a primavera con tutti quei fiori. Un giorno non sono andato a lavoro ed ero in giardino con il cane, all'improvviso sentii l'odore classico dei veleni. Girai l'angolo e vidi la stessa scena. Rimasi impietrito, non sapevo cosa fare, ho una famiglia. In meno di un mese ho venduto casa, adesso ho anche piu terra e sono più tranquillo. So che tante persone sono andate via. Un vicino la cui moglie si ammalò dopo poco tempo, andò in comune a protestare gli dissero che il contadino aveva degli obblighi ma non so. Quali. Ciao.
è vero, mia zia s'ammalò e morì di tumore, ma era sicura che la causa fossero state le emissioni che era costretta a fare sulle vigne.
Mix?? Sta dando zolfo ventilato .
Pure la tosse ..?! Ma dai dai !!
Infatti riprendere la tosse è proprio ridicolo
Ogigia è normale quando c'è stata la pioggia devono dare i prodotti per evitare la peronospera !!e altre malattie e anche io sulle mie viti da tavola bisogna fare i trattamenti altrimenti addio raccolte talvolta pure le viti ???cmq io sono d'accordo con te !!ma ormai non c'è niente da fare ??questo è il progresso che avanza e per poter andare avanti non ci sono tante alternative ??capisco perfettamente il tuo sfogo sarei così pure io ma oggi giorno in questo tempo ci sarebbero troppe cose da cambiare ??non lo farà nessuno troppi interessi! !!mi sa che dovrai accontentarti! !al limite cerca di non respirare quando passano o metti una mascherina !!!tutti vorremmo la terra di una volta non è più possibile !!!al limite sarà sempre meno inquinato Dell altro di là 😅 👍però poi vedrai che se hai anche viti frutteto i trattamenti vanno fatti il bioesiste solo nelle favole credi a me che ne so !!!ricordi cernobil? ??certo che lo ricorderai io ricordo quel tempo che ci dicevano di non mangiare la verdura foglia larga e che le radiazioni ci sarebbero rimaste fino a quando non saremmo andati via noi quindi moltissimi anni ??e gli aerei nel cielo quelle scie con la pioggia cadono giù e sai cosa c'è 😅😅😅e dove si deposita pure nel tuo terreno 😤😤😤ci vuole purtroppo pazienza come per molte cose ormai !un saluto e una buona serata !!!!!😊😊😊😊☺👍👍🌻
Allucinante... purtroppo non si rendono conto del male che fanno agli altri, a se stessi e alle loro famiglie.
Che le dice che quel contadino non stia usando fitofarmaci biologici? Perché non glielo ha chiesto?
@gianni ciao come non esistono??? Come fa a dire una cosa del genere! Nemmeno la fatica di scrivere fotofarmaci biologici su google ha fatto? Immagino che sia lei " del ambito"
@gianni ciao cioè lei scrive che nn si capisce e viene a farmi la ramanzina perché al posto di fitosanitario ho scritto fitofarmaco? È un bel leone da tastiera anche lei.
A seconda della sostanza applicata, si applicano di norma distanze minime da zone abitate e acque comprese tra i 6 e i 100 metri. Ci sono due cose da evitare: 1. che il vento soffia la sostanza sull'area e 2. che la sostanza viene lavata via con l'acqua piovana e raggiunge queste aree nelle acque sotterranee. Non conosco le regole in Italia, ma in Germania e Svizzera lo sono.
Per quanto riguarda il trattamento a base di rame è fungicida oltre tutto consentito in agricoltura biologica quindi non dannoso per gli insetti. Non capisco tutta questa preoccupazione
Ciao Francesca. Capisco bene il tuo sfogo. Purtroppo il mondo sta andando in quella direzione. Anche se delle valide alternative ci sarebbero, ad esempio nel caso della viticoltura esistono da diverso tempo degli ibridi che danno dei vini ECCEZIONALI,con al massimo 2 trattamenti anno di zolfo(lo zolfo non è dannoso nemmeno x api ecc a differenza del rame) ad esempio cabernet cortis , cabernet carbon , prior , solaris, e tanti altri...il problema è che poi chi ci guadagna? A chi le vendono tutte quelle porcherie di antifungigni sistemici?e poi se la gente non si ammala più scende il pil. Capite dove siamo arrivati? Poi anche i "contadini"........(che fanno a gara a chi spruzza più in alto) hanno le loro responsabilità
Davvero , vi rendete conto dove siamo arrivati??! Pensate che lo scorso anno i campi vicino ai miei non sono stati nebulizzati e interi sciami di api si sono lamentate perché non si può sospendere la nicotina così di colpo. E addirittura in quelle zone si sono accorti che ,la terra 🌎 da piatta sta tornando ad essere tonda .
Fa un po' di puzza, dà un po' fastidio, però non fa male. Per esempio preferite un po' di sano odore di letame oppure un inodore concime chimico azotato? Chiaro, se vicino alle case il letame può dare fastidio, però è meglio di qualsiasi altra cosa. Altra cosa per i trattamenti fitosanitari, rame e zolfo non sono veleni. Hanno delle criticità ma non sono tossici a quelle dosi né per uomo né per selvatici. Rame e zolfo sono ammessi anche dal biologico.
Video interessantissimo e attuale. Complimenti! Io ho una domanda che ogni anno mi sorge sempre più spontanea. Alle elementari ho studiato che ogni anno si dovrebbe cambiare la coltura negli appezzamenti per non impoverire troppo il terreno. Come è possibile che ogni anno. Nel campo davanti casa mia seminino e cresca il Mais? Ho visto sversarci tra i prodotti più strani. Ma soprattutto come è possibile che non crescano infestati oltre al mais? Cosa stiamo mangiando? Parola di Celiaco intollerante al glutine
non per forza ogni anno è necessario cambiare coltura, ma è sconsigliata la monosuccessione per via di parassiti e infestanti. il ''prodotti piu strani'' sono semplicemente prodotti fitosanitari come diserbanti che appunto ostacolano la nascita di erbe infestanti.
DAVIDE TORRISI grazie per la risposta! Ma saranno almeno 10 anni che produce mais. Non 2 o 3. Non voglio dire una cavolata ma come “concime” ho visto versare liquami
@@MatteoPartenope anche io non sono pro alla monocoltura,appoggio pienamente avvicendamenti con colture miglioratrici e da sovescio (leguminose come trifogli,veccia,soia..). Per quanto riguarda i liquami se di origine zootecnica,distribuiti in quantità corrette e nel periodo giusto evitando quindi di inquinare falde e lo stesso terreno, vanno solo a migliorare la situazione infatti possono andare a sostituire o integrare le concimazioni minerali apportando azoto fondamentale per lo sviluppo vegetativo della coltura seminata.
