Forse è solo una questione di evoluzione degli strumenti conoscitivi dell'essere umano, in relazione però alla consapevolezza che egli ha di loro. Solo in un primo stadio evolutivo strumenti e consapevolezza sono una sola matrice indefinita. Il cavernicolo dipingeva le caverne mosso da poesia, ma con metodo. Il bambino conosce la realtà intuitivamente, fondamento di ogni scienza,e la sua meraviglia nella scoperta è poesia pura. In Leonardo così come in Einstein la matrice si è specializzata, non è più indefinita, eppure la ricerca della Bellezza (e della gioia che essa regala per riprendere Weil) è rimasto obiettivo e guida di entrambi. Forse l'ambito dell'intelligenza emotiva, in epoca contemporanea, è la chiave per comprendere poesia, scienza, filosofia e religione se vogliamo antropologicamente andare ancora oltre per chiudere il cerchio (...apparente di una spirale) come un medesimo strumento di cui si fa usi diversi in base alla diversa consapevolezza che si ha di esso. Nel tempo, nello spazio, e nella Storia intesa come trascendenza di entrambi.
Bim bum baaaaam!
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Forse è solo una questione di evoluzione degli strumenti conoscitivi dell'essere umano, in relazione però alla consapevolezza che egli ha di loro.
Solo in un primo stadio evolutivo strumenti e consapevolezza sono una sola matrice indefinita.
Il cavernicolo dipingeva le caverne mosso da poesia, ma con metodo. Il bambino conosce la realtà intuitivamente, fondamento di ogni scienza,e la sua meraviglia nella scoperta è poesia pura.
In Leonardo così come in Einstein la matrice si è specializzata, non è più indefinita, eppure la ricerca della Bellezza (e della gioia che essa regala per riprendere Weil) è rimasto obiettivo e guida di entrambi.
Forse l'ambito dell'intelligenza emotiva, in epoca contemporanea, è la chiave per comprendere poesia, scienza, filosofia e religione se vogliamo antropologicamente andare ancora oltre per chiudere il cerchio (...apparente di una spirale) come un medesimo strumento di cui si fa usi diversi in base alla diversa consapevolezza che si ha di esso. Nel tempo, nello spazio, e nella Storia intesa come trascendenza di entrambi.