Hai fatto bene a parlare di prima pratica e seconda pratica, perché entrambe sono comunque contenutisticamente moderne. Non possiamo a rigori parlare di classico vs moderno, perché la musica classica è nata in piena età moderna. Non potendo però dire che la musica medievale è classica ( poiché per l'occidentel classico è ciò che è massimamente maturo) siamo costretti a contrapporre il moderno consolidato al moderno inconsueto. Questo anche perché gli occidentali credono che esista un'origine grezza, poi una salita verso l'ideale massimo e poi la decandenza ed empiricamente sembrerebbe così. Ma entro questo schema ossessivo occidentale cosa troviamo? Che un moderno diventa classico e ciò che nega quel moderno ormai classico diventa moderno nel senso deteriore. Si allontana dal consolidato, esplora nuove dimensioni, perde qualcosa, si impoverisce. Potrà durare per sempre questa oscillazione? Solo se siamo dementi come gli occidentali moderni i quali credono nel tempo lineare infinito. Essi credono anche nel progresso infinito ma poi ammettono che la musica "classica" resta insuperata ed è nel passato. Indubbiamente la musica del novecento è stata intenzionalmente la ricerca del brutto, della dissonanza, della dissoluzione e tutto l'occidente è votato verso questa dissoluzione. Le forme musicali sono solo il simbolo di quelle sociali che oggi vengono corrose. Dissoluzione e fluidità... C'è evoluzione? Nella musica? Gli esseri umani o quel che ne resta, respirano, mangiano, bevono, defecano e hanno bisogno di musica e proveranno emozioni con quella moderna, o almeno un tipo di emozione che il "classico" non può più restituire, perché il classico era moderno e faceva effetto sui moderni di ieri. Però non banalizzerei concludendo che ci sarà sempre questa dialettica. Il tempo non è lineare, l'occidente non è immortale. Finirà anche l'occidente moderno e le sue preoccupazioni. Ovviamente l'occidente moderno è convinto che le istanze che hanno portato ad esso sono vere e quindi riemergeranno sempre. Lasciamolo sognare. Si sveglierà non essendo più e non riuscirà a ritrovarsi, per dirla poeticamente. Possiamo però dire che tanto il detrattore della novità che il sostenitore della stessa, agiscono in analisi, ossia a cose fatte. La musica si è manifestata ed ha cominciato a fare effetto.E' un mistero. La ricetta è sempre un'analisi ma l'analisi è sterile, non sa creare nuova bellezza, nuova emozione. La sintesi è oltre l'analisi, è la creazione, il portare alla luce qualcosa che non c'è o non si vede ne si sente. Magari è da qualche parte. L'analisi critica e elenca gli errori, li individua. La critica favorevole elenca razionalimente il perché il nuovo funziona. In realtà è un'illusione, perché la critica e analisi di ogni "seconda pratica" opera a giochi fatti. La creazione è già avvenuta, la sintesi è imprevedibile. Non è fatta a tavolino, per quanto consapevole sia l'autore. C'è una dimensione essenziale che sfugge e sovrasta l'autore stesso o la sua consapevolezza, tecnica ed espressiva. Sarà classica la modernità di Monteverdi, Bach o Mozart, ma questa classicità è stata anch'essa una novità, una sintesi imprevedibile. Cosa fa imporre una creazione oggi? Solo il genio? O l'industria, la pianificazione a partire dall'analisi? E' probabile che la risposta oggi tenderà alla seconda soluzione. Sempre meno sintesi inaspettate ed efficaci e sempre più opere a tavolino, funzionali ad altro, a messaggi ideologici, politici, commerciali. L'apollineo tenderà alla forma e al consueto, al conosciuto, al tranquillizzante; il dionisiaco alla dissoluzione, al viaggio imprevisto, al naugragio. Ma non durerà per sempre, ma solo ciclicamente. Ci sono forme di classicità che non hanno nulla in comune con l'occidente. Nella musica modale indiana convive la forma, la conservazione dei modi e dei tempi, la ritualità e l'improvvisazione, l'imprevisto, la creazione nell'atto del sorgere. L'occidente ha prediletto la creazione una volta per sempre ( ex nihilo ) quella non ciclica, ma definitiva, quella che chiama "capolavoro": Esso viene fissato, scritto e reso immodificabile. L'occidente ha paura della morte, ha paura della cancellazione. Relega l'improvvisazione alla musica folclorica, alle forme minori. Il jazz ha cercato di rimediare ma anch'esso ha dovuto soccombere all'informe, all'ossesisone dissolutiva che compensa la tendenza altrettanto abnorme alla conservazione, al timore della morte. Avete paura della morte? Andiamo verso la morte e chiamiamo questo vita. E' il motto dei moderni o di certa avanguardia. La malattia occidentale, che crede che la musica classica ( cioè moderna ) sia la vettà assoluta dell'arte umana di tutti i tempi, porterà alla dissoluzione della stessa occidentalità. E' solo questione di tempo, tempo ciclico naturalmente. Nel frattempo i ragazzini si emozioneranno con l'arte commerciale di oggi o con l'ipertecnicismo dei talenti "classici" siano essi attivi sul repertorio di sinfonico e classico che su quello metal. I contenuti svaniscono, il vuoto e la tecnica prendono il sopravvento ma non avevano ragione gli artusiani ne i monteverdiani, che schiferebbero il presente entrambi, magari per ragioni addotte differenti. No, la ragione non ce l'ha nessuno. E' che l'uomo si annoia, forse perché ignora cose importanti, non sappiamo dire quali ma se già in paradiso si annoiava allora non era paradiso per lui. L'uomo è portatore di un infinito? Ma crede di srotolarlo nello spazio e nel tempo e fallisce. Se lo schema è : arcaico, classico ed ellenistico o meglio, origine bruta, civiltà e decadimento, allora qualcuno godrà musicalmente e non solo, anche nella più miserabile decandenza, non perché tutto è relativo, ma perché in tempi di miseria e perdita, sempre si ha comunque bisogno di un simulacro. Ciò detto, l'occidente ha delle caratteristiche elencate che lo rendono destinato a questa tragicomica parabola.
Bello e brutto sono opposizioni qualitative che non hanno sovente altro fondamento che il gusto. Ed il gusto dice che cosa piace, ma non sa motivarne il perché. Sulla musica moderna, rispetto a quella colta dei secoli andati, mi limito ad osservare quanto segue: a) dissolvimento di tutte le forme e conseguente impoverimento formale; b) predominio assoluto della "forma" canzonetta: strofa+ refrain; c) trivializzazione, nel senso di fruizione da parte di masse che si accostano alla "musica" come una sorta di allucinogeno funzionale alla messa in stand by delle facoltà razionali e allo scatenamento degl'impulsi più bassi che si traducono in movimenti sfrenati, cui, con abuso lessicale, si suole dare il nome di "danza".
Personalmente sono contro il cattivo gusto, contro la snaturalizzazzione della voce,contro lo stile globalista che impone mediocrità, l'eccesso per il piacere dell'eccesso,la scarsità di contenuti ed il puro esibizionismo fine a se stesso, quello che vedo attualmente.
Il problema è che noi viviamo un mondo globalista e mediocre, quindi la musica semplicemente riflette questi aspetti. Esistono delle mosche bianche nel panorama musicale contemporaneo, il fatto che quasi mai riescano a guadagnarsi il successo lo dimostra.
La musica è morta a partire dagli anni '80...un repentino declino che ci ha portato al nulla odierno rappresentato da Trap e fandonie simili. Questa si chiama involuzione.
