ciao , tutto molto interessante , premetto che ho una pompa di calore monoblocco auto installata e un fw a isola auto costruito, ne sono contentissimo, quindi non sono certo uno scettico sull'argomento , (anzi... mi farebbe piacere tu mi smentissi perché l'impianto di climatizzazione non l'ho ancora fatto e potrei prendere in seria considerazione per integrare raffrescamento estivo e deumidificazione) ma una cosa non hai considerato , fino a che temperatura esterna lavorano i condizionatori??? io con una pdc stiebel etron e pavimento radiante, ho consumi ridicoli sopra i 5 gradi ma già tra 0 e 5 gradi la cosa cambia un pochino e sotto gli zero ancora peggio (infatti forzo l'impianto a lavorare di giorno con temperature esterne più alte e fv in produzione cercando di accumulare temperatura in casa e nel pavimento (questa cosa non si può certo fare con i climatizzatori) . Quindi la domanda: in zona nord italia dove di notte i -5 sono la regola e i -10 possibili questi nuovi condizionatori lavorano? o si piantano? e se si, con quanti sbrinamenti e con che cop?
Quando fuori scende sotto i 7-8 gradi ci va il gas... Questi qui "consigliano" in conflitto di interessi, caro mio. Per avere una buona resa considera un delta T di max 12 gradi tra dentro e fuori in inverno e mezze stagioni, meglio solo 10 gradi. Dopo di che vai di caldaia. Ovvero se fuori ci sono 10, vuoi i 20 in casa? Ci sta la pompa di calore. Se fuori va a 7 gradi e ne vuoi 20 il delta va a 13. Il condensatore esterno ghiaccera a manetta, partiranno le resistenze e ciao consumi. Parlo per esperienza, ho un Mitshubishi top di gamma A+++ anche in riscaldamento...
Casa di 100 metri zona geografica riviera romagnola. Passato da radiatori in acciaio e caldaia a gas ad un sistema di tre climatizzatori abbinati a fotovoltaico. Con temperatura interna 19/20 ed esterna 7/9 gradi ho un consumo medio orario di 500 Watt con due climatizzatori accesi permanentemente. Risparmio notevolissimo indipendentemente dalla presenza del fotovoltaico
@io stessa sotuazione stessa zona. Ho provato per tutto novembre a lavasciare il condizionatore accesso per valutare confort e consumo. Confort spettacolare molto meglio dei termosifoni, ma i consumi sono andati alle stelle. E sopratutto nella fascia notturna dalle 23 alle 7 quando la temperatura ha raggiunto temperature vicine allo 0. Dove sbaglio? Amici tecnici mi hanno confermato che la pompa di calore dei condizionatori a temperature inferiori a 7 consuma come una centrale nucleare. Pertanto esperimento fallito. Avete consigli? Grazie
@@vanderBiondo può darsi che si verificava congelamento dell’unità esterna, che quindi causa cicli di sbrinamento che consumano energia che non viene resa all'ambiente. L’unità esterna è posizionata in modo da avere sempre aria “fresca”, cioè in modo che non ricircoli sempre la stessa aria nell'evaporatore? (Di solito accade se è posizionata in spazi stretti o con un muro di fronte a poca distanza)
@@vanderBiondo può anche darsi che il dimensionamento dei condizionatori sia errato, magari sottodimensionato, causando lunghi periodi di funzionamento alla massima potenza (il che è meno efficiente). È però anche importante che non siano sovradimensionati perché altrimenti la potenza minima a cui il condizionatore può modulare potrebbe essere troppo alta e quindi causare tanti on/off del compressore (meno efficiente rispetto a lavorare continuativamente a bassa potenza), però non penso sia questo il caso se dici che consumavano di più quando la temperatura esterna era minore
Nel mio piccolo sto facendo l'esperimento di Enea, casa di 110mq con insufflaggio e coibentazione a soffitto di 10cm, quest'anno mi sto scaldando con i 5 split Sensira (A+) invece che con la caldaia tradizionale. Per il momento il risparmio è imbarazzante, siamo sui 150€ al mese. Se continua così la prossima estate prendo uno scaldacqua PDC e saluto il metano, anche perché con la caldaia il raffrescamento in estate non ce l'ho 😂
