Il nostro pensiero intravede obiettivi che si possono avvicinare ma non ottenere, se non con molte limitazioni. Perciò i fallimenti del pensiero sono frequenti. Dobbiamo farci una ragione, o meglio, accettare la limitatezza umana nonostante il fascino della potenza delle possibilità che il pensiero apre. Calma. Ci possiamo anche sbagliare. Stiamo sereni.
Il fatto che il politicamente corretto sia (cattiva) abitudine praticata (in perfetta malafede) sia a sinistra che a destra è noto fin dalla pubblicazione del libro di Robert Hughes "la cultura del piagnisteo" (in Italia presso Adelphi nel 1993). Il caso della biblioteca citato nella conferenza ricorda fin troppo la trama de "Il nome della rosa"... Inoltre, direi che i toni dell'industria dell'indignazione fin troppo spesso sono altrettanto forti di quelli dell'industria del panico: destra e sinistra, agli estremi, si confondono. Troppo spesso , infine, ho visto le buone intenzioni inclusive mutare di segno volgendosi in nuove cattive pratiche di esclusione.
Il cartello non dice "Ti ho visto", ma "You owe me": 'Sei in debito con me'. E il debito non si può estinguere, perché l'estinzione lo cancellerebbe, quando invece il debito è uno strumento di ricatto.
Ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti è il risultato della cultura Woke che ha generato una risposta spesso troppo censoria a salvaguardia delle nuove generazioni. A chi giova introdurre pesantemente nelle scuole a partire dei più piccoli i concetti legati alla sessualità?
@@antonellagiuliani2551 buongiorno Antonella. Se la sua risposta è una correzione ortografica mi scuso per l'errore, generato dal software automatico, del quale non mi ero accorta prima di inviare il mio commento (la frase corretta è: "...a partire dai più piccoli"). Se invece lei intendeva che, introdurre l'educazione sessuale per fasce d'età che comprendono addirittura la fascia 0-2 anni, giovi soprattutto ai bambini allora abbiamo ampio margine per discutere.
@@annamariasavazzi2153 a) Lei parlava di 'scuole' (correttore automatico?) b) i bimbi da zero a due anni non vanno a scuola... intendevo: 1) i piccoli che vanno a scuola (dai cinque anni in su) 2) i fragili di ogni età 3) gli svantaggiati, gli emarginati di ogni età... per concludere, tutti coloro che ragionevolmente potrebbero avvantaggiarsi del piccolo scudo fornito Loro dal sapere che i Loro istinti sessuali godono tutti dello stesso diritto in società civili (come aspirerebbe ad essere quella che li sta 'istruendo'). Buona giornata 🙂🌱
@@antonellagiuliani2551 sicuramente non dev'essere un Loro problema perché incredibilmente sono stata bambina anch'io e dell'educazione sessuale non me ne importava un bel niente fino al momento in cui io ho sentito la necessità di conoscere. Il percorso è personale ed ognuno ha i suoi tempi. E lasciamo ai bambini la loro innocenza perché rimanga per loro il ricordo di uno dei periodi più belli della loro vita! Ma se tutto questo non è un suo problema non vedo perché abbia sentito la necessità di rispondere al mio commento.
