quest'anno ho iniziato lo studio della filosofia. Materia che ho sentito in un primo momento distante dalle mie idee, troppo astratta, come se essa fosse qualcosa che non riguardava la mia questione. La professoressa mi ha reso la vita impossibile con domande troppo complesse, arrivando a farmi dubitare anche delle mie capacità di ragionamento. Le sua spiegazioni hanno una tale forza che arriva fino al nostro cuore, che fanno riflettere. Il suo amore per l'insegnamento e per la filosofia è arrivato anche dentro di me: ho iniziato ad apprezzare la filosofia, e oggi mi chiedo come abbia fatto per 17 anni a non interrogarmi su certe questioni. Il merito è tutto suo e dei suoi video: ha una capacità tale da trasmettere l'amore della filosofia a tutti coloro che guardano questo video, e questo le fa onore. Grazie infinite per il suo lavoro da parte di tutti gli studenti
Il merito è anche tuo perchè ti sei interessato; hai voluto porre rimedio a questa "defiance" e sei finito qui per riparare e approfondire. Poi, ti cito una frase di Hermann Hesse: "Accade con la lettura come con ogni altro piacere; sarà sempre più profondo e durevole quanto più sinceramente, affettuosamente ci dedicheremo ad essa". Mi unisco anche io ai complimenti per il prof, non più da studente ma da [semplice] maestro elementare :)
Lei è meraviglioso, spiega così chiaramente che rimango basita, nelle sue spiegazioni mette enfasi, empatia, passione, professori così ne sono rimasti pochissimi purtroppo. Ho una figlia al liceo e io mi metto le mani nei capelli ogni volta che torna a casa da scuola, vedendo cosa hanno fatto e come lo hanno svolto 🙈🙈🙈🙈
Si sente il suo entusiasmo mentre spiega, Platone viene percepito come un poeta, oltre che un filosofo, leggendo i dialoghi spesso si ha l'impressione di leggere poesia
Interessante Prof. Le idee sono molto più difficili da imparare e comprendere che idearle. la mia anima è così abbrutita che farà molta fatica a farsi strada nel mondo delle idee. Quando ero al Liceo la filosofia l'ho studiata a casaccio. All'univerisità ho recuperato alcune opere di Platone quelle più importanti La Repubblica, Apologia di Socrate, Fedone, Simposio, Critone e Timeo. Ora ho scoperto grazie a MorteBianca il Prof. Saudino e mi sta tornando la voglia di filosofia
il problema della molteplicità delle opinioni si ripropone oggi specie nei social in cui a tutti è dato il diritto, non solo di avere un'opinione, ma di esprimerla pubblicamente anche senza che essa abbia alcun fondamento e ci si preoccupi che offenda qualcuno.
Può essere anche che tutti questi gruppi siano 'belli' perché ciascuno di loro aderisce ad un'idea specifica di bello: la bellezza della voce, la bellezza del sentimento, la bellezza dell'energia, la bellezza della capacità esecutiva. Ognuno di noi si è portato dietro, dall'iperuranio, un frammento di bello.
Grande lezione! Ho sempre considerato i primi "monisti" come i veri inventori del trascendente, la cui necessaria immobilità doveva altrettanto necessariamente esistere "al di là" del divenire apparente. L'Acqua di Talete rimane identica a sé stessa sia quando costituisce l'acqua liquida sia quando "appare" come fiamma, così come l'Essere di Parmenide possiede caratteristiche che cozzano radicalmente con l'evidenza dei sensi. In questo senso, l'innovazione più importante è per me quella portata da Anassimandro, che pone nell'indeterminato (nel non ancora conosciuto) il vero aspetto dell'Essere. Sì può davvero dire con sicurezza che Anassimandro considerasse il suo Apeiron totalmente e sicuramente materiale? Si potrebbe quasi dire che Anassimandro abbia quasi potuto influenzare lo stesso Socrate, col suo porre la verità nel totalmente non saputo, e quindi in quel sistema di cose che non è racchiuso nel nostro transeunte sistema di classificazione categoriale.
ma questi 39 minuti non si possono mettere in prima serata in tv ??!!! mia mamma e´morta da anni ormai, ma come mi sarebbe piaciuto che avesse sentito questi suoi 39 minuti. (dico questo perche discutevamo molto insieme sulla morte e piu sinceramente sulla ``paura della morte``) se avesse sentito la sua lezione e come spiega che Platone spinge la Ragione oltre il confine della natura ne sarebbe rimasta felice. aveva sempre paura di morire, finche un giorno ``un`` cancro che dir si voglia, se l´e´ portata via. 14 anni fa. grazie Professore. la seguo sempre.
