Pino Nicotri "Emanuela Orlandi. Il rapimento che non c'è"
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- Опубліковано 3 лип 2024
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Pino Nicotri
"Emanuela Orlandi. Il rapimento che non c'è"
Baldini + Castoldi
baldinicastoldi.it
Il 22 giugno del 1983, dopo essere andata a lezione di musica, la quindicenne Emanuela Orlandi scompare misteriosamente in pieno centro a Roma. Oggi, a quarant’anni di distanza, non ne sappiamo niente di più. Sulla vicenda si è scritto e detto di tutto, come se ognuno avesse una sua verità a portata di mano: Emanuela rapita per essere scambiata col terrorista turco Alì Agča, che l’anno prima in piazza San Pietro aveva sparato a Giovanni Paolo II ferendolo gravemente; o per ricattare il papa, fortemente schierato contro i sovietici; sequestrata dalla Banda della Magliana o per farsi restituire i soldi prestati allo IOR o per fare un piacere a qualche pezzo grosso del Vaticano, forse lo stesso pontefice; e ancora, Emanuela vittima di un sistema pedofilo interno al Vaticano… Le congetture sono state moltissime e moltissime sono state le dichiarazioni di «supertestimoni» in cerca di visibilità, gli appelli, le «confessioni» e le «rivelazioni» clamorose, i «ricordi» tardivi e provvidenziali. Niente di tutto questo, però, ha contribuito ad arrivare a una soluzione; al contrario, ha spalancato una finestra sul fenomeno del «malogiornalismo», che a furia di avallare ogni pista e di dare spazio a ogni mitomane ha alimentato un circo mediatico tale da rappresentare un vero e proprio depistaggio delle indagini.
Pino Nicotri di questo «rapimento che non c’è» ha iniziato fin dal 2002 a demolire le montature e gli scoop, additando come probabile l’unica pista incredibilmente ignorata dalla famiglia, dai media e dalle forze dell’ordine: la stessa che provoca la morte e la scomparsa di tanti e tante minorenni nel nostro Paese e non solo. Corredato da documenti inediti e dati certi e dimostrabili, questo libro ricostruisce l’intera vicenda Orlandi con una serietà e una precisione che troppo a lungo sono mancate nella trattazione del caso. Non per avvalorare facili dietrologie, ma per fare una volta per tutte chiarezza su cosa è successo a Emanuela Orlandi al netto delle congetture più fantasiose.
Pino Nicotri è stato corrispondente dal Veneto di «Repubblica», tra i fondatori del «Mattino di Padova», ideatore e conduttore di programmi di tv private venete, e per trentacinque anni giornalista dell’«Espresso». Per Dalai editore nel 2010 ha pubblicato Cronaca criminale. La storia definitiva della banda della Magliana.
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![Caso Orlandi, la conferenza stampa dalla sede della Stampa Estera [DIRETTA]](http://i.ytimg.com/vi/w4uyrlaYvPo/mqdefault.jpg)
Si è perso troppo tempo inseguendo piste assurde...
Magari la verità era lì a portata di mano
Finalmente ho il libro😍😍😍
Lasciate stare San Giovanni Paolo II, non hanno prove di nulla e vogliono solo porre fine al cattolicesimo.
È molto irresponsabile sollevare dubbi. È molto triste quello che è successo a Emanuela, ma i cattivi sono ovunque. Da qui il detto: "Chi perde pecca più di chi ruba".
ESSERE RESPONSABILI🌹
Punto 1: chi avrebbe telefonato al segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli, utilizzando un codice 158 apposito? Seguentemente Padre Panciroli dirà alla suora che ricevette la chiamata: “Dimentichi questa telefonata, come se non ci fosse mai stata".
Punto 2: gli Orlandi quale misterioso motivo hanno nel continuare a cercare la verità, se sanno perfettamente chi è stato?
Punto 3: negli anni 80 è vero che non esistevano i cellulari, ma far arrivare una informazione ad un capo di stato, anche in quegli anni, bastavano 2 minuti, considerando che esistevano telefoni dedicati in valigie portatili ( nella prima guerra mondiale, esistevano apparecchi di radiotelegrafia senza fili, servivano appunto per comunicare ordini in trincea; figurarsi quindi negli anni 80).
Punto 4: la Minardi, descrisse la villa di Duilio Saggia Civitelli uomo “misterioso” ( sul quale esistono numerose testimonianze, documentari ecc.) morto con un colpo dietro la testa al binario 10 di Ostiense a Roma, Il 12/02/95.
Punto 5: trovo orrendo nominare i famigliari di una ragazza scomparsa; in modo così sprezzante, oserei dire pieno di risentimento.
Forse perché la famiglia ha screditato già in passato, le teorie del giornalista?
