@@paro64 mi è sfuggito un no di troppo. Cmq i te devo sapere fisicamente come funziona, cioè come fa a creare un numero di kW termici consumandone meno elettrici. Ed in base ad una caldaia di tot kW quanti kW deve avere la Pompa di calore per poterla sostituire
L'idrogeno si produce usando la corrente, a questo punto vale la pena di installare delle pompe di calore che sono molto molto più efficenti. Vero che le caldaie le abbiamo già, ma andrebbero sostituite o quanto meno modificate.
Le pompe di calore sono la ciliegia sulla torta se combinata all'uso dell'idrogeno misto con metano: una soluzione tecnologica futura perfetta, se non del tutto.
Facendo il ragionamento della casalinga di Voghera.."l'energia impiegata per ricavare l'idrogeno ..che non c'è in natura ..è sempre superiore all'energia che mi darebbe l'idrogeno nel suo utilizzo"....
Ma perchè convertire l'elettricità (prodotta da fonti rinnovabili: questa è una precondizione) in idrogeno, poi distribuirlo nella rete del gas (che non è adatta a trasportare in sicurezza una molecola così piccola), cambiare tutti gli attuatori (come contatori e rubinetti), e poi bruciarlo generando probabilmente NOx) !? Non è economicamente e tecnicamente più semplice (e infinitamente più sicuro) distribuire elettricità? E se le pompe di calore non ci stanno negli appartamenti non si può migliorare questo aspetto invece che rifare la rete di distribuzione del metano? La cronaca è piena di case distrutte da esplosioni di metano o di bombole di butano/propano e purtroppo dobbiamo anche annoverare il gravissimo incidente di Viareggio e quello di Bologna (che è stato originato da GPL); l'idrogeno è molto molto più facile alle esplosioni (i discorsi sul ritorno di fiamma e sulla velocità di accension sono emblematici): io non lo vorrei mai nei tubi della mia casa (((con l'idrogeno ci ho lavorato per anni in un impianto chimico)))
Visto che hai lavorato per anni con l'idrogeno in un impianto chimico (immagino gassoso, non liquido) , puoi spiegare che tipo di tubi si usavano e se sono gli stessi tubi del metano? Perché secondo me c'è "un poco" di differenza e credere di far passare idrogeno negli stessi tubi dove da 20-30 anni passava il metano è "leggermente" rischioso.
@@ZioGastone i materiali per i tubi sono gli stessi : vanno bene acciaio e rame C'è qualche pericolo di corrosione se il materiale dei tubi non è "puro" Perciò direi che le tubazioni del metano vanno bene MA .....! il problema sono le perdite: le giunzioni dei tubi, le valvole, gli strumenti di misura devono avere tenute ben più efficaci di quanto serva per il metano che ha una molecola -mi pare- tre volte più grande E le perdite sono molto pericolose perchè l'idrogeno scoppia già a concentrazioni molto basse e, per innescare l'esplosione, basta una leggera scintilla Nelle note della Linde (uno dei colossi produttori di gas) dicono che può bastare un granello di polvere trasportato dallo stesso gas per incendiarlo Il mio dubbio sulla sicurezza è grande: mi immagino quando la miscela metano-idrogeno arriva nell'impianto domestico, alla "chiave di arresto", al tubo di gomma che porta al fornello e al fornello quando l'acqua della pasta trabocca e ci mettiamo ad armeggiare con la valvola aperta per riaccendere il fuoco Non vi è mai capitato di fare questa operazione e di sentire un forte puzzo di gas? Beh non vorrei ripeterla con una miscela di l'idrogeno
Signore mi domando se a questo punto se non si farebbe meglio a cercare di riprodurre nuovamente il syngas(quel gas d'acqua di cui avete parlato non tanto tempo fa).
2 anni fa avevi pubblicato un video in cui parlavi come nei paesi bassi stavano investendo nella produzione di metano verde da fonti rinnovabili. Secondo te quale strada è più promettente per il futuro ? produrre e consumare direttamente l'idrogeno o passare per la metanazione ?
Sugli stessi tubi direi assolutamente no, idrogeno è più difficile da "contenere" Edit sul video però parlano molto di blend quindi in quel caso sarebbe più facile riutilizzare le infrastrutture presenti
Se la produzione "green" di idrogeno, fatti i conti, è quella ottenuta da energia elettrica, tanto vale incentivare la produzione e l'utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e lasciare l'idrogeno ai progetti spaziali, dato che è sì un combustibile, ma dall'utilizzo rischioso, perché molto esplosivo.
l'idrogeno gassoso ha la molecola più piccola del suo contenitore, e uscirebbe dal tubo gas. a 200 bar diventa liquido, ma solo se lo hai raffreddato. il TRASPORTO dell'idrogeno dalla fonte alla caldai prevede rifare TUTTA la rete di tubazioni..
Credo che sia meglio produrre direttamente energia elettrica da fonti rinnovabili piuttosto che utilizzare l'elettricità per produrre idrogeno. Piu' facile da distribuire e piu sicuro. In futuro sarebbe meglio evitare di avere liquidi infiammabili, quindi percolosi. nelle abitazioni. Parere mio
Utilizzare idrogeno come combustibili in una caldaia mi sembra un po' uno spreco, perché l'idrogeno va prodotto a partire dall'elettricità e in tutti questi passaggi si perde energia per strada. La tecnologia delle pompe di calore è sicuramente più efficiente, perché utilizza comunque energia elettrica che può provenire da fonti rinnovabili, ma ne utilizza solo una frazione di quella necessaria per produrre idrogeno. Certo, il problema è dove le pompe di calore non si riescono ad utilizzare, ma questi limiti tecnici potrebbero essere superati nei prossimi anni con macchine sempre più versatili e compatte. Io ho un po' l'impressione che le aziende che producono caldaie e tutte quelle legate alla filiera del gas stanno cercando in tutti i modi di tenere in vita un settore che rischia di sparire. Comunque, una tematica sicuramente molto interessante da approfondire!!!
Preoccuperebbe anche a me, ma a Vaillant fanno pure pompe di calore. Quindi gli interessa relativamente di spingere. Però è vero, come vettore energetico l'idrogeno è ottimo per lavorare sull'energia di surplus delle rinnovabili e meno per essere prodotto apposta.
Sì diciamo che tante aziende che fanno caldaie, non parlo in particolare di Vaillant, hanno cominciato a fare anche pompe di calore perché ovviamente si rendono conto di dove va il mercato, ma il loro core business rimane quello della combustione. In molti casi, infatti, propongono sistemi ibridi con caldaie di propria produzione e pompe di calore di altre aziende adattate. E' un po' la stessa cosa delle auto elettriche, ormai tutte le case automobilistiche hanno iniziato a spostarsi sull'elettrico, ma hanno cercato e cercano di tenere in vita il più possibile il settore endotermiche per ovvi interessi economici. Naturalmente, le aziende non si possono ribaltare da oggi a domani, quindi tutto ciò è anche comprensibile, ma bisogna fare molta attenzione quando si parla di investimenti a lungo termine come l'adattamento della rete del gas o cose simili.
Nel parlare di idrogeno verde, ritengo fondamentale confrontare il rendimento (dalla sorgente all'utilizzo finale) di un impianto in cui si brucia idrogeno verde ed uno che utilizza una pompa di calore. In entrambi i casi per evitare emissioni bisogna partire da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico in primis). Una pompa di calore si può arrivare ad efficienze di 300/400%, a cui però vanno aggiunte le perdite per il trasporto dell'energia elettrica. Considerando le perdite dell'elettrolisi del trasporto e della caldaia, che efficienza si riesce a raggiungere con il metano verde?
Cosi come in Gran Bretagna , tutto deve funzionare ad energia elettrica a partire da 2025 , ci son Forni ad induzione e Caldaie a Microonde. L'Idrogeno deve solo arrivare alle centrali elettriche e produrre energia elettrica , adattando la rete elettrica come stanno facendo in Gran Bretagna , per il trasporto alle citta ...Gran Bretagna dove fa MOLTO più freddo che da noi...Volere è potere , ma non solo , c'è chi lo sta già facendo. Duque mi domando quali siano gli interessi in gioco , ad offrire ancora caldaie a gas...PERICOLOSO tra l'altro...
Aggiungere un po' di idrogeno al metano per ridurre le emissioni in tempi brevi utilizzando le infrastrutture esistenti penso che sia veramente una buona idea. A lungo termine credo che sia meglio sostituire il riscaldamento "classico" con le pompe di calore che hanno un'efficienza decisamente migliore (anche 4-5 volte superiore)
Il brevetto della caldaia hidro è già funzionante ed efficiente a tutti gli effetti. Occorre solo vincere la diffidenza. Dopo aver vinto l'esame di esperienze attive e funzionali non ci saranno più remore o timori.
