L'AB 41 e la sua variante Semovente da 47/32
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- Опубліковано 28 чер 2024
- L'armamento dell'AB 41 fu giudicato insufficiente nel corso del secondo conflitto mondiale. I primi “esperimenti” per colmare questa pecca portarono alla creazione di un mezzo assai singolare. Sotto la supervisione dell’Ispettorato truppe motorizzate e corazzate l’Ansaldo sviluppò un nuovo modello, privo di torretta, dotato di un pezzo da 47/32 scudato in barbetta, installato su un affusto a candeliere in un ampio vano di combattimento a cielo aperto.
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0:00 Introduzione
0:12 L'11 Ussari e l'attacco a Forte Capuzzo
0:56 Le autoblinde inglesi
1:48 La controparte italiana
2:09 Propositi per una nuova autoblindo
2:35 Cosa utilizzarono gli italiani?
3:00 L3 sul fronte africano
3:26 L'AB 40
4:49 L'AB 41
5:28 Rosini risponde a Cadorna
5:50 La necessità di un armamento più potente
6:53 l'AB 42
7:38 Il pezzo da 47 mm
8:32 Il Semovente da 47/32
9:31 I problemi del mezzo
10:00 L'AB 43
10:37 Outro
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Fonti:
۩ Curami, Andrea, Ceva, Lucio. La meccanizzazione dell'esercito italiano dalle origini al 1943 Italia, Stato maggiore dell'Esercito, Ufficio storico, 1989.
۩ Pignato Nicola, Cappellano Filippo. Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano, Stato maggiore dell'Esercito, Ufficio storico, 2002.
۩ Forty, George. World War Two AFVs: Armoured Fighting Vehicles and Self-propelled Artillery, Osprey Publishing; 1st Edition (1 May 1995).
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Footage utilizzati:
• Video
Vari cinegiornali tedeschi
Ho appena guardato un vostro video di due anni fa: bravi, avete fatto bei passi avanti! Bel video, immagini interessanti e puntuali, mi sembra, con il testo. Una considerazione: il nuovo modello di autoblinda uscì dalla fabbrica il 7 novembre del '42 (07.20 del video), e il giorno dopo prendeva l'avvio l'operazione Torch, l'inizio della fine in nord Africa. Va bene così, quella guerra sbagliata non avremmo mai potuto vincerla ed è stato un bene per tutti che l'asse l'abbia persa, ma mi si stringe il cuore al pensiero dei nostri bravi soldati mandati allo sbaraglio con mezzi che avevano uno/due anni di ritardo tecnico e progettuale!!!
Questi mezzi mi hanno sempre incuriosito molto.
Bel video, lo attendevo da tanto
Bel video molto interessante
Video molto interessante. Purtroppo l inadeguatezza dei nostri mezzi e la lentezza di produzione è risaputa
Però non mi torna una cosa, nella lettera pare che non ci fossero blindo in servizio, ma mi pare di ricordare che almeno in alcune colonie vi fossero ancora delle Fiat Tripoli e alcune Lancia 1Z, seppur entrambe vetuste non meno di quelle inglesi. Per il resto bel video.
Yes erano in servizio alcune blindo 1Z in Africa ed in Cina ma in numero esigui e senza una vera e propria manutenzione all'altezza del compito. L'esercito era pressoché sprovvisto di una blindo, anche perché si sottovaluta la sua importanza in un eventuale conflitto moderno. La guerra di Spagna e la seconda guerra mondiale contraddiranno questo pensiero
@@StoriaDItalia ok, quindi ricordavo bene, alla Concessione in Cina e nelle colonie africane. Mezzi particolarmente vecchi (paradossale visto che nel conflitto precedente la Lancia 1Z fu probabilmente una delle meglio riuscite fra i contendenti)
@@claudiolunghi5365 molte innovazioni in campo tecnologico furono lasciate a se stesse dagli italiani, soprattutto per mancanza di fonti e di interesse da parte delle autorità competenti
@@StoriaDItalia questo lo so... ma difatti seppur il triste paragone con le nazioni belligeranti sia palese, è ancor più palese quanto aveva perso per la mala gestione del Fascismo dell'industria e della tecnologia, rispetto l' "Italietta Liberale" di 20 anni prima, una nazione che seppur molto più arretrata e contadina, era riuscita a fare prodotti notevoli durante la Grande Guerra, dai Bombardieri Caproni, ai Ricognitori SVA, agli autocarri FIAT, alle blindo Lancia, oppure tipologie innovative come i Treni Armati per la difesa Costiera (specie Adriatica) e le motosiluranti veloci MAS. E non è cosa da poco per una nazione che si era unificata da circa 50 anni.
@@claudiolunghi5365 durante la grande guerra le aziende non puntavano agli eccessivi guadagni derivanti dalle commesse, poi vi era una sana concorrenza tra aziende per lo sviluppo di armamenti e mezzi, garantendo così un prodotto non perfetto ma sicuramente all'altezza dei requisiti imposti dall'esercito
Puoi fare la recensione dell' m 11/39
Parleremo anche del carro M11, nel frattempo recuperati i video antecedenti
@@StoriaDItalia quando fai uscire il video sul M11/39
@@StoriaDItalia quando fai uscire il video sul M11
@@Andrea-df2hj ci vorrà un po'! Sto preparando per ora un video sulla battaglia navale di Tripoli del 1825 dove parlerò anche della marina sarda. Dopo questo ci sarà un video sulla battaglia di Eschida e di Maharuga
@@StoriaDItalia ok scusa
Pov io che su war thunder sparo per primo e non penetri niente lui spara per secondo nel cingolo e mi fa esplodere
Non so, uno sviluppo molto lento per dei veicoli importanti, all'inizio della guerra glielo concedo, ma i blindati diventarono più importanti di anno in anno quindi è un po' una delusione .
Mentre il sahariano non l'hai più menzionato, volevo sapere com'era
Lo sviluppo dei mezzi corazzati nell'Italia fascista fu lento anche a causa della poca concorrenza (le aziende rivali della Fiat e dell'Ansalso, ovvero OTO, Carraro, Moto Guzzi, scomparvero nel campo dello sviluppo di mezzi corazzati e blindati). Poi se unisci questo ad uno scarso interesse nei mezzi corazzati ed al fatto che tutti i progetti dagli anni 30 al 43 portano la firma di un solo progettista, l'ingegnere Rosini ecco qui che hai la ricetta perfetta per un disastro annunciato
@@StoriaDItalia tutto per una linea di pensiero chiusa
Più che una mentalità chiusa penso che ci sia un misto di negligenza, prevaricazione e malafede.
@@StoriaDItalia penso che mancasse anche uno sguardo all innovazione, voglio dire, non dico di essere i migliori al mondo, ma avevamo la Germania da cui imparare ed invece avevamo le truppe terrestri più mal gestite del globo
Paradossalmente i carri italiani sono derivati dei mezzi stranieri di inizio anni '30. L'ispettorato preposto allo studio dei mezzi esteri portò in patria un Carden Loyd Mk. VI che fu poi utilizzato come base per il carro L3. Qualche anno dopo fu acquistato un Vickers 6 ton, da cui furono poi fu sviluppato la serie dei carri M.
L'AB41 non era maluccio
Very interesting ,great footage , just a pity my Italian language skill is non existent.
There’s the English version of this video on my English Channel named “history of Italy”
Thank you for that mate.