Per questo è importante fare dei test e impostare correttamente la camera su ogni progetto perché poi sul set e in post risparmi un sacco di tempo e soldi ma spesso le produzione pensano che dedicare almeno una giornata ai test per impostare correttamente il setup della troupe la camera e luci sono solo costi e tempo buttato.
Qual'é esattamente il senso di mettere dei pezzi di plastica davanti magari a delle lenti cine da decine di migliaia di euro che uno ha scelto per avere una precisa resa cromatica, una precisa definizione, andando a falsificare da solo un risultato riottenibile in post produzione? Ad oggi (e non solo, visto che i filtri colorati in pellicola venivano utilizzati principalmente per correggere shift tra luce ambiente e emulsione della pellicola) mi sembra solo un metodo peggiorativo.
Per quanto ad oggi sicuramente sia molto più semplice il workflow di post e meno giustificato l’utilizzo dei pezzi di plastica (che comunque sono modificatori Kodak, come tutt’oggi usiamo delle LEE o delle Rosco sulle emittenti rimangono qualitativamente un’eccellenza), ci sono un po’ di punti da tenere in considerazione. Primo sicuramente, con una visione di look chiara, il DP può concretizzare in camera una scelta estetica a monte che già appunto implementi un look in ripresa; è abbastanza ‘a cazzo duro’ come approccio, ma ci sono diversi film di inizio 2000 con un’estetica incredibile che hanno proprio visto questa implementazione. Secondariamente vai a tagliare significativamente il tempo ed i costi di post, penso sia l’espressione massima di come si potrebbe arrivare in post al meglio e personalmente penso sarebbe una figata ricevere dei file già così ricercati per dare giusto i tocchi finali alle take. C’è anche da dire che non è tutto esattamente replicabile in post in maniera prettamente organica (e questo apre ovviamente anche la parentesi che un errore sulla scelta in ripresa con gelatine, porta a limitazioni sulla post). Poi qui ricordiamoci che parlo principalmente a Filmmakers che vogliono approcciare la cinematografia e il mondo delle produzioni, per questa fetta di pubblico abbracciare queste metodiche avvicina anche la comprensione di metodiche sottrattive e additive in relazione all’utilizzo del colore e alla creazione appunto di un look prima di entrare in post 😁
@@FilippoCinotti nessun DP, oggi, farebbe questa scelta su un progetto grande come un commercial da centinaia di migliaia di euro, nè tantomeno un film. Non é che se oggi hai un infezione ti curi solo con la pennicillina perché un tempo ci si curava alla grande così. Quindi, senza dubbio può essere un metodo espressivo come infiniti altri (sono il primo a mettere davanti alle lenti l'impossibile) , ed è molto utile tale divulgazione, tuttavia il discorso secondo me andava impostato diversamente. Appunto, come altro metodo espressivo da consigliare con enorme ponderazione. A maggior ragione quando puoi customizzare le tue lut e virare quello che ti pare senza essere invasivo.
ma il discorso che pongo infatti non è sostitutivo né come qualcosa di rivoluzionario, semplicemente divulgativo appunto. Poi non sono d’accordo sinceramente ma rispetto il tuo pensiero - non escludo che un DP non possa prendersi un rischio del genere già dalla pre, è indubbio che possa essere appunto rischioso e sconveniente ma hey, hanno anche fatto film con ottiche estremamente sconvenienti o mai utilizzate su film più ‘blockbuster’ (vedi le scelte su Lighthouse) non vedo perché per forza di cose non ci possa essere qualche matto che vada ad abbracciare questo approccio ✌🏻
Super Filippo, mi sono recuperato solo ora il video, non c'è cosa più vera ahahah
Top come sempre♥
Per questo è importante fare dei test e impostare correttamente la camera su ogni progetto perché poi sul set e in post risparmi un sacco di tempo e soldi ma spesso le produzione pensano che dedicare almeno una giornata ai test per impostare correttamente il setup della troupe la camera e luci sono solo costi e tempo buttato.
Amen 🫶🏻🙏🏻
Ciao Filippo dove si possono acquistare queste gelatine? Mi piacerebbe provarle
Ciao! Perlopiú Ebay cercando gelatine fotografiche 7.5x7.5
@@FilippoCinotti grazie mille farò una ricerca
Qual'é esattamente il senso di mettere dei pezzi di plastica davanti magari a delle lenti cine da decine di migliaia di euro che uno ha scelto per avere una precisa resa cromatica, una precisa definizione, andando a falsificare da solo un risultato riottenibile in post produzione?
Ad oggi (e non solo, visto che i filtri colorati in pellicola venivano utilizzati principalmente per correggere shift tra luce ambiente e emulsione della pellicola) mi sembra solo un metodo peggiorativo.
Per quanto ad oggi sicuramente sia molto più semplice il workflow di post e meno giustificato l’utilizzo dei pezzi di plastica (che comunque sono modificatori Kodak, come tutt’oggi usiamo delle LEE o delle Rosco sulle emittenti rimangono qualitativamente un’eccellenza), ci sono un po’ di punti da tenere in considerazione. Primo sicuramente, con una visione di look chiara, il DP può concretizzare in camera una scelta estetica a monte che già appunto implementi un look in ripresa; è abbastanza ‘a cazzo duro’ come approccio, ma ci sono diversi film di inizio 2000 con un’estetica incredibile che hanno proprio visto questa implementazione. Secondariamente vai a tagliare significativamente il tempo ed i costi di post, penso sia l’espressione massima di come si potrebbe arrivare in post al meglio e personalmente penso sarebbe una figata ricevere dei file già così ricercati per dare giusto i tocchi finali alle take. C’è anche da dire che non è tutto esattamente replicabile in post in maniera prettamente organica (e questo apre ovviamente anche la parentesi che un errore sulla scelta in ripresa con gelatine, porta a limitazioni sulla post).
Poi qui ricordiamoci che parlo principalmente a Filmmakers che vogliono approcciare la cinematografia e il mondo delle produzioni, per questa fetta di pubblico abbracciare queste metodiche avvicina anche la comprensione di metodiche sottrattive e additive in relazione all’utilizzo del colore e alla creazione appunto di un look prima di entrare in post 😁
@@FilippoCinotti nessun DP, oggi, farebbe questa scelta su un progetto grande come un commercial da centinaia di migliaia di euro, nè tantomeno un film. Non é che se oggi hai un infezione ti curi solo con la pennicillina perché un tempo ci si curava alla grande così. Quindi, senza dubbio può essere un metodo espressivo come infiniti altri (sono il primo a mettere davanti alle lenti l'impossibile) , ed è molto utile tale divulgazione, tuttavia il discorso secondo me andava impostato diversamente. Appunto, come altro metodo espressivo da consigliare con enorme ponderazione. A maggior ragione quando puoi customizzare le tue lut e virare quello che ti pare senza essere invasivo.
ma il discorso che pongo infatti non è sostitutivo né come qualcosa di rivoluzionario, semplicemente divulgativo appunto. Poi non sono d’accordo sinceramente ma rispetto il tuo pensiero - non escludo che un DP non possa prendersi un rischio del genere già dalla pre, è indubbio che possa essere appunto rischioso e sconveniente ma hey, hanno anche fatto film con ottiche estremamente sconvenienti o mai utilizzate su film più ‘blockbuster’ (vedi le scelte su Lighthouse) non vedo perché per forza di cose non ci possa essere qualche matto che vada ad abbracciare questo approccio ✌🏻