Ciao Matteo, l'avvento dei concimi chimici ha cambiato le abitudini in agricoltura, ma anche se quel terreno continua a produrre la stessa coltura, probabilmente il suolo è allo stremo. Ci sono tante tecniche alternative per produrre in abbondanza rigenerando il suolo invece di distruggerlo. Spero che si diffondano presto. L'assenza di erbe spontanee è dovuta probabilmente all'uso di un diserbante, che purtroppo ha conseguenze sulla salute nostra e dell'ambiente.
Solidarietà, io coltivo e vivo in mezzo a campi intensivi di grano e mais 😔
Solidarietà anche a te :( l'aria pulita dovrebbe essere un diritto inviolabile
Mi dispiace quello che ti è successo Francesca, conseguenze ci saranno anche se difficili da quantificarle. Usare un atomizzatore vicino ad un centro abitato è davvero folle; nel mix oltre a rame zolfo ci avranno messo anche qualche insetticida. Nelle zone del prosecco si sta vedendo i danni provocati al suolo dall'accumulo di rame. La mia unica fonte di inquinamento vicino al mio orto sono alcune macchine ma per ora sembra non se ne possa fare a meno e anche quelle chissà quanti danni alle vie respiratorie procurano. Un altro elemento a rischio inquinamento sono le falde acquifere e li l'agricoltura chimico-industriale ha la sua massima responsabilità. Cosa si potrà fare contro questi grandi interessi economici, a malincuore si potrà fare poco o nulla. Noi continuiamo nella nostre scelte me non solo nell'orto anche nella vita di tutti i giorni: se ci si ammala fermiamoci un giorno in più e non prendiamo quelle schifezze che a lungo andare provocano danni nel nostro organismo.
Ciao Pierluigi, grazie del tuo commento e del sostegno. Ancora sono un po' scossa, vediamo cosa si può fare
Francesca ora ti dico cosa è capace di fare il nostro comune d'estate. Invece di fare una manutenzione ordinaria del bordo strada tagliando l'erba incaricano operai che senza grandi protezioni innaffiano con diserbanti (glifosato?). Finito l'effetto l'erba ricresce con veleno in più sul suolo.
ciao pure io so masso cosi oh l orto e il vicino a fatto il frutteto a 5 metri del mio confine e dice che lui e in regola e come tira un po d'aria viene nel mio orto e non so come fare
Eseguire i trattamenti fitosanitari in un vigneto è essenziale affinché il raccolto non venga perso. Se non si eseguono questi trattamenti l' uva va in contro a marciumi e deterioramenti, i quali determinano l' assenza di raccolto, e perciò il fallimento di una azienda stessa. Se invece si eseguono trattamenti fitosanitari biologici (per ottenere un vino bio), i trattamenti bio vengono triplicati, ed il risultato sarebbe pressoché uguale. Il senso umano però dovrebbe fare capire ad un viticoltore che per eseguire un trattamento, non ci deve essere vento, e le dosi di fitosanitari che si spargono devono essere attentamente calcolate. Per concludere questi veleni sono in gran parte bio-degradabili (dopo tot tempo si degradano e non hanno più effetto), e se vengono in contatto con animali o uomini non hanno effetti, solo se ingeriti puri provocano effetti gravi, avvolte quando si tratta le persone circostanti tossiscono anche perché polveri fini vengono alzate dal vento generato dalle turbine. In sostanza la pericolosità di un fitosanitario è determinata da un uso scorretto, e sbagliato di un operatore. Ciao👋
Io con la mia uva, ciliege, fighe, insalate ecc non uso nulla di nulla, in 30 anni mai un problema, perchè?
@Mik Gbrt come non è vero? Mi ricordo che mio nonno 20 anni fa usava un prodotto blu, io non uso mai nulla, al max taglio l erba, tipo l anno scorso i fighi non sono venuti, quest anno ciliege perse e fragole insapore...ah le nespole se pur buonissime molte sono venute con la pelle macchiata marrone ... Però visto che io non faccio mai nulla ne acqua ne altro mi sta bene cosi... Magari un domani ci lavoro un pò su, ormai sono tutte abbandonate
questo purtroppo succede anche ai campi biologici che confinano con i cosiddetti tradizionali.Di solito il coltivatore biologico viene favorito da una distanza minima di sicurezza di almeno 6 8 metri ma in cambio deve occuparsi di curare biologicamente le colture del tradizionalista per permettergli di non perdere il suo raccolto.prova con questo metodo,forse il tradizionalista ....si convertirà al biologico vedendo le scarse perdite del suo raccolto
Sono anni che lavoro in agricoltura ,il bio non esiste nemmeno nel piccolo orto fatevene una ragione
Ciao,io faccio di professione l'agricoltore e apprezzo che quacuno si batta per l'utilizzo di prodotti fitosanitari ecosostenibili e non dannosi alle specie animali e all'uomo,ma,prima di fare un video protesta sul "vicino che crea la nube" ha chiesto al contadino quali prodotti usasse?se sono prodotti ammessi in agricoltura biologia? se l'atomizzatore/nebulizzatore (che oltretutto è uno di quelli che creano poca dispersione,progettati apposita mente) abbia gliugelli anti deriva come la legge prevede e se la suddetta macchina sia statta tarata come si deve?
Carissima signora benvenuta nel mondo del biologico , perché come ha detto lei ogni tel volta che piove questi suoi vicini trattano, quindi molto probabilmente questi sono nel bio.
Spero non si meravigli delle cose che ho detto ma la realtà è questa nel mondo della viticoltura in molti casi il bio è più inquinato del convenzionale,
Ma sicuramente tanti le diranno il contrario per convenienza perché il mondo oggi gira così.
Purtroppo ciò che hai mostrato in questo video è quello che vivo anche io quasi tutti i giorni, ma domani leggo con calma il PAN e spero di trovarci uno spunto per iniziare finalmente la trasformazione del problema in soluzione ( visto che nel mio caso fin ora parlare con gli agricoltori che spruzzano non è servito a molto )
Grazie per aver raccolto informazioni utili per chi vive queste situazioni. un abbraccio
Ciao Alessandro. Aggiornaci sulla tua situazione / soluzione 💚. In bocca al lupo. Un abbraccio a te
Bisogna che la politica finalmente si disconnetta dall'economia dei pochi e che torni a tutelare le persone e l'ambiente...e le persone (noi) dobbiamo richiederlo con forza giorno dopo giorno e dobbiamo essere disposti a delle "rinuncie" di cose, a consumare meno, a rispettarci di più. Si può iniziare già da domenica e si deve andare a votare e iniziare a scegliere e decidere che futuro vogliamo! Iniziamo a sollevare la testa!