La verità è che c'è musica bella e musica brutta. Vero è che ci vogliono anni per affinare un orecchio. Vero è anche che al giorno d'oggi ci sono dei suoni che non possiamo considerare come musica. Menti non educate e disturbate ascoltano cose inascoltabili
Dipende da cosa intendiamo per musica moderna!!!! La musica è anche ritmo e il jazz ne è il compimento più puro! La dissonanza totale della musica seriale è rumore e caos o puro alto compromesso fra libertà totale dei suoni e estrema rigorosa geometria? Che dire per esempio del concerto per violino di Berg? Anche gli ultimi quartetti di Beethoven vennero considerati rumorosi dagli ascoltatori di bocca buona. Il problema è la diseducazione musicale di oggi che si rispecchia nella standardizzazione dei pensieri, nella semplificazione manichea delle opinioni che disgraziatamente caratterizzano l'occidente contemporaneo.
Io sarò diplomatico perché se per Prima pratica Artusi intendeva compositori del calibro di Palestrina o di Lasso e per Seconda pratica Monteverdi e Caccini è dura scegliere! Dove cadi,cadi bene lo stesso. 🤷♂️
09:15 Questa frase è veritiera soprattutto per il modo in cui funziona il nostro cervello, ovvero detesta il cambiamento, in questa storia il nuovo si è rivelato meglio del vecchio, ma non è saggio traslare ed applicare questo principio in modo universale; come è errato pregiudicare la novità come negativa e corrotta, altrettanto sconsiderato è il contrario, solitamente è il tempo che filtra i preconcetti da quelle che sono le valutazioni più "oggettive"
Francesco buon giorno , dovresti fare un video sull’elenco delle musiche più iconiche del barocco italiano e dei loro compositori ! Grazie e complimenti !
D'accordo con quello che dici..... le novità a volte cozzano con la tradizione o con il " si è sempre fatto così" però certa roba è inascoltabile e poverissima di contenuti
Senza Monteverdi non avremmo la musica moderna ... Né l'overture per come le intendiamo adesso. Concetti come Barocco e tema musicale sono estremamente connessi con Monteverdi e si manifestano chiaramente nell'Orfeo, che giustamente hai messo in sottofondo 🙂 Una volta conversando con un mio amico torinese, estremamente colto in campo di opere liriche e musica classica, sulle rappresentazioni moderne con balli moderni che non riusciva ad apprezzare. Gli feci notare che anche uno come Monteverdi se non avesse reso possibile l'impensabile oggi saremmo ancora nell'età della pietra musicale...
Ciao Francesco mi sono iscritta e mi fa piacere dirti che adoro i tuoi video, così densi di informazioni tecniche che non capisco perché non sono musicista 😅..ma mi affascini totalmente.Grazie Grazie Grazie .
Ciao Francesco mi chiamo enea, questo è il video più bello che tu abbia potuto fare specialmente con un titolo strabiliante! Ed è tutto vero! Sono d’accordissimo con te! Mi riferisco alla musica di oggi o a quella che chiamano musica, la musica moderna fa schifo! Se oggi Artusi fosse vivo, Eliminerebbe tutti i rapper con la mitragliatrice e farebbe bene! Questa di oggi non è Musica è solo M. La musica, non si fa schiacciando il bottone di una tastiera elettronica che fa tutto da sola, ma si fa con anni e anni di studio! , E noi lo sappiamo! Si fa anche Con sentimento! Cosa che al giorno d’oggi non esiste più! Quei ragazzi giovani che si trovano davanti ad un arrangiatore schiacciano il pulsante e fa tutto lui, e poi esclamano io so suonare! A me non fanno ridere fanno incazzare! Io poi sono non vedente ho dovuto fare il triplo della fatica per studiare il pianoforte perché voi guardate con gli occhi e suonate con le due mani, quelli come me invece devono imparare una mano alla volta e riuscire a metterle insieme completamente a memoria! E non è una cosa da poco! i giovani di oggi se gli chiedi che cos’è il do non te lo sanno neanche spiegare! Comunque alla fine di tutta questa chiacchierata hai ragione la musica moderna fa schifo!
Carissimo Enea,tu hai detto la sacrosanta verità,che a pochi piace. perchè troppi ignoranti nel mondo della musica ,ma anche al di fuori del mondo musicale.La gente compra la merda perchè solo quella riesce a capire. Ci siamo capiti. Ciao Enea.
😊 eh....immaginavo che questo video avrebbe scatenato una diatriba senza precedenti! Anche se hai esposto perfettamente la questione! Bravo il mio folletto! 💙
Buongiorno Francesco! Però devo dire che le critiche dell'Artusi non sono...astruse...ma anzi circostanziate. In tal senso a mio parere è necessario per la ricerca artistica e per la prima e seconda pratica che ci sia un dialogo anche severo ma consapevole. Appunto Monteverdi anche grazie alle invettive dell'Artusi ha potuto essere più chiaro. Piuttosto ed è quello che credo intenda dire tu e nel caso sono totalmente d'accordo con te è che se un giusto dialogo è indispensabile diventa invece sgradevole quando una delle due parti vuole surclassare l'altra. Detto ciò da parte via vado in visibilio sia quando ascolto la prima pratica di Palestrina e sia quando ascolto la seconda pratica di Monteverdi ed adoro allo stesso modo entrambi. Insomma tu poi sei la persona giusta per indicarci la...terza pratica ;)
..mi sono iscritto al canale ma detto questo mi rifiuterò sempre di considerare il "rap" o il "trap" delle forme di musica di qualsivoglia pratica...basta vedere le facce e le posture di coloro che praticano e esibiscono questi conati sonori che di musicale non hanno alcunché
BRAVO FRANCESCO!!!Molto bravo!!!Tutto spiegato molto bene❤.Suggerisco x tutti i tuoi lettori la visione dell ORFEO di C.MONTEVERDI fatta dal quel gigante della musica che è JORDI SAVALL vera summa teologica dell arte di MONTEVERDI!!!(Savall entra x dirigere con il camicione nero e sembra la reicarnazione del MONTEVERDI a servizio dei Gonzaga!!!
Secondo me vale il detto de gustibus, video ben documentato e piacevole, molto raro in italia. Mi sono iscritto comunque. Il tuo video mi ricorda la disputa verso la metà de 1600 con il libro the principle of practical musick di simpson christofer, che cercò di risolvere il problemi dei curch modes medievali in cui ogni compositore li concepiva a modo proprio. Simpson diede inizio alla musica tonale con solo scala maggiore e minore, se ho ben capito.
Ciao, ammetto di essere troppo ignorante in musica per capire la questione delle dissonanze, a me Monteverdi è sempre sembrato come il canto degli Angeli😅
Bisogna ragionare con le orecchie del tempo. Prima di Monteverdi, certi passaggi aspri (a fini espressivi) non erano mai stati usati se non in modo cauto e ben nascosto nella polifonia (intreccio delle voci). Le nostre orecchie sono abituate a ben altro, quindi poco ci accorgiamo delle dissonanze di Monteverdi ma, per l'epoca, è stato un po' come il Rock negli anni '50.
Questa è sempre una delle storie più belle. Al di là di Artusi/Monteverdi, la ricorrente lamentela è squisita. Comunque va riconosciuto che almeno Artusi provò ad argomentare sul pezzo, prendendo esempi concreti. Qualche anno più tardi, nel 1640, Pietro della Valle scriverà un'altra famosa lettera a Guidiccioni esternando il contrario, ovvero che è la musica moderna ad essere superiore a quella passata. Molto bella anche quella!
Nino di muoveva sulla sesta napoletana e, riuscendo a stupirmi vista l'immagine che ne avevo, ha scritto anche bei pezzi... Una la cantò a Sanremo... Poi bella la sua colonna sonora del film "Tano da morire"...
