Mio padre era era nato nel 1913, era un Orfano di Guerra quindi fu coccolato dal Regime in quanto figlio di un Eroe Caduto, si arruolò volontario in marina e fu aggregato alla Colonna Starace per raggiungere il Lago Tana. Su tutti gli alberi che incontrarono, durante il lungo viaggio, erano impiccati grappoli di Etiopi, si imbatterono anche in un cantiere della Gondrand, che stava costruendo un strada: tutti gli operai, più di cento, disarmati, si erano difesi disperatamente, con picconi e badili ma, erano stati massacrati. ma, la cosa peggiore è che, poco lontano, stazionava una compagnia di Camice Nere con la consegna di proteggere il cantiere e gli operai ma, non intervenne. Per farla breve, mio padre partì Fascista per L'A.O.I. e ritornò in Patria, ANTIFASCISTA convinto e, nel 1943 si unì alla Resistenza.
Questa serie, insieme a quella che ha pubblicato l'ottimo Parabellum, dà un quadro completo e preciso sulle "presunte" "cose buone", fatte dal regime fascista, in terra africana. Grazie a te Gioele ed anche a Mirko Campochiari, per l'impegno che avete messo, nel far conoscere la verità, su un capitolo oscuro della nostra storia. Sono molti i libri pubblicati sull'argomento; però dà da pensare il fatto che, "Italiani brava gente", sia ciò che le persone continuano a credere.
@@giuseppezagheni9479 Grazie carissimo, nelle vecchie pillole di questa serie, ho indicato alcuni titoli di libri, se ti possono interessare ( ora non ricordo se li ho consigliati a te...😂)❤❤❤
Il nonno era stato in Etiopia nel 1937 come autista civile della Gondrand e ha fatto tantissime foto del paesaggio, dei nativi e... di alcuni massacri (che nascondeva a noi bambini). Poi foto di mezzi italiani distrutti in agguati o durante la guerra (parecchi per altro), o caduti o fatti rovesciare dai dirupi per sbloccare la strada in caso di guasto. Diceva che la guerriglia era sempre forte tanto che lui era armato. Raccontò tantissimi aneddoti sull'Etiopia e sulle sue personali peripezie Per altro era un fervente comunista e quando raccontava dei successi dei guerriglieri si compiaceva alquanto. Prima era stato contadino ed era stato licenziato per uno sciopero dei braccianti. Suo fratello era emigrato in Francia per non piegarsi al regime e tornò solo dopo la guerra.
Tra le poche cose che mio padre mi ha raccontato della sua partecipazione, come Fante dell'esercito, il fatto che, prima di essere rimpatriati a fine maggio del 36, fu offerto a tutti di rimanere come coloni. Mi diceva che, fin dove poteva vedere lui, nessuno volle rimanere. A quel tempo un bracciante, in Sicilia, guadagnava dalle 5 alle 7 lire al giorno. Gli offrivano 14 lire e, se richiamavano moglie o fidanzate anche 21, ma praticamente nessuno accettò. Le differenze culturali, mi diceva erano trppe. Esempio: i locali vivevano nei tuculli che erano semplici capanne di paglia e non avevano nessuna ambizione di lavorare di più per accumulare ricchezza. Infine, a quel tempo, almeno nel nostro territorio, c'erano delle persone che, pagate in denaro o in generi alimentari, piangevano i morti degli altri per accrescere la sensazione di dolore che colpiva quella casa. In Africa invece al funerale cantavano e ballavano e invitavano anche loro a unirsi ai canti e balli chissà per quale convinzione.
Nella convinzione che la morte non è vista come fine di tutto ma un nuovo inizio. Inizio nella Gloria Divina. La mancanza di ambizione di lavorare di più per accumulare ricchezza sicuramente, per me, sta nella vanità di accumulare ricchezze che lasci qui quando la vita lo rendi al Creatore: meglio coltivare affetti e amicizie.
Negli stessi anni Italo Balbo porto' in un giorno 20,000 coloni in Libia nel 1938, ma lui costrui' loro una completa nuova vita, decine di villaggi, la via Balbia,tutto nuovo di zecca, nei villaggi ogni famiglia aveva un terreno gia' dissodato, una casa, le sementi e gli animali,poteva iniziare subito lanuova vita, non come bracciante povero Italiano del Sud o del Nord-Est povero dell'Italia, ma come agricoltore privato padrone del terreno. Naturalmente come tutte le belle fiabe, nel 1970 tutto e' finito ed i nipoti dei coloni hanno lasciato la Libia senza un soldo esattamente come i loro nonni e le loro nonne erano arrivati.
@@ericarbib4183 Quelle case erano fatte di legno compensato e le hanno costruite anche in Etiopia . Quelli che sono rientrati dalla Libia nel 69/70 sono stati assunti dallo stato .
Io sono nato a Tripoli nel 1947 ed ho lasciato la Libia nel Maggio 1967. Durante tutti questi hanni avevamo visitato varie concessioni in villaggi Italiani in Libia, nessuna casa era fatta di legno compensato, erano case vere in muratura, chiese, scuole, strade ecc. Gli Italiani che sono stati sbattuti fuori dalla Libia nel 1970 in meno di un mese sono ritornati in Italia come i loro nonni avevano lasciato l'Italia, senza un soldo, tutti i loro conti in banca sono stati sequestrati. Non so chi e' stato assunto dallo stato Italiano, quelli che io conosco(e sono molti, abbiamo vari siti nel Facebook internazionale si sono dovuti rifare una vita da soli. Non so quanti anni ha lei, lei conosce le persone che hanno lasciato la Libia , oppure ne ha solo sentito parlare. Noi siamo tutti profughi.
@@ericarbib4183 Non so quello che è capitato a lei io so che mio cognato che lavorava i Libia ,e si trovava li durante il colpo di stato è stato assunto dalla e n i perché era stato cacciato Libia ,mi ricordo che hai tempi venne fatta una legge in proposito .Per quanto riguardo le case ha ragione lei in Libia non erano come quelle in Etiopia io riporto quanto scritto nel libro Aspettando Corto di Hugo Pratt.
