Puntata interessante. Linda Nochlin potrebbe essere forse ripresa, insieme per altri versi a Carla Lonzi, in un' altra puntata per dimostrare come si può stare nel mondo dell' arte con consapevolezza e originalità di sguardo, laddove, concordo con te, il transumanesimo rischia di ricancellare le donne e il loro corpo riducendole ad una "minoranza" tra le altre e nello stesso tempo neutralizzandole e rendendole intercambiabili. Queste due pensatrici si sono fatte spazio nel mondo dell' arte interloquendo criticamente col sistema ( capitalistico? patriarcale?) dell'arte, problematizzandolo e aprendolo a nuovi interrogativi e un' articolata soggettività femminile.
Molto interessante il rimando a Linda Nochlin e aver scelto come spunto l'ottimo di Federica Muzzarelli, che con intelligenza ha preso in esame gli album e i libri di alcune autrici e non, come spesso accade, foto sparse. Per altro Claude Cahun si definiva più una scrittrice-poetessa che non una fotografa. A parte ciò molti aspetti del libro potrebbero essere discussi, dal patriarcato allo stesso termine femminismo, che, applicato alle Ladys vittoriane, mi pare forse discutibile. circa ready made-fotografia il rimando è a un preciso testo di Rosalind Krauss che funziona bene rispetto ad alcuni lavori fotografici, ma non può essere inteso come una rigida chiave di lettura. In tutto questo credo che oggi manchino reali spazi di discussione e confronto costruttivi. Si fanno centinaia di conferenze, ognuno fa il suo intervento e la cosa muore lì. L'idea di crescere attraverso il confronto non sembra più nemmeno esistere
Puntata interessante. Linda Nochlin potrebbe essere forse ripresa, insieme per altri versi a Carla Lonzi, in un' altra puntata per dimostrare come si può stare nel mondo dell' arte con consapevolezza e originalità di sguardo, laddove, concordo con te, il transumanesimo rischia di ricancellare le donne e il loro corpo riducendole ad una
"minoranza" tra le altre e nello stesso tempo neutralizzandole e rendendole intercambiabili. Queste due pensatrici si sono fatte spazio nel mondo dell' arte interloquendo criticamente col sistema ( capitalistico? patriarcale?) dell'arte, problematizzandolo e aprendolo a nuovi interrogativi e un' articolata soggettività femminile.
Molto interessante il rimando a Linda Nochlin e aver scelto come spunto l'ottimo di Federica Muzzarelli, che con intelligenza ha preso in esame gli album e i libri di alcune autrici e non, come spesso accade, foto sparse. Per altro Claude Cahun si definiva più una scrittrice-poetessa che non una fotografa. A parte ciò molti aspetti del libro potrebbero essere discussi, dal patriarcato allo stesso termine femminismo, che, applicato alle Ladys vittoriane, mi pare forse discutibile. circa ready made-fotografia il rimando è a un preciso testo di Rosalind Krauss che funziona bene rispetto ad alcuni lavori fotografici, ma non può essere inteso come una rigida chiave di lettura. In tutto questo credo che oggi manchino reali spazi di discussione e confronto costruttivi. Si fanno centinaia di conferenze, ognuno fa il suo intervento e la cosa muore lì. L'idea di crescere attraverso il confronto non sembra più nemmeno esistere