Grazie davvero Prof. Per la sua dedizione a questo progetto di diffondere conoscenza e contemplazione. Ecco lei dovrebbe fare parte del mondo delle idee a cui molti suoi colleghi dovrebbe attingere. Platone è affascinante e si vede proprio la sua impronta nelle opere di Jung e dell'inconscio collettivo. La domanda che mi chiedo però: essendoci in grado di attingere al mondo delle idee, non è a sua volta influenzabile dalla nostra attività intellettuale. Voglio dire: se l'idea di bellezza e di perfezione è relativa in ogni momento storico, questo non implica che vi è una relazione dinamica e continua tra questi due mondi, oppure per Platone le idee sono immutabili?
Professore mi consenta una lamentela!! piccola ma integerrima : )) ci ha lasciato a bocca asciutta con una promessa di un approfondimento su J P Sartre. (mi riferisco a un video dove ci ha fatto letteralmente sognare su J P Sartre ma che credo per ragioni di tempo ha dovuto concludere con la promessa di un secondo video sullo stesso.) Ebbene !!! Professore ci faccia sognare !!!!
"Il credente crede in un “sì”, il miscredente crede in un “no”, l’agnostico non crede nei monosillabi" (solitudinario, Twitter). "Il mondo delle idee non esiste. PUNTO". Punto... Io mi domando spesso con quale sicurezza si possa affermare che il metafisico non esiste. Se è possible esserne oggettivamente certi, significa che è possibile dimostrare l'impossibilità del metafisico; eppure nessuno è mai riuscito a farlo, perché è letteralmente impossibile farlo. Ma se è impossibile farlo, allora questa certezza su quale episteme si basa? Se non è episteme e immagino nessuno voglia sostenere che sia aletheia, è doxa, mera doxa. Se è tale, come si può fare di un'opinione una certezza? Così come chi fa afferma una qualche visione metafisica come certezza, senza però essere in grado di dimostrarla, a cui facciamo notare la mancanza di questo passaggio fondamentale, anche in chi afferma la certezza in merito all'inesistenza del metafisico manca lo stesso passaggio fondamentale - la dimostrazione; ma in questo caso non pare mai essere un problema, perché viene addotta la scusa che "l'onere della prova spetta a chi afferma". E sono d'accordo. Ma l'opinione "il metafisico non esiste, Dio non esiste, la vita dopo la morte non esiste" è un'affermazione tanto quanto lo è l'opinione contraria ("il metafisico esiste, Dio esiste, la vita dopo la morte esiste"). Il primo afferma la realtà di un'assenza (o di un non essere), il secondo afferma il contrario. Per cui in sostanza sostenere che l'onere della prova spetta a chi afferma è sfuggire il problema, è un sofisma, non una risposta. "Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono" (Luciano De Crescenzo). La verità, a mio avviso, è che può fare della semplice opinione soggettiva (magari anche razionale - se lo è! - ma comunque non dimostrata, in quanto parte da un presupposto indimostrabile) una certezza solo chi si muove nella fede: se non nel mito e nella rivelazione, nella propria intuizione, nella propria impressione ed infine nella propria ragione; ed è questo che (loro malgrado) accumuna atei e teisti, metafisici e fisici, sostenitori e negatori del metafisico tutti: il muoversi nella fede, della doxa, non nell'episteme. Parlano tutti per fede, non per reale conoscenza. "Dovremmo essere agnostici riguardo quelle cose per cui non c’è nessuna prova. Non dovremmo affidarci alle fedi semplicemente perché gratificano i nostri desideri di vita dopo la morte, immortalità, paradiso, inferno, ecc." (Julian S. Huxley), ma nemmeno perché gratificano il nostro desiderio di nulla, di anticlericalismo, di negazionismo, di nichilismo. "Una persona completamente razionale dovrebbe essere agnostica, vista l’impossibilità di stabilire scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio" (Margherita Hack), con queste parole la Hack dimostra chiaramente che ogni pretesa di oggettività da parte di chi nega o sostiene l'esistenza del metafisico è infondata, razionalmente e quindi oggettivamente