"Addis Abeba..città di neri dove per mesi non si vide più un nero " citazione di un commentatore del tempo. Una giornalista inglese presente"era dal genocidio degli armeni che non si vedeva una cosa del genere". Era solo l'inizio
L'inizio di cosa? Ma che c'entra il genocidio? Guarda che non esisteva una "soluzione finale alla questione etiope" ma operazioni di grande polizia coloniale, brutali e violente quanto vogliamo, ma mai un progetto di sterminio dei nativi, anzi con l'arrivo del duca d'Aosta l'idea era quella di coinvolgere il più possibile i notabili etiopi nel governo, per quanto possibile. Poi se uno ha bisogno di inventare cose per validare le proprie opinioni allora va bene tutto. Anche meno cacchiate per favore.
Il mio bisnonno combatté in Etiopia nelle ultime fasi della guerra e fino alla fine del 1936. Dopodiché venne portato in Eritrea, poco fuori Asmara, come guarnigione per eventuali insurrezioni nell'Eritrea. Mi ha raccontato di come la situazione fosse terribile per il nostro esercito. Erano costretti, i suoi amici che invece erano rimasti in Etiopia, a combattere regolarmente contro gli Etiopi che non volevano arrendersi. All'inizio del 1938 venne ferito ad una gamba dopo un piccolo scontro vicino all'attuale confine tra Eritrea ed Etiopia. Quindi venne portato al porto di Asmara e da lì torno indietro in Italia. Poi, purtroppo, è iniziata la guerra e allora è tornato sul campo di battaglia durante l'iniziale e deludente operazione italiana sulle Alpi contro la Francia negli ultimi giorni di guerra, quando ormai i tedeschi erano già a Parigi, e dopodiché combatté in Jugoslavia, prima di tornarsene a casa alla fine del 1941.
Gioele potresti concludere la serie con una pillola sull architettura italiana lasciata nelle colonie, specialmentecin eritrea dove asmara sembra essere una piccola città italiana anni 60
Ciao Gioele, grazie, puntata un po amara ,ma necessaria . Penso che tutte le potenze coloniali siano piene di scheletri negli armadi . Un grande amico portoghese , combatte in Angola negli anni settanta, e le sue storie sono altrettanto amare . Nessuno e innocente , il colonialismo e un atto di violenza . A peggiorare le cose per noi fu la fretta , dovevamo fare in fretta . Corremmo cosi tanto , che riuscimmo a partecipare al crepuscolo dell era coloniale . Ultimi ad arrivare , secondi a partire , I tedeschi ci precedettero nell andarsene . Ma anche per I "liberatori" dell Etiopia ( quei simpaticoni con I pantaloni corti e la bacchetta sotto le ascelle ) non tardo molto il turno di mollare la presa . Ciao grazie di nuovo .
@@roccopolimena5207 ,si , intendevo dire che tolsero il disturbo anche da molti altri posti . Buona notizia per gli etiopi , un po meno per gli eritrei , che semplicemente cambiarono padrone , diventando una colonia etiope , infatti tagliatisi I capelli gli etiopi dimenticarono velocemente cosa significa essere conquistati .Ma questi sono dettagli che ai " liberatori " non interessavano .Eravamo andati in Africa per aiutarli a controllare il mar rosso , ma poi essendo stati bambini cattivi ci avevano cacciati via . Tutti I colonialismi furono ingiusti e crudeli , tutti fecero del male , noi lo facemmo in maniera concentrata per motivi di tempo .
@@ulpiotraiano3374 già, ora gli italiani dovevano avere il ruolo di pacificatori...gli italiani arrivarono fuori tempo massimo, oltretutto contro uno stato facente parte della società delle nazioni! Guerra che prosciugo' le casse dello stato senza far guadagnare nulla di nulla, né economicamente né strategicamente. Un vero fallimento, come d'altronde gran parte fu fallimentario il fascismo.
@@roccopolimena5207 e vero , non ho molto da aggiungere . Io parlavo degli inglesi , che non andarono a liberare nessuno . Purtroppo guardandoci in giro per il mondo ,anche oggi non e che le cose siano cambiate molto .
Sono abbastanza stagionato da sapere che le storie edificanti vanno sempre prese con le molle , e che c'è sempre un lato oscuro in ognuna di queste. Ma mi ha sempre colpito il fatto che, sebbene gli Etiopi potessero e possano essere feroci in guerra come chiunque altro, almeno da quanto mi risulta, dopo la sconfitta italiana del 1941 la gran parte della popolazione e dei resistenti etiopi, nonostante tutti gli orrori subiti, si uniformò disciplinatamente all'appello del 5 maggio si Haile Selassié a non vendicarsi degli italiani. Scrisse Alberto Imperiali, un italiano residente ad Addis Abeba la cui famiglia aveva aiutato la resistenza etiope: "Quello che aveva detto Haile Selassié fu eseguito da tutti quanti. Nessuno può raccontarmi che un etiope ha dato uno schiaffo a un italiano perché non è vero".
Da quanto ho letto da fonti britanniche, quando l'armata Britannica ha conquistato Addis Abeba ha dovuto usare molteforze per prevenire gli Etiopici dal massacrare la popolazione civile Italiana.
Va anche detto che Haile Salassie era una sorta di Meiji della Storia Etiope, dato che era tra i principali promulgatori della modernità dello stato feudale etiopico.
