Artena trionfo del Palio più bello del Lazio. Centomila presenze, 500 figuranti e 22 giochi popolari

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  • Опубліковано 14 січ 2025
  • La trentunesima edizione del Palio di Artena si è conclusa con la vittoria della Contrada via Velletri. Ma questo è solo l'ultimo tassello, un aspetto della magnifica festa popolare che ha creato, in un mosaico di grandi emozioni e forte coinvolgimento, una rievocazione storica imponente che ha saputo valorizzare al top usi, costumi e tradizione enogastronomica artenese. Stupenda la sfilata con un corteo di oltre 500 stupendi figuranti in costumi d'epoca. Gli artenesi hanno voluto celebrare la rappresentazione della visita di Papa Paolo V ad Artena che rispose all'invito del Cardinal Nepote a visitare il Paese, all'epoca Feudo di Montefortino, nel lontano 11 ottobre 1615. Il maestoso e coloratissimo corteo ha attraversato Artena circondato da tanti popolani sia a piedi che a cavallo, accompagnati da sbandieratori e saltimbanco che hanno movimentato la festa, tutti con attrezzature d'epoca e costumi storici. La sfilata è arrivata proprio nella Villa Borghese di Artena, location della sfida tra contrade.
    Dopo aver frequentato questo evento culturale per tante giornate, siamo perfettamente d'accordo:
    "Il Palio di Artena è il più bello del Lazio"
    come dice con orgoglio il nuovo giovane Sindaco di Artena Silvia Carocci, da poco eletta a guidare questa comunità che ci è sembrata dai sentimenti autentici e schietti.
    Una manifestazione che richiede un enorme sforzo logistico per costruire nella bellissima Villa comunale un enorme maxi fortino di legno che ospita, in uno scenografico terrazzamento, ben dieci stand di ottima gastronomia gestiti dalle altrettanto dieci contrade di Artena. La festa si dipana in dieci giornate: un tempo che scorre in modo avvincente al ritmo serrato delle sfide che creano in una grande arena al fresco degli alberi uno scenario davvero suggestivo che non ha eguali in tutta la zona. Un appuntamento che è ormai una tradizione per residenti e turisti. Gli ingressi disegnano numeri da capogiro ma le presenza si distribuiscono comodamente tra le tante tavolate e le lunghe panche di legno. Tutti seguono lo spettacolo con grande trasporto.
    Il vertice di tutto è un omone che trasmette esattamente l'immagine della manifestazione: possente e rassicurante, fedele alla tradizione, un ampio viso illuminato da occhi azzurri e il carisma sereno di un buon padre di famiglia che in questo caso è proprio la grande famiglia del Palio. Si chiama Giuseppe Bucci e somiglia proprio ad un uomo d'altri tempi, capace, diretto e sincero.

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