Oh perbacco, inavvertitamente vi è scappato di premere il bottone CANCEL sul mio messaggio. Sono cose che succedono, magari avete qualche boomer stagista che ha poca dimestichezza con la stanza dei bottoni. Visto che sono altruista, vi agevolo il compito e lo ripropongo pari pari, in modo che un parere forse un pò brutale, quindi poco liftato, poco politicamente corretto, o magari visionario o gombloddista possa essere esposto al pubblico ludibrio e letto da gente ben più intellighente del sottoscritto che ben si incoraggia nel pensare esattamente il contrario. Lo so, lo so, il bottone CANCEL questa volta si premerà da solo in men che non si dica, e la zozzura scomparirà nuovamente, è giusto d’altronde tener pulito questo bel canale. BUON LAVORO! Cos'è successo? Che si è venuto a creare un totalitarismo culturale di sinistra per il semplice fatto che gli oligarchi miliardari che negli ultimi ottant'anni si sono impossessati di mass media, industria dello spettacolo, piattaforme internet, organi che dominano e indottrinano la coscienza di massa, sono tutti ideologicamente della sinistra radicale (figliocci della scuola di Francoforte, del post-strutturalismo). Si insiste con una rivoluzione permanente, uno sperimentalismo sociale, che, per non conoscere ostacoli, rallentamenti, e per salvaguardare l'apparenza (quella patina decisamente conveniente chiamata liberaldemocrazia), non può certo mostrare il vero volto adottando metodi coercitivi tipici delle dittature, ma, facendo leva sulla macchina della propaganda, una vera e propria arma di colonizzazione globale, spinge le rivoluzioni dal basso sino a creare un conformismo verso i nuovi standard, e un'autocensura, una discriminazione accettata, un'umiliazione verso chi si sente di rappresentare una voce di dissenso. Insomma è il solito schema totalitario: una condotta culturale e sociale obbligata, la ricerca affannosa di un nuovo moralismo in accordo con la rivoluzione, a spese dei dissidenti, torchiati per mezzo di nuovi strumenti aggiornati che anch'essi effettivamente non conoscono limiti di progresso. Ps. …tra l’altro è diabolicamente geniale questo tipo di censura (dopo tutto la sinistra la conosciamo bene per la sua tipica e viscida perversione), lo SHADOW BAN: tu che scrivi il messaggio continui a vederlo attivo, inconsapevole che sia diventato completamente invisibile agli altri. Vi immaginate se un tizio mettesse in fila 5 parole magiche e poetiche, un “m’illumino d’immenso” per intenderci, che avrebbero la facoltà di rasserenare l’animo umano ma il censore trinariciuto che passa di lì le giudichi come non conformi alle norme della community?
Il prof. ha fatto una bella presentazione fino alle biblioteche. I genitori di ragazzini anche delle elementari e delle medie in USA si sono ritrovati nelle biblioteche delle scuole dei libri con grafica a dire poco porno che illustra sesso orale, anale ecc. quindi, non c’è da stupirsi se non se la sono presa benissimo…
D'accordo su tutto. Un punto andrebbe precisato, però. L'idea secondo cui abbiamo in comune solo le nostre differenze, nella maniera in cui è formulata, presuppone che ognuno di noi si consideri come variante e non come norma e riconosca la pari dignità dell'altro e sia disposto a conoscerlo. Sarebbe bellissimo, ma non è ciò che accade in America di solito. Ciò che invece accade è invece la trattativa tra gruppi i cui tratti particolari (genere, razza, orientamento sessuale) li rendono o creditori o debitori. I creditori, giustamente, cercano di riscuotere il loro credito (culturale, soprattutto, ma anche finanziario: in California stanno approvando un pacchetto risarcimenti) e i debitori o negano il debito spudoratamente (i repubblicani), o tentano di estinguerlo a rate, proponendo per assurdo di impegnare tutto il capitale (i filosofi dell'articolo di "Salon"). Il cartello sul pianeta lontano, dietro "Ti ho visto" e "Mi hai offeso", dice chiaramente "YOU OWE ME": è arrivato l'esattore. Ridursi al dare/avere è una banalizzazione, ma questi sono i termini del problema, che altrimenti si sarebbe risolto da tempo. --
59:36 gli articoli anonimi sono sicuramente stati redatti da un'intelligenza artificiale, peraltro più pratica per memorizzarne i contenuti e diffonderli.
Grazie Professore! Conferenza interessantissima e quanta verità anche per la nostra Italia!
Una lezione notevole, molto sottile. Non conoscevo questo professore. Di spessore. Da approfondire. Grazie.
Bellissimo intervento.
Grazie 🙏
Il nostro pensiero intravede obiettivi che si possono avvicinare ma non ottenere, se non con molte limitazioni. Perciò i fallimenti del pensiero sono frequenti. Dobbiamo farci una ragione, o meglio, accettare la limitatezza umana nonostante il fascino della potenza delle possibilità che il pensiero apre. Calma. Ci possiamo anche sbagliare. Stiamo sereni.