Purtroppo, quando gli Italiani conquistarono l'etiopia, esisteva ancora la schiavitu' , le esecuzioni pubbliche e la vendita di persone. @@princekopa9142
Grazie Gioele, ma non c'era bisogno: come ti ho già detto in passato, alcuni degli argomenti più recenti sono motivo di discussione anche esternamente al canale e sono sicuramente più interessanti rispetto al campionato di calcio, o alla politica. Riguardo alle differenti interpretazioni, viviamo vite talmente diverse, in contesti così distanti (non solo geograficamente) tra loro, che sarebbe strano il contrario! 😂 A proposito dei protagonisti delle vicende trattate nella pillola, vorrei aggiungere alcune considerazioni personali su due di loro: Amedeo di Savoia duca d'Aosta e Pietro Maletti. Nonostante alcune scelte deprecabili (secondo i valori contemporanei), ho sempre ammirato le capacità di leadership del primo, nonché l'onestà con cui ha affrontato le proprie responsabilità: in alcune edizioni dell'epoca, che mio nonno usava commentare scarabocchiando le pagine con i suoi appunti, non ho mai trovato un giudizio negativo, né aneddoti che ne mettessero in ombra la figura di militare. Per quanto concerne Maletti invece, devo dire di aver provato un sottile senso di piacere (naturalmente è un eufemismo, ndr) ogni qualvolta hanno deciso di rimuovere il suo nome dallo stradario o qualche targa a lui intitolata (anche prima di aver letto Angelo Del Boca): non ho mai sopportato le carriere politico-militari come la sua ed ho sempre avuto una pessima idea di simili personaggi, non ultimo suo figlio Gianadelio, che ora stanno cercando di rivalutare, invece di considerarlo un traditore della patria al servizio di una classe politica corrotta.
Serie molto interessante! Mio padre mi ha raccontato che mio nonno ha combattuto la guerra d'Etiopia, sotto comando da Graziani! Purtroppo io ero troppo piccolo per parlare con il nonno di questi eventi e tra l'altro aveva già la demenza senile, per rendermi conto di ciò! Quello che so è che molti italiani erano assoldati perché dovevano trovare modo per sfamarsi! Una eredità della guerra d'Etiopia è l'accisa sul carburante che stiamo pagando ora!
In effetti l'addizionale alla benzina per la guerra in Etiopia, come le altre addizionali, è stata "fiscalizzata". Che significa questa parola in burocratese? La traduco con le parole di una celebre canzone napoletana: "chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto".
Il Boia di Debra Libanos fu il Generale Maletti... Uno dei fedelissimi di Graziani, e come il suo "maestro" Fu un uomo tanto feroce quanto poco imtelligente.
Mi immagino che anche il novello Vannacci avrebbe gusto a sterminare quelli che lui definisce di tratti somatici non italici o anche i disabili. Visto la sua ammirazione per quello che definisce lo statista del fascismo.
@@stefu60 Sono due cose diverse, il colonialismo va negli altri paesi per prelevare le risorse o creare un mercato esclusivo. L'emigrazione, invece, avviene perché nel proprio paese non c'è prospettiva di vita migliore o non è vivibile. Pensa ai nostri emigranti di fine '800 o inizio '900.
Siamo stati dei gran figli di buona donna anche noi come gli altri. Ora siamo buoni. Se l'ENI viene cacciata via dai turchi, se i pescherecci italiani vengono "attaccati", se la Guarda Costiera "speronata" ecc. noi non reagiamo. Finalmente abbiamo capito come si sta al mondo. Il nostro San Francesco sarebbe orgoglioso della nostra collettività. :o)
Pillola davvero illuminante soprattutto contro il luogo comune di ITALIANI BRAVA GENTE, e quello de IL FASCISMO HA FATTO ANCHE COSE BUONE. Suggerirei una pillola dedicata solo ai crimini commessi dagli italiani nelle colonie e nei territori occupati durante la seconda guerra mondiale, uscendo cosi dallo stereotipo comunemente condiviso dell'italiano buono.
Una trentina di anni fa ho potuto conoscere g.m sottufficiale meccanico della regia aeronautica. Mi ricordo quando mi raccontò quando vide i primi morti da bombardamento con armi chimiche.
Ci fu spazio per una risata anche dentro la tragedia.prigioniero in Kenya nello stesso campo dove c'erano altri personaggi blasonati ,una sera fecero una veglia funebre per un giovane aviere morto di malattia . Erano dentro ad una tenda al lume di candela ,con il cadavere sopra ad un tavolaccio con le mani giunte con tanto di rosario. Ad un certo il cadavere emise una rumorosa fuoriuscita d'aria spalancando le braccia lasciando cadere il rosario. Tutti sparirono in una frazione di secondo...
Ciao Gioele.. ottima pillola.. ma è triste vedere come noi italiani di 90 anni fa, ci fossimo comportati così atrocemente da occupanti . Quanta crudeltà
Ascoltando questa pillola mi viene in mente il comportamento di Leopoldo del Belgio in quello che oggi si chiama Repubblica Democratica del Congo ma gli italiani non avevano le capacità dei belgi e fortunatamente i loro massacri furono molto minori.
Spesso si associa il Belgio ai massacri di Leopoldo. Per precisione, va detto che lo Stato belga non aveva autorità sul Congo mentre Leopoldo II faceva le sue porcherie. Leopoldo per controllare il Congo si appoggiava a feccia proveniente da tutta Europa, oltre che su capotribù africani. Il Belgio inteso come Stato acquisì giurisdizione sul paese solo per porre fine alle violenze di Leopoldo, non prima.
Il Belgio in quanto tale c'entrava poco, il Congo era considerato possedimento privato del Re del Belgio (in pratica una gigantesca ONG-stato) all'amministrazione privata del "Libero Stato" parteciparono funzionari, missionari, soldati e ufficiali da tutta Europa, Italia inclusa, impiegati del Re del Belgio. Gli europei, troppo pochi per controllare il gigantesco territorio, selezionarono le tribù più feroci, spesso cannibali come gli zappo zap, le armarono, le organizzarono, le spostarono e le resero la milizia sanguinaria del "Libero Stato" con cui opprimere le tribù più pacifiche, purtroppo i bambini con le mani tagliate sono solo la punta dell'Iceberg delle orribili violenze. Nuove tribù vennero create, altre scomparvero e il Congo attraversò un periodo forzato di etnogenesi.
@@aleale6277 A quei tempi il re diceva lo stato sono io, copiarono il buon re Luigi XIV e comunque gli aguzzini fecero ciò che Leopoldo ordinava. Comunque qualcuno si trovò senza mani né piedi.