Il mio commento non era tanto per dire " come abbiamo fatto a finire così "....ma in che modo assurdo la musica ha viaggiato dall' 800 a oggi..... cosa scriverebbe oggi Artusi
Parlando di musica, molta gente non distingue tra la musica classica ( o d'arte o colta, che dir si voglia) e quella popolare o leggera e pensa che quella di Bach, Mozart, Beethoven sia la musica del passato e quella leggera, consumistica sia quella di oggi, mentre si tratta di filoni diversi: anche in passato esisteva quella popolare così come oggi, accanto a quella leggera continua il filone d'arte. Quindi non è vero che la musica moderna sia uno schifo se si allude a quella colta (un solo esempio: Arvo Paert); quella consumistica invece lo è davvero: rumore, contenuti banali, sguaiataggini ecc.. Eppure quest'ultima è quella che va per la maggiore anche perché si tratta ormai di un'industria che fa circolare molti soldi.
Sei un grande! E sei perfettamente sul pezzo, direi. Se tutto il discorso di queste dissonanze (prendo per mia semplicità il primo esempio che hai riportato) si immagina non fosse dovuto ad una semplice 'moda' o gusto musicale dell' autore o del suo tempo, ma fosse una pratica di cultura musicale imposta, allora si capisce meravigliosamente il perché Monteverdi metta la dissonanza, nel tuo primo esempio, proprio sulla parola 'crudeltà'! Il giochino che regge, al fondo, un'operazione condotta scientemente a far decadere la bellezza di un genere sta proprio nel far intervenire la critica successivamente, nel rilevare proprio ciò che sembra essere non appropriato ad una forma espressiva bella. In questo modo, retrospettivamente, si dà ragione proprio alla critica! E non si valuta assolutamente lo sforzo bello e superiore dell' artista, costretto ad esprimere la propria musica, in precedenza, secondo i canoni culturali imposti (erano tutti musicisti di corte, adesso abbiamo il problema opposto, ossia che tutti fanno quel che più gli pare, è un aspetto anche peggiore di decadenza...). Hai capito, caro buon Francesco, come si conduce la musica, come tutte le altre nobili arti, ad una sicura decadenza, nel tempo, come proprio adesso si sta osservando? È un metodo impositivo e culturale all' origine, che verte anche su pochi aspetti, sembrerebbe, anche di iniziale poco rilievo, tuttavia l' amplificazione del dopo attraverso la critica nel merito di quelli, sancisce un gusto che è la successiva base da cui parte un altro modo per farla decadere ancora di più... Metodo un po'... Mafioso, forse? Mimetizzato benissimo, tra l' altro! Chi mai si accorgerebbe di simili particolari, che sono eseguiti con molto tempo a disposizione e lucida visione di dove questo processo, complessivamente, debba andare a finire?
Nel secondo caso invece che hai riportato si delinea il modo con cui gli artisti, per difendersi, sono obbligati a fare le cose: esprimono in modo rafforzato questo dover fare, quello cioè secondo le mode anche in origine imposte, utilizzando dei riferimenti precisi che sono a loro disposizione, cioè possibili rimandi che, alla maniera di buoni collegamenti di altri loro lavori o extra/iper testuali o di altra natura, diano la possibilità di creare un diverso modo di intendere l' origine di un atteggiamento da loro stessi tenuto, certamente per intendere il quale serve maggior raffinatezza, per meglio far capire, per dare ad intendere, per sottintendere, per fare in modo che qualcuno, con buon orecchio, capisca come vanno le cose... Cioè: "Ma capisci, senza che te lo debba dire chiaramente?" . È la reazione, rafforzata, più sintetica, più intelligente senza dubbio dell' artista! Che altro sennò? Alla quale però, sfortunatamente, possono arrivare solo in pochi, pochissimi addirittura...
NON È NEMMENO UNA COINCIDENZA CHE L' ALTRO ARTUSI, QUELLO DELLE RICETTE DELLA NONNA IN CUCINA, ANNI OTTOCENTO, SPACCIATO COME L' AUTORE DEL PRIMO LIBRO DI CRITICA GASTRONOMICA, SIA STATO RESO CELEBERRIMO SUCCESSIVAMENTE. LO SCOPO ERA COPRIRE IL NOME DEL PRIMO, E LE CONNESSE VICENDE BEN PIÙ IMPORTANTI E DECISIVE PER COMPRENDERE QUESTI CORSI E RICORSI STORICI MISCHIANDOLE A minchionate FATTE IN ZONA COTTURA, per quanto buone...
Molto interessante osservare come la contrapposizione fra prassi compositiva/esecutiva vecchia e nuova sia costante e ricorrente tanto nella storia della musica quanto in quella delle altre arti
in effetti a guardar bene sono stati criticati ma anche ascoltati i "vecchi innovatori", come lo sono oggi i "nuovi innovatori", anzi oggi forse li si critica molto ma li si osanna ancora di più, quindi questa dicotomia in fondo in fondo non esiste. Non solo a pensarci bene oggi stravincono i "nuovi" in quanto la musica considerata classica è di fatto scomparsa, quindi molto criticati si, è vero, ma premiatissimi.
Molto istruttivo. Due osservazioni da profano: Non che Gesualdo fosse orecchiabilissimo. Comunque le critiche alle novità dotate di buone idee sono stantie, oggi invece ai ragazzi vendono sciocchezze prive di idee nascondendo la musica che idee ne ha...
Ad oggi, le case discografiche hanno prodotto un evidente impoverimento formale, i musicisti "famosi" sono spinti da un marketing ossessivo e sono sovente ignoranti in contrappunto ed armonia. Oltretutto, lo Zeitgest delle "magnifiche sorti e progressive" spinge gli individui odierni alla fallacia ad novitatem, in particolare nella forma della Chronological Snobbery. In questo quadro, siamo davvero sicuri di poter traslare ad oggi ciò che avveniva all'epoca di Artusi? Chissà cosa ne pensano Fedez o Annalisa dell'utilizzo delle dissonanze...
Infatti subito dopo ho guardato quello dei madrigali ^-^. Davvero affascinante, e un ottimo approfondimento di quello che sto studiando a storia della musica.
Ecco la frase chiave che spiega tutto: "il più grande autore del suo tempo (del suo tempo)". E ciò prescinde dalla bellezza o bontà che dir si voglia che può avere un valore sia oggettivo ma anche e soprattutto soggettivo.
si ma non estenderei questo concetto alla musica pop di oggi perche è veramente vuota. Non è una questione di trasgressione, è fatta proprio a tavolino...sono tutte uguali fatte per un unico mercato.
A quei tempi, non lontano dalla città dell’ Artusi, un principe sposato in seconde nozze componeva madrigali più problematici rispetto a quelli del Cremonese.
Rimpiangere I bei vecchi tempi è non solo una moda ricorrente, ma un vero e proprio stato emotivo archetipale impossibile da estinguere nell'animo umano. Che poi, arrivare a capire che riproporre per decenni gli stessi stilemi musicali sia la morte del piacere e del gusto, è un'impresa...
Non c'è bisogno neanche di dirlo Io ti seguo con passione ed è ovvio che la migliore musica è quella antica classica sinfonica polifonica Insomma prima c'erano i geni oggi grandi ultimi maestri direttori Poi sarà la fine
Evitiamo di fare la figura dello spocchioso Artusi ogni volta che diciamo che la musica di oggi fa schifo. Vediamo di andare oltre la trap, che è un po' il mainstream di media e di massa. Perché ci sono molte altre cose, interessanti, notevoli, belle. Proviamo a ascoltare Daniela Pes, Enrico Falbo, Massimo Silverio, giusto per fare i primi nomi che mi vengono in mente. Ricordiamoci come ci davano fastidio i "vecchi" quando sputavano sentenze sui Rolling Stones o sui Led Zeppelin, che a noi piacevano tanto. C'è musica brutta ovunque e musica bellissima ovunque, in ogni tempo, in ogni luogo.