L'esperienza empirica (la mia) dice che il maggior risparmio si ottiene in modo ibrido, cioè scaldando con l'impianto a gas esistente, però riducendo la temperatura di 2-3 di gradi rispetto al livello di confort ed aumentando poi la temperatura delle singole stanze effettivamente abitate, per il tempo in cui lo sono, con la pompa di calore ad aria (gli split). Il risparmio di gas è drastico, e l'aumento alla temperatura di confort, sfruttando la pompa di calore per 2-3 gradi, è molto efficiente e molto rapidamente ottenuto. Naturalmente, più la macchina è efficiente, più lo è risparmio, ma dato che le misure standard sono quasi sempre una truffa (vedasi i consumi delle auto ibride, o nel caso delle macchine elettriche, non viene considerato il consumo in st-by), tutta questa differenza tra A+ ed A+++ potebbe non esistere per un delta ridotto (i 2-3 gradi), tanto più che l'efficienza ottenibile in riscaldamento è generalmente inferiore a quella in raffrescamento. Ultime note... 1) il posizionamento degli split in posizione elevata, efficace in raffrescamento, non lo è altrettanto in riscaldamento, perche la stratificazione è l'opposto di quanto servirebbe per i moti convettivi 2) il tutto è valido se ogni stanza è dotata anche di uno split dedicato.
Ciao, la domanda mia è questa, io ho l'impianto a pavimento con caldaia a condensazione tradizionale, tengo l'acqua a circa 37 ° e in casa si sta molto bene con temperature da 20/21 g° ho anche 2 split con una macchina di Panasonic da 16.000 btu e sinceramente mi trovo meglio con l'impianto a gas che con quello a split, la TEMPERATURA è più costante e piacevole grazie al tepore del pavimento, non so quanto avrei risparmiato solo con i split ma son sicuro che non avrei sentito caldo, complimenti per le tue spiegazioni.
Ho installato un fv da 4.5 KW picco e 2 pompe di calore nel 2012. Risiedo in zona climatica F e non c'è metano. Bruciavo GPL in caldaia a condensazio e impianto a pavimento. All'epoca costava circa 1,5 €/litro. Come ora. Quasi il triplo del metano a paritá di calorie. Una follia. L'unico combustibile da riscaldamento con IVA al 22%. Nei mesi più freddi la produzione fotovoltaica è scarsa, una decina di KW/h al giorno. Sempre che ci sia il sole. La casa ha un discreto isolamento. Spendo circa la quarta parte rispetto a prima. Da oltre 3000 a meno di 1000 €.
Interessantissimo. È forse inutile sapere di quanto rimane positivo il guadagno se devo aumentare i kw che deve sostenere il mio impianto elettrico. Quindi se chiedo al mio fornitore di passare da 3 a 6 kw
Purtroppo il guaio del riscaldamento fatto col condizionatore è che solitamente è situato in alto, e quindi l'aria calda, più leggera, resterà in alto senza miscelarsi con quella fredda della stanza e non riscalderà le persone. Riscalderà solo il soffitto, soprattutto se è posto a più di 3 mt di altezza . Più fa freddo (quindi più è grande la differenza di temperatura tra l'aria della stanza e quella che esce dall'unità interna), più l'aria calda resterà in alto e non ne vorrà sapere di riscaldare ciò che è in basso!
Secondo questo ragionamento (vero) il riscaldamento a soffitto é una ciofeca. In realtà esistono effetti diversi per cause diverse. Il tuo discorso vale per i moti convettivi non per l’effetto coanda.
Ma in una casa di 120mq in Trentino, il condizionatore può avere costi eccessivi in bolletta (rimpiazzando una caldaia a condensazione)? Scusa l ignoranza ma per coprire tutta la casa sarebbe necessario più di un condizionatore in diverse parti della casa? C'è qualche incentivo per la sostituzione della caldaia a gas con il condizionatore? Grazie mille
Domanda numero uno, nel video parliamo esattamente di quello quindi.... Domanda numero due hai un calorifero grosso per tutta casa o un calorifero per stanza?