@@laBibliotecadiAlessandria Verissimo per fortuna, ma le schifezze erano già state fatte. Credo che solo i giapponesi in estremo Oriente abbiano fatto peggio.
Bello anche questo servizio...e come hai detto tu è vero secondo me se ci sono delle Immagini di strage...di stragi fatte anche dai nostri militari si dovrebbero farli vedere...nel loro limite magari non chiarisco che non vuole essere assolutamente una Critica contro i nostri Soldati!!...solo Rispetto e onore x quello che an fatto e soprattutto anche loro au subito di Tutte e migliaia di morti x la nostra Italia!!....però quando ci sono queste documentari sulle Guerre....ma tutti ne non solo voi...anche altri che ne ho visti molto...e tutti le immagini delle Bruttezze fatte dai altri eserciti fanno vedere anche le immagini Degli Orrori che facevano su di noi come su altri eserciti!!!....appunto non ho mai capita questa cosa anche perché come fanno orrore quelle di immagini non penso che ci scalandiremmo anche x quelle!!!!....Perché la Guerra è la cosa più Infamante che c'è .....e tralasciando credo forse l'olocausto che....devi essere calcolata una cosa a parte tutti gli eserciti anno avuto Morti..an fatto barbarie più o meno allo stesso modo...costretti ovviamente da La Infame GUERRA....quindi non capisco il perché non far vedere anche le nostre immagini...che magari risultano anche meno frequenti a confronto di altri eserciti!!! Bravo adesso vado a cercarmi.um altra tua Storia!!!👍👍🙋
Ciao Gioele, sono uno studente di liceo classico dell'ultimo anno e ti seguo ormai da molto tempo. Ovviamente essendo all'ultimo anno, sto scegliendo la facoltà che dovrò fare ci sono due opzioni, una delle quali medicina. Visto che tu hai fatto medicina volevo chiederti che esperienza hai avuto prima durante e dopo l'università e se consiglieresti questa facoltà P.s. so che non c'entra con questo video, che adesso vedrò, però una risposta mi aiuterebbe moltissimo, grazie!
Mi rimane difficile contestualizzare certi eventi storici in quanto credo che gli uomini di ogni tempo fossero ben presenti e coscienti alle loro violenze, altrimenti non le avrebbero commesse, considerando anche,che spesso, furono ordinate da menti preparate.Detto ciò,mentre cerco di comprendere il passato resto basito riguardo certi nostalgici del presente e non mi riferisco solo al periodo fascista.... ovviamente....il dolore e gli errori di certi regimi e di certi uomini sono a conoscenza di tutti... considerando le possibilità di informarci che oggi abbiamo...volerle ignorarle non fa altro che approvarle....
La serie è veramente buona .Molto meno l'avventura italiana i Africa Orientale, Se nella prima fase della colonizzazione emerge l'ignoranza e l'impreparazione ,nella seconda fase emerge la stupidità abissale le ferocia del fascismo e del nazionalismo fine a sé stesso
Noi italiani abbiamo rimosso il ricordo delle stragi fatte dai nostri nonni in Libia ed Etiopia. Chi se ne ricorda più? Non così però libici ed etiopi, assieme ai greci, che di noi conservano il (pessimo) ricordo.
Veramente? Sono passati 77 anni dalla fine della seconda guerra mondiale! Sai? Ancora più tempo dalla Guerra d'Etiopia invece. Cosa servirebbe rimuginarci sopra? Sono d'accordo sul parlarci, come su tutti gli argomenti storici, ma vergognarsi ancora oggi nel 2022, quando cose del genere succedono ancora oggi in Ucraina ed in Medio Oriente, credo quello sia più importante, rispetto a parlare dei nostri nonni/padri, non bisogna dimenticare ma manco discutere di solo quello.
Te credi che gli americani/tedeschi che hanno fatto crimini di guerra in Italia nel 44/45 stiano ancora a pensarci o ad essere spiacenti? O i sovietici nel post guerra? No, di quello si è cancellato il ricordo, come di gran parte dei crimini di guerra alleati, di cui non ne parla quasi nessuno
Mi dispiace per le 1000 morti..ma l'ostilità di pochi è ricaduta sulla morte di molti.. comunque l'Italia ha creato infrastrutture, città, dighe, ferrovie, strade industrie e scolarizzazione ..Ma molti sono state le vittime per mano di francesi e inglesi con milioni di vittime a causa del colonialismo scellerato che tutt'ora c'è...Oggi etiopi ed eritrei ricordano con affetto quello che l'Italia ha fatto X loro
@@laBibliotecadiAlessandria ti consiglio di vedere un bel documentario su Etiopia ed eritrea ..e ciò che hanno ereditato dagli italiani..E non mi sembra che esprimono odio o avversità contro di noi .quella è stata una brutta pagina di storia come lo furono per noi Austria e Francia, ma non per questo abbiamo un odio ..poi la memoria ci fa ricordare eventi tristi ma anche positivi che ci hanno lasciato e che custodiamo.. Grazie
interesante; peccato che al contributo alla resistenza etiope dato da italiani antifascisti sia stato datao solo un piccolo trafiletto sotto una foto. Qui a Scandiicci (F)) abbiamo un cippo dedicato a Barontini, livornese, comnattente in spagna, in etiopia e in tanti altri posti. Gente di altra pasta
@@laBibliotecadiAlessandria premetto che non sono un cultore si storia, le mie conoscenze vengono da libri che mi è sanitato di leggere, approfondimenti su materiale on line ecc. Di Barontini ad esempio so e esiste una biografia curata dalla figlia, ma non la ho mai ricercata, . Qualcosa si trova on line (google Ilio Barontini ( www.google.com/search?q=barontini+etiopia&rlz=1C1RXQR_itIT1045IT1045&oq=baront&gs_lcrp=EgZjaHJvbWUqCAgAEEUYJxg7MggIABBFGCcYOzIGCAEQRRg5MgcIAhAAGIAEMhAIAxAuGK8BGMcBGIAEGI4FMg0IBBAuGK8BGMcBGIAEMgcIBRAuGIAEMgcIBhAAGIAEMgcIBxAuGIAEMg0ICBAuGK8BGMcBGIAEMgcICRAAGIAEqAIIsAIB&sourceid=chrome&ie=UTF-8#ip=1 ) , Tra l'aktro viene citato anche un altro italiano che ha collaborato con Barontini; A barontini ofni anno a Livorno è dedicata la 'coppa ILio Barontini, 15 giugno 2024)
Mi sfugge quando essere antifascisti in Italia si diventato un demerito. La nostra repubblica lo è. Ma, detto questo, sono curioso di sapere cosa ci sia di sbagliato nel video
@@laBibliotecadiAlessandria ti segnalo che essere antifascista, cioè sparare senza se e senza ma contro il periodo fascista, non vuol dire fare storia, al più storiografia copiata di qua e di là
leggendo i commenti è palese la totale ignoranza del contesto storico,si analizza il passato con gli usi e costumi di oggi,un pô come quando nel medioevo gli uomini sposavano le bambine di 13 anni. E’ una dimostrazione di scarsa intelligenza e ottusità visto che usi e costumi cambiano con il tempo,tra 100 anni alcune cose normali attualmente saranno oscene in futuro
Quindi, se si vuole giustificare le stragi di innocenti con " ai tempi si usava così ", è ancora più giustificato ciò che gli sloveni ci fecero quando ci ributtarono fuori.. anche perché noi in Slovenia fin dagli anni 20 ne facemmo di tutti i colori...