parlando. Si rimane nel campo dell'opinione, non della verità e nemmeno dell'esattezza, sempre e comunque. E, ma qui parlo specificatamente ad un certo tipo di atei, quelli meno brillanti e più arroganti, smetterla di sentirsi "più intelligenti e razionali" dei credenti, in quanto credere in un'assenza, anzi, in un "non apparire" non è meno stupido o meno irrazionale del credere in una invisibile e non apparente presenza. E' praticamente la stessa identica cosa. Fatte salve le convinzioni e le percezioni soggettive, che sono indiscutibili (nel senso non che siano incontestabili ma di cui non c'è proprio modo di discutere, in quanto, di nuovo, non sono dimostrabili né in senso confermativo che confutativo) "l’unico atteggiamento intellettuale onesto riguardante l’esistenza di Dio o di Cristo" o del metafisico, nel nostro caso "consiste nel dire: «Non so». L’agnosticismo deve restare la nostra base" razionale "per tutti" (Eric Emmanuel Schmitt). Quella del metafisico è e rimane una questione al di là del razionale, quindi della logica e della scienza, le cui possibilità di indagine si fermano al fisico. E' il campo della percezione mistica, intuitiva, sapienziale, non della conoscenza intellettuale e della comune capacità d osservazione. La ragione interviene come può, sempre a monte di una percezione o di una mancanza di percezione soggettiva; ed è per questo che, muovendo da un presupposto mai realmente, oggettivamente dimostrabile come reale, ogni speculazione sul metafisico è destinata a mancare il bersaglio. Più che dell'ente, della cosa, per di più solo di come ci appare, non è possibile parlare; e questa è una forma di riduzionismo che presenta esattamente gli stessi limiti di tutte le forme di riduzionismo, che presuppongo che realtà sia solo ciò che è possibile cogliere secondo un dato criterio, escludendo a priori che possa esserci altro (che magari richiederebbe l'ideazione di nuovi metodi di indagine, per essere esplorato). Secondo me. Quel "metà" assume una rilevanza tutta particolare, se io e coloro che ho citato, per come li ho interpretati io, abbiamo detto qualcosa di sensato.
Falso dilemma, secondo me; non si può dimostrare ne la possibilità, quanto meno l'impossibilità, di ció di cui non abbiamo esperienza. Se non esiste l'oggetto, o l'effetto, non si può stabilire nemmeno un metodo. Questa é la nostra capacità, la nostra realtà umana, fuori "quello che ci é permesso", rimane solo la speculazione.
Scusate per la domanda forse stupida, cominciato da poco tempo ad interessarmi all'arte della filosofia. Mi chiedevo se la linea di Pensiero di Platone fosse collegata in qualche modo al mondo dei viaggi astrali e possibile?
Nel 1983, al liceo, mi innamoro della filosofia....Trentotto anni dopo, anche grazie alle tue lezioni, mi emoziona ancora. Grazie, caro Matteo.
quest'anno ho iniziato lo studio della filosofia. Materia che ho sentito in un primo momento distante dalle mie idee, troppo astratta, come se essa fosse qualcosa che non riguardava la mia questione. La professoressa mi ha reso la vita impossibile con domande troppo complesse, arrivando a farmi dubitare anche delle mie capacità di ragionamento. Le sua spiegazioni hanno una tale forza che arriva fino al nostro cuore, che fanno riflettere. Il suo amore per l'insegnamento e per la filosofia è arrivato anche dentro di me: ho iniziato ad apprezzare la filosofia, e oggi mi chiedo come abbia fatto per 17 anni a non interrogarmi su certe questioni. Il merito è tutto suo e dei suoi video: ha una capacità tale da trasmettere l'amore della filosofia a tutti coloro che guardano questo video, e questo le fa onore.
Grazie infinite per il suo lavoro da parte di tutti gli studenti
Il merito è anche tuo perchè ti sei interessato; hai voluto porre rimedio a questa "defiance" e sei finito qui per riparare e approfondire.
Poi, ti cito una frase di Hermann Hesse: "Accade con la lettura come con ogni altro piacere; sarà sempre più profondo e durevole quanto più sinceramente, affettuosamente ci dedicheremo ad essa".
