È caduta in disuso anche per via delle sempre più frequenti influenze anglofone nel parlato di tutti i giorni, ma la lettura della J (I lunga, non jay, sporchi amanti degli anglismi) in quelle nuvolette va fatta come fosse una I, pertanto la traslitterazione Jamucha di sé per sé non è sbagliata (rifacendosi allo Yamucha giapponese). Si tratta di un adattamento all'italiano corrente (all'epoca) della forma, un po' come la città di Philadelphia che un tempo trascrivevano come Filadelfia. Esempio analogo lo si può avere nel personaggio di Snake Plissken, da noi divenuto Jena Plissken, letto e pronunciato "iena"
Fantastico, non pensavo ci avresti fatto davvero un video, sono stato io a croppare le foto fatte da un altro ragazzo(tramite ricerche avevo scoperto che quella era effettivamente la prima apparizione manga di DB in italia, per cui ho suggerito al ragazzo, che aveva quel JM, di scattare delle foto). Sono diventate virali su un gruppo fb e avevo visto che eri stato taggato, ho anche suggerito che sarebbe stato interessante vedere un video, spero di scoprire qualcosa in più rispetto a quanto già scoperto.
La Bulma coi capelli rossi fa tanto Jessica di Dragon Quest 8, tanto più che in quel capitolo si vestiva da coniglietta di playboy, se mi ricordo bene: proprio come Jessica.
Molto interessante, non ne sapevo proprio nulla. Mi permetto un intervento per quanto riguarda i capelli di Bulma, diciamo che toriyama non sarebbe scontento del colore scelto dai compatrioti "italici" infondo lui stesso si divertiva cambiandone colore e capigliatura ogni 3x2 hahah
Il tag sotto al posto FB venne da me! Anche se qui su YT non uso nome e cognome. Mi apparve quel post per caso e niente, primo pensiero "magari potrebbe interessare a Ocelot".
Si, facendo ricerche ho scoperto che è diventata professoressa di cultura e lingua giapponese. Infatti io ed un ragazzo stavamo cercando di capire da che lingua fossero state tradotte le Scan(molto probabilmente illegali) e alla fine io avevo teorizzato che fossero partiti dal giapponese.
@@Andr3IX sì, è molto probabile le avessero fornito delle scan. Lei comunque non mi sembra appassionata di manga. Probabilmente lo ha fatto per arrotondare in gioventù. Sono comunque mie considerazioni a posteriori quindi da prendere con le pinze. Una grande professoressa comunque che stimo a distanza di anni ancora moltissimo
@@maestroluca2055 la mia teoria partiva dal fatto che bulma fosse chiamata Burma(evidente decise di traslittelarlo "alla lettera") e il kanji "usagi" tradotto in coniglio. Da queste due informazioni possiamo desumere due cose: la persona che ha tradotto non aveva conoscenza del fatto che il nome ufficiale traslitterato Buruma fosse Bulma appunto e soprattutto aveva sicuramente conoscenza del giapponese. Il che mi ha fatto propendere per tutto ciò che ho scritto nel commento precedente
Sicuramente ha tradotto dal giapponese, ne sono abbastanza sicuro anche perché in america è arrivato nel 1998, e in Francia (legalmente prima edizione europea) nel 1993. Quindi sì, ha lavorato sui testi giapponesi
@@ocelotmdb hai ragione effettivamente. Però così come sono girate queste Scan "illegali" sarebbero potute girare Scan inglesi illegali, molto più facili da tradurre. Ho visto che la entrambe le tizie hanno LinkedIn, potresti provare a contattarle per chiedere loro dettagli, sicuramente risponderebbero senza problemi. Tra l'altro su JM abbiamo avuto le prime apparizioni di diverse opere(saint seiya, maison ikkoku della takahashi etc etc. Traducevano anche interviste degli autori, mentre mi informavo ho trovato una Scan con intervista ufficiale (non si capisce da dove fosse stata presa) di itsumi matsumoto(autore di Orange Road).
Alla luce di recenti accadimenti mi sento di dire un po' di cose. Questo canale si è costruito senza pagliacciate e senza cerchie di amicizie strane, andando avanti per la sua strada. Senza plagiare e millantare, mettendo l ego al proprio posto senza nutrirlo troppo facendosi fagocitare, sono creator simili che vorrei vedere alle fiere. Persone serie e con passione, senza le "mani in pasta" in troppe cose e senza prendere in giro il proprio seguito. Ti ho punto tante volte su svariate cose. Ma voglio ribadire quanto apprezzo il lavoro che fai. Un abbraccio!!! ❤
da notare che con i panel sono state specchiate anche le onomatopee, e' stato rimpiazzato il kanji "coniglio" (兎) dalla parola italiana sulla veste del mostro carota ma non quello di yamcha (楽), i nomi sono i piu' bizzarri, probabilmente dovuti dalla fretta, perche' da buru----ma a burna e yamucha a janucha e' un bel passo, mi sarei aspettato piu' un bruma/bluma mentre per yamcha uno yamucha come in originale, poi lo dico io che sono qui a scrivere bello tranquillo nel 2024 con la possibilita' di accedere ad informazioni che per loro: nel 1992, a proposito di un brand a loro sconosciuto, e per di piu' col tempo a disposizione che avevano...beh direi che non c'e' paragone ahahah, proprio un bel reperto
Ti assicuro che, nel 92, internet era una parola che nemmeno si sentiva pronunciare, almeno un Italia, figurati utilizzato. :) Il dilemma della colorazione dei capelli di bulma ricordo che fu una questione dibattuta anche all'epoca, nei primi numeri editi da starcomics, dove nella posta a fine numero (o a inizio? Chi si ricorda più, andavo in quinta elementare), veniva chiesto alla redazione perché i capelli di bulma fossero di tre colori diversi in tre illustrazioni differenti. Dovrei tornare in soffitta e riesumare i numeri vecchi per trovarla. Comunque Dragon Ball fu un caso editoriale ben prima che Mediaset iniziasse a trasmetterlo. Al pari di Ranma, all'epoca, poi si, le trasmissioni successive su Mediaset lo fecero volare a fenomeno di massa.