@@DinamoTechHo visto il video, nella sezione domande mi aspettavo di fare domande più specifiche, in particolare zone di montagna (nel video ci sono diverse zone ma non mi pare si faccia questa distinzione)! Comunque pazienza grazie lo stesso magari mi informerò da qualche altra parte in cui c'è meno nervosismo
@@andreapanzeri6456 ampiamente sotto i limiti di un impianto monofase
21 годину тому+1
L'inverno scorso ho scaldato casa con i soli split accesi 24h su 24, a temperatura raggiunta la potenza assorbita era di 400W (salvo i picchi di 1,4kW per gli sbrinamenti) ed erano climatizzatoti vecchi di 16 anni. Quest'anno ho eliminato la caldaia e i climatizzatori passando ad una pompa di calore che gestisce sia gli split ad espansione diretta che il riscaldamento a pavimento (prima alimentato dalla caldaia a gas) che la produzione di acqua calda sanitaria.
con il fotovoltaico. spesa totale? recupero in quanti anni? acquistato clima nuovo 5 anni fa in maggio test per l'estate scheda partita. me la sono cavata con 250 euro.il tecnico mi ha detto che sono stato fortunato se avevo un daikin ero fottuto, oltre 1000 euro per il semplice fatto che escono loro. questo per dirti che forse hai fatto un affare, forse no. qualcuno diceva meno complicazioni meno guasti ed io sono d'accordo.
@@DinamoTech io ho fatto l'elettricista e ti garantisco che si guastano come gli altri. negli anni 90-92 presi un TECO perchè economico (all'epoca costavano un occhio) oggi non esiste più. bene, non avendo nulla all' interno mi è durato 18 anni. alla fine si è rotto il compressore.
17 годин тому
@@armeno1uno578 Si, fotovoltaico, batteria d'accumulo, auto elettrica, tariffa a 0€/kWh in F3 ma grazie all'accumulo ricaricabile da rete non prelevo mai in F1 e F2. Contratto da 3kW e 6kW in F3 (senza spese aggiuntive) grazie alla smartwallbox e sperimentazione Arera/GSE. Ho sostituito tutto: caldaia a gas, 2 condizionatori (di cui uno era saltata la scheda durante l'estate e l'assicurazione di casa mi ha rimborsato 1200€) e fatto l'impianto nuovo su un piano interrato: 18500€ per Pompa di Calore, modulo idronico con 200lt di accumulo, 3 split ad espansione diretta, 3 split idronici, il tutto detraibile al 65% in 10 anni quindi 6700€
il problema principale dei condizionatori è che scaldano solamente l'aria delle stanze in cui si trovano... Normalmente non si hanno gli split in bagno e quindi ti ritrovi con i bagni e le altre stanze dove non ci sono gli split più fredde. C'è anche il discorso movimento dell'aria che è non confortevole con un condizionatore, mentre con i termosifoni c'è molto meno.
Nei bagni ed in cucina ho provato i convertitori svedesi della Tego (mansardato a Torino): costano poco, consumano meno e con il flusso di aria calda asciugano anche l'umidità. Essendo in zona storica non ho potuto mettere la pompa di calore: con due pannelli ad infrarossi Fahrenheit (i Celsius sono un po' più efficienti ma costano un botto) fatta fuori la caldaia a gas con un bel risparmio.
@@DinamoTech io ho la pompa di calore aria-acqua sui termosifoni e va molto meglio in termini di comfort. Certo, forse all’inizio costa di più l’installazione, ma se devi mettere 3-4 split e riscaldatori vari non andiamo molto lontano
Basta solamente un aumento di IVA o del costo della materia per mandare tutto all'aria... magari dopo aver speso migliaia di eu per istallare split , diverso se hai pannelli solari , ma in inverno ? Siamo qui a ragionare sulla lama di un coltello !