Grazie
Il fatto che il politicamente corretto sia (cattiva) abitudine praticata (in perfetta malafede) sia a sinistra che a destra è noto fin dalla pubblicazione del libro di Robert Hughes "la cultura del piagnisteo" (in Italia presso Adelphi nel 1993). Il caso della biblioteca citato nella conferenza ricorda fin troppo la trama de "Il nome della rosa"... Inoltre, direi che i toni dell'industria dell'indignazione fin troppo spesso sono altrettanto forti di quelli dell'industria del panico: destra e sinistra, agli estremi, si confondono. Troppo spesso , infine, ho visto le buone intenzioni inclusive mutare di segno volgendosi in nuove cattive pratiche di esclusione.
Credo sia soprattutto la destra ad operare questa politica qui del politically correct
@@alessandrarollo484 mah, come la destra? Intendi a lamentarsi del politicamente corretto, giusto?
Il cartello non dice "Ti ho visto", ma "You owe me": 'Sei in debito con me'. E il debito non si può estinguere, perché l'estinzione lo cancellerebbe, quando invece il debito è uno strumento di ricatto.
Complimenti al Prof. Carrera. Mi sembra una bella sorpresa nella divulgazione filosofica di massa.
Bellissimo. Peccato che la conferenza duri poco tempo.
Devo dire che essendo vegetariano per motivi etici, capisco quello che dice, se cambierà il paradigma mi troverò dalla parte dei buoni😂😂
Ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti è il risultato della cultura Woke che ha generato una risposta spesso troppo censoria a salvaguardia delle nuove generazioni. A chi giova introdurre pesantemente nelle scuole a partire dei più piccoli i concetti legati alla sessualità?
Ai più piccoli...
@@antonellagiuliani2551 buongiorno Antonella. Se la sua risposta è una correzione ortografica mi scuso per l'errore, generato dal software automatico, del quale non mi ero accorta prima di inviare il mio commento (la frase corretta è: "...a partire dai più piccoli"). Se invece lei intendeva che, introdurre l'educazione sessuale per fasce d'età che comprendono addirittura la fascia 0-2 anni, giovi soprattutto ai bambini allora abbiamo ampio margine per discutere.
@@annamariasavazzi2153
a) Lei parlava di 'scuole' (correttore automatico?)
b) i bimbi da zero a due anni non vanno a scuola...
intendevo: 1) i piccoli che vanno a scuola (dai cinque anni in su)
2) i fragili di ogni età
3) gli svantaggiati, gli emarginati di ogni età...
per concludere, tutti coloro che ragionevolmente potrebbero avvantaggiarsi del piccolo scudo fornito Loro dal sapere che i Loro istinti sessuali godono tutti dello stesso diritto in società civili (come aspirerebbe ad essere quella che li sta 'istruendo').
Buona giornata 🙂🌱
@@annamariasavazzi2153 se esistesse poi qualcun altro cui ciò giova, non è e non può essere un Loro problema né il mio...
@@antonellagiuliani2551 sicuramente non dev'essere un Loro problema perché incredibilmente sono stata bambina anch'io e dell'educazione sessuale non me ne importava un bel niente fino al momento in cui io ho sentito la necessità di conoscere. Il percorso è personale ed ognuno ha i suoi tempi. E lasciamo ai bambini la loro innocenza perché rimanga per loro il ricordo di uno dei periodi più belli della loro vita! Ma se tutto questo non è un suo problema non vedo perché abbia sentito la necessità di rispondere al mio commento.
Ma questo signore qui, Severino, non l’ha mai letto?
46:00 uomo avvisato mezzo salvato
Ma chi è questo qualcuno che cambia l’opinione pubblica?