@@massimocallegari4898 Beh se vogliamo essere intelletualmente onesti dovremmo dire che gli sloveni hanno aiutato gli austriaci a perseguitare e cancellare gli italiani in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia dal 1848 in poi in misura addirittura più pervasiva e aggressiva dei fascisti e se proprio vogliamo essere pignoli e fare la punta agli stronzi e andere indietro fino alle palle di Noè gli slavi invasero le terre latine 1400 anni fa.
Filorusso, neofascista, ammiratore di Ratko Mladic e del regime di Milosevic, neghi la Storia... Che dire? Scommetto che sei pure convinto che la terra sia piatta
Mio padre era era nato nel 1913, era un Orfano di Guerra quindi fu coccolato dal Regime in quanto figlio di un Eroe Caduto, si arruolò volontario in marina e fu aggregato alla Colonna Starace per raggiungere il Lago Tana. Su tutti gli alberi che incontrarono, durante il lungo viaggio, erano impiccati grappoli di Etiopi, si imbatterono anche in un cantiere della Gondrand, che stava costruendo un strada: tutti gli operai, più di cento, disarmati, si erano difesi disperatamente, con picconi e badili ma, erano stati massacrati. ma, la cosa peggiore è che, poco lontano, stazionava una compagnia di Camice Nere con la consegna di proteggere il cantiere e gli operai ma, non intervenne. Per farla breve, mio padre partì Fascista per L'A.O.I. e ritornò in Patria, ANTIFASCISTA convinto e, nel 1943 si unì alla Resistenza.
Questa serie, insieme a quella che ha pubblicato l'ottimo Parabellum, dà un quadro completo e preciso sulle "presunte" "cose buone", fatte dal regime fascista, in terra africana. Grazie a te Gioele ed anche a Mirko Campochiari, per l'impegno che avete messo, nel far conoscere la verità, su un capitolo oscuro della nostra storia. Sono molti i libri pubblicati sull'argomento; però dà da pensare il fatto che, "Italiani brava gente", sia ciò che le persone continuano a credere.
👌👍 🏴☠️
@@giuseppezagheni9479 Ciao carissimo Giuseppe ❤
Condivido parola per parola. Grazie
@@antonellaromano Ciao Antonella finalmente posso scrivere, bello il tuo commento 🙋♂️
@@giuseppezagheni9479 Grazie carissimo, nelle vecchie pillole di questa serie, ho indicato alcuni titoli di libri, se ti possono interessare ( ora non ricordo se li ho consigliati a te...😂)❤❤❤
Una serie di video questi sulla guerra coloniale interessantissima ma soprattutto educativa. Bravissimo Gioele
Grazie!
Purtroppo "italiani bravi gente " è stato solo un comodo mito autoassolutorio per non fare i conti con noi stessi. E oggi vediamo i risultati
Leggiti "italiani brava gente" di Del Boca, vedrai che quadretto...
Tristemente vero
Il nonno era stato in Etiopia nel 1937 come autista civile della Gondrand e ha fatto tantissime foto del paesaggio, dei nativi e... di alcuni massacri (che nascondeva a noi bambini). Poi foto di mezzi italiani distrutti in agguati o durante la guerra (parecchi per altro), o caduti o fatti rovesciare dai dirupi per sbloccare la strada in caso di guasto. Diceva che la guerriglia era sempre forte tanto che lui era armato. Raccontò tantissimi aneddoti sull'Etiopia e sulle sue personali peripezie
Per altro era un fervente comunista e quando raccontava dei successi dei guerriglieri si compiaceva alquanto. Prima era stato contadino ed era stato licenziato per uno sciopero dei braccianti. Suo fratello era emigrato in Francia per non piegarsi al regime e tornò solo dopo la guerra.
Grazie di averne condiviso la storia
Comunque complimenti, perché stai facendo un enorme servizio pubblico: di queste cose non parla mai nessuno
Grazie!
Tra le poche cose che mio padre mi ha raccontato della sua partecipazione, come Fante dell'esercito, il fatto che, prima di essere rimpatriati a fine maggio del 36, fu offerto a tutti di rimanere come coloni. Mi diceva che, fin dove poteva vedere lui, nessuno volle rimanere. A quel tempo un bracciante, in Sicilia, guadagnava dalle 5 alle 7 lire al giorno. Gli offrivano 14 lire e, se richiamavano moglie o fidanzate anche 21, ma praticamente nessuno accettò. Le differenze culturali, mi diceva erano trppe. Esempio: i locali vivevano nei tuculli che erano semplici capanne di paglia e non avevano nessuna ambizione di lavorare di più per accumulare ricchezza. Infine, a quel tempo, almeno nel nostro territorio, c'erano delle persone che, pagate in denaro o in generi alimentari, piangevano i morti degli altri per accrescere la sensazione di dolore che colpiva quella casa. In Africa invece al funerale cantavano e ballavano e invitavano anche loro a unirsi ai canti e balli chissà per quale convinzione.