Mi unisco anche io ai complimenti per il prof, non più da studente ma da [semplice] maestro elementare :)
Prof ascoltarla è una delizia. Grazie alle sue lezioni mi sono preparata al meglio per il mio esame universitario. Grazie ♥️
Io ho avuto un buon voto in filosofia grazie a lei alle superiori! La ringrazio tantissimo!
oggi ho l'esame di storia della filosofia antica, grazie per avermi chiarito le "idee"!! 😃
Lei è meraviglioso, spiega così chiaramente che rimango basita, nelle sue spiegazioni mette enfasi, empatia, passione, professori così ne sono rimasti pochissimi purtroppo. Ho una figlia al liceo e io mi metto le mani nei capelli ogni volta che torna a casa da scuola, vedendo cosa hanno fatto e come lo hanno svolto 🙈🙈🙈🙈
Grazie 💜❤️
Purtroppo a scuola non sempre si è fortunati, ma ci sono tantissimi prof in gamba
Si sente il suo entusiasmo mentre spiega, Platone viene percepito come un poeta, oltre che un filosofo, leggendo i dialoghi spesso si ha l'impressione di leggere poesia
Lei è molto bravo è un piacere ascoltarla!
Interessante Prof. Le idee sono molto più difficili da imparare e comprendere che idearle. la mia anima è così abbrutita che farà molta fatica a farsi strada nel mondo delle idee.
Quando ero al Liceo la filosofia l'ho studiata a casaccio. All'univerisità ho recuperato alcune opere di Platone quelle più importanti La Repubblica, Apologia di Socrate, Fedone, Simposio, Critone e Timeo. Ora ho scoperto grazie a MorteBianca il Prof. Saudino e mi sta tornando la voglia di filosofia
Non ho mai studiato filosofia, purtroppo, ma sono curiosa e ascolto lei con immenso piacere, grazie
ho letteralmente capito tutto! siete bravissimo professò!
Illuminante
Il più bel.video visto quest'anno. Grazie
Ciao prof grazie a lei ho preso 8 all' orale continua così perchè aiuti un milione di studenti in tutta Italia
infinitamente grazie per questa lezione, bellissima ma soprattutto utilissima.
Bellissima lezione !!! Grazie. Riascoltare la filosofia dopo tanti anni è interessante per chi ha apprezzato in passato questa materia profonda.
grazie per la bella lezione!
Tu prof non insegni semplicemente filosofia, ma la fai vivere. Grazie
il problema della molteplicità delle opinioni si ripropone oggi specie nei social in cui a tutti è dato il diritto, non solo di avere un'opinione, ma di esprimerla pubblicamente anche senza che essa abbia alcun fondamento e ci si preoccupi che offenda qualcuno.
Ottimo video, compagno professore
Può essere anche che tutti questi gruppi siano 'belli' perché ciascuno di loro aderisce ad un'idea specifica di bello: la bellezza della voce, la bellezza del sentimento, la bellezza dell'energia, la bellezza della capacità esecutiva. Ognuno di noi si è portato dietro, dall'iperuranio, un frammento di bello.
Grande lezione! Ho sempre considerato i primi "monisti" come i veri inventori del trascendente, la cui necessaria immobilità doveva altrettanto necessariamente esistere "al di là" del divenire apparente. L'Acqua di Talete rimane identica a sé stessa sia quando costituisce l'acqua liquida sia quando "appare" come fiamma, così come l'Essere di Parmenide possiede caratteristiche che cozzano radicalmente con l'evidenza dei sensi.
In questo senso, l'innovazione più importante è per me quella portata da Anassimandro, che pone nell'indeterminato (nel non ancora conosciuto) il vero aspetto dell'Essere. Sì può davvero dire con sicurezza che Anassimandro considerasse il suo Apeiron totalmente e sicuramente materiale? Si potrebbe quasi dire che Anassimandro abbia quasi potuto influenzare lo stesso Socrate, col suo porre la verità nel totalmente non saputo, e quindi in quel sistema di cose che non è racchiuso nel nostro transeunte sistema di classificazione categoriale.