Ciao Stefano, in effetti il voto lo diamo ogni giorno con i nostri acquisti, anche se siamo sempre meno liberi nelle nostre scelte perché le alternative si assottigliano. Vorrei un partito politico che mettesse al primo posto la fertilità del suolo!
@@boscodiogigia Sono d'accordo con te Francesca, il consumatore ha un gran potere...possiamo SCEGLIERE, anzi, DOBBIAMO scegliere! A volte credo ci si senta come Davide contro Golia, ma se siamo tanti Davide, sto Golia lo possiamo atterrare prima o poi! Ognuno di noi ha la responsabilità e il dovere di fare qualcosa
Alcune considerazioni : 1)l'essere umano deve la sua comparsa alla straordinaria biodiversità del pianeta conseguita dopo miliardi di anni 2) se l'intera umanità avesse accesso alle risorse ambientali così come l'abbiamo noi occidentali il mondo finirebbe alle 24:00 di oggi 3) le attività intensive dell'uomo stanno distruggendo la biodiversità 4) la globalizzazione è un opportunità, si ma per pochi...e quindi ? E quindi io dico che questo modello economico non funziona o meglio non è funzionale all'uomo, va sovvertito ! Non bisogna deregolamentare in nome dei mercati ma al contrario vanno inseriti capisaldi sociali e ambientali stringenti, nessuno ha il diritto su nessuno, ma tutti abbiamo il dovere di lasciare alle future generazioni un pianeta migliore, lo possiamo fare solo con le scelte individuali di tutti i giorni ma anche grazie all'informazione che passa attraverso video come questo...consumare meno e consumare meglio, possibilmente autoprodurre, acquistare solo lo stretto indispensabile e solo prodotti con certificazione ambientale, riutilizzare e non buttare, condividere con altri spazi e beni, rispettare i tempi della natura...ma forse anche incazzarsi e pretendere il cambiamento da chi ci governa...utopia ? Forse, ma qualcosa bisogna fare !
non mollare!!!
Grazie Mr Gufo! :)
Anche nel mio Giardino delle Bacche è successo, pochi giorni fa... è angosciante il fatto che mi debba preoccupare se lavare o no una fragola, solo perché un contadino ignorante ha invaso accidentalmente(di roba tossica) la nostra proprietà. #nopesticidi#noaiveleni
Ne hai parlato manco fosse uranio
Di chernobil 🇷🇺🇷🇺🇺🇦🇺🇦
Non abito in aperta campagna, ma in un centro abitato che però confina con l'aperta campagna dove si fa abbondante uso di diserbanti e chissà cos'altro. Nella zona in cui io vivo, molte case, come la mia, hanno un giardino e magari un appezzamento di terra piccolo o anche piccolissimo ad uso orto. Purtroppo a breve le mie vicine, come tutti gli anni, inizieranno ad usare insetticidi contro zanzare e vespe, che per effetto deriva o per uso diretto, come purtroppo fanno senza scrupoli nei miei confronti, inonderà anche la mia piccola proprietà e il mio piccolo orto. Lo scorso anno ho avuto la fortuna di accorgermene cogliendole sul fatto, dato che, come una di loro mi ha affermato, lo hanno sempre fatto quando io non ero in casa. Il mio pesco era pieno di coccinelle, e lo scorso anno non ne ho viste più. In questo periodo dell'anno, nella zona c'erano moltissime lucciole, e da qualche anno anche queste non si vedono più o se ne vede una o due nel mio pezzetto di terra. Chissà quante volte ho usato le erbe officialis, rosmarino e salvia, pensando che fossero prive di qualsiasi sostanza e invece erano impregnate di insetticida, dato che si trovano proprio vicino alla recinzione, dove l'ho vista spruzzare sostanze. Quest'anno le piantine di pomodoro, che tra l'altro ho piantato seguendo i tuoi consigli , le o messe nel mio giardinetto, in mezzo ai fiori, anche delle piantine nuove di erbe officialis e le patate che ho piantato, perché ho scelto il posto più lontano possibile dalla loro proprietà, in modo da avere meno danno quando useranno le loro sostanze. Mi piace moltissimo seguire i tuoi video, comunichi entusiasmo e amore per la terra. Grazie di questo.
Ciao Margherita, i trattamenti antizanzare sono un altro grave problema. veleni pericolosi arrivano fin dentro le nostre case. Quanto tempo ancora ci vorrà per far capire quanto sia controproducente e pericoloso non lo so. Anche sue questo sto cercando di dare informazioni. Grazie, un abbraccio
Bisognerebbe sapere quale sostanza è stata spruzzata.
Ho un piccolissimo orto e mi capita di trattare le piante con verderame e con macerati vari (es. di aglio). Se ci si dovesse basare solo sull'odore e sulle difficoltà respiratorie che causano i trattamenti allora anche il macerato d'aglio potrebbe sembrare qualcosa di dannoso. D'altra parte, per combattere i funghi, è necessario usare un anticrittogamico e il verderame è ammesso in agricoltura biologica; senza usare nessun fungicida, in stagioni come queste, è facile perdere quasi tutto il raccolto (esperienza personale con i pomodori, che soffrono alcune malattie in comune con la vite).
Senza argomentare bene una critica si rischia solo di alimentare ragionamenti vaghi e quindi stimolare la diffusione dell'ignoranza.
Non commento l'accaduto perché tu ne sai più di me però voglio dirti che in qualche modo ti sto vicino. Spero che tutto questo cambi perché è inaccettabile e immorale. Ciao Francesca
Emilio, grazie davvero del tuo appoggio e sostegno. Spero che questo video faccia riflettere
Scusa ma ti stai sbagliando tutte le macchine irroratrici vengo controllate periodicamente, tra cui quella che ho visto sul video è anti deriva. Secondo vengono utilizzati prodotti come lo zolforamato utilizzato in agricoltura biologica. Informati prima di divulgare informazioni sbagliate.
Ciao ti sei informata su prodotto che hanno usato??