Che ricordi ❤ scrivevo anche io su Japan magazine , ero la classica sfigata sovrappeso che collezionava manga e fumetti ❤ il primo capitolo di dragon ball me lo ricordo ancora e quella immagine di dragon ball z mi ha fatto sempre credere che quello era il padre di Goku 😅 vabbè tieni presente che al tempo non c'era internet come oggi e certe informazioni si prendevano per forza come vere 😊
una curiosità, dici più volte nel video che visto che dragon ball fosse su junior tv lo conoscevano in pochi. In realtà, ai tempi era normalissimo vedere li i cartoni. Sono dell'81, e da piccolo vedevo più canali di reti privati che bim bum bam (che arriva intorno all'87). La prassi era fare zapping su tutti i canali della tv alla ricerca di cartoni, bim bum bam e dopo ciao ciao iniziavano solo alle 16 del pomeriggio e durava un paio d'ore, quindi se volevi vedere i cartoni la mattina prima di andare a scuola, ad ora di pranzo e poi la sera l'unica era cercarli nei vari canali, e solo cosi scoprivi i cartoni migliori come dragon ball, mazinga, ken shiro, i cavalieri dello zodiaco ecc ecc ecc, mentre su bim bum bam c'erano cose tipo hello spank e quasi magia johnny. In sostanza voglio dire che cmq tutti i bambini giravano i canali e conoscevano junior tv e le varie reti come odeon e compagnia bella.
@@salvatorerobbione1433 A fine anni 80 infatti i primi 58 episodi di DB (stessa formula usata da Dorotv con la serie storica di Arale, anch'essa poi rimasta incompleta e ridoppiata/completata anni dopo da Mediaset) andarono in onda ad esempio su Lombardia 7 e nel Lazio su Canale 66, legata a Teleroma 56. Da notare che Bulma, doppiata da Beatrice Margiotti, passò poi ad Emanuela Pacotto. Lo stesso accadrà col personaggio di Akane in Arale.
Interessantissimo. La cialtronaggine e la tendenza alla pirateria di JM (e in generale della sua casa editrice, le Edizioni Eden) erano note già nel 1991, tanto che su Mangazine i lettori già ne parlavano. Tra l'altro la loro sezione vhs, la Eden Video, pubblicò illegalmente il terzo film di Saint Seiya prima dell'edizione regolare by Granata Press danneggiandone le vendite. E a quanto ne so le loro traduzioni (manga e anime) di solito lasciavano mooooolto più a desiderare 😅
Mitico il doppiaggio pirata del terzo film dei Cavalieri, con Pegasus che ha la voce di Paolo Torrisi e i dialoghi inventati che alternavano l'uso dei nomi originali e dell'adattamento italiano
@@zoma_97 Se non sbaglio anche le voci italiane chiaramente sovrapposte alla traccia originale, tipico dei doppiaggi filibustieri. Usavano quel cast anche per altre versioni recanti bandiera col teschio, tipo "Il castello di Cagliostro" vhs nel 1992 o "La pietra della saggezza" con Melazzi su Lupin.
Interessantissimo Ma ancora più interessante avere scoperto che hai soli 25 anni Pensavo fossi uno dei capostipiti di UA-cam, almeno coetaneo se non più grande di quei due sul server.
Da come ne parli si vede che sei nato/cresciuto nell'era della comodità digitale. Queste riviste erano oro e qualsiasi immagine era qualcosa da spulciare millimetro per millimetro! in ogni caso video molto interessante.
Riguardo alla questione dell'adattamento dei nomi in lingua occidentale penso dipenda dai giapponesi stessi, che non si prendono la briga di fornire una versione adattata dei nomi per il pubblico internazionale. Perché i manga vengono realizzati pensando esclusivamente al pubblico giapponese, questa cosa la si può notare anche con altri manga. Per esempio Luffy di One Piece tutt'ora è chiamato Rufy nell'edizione italiana, ma mi sembra che poi sulle taglie da ricercati Oda stesso abbia scritto in alfabeto occidentale "Luffy". Sempre in One Piece la balena Lovoon mi pare che nella versione americana del manga il nome sia reso come "Laboon", oppure anche Zoro reso "Zolo" nel manga americano (un po' come da noi "Leolio" invece che Leorio ecc.)
