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Paolo Vinci: La dialettica tra Stato e società civile. A partire da Hegel e Marx

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  • Опубліковано 25 лют 2018
  • Lessico Politico
    Incontri pubblici di filosofia e politica Ia edizione
    #Verso la città della cultura
    Associazione Culturale Scholé
    Comune di Polistena
    Polistena
    31 Maggio 2016

КОМЕНТАРІ • 3

  • @francescomanetti-germanica
    @francescomanetti-germanica Рік тому

    Vi ringrazio per aver caricato il video. Il prof. Vinci è sempre molto chiaro nello spiegare la filosofia e questo video lo userò sempre per ripassare i concetti sociologici e antropologici di Hegel e Marx.
    Un po' insoddisfacente nella risposta all'altro professore su Von Hayek, non tanto perché quest'ultimo avesse dato una soluzione non-filosofica, quanto perché nella domanda ben elaborata sull'antropologizzazione dell'economia e la 'personalizzazione' che fanno i filosofi dell'economia del proprio tempo sta proprio quel problema, volontà univ./part., che aveva rilevato lo stesso Hegel. Di conseguenza dare per scontato che il mercato sia un sistema razionale, così da controllarlo, risulta in un fallimento antropologico, proprio perché il mercato così come l'essere umano non sono in fondo razionali. Ad ogni modo questa stessa consapevolezza è quella che ci spiega perché anche il liberismo ha le mani insaponate e ciclicamente fallisce nel giustificare il perché il sistema economico debba essere in un modo piuttosto che un altro.
    L'intervento del sindaco fa storcere un po' il naso. Ossia giustificare l'assenza di classi lavoratrici ben definite (come magari potevano esserci nella Prima Rivoluzione Industriale) con un capitalismo quasi auto-cosciente e che negli ultimi anni si è difeso (soprattutto in Italia a quanto pare) per annebbiare la coscienza di classe mi sembra molto semplicistico e prevenuto. Inoltre anche il discorso sulla guerra (in realtà vecchio di più di un secolo), ossia le elites "planetarie" che si inventano le guerre pur di non far conquistare il potere alla classe operaia, non rende assolutamente giustizia della complessità della società e della storia delle relazioni umane (e anche non-umane). Anche perché non è il vicino di casa, è un sindaco che parla, è un'istituzione, un potere, un'autorità che pone la propria idea sul mondo. Andrebbe quindi, come dice il prof. Vinci, messa sotto critica l'idea di potere, politica, nazione (o inter-nazione), perché l'accusa di fare le guerre o accorciarci volontariamente la vita è grave. E infine le conclusioni sul lavoro che DEVE essere ciò che dà senso all'uomo (perché? cos'è un recupero del labor cristiano medievale?), oppure i mezzi di comunicazione (il sindaco parla dei social) che possono essere controllati in un modo giusto (dipende sempre giusto per chi direbbe Hegel). Se davvero non volesse 'omologazione' allora dovrebbe tenere i social così come sono, perché sono una gran caciara, ma hanno creato un loro nuovo mercato e tantissime differenze tra le persone a seconda di come li hanno usati. Esempio banale: UA-cam (ossia Google) e questo canale Scholé hanno permesso a 3000 persone di farsi della cultura su Hegel e Marx.
    Molto interessante e puntuale è invece l'ultima domanda della moderatrice (alla quale il prof. secondo me non ha risposto in modo soddisfacente, ossia si è limitato di nuovo a ridurre la merce a sola materia utile), che in effetti, con un semplice esempio del valore di un brand, ossia di quel plus che è attribuito non dal lavoro, non dall'utilità (come infatti ha notato la ragazza ridurre la vita relazionale di esseri senzienti all'utilità materiale di qualcosa è pericoloso, sia che siano liberisti o comunisti a concepirlo) ma dalla percezione personale e unica che attribuiamo a certi oggetti o eventi o servizi o produzioni artistiche. Finché il concetto di valore non sarà padroneggiato a dovere l'economia libera e di mercato non potrà essere compresa. L'alternativa, un'economia controllata in cui un soggetto ne decide le relazioni e le forze, è forse l'unica che potrebbe abbattere il "mercato" dei desideri e dei giudizi individuali. Ma francamente credo che alle persone lì presenti comunque non piacerebbe vivere in una società del genere.

  • @arabaphenix
    @arabaphenix Рік тому

    Siete uno dei canali più interessanti ma da due anni non ci sono video: spero possiate ricominciare a pubblicare e che, tra l’altro, ci possa essere questa simpatica e bella presentatrice che è abitata da un sorriso meraviglioso anche quando verso la fine, a sera, ha avuto freddo e continuava a sfregarsi le braccia e le spalle, ma senza perdere il suo bel sorriso.

  • @marchesefulvio3046
    @marchesefulvio3046 3 роки тому +1

    Non risulta un po' riduttiva la scelta di fermarsi ad Hegel e Marx per la comprensione dei fenomeni di oggi? In fondo la relazione sociale fondamentale del capitalismo vede tanti personaggi che al Tempo di Marx non erano cosi' presenti, come i managers, i CEO e quant'altro