Ciao Gianluca, il trattamento è avvenuto ieri (venerdì) e in giornata non sono potuta andare a cercare il fattore. Si tratta di un'azienda molto grande. Da lunedì andrò ad informarmi meglio su quello che è successo. Ma da quello che mi hanno segnalato credo abbiano usato qualcosa tipo rame/zolfo e qualche antiperonosporico/antioidico sistemico. Buona domenica
Ti lascio un commento perché mi è spiaciuto vederti abbattuta. Capisco bene la tua volontà e determinazione in una coltura sana e assolutamente libera da trattamenti chimici e immagino quanto può dispiacere vedere ciò che hai ripreso dopo i sacrifici che so benissimo che si fanno per allestire il proprio podere. Al tempo stesso però vorrei dirti di non prenderla così male: non ero li per poter dire cosa ci fosse nei macchinari, ma voglio aver fiducia che qualsiasi cosa abbiano spruzzato non sia di rilevanza tossica se non per microrganismi, batteri ed eventualmente ma solo in minima parte insetti. Io non sono molto per gli allarmismi salutari: è vero che le ciò che mangiamo "più puro è meglio è", ma penso che ci sono limiti entro i quali il nostro corpo può sopportare senza alcun problema. Anche io ho il mio piccolo podere, decine di alberi da frutto sui quali per scelta limito anche al massimo il trattamento di bordolese a inizio primavera e un orto, e accanto ho campi di mais che vengono coltivati con i vari macchinari; sinceramente non mi turbano. E niente, volevo comunque manifestarti la mia solidarietà, incoraggiandoti a non prenderla così male perché è davvero un peccato (sempre che il vicino abbia fatto tutto regolarmente).
Grazie dell'incoraggiamento e della solidarietà Emiliano. Andrò avanti cercando di fare il mio meglio 👍
Io vivo a poco più di trenta metri e vivo la tua stessa situazione. Io non ho orto ma è impossibile tenere le finestre aperte per i veleni che mi entrano....e come dici ce difficoltà nella respirare e il puzzo che mi entra in casa...sono esausta di tutta qst situazione😮😮
Ciao Cecilia. Coraggio
Mi dispiace un sacco!! Capisco il fastidio che dia!!
I menefreghisti purtroppo utilizzano le sostanze senza criterio!! Speriamo solo si tratti di prodotti non dannosi o perlomeno ammessi al bio.
È una lotta di cui è giustissimo parlarne, ma una legge che vieti le schifezze dannose non viene mai fatta! Gli altri paesi si mobilitano anche per salvaguardare luoghi abbandonati lasciati a piante selvatiche per poter aiutare gli impollinatori, qui nella mia zona invece stanno sempre a tagliare l'erba lungo gli argini del canale, è una cosa che non sopporto, poiché c'è tantissima biodiversità quando l'erba cresce.
io abito in Trentino, in val di NON, la valle delle mele, e qui per 7 mesi i trattamenti con ogni tipo di veleni, funghicidi, insetticidi ,diserbanti, diradanti ecc. sono all'ordine del giorno, vicino a scuole parchi cortili e abitazioni.
Si arriva a 25 o più trattamenti, e leggendo le schede tecniche dei prodotti c'è da avere paura.
Il regolamento provinciale sull'uso degli antiparassitari sarebbe anche severo e ben fatto, ma le autorità preposte ai controlli, sindaci in primis e agenti di polizia locale si girano dall'altra parte, per questioni di interesse o convenienza elettorale.
Ciao ti serve un aiutante?
Bisogna condannare i promotori di questi veleni e incentivare il ritorno in campagna... magari con aiuti e non solo di tasse. Brava Francesca
Scusate, ma c'è mica nessuno che coltiva qualche vigna? Nessuno che sappia che come minimo zolfo e rame vanno per forza dati contro oidio e peronospora per non perdere tutta l'uva? Non esiste nessun vigneto che non venga trattato. Sono in corso studi per avere vigne che richiedono meno trattamenti, ma ad oggi l'unica alternativa è non avere uva
scusa ora dico un ovvietà magari, o proprio una castroneria e sono quasi sicuro che è una cosa a cui hai già pensato. ma perchè per non limiti il problema con una siepe arborea che vada a chiudere quel lato? con piante alte 3 metri fitte di foglie potresti bloccare il grosso dei prodotti sia in via aerea sia per via radicale e faglia, anzi la concimazione del vigneto fornirà dell'energia alla siepe che potrai convertire in pacciamatura/compost che arricchirà di energia pulita il tuo terreno trasformando un problema in un vantaggio. la mia riflessione deriva dal fatto che loro non smetteranno di usare i prodotti quindi devi trovare la soluzione per coesistere con loro.
Quanto hai ragione!!!
è veramente successo?
ahimè è tutto vero
Ciao Francesca... visto che ci sono le abitazioni molto vicine, potresti sentire i vigili urbani del tuo comune. Per sapere se può o No n può spargere tutta quella roba. Se No n altro potresti ottenere di conoscere quali sostanze sono irrorare e di essere avvertita prima, se hai qualcosa da da coprire, da proteggere.
Sono con voi
Grazie Cecilia 🍓
esagerazione !
Prima di parlare informiamoci...non è veleno!
Ciao Francesca! Credo che i consumatori, (acquirenti) hanno cmq un certo potere sia non comprando più prodotti che non siano biologici, sia facendo sentire la propria voce tramite petizioni ecc. E poi questi tuoi video (insieme a quelli di tanti altri permacultori) sono educativi e anche questo poi porta la gente a certe scelte, a comprare o coltivare in modo biologici, a votare in un certo modo perché leggi ad hoc siano votate,.. Qualcosa si sta muovendo grazie a gente come te, grazie a ragazzi come Greta Thunberg(se ricordo bene)...i risultati arriveranno vedrai. Continua così, sei un esempio per tutti noi!
a parole è facile ...poi quando sono davanti al banco frutta e magari quella non trattatta inevitebilmente costa di piu so già.cosa sceglieranno
Chi le dice che quel campo di vigne non sia biologico?
Maaaaaaaaaa
...Tu ci campi con l agricoltura???Credo di no...Per fare questo video ci vuole parecchia ignoranza...scusami ma sono 7na agricoltore e con le chiacchiere non si vive
Poi però comprate frutta e verdura provenienti da Marocco, Tunisia, Turchia..... I fitosanitari li utilizziamo anche in Italia ma vi posso garantire che i nostri prodotti sono molto meno " avvelenati " rispetto a molti altri
Sono d'accordo la vera ricchezza è la terra. Anche i vicini usano pesticidi solo per le zanzare. Mi spiace per il bosco a cui ti stai dedicando. Se ti servono firme per una petizione, sono a tua disposizione anche per diffondere l'iniziativa ad altri
È zolfo quello che ti irrita il naso e la gola.