Stai guardando il problema con un occhio solo, le il costo della materia prima varia, allora avrai molti più problemi con il metano visto che il 45% dell'energia prodotta in italia è da fonte rinnovabile
Vivo vicino a un lago in nord Italia ho sostituito la vecchia caldaia a gas con un sistema split un trial ( uno ingresso cucina uno in salotto uno in bagno ) e due mono uno per ogni camera il funzionamento è ottimale posso scaldare ogni stanza separatamente i consumi sono ridotti in realtà l unico problema che ho riscontrato è la stratificazione che non è ottimale ma sto studiando un sistema di destrificazione
rispetto ad altri tuoi colleghi, a mio parere fai sempre degli ottimi video; però in questo caso, secondo me, manca un'informazione essenziale, la percezione di confort climatico. a mio avviso le pdc aria-aria (i condizionatori che parli nel video) non garantiscono lo stesso confort di una pdc aria-acqua, ne tantomeno quello della caldaia a gas (che scalda sempre l'acqua); una volta spento il climatizzatore, nel giro di poco tempo, la temperatura scende drasticamente e si ha di nuovo la percezione di "freddo". i climatizzatori vanno bene durante quei pochi giorni di "mezze stagioni".
@@ameftSi, con un impianto fotovoltaico conviene lasciare il climatizzatore acceso tutto il giorno (solare si intende) al minimo. Così le superfici si scaldano. Per tale scopo è comunque meno efficace di un sistema radiante.
ciao , tutto molto interessante , premetto che ho una pompa di calore monoblocco auto installata e un fw a isola auto costruito, ne sono contentissimo, quindi non sono certo uno scettico sull'argomento , (anzi... mi farebbe piacere tu mi smentissi perché l'impianto di climatizzazione non l'ho ancora fatto e potrei prendere in seria considerazione per integrare raffrescamento estivo e deumidificazione) ma una cosa non hai considerato , fino a che temperatura esterna lavorano i condizionatori??? io con una pdc stiebel etron e pavimento radiante, ho consumi ridicoli sopra i 5 gradi ma già tra 0 e 5 gradi la cosa cambia un pochino e sotto gli zero ancora peggio (infatti forzo l'impianto a lavorare di giorno con temperature esterne più alte e fv in produzione cercando di accumulare temperatura in casa e nel pavimento (questa cosa non si può certo fare con i climatizzatori) . Quindi la domanda: in zona nord italia dove di notte i -5 sono la regola e i -10 possibili questi nuovi condizionatori lavorano? o si piantano? e se si, con quanti sbrinamenti e con che cop?
Quando fuori scende sotto i 7-8 gradi ci va il gas...
Questi qui "consigliano" in conflitto di interessi, caro mio.
Per avere una buona resa considera un delta T di max 12 gradi tra dentro e fuori in inverno e mezze stagioni, meglio solo 10 gradi. Dopo di che vai di caldaia.
Ovvero se fuori ci sono 10, vuoi i 20 in casa? Ci sta la pompa di calore. Se fuori va a 7 gradi e ne vuoi 20 il delta va a 13. Il condensatore esterno ghiaccera a manetta, partiranno le resistenze e ciao consumi.
Parlo per esperienza, ho un Mitshubishi top di gamma A+++ anche in riscaldamento...
Ti consiglio di riguardare bene il video...
Casa di 100 metri zona geografica riviera romagnola. Passato da radiatori in acciaio e caldaia a gas ad un sistema di tre climatizzatori abbinati a fotovoltaico. Con temperatura interna 19/20 ed esterna 7/9 gradi ho un consumo medio orario di 500 Watt con due climatizzatori accesi permanentemente. Risparmio notevolissimo indipendentemente dalla presenza del fotovoltaico
Bravo stefano
@io stessa sotuazione stessa zona. Ho provato per tutto novembre a lavasciare il condizionatore accesso per valutare confort e consumo. Confort spettacolare molto meglio dei termosifoni, ma i consumi sono andati alle stelle. E sopratutto nella fascia notturna dalle 23 alle 7 quando la temperatura ha raggiunto temperature vicine allo 0. Dove sbaglio? Amici tecnici mi hanno confermato che la pompa di calore dei condizionatori a temperature inferiori a 7 consuma come una centrale nucleare. Pertanto esperimento fallito. Avete consigli? Grazie
@@vanderBiondo può darsi che si verificava congelamento dell’unità esterna, che quindi causa cicli di sbrinamento che consumano energia che non viene resa all'ambiente. L’unità esterna è posizionata in modo da avere sempre aria “fresca”, cioè in modo che non ricircoli sempre la stessa aria nell'evaporatore? (Di solito accade se è posizionata in spazi stretti o con un muro di fronte a poca distanza)
@ completamente libera
@@vanderBiondo può anche darsi che il dimensionamento dei condizionatori sia errato, magari sottodimensionato, causando lunghi periodi di funzionamento alla massima potenza (il che è meno efficiente).