Già dal 2010 in base all'UE in Italia gli edifici architettonici di pregio sarebbero dovuto essere stati convertiti in classe A entro il 2020... Indovina la percentuale attuale? Aggiungi che si continuano a costruire case in classe F o G, reputando eccelsa la classe Be, mentre si vede ancora come spreco di soldi ed eccellenza la classe A in nuovi edifici invece di essere lo standard base. O ancora, guarda ai televisori promossi per il cambio del digitale terrestre e vedi quanto avessero una certificazione migliore del D, a meno di non salire paurosamente coi pressi a malapena al C si arrivava... E qui stiamo parlando di chi dovrebbe stimolare il cambiamento dando i mezzi
@@RuggeroRollini ho fatto pure corsi al riguardo...peccato che l'ordine dei geologi se ne sia coff nonostante sia tra le classi che lo possono praticare e poi gli ingegnieri col dumping dei prezzi hanno bloccato il mercato^^ senza considerare la differenza di certificazione a livello cittadino e nazionale che sono proposte...mancanza di organizzazione come sempre^^
Interessante, quanto pesa il problema della permeabilita dei metalli all’idrogeno che a quanto ne so tende a renderli fragili e quindi ridurre sensibilmente la durata delle parti in metallo ? Che soluzioni sono adottate per il transport o (tuba io I) e bruciatori ?
Un metodo che ci hanno proposto a lezione è di usare leghe che aumentino la duttilità. Però era genericamente per contrastare l' embrittledment da idrogeno.
Tutto bellissimo, ma il fabbisogno di energia elettrica è destinato ad aumentare vertiginosamente e a questo si aggiunge che dobbiamo svincolarci dal metano anche per ragioni geopolitiche, quindi sprecare il 40 e passa% dell'energia per produrre idrogeno da elettrolisi non mi pare una furbata e dubito che si diffonderà molto in questo ambito nel prossimo futuro per una mera questione di costi
Sotto l'aspetto sicurezza casalinga non è necessario dotare l'abitazione si sensori, ma utilizzare additivi olfattivi simili a quelli presenti nel metano (metano, etano, propano, butano, pentano sono inodori). Il problema nasce a livello di distribuzione e stoccaggio: in forma liquida l'idrogeno potrebbe reagire con le pareti metalliche delle condutture e dei serbatoi provocandone la corrosione e originando pericolosi idruri metallici. L'altro aspetto da non sottovalutare è la parte dell'idrogeno nell'industria chimica: dalla sintesi dell'ammoniaca e dei suoi derivati alla pirolisi degli idrocarburi, all'addizione agli alcheni ed alchini, sino agli idruri e boroidruri per la produzione degli alchil-litio composti presenti in alcune tipologie di batterie ricaricabili, e infine per ottenere alcuni acidi alogenidrici. Non scordiamo che in precedenza dovrà essere raffinato (spendendo energia) per separare la quota di deuterio utile alle centrali a fusione come quella europea o per avere H2 per quelle della TAE come Copernicus e Galileo.
Sto leggendo e guardando molti video sull’’idrogeno ultimamente, e sempre si solleva il problema della produzione che ha bisogno di gas o addirittura carbone. Allora mi sorge una domanda. Una tonnellata di idrogeno quanta energia “contiene”? E quanta energia è necessaria per produrre una tonnellata di idrogeno? In altri termini: se l’energia per produrre idrogeno la ricavassimo da altro idrogeno il bilancio sarebbe in negativo o in positivo?
Norme UniFI 1Kg di Idrogeno da 40 Kw/h , 1 Kg di Benzina " H16 C8 " 10 Kw/h , 1Kg di Gas naturale " H4 C4 " 9.2 Kw/h...Costo previsto di estrazione , da rinnovabili , per Idrolisi di ultima generazione , con una resa del 98% 2 Euro Kg. Gli Emirati Arabi hanno investito 50 Miliardi di Euro per la produzione di Idrogeno da rinnovabili. L' Europa nel piano Repower EU , per l'autonomia energetica Europea , dal 2017 , ha investito 350 Miliardi di Euro , per sostituire i 27.000 Km di tubi , adattandoli a trasportare Idrogeno al 100%. Termine precedentemente previsto 2035 , ora anticipato al 2027. In Gran Bretagna, ricordiamo, le caldaie a gas saranno VIETATE nelle case di nuova costruzione a partire dal 2025 e si prevede che saranno eliminate completamente entro la metà del 2030...Tutto funzionerà solo tramite RETE ELETTRICA...Cosa che in Russia succede già da decenni...
Stiamo girando intorno ad un problema noto da un pezzo. Chiedo perché utilizzare idrogeno come combustibile, se la stessa cosa si può fare direttamente con il metano, che costa la terza parte? Probabilmente mi si risponderà che lo scopo è quello di emettere meno CO2, ma se la stragrande quantità di idrogeno si ricava dal reforming del metano, con emissione di CO2 nel corso di questa lavorazione, alla fine dell'intera filiera non cambia niente. Altri mi diranno che l'idrogeno si può ottenere anche dall'elettrolisi dell'acqua, impiegando energia elettrica; allora posso dire che, se dispongo di energia elettrica, la posso utilizzare direttamente per riscaldamento, evitando inutili passaggi.
L'energia elettrica che serve per fare l'elettrolisi e produrre idrogeno da bruciare in caldaia e produrre una certa quantità di calore non è minimamente comparabile con l'elettricità che serve per produrre lo stesso calore
Temo che il futuro del riscaldamento sia...globale: farà talmente caldo che non avremo più bisogno di riscaldamento. Speriamo esistano anche climatizzatori ad idrogeno....
Buongiorno, ottima la sua divulgazione, vorrei chiederle, la caldaia proposta dalla ditta in provincia di Pisa, funziona veramente? Visto i loro video, ho dei fondati dubbi. Grazie
ma in centro citta l idrogeno ci sarà in qst visione, non ho capito...prima di e che la pompa di calore nella citta nn si puo peró poi dice che l idrogeno risolverà in centro città le emissioni
Scusate la mi ignoranza ma non si può produrre e bruciare solamente idrogeno? Oltre più la fiamma da idrogeno ha una temperatura enorme xchè mischiare sempre sto gas
@@claudio-u9v il futuro non è il gas, men che meno l idrogeno a scopo combustione.non ha nessun senso produrre idrogeno per bruciarlo. Posto poi che i metanodotti mai e poi mai sono in grado di trasportare idrogeno. Già perdono per strada una parte non trascurabile di CH4, molecola 40 volte più climaalterante della co2
@@gerryino si deve smettere di bruciare punto e basta. Si deve smettere di pensare che l unico modo di scaldarsi sia bruciando qualcosa con una fiamma.. Ogni volta che bruci un combustibile fossile generi co2 e altre porcherie e , nel caso della combustione dell' idrogeno generi comunque i NOx, che sono inquinanti per nulla trascurabili o di second ordine.. I metanodotti un giorno spariranno. Non spariranno domani mattina, ma di certo mai e poi mai nel frattempo porteranno anche idrogeno nelle case .la caldaia a gas mischiata a idrogeno è frutto del pensiero di qualcuno che non ha una minima idea di cosa sia la transizione energetica , cosa sia un bilancio energetico globale e spera di tenere su il suo business così com'è. È finita., Come sono finiti i motori termici, qualunque cosa ci butti dentro per farli andare. Rassegnatevi
Io penso che il futuro sia l'idrogeno ma non nel riscaldamento delle abitazioni. Per le abitazioni probabilmente sará la tappa intermedia perché simile alla funzione del metano. Nel futuro penso proprio che saranno soluzioni elettriche pure che sostituiranno il metano. L'idrogeno serve e servirà come "batteria" o riserva energetica per sistemi elettrici. Per elettrico puro intendo serpentine elettriche sotto il pavimento, le pompe di calore possono dare un grosso contributo ma non sono indispensabili. Aggiungo che le "isole" autonome energeticamente sono poco praticabili se si intendono abitazioni con fotovoltaico e pompe di calore. Si produce principalmente in estate e si consuma prevalentemente in inverno.