Ciao carissima, certo che c'è una legge sulla regolamentazione! Già il fatto che fanno trattamenti quando c'è vento, hai tutti i diritti per chiamare gli organi preposti per il controllo. Il puzzo che sentì è al 90 % del Mancozeb, un anti fungineo con un principio attivo che ha il potere di funzionare due gg prima del trattamento. Incazzati! Fatti sentire insieme ai tuoi vicini! Potrai fare poco, te l'ho dico per esperienza, ma almeno far capire a quello stronzo (scusate) col trattore, che quando c'è vento, non si possono assolutamente fare trattamenti. Capisco che devi far conoscere il problema, ma non stare lì vicino quando spruzzano perché è seriamente pericoloso.
Un abbraccio
Se trovi un terreno ai giovani manca soldi_ tempo e voglia. In pratica se allevi le galline da (pulcino sano) a pollo da mangiare ci vuole 4 mesi invece i polli del supermercato sono pronti in 1 mese. Quindi se gli allevi è difficile tenere i prezzi bassi e spesso la gente che compra preferisce guardare il prezzo che la qualità. le mele (bacate) ma sane non le compra nessuno vogliono quelle perfette lucide (finte) con pesticidi. 😢 I supermercati vogliono tanta merce a poco e non aspettano più di tanto i tempi naturali di crescita di animali_ frutta e verdura😢 è questa la ricetta per la fine del mondo per avvelenamento😥😭 comunque per i pesticidi penso che chi li usa sia senza anima e in complotto con farmacie e ospedali Per farti ammalare e poi curarti. uno si deve fare una domanda (se un pulcino è pronto come pollo in un mese e in natura ci vuole 4 mesi che torture e medicinali ci sono nella carne del pollo? ) per esse pronto in un mese ci vuole luci al neon h24 e OGM nei mangimi (così costano meno) medicinali anche agli animali sani perché 80 polli per metro quadrato c'è più diffusione di malattie. Ormoni della crescita e steroidi per crescere più veloce poi sono tutto grasso acquoso e niente carne commestibile perché gli animali ingrassano ma non sviluppano muscoli. Ps solo chi assaggia un pollo sano riconosce la differenza da quello del supermercato
Verissimo Elena, da ragazza ho lavorato in allevamento intensivo di polli. Ero abituata ai polli di fattoria dei miei nonni ma questi poveri animali d'allevamento non avevano niente a che fare con i loro simili campagnoli. Vivevano nei loro escrementi, erano di ossatura debole stipati a migliaia nei capannoni. Mi ricordo che mi sono chiesta se queste condizioni infernali non potessero influire non solo su quei poveri polli ma anche su chi poi li consuma. Da allora non mangio quasi più pollame..
Ciao Francesca Quanto ti capisco....a me succede la stessa cosa...sono in veneto,se chiami chi di competenza non ha mai tempo....o scaricano barile.
Ci sono delle distanze da rispettare come pure trattare senza vento ...ma se ne infischiano proprio...che tristezza....
Difficilmente le denunce e lo scontro diretto portano a qualcosa. Dovremmo superare le contrapposizioni e organizzare un nuovo modello agricolo (ed economico). Lo so che è un sogno, ma ci spero ancora!
10 metri sono le distanze
Io sapevo che è chi fa "biologico" a dover stare 10 metri nel suo terreno. Ad esempio due campi di mele vicini uno bio euno no quello bio non dovrà raccogliere le mele adiacenti al campo non bioper mantenere il prodotto bio. Così mi era stato spiegato in soldoni
Vorrei sapere se in casa tua usi detersivi
Ciao Francesca, considerando che il problema ad oggi persiste e non cambierà da un giorno all'altro, perché non provi a costruire una sorta di muro verde? Certo, bisognerebbe considerare le dimensioni del tuo campo non solo in rapporto a quanto spazio dovresti "sacrificare" ma anche in relazione all'orientamento e all'ombra che questa barriera produrrà, ma se hai la possibilità di farlo, questo di permetterebbe di stare non dico al sicuro ma quasi. Il mio consiglio è di utilizzare sia alberi che arbusti in questo ordine (partendo dal lato esterno a contatto coi veleni verso l'interno): alberi bassi dai 3 ai 6 metri (come i sambuchi) che si dovranno prendere la maggior parte dei veleni; subito dopo quanto più vicino possibile magari anche creando una sorta di collina sia per rendere quanto più alta possibile la seconda fila di alberi (cipressi o eucalipti, magari) che potrà intercettare i venti più alti ma anche per permettere alle radici di condividere lo stesso spazio; e poi continuando all'interno con alberi medio - bassi, poi bassi ed infine degli arbusti che andranno a chiudere completamente la barriera. Sarebbe anche interessante lasciar crescere delle piante rampicanti come l'edera ad esempio che andranno ulteriormente a chiudere tutti i passaggi dei veleni all'interno. Forse, l'unica arma che abbiamo contro questo tipo di episodi è proprio la difesa... sono curioso di sapere la tua. Un saluto, a presto
Se c'è anche una fonte di acqua rivolgiti ai carabinieri della forestale in quanto ci potrebbe essere anche un avvelenamento delle risorse idriche in base ai prodotti usati
Qualcuno qui si rende conto quanto sia in crisi il mondo della viticoltura in Italia? Con quante malattie e insetti, viti e ed agricoltori debbano combattere per fare del vino? Preferite comprare del buon vino solubile proveniente dalla Cina? Prima cosa, un video del genere nasce solamente per alzare un polverone, e per non fare niente di costruttivo, senza nulla togliere all ottimo montaggio e sceneggiatura. Secondo, non sa neanche che prodotti stava dando. Quindi probabilmente stava semplicemente dando dello zolfo, o del rame, che in un vigneto (non nelle quattro piante di vite che si hanno in giardino) è indispensabile per garantire, non solamente un raccolto, ma anche la sopravvivenza della vite. Aimè il principale problema in questo casi è L ignoranza, da parte di tutti. Dal consumatore all agricoltore, da quello che pianta due piante di fragole in giardino, a quello che ha migliaia di ettari di terreno. Mancano persone in grado non solamente di porre un problema criticando un altro, ma di risolvere il problema senza neanche nominare L’avversario.
... La faccio breve: Basta non acquistare presso la grande distribuzione, ma direttamente dal produttore al giusto prezzo... le persone "corrono" ad acquistare "Il sottocosto" piuttosto che il 3x2... Magari non sapendo che il loro risparmio corrisponde ad un minore guadagno per il produttore e non ad una rinuncia di parte del guadagno della grande distribuzione (la quale ha affinato tecniche d'asta veramente deplorevoli )...