Effettivamente la musica moderna e' inferiore ed e' semplice provarlo perche' non produce emozioni non innalza lo spirito non da' allegria non commuove non edifica ma al contrario ti deprime e peggio ancora ti causa l'otite.
Riguardo alla diatriba, se la musica moderna sia peggiore di quella antica, io sono del parere che la musica europea comincio a finire a inizio novecento con la prima guerra mondiale e gli influssi da musiche appartenenti ad altre culture.
@@paolovitale84 dove ho scritto che sono negative!? Semplicemente hanno creato una cultura musicale estranea da quella che si è sviluppata in Europa in più di 2000 anni. Perciò tenendone conto, alcune musiche moderne sono meglio di quelle antiche et vice versa, ma comparare lady Gaga a Händel, è come comparare Mercurio a Plutone: due mondi differenti. Se tu ci vedi della negatività in questo pensiero, son cavoli tuoi.
Qui non è questione di rimpiangere i vecchi tempi o vecchi compositori,ma la questione di oggi è che molti,troppi non hanno o hanno pochissima conoscenza musicale,ossia poco preparati e quindi il risultato di ciò che tirano fuori è rumore,non musica. E' ovvio che poi bisogna avere una mente e un orecchio aperto ad accogliere composizioni o generi nuovi è moderni o anche più avanti nel tempo,ma a condizione che ci sia la musica e non quatto cocomeri a posto delle note,come troppo spesso troviamo. Siamo in un'epoca dove musicisti compositori del calibro di Ezio Bosso non vengano minimamente prese in considerazione come meriterebbero,mentre dei veri cani che per strumento suonano la grattugia per formaggio,ragliano al posto di cantare,sono invece considerati chi sa chi,mentre son solo palloni gonfiati dalle case di produzione. Sia chiaro che mi permetto di fare questa considerazione in quanto io stesso sono musicista. Il video però è molto interessante al di là della spazzatura che si trova in giro. E questa è una realtà,che molti artisti validi e di nome affermano. Io comunque sto dalla parte della musica,quella vera e di valore!
Finalmente qualcuno che è d’accordo con me e che mi ha capito fino in fondo! Viva la bottega dei sogni! E adesso, bottega dei sogni, vorrei citare un altro argomento che non c’entra con questo ma comunque è in qualche modo attinente. Ora c’è la moda degli youtuber che anziché metterci la faccia sanno parlare l’intelligenza artificiale o la sintesi vocale che schifo! Non sai nemmeno se le cose che dice la sintesi vocale sono vere!
@@SuperEnea Caro amico mio l'ho detto nel commento precedente. Qui ormai parlano,cantano e suonano cani e porci. Ma quando si arriva a questi punti,le tonnellate di immondizia dal quale siamo contornati è inevitabile. Ma alla gente piace cosi,meglio essere ignoranti e cretini che fare un po di fatica a imparare a capire cos'è di valore e cosa non lo è. Il male del secolo non è l'ignoranza,ma la superbia. Concordo in tutto con te. A presto e tante buone e belle cose. (il mio nome è Fulvio) Resta cosi come sei,autentico e non cambiare per nulla al mondo. A presto.
@@SuperEneain merito alla diffusione della AI, ormai non è più possibile distinguere il vero dal falso, almeno online... Pensa quando si inizierà a far tradurre, e in realtà hanno già iniziato - almeno con gli articoli, i libri agli algoritmi... Ormai appena noto una stranezza o una incongruenza sintattica capisco che c'è di mezzo l'artificiale... Tra un po' sarà impossibile distinguere... E le IA mentono a tutto spiano perché quando non sanno, INVENTANO. E sono usate anche in campo musicale. Io al momento mi tengo ben stretti quei libri e spartiti cartacei acquistati fin qui. Ciò che verrà... non avrà più la mia fiducia (sono paranoica, lo so, ma che ce pozzo fa'?)!
La musica moderna??? Se per musica moderna si intende quella che sta IMPERANDO oggigiorno......ci vuole VERAMENTE del coraggio a definirla tale!!!!!!! ABOMINEVOLE è il termine più carino che posso affibbiargli!!!!!!!!! Ma comunque....BUONA MUSICA c'è n'è ancora OGGI!!!!!!! Basta andarla a...cercare scavare nei meandri sotterranei....!!!!!!!
A 17 anni ero komunista e ascoltavo Guccini e i cccp e leggevo Fromm. A 55 sono liberale, ascolto Bach e Jarrett e leggo D'Annunzio e franzen. Come dire.... L'evoluzione 😅
Hai fatto bene a parlare di prima pratica e seconda pratica, perché entrambe sono comunque contenutisticamente moderne. Non possiamo a rigori parlare di classico vs moderno, perché la musica classica è nata in piena età moderna. Non potendo però dire che la musica medievale è classica ( poiché per l'occidentel classico è ciò che è massimamente maturo) siamo costretti a contrapporre il moderno consolidato al moderno inconsueto. Questo anche perché gli occidentali credono che esista un'origine grezza, poi una salita verso l'ideale massimo e poi la decandenza ed empiricamente sembrerebbe così. Ma entro questo schema ossessivo occidentale cosa troviamo? Che un moderno diventa classico e ciò che nega quel moderno ormai classico diventa moderno nel senso deteriore. Si allontana dal consolidato, esplora nuove dimensioni, perde qualcosa, si impoverisce. Potrà durare per sempre questa oscillazione? Solo se siamo dementi come gli occidentali moderni i quali credono nel tempo lineare infinito. Essi credono anche nel progresso infinito ma poi ammettono che la musica "classica" resta insuperata ed è nel passato. Indubbiamente la musica del novecento è stata intenzionalmente la ricerca del brutto, della dissonanza, della dissoluzione e tutto l'occidente è votato verso questa dissoluzione. Le forme musicali sono solo il simbolo di quelle sociali che oggi vengono corrose. Dissoluzione e fluidità... C'è evoluzione? Nella musica? Gli esseri umani o quel che ne resta, respirano, mangiano, bevono, defecano e hanno bisogno di musica e proveranno emozioni con quella moderna, o almeno un tipo di emozione che il "classico" non può più restituire, perché il classico era moderno e faceva effetto sui moderni di ieri. Però non banalizzerei concludendo che ci sarà sempre questa dialettica. Il tempo non è lineare, l'occidente non è immortale. Finirà anche l'occidente moderno e le sue preoccupazioni. Ovviamente l'occidente moderno è convinto che le istanze che hanno portato ad esso sono vere e quindi riemergeranno sempre. Lasciamolo sognare. Si sveglierà non essendo più e non riuscirà a ritrovarsi, per dirla poeticamente. Possiamo però dire che tanto il detrattore della novità che il sostenitore della stessa, agiscono in analisi, ossia a cose fatte. La musica si è manifestata ed ha cominciato a fare effetto.E' un mistero. La ricetta è sempre un'analisi ma l'analisi è sterile, non sa creare nuova bellezza, nuova emozione. La sintesi è oltre l'analisi, è la creazione, il portare alla luce qualcosa che non c'è o non si vede ne si sente. Magari è da qualche parte. L'analisi critica e elenca gli errori, li individua. La critica favorevole elenca razionalimente il perché il nuovo funziona. In realtà è un'illusione, perché la critica e analisi di ogni "seconda pratica" opera a giochi fatti. La creazione è già avvenuta, la sintesi è imprevedibile. Non è fatta a tavolino, per quanto consapevole sia l'autore. C'è