Ciao io sono grafico e mo ti spiego il perchè della coloerazione di merda. Sono stati usati i colori di stam,pa primari che si usavano ai tempi in tipografia(Giallo, ciano e blu) probabilmente per risparmiare🤣🤣🤣🤣
Continuo a non capire come mai il verde evidenziatore sullo sfondo, dato che sarebbe stato più economico lasciare bianco, ma grazie per la spiegazione ahahaha
Prima di far divulgazione sul Japan Magazine, dovresti informarti su chi erano gli autori e come gestivano la loro ben nota rivista: Facile diffondere informazioni e pubblicare immagini senza richiedere permessi e pagare i diritti d'autore... per lo più manipolando l'opere originali con colori improvvisati. Negli anni '90 c'è stato proprio uno scontro tra chi eseguiva il proprio lavoro in modo serio, secondo le leggi internazionali in vigore, e chi faceva cose a caso, anche se guidato dalla passione per un mondo giapponese... Avresti dovuto recuperare le riviste della Star Comic (Kappa Magazine) ho della defunta Granata Press (Mangazine) dove l'argomento è stato trattato in modo molto serio. La pubblicazione di Dragoball in Italia è stata possibile dopo una contrattazione/mediazione con le case editrici che ne detenevano i diritti.
So come funziona la pubblicazione italiana di un manga e come ho detto nel video so anche che gran parte di ciò che era su Japan Magazine era senza diritti. Ciò non toglie, però, che questa sia stata la prima pubblicazione stampata di un capitolo di Dragon Ball
Noto che a 16:27 circa, quando parli della traduzione di Yamcha, nella prima vignetta della pagina Goku dice "JaNucha", mentre nella seconda vignetta Bulma dice "JaMucha", immagino un refuso nella traduzione
bel video, ma vorrei fare una domanda che non riguarda Dragon Ball. si trovano ancora gli albi dei Peanuts che hai nello sfondo? se si come li posso cercare?
Molto interessante! Non me l'aspettavo e mi piace la traduzione fedelissima. I colori sono particolari, forti senza sfumature. Per curiosità ho messo in pausa per leggere il testo di Livia Javello
Tu sei troppo giovane, nonostante la tua competenza nel mondo dei manga. Per capire le motivazioni della pubblicazione a casaccio di questo capitolo di dragon ball, dovresti inquadrare meglio la concezione che si aveva del fumetto in quegli anni, esclusivamente occidentale.
Spiegala tu se la sai! Io ho controllato gli altri volumi di Japan Magazine, e in tutti erano scelti capitoli casuali di manga; tra l'altro attestazioni di manga in Italia ci sono già da metà anni '60, e negli anni '70 erano gia pubblicati volumi di Mazinga, in ordine
@@ocelotmdb perché in Italia al tempo non si concepiva il fumetto come un prodotto seriale. Nella loro testa un capitolo a caso era autoconclusivo, una storia a sé. Probabilmente a pubblicare sta roba era gente che nemmeno sapeva cosa fosse un manga. Discorso a parte per quelli della Granata Press, loro sì che sono stati dei veri pionieri
@@ocelotmdbparlo del modo di concepire le storie. Anche i fumetti Marvel nella maggior parte dei casi erano volumi autoconclusivi. Parliamo dei primi anni 90: qui il fumetto era Tex, Lupo Alberto o (se andava bene) Dylan Dog. Una storia unica che si dipana nell'arco di più di 40 volumi era a dir poco inconcepibile. E qui in Italia siamo terribilmente lenti ad assorbire le novità
2:20 secondo me è semplice: costa di meno. Perché invertire le pagine? 14:45 ma perché dovremmo avere le onomatopee in giapponese? A questo punto tanto vale non avere neanche i balloon tradotti. E Toriyama usa "dragon ball" perché è un "inglese decorativo", è una cosa culturale giapponese per avere inglese a caso di cui manco sanno il significato. In italiano la cosa non ha alcun senso. Non è una visione o una cosa specifica.
Riguardo le onomatopee, nel caso di Toriyama essendo direttamente disegnate da lui significa cancellare un suo disegno, di conseguenza molto meglio un asterisco e dire il significato a fianco; nel caso di "Dragon Ball" invece di "Sfere del drago" si tratta di filologia dell'opera
@@ocelotmdb Come tutte le onomatopee... e non c'è alcuna filologia, è inglese decorativo derivato dal fatto che il titolo dell'opera è quello. Come al solito, inglese decorativo. Ma sentiamo, di che argomento filologico parliamo? Perché a me non sembra che Toriyama abbia mai fatto un lavoro filologico nelle sue opere, mica è Tolkien.
Non cancello scritte in latino nei quadri commissionati dalla chiesa solo perché devo farle leggere in italiano, bensì metto la targhetta con la traduzione, stessa cosa per le onomatopee nei manga: se non siamo noi i primi a voler dare dignità artistica a questi prodotti, resteranno sempre e solo oggetti di terz'ordine. Stessa cosa per la filologia: è presente in tutte le opere, la differenza è solo in quanto sia presente
@@ocelotmdb Boh, sentiamo questo argomento filologico... hai già fatto un video a riguardo o vuoi anticiparmelo qua? Io l'argomento dell'inglese decorativo te l'ho già evidenziato. Se vuoi accomodarti al fianco di Cannarsi fai pure.