Caro Ruggero, magari quello che sto per scrivere ha a che fare con questo video o magari no, oppure in parte. Sta di fatto che con riferimento alle emissioni di gas serra sto osservando da diverso tempo un fenomeno che personalmente mi preoccupa non poco, seppur senza stupirmi. Mi riferisco al ritorno del negazionismo. Siamo partiti con 'non esiste il riscaldamento globale', poi siamo passati a 'ok, esiste ma la causa non è di origine antropica', poi 'ok, la causa è di origine antropica ma possiamo risolvere', infine 'ok, siamo fottuti' (il che, per come la vedo io, è vero). Ora sta succedendo una cosa che mi aspettavo ma non così presto: ricercatori e scienziati stanno sostenendo (dalle pagine dei quotidiani, dalle reti televisive e qui su YT) che non sarebbe di origine antropica la causa del riscaldamento globale. Si torna indietro. I gas serra non hanno effetto sul clima (semmai solo sul meteo, si dice), e l'uomo non deve sentirsi responsabile di nulla perchè non è lui il problema, ma si tratta di un corso naturale. Ora: capisco che uno se si preoccupa potrebbe modificare le proprie abitudini da consumatore (questo fa veramente paura!), capisco che uno dorma sonni più sereni non sentendosi responsabile del futuro infausto che attende i propri figli, capisco anche che le masse impaurite siano di difficile gestione da parte dei governi, ma alla decenza deve esserci anche un limite. Il tema è che se la scienza si vende, come la politica, al miglior offerente allora la probabilità di perdere fiducia in tutto e tornare alla caccia alle streghe (non sto usando metafore) è molto più che verosimile. Che schifo, veramente uno schifo....
Ho trovato questo video estremamente interessante, però permettimi di dirti che a te la complessità affascina, a me invece spaventa, soprattutto il ritorno di fiamma di cui hai parlato mi fa abbastanza paura. Altra cosa che devo dirti è che tu sei stato chiarissimo, ma per quanto mi riguarda, da persona completamente ignorante sul tema caldaie e combustione, devo dire che l'ingegnere non è stato abbastanza chiaro nella sua spiegazione della complessità dell'attuazione di questa innovazione nelle città: prima parla di impraticabilità di installazione di pompe di calore nel centro di Milano (ma le pompe di calore alimentate a cosa?), poi parla di case singole con pompe di calore sostenute da un impianto fotovoltaico e invece impianti a idrogeno nei centri città. Insomma, ho riascoltato più volte, ma questo discorso non mi è chiaro.
Provo a parafrasarlo. In alcuni contesti, come in certi centri città, non si possono installare le pompe di calore (alimentate a correre elettrica). Ci possono essere motivi logistici, banalmente non ci stanno, o estetici. In questi casi l'idrogeno potrebbe muoversi sugli attuali impianti (opportunamente modificati). Più chiaro?
Abitando a Milano, ci sarebbe la possibilità di centralizzare i riscaldamenti, poi l'idrogeno lo bruci in centrale dove tutto è monitorato da tecnici e messo in sicurezza.
L'idrogeno, oggi, è prodotto per il 95% da metano, in forma di "idrogeno grigio", con enorme dispersione di CO2. L'idrogeno blu (sempre prodotto da metano catturando la CO2) rappresenta l'1% e, sostanzialmente, la CO2 viene utilizzata solo per estrarre petrolio nei giacimenti "stanchi" (recupero secondario di petrolio) rientrando in parte in atmosfera con l'emersione dello stesso. Di fatto, quindi, la cattura della CO2 su produzione di idrogeno è una cosa che, industrialmente, non esiste. In ogni caso anche l'idrogeno blu non ci svincola dal fossile e non alimenta alcuna filiera circolare (essendo lineare per definizione). La filiera dell'idrogeno diventa circolare solo con l'idrogeno verde, ma il costo energetico (che per essere circolare deve essere da rinnovabile) è altissimo (sei volte superiore a quello da idrogeno da idrogeno grigio). E tralasciamo tutte le problematiche di stoccaggio e trasporto dell'idrogeno (in forma pura non è pensabile l'utilizzo dell'infrastruttura del metano)... oltre al fatto che una caldaia a metano non permette di essere usata con idrogeno e questo implica la loro sostituzione massiva e contemporanea. Insomma, l'idrogeno ha senso solo nei contesti in cui non si può fare a meno della combustione interna (trasporto aereo e, forse, navale) ma non ha senso nel trasporto leggero e nel riscaldamento: un motore elettrico ha un rendimento del 90% e una pompa di calore ha un rendimento termico che va dal 200 al 500%) rispetto a rendimenti (locali e di filiera), per l'idrogeno, bassissimi. E sono tecnologie già OGGI disponibili e che si prestano a meccanismi di sostituzione progressiva. Poi, se si vuole parlare di favole... a qualcuno piacciono pure quelle
I vecchi impianti del metano non possono trasportare alte concentrazioni di idrogeno...ci vogliono altri impianti e troppo costosi ....quindi al massimo un mix del 20%
Una buona produzione di idrogeno la si può ricavare dall'ammoniaca ricavata dagli allevamenti di bestiame e dai reflui urbani. Anch'io pensavo di sostituire la caldaia con una ad idrogeno ma la tecnologia è ancora giovane. Sarebbe bello se le amministrazioni investissero pesantemente sul teleriscaldamento, in questo caso si può usare di tutto dal fotovoltaico termico a concentrazione al nucleare (magari a fusione).
Non ha alcun senso usare l'idrogeno! Chiaro che se lo chiedi a Vaillant o soprattutto SNAM cosa vuoi che ti rispondano? (*) Produrre 1kWh di energia dall'idrogeno verde significa consumarne almeno 3kWh di energia elettrica (è un limite chimico insormontabile anche se ci fosse una macchina che produce 10000000 kg di idrogeno al secondo) e considerando che una pompa di calore da 1kWh produci facilmente 3kWh termici la caldaia a idrogeno non avrà MAI un futuro, compresa la città: in città non ci sono i condizionatori che non sono altro che pompe di calore? Se proprio c'è un limite sullo scambiatore esterno si può utilizzare una pompa di calore aria/acqua o meglio acqua/acqua che è ancora più efficiente visto che l'acqua (in inverno) sarà SEMPRE più calda dell'aria esterna e una tale pompa di calore ha le stesse dimensioni di una caldaia normale. (*) Bruciarlo mescolato al metano serve solo per farvi raddoppiare la bolletta, mentre come si fa a raccontare che l'idrogeno puro può essere fatto circolare negli attuali metanodotti? E' una molecola talmente piccola che passa nell'acciaio e lo indebolisce. Bisogna rifare TUTTA LA RETE... ovvio che SNAM spinge altrimenti che se ne fa dei suoi 32mila km di rete?
Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare l'idrogeno in una fuel Cell per ottenere energia elettrica per alimentare dei termosifoni o delle pompe di calore.
Dalle mie parti aziende ceramiche sono già partite x avere forni ad idrogeno ....mandando a quel paese tutti i rompi....e produttori e fornitori di gas .....😂😂😂😂
La caldaia ad idrogeno e' costosa, ma si recupera con il minor prezzo a parita' di potere energetico. Dopo 10 anni si pensa di risparmiare per appartamento un 10/20%.
Posso permettermi una critica costruttiva al video? Quando parli di numeri e confronti penso sia meglio mettere in sovrimpressione qualcosa... Parlare di milioni confrontati ad altri milioni detto solo a voce penso sia un po' "dispersivo", meglio avere scritto qualche numero
Certo che puoi, anzi ,grazie mille! Avevo pensato di non metterli a scermo per non far concentrare l'attenzione sui numeri ma sugli ordini di grandezza. Se però aiuta comunque visualizzarli in futuro li metterò.
@@RuggeroRollini per il resto, ottimo video. Finalmente un approfondimento su una cosa che abbiamo tutti a casa e che pochi veramente conoscono... Te lo dico da istallatore di caldaie 😂
Studiate un po' di chimica industriale e impianti chimici. Poi potrete parlare di trasporto dell'idrogeno nelle migliaia di km di tubazioni. Poi anche i costi di produzione dell'idrogeno. Parlate a vuoto.
Buon giorno, Un brevetto e di conseguenza la fabbricazione di idrogeno domestico esiste e garantisce sia la produzione di energia elettrica che quella di acqua calda sanitaria. Un' inventore toscano che ha spostato la produzione all' estero. Tuttavia assistenza, brevetto, fabbrica e produzioni sono stati acquisiti da un' azienda Araba produttrice di petrolio.
Con il nucleare e sfruttando il surplus serale delle dighe sarebbe fattibile una sinergia tra accumulo di energia tramite elettrolisi h2o e uso di idrogeno? Sarebbe una transizione fantastica.
@@gabrielesalini2113 piccolo o grande il punto è sempre quello, se usi solo il surplus e non lo usi 24h è come avere un’auto e farsela quasi tutta a piedi
@@marcoroldo1568 il senso sarebbe averlo attivo h24, magari a regime minore sfruttando rinnovabili. La notte staccando energia. Una cosa in più non solo la notte.