una dimensione essenziale che sfugge e sovrasta l'autore stesso o la sua consapevolezza, tecnica ed espressiva. Sarà classica la modernità di Monteverdi, Bach o Mozart, ma questa classicità è stata anch'essa una novità, una sintesi imprevedibile. Cosa fa imporre una creazione oggi? Solo il genio? O l'industria, la pianificazione a partire dall'analisi? E' probabile che la risposta oggi tenderà alla seconda soluzione. Sempre meno sintesi inaspettate ed efficaci e sempre più opere a tavolino, funzionali ad altro, a messaggi ideologici, politici, commerciali. L'apollineo tenderà alla forma e al consueto, al conosciuto, al tranquillizzante; il dionisiaco alla dissoluzione, al viaggio imprevisto, al naugragio. Ma non durerà per sempre, ma solo ciclicamente. Ci sono forme di classicità che non hanno nulla in comune con l'occidente. Nella musica modale indiana convive la forma, la conservazione dei modi e dei tempi, la ritualità e l'improvvisazione, l'imprevisto, la creazione nell'atto del sorgere. L'occidente ha prediletto la creazione una volta per sempre ( ex nihilo ) quella non ciclica, ma definitiva, quella che chiama "capolavoro": Esso viene fissato, scritto e reso immodificabile. L'occidente ha paura della morte, ha paura della cancellazione. Relega l'improvvisazione alla musica folclorica, alle forme minori. Il jazz ha cercato di rimediare ma anch'esso ha dovuto soccombere all'informe, all'ossesisone dissolutiva che compensa la tendenza altrettanto abnorme alla conservazione, al timore della morte. Avete paura della morte? Andiamo verso la morte e chiamiamo questo vita. E' il motto dei moderni o di certa avanguardia. La malattia occidentale, che crede che la musica classica ( cioè moderna ) sia la vettà assoluta dell'arte umana di tutti i tempi, porterà alla dissoluzione della stessa occidentalità. E' solo questione di tempo, tempo ciclico naturalmente. Nel frattempo i ragazzini si emozioneranno con l'arte commerciale di oggi o con l'ipertecnicismo dei talenti "classici" siano essi attivi sul repertorio di sinfonico e classico che su quello metal. I contenuti svaniscono, il vuoto e la tecnica prendono il sopravvento ma non avevano ragione gli artusiani ne i monteverdiani, che schiferebbero il presente entrambi, magari per ragioni addotte differenti. No, la ragione non ce l'ha nessuno. E' che l'uomo si annoia, forse perché ignora cose importanti, non sappiamo dire quali ma se già in paradiso si annoiava allora non era paradiso per lui. L'uomo è portatore di un infinito? Ma crede di srotolarlo nello spazio e nel tempo e fallisce. Se lo schema è : arcaico, classico ed ellenistico o meglio, origine bruta, civiltà e decadimento, allora qualcuno godrà musicalmente e non solo, anche nella più miserabile decandenza, non perché tutto è relativo, ma perché in tempi di miseria e perdita, sempre si ha comunque bisogno di un simulacro. Ciò detto, l'occidente ha delle caratteristiche elencate che lo rendono destinato a questa tragicomica parabola.
La più lunga supercazzola di sempre
🤦♀️
E' interessante ma decisamente troppo per la media degli utenti del tubo. Perle ai porci.
Solo che per quanto riguarda la musica moderna di oggi OGGI possiamo dire veramente che senza dubbio fa schifo.
Condivido appieno!
Bisogna vedere che si intende per musica.
@@alessandrocaboni5882 Musica per giovani, tipo trap, rap, roba con voce auto tune o Sanremo, mi fanno schifo! Sono un vecchio, dicono...
Bello e brutto sono opposizioni qualitative che non hanno sovente altro fondamento che il gusto. Ed il gusto dice che cosa piace, ma non sa motivarne il perché. Sulla musica moderna, rispetto a quella colta dei secoli andati, mi limito ad osservare quanto segue:
a) dissolvimento di tutte le forme e conseguente impoverimento formale;
b) predominio assoluto della "forma" canzonetta: strofa+ refrain;
c) trivializzazione, nel senso di fruizione da parte di masse che si accostano alla "musica" come una sorta di allucinogeno funzionale alla messa in stand by delle facoltà razionali e allo scatenamento degl'impulsi più bassi che si traducono in movimenti sfrenati, cui, con abuso lessicale, si suole dare il nome di "danza".
Personalmente sono contro il cattivo gusto, contro la snaturalizzazzione della voce,contro lo stile globalista che impone mediocrità, l'eccesso per il piacere dell'eccesso,la scarsità di contenuti ed il puro esibizionismo fine a se stesso, quello che vedo attualmente.
Il problema è che noi viviamo un mondo globalista e mediocre, quindi la musica semplicemente riflette questi aspetti. Esistono delle mosche bianche nel panorama musicale contemporaneo, il fatto che quasi mai riescano a guadagnarsi il successo lo dimostra.
@@francescoanastasio2021 pienamente d'accordo
Alle orecchie di noi contemporanei sia Palestrina che Monteverdi sono sempre considerati "prima pratica". Complimenti, sei davvero bravo 🙂
La musica è morta a partire dagli anni '80...un repentino declino che ci ha portato al nulla odierno rappresentato da Trap e fandonie simili. Questa si chiama involuzione.
La verità è che c'è musica bella e musica brutta. Vero è che ci vogliono anni per affinare un orecchio. Vero è anche che al giorno d'oggi ci sono dei suoni che non possiamo considerare come musica. Menti non educate e disturbate ascoltano cose inascoltabili
Dipende da cosa intendiamo per musica moderna!!!! La musica è anche ritmo e il jazz ne è il compimento più puro! La dissonanza totale della musica seriale è rumore e caos o puro alto compromesso fra libertà totale dei suoni e estrema rigorosa geometria? Che dire per esempio del concerto per violino di Berg? Anche gli ultimi quartetti di Beethoven vennero considerati rumorosi dagli ascoltatori di bocca buona. Il problema è la diseducazione musicale di oggi che si rispecchia nella standardizzazione dei pensieri, nella semplificazione manichea delle opinioni che disgraziatamente caratterizzano l'occidente contemporaneo.
Io sarò diplomatico perché se per Prima pratica Artusi intendeva compositori del calibro di Palestrina o di Lasso e per Seconda pratica Monteverdi e Caccini è dura scegliere! Dove cadi,cadi bene lo stesso. 🤷♂️
Musica moderna? Solo l'inquinamento acustico ambientale, salvo rarissime eccezioni
Sei un Grande divulgatore Francesco... grazie
Spieghi in maniera così chiara e accattivante che pure una persona inesperta come me non può che rimanere incantata. Continua sempre così.
Ciao Francesco, ho 19 anni e faccio il conservatorio. Ti seguo da qualche anno e i tuoi video sono sempre molto interessanti. Grande!!
09:15 Questa frase è veritiera soprattutto per il modo in cui funziona il nostro cervello, ovvero detesta il cambiamento, in questa storia il nuovo si è rivelato meglio del vecchio, ma non è saggio traslare ed applicare questo principio in modo universale; come è errato pregiudicare la novità come negativa e corrotta, altrettanto sconsiderato è il contrario, solitamente è il tempo che filtra i preconcetti da quelle che sono le valutazioni più "oggettive"
Francesco buon giorno , dovresti fare un video sull’elenco delle musiche più iconiche del barocco italiano e dei loro compositori ! Grazie e complimenti !
