Da quanto ho capito da qualche intervista (non sono minimamente un esperto di autori né un critico per carità) Gardin è contrario a prescindere all'utilizzo del PC in ambito fotografico, e forse non solo in quello. Mi sembra che faccia anche confusione tra fotoritocco e sviluppo (o post produzione che dir si voglia), comunque materializzando il suo disprezzo nell'entità 'Photoshop'. E in buona parte devo dire che lo appoggio, anche se non sono così estremista o reazionario. Forse per divario generazionale o per passione per l'informatica indulgo abbastanza nello sviluppo, che considero parte essenziale per estendere le potenzialità già di per se enormi del digitale rispetto alla pellicola. La fotografia necessita di un mezzo tecnico e più questo è potente, più sposta in avanti il limite raggiungibile, meglio è. Semmai sono critico verso la tendenza spasmodica ad utilizzare il mezzo informatico, che si evolve a ritmi frenetici, soprattutto se questo porta a trascurare la conoscenza del mezzo tecnico. Photoshop, poi, non so nemmeno farlo partire, o quasi... Fatta questa premessa, vorrei capire meglio il tuo pensiero: riferendoti alla frase di Gardin sulla non manipolazione al PC delle foto esposte, hai approvato con simpatia definendo il 'fotoritocco', per usare un termine generico, 'il problema'. Seguendo alcuni tuoi ultimi video dedicati ad un software di sviluppo/ritocco/manipolazione (?) mi sembra che ne abbia esaltato determinate funzionalità che, a mio parere, a volte fornendo soluzioni pronte senza richiedere troppa riflessione all'utente, consentono non solo di correggere (e secondo me ci siamo), ma anche di alterare sensibilmente i soggetti o l'ambiente ripreso. Anche l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, sicuramente utile nelle prime applicazioni (selezione cielo, soggetto ecc.), mi fanno pensare all'inizio di ben più invasive funzioni future che strizzano l'occhio a chi crede di 'diventare fotografo con un clic' (e io non ritengo fotografo ma, come sai dopo anni ho deciso di buttare qualche chilo di attrezzatura per ripartire a studiare con più cervello e cuore da una Nikon da 100 euro ;). Io sono per le vie di mezzo e qui ce ne sarà sicuramente una. Mi interessa molto il suo parere. Per il resto non posso che ringraziare per l'ennesimo video di alto livello, la simpatia e disponibilità.
Caro Antonio, quello che dici è giustissimo....Gardin è del 1930..quindi è normale che la pensi a questo modo. Il mio punto di vista merita un video al più presto, quello che posso semplificare qui è sicuramente che io vivo per metà nel professionista che deve agevolarsi a consegnare i lavori per vivere e per metà nel ragazzo che dall'86 ama la fotografia. Farò una riflessione e ti risponderò più accuratamente facendoti vedere a te e gli altri amici come si possa/debba vivere in due vite parallele.
Stupendo. Grazie Luca!!
Grazie Antonella💋💋 mi fa piacere vederti qui
Ciao Luca.
Spero tra una settimana di poter andare a vedere la mostra a La Spezia.
Appena vado faccio qualche foto e te le mando.
A presto.
Si volentieri
L'amico sei tu 😅😅
@@lucariccioni Lo sapevo, lo sapevo...
Molto interessante ... peccato io sia un po' lontano. 😄Eugenio G.
vedrai che passerà anche da te
Da quanto ho capito da qualche intervista (non sono minimamente un esperto di autori né un critico per carità) Gardin è contrario a prescindere all'utilizzo del PC in ambito fotografico, e forse non solo in quello. Mi sembra che faccia anche confusione tra fotoritocco e sviluppo (o post produzione che dir si voglia), comunque materializzando il suo disprezzo nell'entità 'Photoshop'. E in buona parte devo dire che lo appoggio, anche se non sono così estremista o reazionario. Forse per divario generazionale o per passione per l'informatica indulgo abbastanza nello sviluppo, che considero parte essenziale per estendere le potenzialità già di per se enormi del digitale rispetto alla pellicola. La fotografia necessita di un mezzo tecnico e più questo è potente, più sposta in avanti il limite raggiungibile, meglio è. Semmai sono critico verso la tendenza spasmodica ad utilizzare il mezzo informatico, che si evolve a ritmi frenetici, soprattutto se questo porta a trascurare la conoscenza del mezzo tecnico.
Photoshop, poi, non so nemmeno farlo partire, o quasi...
Fatta questa premessa, vorrei capire meglio il tuo pensiero: riferendoti alla frase di Gardin sulla non manipolazione al PC delle foto esposte, hai approvato con simpatia definendo il 'fotoritocco', per usare un termine generico, 'il problema'. Seguendo alcuni tuoi ultimi video dedicati ad un software di sviluppo/ritocco/manipolazione (?) mi sembra che ne abbia esaltato determinate funzionalità che, a mio parere, a volte fornendo soluzioni pronte senza richiedere troppa riflessione all'utente, consentono non solo di correggere (e secondo me ci siamo), ma anche di alterare sensibilmente i soggetti o l'ambiente ripreso. Anche l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, sicuramente utile nelle prime applicazioni (selezione cielo, soggetto ecc.), mi fanno pensare all'inizio di ben più invasive funzioni future che strizzano l'occhio a chi crede di 'diventare fotografo con un clic' (e io non ritengo fotografo ma, come sai dopo anni ho deciso di buttare qualche chilo di attrezzatura per ripartire a studiare con più cervello e cuore da una Nikon da 100 euro ;).
Io sono per le vie di mezzo e qui ce ne sarà sicuramente una. Mi interessa molto il suo parere.
Per il resto non posso che ringraziare per l'ennesimo video di alto livello, la simpatia e disponibilità.
Caro Antonio, quello che dici è giustissimo....Gardin è del 1930..quindi è normale che la pensi a questo modo.
Il mio punto di vista merita un video al più presto, quello che posso semplificare qui è sicuramente che io vivo per metà nel professionista che deve agevolarsi a consegnare i lavori per vivere e per metà nel ragazzo che dall'86 ama la fotografia.
Farò una riflessione e ti risponderò più accuratamente facendoti vedere a te e gli altri amici come si possa/debba vivere in due vite parallele.