Nella convinzione che la morte non è vista come fine di tutto ma un nuovo inizio. Inizio nella Gloria Divina.
La mancanza di ambizione di lavorare di più per accumulare ricchezza sicuramente, per me, sta nella vanità di accumulare ricchezze che lasci qui quando la vita lo rendi al Creatore: meglio coltivare affetti e amicizie.
Negli stessi anni Italo Balbo porto' in un giorno 20,000 coloni in Libia nel 1938, ma lui costrui'
loro una completa nuova vita, decine di villaggi, la via Balbia,tutto nuovo di zecca, nei villaggi
ogni famiglia aveva un terreno gia' dissodato, una casa, le sementi e gli animali,poteva iniziare subito lanuova vita, non come bracciante povero Italiano del Sud o del Nord-Est
povero dell'Italia, ma come agricoltore privato padrone del terreno. Naturalmente come
tutte le belle fiabe, nel 1970 tutto e' finito ed i nipoti dei coloni hanno lasciato la Libia
senza un soldo esattamente come i loro nonni e le loro nonne erano arrivati.
@@ericarbib4183 Quelle case erano fatte di legno compensato e le hanno costruite anche in Etiopia .
Quelli che sono rientrati dalla Libia nel 69/70 sono stati assunti dallo stato .
Io sono nato a Tripoli nel 1947 ed ho lasciato la Libia nel Maggio 1967. Durante tutti questi hanni avevamo visitato varie concessioni in villaggi Italiani in Libia, nessuna casa era fatta di legno compensato, erano case vere in muratura, chiese, scuole,
strade ecc. Gli Italiani che sono stati sbattuti fuori dalla Libia nel 1970 in meno di un
mese sono ritornati in Italia come i loro nonni avevano lasciato l'Italia, senza un soldo,
tutti i loro conti in banca sono stati sequestrati. Non so chi e' stato assunto dallo stato
Italiano, quelli che io conosco(e sono molti, abbiamo vari siti nel Facebook
internazionale si sono dovuti rifare una vita da soli. Non so quanti anni ha lei, lei conosce le persone che hanno lasciato la Libia , oppure ne ha solo sentito parlare.
Noi siamo tutti profughi.
@@ericarbib4183 Non so quello che è capitato a lei io so che mio cognato che lavorava i Libia ,e si trovava li durante il colpo di stato è stato assunto dalla e n i perché era stato cacciato Libia ,mi ricordo che hai tempi venne fatta una legge in proposito .Per quanto riguardo le case ha ragione lei in Libia non erano come quelle in Etiopia io riporto quanto scritto nel libro
Aspettando Corto di Hugo Pratt.
"Addis Abeba..città di neri dove per mesi non si vide più un nero " citazione di un commentatore del tempo. Una giornalista inglese presente"era dal genocidio degli armeni che non si vedeva una cosa del genere". Era solo l'inizio
Ah be allora, se lo dicono i buoni e non imperialisti e colonialisti democratici inglesi sarà da crederci ahahahahahaha, ma va là
L'inizio di cosa? Ma che c'entra il genocidio?
Guarda che non esisteva una "soluzione finale alla questione etiope" ma operazioni di grande polizia coloniale, brutali e violente quanto vogliamo, ma mai un progetto di sterminio dei nativi, anzi con l'arrivo del duca d'Aosta l'idea era quella di coinvolgere il più possibile i notabili etiopi nel governo, per quanto possibile.
Poi se uno ha bisogno di inventare cose per validare le proprie opinioni allora va bene tutto.
Anche meno cacchiate per favore.
Il mio bisnonno combatté in Etiopia nelle ultime fasi della guerra e fino alla fine del 1936. Dopodiché venne portato in Eritrea, poco fuori Asmara, come guarnigione per eventuali insurrezioni nell'Eritrea. Mi ha raccontato di come la situazione fosse terribile per il nostro esercito. Erano costretti, i suoi amici che invece erano rimasti in Etiopia, a combattere regolarmente contro gli Etiopi che non volevano arrendersi. All'inizio del 1938 venne ferito ad una gamba dopo un piccolo scontro vicino all'attuale confine tra Eritrea ed Etiopia. Quindi venne portato al porto di Asmara e da lì torno indietro in Italia. Poi, purtroppo, è iniziata la guerra e allora è tornato sul campo di battaglia durante l'iniziale e deludente operazione italiana sulle Alpi contro la Francia negli ultimi giorni di guerra, quando ormai i tedeschi erano già a Parigi, e dopodiché combatté in Jugoslavia, prima di tornarsene a casa alla fine del 1941.
Gioele potresti concludere la serie con una pillola sull architettura italiana lasciata nelle colonie, specialmentecin eritrea dove asmara sembra essere una piccola città italiana anni 60
Sarebbe bello, anche se purtroppo non è tanto il mio mestiere. Se trovo qualcosa volentieri
👍👍
Ottimo contenuto 😊 avevo bisogno di un ripassino Gioele 👋😉
Ciao Gioele, grazie, puntata un po amara ,ma necessaria . Penso che tutte le potenze coloniali siano piene di scheletri negli armadi . Un grande amico portoghese , combatte in Angola negli anni settanta, e le sue storie sono altrettanto amare . Nessuno e innocente , il colonialismo e un atto di violenza . A peggiorare le cose per noi fu la fretta , dovevamo fare in fretta . Corremmo cosi tanto , che riuscimmo a partecipare al crepuscolo dell era coloniale . Ultimi ad arrivare , secondi a partire , I tedeschi ci precedettero nell andarsene . Ma anche per I "liberatori" dell Etiopia ( quei simpaticoni con I pantaloni corti e la bacchetta sotto le ascelle ) non tardo molto il turno di mollare la presa . Ciao grazie di nuovo .