D'accordo con quello che dici..... le novità a volte cozzano con la tradizione o con il " si è sempre fatto così" però certa roba è inascoltabile e poverissima di contenuti
Bravissimo Francesco! E grazie per questi stupendi documentari ,colti,fruibili e piacevoli,nonche' utilissimi per esperti e non.
Senza Monteverdi non avremmo la musica moderna ... Né l'overture per come le intendiamo adesso. Concetti come Barocco e tema musicale sono estremamente connessi con Monteverdi e si manifestano chiaramente nell'Orfeo, che giustamente hai messo in sottofondo 🙂
Una volta conversando con un mio amico torinese, estremamente colto in campo di opere liriche e musica classica, sulle rappresentazioni moderne con balli moderni che non riusciva ad apprezzare. Gli feci notare che anche uno come Monteverdi se non avesse reso possibile l'impensabile oggi saremmo ancora nell'età della pietra musicale...
@salvatoredeluca401
immagino tu intenda "non avremMo" (all'inizio del commento), no ?
Ciao Francesco mi sono iscritta e mi fa piacere dirti che adoro i tuoi video, così densi di informazioni tecniche che non capisco perché non sono musicista 😅..ma mi affascini totalmente.Grazie Grazie Grazie .
Ciao Francesco mi chiamo enea, questo è il video più bello che tu abbia potuto fare specialmente con un titolo strabiliante! Ed è tutto vero! Sono d’accordissimo con te! Mi riferisco alla musica di oggi o a quella che chiamano musica, la musica moderna fa schifo! Se oggi Artusi fosse vivo, Eliminerebbe tutti i rapper con la mitragliatrice e farebbe bene! Questa di oggi non è Musica è solo M. La musica, non si fa schiacciando il bottone di una tastiera elettronica che fa tutto da sola, ma si fa con anni e anni di studio! , E noi lo sappiamo! Si fa anche Con sentimento! Cosa che al giorno d’oggi non esiste più! Quei ragazzi giovani che si trovano davanti ad un arrangiatore schiacciano il pulsante e fa tutto lui, e poi esclamano io so suonare! A me non fanno ridere fanno incazzare! Io poi sono non vedente ho dovuto fare il triplo della fatica per studiare il pianoforte perché voi guardate con gli occhi e suonate con le due mani, quelli come me invece devono imparare una mano alla volta e riuscire a metterle insieme completamente a memoria! E non è una cosa da poco! i giovani di oggi se gli chiedi che cos’è il do non te lo sanno neanche spiegare! Comunque alla fine di tutta questa chiacchierata hai ragione la musica moderna fa schifo!
Ciao Enea, guarda che io dico tutto l'opposto nel video eh
Carissimo Enea,tu hai detto la sacrosanta verità,che a pochi piace. perchè troppi ignoranti nel mondo della musica ,ma anche al di fuori del mondo musicale.La gente compra la merda perchè solo quella riesce a capire. Ci siamo capiti. Ciao Enea.
😊 eh....immaginavo che questo video avrebbe scatenato una diatriba senza precedenti!
Anche se hai esposto perfettamente la questione!
Bravo il mio folletto! 💙
Sempre livelli altissimi TOP e grazie per la condivisione
Buongiorno Francesco!
Però devo dire che le critiche dell'Artusi non sono...astruse...ma anzi circostanziate.
In tal senso a mio parere è necessario per la ricerca artistica e per la prima e seconda pratica che ci sia un dialogo anche severo ma consapevole.
Appunto Monteverdi anche grazie alle invettive dell'Artusi ha potuto essere più chiaro.
Piuttosto ed è quello che credo intenda dire tu e nel caso sono totalmente d'accordo con te è che se un giusto dialogo è indispensabile diventa invece sgradevole quando una delle due parti vuole surclassare l'altra.
Detto ciò da parte via vado in visibilio sia quando ascolto la prima pratica di Palestrina e sia quando ascolto la seconda pratica di Monteverdi ed adoro allo stesso modo entrambi.
Insomma tu poi sei la persona giusta per indicarci la...terza pratica ;)
..mi sono iscritto al canale ma detto questo mi rifiuterò sempre di considerare il "rap" o il "trap" delle forme di musica di qualsivoglia pratica...basta vedere le facce e le posture di coloro che praticano e esibiscono questi conati sonori che di musicale non hanno alcunché
Spieghi davvero molto bene! Hai spiegato Erik Satie? Sarebbe interessante vedere come spiegheresti i comportamenti "discutibili"😂
Meraviglioso! Grazie!
BRAVO FRANCESCO!!!Molto bravo!!!Tutto spiegato molto bene❤.Suggerisco x tutti i tuoi lettori la visione dell ORFEO di C.MONTEVERDI fatta dal quel gigante della musica che è JORDI SAVALL vera summa teologica dell arte di MONTEVERDI!!!(Savall entra x dirigere con il camicione nero e sembra la reicarnazione del MONTEVERDI a servizio dei Gonzaga!!!
Secondo me vale il detto de gustibus, video ben documentato e piacevole, molto raro in italia. Mi sono iscritto comunque. Il tuo video mi ricorda la disputa verso la metà de 1600 con il libro the principle of practical musick di simpson christofer, che cercò di risolvere il problemi dei curch modes medievali in cui ogni compositore li concepiva a modo proprio. Simpson diede inizio alla musica tonale con solo scala maggiore e minore, se ho ben capito.
Ciao, ammetto di essere troppo ignorante in musica per capire la questione delle dissonanze, a me Monteverdi è sempre sembrato come il canto degli Angeli😅
Bisogna ragionare con le orecchie del tempo. Prima di Monteverdi, certi passaggi aspri (a fini espressivi) non erano mai stati usati se non in modo cauto e ben nascosto nella polifonia (intreccio delle voci). Le nostre orecchie sono abituate a ben altro, quindi poco ci accorgiamo delle dissonanze di Monteverdi ma, per l'epoca, è stato un po' come il Rock negli anni '50.
Questa è sempre una delle storie più belle. Al di là di Artusi/Monteverdi, la ricorrente lamentela è squisita. Comunque va riconosciuto che almeno Artusi provò ad argomentare sul pezzo, prendendo esempi concreti. Qualche anno più tardi, nel 1640, Pietro della Valle scriverà un'altra famosa lettera a Guidiccioni esternando il contrario, ovvero che è la musica moderna ad essere superiore a quella passata. Molto bella anche quella!
Ti seguo da sempre, ma qua abbiamo toccato vette altissime...e ti ringrazio per aver dato voce al mio pensiero e a quello di molti altri.
Caro Francesco, bel video! Trattasi comunque di musica colta.
Adoro i tuoi video, ogni volta interessanti e ben fatti. Continua così :)
Video spettacolare! Grazie mille💗
Prima e seconda pratica ok, ma con lo stesso intervallo di tempo siamo passati da Wagner a Nino D'Angelo......altro che settime non preparate
Vabbè uno scriveva musica colta, l'altro musica leggera
Magari Nino D'Angelo! Oggi ci sono i trapper!
Nino di muoveva sulla sesta napoletana e, riuscendo a stupirmi vista l'immagine che ne avevo, ha scritto anche bei pezzi... Una la cantò a Sanremo... Poi bella la sua colonna sonora del film "Tano da morire"...
Il mio commento non era tanto per dire " come abbiamo fatto a finire così "....ma in che modo assurdo la musica ha viaggiato dall' 800 a oggi..... cosa scriverebbe oggi Artusi
@@salvatorefortunato4692 Solo che oggi avrebbe ragione 😂
Parlando di musica, molta gente non distingue tra la musica classica ( o d'arte o colta, che dir si voglia) e quella popolare o leggera e pensa che quella di Bach, Mozart, Beethoven sia la musica del passato e quella leggera, consumistica sia quella di oggi, mentre si tratta di filoni diversi: anche in passato esisteva quella popolare così come oggi, accanto a quella leggera continua il filone d'arte. Quindi non è vero che la musica moderna sia uno schifo se si allude a quella colta (un solo esempio: Arvo Paert); quella consumistica invece lo è davvero: rumore, contenuti banali, sguaiataggini ecc.. Eppure quest'ultima è quella che va per la maggiore anche perché si tratta ormai di un'industria che fa circolare molti soldi.