@@IIARROWS La filologia è banalmente, citando da dizionario, "ricostruzione e corretta interpretazione dei documenti letterari" e il filologo "conduce ricerche e avanza proposte su questioni testuali e di trasmissione del testo": se prendiamo un fumetto come media dalla dignità pari a quella di qualsiasi altro prodotto letterario, quindi senza svalutarlo in quanto "fumetto", una ricostruzione filologica prevede di analizzare l'opera non solo come evento a sé ma come insieme di diversi fattori dati dall'epoca di uscita, pensiero dell'autore, ragioni, influenze... se un autore, in un determinato anno, ha fatto una determinata scelta, quella va rispettata in quanto fa parte della storia del prodotto. Che sia decorativo o meno non importa, esistono scelte narrative decorative, ma bisogna rendersi conto che se l'autore ha fatto tale scelta, quella va rispettata a prescindere. L'inglesismo in Dragon Ball è puro barocchismo? Può essere, ma va allora mantenuto per restituire fedeltà all'autore originale. E giusto per chiarire, non è una mia visione, è letteralmente ciò che insegnano negli esami di filologia che ho fatto, in quanto una intera sezione è proprio dedicata al trasporre opere in lingue diverse
Fermi tutti! La prima stampa di dragonball italiana ora vale un botto? Ottimo... Dopo aver fatto sparire suikoden 2 ( vale oltre mille euro) mia madre mi ha fatto perder ulteriori denari! Me li ha buttati tutti!!! E erano pure celofanati per tenerli protetti.... Mo bestemmio e faccio un omicidio!
Japan Magazine in quegli anni ha avuto un breve ma fulgido momento di estrema popolarità e non ha tradotto solo Dragonball, purtroppo se non ricordo male faceva tutto in barba a diritti e copyright, ma in un momento in cui non si trovava quasi nulla aveva trovato una sua nicchia di mercato, infatti poi la rivista aveva raddoppiato anche il formato. Anche le loro vhs erano "particolari", avevo quella del veliero Orion che si vede su questo numero, era doppiato in italiano ma si sentiva anche il doppiaggio giapponese sotto, avevano solo abbassato un po' il volume perché ovviamente non disponevano della traccia senza le voci...
Ho delle riviste japan magazine comprate tra il 2002 ed il 2003 quand' ero adolescente, a me comunque piacevano 😅, poi ovvio che oggigiorno se rapportate a quanto offre il mercato o internet risultano scadenti...
@@TheHollowull Erano scadenti anche allora, ma visto che non c'erano alternative a parte le fanzine ce le facevamo andare bene. Io avevo pure vinto delle vhs con i loro concorsi... ^_^
All'epoca comunque gli anime erano passati principalmente su reti regionali che tra i ragazzini erano piuttosto popolari. Io mi ricordo 7 Gold, Odeon TV, Europa 7, TRE (poi divenuta Super 3), ecc...
Sia "Doragon" che "Boru" sono diventati ormai parole integranti della lingua giapponese, non vengono neanche più intese come termini stranieri, quindi l'adattamento "sfere del drago" va benissimo in realtà.
@@ocelotmdb ti sbagli, già a quel tempo diverse parole inglesi venivano usate nonostante esistessero i corrispettivi giapponesi, e in Dragon Ball ci sono vari esempi
@@azmaweppa appunto, Toriyama le usava in inglese anche se c'erano i corrispettivi giapponesi, quindi significa che fu una sua scelta e che va rispettata
Ho messo virale il capitolo di questo numero dulla pagina fb. Ringrazio per la citazione :)
È caduta in disuso anche per via delle sempre più frequenti influenze anglofone nel parlato di tutti i giorni, ma la lettura della J (I lunga, non jay, sporchi amanti degli anglismi) in quelle nuvolette va fatta come fosse una I, pertanto la traslitterazione Jamucha di sé per sé non è sbagliata (rifacendosi allo Yamucha giapponese). Si tratta di un adattamento all'italiano corrente (all'epoca) della forma, un po' come la città di Philadelphia che un tempo trascrivevano come Filadelfia.
Esempio analogo lo si può avere nel personaggio di Snake Plissken, da noi divenuto Jena Plissken, letto e pronunciato "iena"
Fantastico, non pensavo ci avresti fatto davvero un video, sono stato io a croppare le foto fatte da un altro ragazzo(tramite ricerche avevo scoperto che quella era effettivamente la prima apparizione manga di DB in italia, per cui ho suggerito al ragazzo, che aveva quel JM, di scattare delle foto). Sono diventate virali su un gruppo fb e avevo visto che eri stato taggato, ho anche suggerito che sarebbe stato interessante vedere un video, spero di scoprire qualcosa in più rispetto a quanto già scoperto.
La Bulma coi capelli rossi fa tanto Jessica di Dragon Quest 8, tanto più che in quel capitolo si vestiva da coniglietta di playboy, se mi ricordo bene: proprio come Jessica.
Molto interessante, non ne sapevo proprio nulla.
Mi permetto un intervento per quanto riguarda i capelli di Bulma, diciamo che toriyama non sarebbe scontento del colore scelto dai compatrioti "italici" infondo lui stesso si divertiva cambiandone colore e capigliatura ogni 3x2 hahah
Grandissima storia questa Ocelotto. Grazie per avercela raccontata.
Il tag sotto al posto FB venne da me! Anche se qui su YT non uso nome e cognome.
Mi apparve quel post per caso e niente, primo pensiero "magari potrebbe interessare a Ocelot".