Questi sono PAZZI! Volevo ricordare a Vaillant che il "fantasmagorico" idrogeno di cui si vantano attualmente è prodotto proprio dai famigerati combustibili fossili.Inoltre per produrre idrogeno è necessario un elevato costo energetico iniziale, per non parlare della estrema instabilità e quindi pericolosità di questo elemento
Mi dispiace ma non ha senso usare idrogeno per il riscaldamentoneanche in miscela, e come usare l'oro come conduttore elettrico,tutto si può fare ma non è sostenibile.
I tedeschi non riescono a separarsi dai fornelloni😂😂😂 Ma produrre energia green è andare a pompa di calore? Poi certamente in centro storico l'idrogeno può essere una soluzione, o meglio un ripiego. Poi a mio avviso dovremmo liberarci dalla combustione a prescindere
E anche in centro storico io vedo che moltissimi riescono comunque ad installare l'aria condizionata. E se si riesce a mettere l'aria condizionata allora si riesce a mettere anche una pompa di calore.
Con l'attuale mix energetico sì. Non se lo produci da rinnovabili (poi chiaro hai delle emissioni dovute alla produzione di pannelli, dighe, turbine...)
@@RuggeroRollini esatto proprio quello intendevo..le emissioni della fonte che genera l'energia necessaria a produrlo contando poi che l'efficienza del processo non è il 100%. Grazie della risposta e dell'ottimo lavoro di divulgazione che fai!
@@RuggeroRollini e si torna sempre al discorso che le rinnovabili non sono costanti (idroelettrico a parte ma vista la siccità recente ho dubbi anche su quello). che fai, un impianto per produrre idrogeno che funziona quando c’è sole o quando tira vento? neppure il peggiore degli imprenditori
Vaillant con queste idee che non hanno né capo né coda merita di fallire. Se vuoi ti elenco tutte le follie e il motivo per cui questa cosa non potrà mai e poi mai essere una possibilità
Ho 1 kWh elettrico da rinnovabili: ipotesi 1. Lo uso in una pompa di calore. Ottengo 3-4 kWh termici. Ipotesi 2: lo mando a un elettrolizzatore, rendimento 70%. Poi prendo l'idrogeno ottenuto, lo comprimo o lo liquefo, in ogni caso con un altro 30% di perdite. Arrivo in caldaia: ho meno di mezzo kWh termico, ma per ottenerlo, devo trasformare tutta la rete di distribuzione e il sistema di combustione per la diversa velocità e temperatura di fiamma, la finestra di esplosività e per evitare l'infragilimento da idrogeno. G E N I A L E !
Dopo 1 minuto di ascolto ho fermato il video, perché è chiaro che il tuo ragionamento è condizionato da un tema fasullo, la limitazione di CO2 ché un condizionamento psicologico televisivo! Di fatto in televisione non spiegano come hanno risolto il problema CO2 dei vulcani attivi, e c'è ne sono tanti da sempre. Così immagino sarà anche il resto del tuo discorso, cioè condizionato e non libero ed intuitivo.
@@GuidaperCasa ma quale conclusioni? le conclusioni sono tutte rivolte ad avvalorare la tesi (IMPROBABILE) che le fonti di energia classiche (il fuoco tanto per dirne una) sono innaturali (ovvero uccidono il pianeta). Ma quanto dobbiamo andare in là per prendere 2 soldi spicci dai signori del discorso?
Vero, per questo è importante dichiarare la collaborazione e il potenziale conflitto di interessi. In descrizione trovi le fonti da cui ho attinto per realizzare il video, se vuoi controllare che il contenuto del video sia affidabile o meno. .
2 alternatori per autovettura 24V 180ampere dovrebbero produrre teoricamente un equivalente di piu o meno 5Kw,collegati con una cinghia ad un motore a Corrente Contina 24V 250Watt che in teoria dovrebbe essere abbastanza per far generare elettricita agli alternatori costantemente "ovviamente il motore 24V e' collegato ad una o piu batterie,o una batteria singola che fornisce DC ad uno step up che puo generare 24V ed abbastanza Ampere per far girare il motore trainante"...che poi tramite un inverter viene trasformata in AC,i Watt convertiti ovviamente dipende dal inverter che traasforma da DC a AC... Io non sono un ingegnere ed ho la 3a Media,ma usando un minimo di cervello e provando le varie soluzioni ci sono arrivato abbastanza vicino a generarmi elettricita per i cavoli miei...
Ancora con questa baggianata, BAASTAAAAAA. Ma pensate a quanta energia ci vuole per produrlo (l'idrogeno), tanto vale che la stessa energia la sfrutto direttamente su una pompa di calore, si risparmia in maniera diretta senza allungare gli step, ma pensate che tutti siano stupidi.
E, andando anche oltre, sono più di 30 anni che abbiamo la fusione fredda dell'idrogeno in forma di deuterio. Questa cosa è millantata come impossibile dal mainstream...."forse" perché sconveniente ad alcuni per profitto e potere.."?"...
sarebbe interessante un video su come funzionano le pompe di calore
Altroché, lo aggiungo alla lista di "idee per i video"
@@RuggeroRollini ecco, esatto, è l'informazione che manca a me per potere comprendere la spiegazione dell'ingegnere
@@paro64 questo lo sanno tutti, ma come è perché, no
@@paro64 mi è sfuggito un no di troppo. Cmq i te devo sapere fisicamente come funziona, cioè come fa a creare un numero di kW termici consumandone meno elettrici. Ed in base ad una caldaia di tot kW quanti kW deve avere la Pompa di calore per poterla sostituire
ua-cam.com/video/C6IY8N0PhyM/v-deo.html
Non si possono aggiungere dei coloranti di fiamma come si aggiungono odoranti al metano?
L'idrogeno si produce usando la corrente, a questo punto vale la pena di installare delle pompe di calore che sono molto molto più efficenti. Vero che le caldaie le abbiamo già, ma andrebbero sostituite o quanto meno modificate.
Le pompe di calore sono la ciliegia sulla torta se combinata all'uso dell'idrogeno misto con metano: una soluzione tecnologica futura perfetta, se non del tutto.
Facendo il ragionamento della casalinga di Voghera.."l'energia impiegata per ricavare l'idrogeno ..che non c'è in natura ..è sempre superiore all'energia che mi darebbe l'idrogeno nel suo utilizzo"....
Ma perchè convertire l'elettricità (prodotta da fonti rinnovabili: questa è una precondizione) in idrogeno, poi distribuirlo nella rete del gas (che non è adatta a trasportare in sicurezza una molecola così piccola), cambiare tutti gli attuatori (come contatori e rubinetti), e poi bruciarlo generando probabilmente NOx) !? Non è economicamente e tecnicamente più semplice (e infinitamente più sicuro) distribuire elettricità? E se le pompe di calore non ci stanno negli appartamenti non si può migliorare questo aspetto invece che rifare la rete di distribuzione del metano?
La cronaca è piena di case distrutte da esplosioni di metano o di bombole di butano/propano e purtroppo dobbiamo anche annoverare il gravissimo incidente di Viareggio e quello di Bologna (che è stato originato da GPL); l'idrogeno è molto molto più facile alle esplosioni (i discorsi sul ritorno di fiamma e sulla velocità di accension sono emblematici): io non lo vorrei mai nei tubi della mia casa
(((con l'idrogeno ci ho lavorato per anni in un impianto chimico)))
Concordo, si può fare un confronto di efficienza tra idrogeno verde e riscaldamento per effetto joule?
Visto che hai lavorato per anni con l'idrogeno in un impianto chimico (immagino gassoso, non liquido) , puoi spiegare che tipo di tubi si usavano e se sono gli stessi tubi del metano?
Perché secondo me c'è "un poco" di differenza e credere di far passare idrogeno negli stessi tubi dove da 20-30 anni passava il metano è "leggermente" rischioso.
@@ZioGastone i materiali per i tubi sono gli stessi : vanno bene acciaio e rame C'è qualche pericolo di corrosione se il materiale dei tubi non è "puro" Perciò direi che le tubazioni del metano vanno bene
MA .....! il problema sono le perdite: le giunzioni dei tubi, le valvole, gli strumenti di misura devono avere tenute ben più efficaci di quanto serva per il metano che ha una molecola -mi pare- tre volte più grande
E le perdite sono molto pericolose perchè l'idrogeno scoppia già a concentrazioni molto basse e, per innescare l'esplosione, basta una leggera scintilla Nelle note della Linde (uno dei colossi produttori di gas) dicono che può bastare un granello di polvere trasportato dallo stesso gas per incendiarlo
Il mio dubbio sulla sicurezza è grande: mi immagino quando la miscela metano-idrogeno arriva nell'impianto domestico, alla "chiave di arresto", al tubo di gomma che porta al fornello e al fornello quando l'acqua della pasta trabocca e ci mettiamo ad armeggiare con la valvola aperta per riaccendere il fuoco
Non vi è mai capitato di fare questa operazione e di sentire un forte puzzo di gas? Beh non vorrei ripeterla con una miscela di l'idrogeno
@@elettroscopio Qui un fisico del CNR parla dell'idrogeno (16:50): ua-cam.com/video/7h9FenptPBo/v-deo.html
@@ZioGastone appunto
Signore mi domando se a questo punto se non si farebbe meglio a cercare di riprodurre nuovamente il syngas(quel gas d'acqua di cui avete parlato non tanto tempo fa).