Sei un grande! E sei perfettamente sul pezzo, direi. Se tutto il discorso di queste dissonanze (prendo per mia semplicità il primo esempio che hai riportato) si immagina non fosse dovuto ad una semplice 'moda' o gusto musicale dell' autore o del suo tempo, ma fosse una pratica di cultura musicale imposta, allora si capisce meravigliosamente il perché Monteverdi metta la dissonanza, nel tuo primo esempio, proprio sulla parola 'crudeltà'! Il giochino che regge, al fondo, un'operazione condotta scientemente a far decadere la bellezza di un genere sta proprio nel far intervenire la critica successivamente, nel rilevare proprio ciò che sembra essere non appropriato ad una forma espressiva bella. In questo modo, retrospettivamente, si dà ragione proprio alla critica! E non si valuta assolutamente lo sforzo bello e superiore dell' artista, costretto ad esprimere la propria musica, in precedenza, secondo i canoni culturali imposti (erano tutti musicisti di corte, adesso abbiamo il problema opposto, ossia che tutti fanno quel che più gli pare, è un aspetto anche peggiore di decadenza...). Hai capito, caro buon Francesco, come si conduce la musica, come tutte le altre nobili arti, ad una sicura decadenza, nel tempo, come proprio adesso si sta osservando? È un metodo impositivo e culturale all' origine, che verte anche su pochi aspetti, sembrerebbe, anche di iniziale poco rilievo, tuttavia l' amplificazione del dopo attraverso la critica nel merito di quelli, sancisce un gusto che è la successiva base da cui parte un altro modo per farla decadere ancora di più... Metodo un po'... Mafioso, forse? Mimetizzato benissimo, tra l' altro! Chi mai si accorgerebbe di simili particolari, che sono eseguiti con molto tempo a disposizione e lucida visione di dove questo processo, complessivamente, debba andare a finire?
Nel secondo caso invece che hai riportato si delinea il modo con cui gli artisti, per difendersi, sono obbligati a fare le cose: esprimono in modo rafforzato questo dover fare, quello cioè secondo le mode anche in origine imposte, utilizzando dei riferimenti precisi che sono a loro disposizione, cioè possibili rimandi che, alla maniera di buoni collegamenti di altri loro lavori o extra/iper testuali o di altra natura, diano la possibilità di creare un diverso modo di intendere l' origine di un atteggiamento da loro stessi tenuto, certamente per intendere il quale serve maggior raffinatezza, per meglio far capire, per dare ad intendere, per sottintendere, per fare in modo che qualcuno, con buon orecchio, capisca come vanno le cose... Cioè: "Ma capisci, senza che te lo debba dire chiaramente?" . È la reazione, rafforzata, più sintetica, più intelligente senza dubbio dell' artista! Che altro sennò? Alla quale però, sfortunatamente, possono arrivare solo in pochi, pochissimi addirittura...
NON È NEMMENO UNA COINCIDENZA CHE L' ALTRO ARTUSI, QUELLO DELLE RICETTE DELLA NONNA IN CUCINA, ANNI OTTOCENTO, SPACCIATO COME L' AUTORE DEL PRIMO LIBRO DI CRITICA GASTRONOMICA, SIA STATO RESO CELEBERRIMO SUCCESSIVAMENTE. LO SCOPO ERA COPRIRE IL NOME DEL PRIMO, E LE CONNESSE VICENDE BEN PIÙ IMPORTANTI E DECISIVE PER COMPRENDERE QUESTI CORSI E RICORSI STORICI MISCHIANDOLE A minchionate FATTE IN ZONA COTTURA, per quanto buone...
Comunque ammetto la mia ignoranza, finora conoscevo solo l' Artusi critico culinario...
Molto interessante osservare come la contrapposizione fra prassi compositiva/esecutiva vecchia e nuova sia costante e ricorrente tanto nella storia della musica quanto in quella delle altre arti
in effetti a guardar bene sono stati criticati ma anche ascoltati i "vecchi innovatori", come lo sono oggi i "nuovi innovatori", anzi oggi forse li si critica molto ma li si osanna ancora di più, quindi questa dicotomia in fondo in fondo non esiste. Non solo a pensarci bene oggi stravincono i "nuovi" in quanto la musica considerata classica è di fatto scomparsa, quindi molto criticati si, è vero, ma premiatissimi.
Molto istruttivo.
Due osservazioni da profano:
Non che Gesualdo fosse orecchiabilissimo.
Comunque le critiche alle novità dotate di buone idee sono stantie, oggi invece ai ragazzi vendono sciocchezze prive di idee nascondendo la musica che idee ne ha...
Ad oggi, le case discografiche hanno prodotto un evidente impoverimento formale, i musicisti "famosi" sono spinti da un marketing ossessivo e sono sovente ignoranti in contrappunto ed armonia. Oltretutto, lo Zeitgest delle "magnifiche sorti e progressive" spinge gli individui odierni alla fallacia ad novitatem, in particolare nella forma della Chronological Snobbery. In questo quadro, siamo davvero sicuri di poter traslare ad oggi ciò che avveniva all'epoca di Artusi? Chissà cosa ne pensano Fedez o Annalisa dell'utilizzo delle dissonanze...
Si. La musica moderna non è musica: è casino. Fastidioso anche
Se intendi dopo gli anni 70, in confronto ad oggi, sono d'accordissimo con te.
Ma è già finito? Avrei visto volentieri almeno un altra mezz'ora 😂
Ci sono gli altri video ;) ua-cam.com/play/PLfOj4BqJk4V_QCspvThvK5nxGXZQ8m_Ht.html&si=bxVxAluEyTx7_8uf
Infatti subito dopo ho guardato quello dei madrigali ^-^. Davvero affascinante, e un ottimo approfondimento di quello che sto studiando a storia della musica.
Non avrei problemi a gustare video ben più lunghi da questo canale e su certi argomenti!
Per un attimo ho pensato che parlassi della trap in questo video, XD comunque bel video Franz.
Ecco la frase chiave che spiega tutto: "il più grande autore del suo tempo (del suo tempo)". E ciò prescinde dalla bellezza o bontà che dir si voglia che può avere un valore sia oggettivo ma anche e soprattutto soggettivo.
Complimenti per il suo lavoro. Si narra che anche Armstrong, sentendo suonare Charlie Parker si scandalizzò!
La musica moderna non è brutta, molto peggio, è semplice.
Fosse 'semplice' come quella di Mozart, saremmo a posto 😢
si ma non estenderei questo concetto alla musica pop di oggi perche è veramente vuota. Non è una questione di trasgressione, è fatta proprio a tavolino...sono tutte uguali fatte per un unico mercato.
E non trasmettono nulla,durano quel che durano e poi????
Che meraviglia! Grazie di ❤️
A quei tempi, non lontano dalla città dell’ Artusi, un principe sposato in seconde nozze componeva madrigali più problematici rispetto a quelli del Cremonese.
A Ferrara?
Sì !!
Mi aspettavo che si prendesse in ballo anche Gesualdo da Venosa che in fatto di dissonanze e asprezze musicali non era secondo a nessuno.
@paoloberti, anche la musica di Monteverdi, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin era disprezzata dai loro contemporanei !