Il mio orto pur essendo intercluso, fortunatamente non ha di questi problemi....
A tutti dico di non subire e consiglio di vendere il terreno e acquistare in luoghi che l'economia "corrente" definirebbe depressi....
Coraggio Francesca!!! 🤗
Grazie del sostegno Ros. Il discorso sugli acquisti consapevoli è prioritario, dobbiamo ridare valore al cibo. Intanto mi informerò su cosa hanno spruzzato vicini al Bosco di Ogigia. E' stata una brutta esperienza. Spero non abbia fatto troppi danni a insetti e piante che ospito nel campo. Buona domenica a te!
Il video non ha bisogno di commenti, parla da sè. Per info: l'agricoltore che ha usato i veleni o qualsiasi altro prodotto antiparassitario e o anticrittogamico ha l'obbligo di avere il registro dove segna tutti i prodotti che ha utilizzato, inoltre deve avere anche il patentino per usare tali prodotti. Qui devi trovarti un bravo avvocato e inoltre molte regione non so la tua vietano con legge regionale i trattamenti durante i periodi di fioritura per evitare di ammazzare le api (anche se le api le ammazzi anche fuori dal periodo di fioritura in quanto vanno a prelevare dalla linfa degli alberi per produrre la propoli e dagli escrementi degli afidi gli zuccheri per produrre la melata, che non è il miele). Eccetto la Liguria, alcune regioni hanno anche previsto delle sanzioni amministrative per chi irrora veleni durante il periodo di fioritura. Ti serve un bravo avvocato, e prova a bloccarli con un provvedimento EX lege 700 che l'avvocato di spiegerà cosa è (se è un bravo avvocato). NON TI FERMARE.... FAI VALERE LE TUE RAGIONI CON OGNI MEZZO PERCHè PER I POLITICI REGIONALI I VOTI VALGONO PIù DELLA NOSTRA SALUTE.
Io abito in una zona di campagna e noto che sono gli agricoltori i primi a non aver rispetto per l'ambiente e le conseguenze dei prodotti che usano, consapevole che il lavoro della terra non paga...ma le conseguenze di quello che mangiamo, beviamo, respiriamo lo stiamo già pagando!!!
Purtroppo se non si fanno questo tipo di trattamenti, purtroppo al coltivatore resta poco che niente... Con queste condizioni meteo gli attacchi fungini sono all' ordine del giorno, e capite bene che un viticoltore che lascia la vigna non trattata, è difficile che a ottobre riesca a vinificare qualcosa di buono... L'unica soluzione per diminuire un po' la deriva è usare atomizzatori a recupero, ma ovviamente hanno un certo costo. Per quanto riguarda il trattamento avranno usato un qualcosa di copertura ( rame/zolfo) e qualche antiperonosporico/antioidico sistemico
Grazie mille Raffa, il meteo sicuramente incide. Mi annoto quello che secondo te hanno usato, andrò ad informarmi il prima possibile
Dio mio che rabbia.
Vedere tutta quella roba chimica sparsa per il terreno mi ha messo una tristezza interiore che conosci bene.
Io vivo in Sardegna, in un paesino del centro che più centro non si può.
Sono fortunata in questo perché i terreni e le campagne qui vicino usano solo stallatico per le proprie piante, o addirittura nulla perché aree non utilizzate -quindi verde puro di soli alberi quali ulivi, cipressi e querce-.
Sono circondata da piante selvatiche e graminacee, posso raccogliere tranquillamente funghi in autunno o in tardo inverno con il primo sole, salto di gioia quando vedo tante coccinelle in quanto sensori di aria pulita e salubre (nonché grandi mangiatrici di afidi per le mie rose :D).
Nel mio piccolo, se ho degli insetti infestanti che mangiano o distruggono i germogli delle mie piante, spruzzo una miscela di acqua e poche gocce di olio di melaleuca (alloro, timo, menta, etc, sono tutte piante che andranno a finire nei miei piatti), e qualche mese fa ho piantato molti semi di Cosmos essendo tra le principali fonti di cibo per farfalle e api.
Noi nel nostro piccolo facciamo tanto, ma la paura di un'invasione chimica è sempre dietro l'angolo, qui soprattutto.
La superficialità di molte persone è dannosa, e inconsciamente ci stiamo avvelenando.
Nel mio orto e sulle poche vigne che ho uso poltiglia bordolese o solfato di rame. Nelle colture intensive si sa che non è così...ahinoi. I "sistemi naturali" è impossibile attuarli per i troppi interessi che ci sono sotto.
Mi dispiace tantissimo quello che ti è successo a te e pure al tuo progetto. Quando impareremmo gli umani a lavorare senza chimici, senza fare male a la natura...
altro mondo è possibile! Forza dalla Galizia!
Ho letto nei tuoi occhi la tristezza,il dolore,dopo anni di sacrificio è tutela per la biodiversità del tuo orto.In qualche minuto forse anche inconsapevolmente,viene interrotto il proprio lavoro in maniera cosi violenta,con tutte le conseguenze per la nostra salute che noi tutti conosciamo!!In poche parole,oggi ci stiamo avvelenando con le nostre stesse mani.Purtroppo ci troviamo a dover fare i conti con la peggiore delle guerre...L' IGNORANZA!!Per quanto mi riguarda,sè la legge ammette ignoranza cioè,dare permessi per alla vaporizzazione di funghicidi adiacenti alle proprie abitazioni,cosa che si ripeterà tutti gli anni,ci sia ben poco da fare.Estremizzando il peggio,tra associazioni,petizioni,avvocati,ecc...,ci vogliono un sacco di energie per sostenere questo genere di cause,sopratutto in italia!Nel fratempo tu inali pesticidi,funghicidi,le tue falde acquifere sono inquinate,ti potresti imbattere in qualche infezione polmonare,ecc...Mi spiace veramente!!
L'ignoranza potrebbe essere superata, ma mi sembra che tanta gente non voglia proprio sentire punti di vista diversi dal proprio e chiudono le orecchie. Mi sembra che si stia perdendo la capacità di ascoltare e dialogare :(
Interagire,saper ascoltare,oggi è questa la vera ricchezza.Nel tuo caso a prevalso inaspettatamente è senza preavviso l'ignoranza!
Presumo di no,se solo oggi è stato lanciato il video denuncia,da parte di Francesca.Poi mi farebbe piacere che tù provassi a passare nella mia playlist sulla plasticomania,per farti verificare quanti quintali di plastica raccolgo nelle spiaggie,come fai anche tù!?
@@PedrUPedraSOssidiana no non lo faccio piu' ..