2 anni fa avevi pubblicato un video in cui parlavi come nei paesi bassi stavano investendo nella produzione di metano verde da fonti rinnovabili. Secondo te quale strada è più promettente per il futuro ? produrre e consumare direttamente l'idrogeno o passare per la metanazione ?
Me lo sto chiedendo spesso. Comunque aggiungendo un passaggio perdi efficienza, ma forse la guadagni in comodità. Boh...
@@RuggeroRollini o forse guadagni in incentivi statali…
Bisogna capire anche cosa succede quando le cose vanno storte, una perdita di idrogeno dalla rete è uguale a una perdita di gas?
Sugli stessi tubi direi assolutamente no, idrogeno è più difficile da "contenere"
Edit sul video però parlano molto di blend quindi in quel caso sarebbe più facile riutilizzare le infrastrutture presenti
Se la produzione "green" di idrogeno, fatti i conti, è quella ottenuta da energia elettrica, tanto vale incentivare la produzione e l'utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e lasciare l'idrogeno ai progetti spaziali, dato che è sì un combustibile, ma dall'utilizzo rischioso, perché molto esplosivo.
Esatto
l'idrogeno gassoso ha la molecola più piccola del suo contenitore, e uscirebbe dal tubo gas. a 200 bar diventa liquido, ma solo se lo hai raffreddato. il TRASPORTO dell'idrogeno dalla fonte alla caldai prevede rifare TUTTA la rete di tubazioni..
Credo che sia meglio produrre direttamente energia elettrica da fonti rinnovabili piuttosto che utilizzare l'elettricità per produrre idrogeno. Piu' facile da distribuire e piu sicuro. In futuro sarebbe meglio evitare di avere liquidi infiammabili, quindi percolosi. nelle abitazioni. Parere mio
No, non è un tuo parere: l'uso dell'idrogeno per scaldarsi è una fesseria maiuscola. Se ti va leggi il mio commento
Utilizzare idrogeno come combustibili in una caldaia mi sembra un po' uno spreco, perché l'idrogeno va prodotto a partire dall'elettricità e in tutti questi passaggi si perde energia per strada. La tecnologia delle pompe di calore è sicuramente più efficiente, perché utilizza comunque energia elettrica che può provenire da fonti rinnovabili, ma ne utilizza solo una frazione di quella necessaria per produrre idrogeno. Certo, il problema è dove le pompe di calore non si riescono ad utilizzare, ma questi limiti tecnici potrebbero essere superati nei prossimi anni con macchine sempre più versatili e compatte. Io ho un po' l'impressione che le aziende che producono caldaie e tutte quelle legate alla filiera del gas stanno cercando in tutti i modi di tenere in vita un settore che rischia di sparire. Comunque, una tematica sicuramente molto interessante da approfondire!!!
Preoccuperebbe anche a me, ma a Vaillant fanno pure pompe di calore. Quindi gli interessa relativamente di spingere. Però è vero, come vettore energetico l'idrogeno è ottimo per lavorare sull'energia di surplus delle rinnovabili e meno per essere prodotto apposta.
Sì diciamo che tante aziende che fanno caldaie, non parlo in particolare di Vaillant, hanno cominciato a fare anche pompe di calore perché ovviamente si rendono conto di dove va il mercato, ma il loro core business rimane quello della combustione. In molti casi, infatti, propongono sistemi ibridi con caldaie di propria produzione e pompe di calore di altre aziende adattate. E' un po' la stessa cosa delle auto elettriche, ormai tutte le case automobilistiche hanno iniziato a spostarsi sull'elettrico, ma hanno cercato e cercano di tenere in vita il più possibile il settore endotermiche per ovvi interessi economici. Naturalmente, le aziende non si possono ribaltare da oggi a domani, quindi tutto ciò è anche comprensibile, ma bisogna fare molta attenzione quando si parla di investimenti a lungo termine come l'adattamento della rete del gas o cose simili.
Nel parlare di idrogeno verde, ritengo fondamentale confrontare il rendimento (dalla sorgente all'utilizzo finale) di un impianto in cui si brucia idrogeno verde ed uno che utilizza una pompa di calore.
In entrambi i casi per evitare emissioni bisogna partire da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico in primis).
Una pompa di calore si può arrivare ad efficienze di 300/400%, a cui però vanno aggiunte le perdite per il trasporto dell'energia elettrica.
Considerando le perdite dell'elettrolisi del trasporto e della caldaia, che efficienza si riesce a raggiungere con il metano verde?
Cosi come in Gran Bretagna , tutto deve funzionare ad energia elettrica a partire da 2025 , ci son Forni ad induzione e Caldaie a Microonde. L'Idrogeno deve solo arrivare alle centrali elettriche e produrre energia elettrica , adattando la rete elettrica come stanno facendo in Gran Bretagna , per il trasporto alle citta ...Gran Bretagna dove fa MOLTO più freddo che da noi...Volere è potere , ma non solo , c'è chi lo sta già facendo. Duque mi domando quali siano gli interessi in gioco , ad offrire ancora caldaie a gas...PERICOLOSO tra l'altro...
Efficienza e idrogeno per ora non possono stare insieme. In futuro si smetterà di bruciare
Sono sempre belli i tuoi video! Bravo Ruggero.
Ci stavo pensando l'altro giorno al lavoro all'idrogeno...
Eh sì sono un Ingegnere :P
Ti sei comperato la tua laurea in ingegneria?
O...
Sei uno di quegli ingeneri che pensa solo a profitto?
Io Opto per la seconda ipotesi...
Aggiungere un po' di idrogeno al metano per ridurre le emissioni in tempi brevi utilizzando le infrastrutture esistenti penso che sia veramente una buona idea. A lungo termine credo che sia meglio sostituire il riscaldamento "classico" con le pompe di calore che hanno un'efficienza decisamente migliore (anche 4-5 volte superiore)
ciao, quindi cosa mi dici della caldaia Hydro a Cogenerazione della ditta made in Pisa? Funziona?
Il brevetto della caldaia hidro è già funzionante ed efficiente a tutti gli effetti. Occorre solo vincere la diffidenza. Dopo aver vinto l'esame di esperienze attive e funzionali non ci saranno più remore o timori.
Già dal 2010 in base all'UE in Italia gli edifici architettonici di pregio sarebbero dovuto essere stati convertiti in classe A entro il 2020... Indovina la percentuale attuale?
Aggiungi che si continuano a costruire case in classe F o G, reputando eccelsa la classe Be, mentre si vede ancora come spreco di soldi ed eccellenza la classe A in nuovi edifici invece di essere lo standard base.
O ancora, guarda ai televisori promossi per il cambio del digitale terrestre e vedi quanto avessero una certificazione migliore del D, a meno di non salire paurosamente coi pressi a malapena al C si arrivava...
E qui stiamo parlando di chi dovrebbe stimolare il cambiamento dando i mezzi
Una parte dell'intervista con Gualandris che non è finita nel video si concentrava proprio sull'efficientamento come primo strumento.
@@RuggeroRollini ho fatto pure corsi al riguardo...peccato che l'ordine dei geologi se ne sia coff nonostante sia tra le classi che lo possono praticare e poi gli ingegnieri col dumping dei prezzi hanno bloccato il mercato^^ senza considerare la differenza di certificazione a livello cittadino e nazionale che sono proposte...mancanza di organizzazione come sempre^^
Interessante, quanto pesa il problema della permeabilita dei metalli all’idrogeno che a quanto ne so tende a renderli fragili e quindi ridurre sensibilmente la durata delle parti in metallo ? Che soluzioni sono adottate per il transport o (tuba io I) e bruciatori ?
Un metodo che ci hanno proposto a lezione è di usare leghe che aumentino la duttilità. Però era genericamente per contrastare l' embrittledment da idrogeno.