Ma quando mai 😂
Poro Artusi....sarà che ho mangiato pane e Monteverdi per una ventina d'anni
Grande
👏👏👏👏👏👏
Francesco, perché non pensi a un video dove tratti nello specifico la "storia" delle dissonanze con esempi pratici/sonori?
ciao visto che amo la musica come te potresti aiutarmi e dirmi come guarire dalla distonia.
Perfecto!
Rimpiangere I bei vecchi tempi è non solo una moda ricorrente, ma un vero e proprio stato emotivo archetipale impossibile da estinguere nell'animo umano. Che poi, arrivare a capire che riproporre per decenni gli stessi stilemi musicali sia la morte del piacere e del gusto, è un'impresa...
Non c'è bisogno neanche di dirlo
Io ti seguo con passione ed è ovvio che la migliore musica è quella antica classica sinfonica polifonica
Insomma prima c'erano i geni oggi grandi ultimi maestri direttori
Poi sarà la fine
C’è qualche playlist per ascoltare musica del ‘500 e del ‘600? Non saprei da dove cominciare
Sul mio canale trovi una playlist che si chiama rinascimento o qualcosa del genere, e una che si chiama barocco etc
@@FrancescoDiFortunato grazie!
Aspetta però intendevo proprio delle raccolte di brani musicali
A me piacciono entrambe: sia la prima che la seconda pratica.
Sei un grande 😂😂😂
Bella analisi ... Ma il paragone con la musica pop attuale non regge ...
Evitiamo di fare la figura dello spocchioso Artusi ogni volta che diciamo che la musica di oggi fa schifo. Vediamo di andare oltre la trap, che è un po' il mainstream di media e di massa. Perché ci sono molte altre cose, interessanti, notevoli, belle. Proviamo a ascoltare Daniela Pes, Enrico Falbo, Massimo Silverio, giusto per fare i primi nomi che mi vengono in mente. Ricordiamoci come ci davano fastidio i "vecchi" quando sputavano sentenze sui Rolling Stones o sui Led Zeppelin, che a noi piacevano tanto. C'è musica brutta ovunque e musica bellissima ovunque, in ogni tempo, in ogni luogo.
Ormai do il mio like ancor prima di vedere il video..mi fido
bravo bravissimo.
Nel caso di Boulez si parla di terza o quarta pratica...😂
I'm looking for English comment...
grazie
Il primo diss della storia musicale
"hai miei tempi la musica era più bella"Cit. Gilgamesh
❤
"la musica contemporanea mi butta giù"
Effettivamente la musica moderna e' inferiore ed e' semplice provarlo perche' non produce emozioni non innalza lo spirito non da' allegria non commuove non edifica ma al contrario ti deprime e peggio ancora ti causa l'otite.
Riguardo alla diatriba, se la musica moderna sia peggiore di quella antica, io sono del parere che la musica europea comincio a finire a inizio novecento con la prima guerra mondiale e gli influssi da musiche appartenenti ad altre culture.
Ok phasho
@@paolovitale84 ma cosa c‘entra? Sai leggere!?
@@m.p.2234 se per te le influenze di altre culture sono una cosa negativa, ho una brutta notizia per te...
@@paolovitale84 dove ho scritto che sono negative!? Semplicemente hanno creato una cultura musicale estranea da quella che si è sviluppata in Europa in più di 2000 anni. Perciò tenendone conto, alcune musiche moderne sono meglio di quelle antiche et vice versa, ma comparare lady Gaga a Händel, è come comparare Mercurio a Plutone: due mondi differenti.
Se tu ci vedi della negatività in questo pensiero, son cavoli tuoi.
E io che speravo in una lode a Ruggero dei timidi...invece, tutti palati fini.
Grazie.
Grazie a te ;)
Sto spammando i tuoi video con i miei amici del conservatorio come se non ci fosse un dopodomani
Ti ringrazio moltissimo
E quale mùsica moderna parla lei?😊
Ma la musica non la muschio con la politica che non ha niente a che fare
Qui non è questione di rimpiangere i vecchi tempi o vecchi compositori,ma la questione di oggi è che molti,troppi non hanno o hanno pochissima conoscenza musicale,ossia poco preparati e quindi il risultato di ciò che tirano fuori è rumore,non musica. E' ovvio che poi bisogna avere una mente e un orecchio aperto ad accogliere composizioni o generi nuovi è moderni o anche più avanti nel tempo,ma a condizione che ci sia la musica e non quatto cocomeri a posto delle note,come troppo spesso troviamo. Siamo in un'epoca dove musicisti compositori del calibro di Ezio Bosso non vengano minimamente prese in considerazione come meriterebbero,mentre dei veri cani che per strumento suonano la grattugia per formaggio,ragliano al posto di cantare,sono invece considerati chi sa chi,mentre son solo palloni gonfiati dalle case di produzione. Sia chiaro che mi permetto di fare questa considerazione in quanto io stesso sono musicista. Il video però è molto interessante al di là della spazzatura che si trova in giro. E questa è una realtà,che molti artisti validi e di nome affermano. Io comunque sto dalla parte della musica,quella vera e di valore!
Finalmente qualcuno che è d’accordo con me e che mi ha capito fino in fondo! Viva la bottega dei sogni! E adesso, bottega dei sogni, vorrei citare un altro argomento che non c’entra con questo ma comunque è in qualche modo attinente. Ora c’è la moda degli youtuber che anziché metterci la faccia sanno parlare l’intelligenza artificiale o la sintesi vocale che schifo! Non sai nemmeno se le cose che dice la sintesi vocale sono vere!
@@SuperEnea Caro amico mio l'ho detto nel commento precedente. Qui ormai parlano,cantano e suonano cani e porci. Ma quando si arriva a questi punti,le tonnellate di immondizia dal quale siamo contornati è inevitabile. Ma alla gente piace cosi,meglio essere ignoranti e cretini che fare un po di fatica a imparare a capire cos'è di valore e cosa non lo è. Il male del secolo non è l'ignoranza,ma la superbia. Concordo in tutto con te. A presto e tante buone e belle cose. (il mio nome è Fulvio) Resta cosi come sei,autentico e non cambiare per nulla al mondo. A presto.
@@SuperEneain merito alla diffusione della AI, ormai non è più possibile distinguere il vero dal falso, almeno online... Pensa quando si inizierà a far tradurre, e in realtà hanno già iniziato - almeno con gli articoli, i libri agli algoritmi...
Ormai appena noto una stranezza o una incongruenza sintattica capisco che c'è di mezzo l'artificiale... Tra un po' sarà impossibile distinguere... E le IA mentono a tutto spiano perché quando non sanno, INVENTANO.
E sono usate anche in campo musicale.
Io al momento mi tengo ben stretti quei libri e spartiti cartacei acquistati fin qui. Ciò che verrà... non avrà più la mia fiducia (sono paranoica, lo so, ma che ce pozzo fa'?)!
qualunquismo puro, l'arte è forma non rumore
La musica moderna??? Se per musica moderna si intende quella che sta IMPERANDO oggigiorno......ci vuole VERAMENTE del coraggio a definirla tale!!!!!!! ABOMINEVOLE è il termine più carino che posso affibbiargli!!!!!!!!! Ma comunque....BUONA MUSICA c'è n'è ancora OGGI!!!!!!! Basta andarla a...cercare scavare nei meandri sotterranei....!!!!!!!
Artusi eddai !!🤣🤣🤣🏐🏐
A 17 anni ero komunista e ascoltavo Guccini e i cccp e leggevo Fromm.
A 55 sono liberale, ascolto Bach e Jarrett e leggo D'Annunzio e franzen.
Come dire.... L'evoluzione 😅