I liberatori dell'Etiopia, appena tornato il legittimo sovrano, tolsero il disturbo.
@@roccopolimena5207 ,si , intendevo dire che tolsero il disturbo anche da molti altri posti . Buona notizia per gli etiopi , un po meno per gli eritrei , che semplicemente cambiarono padrone , diventando una colonia etiope , infatti tagliatisi I capelli gli etiopi dimenticarono velocemente cosa significa essere conquistati .Ma questi sono dettagli che ai " liberatori " non interessavano .Eravamo andati in Africa per aiutarli a controllare il mar rosso , ma poi essendo stati bambini cattivi ci avevano cacciati via . Tutti I colonialismi furono ingiusti e crudeli , tutti fecero del male , noi lo facemmo in maniera concentrata per motivi di tempo .
@@ulpiotraiano3374 già, ora gli italiani dovevano avere il ruolo di pacificatori...gli italiani arrivarono fuori tempo massimo, oltretutto contro uno stato facente parte della società delle nazioni! Guerra che prosciugo' le casse dello stato senza far guadagnare nulla di nulla, né economicamente né strategicamente. Un vero fallimento, come d'altronde gran parte fu fallimentario il fascismo.
@@ulpiotraiano3374 , anche il colonialismo portoghese sarebbe un argomento molto interessante per le pillole 👍
@@roccopolimena5207 e vero , non ho molto da aggiungere . Io parlavo degli inglesi , che non andarono a liberare nessuno . Purtroppo guardandoci in giro per il mondo ,anche oggi non e che le cose siano cambiate molto .
Sono abbastanza stagionato da sapere che le storie edificanti vanno sempre prese con le molle , e che c'è sempre un lato oscuro in ognuna di queste. Ma mi ha sempre colpito il fatto che, sebbene gli Etiopi potessero e possano essere feroci in guerra come chiunque altro, almeno da quanto mi risulta, dopo la sconfitta italiana del 1941 la gran parte della popolazione e dei resistenti etiopi, nonostante tutti gli orrori subiti, si uniformò disciplinatamente all'appello del 5 maggio si Haile Selassié a non vendicarsi degli italiani. Scrisse Alberto Imperiali, un italiano residente ad Addis Abeba la cui famiglia aveva aiutato la resistenza etiope: "Quello che aveva detto Haile Selassié fu eseguito da tutti quanti. Nessuno può raccontarmi che un etiope ha dato uno schiaffo a un italiano perché non è vero".
Da quanto ho letto da fonti britanniche, quando l'armata Britannica ha conquistato Addis Abeba ha dovuto usare molteforze per prevenire gli Etiopici dal massacrare la popolazione
civile Italiana.
@@ericarbib4183 Che ti devo dire... Nel contrasto di fonti rimettiamoci a quelle di Gioele, magari saprà dirci qualcosa in più.
Va anche detto che Haile Salassie era una sorta di Meiji della Storia Etiope, dato che era tra i principali promulgatori della modernità dello stato feudale etiopico.
Purtroppo, quando gli Italiani conquistarono l'etiopia, esisteva ancora la schiavitu' ,
le esecuzioni pubbliche e la vendita di persone. @@princekopa9142
@@ericarbib4183 Infatti parlo del DOPO la Seconda guerra Mondiale.
Li avvennero le principali riforme.
Grazie Gioele, ma non c'era bisogno: come ti ho già detto in passato, alcuni degli argomenti più recenti sono motivo di discussione anche esternamente al canale e sono sicuramente più interessanti rispetto al campionato di calcio, o alla politica.
Riguardo alle differenti interpretazioni, viviamo vite talmente diverse, in contesti così distanti (non solo geograficamente) tra loro, che sarebbe strano il contrario! 😂
A proposito dei protagonisti delle vicende trattate nella pillola, vorrei aggiungere alcune considerazioni personali su due di loro: Amedeo di Savoia duca d'Aosta e Pietro Maletti.
Nonostante alcune scelte deprecabili (secondo i valori contemporanei), ho sempre ammirato le capacità di leadership del primo, nonché l'onestà con cui ha affrontato le proprie responsabilità: in alcune edizioni dell'epoca, che mio nonno usava commentare scarabocchiando le pagine con i suoi appunti, non ho mai trovato un giudizio negativo, né aneddoti che ne mettessero in ombra la figura di militare.
Per quanto concerne Maletti invece, devo dire di aver provato un sottile senso di piacere (naturalmente è un eufemismo, ndr) ogni qualvolta hanno deciso di rimuovere il suo nome dallo stradario o qualche targa a lui intitolata (anche prima di aver letto Angelo Del Boca): non ho mai sopportato le carriere politico-militari come la sua ed ho sempre avuto una pessima idea di simili personaggi, non ultimo suo figlio Gianadelio, che ora stanno cercando di rivalutare, invece di considerarlo un traditore della patria al servizio di una classe politica corrotta.
C'era bisogno eccome invece! Grazie dell'integrazione
Avrei dovuto immaginare che il Maletti tristemente noto per le vicende di Piazza Fontana, fosse parente di quest'altro individuo .
Con la cortina di ferro è stato steso un velo su tante stragi commesse da nazioni diverse.
Fu deciso di coprire ogni cosa per opportunità
grande serie continua cosi, potresti fare una serie sul colonialismo in Africa in generale
Esatto sarebbe bello
Molto bello
Penso di espandere la cosa infatti
Serie molto interessante! Mio padre mi ha raccontato che mio nonno ha combattuto la guerra d'Etiopia, sotto comando da Graziani! Purtroppo io ero troppo piccolo per parlare con il nonno di questi eventi e tra l'altro aveva già la demenza senile, per rendermi conto di ciò! Quello che so è che molti italiani erano assoldati perché dovevano trovare modo per sfamarsi!
Una eredità della guerra d'Etiopia è l'accisa sul carburante che stiamo pagando ora!
In effetti l'addizionale alla benzina per la guerra in Etiopia, come le altre addizionali, è stata "fiscalizzata".