Tutto bellissimo, ma il fabbisogno di energia elettrica è destinato ad aumentare vertiginosamente e a questo si aggiunge che dobbiamo svincolarci dal metano anche per ragioni geopolitiche, quindi sprecare il 40 e passa% dell'energia per produrre idrogeno da elettrolisi non mi pare una furbata e dubito che si diffonderà molto in questo ambito nel prossimo futuro per una mera questione di costi
È sicuramente una questione non trascurabile. Alcune di queste considerazioni le trovi esposte tra gli approfondimenti in bibliografia!
Sotto l'aspetto sicurezza casalinga non è necessario dotare l'abitazione si sensori, ma utilizzare additivi olfattivi simili a quelli presenti nel metano (metano, etano, propano, butano, pentano sono inodori). Il problema nasce a livello di distribuzione e stoccaggio: in forma liquida l'idrogeno potrebbe reagire con le pareti metalliche delle condutture e dei serbatoi provocandone la corrosione e originando pericolosi idruri metallici.
L'altro aspetto da non sottovalutare è la parte dell'idrogeno nell'industria chimica: dalla sintesi dell'ammoniaca e dei suoi derivati alla pirolisi degli idrocarburi, all'addizione agli alcheni ed alchini, sino agli idruri e boroidruri per la produzione degli alchil-litio composti presenti in alcune tipologie di batterie ricaricabili, e infine per ottenere alcuni acidi alogenidrici. Non scordiamo che in precedenza dovrà essere raffinato (spendendo energia) per separare la quota di deuterio utile alle centrali a fusione come quella europea o per avere H2 per quelle della TAE come Copernicus e Galileo.
Bravi, sapete in percentuale quanto inquina una nave portacontainer.??
infatti, se non sbaglio consuma circa 5 tons/h di olio pesante!!
stiamo curando il cancro con un cerotto!!
Sto leggendo e guardando molti video sull’’idrogeno ultimamente, e sempre si solleva il problema della produzione che ha bisogno di gas o addirittura carbone.
Allora mi sorge una domanda.
Una tonnellata di idrogeno quanta energia “contiene”? E quanta energia è necessaria per produrre una tonnellata di idrogeno?
In altri termini: se l’energia per produrre idrogeno la ricavassimo da altro idrogeno il bilancio sarebbe in negativo o in positivo?
Norme UniFI 1Kg di Idrogeno da 40 Kw/h , 1 Kg di Benzina " H16 C8 " 10 Kw/h , 1Kg di Gas naturale " H4 C4 " 9.2 Kw/h...Costo previsto di estrazione , da rinnovabili , per Idrolisi di ultima generazione , con una resa del 98% 2 Euro Kg. Gli Emirati Arabi hanno investito 50 Miliardi di Euro per la produzione di Idrogeno da rinnovabili. L' Europa nel piano Repower EU , per l'autonomia energetica Europea , dal 2017 , ha investito 350 Miliardi di Euro , per sostituire i 27.000 Km di tubi , adattandoli a trasportare Idrogeno al 100%. Termine precedentemente previsto 2035 , ora anticipato al 2027. In Gran Bretagna, ricordiamo, le caldaie a gas saranno VIETATE nelle case di nuova costruzione a partire dal 2025 e si prevede che saranno eliminate completamente entro la metà del 2030...Tutto funzionerà solo tramite RETE ELETTRICA...Cosa che in Russia succede già da decenni...
Il bilancio sarebbe negativo, ma vorrei farti notare che ciò vale per ogni gas e ogni trasformazione
Ottimo video, molto bravo spiegato semplice. Ti ringrazio
Tra una caldaia a idrogeno e uno scaldabagno/boiler elettrico, termodinamicamente parlando, non è meglio lo scaldabagno/boiler elettrico?
Stiamo girando intorno ad un problema noto da un pezzo. Chiedo perché utilizzare idrogeno come combustibile, se la stessa cosa si può fare direttamente con il metano, che costa la terza parte? Probabilmente mi si risponderà che lo scopo è quello di emettere meno CO2, ma se la stragrande quantità di idrogeno si ricava dal reforming del metano, con emissione di CO2 nel corso di questa lavorazione, alla fine dell'intera filiera non cambia niente. Altri mi diranno che l'idrogeno si può ottenere anche dall'elettrolisi dell'acqua, impiegando energia elettrica; allora posso dire che, se dispongo di energia elettrica, la posso utilizzare direttamente per riscaldamento, evitando inutili passaggi.
L'energia elettrica che serve per fare l'elettrolisi e produrre idrogeno da bruciare in caldaia e produrre una certa quantità di calore non è minimamente comparabile con l'elettricità che serve per produrre lo stesso calore
Temo che il futuro del riscaldamento sia...globale: farà talmente caldo che non avremo più bisogno di riscaldamento. Speriamo esistano anche climatizzatori ad idrogeno....
Buongiorno, ottima la sua divulgazione, vorrei chiederle, la caldaia proposta dalla ditta in provincia di Pisa, funziona veramente? Visto i loro video, ho dei fondati dubbi. Grazie
Mio padre ha finanziato il progetto e la monterà in un annetto, vi farò sapere presto
Buongiorno ☀️
Come è possibile parlare con Lei. Grazie 🙏
ma in centro citta l idrogeno ci sarà in qst visione, non ho capito...prima di e che la pompa di calore nella citta nn si puo peró poi dice che l idrogeno risolverà in centro città le emissioni
Scusate la mi ignoranza ma non si può produrre e bruciare solamente idrogeno? Oltre più la fiamma da idrogeno ha una temperatura enorme xchè mischiare sempre sto gas
Le caldaie a combustione hanno già il destino segnato. Il futuro è solo pompa di calore, che piaccia o no
ma in una casa di 45mq dove cavolo la metti?
@@claudio-u9v teleriscaldamento? Oppure devi fare offset o produrre biogas in un ciclo chiuso
@@claudio-u9v il futuro non è il gas, men che meno l idrogeno a scopo combustione.non ha nessun senso produrre idrogeno per bruciarlo. Posto poi che i metanodotti mai e poi mai sono in grado di trasportare idrogeno. Già perdono per strada una parte non trascurabile di CH4, molecola 40 volte più climaalterante della co2
@@claudio-u9v fai la casa da 46 metri.
@@gerryino si deve smettere di bruciare punto e basta. Si deve smettere di pensare che l unico modo di scaldarsi sia bruciando qualcosa con una fiamma.. Ogni volta che bruci un combustibile fossile generi co2 e altre porcherie e , nel caso della combustione dell' idrogeno generi comunque i NOx, che sono inquinanti per nulla trascurabili o di second ordine.. I metanodotti un giorno spariranno. Non spariranno domani mattina, ma di certo mai e poi mai nel frattempo porteranno anche idrogeno nelle case .la caldaia a gas mischiata a idrogeno è frutto del pensiero di qualcuno che non ha una minima idea di cosa sia la transizione energetica , cosa sia un bilancio energetico globale e spera di tenere su il suo business così com'è. È finita., Come sono finiti i motori termici, qualunque cosa ci butti dentro per farli andare. Rassegnatevi
Io penso che il futuro sia l'idrogeno ma non nel riscaldamento delle abitazioni. Per le abitazioni probabilmente sará la tappa intermedia perché simile alla funzione del metano.
Nel futuro penso proprio che saranno soluzioni elettriche pure che sostituiranno il metano.
L'idrogeno serve e servirà come "batteria" o riserva energetica per sistemi elettrici.
Per elettrico puro intendo serpentine elettriche sotto il pavimento, le pompe di calore possono dare un grosso contributo ma non sono indispensabili.
Aggiungo che le "isole" autonome energeticamente sono poco praticabili se si intendono abitazioni con fotovoltaico e pompe di calore. Si produce principalmente in estate e si consuma prevalentemente in inverno.
Caro Ruggero, magari quello che sto per scrivere ha a che fare con questo video o magari no, oppure in parte. Sta di fatto che con riferimento alle emissioni di gas serra sto osservando da diverso tempo un fenomeno che personalmente mi preoccupa non poco, seppur senza stupirmi. Mi riferisco al ritorno del negazionismo. Siamo partiti con 'non esiste il riscaldamento globale', poi siamo passati a 'ok, esiste ma la causa non è di origine antropica', poi 'ok, la causa è di origine antropica ma possiamo risolvere', infine 'ok, siamo fottuti' (il che, per come la vedo io, è vero). Ora sta succedendo una cosa che mi aspettavo ma non così presto: ricercatori e scienziati stanno sostenendo (dalle pagine dei quotidiani, dalle reti televisive e qui su YT) che non sarebbe di origine antropica la causa del riscaldamento globale. Si torna indietro. I gas serra non hanno effetto sul clima (semmai solo sul meteo, si dice), e l'uomo non deve sentirsi responsabile di nulla perchè non è lui il problema, ma si tratta di un corso naturale. Ora: capisco che uno se si preoccupa potrebbe modificare le proprie abitudini da consumatore (questo fa veramente paura!), capisco che uno dorma sonni più sereni non sentendosi responsabile del futuro infausto che attende i propri figli, capisco anche che le masse impaurite siano di difficile gestione da parte dei governi, ma alla decenza deve esserci anche un limite. Il tema è che se la scienza si vende, come la politica, al miglior offerente allora la probabilità di perdere fiducia in tutto e tornare alla caccia alle streghe (non sto usando metafore) è molto più che verosimile. Che schifo, veramente uno schifo....