Lo sapete che quando andate a comprare le banane sono state trattate con DDT un veleno letale che in Italia non si usa più da oltre mezzo secolo?
Insomma... Tutto giusto, tutto condivisibile... Ma hai un terreno accanto ad un ampio vigneto, non puoi aspettarti nulla di diverso. Qui c'è lo stesso problema. Puoi fare una sola cosa... Metterti d'accordo con il tuo vicino. Solitamente un compromesso si trova.
Quello che mi rattrista, oltre alla vicenda in sè (ci mancherebbe), sono gli indignati del web qui sotto che vanno predicando azioni legali e raccolte firme. Siamo tutti liberi di coltivare in modo sano, ma le altre persone, con idee diverse dalle nostre, sono altrettanto libere di utilizzare metodi più "tradizionali", per quanto sbagliati dal nostro punto di vista. Obbligare qualcuno ad abbandonare un metodo che magari utilizza da anni è un'azione violenta tanto quanto quella di chi spruzzando il suo campo contamina i nostri orti. Ma allora, invece di indignarsi, non basta riscoprire un po' di umanità e andare a suonare al campanello del vicino per fare due chiacchiere? Troppo comodo aspettarsi che gli altri siano sempre dei mostri.
Il dialogo è la prima cosa che cerco nella mia attività di informazione e condivisione delle esperienze. Credo che il diritto ad aria, acqua e terre pulite, dovrebbe essere più importante di quello ad inquinare. Questo richiede una modifica profonda della nostra organizzazione sociale. Non saremo io e il mio vicino a poter cambiare le cose, ma certo confrontarci con gentilezza sarebbe un buon inizio.
@ro ma proprio no... Se le leggi non cambiano, andare a patti con chi ti sta accanto è l'unica via percorribile!
Uniamoci ragazzi. Facciamoci sentire. ❤️ #noaiveleni #siallabiodiversità
Belle parole, però, 1 che lavoro fai, 2 informati, sui prodotti che usano per i trattamenti 3 tu fai parte del mondo,!!! e non il contrario!!!
Gli agricoltori non si divertono a fare i trattamenti....costano tantissimi soldi e sono necessari per arrivare alla vendemmia!ci sono distanze da rispettare ,patentini da acquisire e ci sono delle camice insegne obbligatorie da applicare molte ore prima del trattamento con la data del trattamento ,le sostanze attive e il tempo di rientro o carenza!detto ciò è giusto rispettare i confinanti ed evitare fonti idriche scuole ecc ecc però un minimo di tutela verso noi che viviamo di quella poca rendita che ci da la terra... Credo ci voglia rispetto reciproco ... Da parte nostra nell evitare orari di punta e da parte del confinante a non piantare un orto a due metri dal vigneto
Sai come è loro stanno lavorando e se non proteggono le viti, questo anno non guadagnano nulla, comunque non é detto che siano sostanze nocive perché irritano possono essere anche cose naturali, io penso che ti abbiano aiutato a proteggere anche le tue piante spruzzando quelle sostanze
Caro Giuseppe allora in Italia rimane soltanto una cosa da fare, smettere di produrre le nostre eccellenze e importare tutto da paesi dove non ci sono regole perché tanto è quello che pian piano stanno facendo
Nei paesi dove non ci sono regole fanno molto meno peggio di qua.
aaaallora carissimi, da futuro agricoltore diciasettenne sono anch'io preoccupato ma per un motivo forse un po' diverso da quello per cui lo sei tu; mi preoccupo infatti perché la colpa è sempre e comunque "dell'agricoltore cattivo che fai i trattamenti e che vuole uccidere il mondo". Forse non è chiaro un passaggio però, l'agricoltura di oggi per poter sopravvivere deve rispondere ad una domanda da parte del mercato che richiede questi trattamenti che se non vengono effettuati possono causare una perdita di competitività da parte dell'azienda agricola; te dici che per questo trattamento ti sembra di aver perso una parte di biodiversità del tuo orto, ecco, l'agricoltore in questione avrebbe potuto potenzialmente perdere decine di migliaia di euro se non avesse effettuato quel trattamento, ripeto decine di migliaia di euro; l'agricoltura costa, serve passione per portarla avanti perché le soddisfazioni economiche sono ben poche. Detto questo chiedo a te e a tutti coloro che se la prendono con un settore che ha già molte difficoltà a stare in piedi di cominciare a capire che per cambiare l'agricoltura bisogna cambiare la domanda a cui questa deve rispondere, l'estensione media delle aziende agricole italiane è di 8,4 ettari, è un'estensione molto piccola ed è quindi impossibile che sia l'azienda ad imporsi sul mercato; ciò che può far cambiare l'agricoltura italiana è quindi la domanda del consumatore, non l'agricoltore. Questo è ciò che penso io
È una lotta durissima, uniamoci al gruppo No Pesticidi, più siamo meglio è. Non possiamo permettere di avvelenare anche noi, non lo trovo giusto.
Ciao Tiziana, faccio parte del gruppo e ringrazio tanto Renato Bottiglia e gli altri che stanno in prima linea per cambiare le cose.
Sono d'accordo a bandire i pesticidi ma automaticamente garantire il reddito a chi perderà il prodotto
Il problema è a monte. E siamo tutti nella stessa barca. Però ho una critica. Il tuo orto, se confinante con contadini che usano la chimica, non è bio. Scusami, ma questo è il problema. Prodotti tipo i tuoi, venduti come bio con prezzi altissimi. A me sembra contraddittorio, per usare un eufemismo. Cosa ne pensi? Un abbraccio. Ti seguo con calore umano
In bocca al lupo Francesca
Ciao Francesca, prima di tutto auguri per un nuovo anno colmo di serenità.
Premetto che sto cercando di crearmi un orto in condivisione.... con lumache che apprezzano cavoli ed insalate uccellini pazzi per le fragole ecc. ecc. e questo mi fa solo apprezzare di più quell poco che riesco a portarmi in tavola.
Però dobbiamo cercare di non essere "ipocriti":
Io e la mia famiglia campiamo con circa 1500 euro al mese, e se una volta voglio bere una bottiglia di vino (come per natale) vado al discount e la compro per meno di 5 euro, cosi' faccio per l'olio di oliva che pago 4 euro o per le arance, le mele o la pasta fatta con grano chissà come coltivato.
Capisco che forse sono io e quelli come me che permettono di usare veleni per fare un vino a 5 euro o un olio extra vergine a 4.
Ma Ti assicuro che berrei molto più volentieri un sassicaia "bio" da 200 euro a bottiglia e che condirei la mia insalata con un EVO dei colli fiorentini da 20 euro al litro ma non posso.
