Grazie! Sono andata spesso al Castellaccio, così lo chiamano. Credevo fosse legato al vicino paese di San Polo dei Cavalieri, dove c'è il castello Orsini. Ho una raccolta di cocci di ceramiche, provenienti dai butti del paese, credo provenienti dalla fornace abruzzese di Castelli. Mi farebbe molto piacere partecipare ad un'escursione con voi o parlare del progetto.
gentile Apostata, le "parole inglesi" sono ridotte al minimo indispensabile, e nel corso del servizio sempre ritradotte. La "Landscape archaeology" è palesemente di origine anglosassone, è nata lì, ma ovviamente usiamo anche "archeologia dei paesaggi". "Survey" è il termine tecnico più comune in archeologia, di "ricognizione", che pure usiamo. "Public archaeology" è necessario, perchè non è traducibile con "archeologia pubblica", che è un'altra cosa. Anche qui stiamo parlando di attività che arrivano dal mondo anglosassone, e vengono comunemente utilizzati nel contesto internazionale. Viene solo usata - scherzosamente - la parola "sherds" una volta, subito traditta con "cocci". Sia l'intervistato che l'intervistatore hanno una formazione di studio all'estero, o lavorano direttamente all'estero. In 17 minuti di reportage (temine che preferisco a "servizio", rende molto meglio il senso del lavoro Sul campo) sono veramente pochi i termini stranieri utilizzati, saremo allo 0,1%, ma mi permetta di non calcolarlo! Ps: ArchaeoReporter è bilingue, versione italiana e inglese. Le commistioni sono naturali.
@@ArchaeoReporter capisco ma ti ripeto; mia moglie spagnola ogni volta che sente noi italiani parlare inglese wstrapolando parole senza il giusto contesto in una lingua non nostra inorridisce dicendo che in spagna mai lo farebbero
@@lapostataesploratore515 carissimo, capisco e condivido. ma qui erano assolutamente in contesto, "tecniche" (e poi svolte) e stiamo parlando di un numero inferiore alle dita di una mano su un servizio (dai così non uso "reportage"!) lungissimo! Saluti
Bellissimo inizio
Grazie! Sono andata spesso al Castellaccio, così lo chiamano. Credevo fosse legato al vicino paese di San Polo dei Cavalieri, dove c'è il castello Orsini. Ho una raccolta di cocci di ceramiche, provenienti dai butti del paese, credo provenienti dalla fornace abruzzese di Castelli. Mi farebbe molto piacere partecipare ad un'escursione con voi o parlare del progetto.
Grazie a lei: può contattare gli archeologi mandando un messaggio qui facebook.com/roma3scava
Quel paese sullo sfondo, è San Polo? Le rovine del castello, sono identiche a quelle del castellaccio, sui monti di Tivoli.
Non è Monte Flavio?
Ma quante parole inglesi......non dimentichiamoci che siamo italiani all'estero non parlerebbero mai in inglese mischiandolo alla loro lingua!!
gentile Apostata, le "parole inglesi" sono ridotte al minimo indispensabile, e nel corso del servizio sempre ritradotte. La "Landscape archaeology" è palesemente di origine anglosassone, è nata lì, ma ovviamente usiamo anche "archeologia dei paesaggi". "Survey" è il termine tecnico più comune in archeologia, di "ricognizione", che pure usiamo. "Public archaeology" è necessario, perchè non è traducibile con "archeologia pubblica", che è un'altra cosa. Anche qui stiamo parlando di attività che arrivano dal mondo anglosassone, e vengono comunemente utilizzati nel contesto internazionale. Viene solo usata - scherzosamente - la parola "sherds" una volta, subito traditta con "cocci". Sia l'intervistato che l'intervistatore hanno una formazione di studio all'estero, o lavorano direttamente all'estero. In 17 minuti di reportage (temine che preferisco a "servizio", rende molto meglio il senso del lavoro Sul campo) sono veramente pochi i termini stranieri utilizzati, saremo allo 0,1%, ma mi permetta di non calcolarlo! Ps: ArchaeoReporter è bilingue, versione italiana e inglese. Le commistioni sono naturali.
@@ArchaeoReporter capisco ma ti ripeto; mia moglie spagnola ogni volta che sente noi italiani parlare inglese wstrapolando parole senza il giusto contesto in una lingua non nostra inorridisce dicendo che in spagna mai lo farebbero
E lei e nata ,dice, a poche centinaia di klm dalla costa usa....
@@lapostataesploratore515 carissimo, capisco e condivido. ma qui erano assolutamente in contesto, "tecniche" (e poi svolte) e stiamo parlando di un numero inferiore alle dita di una mano su un servizio (dai così non uso "reportage"!) lungissimo! Saluti