Bel video !!!
Ho trovato questo video estremamente interessante, però permettimi di dirti che a te la complessità affascina, a me invece spaventa, soprattutto il ritorno di fiamma di cui hai parlato mi fa abbastanza paura. Altra cosa che devo dirti è che tu sei stato chiarissimo, ma per quanto mi riguarda, da persona completamente ignorante sul tema caldaie e combustione, devo dire che l'ingegnere non è stato abbastanza chiaro nella sua spiegazione della complessità dell'attuazione di questa innovazione nelle città: prima parla di impraticabilità di installazione di pompe di calore nel centro di Milano (ma le pompe di calore alimentate a cosa?), poi parla di case singole con pompe di calore sostenute da un impianto fotovoltaico e invece impianti a idrogeno nei centri città. Insomma, ho riascoltato più volte, ma questo discorso non mi è chiaro.
Provo a parafrasarlo. In alcuni contesti, come in certi centri città, non si possono installare le pompe di calore (alimentate a correre elettrica). Ci possono essere motivi logistici, banalmente non ci stanno, o estetici. In questi casi l'idrogeno potrebbe muoversi sugli attuali impianti (opportunamente modificati). Più chiaro?
@@RuggeroRollini grazie! Sì, è più chiaro!
Abitando a Milano, ci sarebbe la possibilità di centralizzare i riscaldamenti, poi l'idrogeno lo bruci in centrale dove tutto è monitorato da tecnici e messo in sicurezza.
L'idrogeno, oggi, è prodotto per il 95% da metano, in forma di "idrogeno grigio", con enorme dispersione di CO2. L'idrogeno blu (sempre prodotto da metano catturando la CO2) rappresenta l'1% e, sostanzialmente, la CO2 viene utilizzata solo per estrarre petrolio nei giacimenti "stanchi" (recupero secondario di petrolio) rientrando in parte in atmosfera con l'emersione dello stesso. Di fatto, quindi, la cattura della CO2 su produzione di idrogeno è una cosa che, industrialmente, non esiste. In ogni caso anche l'idrogeno blu non ci svincola dal fossile e non alimenta alcuna filiera circolare (essendo lineare per definizione). La filiera dell'idrogeno diventa circolare solo con l'idrogeno verde, ma il costo energetico (che per essere circolare deve essere da rinnovabile) è altissimo (sei volte superiore a quello da idrogeno da idrogeno grigio). E tralasciamo tutte le problematiche di stoccaggio e trasporto dell'idrogeno (in forma pura non è pensabile l'utilizzo dell'infrastruttura del metano)... oltre al fatto che una caldaia a metano non permette di essere usata con idrogeno e questo implica la loro sostituzione massiva e contemporanea. Insomma, l'idrogeno ha senso solo nei contesti in cui non si può fare a meno della combustione interna (trasporto aereo e, forse, navale) ma non ha senso nel trasporto leggero e nel riscaldamento: un motore elettrico ha un rendimento del 90% e una pompa di calore ha un rendimento termico che va dal 200 al 500%) rispetto a rendimenti (locali e di filiera), per l'idrogeno, bassissimi. E sono tecnologie già OGGI disponibili e che si prestano a meccanismi di sostituzione progressiva. Poi, se si vuole parlare di favole... a qualcuno piacciono pure quelle
Ruggero.. però per avere L'IDROGENO.. quanta CO2 verrebbe prodotta ? 😊😊😊
I vecchi impianti del metano non possono trasportare alte concentrazioni di idrogeno...ci vogliono altri impianti e troppo costosi ....quindi al massimo un mix del 20%
Per le case nuove il geotermico è l'ideale
Bravissimo .
Tanti tecnicismi , ma i costi di produzione dell’idrogeno ??
Per trasportare l’idrogeno nelle case credo vadano rifatte tutte tubature del gas. Vailant fa meglio e prima a spostarsi sulle pompe di calore.
Qualità altissima.
Grazie mille!
Una buona produzione di idrogeno la si può ricavare dall'ammoniaca ricavata dagli allevamenti di bestiame e dai reflui urbani. Anch'io pensavo di sostituire la caldaia con una ad idrogeno ma la tecnologia è ancora giovane. Sarebbe bello se le amministrazioni investissero pesantemente sul teleriscaldamento, in questo caso si può usare di tutto dal fotovoltaico termico a concentrazione al nucleare (magari a fusione).
Non ha alcun senso usare l'idrogeno!
Chiaro che se lo chiedi a Vaillant o soprattutto SNAM cosa vuoi che ti rispondano? (*)
Produrre 1kWh di energia dall'idrogeno verde significa consumarne almeno 3kWh di energia elettrica (è un limite chimico insormontabile anche se ci fosse una macchina che produce 10000000 kg di idrogeno al secondo) e considerando che una pompa di calore da 1kWh produci facilmente 3kWh termici la caldaia a idrogeno non avrà MAI un futuro, compresa la città: in città non ci sono i condizionatori che non sono altro che pompe di calore?
Se proprio c'è un limite sullo scambiatore esterno si può utilizzare una pompa di calore aria/acqua o meglio acqua/acqua che è ancora più efficiente visto che l'acqua (in inverno) sarà SEMPRE più calda dell'aria esterna e una tale pompa di calore ha le stesse dimensioni di una caldaia normale.
(*) Bruciarlo mescolato al metano serve solo per farvi raddoppiare la bolletta, mentre come si fa a raccontare che l'idrogeno puro può essere fatto circolare negli attuali metanodotti? E' una molecola talmente piccola che passa nell'acciaio e lo indebolisce. Bisogna rifare TUTTA LA RETE... ovvio che SNAM spinge altrimenti che se ne fa dei suoi 32mila km di rete?
Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare l'idrogeno in una fuel Cell per ottenere energia elettrica per alimentare dei termosifoni o delle pompe di calore.
Grazie Ruggero!
Forza idrogeno verde, in Italia si farà presto. Sono contento ed ottimista!!!!!
Grazie
Dalle mie parti aziende ceramiche sono già partite x avere forni ad idrogeno ....mandando a quel paese tutti i rompi....e produttori e fornitori di gas .....😂😂😂😂
La caldaia ad idrogeno e' costosa, ma si recupera con il minor prezzo a parita' di potere energetico. Dopo 10 anni si pensa di risparmiare per appartamento un 10/20%.
Posso permettermi una critica costruttiva al video? Quando parli di numeri e confronti penso sia meglio mettere in sovrimpressione qualcosa... Parlare di milioni confrontati ad altri milioni detto solo a voce penso sia un po' "dispersivo", meglio avere scritto qualche numero
Certo che puoi, anzi ,grazie mille! Avevo pensato di non metterli a scermo per non far concentrare l'attenzione sui numeri ma sugli ordini di grandezza. Se però aiuta comunque visualizzarli in futuro li metterò.
@@RuggeroRollini per il resto, ottimo video. Finalmente un approfondimento su una cosa che abbiamo tutti a casa e che pochi veramente conoscono... Te lo dico da istallatore di caldaie 😂
Grazie per avermi chiarito che l'idrogeno non sia così fondamentale per il futuro!
Studiate un po' di chimica industriale e impianti chimici. Poi potrete parlare di trasporto dell'idrogeno nelle migliaia di km di tubazioni. Poi anche i costi di produzione dell'idrogeno. Parlate a vuoto.
Buon giorno,
Un brevetto e di conseguenza la fabbricazione di idrogeno domestico esiste e garantisce sia la produzione di energia elettrica che quella di acqua calda sanitaria. Un' inventore toscano che ha spostato la produzione all' estero.
Tuttavia assistenza, brevetto, fabbrica e produzioni sono stati acquisiti da un' azienda Araba produttrice di petrolio.
Si sente l'odore di fake news da qui.
.
Troppi problemi.
Molto piu' semplice, sicuro ed economico il riscaldamento elettrico .
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Sono 20 anni che l'idrogeno ci deve svoltare la vita, e l'unica cosa che ci facciamo per ora è inspirarlo e concimarci i campi...
Ci vorrebbe la superconduttività a temperatura ambiente.
E il raffreddamento?