Grazie Matteo, mi hai spinto a studiare la Filosofia alla veneranda età di oltre mezzo secolo.
ma questi 39 minuti non si possono mettere in prima serata in tv ??!!!
mia mamma e´morta da anni ormai, ma come mi sarebbe piaciuto che avesse sentito questi suoi 39 minuti.
(dico questo perche discutevamo molto insieme sulla morte e piu sinceramente sulla ``paura della morte``) se avesse sentito la sua lezione e come spiega che Platone spinge la Ragione oltre il confine della natura ne sarebbe rimasta felice.
aveva sempre paura di morire, finche un giorno ``un`` cancro che dir si voglia, se l´e´ portata via. 14 anni fa.
grazie Professore. la seguo sempre.
graziaaaaaaaaaano, prego nn ce di che :)))))))) simpatia! platone era un goliardissimo paleontologo di Avvolgere Serrare the ass
17:21 l'aperon spritz?
🌷👏🏻👏🏻
grande professore!
👏👏👏
24:46 25:01. solo io, e non so perché, ho avuto nella mente la differenza tra realtà fisica (mondo fisico) e realtà virtuale (mondo delle idee)?
Grazie davvero Prof. Per la sua dedizione a questo progetto di diffondere conoscenza e contemplazione. Ecco lei dovrebbe fare parte del mondo delle idee a cui molti suoi colleghi dovrebbe attingere. Platone è affascinante e si vede proprio la sua impronta nelle opere di Jung e dell'inconscio collettivo. La domanda che mi chiedo però: essendoci in grado di attingere al mondo delle idee, non è a sua volta influenzabile dalla nostra attività intellettuale. Voglio dire: se l'idea di bellezza e di perfezione è relativa in ogni momento storico, questo non implica che vi è una relazione dinamica e continua tra questi due mondi, oppure per Platone le idee sono immutabili?
Devo venire a Torino per parlare 1 giorno intero di filosofia con lei.
L'unica cosa che "da ignorarante" non condivido con Platone è la teoria sulla metafisica, per il resto per me rimane un gigante.
Professore mi consenta una lamentela!! piccola ma integerrima : ))
ci ha lasciato a bocca asciutta con una promessa di un approfondimento su J P Sartre.
(mi riferisco a un video dove ci ha fatto letteralmente sognare su J P Sartre ma che credo per ragioni di tempo ha dovuto concludere con la promessa di un secondo video sullo stesso.)
Ebbene !!! Professore ci faccia sognare !!!!
Proprio mercoledì sono stato interrogato su Platone, 😄👋
ti dico solo che avevo la media del 5 e ora grazie a te del 8
tutto è opinabile, non esistono più verità: è il mondo del postmoderno in cui ci troviamo ancora oggi
"Il credente crede in un “sì”, il miscredente crede in un “no”, l’agnostico non crede nei monosillabi" (solitudinario, Twitter).
"Il mondo delle idee non esiste. PUNTO". Punto... Io mi domando spesso con quale sicurezza si possa affermare che il metafisico non esiste. Se è possible esserne oggettivamente certi, significa che è possibile dimostrare l'impossibilità del metafisico; eppure nessuno è mai riuscito a farlo, perché è letteralmente impossibile farlo. Ma se è impossibile farlo, allora questa certezza su quale episteme si basa? Se non è episteme e immagino nessuno voglia sostenere che sia aletheia, è doxa, mera doxa. Se è tale, come si può fare di un'opinione una certezza?
Così come chi fa afferma una qualche visione metafisica come certezza, senza però essere in grado di dimostrarla, a cui facciamo notare la mancanza di questo passaggio fondamentale, anche in chi afferma la certezza in merito all'inesistenza del metafisico manca lo stesso passaggio fondamentale - la dimostrazione; ma in questo caso non pare mai essere un problema, perché viene addotta la scusa che "l'onere della prova spetta a chi afferma". E sono d'accordo. Ma l'opinione "il metafisico non esiste, Dio non esiste, la vita dopo la morte non esiste" è un'affermazione tanto quanto lo è l'opinione contraria ("il metafisico esiste, Dio esiste, la vita dopo la morte esiste"). Il primo afferma la realtà di un'assenza (o di un non essere), il secondo afferma il contrario. Per cui in sostanza sostenere che l'onere della prova spetta a chi afferma è sfuggire il problema, è un sofisma, non una risposta.
"Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono" (Luciano De Crescenzo).