Grazie mille del tag! Sono anche queste le cose che aiutano a fare conoscere di più l'opera a tutti i lettori
Hanno previsto con largo anticipo Black Goku😅....
Ok pessima lo so
Trunks: "Hold your fire! This man isn't black!" (vera frase pronunciata da Trunks nell'adattamento inglese, cerca la clip)
La Marino è stata la mia professoressa/relatrice in Bicocca!
Si, facendo ricerche ho scoperto che è diventata professoressa di cultura e lingua giapponese. Infatti io ed un ragazzo stavamo cercando di capire da che lingua fossero state tradotte le Scan(molto probabilmente illegali) e alla fine io avevo teorizzato che fossero partiti dal giapponese.
@@Andr3IX sì, è molto probabile le avessero fornito delle scan. Lei comunque non mi sembra appassionata di manga. Probabilmente lo ha fatto per arrotondare in gioventù. Sono comunque mie considerazioni a posteriori quindi da prendere con le pinze. Una grande professoressa comunque che stimo a distanza di anni ancora moltissimo
@@maestroluca2055 la mia teoria partiva dal fatto che bulma fosse chiamata Burma(evidente decise di traslittelarlo "alla lettera") e il kanji "usagi" tradotto in coniglio. Da queste due informazioni possiamo desumere due cose: la persona che ha tradotto non aveva conoscenza del fatto che il nome ufficiale traslitterato Buruma fosse Bulma appunto e soprattutto aveva sicuramente conoscenza del giapponese. Il che mi ha fatto propendere per tutto ciò che ho scritto nel commento precedente
Sicuramente ha tradotto dal giapponese, ne sono abbastanza sicuro anche perché in america è arrivato nel 1998, e in Francia (legalmente prima edizione europea) nel 1993.
Quindi sì, ha lavorato sui testi giapponesi
@@ocelotmdb hai ragione effettivamente. Però così come sono girate queste Scan "illegali" sarebbero potute girare Scan inglesi illegali, molto più facili da tradurre. Ho visto che la entrambe le tizie hanno LinkedIn, potresti provare a contattarle per chiedere loro dettagli, sicuramente risponderebbero senza problemi. Tra l'altro su JM abbiamo avuto le prime apparizioni di diverse opere(saint seiya, maison ikkoku della takahashi etc etc. Traducevano anche interviste degli autori, mentre mi informavo ho trovato una Scan con intervista ufficiale (non si capisce da dove fosse stata presa) di itsumi matsumoto(autore di Orange Road).
Alla luce di recenti accadimenti mi sento di dire un po' di cose. Questo canale si è costruito senza pagliacciate e senza cerchie di amicizie strane, andando avanti per la sua strada. Senza plagiare e millantare, mettendo l ego al proprio posto senza nutrirlo troppo facendosi fagocitare, sono creator simili che vorrei vedere alle fiere. Persone serie e con passione, senza le "mani in pasta" in troppe cose e senza prendere in giro il proprio seguito. Ti ho punto tante volte su svariate cose. Ma voglio ribadire quanto apprezzo il lavoro che fai. Un abbraccio!!! ❤
da notare che con i panel sono state specchiate anche le onomatopee, e' stato rimpiazzato il kanji "coniglio" (兎) dalla parola italiana sulla veste del mostro carota ma non quello di yamcha (楽), i nomi sono i piu' bizzarri, probabilmente dovuti dalla fretta, perche' da buru----ma a burna e yamucha a janucha e' un bel passo, mi sarei aspettato piu' un bruma/bluma mentre per yamcha uno yamucha come in originale, poi lo dico io che sono qui a scrivere bello tranquillo nel 2024 con la possibilita' di accedere ad informazioni che per loro: nel 1992, a proposito di un brand a loro sconosciuto, e per di piu' col tempo a disposizione che avevano...beh direi che non c'e' paragone ahahah, proprio un bel reperto
Materiale audiovisivo sui manga ahahah ok ciao
Per quegli anni comunque era già tanto tutto ciò ed era oro ❤
Ti assicuro che, nel 92, internet era una parola che nemmeno si sentiva pronunciare, almeno un Italia, figurati utilizzato. :)
Il dilemma della colorazione dei capelli di bulma ricordo che fu una questione dibattuta anche all'epoca, nei primi numeri editi da starcomics, dove nella posta a fine numero (o a inizio? Chi si ricorda più, andavo in quinta elementare), veniva chiesto alla redazione perché i capelli di bulma fossero di tre colori diversi in tre illustrazioni differenti. Dovrei tornare in soffitta e riesumare i numeri vecchi per trovarla.
Comunque Dragon Ball fu un caso editoriale ben prima che Mediaset iniziasse a trasmetterlo. Al pari di Ranma, all'epoca, poi si, le trasmissioni successive su Mediaset lo fecero volare a fenomeno di massa.