È però anche importante che non siano sovradimensionati perché altrimenti la potenza minima a cui il condizionatore può modulare potrebbe essere troppo alta e quindi causare tanti on/off del compressore (meno efficiente rispetto a lavorare continuativamente a bassa potenza), però non penso sia questo il caso se dici che consumavano di più quando la temperatura esterna era minore
Nel mio piccolo sto facendo l'esperimento di Enea, casa di 110mq con insufflaggio e coibentazione a soffitto di 10cm, quest'anno mi sto scaldando con i 5 split Sensira (A+) invece che con la caldaia tradizionale.
Per il momento il risparmio è imbarazzante, siamo sui 150€ al mese.
Se continua così la prossima estate prendo uno scaldacqua PDC e saluto il metano, anche perché con la caldaia il raffrescamento in estate non ce l'ho 😂
Bravo matteo
Sto cercando lo studio ma non riesco a trovarlo, potresti linkarlo? Grazie
L'esperienza empirica (la mia) dice che il maggior risparmio si ottiene in modo ibrido, cioè scaldando con l'impianto a gas esistente, però riducendo la temperatura di 2-3 di gradi rispetto al livello di confort ed aumentando poi la temperatura delle singole stanze effettivamente abitate, per il tempo in cui lo sono, con la pompa di calore ad aria (gli split). Il risparmio di gas è drastico, e l'aumento alla temperatura di confort, sfruttando la pompa di calore per 2-3 gradi, è molto efficiente e molto rapidamente ottenuto. Naturalmente, più la macchina è efficiente, più lo è risparmio, ma dato che le misure standard sono quasi sempre una truffa (vedasi i consumi delle auto ibride, o nel caso delle macchine elettriche, non viene considerato il consumo in st-by), tutta questa differenza tra A+ ed A+++ potebbe non esistere per un delta ridotto (i 2-3 gradi), tanto più che l'efficienza ottenibile in riscaldamento è generalmente inferiore a quella in raffrescamento. Ultime note... 1) il posizionamento degli split in posizione elevata, efficace in raffrescamento, non lo è altrettanto in riscaldamento, perche la stratificazione è l'opposto di quanto servirebbe per i moti convettivi 2) il tutto è valido se ogni stanza è dotata anche di uno split dedicato.
@@nocrash8494 lasci sempre accesi gli split?
@@vanderBiondo No.
@@nocrash8494 li accendi al bisogno?
@@vanderBiondo Si, bastano 5 minuti, anche meno.
@ perché mi hanno detto che per far consumare meno bisogna sempre lasciarla accesa. Invece accendendo e spegnendo sempre consuma di più ci sta?
Ciao, la domanda mia è questa, io ho l'impianto a pavimento con caldaia a condensazione tradizionale, tengo l'acqua a circa 37 ° e in casa si sta molto bene con temperature da 20/21 g° ho anche 2 split con una macchina di Panasonic da 16.000 btu e sinceramente mi trovo meglio con l'impianto a gas che con quello a split, la TEMPERATURA è più
costante e piacevole grazie al tepore del pavimento, non so quanto avrei risparmiato solo con i split ma son sicuro che non avrei sentito caldo, complimenti per le tue spiegazioni.
grazie andrea,
dai un occhiata al primo episodio
Ho installato un fv da 4.5 KW picco e 2 pompe di calore nel 2012. Risiedo in zona climatica F e non c'è metano. Bruciavo GPL in caldaia a condensazio e impianto a pavimento. All'epoca costava circa 1,5 €/litro. Come ora. Quasi il triplo del metano a paritá di calorie. Una follia. L'unico combustibile da riscaldamento con IVA al 22%. Nei mesi più freddi la produzione fotovoltaica è scarsa, una decina di KW/h al giorno. Sempre che ci sia il sole. La casa ha un discreto isolamento. Spendo circa la quarta parte rispetto a prima. Da oltre 3000 a meno di 1000 €.
