Maria Valtorta - Quaderni - 25 marzo 1944: Lascerò che le forze sataniche mandino il diluvio

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  • Опубліковано 31 сер 2021
  • Maria Valtorta - Quaderni - 25 marzo 1944: Lascerò che le forze sataniche mandino il diluvio delle sataniche crudeltà.
    [Nello stesso giorno è stato scritto, su un altro quaderno, il capitolo 18 dell’opera L’EVANGELO]
    Dice Gesù:
    «Quello che il mio antico figlio prudentemente, per il santo timore di Dio, non volle fare, resistendo alla tentazione che Io gli avevo mandato per prova, lo chiedete voi ora, non per tentazione mia ma per rigurgito del vostro spirito ribelle e guidato dalle forze del Male, istigato dal vostro Nemico che amate più di quanto non amiate Me, vostro Signore Altissimo sopra il quale nessun altro è.
    Chiedete un segno. Lo chiedete col vostro cuore impuro e col vostro labbro bestemmiatore. E perciò lo chiedete in modo che è irrisione verso la mia potenza, che è negazione dell’esistenza mia. Mi provocate a mostrarmi con un segno perché dubitate del mio esistere.
    Anche al tempo del Figlio mio i giudei lo provocarono a dargli un segno sulla sua Natura, perché negavano in cuor loro che Egli fosse il Figlio di Dio. E l’unico segno che li fece accorti del loro deicidio fu quello che venne dopo la morte del mio Verbo. Castigo imperdonato per coloro che furono sordi e ciechi ai prodigi e alle parole del mio Cristo.
    Non avete un segno del Dio vostro perché Io non mi manifesto a chi mi nega. In cambio avete i segni molteplici di chi adorate come schiavi. Egli, il Nemico, li moltiplica i suoi segni e voi, già prossimi al tempo dell’adorazione della Bestia apocalittica, ne rimanete sedotti e giudicate che il creatore di tali segni sia più grande di Me. Sia l’unico che esista. Vi dite: “Chi è Dio? Che è?”, e nell’interno vostro vi rispondete, a giustificazione delle nequizie vostre: “Dio non è”.
    Io son chi sono. Sono talmente superiore a voi che nessuna manifestazione mia sarebbe ormai compresa dal mondo disceso nelle tenebre e nella stoltezza più spaventose. Ciò che credete progredire è il vostro regresso verso i crepuscoli dei primi tempi nei quali gli uomini, perduto Dio e il suo Paradiso, furono di ben poco superiori alle bestie e spinsero la loro corruzione ad un punto che mi decise a sterminare la razza di cui avevo sdegno.
    La fine sarà come il principio. Il cerchio si salda innestando i due monconi tenebrosi l’uno all’altro. Il nuovo diluvio, ossia l’ira di Dio, verrà con altra forma. Ma sarà sempre ira. Fedele alla mia parola, Io non manderò più il diluvio. Ma lascerò che le forze sataniche mandino il diluvio delle sataniche crudeltà.
    Avete avuto la Luce. Ve l’ho mandata, la mia Luce, perché la parabola dell’umanità fosse illuminata da Essa. Ve l’ho mandata perché non si potesse dire che ho voluto tenervi nel crepuscolo dell’attesa. Se l’aveste accolta, tutta l’altra parte del cerchio che unirà il cammino dell’uomo, dal suo sorgere al suo finire, sarebbe stata illuminata dalla Luce di Dio e l’umanità sarebbe stata avvolta da questa Luce di salvezza che vi avrebbe condotto senza scosse e dolori nella Città della Luce eterna.
    Ma voi avete respinto la Luce. Ed Essa ha brillato al sommo del cerchio e poi sempre più è rimasta lontana da voi, che siete discesi per l’altro cammino non dicendo ad Essa: “Signore, resta con noi ché la sera dei tempi sopravviene e noi non vogliamo perire senza la tua Luce”. Come nel corso del giorno, voi uomini siete venuti incontro alla Luce, l’avete avuta e poi siete tornati nelle tenebre. Essa, la mia Luce, il mio Verbo, è rimasto come Sole fisso nel suo Cielo dove è tornato dopo che, non la morte, ma il vostro respingerlo lo hanno riportato.
    Essa, la mia Luce, il Verbo mio, è rimasto Maestro per quei pochi che lo amano e che hanno accolto la sua Luce in loro. E nessuna tenebra la può spegnere poiché essi la difendono, questa Luce, loro amore, a costo anche della vita. Per questo loro amore fedele avranno la Vita in Me, perché già possiedono il mio Emmanuele, hanno perciò già Dio con loro. Quell’Emmanuele che la Vergine a Me congiunta ha concepito e partorito. Unico segno dato da Dio alla casa di Davide, al regno di Giuda, per farlo sicuro della sua durata che sarebbe stata eterna se il mio popolo non avesse respinto il mio Emmanuele.
    Nella profezia del mio profeta è detto: “Egli si ciberà di burro e miele finché non sappia rigettare il male e scegliere il bene”.
    Per la sua sapienza, perdurante in Lui anche nella sua condizione di Uomo in cui si era annichilita la sua Natura divina, sotto l’esigenza di un amore tanto grande da essere per voi incomprensibile - amore che lo spinse ad avvilire Se stesso, l’Infinito, nella miseria circoscritta di una carne mortale - Egli ha sempre saputo discernere il Bene dal Male. Non aveva necessità di anni per giungere al possesso della ragione e della facoltà di discernimento. E se, per non violentare l’ordine, volle seguire le fasi comuni della vita umana, sotto quell’apparenza di incapacità infantile, di semi-incapacità fanciullesca, Egli celava i tesori della sua Sapienza infinita....

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