Che ricordi ❤ scrivevo anche io su Japan magazine , ero la classica sfigata sovrappeso che collezionava manga e fumetti ❤ il primo capitolo di dragon ball me lo ricordo ancora e quella immagine di dragon ball z mi ha fatto sempre credere che quello era il padre di Goku 😅 vabbè tieni presente che al tempo non c'era internet come oggi e certe informazioni si prendevano per forza come vere 😊
una curiosità, dici più volte nel video che visto che dragon ball fosse su junior tv lo conoscevano in pochi. In realtà, ai tempi era normalissimo vedere li i cartoni. Sono dell'81, e da piccolo vedevo più canali di reti privati che bim bum bam (che arriva intorno all'87). La prassi era fare zapping su tutti i canali della tv alla ricerca di cartoni, bim bum bam e dopo ciao ciao iniziavano solo alle 16 del pomeriggio e durava un paio d'ore, quindi se volevi vedere i cartoni la mattina prima di andare a scuola, ad ora di pranzo e poi la sera l'unica era cercarli nei vari canali, e solo cosi scoprivi i cartoni migliori come dragon ball, mazinga, ken shiro, i cavalieri dello zodiaco ecc ecc ecc, mentre su bim bum bam c'erano cose tipo hello spank e quasi magia johnny.
In sostanza voglio dire che cmq tutti i bambini giravano i canali e conoscevano junior tv e le varie reti come odeon e compagnia bella.
Anche perchè junior tv era in syndication (cioè trasmetteva tramite i canali regionali) su quasi tutta l'Italia (85% secondo wikipedia)
@@salvatorerobbione1433 A fine anni 80 infatti i primi 58 episodi di DB (stessa formula usata da Dorotv con la serie storica di Arale, anch'essa poi rimasta incompleta e ridoppiata/completata anni dopo da Mediaset) andarono in onda ad esempio su Lombardia 7 e nel Lazio su Canale 66, legata a Teleroma 56. Da notare che Bulma, doppiata da Beatrice Margiotti, passò poi ad Emanuela Pacotto. Lo stesso accadrà col personaggio di Akane in Arale.
Interessante la rubrica.
E cavolo quel tipo che chiede 15enni sarebbe stato da tener d'occhio...
Interessantissimo. La cialtronaggine e la tendenza alla pirateria di JM (e in generale della sua casa editrice, le Edizioni Eden) erano note già nel 1991, tanto che su Mangazine i lettori già ne parlavano. Tra l'altro la loro sezione vhs, la Eden Video, pubblicò illegalmente il terzo film di Saint Seiya prima dell'edizione regolare by Granata Press danneggiandone le vendite. E a quanto ne so le loro traduzioni (manga e anime) di solito lasciavano mooooolto più a desiderare 😅
Mitico il doppiaggio pirata del terzo film dei Cavalieri, con Pegasus che ha la voce di Paolo Torrisi e i dialoghi inventati che alternavano l'uso dei nomi originali e dell'adattamento italiano
@@zoma_97 Se non sbaglio anche le voci italiane chiaramente sovrapposte alla traccia originale, tipico dei doppiaggi filibustieri. Usavano quel cast anche per altre versioni recanti bandiera col teschio, tipo "Il castello di Cagliostro" vhs nel 1992 o "La pietra della saggezza" con Melazzi su Lupin.
Wow che bello scoprire queste pagine della storia italiana di dragonball
Oddio è da quando ti taggarono su quel post che non vedevo l'ora uscisse questo video
Esatto! Sapevo che sarebbe potuto interessare a diverse persone, per questo ho suggerito al ragazzo che aveva quel numero di JM di fare delle foto.
Interessantissimo
Ma ancora più interessante avere scoperto che hai soli 25 anni
Pensavo fossi uno dei capostipiti di UA-cam, almeno coetaneo se non più grande di quei due sul server.
10:32 È palesemente il precursore di Enrico Pasquale Pratticò
Da come ne parli si vede che sei nato/cresciuto nell'era della comodità digitale. Queste riviste erano oro e qualsiasi immagine era qualcosa da spulciare millimetro per millimetro! in ogni caso video molto interessante.
Guardando una primissimo italianissimo Goku di colore, non riesco a non pensare a l’ultimo capitolo con Ub. Bellissimo!
Ma no dai, ormai la panini Berserk lo stampa nel verso giusto, solo che è un pay to win
Un video per i nostalgici, grazie Ocelot !!
Riguardo alla questione dell'adattamento dei nomi in lingua occidentale penso dipenda dai giapponesi stessi, che non si prendono la briga di fornire una versione adattata dei nomi per il pubblico internazionale. Perché i manga vengono realizzati pensando esclusivamente al pubblico giapponese, questa cosa la si può notare anche con altri manga. Per esempio Luffy di One Piece tutt'ora è chiamato Rufy nell'edizione italiana, ma mi sembra che poi sulle taglie da ricercati Oda stesso abbia scritto in alfabeto occidentale "Luffy". Sempre in One Piece la balena Lovoon mi pare che nella versione americana del manga il nome sia reso come "Laboon", oppure anche Zoro reso "Zolo" nel manga americano (un po' come da noi "Leolio" invece che Leorio ecc.)
Ciao io sono grafico e mo ti spiego il perchè della coloerazione di merda. Sono stati usati i colori di stam,pa primari che si usavano ai tempi in tipografia(Giallo, ciano e blu) probabilmente per risparmiare🤣🤣🤣🤣
Continuo a non capire come mai il verde evidenziatore sullo sfondo, dato che sarebbe stato più economico lasciare bianco, ma grazie per la spiegazione ahahaha
Prima di far divulgazione sul Japan Magazine, dovresti informarti su chi erano gli autori e come gestivano la loro ben nota rivista: Facile diffondere informazioni e pubblicare immagini senza richiedere permessi e pagare i diritti d'autore... per lo più manipolando l'opere originali con colori improvvisati.