Bravo
Interessantissimo. È forse inutile sapere di quanto rimane positivo il guadagno se devo aumentare i kw che deve sostenere il mio impianto elettrico. Quindi se chiedo al mio fornitore di passare da 3 a 6 kw
la differenza di costo è irrisoria, abbiamo fatto un video dedicato
ua-cam.com/video/71r16766CTo/v-deo.htmlsi=MhJxIyR2AL5Ef_m9
Per me esagerato il risparmio che ai detto sbuto a berfamo con caldaia dpendi tutto inverno 600 euro come faccio a rispsrmiare 1000 euro
sinceramente non capisco il messaggio
Purtroppo il guaio del riscaldamento fatto col condizionatore è che solitamente è situato in alto, e quindi l'aria calda, più leggera, resterà in alto senza miscelarsi con quella fredda della stanza e non riscalderà le persone. Riscalderà solo il soffitto, soprattutto se è posto a più di 3 mt di altezza .
Più fa freddo (quindi più è grande la differenza di temperatura tra l'aria della stanza e quella che esce dall'unità interna), più l'aria calda resterà in alto e non ne vorrà sapere di riscaldare ciò che è in basso!
Informati sull'effetto coanda e guarda il primo video della serie
ua-cam.com/video/9gcta1PAQkw/v-deo.html
Secondo questo ragionamento (vero) il riscaldamento a soffitto é una ciofeca. In realtà esistono effetti diversi per cause diverse. Il tuo discorso vale per i moti convettivi non per l’effetto coanda.
Ma in una casa di 120mq in Trentino, il condizionatore può avere costi eccessivi in bolletta (rimpiazzando una caldaia a condensazione)? Scusa l ignoranza ma per coprire tutta la casa sarebbe necessario più di un condizionatore in diverse parti della casa? C'è qualche incentivo per la sostituzione della caldaia a gas con il condizionatore? Grazie mille
Domanda numero uno, nel video parliamo esattamente di quello quindi....
Domanda numero due hai un calorifero grosso per tutta casa o un calorifero per stanza?
@@DinamoTechHo visto il video, nella sezione domande mi aspettavo di fare domande più specifiche, in particolare zone di montagna (nel video ci sono diverse zone ma non mi pare si faccia questa distinzione)! Comunque pazienza grazie lo stesso magari mi informerò da qualche altra parte in cui c'è meno nervosismo
Quanto è l'assorbimento di un impianto del genere
@@andreapanzeri6456 ampiamente sotto i limiti di un impianto monofase
L'inverno scorso ho scaldato casa con i soli split accesi 24h su 24, a temperatura raggiunta la potenza assorbita era di 400W (salvo i picchi di 1,4kW per gli sbrinamenti) ed erano climatizzatoti vecchi di 16 anni.
Quest'anno ho eliminato la caldaia e i climatizzatori passando ad una pompa di calore che gestisce sia gli split ad espansione diretta che il riscaldamento a pavimento (prima alimentato dalla caldaia a gas) che la produzione di acqua calda sanitaria.
con il fotovoltaico. spesa totale? recupero in quanti anni? acquistato clima nuovo 5 anni fa in maggio test per l'estate scheda partita. me la sono cavata con 250 euro.il tecnico mi ha detto che sono stato fortunato se avevo un daikin ero fottuto, oltre 1000 euro per il semplice fatto che escono loro. questo per dirti che forse hai fatto un affare, forse no. qualcuno diceva meno complicazioni meno guasti ed io sono d'accordo.
Se avessi avuto un Daikin non si sarebbe guastato da nuovo...
Grandissimo
@@DinamoTech io ho fatto l'elettricista e ti garantisco che si guastano come gli altri. negli anni 90-92 presi un TECO perchè economico (all'epoca costavano un occhio) oggi non esiste più. bene, non avendo nulla all' interno mi è durato 18 anni. alla fine si è rotto il compressore.
@@armeno1uno578 Si, fotovoltaico, batteria d'accumulo, auto elettrica, tariffa a 0€/kWh in F3 ma grazie all'accumulo ricaricabile da rete non prelevo mai in F1 e F2.
Contratto da 3kW e 6kW in F3 (senza spese aggiuntive) grazie alla smartwallbox e sperimentazione Arera/GSE.