Con il nucleare e sfruttando il surplus serale delle dighe sarebbe fattibile una sinergia tra accumulo di energia tramite elettrolisi h2o e uso di idrogeno?
Sarebbe una transizione fantastica.
Se hai un surplus di energia lo puoi trasformare in ciò che vuoi, poi dipende da che vantaggi hai a usare una tecnica invece di un'altra
economicamente molto svantaggioso, un impianto per produrre idrogeno deve funzionare 24h altrimenti sono soldi buttati e la bolletta non cala…
@@marcoroldo1568 parlavo più di grossi impianti
@@gabrielesalini2113 piccolo o grande il punto è sempre quello, se usi solo il surplus e non lo usi 24h è come avere un’auto e farsela quasi tutta a piedi
@@marcoroldo1568 il senso sarebbe averlo attivo h24, magari a regime minore sfruttando rinnovabili. La notte staccando energia. Una cosa in più non solo la notte.
Questi sono PAZZI!
Volevo ricordare a Vaillant che il "fantasmagorico" idrogeno di cui si vantano attualmente è prodotto proprio dai famigerati combustibili fossili.Inoltre per produrre idrogeno è necessario un elevato costo energetico iniziale, per non parlare della estrema instabilità e quindi pericolosità di questo elemento
Proprio questo hanno detto.... ma ha ascoltato???
Ragazzi tanti auguri, sarebbe meraviglioso e dimostra che l'animale uomo quando vuole fare cose buone ci riesce
Io ho visto su internet da ditte estere di impianti per la casa di auto produzione di idrogeno abbinato a caldaia x casa
ah anche tu Ruggero ti sei riempito mezza libreria con una raccolta RBA? 😆 quale è la tua?
Ma oggi c'è la caldaia idro che sviluppa sia energia che acqua calda
Anche le batterie saranno ad idrogeno e anche le nuove centrali elettriche saranno ad idrogeno
No, perche non é efficiente a produrlo e a trasportarlo per poi bruciarlo in una caldaia
Parla anche deello stoccaggio
Ancora legati alla combustione... qui siamo indietro ma molto indietro
Ma esiste già una caldaia a idrogeno con brevetto tutto italiano…
Mi dispiace ma non ha senso usare idrogeno per il riscaldamentoneanche in miscela, e come usare l'oro come conduttore elettrico,tutto si può fare ma non è sostenibile.
C'è già la caldaia a idrogeno per elettrolisi autosufficiente
I tedeschi non riescono a separarsi dai fornelloni😂😂😂
Ma produrre energia green è andare a pompa di calore? Poi certamente in centro storico l'idrogeno può essere una soluzione, o meglio un ripiego. Poi a mio avviso dovremmo liberarci dalla combustione a prescindere
E anche in centro storico io vedo che moltissimi riescono comunque ad installare l'aria condizionata. E se si riesce a mettere l'aria condizionata allora si riesce a mettere anche una pompa di calore.
@@massimilianoravelli oltretutto un impianto ad idrogeno alla fine ha costi di gestione superiore allo stesso sistema alimentato a metano
Le emissioni non possono essere zero usando solo idrogeno, avranno delle emissioni dovute alla produzione dello stesso idrogeno
Con l'attuale mix energetico sì. Non se lo produci da rinnovabili (poi chiaro hai delle emissioni dovute alla produzione di pannelli, dighe, turbine...)
@@RuggeroRollini esatto proprio quello intendevo..le emissioni della fonte che genera l'energia necessaria a produrlo contando poi che l'efficienza del processo non è il 100%. Grazie della risposta e dell'ottimo lavoro di divulgazione che fai!
@@RuggeroRollini e si torna sempre al discorso che le rinnovabili non sono costanti (idroelettrico a parte ma vista la siccità recente ho dubbi anche su quello). che fai, un impianto per produrre idrogeno che funziona quando c’è sole o quando tira vento? neppure il peggiore degli imprenditori
@@marcoroldo1568 perchè non dovrebbe essere redditizio?
@@gerryino come fa ad essere redditizio se investi milioni di euro e poi funziona solo quando c’è sole (qualche ora al giorno) o se tira vento?
è da pazzi usare idrogeno nelle caldaie a casa... meglio sostituire le caldaie con una pompa di calore!
Vaillant con queste idee che non hanno né capo né coda merita di fallire. Se vuoi ti elenco tutte le follie e il motivo per cui questa cosa non potrà mai e poi mai essere una possibilità
Perché? Puoi Spiegarti per favore?
Addirittura fallire
@@FS-xv8ic se non hai un idea di quello che fai è ovvio che fallisci. Non puoi fare robe a caso nella speranza che domani il mondo vada come vuoi tu
@@willy4170 ma guardati la divulgazione di chi l 'energia è il suo mestiere. Per esempio Nicola Armaroli
Ho 1 kWh elettrico da rinnovabili:
ipotesi 1. Lo uso in una pompa di calore. Ottengo 3-4 kWh termici.
Ipotesi 2: lo mando a un elettrolizzatore, rendimento 70%. Poi prendo l'idrogeno ottenuto, lo comprimo o lo liquefo, in ogni caso con un altro 30% di perdite. Arrivo in caldaia: ho meno di mezzo kWh termico, ma per ottenerlo, devo trasformare tutta la rete di distribuzione e il sistema di combustione per la diversa velocità e temperatura di fiamma, la finestra di esplosività e per evitare l'infragilimento da idrogeno. G E N I A L E !
Io mi tengo stretto il Primo Principio della Termodinamica....
Le immagini dell'Hindenburg sono difficili da cancellare
Altroché
Dopo 1 minuto di ascolto ho fermato il video, perché è chiaro che il tuo ragionamento è condizionato da un tema fasullo, la limitazione di CO2 ché un condizionamento psicologico televisivo!
Di fatto in televisione non spiegano come hanno risolto il problema CO2 dei vulcani attivi, e c'è ne sono tanti da sempre.
Così immagino sarà anche il resto del tuo discorso, cioè condizionato e non libero ed intuitivo.
Ha fatto male: se seguiva fino in fondo vedeva le conclusioni...
Complottista spotted
@@GuidaperCasa ma quale conclusioni? le conclusioni sono tutte rivolte ad avvalorare la tesi (IMPROBABILE) che le fonti di energia classiche (il fuoco tanto per dirne una) sono innaturali (ovvero uccidono il pianeta).
Ma quanto dobbiamo andare in là per prendere 2 soldi spicci dai signori del discorso?
Solo gli ingegneri chimici hanno TUTTE le risposte....
Parlare di idrogeno mentre sei sponsorizzato da un'azienda che se ne occupa è quantomeno controverso.
Vero, per questo è importante dichiarare la collaborazione e il potenziale conflitto di interessi. In descrizione trovi le fonti da cui ho attinto per realizzare il video, se vuoi controllare che il contenuto del video sia affidabile o meno. .
mah...non essendo competente della materia....mi sembra il tutto abbastanza complicato ...!!!
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2 alternatori per autovettura 24V 180ampere dovrebbero produrre teoricamente un equivalente di piu o meno 5Kw,collegati con una cinghia ad un motore a Corrente Contina 24V 250Watt che in teoria dovrebbe essere abbastanza per far generare elettricita agli alternatori costantemente "ovviamente il motore 24V e' collegato ad una o piu batterie,o una batteria singola che fornisce DC ad uno step up che puo generare 24V ed abbastanza Ampere per far girare il motore trainante"...che poi tramite un inverter viene trasformata in AC,i Watt convertiti ovviamente dipende dal inverter che traasforma da DC a AC...
Io non sono un ingegnere ed ho la 3a Media,ma usando un minimo di cervello e provando le varie soluzioni ci sono arrivato abbastanza vicino a generarmi elettricita per i cavoli miei...
Ancora co'st'idrogeno? Ma fatela finita!!!
Secondo lei questa è una tecnologia valida, visto che si tratta di un full idrogeno
ua-cam.com/video/x-ZfoKvQij4/v-deo.htmlsi=d9OuH1AfQqMoneai
Ancora con questa baggianata, BAASTAAAAAA. Ma pensate a quanta energia ci vuole per produrlo (l'idrogeno), tanto vale che la stessa energia la sfrutto direttamente su una pompa di calore, si risparmia in maniera diretta senza allungare gli step, ma pensate che tutti siano stupidi.
Si ……. La bomba atomica.
E, andando anche oltre, sono più di 30 anni che abbiamo la fusione fredda dell'idrogeno in forma di deuterio. Questa cosa è millantata come impossibile dal mainstream...."forse" perché sconveniente ad alcuni per profitto e potere.."?"...
Lol
Ma un libro di chimica, compreso il filosofo della Vailant, non lo avete mai preso in mano?
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