Inoltre, per quale motivo la Procura di Roma avrebbe addirittura sostituito il primo giudice che aveva sospettato dello zio (e quindi avrebbe potuto risolvere il caso in 2 mesi) con il procuratore Sica, solo per mutare il caso di una violenza carnale in famiglia in un caso internazionale di proporzioni gigantesche? Non era meglio insabbiare tutto (come forse è accaduto per la povera Mirella Gregori)? O forse il fatto che Emanuela fosse cittadina vaticana era troppo ghiotto per non fabbricare un ricatto al papa? Non so, la ricostruzione di Nicotri può essere verosimile, ma mi convince poco.
Esatto...Mi domando chi dà il diritto a sto scemo e ad altri come lui di parlare male dei famigliari di Emanuela che solo loro sanno cosa hanno passato..
Concordo su tutti i punti e soprattutto su quello finale perché si avverte benissimo il livore del giornalista verso la famiglia che non capisco in che ambito potrebbe trarre vantaggi,solo per essere esposti televisivamente?
Perché screditare allora un giornalista d ',inchiesta come Pino Nicotri...leggete prima tutti i libri che ha scritto sull 'Orlandi...il più attento e preparato sull 'argomento.
PINO NICOTRI RACCONTA FESSERIE!
Sono sparite altre ragazze in quel periodo a Roma..chi ne ha parlato?..le loro vite valgono meno ?
La famiglia Orlandi va rispettata
Vorrei nicotri in trasmissione........
COME FA A SAPERE CHE NON C'E'? ERA PRESENTE!
La telefonata di cui parla nicotri e effettuata dall' interno della rai?
Che vuol dire?
In rai organizzano uno scherzo simile........
Rispondi sciarelli
Io dico solo una cosa: Emanuela chiamò casa prima di sparire,no? E com'è che non disse alla sorella " c'è zio Mario qui con me"?
Nicotri ....come altri autori....guadagna sui libri che scrive...
Nicotri è un personaggio squallido
Sto leggendo il suo libro dott.Nicotri e sono a metà e spero di capire cosa si realmente successo!!!...anche se mi domando a che pro l intevento del Vaticano se il dramma si è consumato probabilmente nella cerchia familiare o comunque vicina alla famiglia...
Bella domanda, la risposta te la do io: la pista familiare è l'ennesimo depistaggio ad opera di Diddi e del suo amichetto Nicotri.
Anche la storia sull'avvocato Egidio è pura fantascienza. L'avvocato fu "consigliato" dal Sisde con la raccomandazione allo zio e al padre di Emanuela che se la stampa avesse chiesto qualcosa, avrebbero dovuto rivendicare la scelta come loro. Nicotri è un avvelenatore di pozzi che sta facendo di tutto per riposare ai auge una pista vecchia di decenni, all'epoca abbandonata (giustamente), con il solo scopo di sollevare il vaticano da ogni responsabilità
Appunto perché la famiglia non c'entra nulla. Diffidate da chi ha speculato per anni su questa vicenda . E non parlo della famiglia ovvio....
@@urghih sono felice di constatare che ci sia qualcuno che non si lascia influenzare dall'arroganza di certi soggetti.
Come ho scritto sopra (ho lasciato un post) non ci sarebbe stato un numero dedicato per comunicare direttamente con il segretario di stato, se fosse stata la famiglia a eliminare Emanuela.
Basta farsi le domande nella vita.
Ma non è che sto nicotri è un altro depistatore...? No perchè ci assomiglia...
@@urghihVatti a leggere le interviste sul Messaggero di Meneguzzi, lo dice lui che ha scelto Egidio!!! Nicotri debunka e ha cambiato idea nel corso del tempo, a riprova che è capace di autocritica e cerca la verità e non il supercomplotto.
Non tanto simpatico ma efficace!! Molto importunata significa quello cge penso io??
Non abbiamo compreso la sua domanda, scusi! Grazie per averci scritto.
Che vergogna buttare fango su una famiglia che ha già tanto sofferto!!!
Spero che Nicotri vada a chiedere perdono agli Orlandi, infangatore spudorato. Se non va, è in malafede.
pure co' lo zio sporcaccione?
Senza prove poi!!
Vergogna è riduttivo
@@Mene_OGSenza prove??? Cosa ha fatto Pietro negli ultimi vent'anni? Andare in tv, ecco la prova. La prova che ha inteso trasformare la sparizione della sorella in show mediatico.
Cerca di parlare con rispetto per i familiari
I famigliari NON sono Emanuela. Questa è una logica mafiosa tutta italiana, in nord Europa, dove non vige la cultura del complottismo, le indagini si fanno a tutto spiano e senza misericordia per nessuno. Parlo bene dei famigliari se essi si comportano bene, ma se dicono cazzate non ho motivo per non farlo presente. Oltretutto, alla fine Nicotri ha quasi sempre ragione: in conferenza stampa Natalina ha ammesso queste attenzioni morbose dello zio. Quindi, che volete?
La verità e anche un altra .......indicibile
Un amico di famiglia o un parente fa sparire la ragazza
Il papa fa appelli sapendo che la ragazza e già morta......può essere vero......
Almeno il corpo!!!
Se il Vaticano dicesse dov'è il corpo farebbe una figura colossale