Rocco Ronchi - Resistere, 8 aprile 2014

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  • Опубліковано 18 лис 2024

КОМЕНТАРІ • 1

  • @francescogelmini347
    @francescogelmini347 7 років тому

    se la filosofia aspira ad una visione della totalità allora quella totalità deve comprendere anche il soggetto che guarda alla totalità e quindi l' autocoscienza umana stessa ( o in generale qualsiasi forma di autocoscienza capace di guardare alla realtà ) . Ora dato che dalla finestra della mia autocoscienza io posso vedere che cose che per me sono per altri esseri viventi non sono ( per esempio le cose che per me esistono perché le vedo non esistono per una talpa cieca che non può vederle ) allora posso concludere che è possibile questo fatto : che cose che per altri esseri viventi sono per me non siano ( per esempio gli ultrasuoni che per un pipistrello esistono per me non esistono ) . Allora il discorso dell' essere e del non essere va relativizzato e ridotto all' essere esperibile o non esperibile da un essere vivente quindi passiamo all' essere e al non essere relativamente ad un sistema vivente ( qui dobbiamo considerare il rapporto tra un sistema vivente ed il suo ambiente, per esempio cosa un pesce abissale ha trovato o meno utile selezionare ed esperire della realtà per la sua sopravvivenza ? ) . Ora immaginiamo che nella totalità della realtà esistano elementi che nessun essere vivente ha trovato utile esperire per la sua sopravvivenza, essi non arriveranno mai ad essere esperiti da nessun essere vivente, sia autocosciente che non autocosciente, come possiamo dire che questi elementi nonostante tutto sono ? anche quando il nostro sguardo si è esteso all' infinitamente grande ed all' infinitamente piccolo enti che prima erano ma senza essere esperibili per noi poi sono diventati anche esperibili per noi oltre che esistenti quindi in definitiva si può arrivare ad ipotizzare un essere ed un non essere indipendenti ed autonomi dalla categoria di esperibile e non esperibile da un essere vivente . Anche i virus delle malattie prima che l' essere umano potesse vederli al microscopio, quindi prima che fossero esperibile dall' autocoscienza umana, possiamo legittimamente sostenere con fermezza che essi prima esistevano e poi oltre ad esistere sono diventati anche esperibili dall' occhio umano in quanto sia prima che dopo la loro capacità di produrre le loro conseguenze è rimasta intatta nel tempo . Quindi l' esistere o il non esistere di una cosa e l' essere esperibile o il non essere esperibile da un essere vivente sono due piani diversi e vanno sempre separati, l' esistere o il non esistere di una cosa riguarda la sua capacità di agire o subire un' azione . Se nell' infinitamente piccolo a noi infinitamente distante e per noi inesperibile ( ora e forse sempre ) un elemento è capace di subire o agire un' azione esso è, anche se nessun essere vivente potrà mai esperirlo, anche se nessuna autocoscienza potrà mai registralo, allo stesso modo che l' infinitamente grande e l' infinitamente piccolo erano prima che noi potessimo esperirli e dop hanno continuato ad essere come prima semplicemente ora esperibili per l' autocoscienza umana . Lo sforzo di Rocco Ronchi di emancipare il concetto di essere da ogni dipendenza dall' antropocentrismo e dal biocentrismo è animato da una sincera ed autentica aspirazione filosofica alla totalità del reale, l' uomo come parte della vita e la vita intera non sono la totalità del reale ma solo una loro parte e una vera aspirazione filosofica alla totalità deve combattere per andare oltre l' uomo, oltre la vita, con uno sguardo veramente dal di fuori e dall' alto rispetto alla storia umana e alla storia del vivente . Grazie a Rocco Ronchi per tutto ciò che fa per la sopravvivenza della vera filosofia, LA FILOSOFIA NON è POLITICA, LA FILOSOFIA NON è CRITICA DEL CAPITALISMO, LA FILOSOFIA VERA è ASPIRAZIONE ALLA Totalità . Francesco Gelmini .