Interessante veramente. Per quella che la mia esperienza (in particolare quando facevo agonismo amatoriale, mi ci sono applicato parecchio nella pedalata rotonda. Ho sempre cercato di muovere la caviglia per quanto più possibile. In effetti poi però mi rendevo conto, osservando i professionisti in TV quando inquadrati di lato, che non muovono poi tanto la caviglia.
Che senso ha farli pedalare agli stessi watt? 200w per un amatore potrebbe significare ad essere in Z4 mentre per un prof è in piena Z1....un amatore a 300w potrebbe essere in Z6...un prof in Z3. Dovrebbero essere confrontati sulla stessa fascia di allenamento no? Z2 per tutti...Z3 per tutti...Z4 per tutti. Ognuno con i propri watt.
La tua è un’osservazione corretta. Generalmente negli studi scientifici si predilige mantenere costante la potenza per poter confrontare più facilmente i risultati eliminando una variabile, ma anche la tua proposta ha senso, in quanto sarebbe costante la potenza relativa (in funzione del “motore” del singolo ciclista). Alcuni studi utilizzano questo protocollo di lavoro, impostando la potenza ad una certa percentuale del VO2max di ogni singolo ciclista, ma purtroppo non è questo il caso. Sarebbe interessante poter confrontare i risultati dei due studi e, detto sinceramente, anche io mi aspetto di poter trovare alcune differenze... 😉 Ottima osservazione! 👍
Io ero un corridore da 30.000 km l'anno. Ho passato due inverni ad allenarmi con il 42x17 e poi 42x16 a scatto fisso percorrendo quasi 2000km così. Sono arrivato ad avere una pedalata così "rotonda" da mulinare a quasi 160 rpm senza saltellare troppo... L'allenamento si è tradotto poi in un'aumentata velocità sviluppata a parità di rapporto e numero di pedalate al minuto. Anche in salita. Ho sfruttato il mio motore al massimo di quanto la natura mi abbia concesso. Vam massima 1450, VO2 a 80, hr 36 a riposo, 170 soglia aerobica, 195 massima. Per andare oltre ci sarebbe voluta la chimica. No grazie.
visto il gran contenuto tecnico nei tuoi video....sarrebbe di gran ayuto se si potessero tradurre in inglese (con i titoli sotto), per molte persone che non capiscono l italiano...auguri...saluti da caracas
Ciao Alfio, mi fa piacere sapere di avere gente che mi segue da Caracas! 😃 Ti ringrazio per l'idea, la prenderò in considerazione per i prossimi video. Devo informarmi dal punto di vista tecnico creare i sottotitoli in diverse lingue e quanto tempo mi occuperebbe, ma potrebbe essere utile in effetti. 👍
Tra un amatore agonista da circuito ( da gran fondo lascia stare) e un professionista, praticamente li paragono i primi a gli juniorer Dunque ci sono almeno 4 categorie di differenza. Inutile sondaggio
Allenarsi con lo scatto fisso aiuta tantissimo per avere una pedalata rotonda 😁💪😉 anche perché è davvero difficile macinare più di 8/9 mila all'anno se si lavora duramente, famiglia svago e altro😬
Hai ragione Davide, ma queste differenze sono state riscontrata anche ad intensità più basse, quando anche un amatore "va a passeggio". Certo sarebbe interessante uno studio in cui l'intensità dello sforzo fosse proporzionale al VO2Max, ma purtroppo in questo articolo i ricercatori avevano scelto un altro tipo di approccio.
Interessante veramente. Per quella che la mia esperienza (in particolare quando facevo agonismo amatoriale, mi ci sono applicato parecchio nella pedalata rotonda. Ho sempre cercato di muovere la caviglia per quanto più possibile. In effetti poi però mi rendevo conto, osservando i professionisti in TV quando inquadrati di lato, che non muovono poi tanto la caviglia.
Che senso ha farli pedalare agli stessi watt? 200w per un amatore potrebbe significare ad essere in Z4 mentre per un prof è in piena Z1....un amatore a 300w potrebbe essere in Z6...un prof in Z3. Dovrebbero essere confrontati sulla stessa fascia di allenamento no? Z2 per tutti...Z3 per tutti...Z4 per tutti. Ognuno con i propri watt.