Oh perbacco, inavvertitamente vi è scappato di premere il bottone CANCEL sul mio messaggio. Sono cose che succedono, magari avete qualche boomer stagista che ha poca dimestichezza con la stanza dei bottoni. Visto che sono altruista, vi agevolo il compito e lo ripropongo pari pari, in modo che un parere forse un pò brutale, quindi poco liftato, poco politicamente corretto, o magari visionario o gombloddista possa essere esposto al pubblico ludibrio e letto da gente ben più intellighente del sottoscritto che ben si incoraggia nel pensare esattamente il contrario. Lo so, lo so, il bottone CANCEL questa volta si premerà da solo in men che non si dica, e la zozzura scomparirà nuovamente, è giusto d’altronde tener pulito questo bel canale. BUON LAVORO!
Cos'è successo? Che si è venuto a creare un totalitarismo culturale di sinistra per il semplice fatto che gli oligarchi miliardari che negli ultimi ottant'anni si sono impossessati di mass media, industria dello spettacolo, piattaforme internet, organi che dominano e indottrinano la coscienza di massa, sono tutti ideologicamente della sinistra radicale (figliocci della scuola di Francoforte, del post-strutturalismo). Si insiste con una rivoluzione permanente, uno sperimentalismo sociale, che, per non conoscere ostacoli, rallentamenti, e per salvaguardare l'apparenza (quella patina decisamente conveniente chiamata liberaldemocrazia), non può certo mostrare il vero volto adottando metodi coercitivi tipici delle dittature, ma, facendo leva sulla macchina della propaganda, una vera e propria arma di colonizzazione globale, spinge le rivoluzioni dal basso sino a creare un conformismo verso i nuovi standard, e un'autocensura, una discriminazione accettata, un'umiliazione verso chi si sente di rappresentare una voce di dissenso. Insomma è il solito schema totalitario: una condotta culturale e sociale obbligata, la ricerca affannosa di un nuovo moralismo in accordo con la rivoluzione, a spese dei dissidenti, torchiati per mezzo di nuovi strumenti aggiornati che anch'essi effettivamente non conoscono limiti di progresso.
Ps. …tra l’altro è diabolicamente geniale questo tipo di censura (dopo tutto la sinistra la conosciamo bene per la sua tipica e viscida perversione), lo SHADOW BAN: tu che scrivi il messaggio continui a vederlo attivo, inconsapevole che sia diventato completamente invisibile agli altri. Vi immaginate se un tizio mettesse in fila 5 parole magiche e poetiche, un “m’illumino d’immenso” per intenderci, che avrebbero la facoltà di rasserenare l’animo umano ma il censore trinariciuto che passa di lì le giudichi come non conformi alle norme della community?
Il prof. ha fatto una bella presentazione fino alle biblioteche. I genitori di ragazzini anche delle elementari e delle medie in USA si sono ritrovati nelle biblioteche delle scuole dei libri con grafica a dire poco porno che illustra sesso orale, anale ecc. quindi, non c’è da stupirsi se non se la sono presa benissimo…
D'accordo su tutto. Un punto andrebbe precisato, però. L'idea secondo cui abbiamo in comune solo le nostre differenze, nella maniera in cui è formulata, presuppone che ognuno di noi si consideri come variante e non come norma e riconosca la pari dignità dell'altro e sia disposto a conoscerlo. Sarebbe bellissimo, ma non è ciò che accade in America di solito. Ciò che invece accade è invece la trattativa tra gruppi i cui tratti particolari (genere, razza, orientamento sessuale) li rendono o creditori o debitori. I creditori, giustamente, cercano di riscuotere il loro credito (culturale, soprattutto, ma anche finanziario: in California stanno approvando un pacchetto risarcimenti) e i debitori o negano il debito spudoratamente (i repubblicani), o tentano di estinguerlo a rate, proponendo per assurdo di impegnare tutto il capitale (i filosofi dell'articolo di "Salon"). Il cartello sul pianeta lontano, dietro "Ti ho visto" e "Mi hai offeso", dice chiaramente "YOU OWE ME": è arrivato l'esattore. Ridursi al dare/avere è una banalizzazione, ma questi sono i termini del problema, che altrimenti si sarebbe risolto da tempo.
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59:36 gli articoli anonimi sono sicuramente stati redatti da un'intelligenza artificiale, peraltro più pratica per memorizzarne i contenuti e diffonderli.
Siamo in piena crisi di creatività, è una tragedia.