Negli anni '90 c'è stato proprio uno scontro tra chi eseguiva il proprio lavoro in modo serio, secondo le leggi internazionali in vigore, e chi faceva cose a caso, anche se guidato dalla passione per un mondo giapponese...
Avresti dovuto recuperare le riviste della Star Comic (Kappa Magazine) ho della defunta Granata Press (Mangazine) dove l'argomento è stato trattato in modo molto serio.
La pubblicazione di Dragoball in Italia è stata possibile dopo una contrattazione/mediazione con le case editrici che ne detenevano i diritti.
So come funziona la pubblicazione italiana di un manga e come ho detto nel video so anche che gran parte di ciò che era su Japan Magazine era senza diritti. Ciò non toglie, però, che questa sia stata la prima pubblicazione stampata di un capitolo di Dragon Ball
Di recente hanno ricominciato a pubblicare Japan Magazine nelle edicole.
Usa lo stesso titolo, ma questa nuova versione è della SpreaComics, quindi è completamente diverso l'approccio e il personale dietro
Fun fact: viene publicata ancora
Ma le tartarughe ninja sono un cartoon americano, non un anime!
Bel video ocelot come sempre
Sto rosicando perchè su eBay ne ho trovato solo uno venduto, che sicuramente è quello che hai comprato te ad una cifra ridicola
Eheheh
Noto che a 16:27 circa, quando parli della traduzione di Yamcha, nella prima vignetta della pagina Goku dice "JaNucha", mentre nella seconda vignetta Bulma dice "JaMucha", immagino un refuso nella traduzione
Stanno ristampando I Japan megazine,puó darsi che Lo rivedremo questo volume?
L'esistenza di questa pubblicazione in anticipo di Dragon Ball in Italia è una chiara divergenza della Sacra Linea Temporale
Questa rivista si trova sul eBay
Attualmente, no
Quanti ricordi il Japan Magazine!!! Tra l’altro ho visto che hanno ricominciato a pubblicare un paio di mesi fa
bel video, ma vorrei fare una domanda che non riguarda Dragon Ball. si trovano ancora gli albi dei Peanuts che hai nello sfondo? se si come li posso cercare?
Ho visto un sacco di riviste simili in giro per mercatini,ORA LE COMPRERÒ TUTTE
La scritta coniglio sullo stemma del coniglio in una sola vignetta mi ha piegato!
Molto interessante! Non me l'aspettavo e mi piace la traduzione fedelissima. I colori sono particolari, forti senza sfumature.
Per curiosità ho messo in pausa per leggere il testo di Livia Javello
per un'attimo mi hai fatto ritornare bambino che spettacolo quel periodo ero felice e non lo sapevo
Tu sei troppo giovane, nonostante la tua competenza nel mondo dei manga.
Per capire le motivazioni della pubblicazione a casaccio di questo capitolo di dragon ball, dovresti inquadrare meglio la concezione che si aveva del fumetto in quegli anni, esclusivamente occidentale.
Spiegala tu se la sai!
Io ho controllato gli altri volumi di Japan Magazine, e in tutti erano scelti capitoli casuali di manga; tra l'altro attestazioni di manga in Italia ci sono già da metà anni '60, e negli anni '70 erano gia pubblicati volumi di Mazinga, in ordine
@@ocelotmdb perché in Italia al tempo non si concepiva il fumetto come un prodotto seriale. Nella loro testa un capitolo a caso era autoconclusivo, una storia a sé. Probabilmente a pubblicare sta roba era gente che nemmeno sapeva cosa fosse un manga.
Discorso a parte per quelli della Granata Press, loro sì che sono stati dei veri pionieri
Ma non è vero che non si concepisse il fumetto come seriale, la Marvel e DC era pubblicata già da 40 anni
@@ocelotmdbparlo del modo di concepire le storie. Anche i fumetti Marvel nella maggior parte dei casi erano volumi autoconclusivi.
Parliamo dei primi anni 90: qui il fumetto era Tex, Lupo Alberto o (se andava bene) Dylan Dog.
Una storia unica che si dipana nell'arco di più di 40 volumi era a dir poco inconcepibile. E qui in Italia siamo terribilmente lenti ad assorbire le novità
2:20 secondo me è semplice: costa di meno. Perché invertire le pagine?
14:45 ma perché dovremmo avere le onomatopee in giapponese? A questo punto tanto vale non avere neanche i balloon tradotti.
E Toriyama usa "dragon ball" perché è un "inglese decorativo", è una cosa culturale giapponese per avere inglese a caso di cui manco sanno il significato. In italiano la cosa non ha alcun senso.
Non è una visione o una cosa specifica.
Riguardo le onomatopee, nel caso di Toriyama essendo direttamente disegnate da lui significa cancellare un suo disegno, di conseguenza molto meglio un asterisco e dire il significato a fianco; nel caso di "Dragon Ball" invece di "Sfere del drago" si tratta di filologia dell'opera
@@ocelotmdb Come tutte le onomatopee... e non c'è alcuna filologia, è inglese decorativo derivato dal fatto che il titolo dell'opera è quello. Come al solito, inglese decorativo.