La tua è un’osservazione corretta. Generalmente negli studi scientifici si predilige mantenere costante la potenza per poter confrontare più facilmente i risultati eliminando una variabile, ma anche la tua proposta ha senso, in quanto sarebbe costante la potenza relativa (in funzione del “motore” del singolo ciclista). Alcuni studi utilizzano questo protocollo di lavoro, impostando la potenza ad una certa percentuale del VO2max di ogni singolo ciclista, ma purtroppo non è questo il caso. Sarebbe interessante poter confrontare i risultati dei due studi e, detto sinceramente, anche io mi aspetto di poter trovare alcune differenze... 😉 Ottima osservazione! 👍
Ottima spiegazione e video
Grazie, Vito! 😊
Sei sempre preparatissimo!!! Complimenti davvero per il canale!!!
Grazie mille, Daniele! 😊👍
Sto seguendo alla lettera i tuoi consigli, grazie
Fammi sapere come ti trovi... 😉👍
@@FisioDynamicTV assolutamente, ma già tecnicamente, se si pensa alla tua spiegazione, si capisce subito che funzionerà sicuramente 💪🚴
Io ero un corridore da 30.000 km l'anno. Ho passato due inverni ad allenarmi con il 42x17 e poi 42x16 a scatto fisso percorrendo quasi 2000km così. Sono arrivato ad avere una pedalata così "rotonda" da mulinare a quasi 160 rpm senza saltellare troppo... L'allenamento si è tradotto poi in un'aumentata velocità sviluppata a parità di rapporto e numero di pedalate al minuto. Anche in salita. Ho sfruttato il mio motore al massimo di quanto la natura mi abbia concesso. Vam massima 1450, VO2 a 80, hr 36 a riposo, 170 soglia aerobica, 195 massima. Per andare oltre ci sarebbe voluta la chimica. No grazie.
Complimenti! Sia per i numeri che per le scelte che hai fatto. 👍
@@FisioDynamicTV 👍 la vita è una sola. Rischiare la salute o fare la fine di Di Luca o Armstrong anche no...
visto il gran contenuto tecnico nei tuoi video....sarrebbe di gran ayuto se si potessero tradurre in inglese (con i titoli sotto), per molte persone che non capiscono l italiano...auguri...saluti da caracas
Ciao Alfio, mi fa piacere sapere di avere gente che mi segue da Caracas! 😃 Ti ringrazio per l'idea, la prenderò in considerazione per i prossimi video. Devo informarmi dal punto di vista tecnico creare i sottotitoli in diverse lingue e quanto tempo mi occuperebbe, ma potrebbe essere utile in effetti. 👍
Molto interessante
Tra un amatore agonista da circuito ( da gran fondo lascia stare) e un professionista, praticamente li paragono i primi a gli juniorer
Dunque ci sono almeno 4 categorie di differenza.
Inutile sondaggio
Perché inutile? Comprendere le differenze (anche sostanziali) che intercorrono ti pare inutile?
Bello, bello, bello!!!
Grazie Stefano 😊👍
Allenarsi con lo scatto fisso aiuta tantissimo per avere una pedalata rotonda 😁💪😉 anche perché è davvero difficile macinare più di 8/9 mila all'anno se si lavora duramente, famiglia svago e altro😬
viedo molto interessante, ma di gruppi ne farei 4, i cicloamatori, i dilettanti, i professionisti ed i Chirs Foome
😆
Mi sembra una boiata, la pedalata é condizionata dall'intensità dello sforzo, a 300W un amatore medio é al limite, un pro passeggia...
Hai ragione Davide, ma queste differenze sono state riscontrata anche ad intensità più basse, quando anche un amatore "va a passeggio". Certo sarebbe interessante uno studio in cui l'intensità dello sforzo fosse proporzionale al VO2Max, ma purtroppo in questo articolo i ricercatori avevano scelto un altro tipo di approccio.
Non é possibile che i professionisti spingendo meglio col polpaccio muovano di più la caviglia?
No, la differenza è minima e non è dovuta ad una maggiore attivazione dei muscoli del polpaccio.