Ho sostituito tutto: caldaia a gas, 2 condizionatori (di cui uno era saltata la scheda durante l'estate e l'assicurazione di casa mi ha rimborsato 1200€) e fatto l'impianto nuovo su un piano interrato: 18500€ per Pompa di Calore, modulo idronico con 200lt di accumulo, 3 split ad espansione diretta, 3 split idronici, il tutto detraibile al 65% in 10 anni quindi 6700€
Occorre però aumentare la potenza elettrica dell'appartamento con il gestore luce.
ua-cam.com/video/71r16766CTo/v-deo.htmlsi=aF3-gl0XsLpVGdBK
il problema principale dei condizionatori è che scaldano solamente l'aria delle stanze in cui si trovano... Normalmente non si hanno gli split in bagno e quindi ti ritrovi con i bagni e le altre stanze dove non ci sono gli split più fredde.
C'è anche il discorso movimento dell'aria che è non confortevole con un condizionatore, mentre con i termosifoni c'è molto meno.
Nei bagni ed in cucina ho provato i convertitori svedesi della Tego (mansardato a Torino): costano poco, consumano meno e con il flusso di aria calda asciugano anche l'umidità. Essendo in zona storica non ho potuto mettere la pompa di calore: con due pannelli ad infrarossi Fahrenheit (i Celsius sono un po' più efficienti ma costano un botto) fatta fuori la caldaia a gas con un bel risparmio.
ua-cam.com/video/9gcta1PAQkw/v-deo.html
@@DinamoTech io ho la pompa di calore aria-acqua sui termosifoni e va molto meglio in termini di comfort. Certo, forse all’inizio costa di più l’installazione, ma se devi mettere 3-4 split e riscaldatori vari non andiamo molto lontano
io mi scaldo a pellet e con 500 euro faccio tutto l'inverno. il metano? per doccia e cucina. stufa con 10 anni di vita nesun guasto.
Bravissimo
Il riscaldamento in pompa è l'unico vantaggioso, praticamente 1a5 un kw di consumo 5kw di resa
Non in tutte le situazioni ma si
E io che la ho fatto 4 anni fa .... E oggi con il fotovoltaico sono da giugno a costo zero
Grande Andrea
Basta solamente un aumento di IVA o del costo della materia per mandare tutto all'aria... magari dopo aver speso migliaia di eu per istallare split , diverso se hai pannelli solari , ma in inverno ? Siamo qui a ragionare sulla lama di un coltello !
Stai guardando il problema con un occhio solo, le il costo della materia prima varia, allora avrai molti più problemi con il metano visto che il 45% dell'energia prodotta in italia è da fonte rinnovabile
Vivo vicino a un lago in nord Italia ho sostituito la vecchia caldaia a gas con un sistema split un trial ( uno ingresso cucina uno in salotto uno in bagno ) e due mono uno per ogni camera il funzionamento è ottimale posso scaldare ogni stanza separatamente i consumi sono ridotti in realtà l unico problema che ho riscontrato è la stratificazione che non è ottimale ma sto studiando un sistema di destrificazione
La risposta è condizionatori con effetto coanda
La ridente città di Cuneo...
Data la zona climatica... più o meno 😅
😂
rispetto ad altri tuoi colleghi, a mio parere fai sempre degli ottimi video; però in questo caso, secondo me, manca un'informazione essenziale, la percezione di confort climatico. a mio avviso le pdc aria-aria (i condizionatori che parli nel video) non garantiscono lo stesso confort di una pdc aria-acqua, ne tantomeno quello della caldaia a gas (che scalda sempre l'acqua); una volta spento il climatizzatore, nel giro di poco tempo, la temperatura scende drasticamente e si ha di nuovo la percezione di "freddo". i climatizzatori vanno bene durante quei pochi giorni di "mezze stagioni".
Ma l'aria calda non dovrebbe scaldare anche gli elementi fisici della stanza dopo un po? A partire dai muri.
@@ameftSi, con un impianto fotovoltaico conviene lasciare il climatizzatore acceso tutto il giorno (solare si intende) al minimo.
Così le superfici si scaldano. Per tale scopo è comunque meno efficace di un sistema radiante.
Ciao Alberto,
in questo video è stata volutamente analizzata solo la questione costi, per tutto il resto c'è l'episodio precedente