Quindi in risposta alla tua domanda "Cosa fare perche non si spargano veleni in quel modo"
Le soluzioni possono essere:
1° Controllare i consumi dei poveri.
Niente vino, niente olio di oliva, niente carne, ecc.
Perche se non si usano concimi e trattamenti chimici tutto questo avrebbe costi insostenibili per i poveri.
2°
Io abito nella campagna toscana e consumo tutto a Km. 0
tu abiti a Milano e ti mangi ???
tu che stai in val d'aosta non vedrai un arancio un oliva o un pomodoro
tu che stai in senegal in norvegia o in pakistan mangi solo ???
Secondo me è tutto molto complesso, è chiaro che cosi' non si può pensare di andare avanti all'infinito, ma dobbiamo pensare tutti a ciò che siamo disposti a fare per cambiare?
Tu saresti disposta a bere un vino semi bio semi polvere per permettere a uno come me di fare altrettanto, oppure chi ha 2 soldi solo bio e chi è povero solo polvere
Saresti disposta a permettere al tuo vicino di coltivare un pezzetto del tuo orto?
Saresti disponibile a dividere il tuo cibo con un milanese o un romano o chicchessia che non può avere un orto.
P.S. Questo vuole solo essere un commento, hai un canale meraviglioso e ti seguo sempre con piacere, se ci fossero al mondo tante persone come te sicuramente staremo meglio e saremmo tutti più felici.
Continua cosi' e di nuovo Auguri.
IN ALCUNI POSTI CI SONO GLI ORTI SOCIALI E ALTRE INIZIATIVE SIMILI CHE PERMETTONO IN COLLABORAZIONE COI COMUNI DI COLTIVARSI UN ORTICELLO E MANGIARE BENE.CHISSÀ CHE NON NE ESISTANO O NON SE NE POSSANO CREARE ANCHE NEL TUO PAESE.TE LO AUGURO DI ❤ !
Ti capisco,sono venuta a vivere in campagna per coltivarmi in maniera sana il mio orto,frutteto ma sono circondata da campi coltivati con orticole varie,patate,basilico,ecc.Molte volte sono li che sto lavorando e non curanti aprono i loro alettoni e giù di veleni,ho provato a parlarci ma ho trovato solo arroganza,ignoranza alla fine ti rispondono che loro devono lavorare e di non rompere.Ho chiesto ai vigili mi hanno detto che è così in campagna,bisogna avere pazienza.
Buon pomeriggio. Da quasi agronomo e da utilizzatore abilitato per prodotti fitosanitari convenzionali e biologici, posso dirti che la nuova norma del 2015 prevede che i trattamenti fitosanitari siano svolti ad una distanza minima di 30 metri da luoghi pubblici, parchi e abitazioni, per prodotti molto tossici.
A 10 metri per prodotti tossici.
Prima di un qualsiasi trattamento, almeno 48 ore prima, deve essere segnalato il trattamento con apposita segnaletica.
Puoi far valere i tuoi diritti chiamando l'ASL o le forze dell'ordine.
Buona giornata e per qualsiasi altra info contattami: facebook.com/agricolabio.treluci/
ho tante cose da dire ma non so come dirle!
il vicino ha tutto il diritto a fare trattamenti alla vigna, la legge consente un numero massimo di trattamenti all'anno e se ti è capitato un vicino bravo non ci sono problemi!
tutto questo "veleno" è molto meno di quanto pensiamo! quell'attrezzo li è un atomizzatore (uno spruzzino gigante per intenderci)
la dose utilizzata è bassissima (siamo sui 0,75 litri per ettaro!)
Al giorno d'oggi non è più pensabile un'agricoltura senza nessun tipo di trattamento, un'agricoltura estensiva nella quale metà del prodotto viene gettato perchè mangiato da lumache o distrutto da altri insetti strani. saremo sempre di più nel mondo ed avremo sempre più fame!
anche nel nostro piccolo dobbiamo imporci di sfruttare al meglio il nostro spazio!
anche le piante sono esseri viventi, si ammalano pure loro come noi e hanno il diritto ad essere curate!
se la vigna si ammalava, moriva tutto e dovevan rimmetterla nuova? sai quanto lavoro? sai quante macchine al lavoro? sai quanto smog?
ecco non accusiamo un agricoltore solo perchè ha fatto un trattamento!
a la prossima volta che il vicino fa i trattamenti è meglio se non stai li. sei entrata nel vigneto e penso che ciò sia pure vietato
Ciao Francesca, mi turba moltissimo vedere quelle scene, dove anche i campi sono messi al servizio del soldo e ahimè attraverso un'ignoranza spaventosa e ridicola. Credo che ormai ciò che bisogna fare è sollevare consapevolezza. L'obiettivo dei permacultori non è più provare che la permacultura funzioni, ma piuttosto diffondere il fatto che funzioni e far arrabbiare le persone, far vedere loro che con il biologico si può sfamare il mondo ma che allo stesso tempo ciò non è pensabile quando intere distese di campi sono gestite da multinazionali.
Dobbiamo far capire alle persone il potere che hanno. Ci rendiamo conto di quante persone possiedono un giardino e lo usano solo per tagliare il prato? Iniziamo a diffondere il messaggio, invogliamo le persone a coltivare il proprio cibo: la rivoluzione deve partire dal basso. Quindi io ti consiglio di fare dei video in tal senso (anche se già lo hai fatto).
Oppure si potrebbe fare una discussione su come far penetrare le nostre conoscenze a chi ancora la sensibilità non ce l'ha, perchè questo è il punto fondamentale.
Ciao, con i video del Bosco di Ogigia cerco proprio di fare quello che dici, mostrare le alternative e le possibilità. Una discussione per pensare a come raggiungere chi non si è posto questi problemi sarebbe molto importante.
Mi dispiace tanto, Francesca!
Ciao Paola, grazie del sostegno. Vado avanti 😉
Mi dispiace tantissimo francesca😞❤️
Grazie del sostegno Giorgio
Stai tanto attenta cara...si tratta di fitofarmaci..io ho il patentino per passarli ma non voglio utilizzarli sono super nocivi per noi e per l ambiente...non respirare nulla...davvero attentissima... facendo una ricerca sui fitofarmaci puoi trovare le sezioni per le varie piante...molti fitofarmaci possono essere utilizzati solo per determinate culture..se cerchi fitofarmaci per vigneto molto probabilmente puoi farti un idea su quello che hanno usato e se può causare malori afli uccellini e agli insetti utili..