Ma sentiamo, di che argomento filologico parliamo? Perché a me non sembra che Toriyama abbia mai fatto un lavoro filologico nelle sue opere, mica è Tolkien.
Non cancello scritte in latino nei quadri commissionati dalla chiesa solo perché devo farle leggere in italiano, bensì metto la targhetta con la traduzione, stessa cosa per le onomatopee nei manga: se non siamo noi i primi a voler dare dignità artistica a questi prodotti, resteranno sempre e solo oggetti di terz'ordine.
Stessa cosa per la filologia: è presente in tutte le opere, la differenza è solo in quanto sia presente
@@ocelotmdb Boh, sentiamo questo argomento filologico... hai già fatto un video a riguardo o vuoi anticiparmelo qua?
Io l'argomento dell'inglese decorativo te l'ho già evidenziato. Se vuoi accomodarti al fianco di Cannarsi fai pure.
@@IIARROWS La filologia è banalmente, citando da dizionario, "ricostruzione e corretta interpretazione dei documenti letterari" e il filologo "conduce ricerche e avanza proposte su questioni testuali e di trasmissione del testo": se prendiamo un fumetto come media dalla dignità pari a quella di qualsiasi altro prodotto letterario, quindi senza svalutarlo in quanto "fumetto", una ricostruzione filologica prevede di analizzare l'opera non solo come evento a sé ma come insieme di diversi fattori dati dall'epoca di uscita, pensiero dell'autore, ragioni, influenze... se un autore, in un determinato anno, ha fatto una determinata scelta, quella va rispettata in quanto fa parte della storia del prodotto. Che sia decorativo o meno non importa, esistono scelte narrative decorative, ma bisogna rendersi conto che se l'autore ha fatto tale scelta, quella va rispettata a prescindere.
L'inglesismo in Dragon Ball è puro barocchismo? Può essere, ma va allora mantenuto per restituire fedeltà all'autore originale.
E giusto per chiarire, non è una mia visione, è letteralmente ciò che insegnano negli esami di filologia che ho fatto, in quanto una intera sezione è proprio dedicata al trasporre opere in lingue diverse
Raga quando sarà la prossima live di matteo sul canale viola?
Goku nero mi mancava ora sono completo
Lo guardavo su junior tv pure io 😂
Fermi tutti! La prima stampa di dragonball italiana ora vale un botto? Ottimo... Dopo aver fatto sparire suikoden 2 ( vale oltre mille euro) mia madre mi ha fatto perder ulteriori denari! Me li ha buttati tutti!!! E erano pure celofanati per tenerli protetti.... Mo bestemmio e faccio un omicidio!
Se posso rassicurarti: molta gente la mette in vendita a cifre altissime, ma resta comunque invenduta
Ci farai mai un video su junji ito?
🖤
Japan Magazine in quegli anni ha avuto un breve ma fulgido momento di estrema popolarità e non ha tradotto solo Dragonball, purtroppo se non ricordo male faceva tutto in barba a diritti e copyright, ma in un momento in cui non si trovava quasi nulla aveva trovato una sua nicchia di mercato, infatti poi la rivista aveva raddoppiato anche il formato. Anche le loro vhs erano "particolari", avevo quella del veliero Orion che si vede su questo numero, era doppiato in italiano ma si sentiva anche il doppiaggio giapponese sotto, avevano solo abbassato un po' il volume perché ovviamente non disponevano della traccia senza le voci...
Ho delle riviste japan magazine comprate tra il 2002 ed il 2003 quand' ero adolescente, a me comunque piacevano 😅, poi ovvio che oggigiorno se rapportate a quanto offre il mercato o internet risultano scadenti...
@@TheHollowull Erano scadenti anche allora, ma visto che non c'erano alternative a parte le fanzine ce le facevamo andare bene. Io avevo pure vinto delle vhs con i loro concorsi... ^_^
@@FabCollection74 Certo rispetto a Benkyo! era cartaccia, ma è anche vero che costava la metà 😅
@@treforever4650 Vero ma se non ricordo male Benkyo era uscito molto dopo rispetto al JM
Quante ne sai Ocelot❤ grande
mamma mia che amore di colori
yay
All'epoca comunque gli anime erano passati principalmente su reti regionali che tra i ragazzini erano piuttosto popolari. Io mi ricordo 7 Gold, Odeon TV, Europa 7, TRE (poi divenuta Super 3), ecc...
Come ho fatto a non notare il muro di Traptrix fino ad ora?
Che occhio di falco a riconoscerle
10:32 E così si scoprì essere Mr Massy
Sia "Doragon" che "Boru" sono diventati ormai parole integranti della lingua giapponese, non vengono neanche più intese come termini stranieri, quindi l'adattamento "sfere del drago" va benissimo in realtà.
Lo sono ora, non nel 1984 quando uscí il manga, e in un adattamento filologico va sottolineata questa cosa
@@ocelotmdb ti sbagli, già a quel tempo diverse parole inglesi venivano usate nonostante esistessero i corrispettivi giapponesi, e in Dragon Ball ci sono vari esempi
@@azmaweppa appunto, Toriyama le usava in inglese anche se c'erano i corrispettivi giapponesi, quindi significa che fu una sua scelta e che va rispettata
Io guardavo Dragonball sui canali locali quando non se lo filava ancora nessuno, poi arrivato su Italiauno tutti a farsi i fighi