La verità, a mio avviso, è che può fare della semplice opinione soggettiva (magari anche razionale - se lo è! - ma comunque non dimostrata, in quanto parte da un presupposto indimostrabile) una certezza solo chi si muove nella fede: se non nel mito e nella rivelazione, nella propria intuizione, nella propria impressione ed infine nella propria ragione; ed è questo che (loro malgrado) accumuna atei e teisti, metafisici e fisici, sostenitori e negatori del metafisico tutti: il muoversi nella fede, della doxa, non nell'episteme. Parlano tutti per fede, non per reale conoscenza.
"Dovremmo essere agnostici riguardo quelle cose per cui non c’è nessuna prova. Non dovremmo affidarci alle fedi semplicemente perché gratificano i nostri desideri di vita dopo la morte, immortalità, paradiso, inferno, ecc." (Julian S. Huxley), ma nemmeno perché gratificano il nostro desiderio di nulla, di anticlericalismo, di negazionismo, di nichilismo.
"Una persona completamente razionale dovrebbe essere agnostica, vista l’impossibilità di stabilire scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio" (Margherita Hack), con queste parole la Hack dimostra chiaramente che ogni pretesa di oggettività da parte di chi nega o sostiene l'esistenza del metafisico è infondata, razionalmente e quindi oggettivamente parlando. Si rimane nel campo dell'opinione, non della verità e nemmeno dell'esattezza, sempre e comunque. E, ma qui parlo specificatamente ad un certo tipo di atei, quelli meno brillanti e più arroganti, smetterla di sentirsi "più intelligenti e razionali" dei credenti, in quanto credere in un'assenza, anzi, in un "non apparire" non è meno stupido o meno irrazionale del credere in una invisibile e non apparente presenza. E' praticamente la stessa identica cosa.
Fatte salve le convinzioni e le percezioni soggettive, che sono indiscutibili (nel senso non che siano incontestabili ma di cui non c'è proprio modo di discutere, in quanto, di nuovo, non sono dimostrabili né in senso confermativo che confutativo) "l’unico atteggiamento intellettuale onesto riguardante l’esistenza di Dio o di Cristo" o del metafisico, nel nostro caso "consiste nel dire: «Non so». L’agnosticismo deve restare la nostra base" razionale "per tutti" (Eric Emmanuel Schmitt).
Quella del metafisico è e rimane una questione al di là del razionale, quindi della logica e della scienza, le cui possibilità di indagine si fermano al fisico. E' il campo della percezione mistica, intuitiva, sapienziale, non della conoscenza intellettuale e della comune capacità d osservazione. La ragione interviene come può, sempre a monte di una percezione o di una mancanza di percezione soggettiva; ed è per questo che, muovendo da un presupposto mai realmente, oggettivamente dimostrabile come reale, ogni speculazione sul metafisico è destinata a mancare il bersaglio. Più che dell'ente, della cosa, per di più solo di come ci appare, non è possibile parlare; e questa è una forma di riduzionismo che presenta esattamente gli stessi limiti di tutte le forme di riduzionismo, che presuppongo che realtà sia solo ciò che è possibile cogliere secondo un dato criterio, escludendo a priori che possa esserci altro (che magari richiederebbe l'ideazione di nuovi metodi di indagine, per essere esplorato). Secondo me.
Quel "metà" assume una rilevanza tutta particolare, se io e coloro che ho citato, per come li ho interpretati io, abbiamo detto qualcosa di sensato.
Falso dilemma, secondo me; non si può dimostrare ne la possibilità, quanto meno l'impossibilità, di ció di cui non abbiamo esperienza. Se non esiste l'oggetto, o l'effetto, non si può stabilire nemmeno un metodo. Questa é la nostra capacità, la nostra realtà umana, fuori "quello che ci é permesso", rimane solo la speculazione.
mi permetto di sostituire fobia con mania, mania per la verità, o piuttosto ricerca.
Scusate per la domanda forse stupida, cominciato da poco tempo ad interessarmi all'arte della filosofia.
Mi chiedevo se la linea di Pensiero di Platone fosse collegata in qualche modo al mondo dei viaggi astrali e possibile?
Matteo non sarebbe più corretto parlare di mania piuttosto che di fobia per la verità? perché parliamo della ricerca e non della fuga