Che significa questa parola in burocratese? La traduco con le parole di una celebre canzone napoletana: "chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto".
Gran bel Documentario. Non sapevo di così tanta crudeltà delle nostre truppe
Il Boia di Debra Libanos fu il Generale Maletti...
Uno dei fedelissimi di Graziani, e come il suo "maestro" Fu un uomo tanto feroce quanto poco imtelligente.
Mi immagino che anche il novello Vannacci avrebbe gusto a sterminare quelli che lui definisce di tratti somatici non italici o anche i disabili. Visto la sua ammirazione per quello che definisce lo statista del fascismo.
Mi fa molto pensare che dopo aver cacciato l'austriaco, si vada ad invadere patrie altrui.
non ce da meravigliarsi se gli africani vogliono venire in Italia
@@stefu60 Sono due cose diverse, il colonialismo va negli altri paesi per prelevare le risorse o creare un mercato esclusivo. L'emigrazione, invece, avviene perché nel proprio paese non c'è prospettiva di vita migliore o non è vivibile. Pensa ai nostri emigranti di fine '800 o inizio '900.
Siamo stati dei gran figli di buona donna anche noi come gli altri. Ora siamo buoni. Se l'ENI viene cacciata via dai turchi, se i pescherecci italiani vengono "attaccati", se la Guarda Costiera "speronata" ecc. noi non reagiamo. Finalmente abbiamo capito come si sta al mondo. Il nostro San Francesco sarebbe orgoglioso della nostra collettività. :o)
Ottima pillola....una domanda,ma alla fine della seconda guerra mondiale i criminali che in Etiopia fecero le stragi furono condannati oppire no?
Manco per le palle
Italiani brava gente, non sia mai che vengano puniti
Che vergogna....
Purtroppo non abbiam fatto nulla contro gli stessi fascisti che fecero stragi in Italia, quindi per l'Etiopia purtroppo non c'è neanche da chiederselo
No. Né Badoglio né Graziani furono puniti.
Pillola davvero illuminante soprattutto contro il luogo comune di ITALIANI BRAVA GENTE, e quello de IL FASCISMO HA FATTO ANCHE COSE BUONE. Suggerirei una pillola dedicata solo ai crimini commessi dagli italiani nelle colonie e nei territori occupati durante la seconda guerra mondiale, uscendo cosi dallo stereotipo comunemente condiviso dell'italiano buono.
C'è una puntata sulle violenze nei Balcani
Una trentina di anni fa ho potuto conoscere g.m sottufficiale meccanico della regia aeronautica. Mi ricordo quando mi raccontò quando vide i primi morti da bombardamento con armi chimiche.
Ci fu spazio per una risata anche dentro la tragedia.prigioniero in Kenya nello stesso campo dove c'erano altri personaggi blasonati ,una sera fecero una veglia funebre per un giovane aviere morto di malattia . Erano dentro ad una tenda al lume di candela ,con il cadavere sopra ad un tavolaccio con le mani giunte con tanto di rosario. Ad un certo il cadavere emise una rumorosa fuoriuscita d'aria spalancando le braccia lasciando cadere il rosario. Tutti sparirono in una frazione di secondo...
Ciao Gioele.. ottima pillola.. ma è triste vedere come noi italiani di 90 anni fa, ci fossimo comportati così atrocemente da occupanti . Quanta crudeltà
La partecipazione entusiasta dei civili all'eccidio di Addis Abeba mi ha sempre colpito.
E adesso certi giovani hanno una nostalgia di quelle cose che non hanno mai vissuto idealizzandole senza conoscere la crudele natura del fascismo.
Ascoltando questa pillola mi viene in mente il comportamento di Leopoldo del Belgio in quello che oggi si chiama Repubblica Democratica del Congo ma gli italiani non avevano le capacità dei belgi e fortunatamente i loro massacri furono molto minori.
Spesso si associa il Belgio ai massacri di Leopoldo. Per precisione, va detto che lo Stato belga non aveva autorità sul Congo mentre Leopoldo II faceva le sue porcherie. Leopoldo per controllare il Congo si appoggiava a feccia proveniente da tutta Europa, oltre che su capotribù africani. Il Belgio inteso come Stato acquisì giurisdizione sul paese solo per porre fine alle violenze di Leopoldo, non prima.
Il Belgio in quanto tale c'entrava poco, il Congo era considerato possedimento privato del Re del Belgio (in pratica una gigantesca ONG-stato) all'amministrazione privata del "Libero Stato" parteciparono funzionari, missionari, soldati e ufficiali da tutta Europa, Italia inclusa, impiegati del Re del Belgio. Gli europei, troppo pochi per controllare il gigantesco territorio, selezionarono le tribù più feroci, spesso cannibali come gli zappo zap, le armarono, le organizzarono, le spostarono e le resero la milizia sanguinaria del "Libero Stato" con cui opprimere le tribù più pacifiche, purtroppo i bambini con le mani tagliate sono solo la punta dell'Iceberg delle orribili violenze. Nuove tribù vennero create, altre scomparvero e il Congo attraversò un periodo forzato di etnogenesi.
@@aleale6277
A quei tempi il re diceva lo stato sono io, copiarono il buon re Luigi XIV e comunque gli aguzzini fecero ciò che Leopoldo ordinava.
Comunque qualcuno si trovò senza mani né piedi.
In effetti, però, le cose cambiarono proprio quando il Belgio ottenne la gestione diretta della colonia
@@laBibliotecadiAlessandria
Verissimo per fortuna, ma le schifezze erano già state fatte.
Credo che solo i giapponesi in estremo Oriente abbiano fatto peggio.
Almeno avessero fatto fuori Graziani in quell'attentato
Probabile che arrivasse qualcosa di peggio
@@aleale6277 probabile che gli avrebbero premiati...erano in molti a non sopportare Graziani!
Già, così non avrebbe sbagliato il rigore nella finale Roma Liverpool...
@@massimopagano1797 🤣
😸😸😸😸
Bello anche questo servizio...e come hai detto tu è vero secondo me se ci sono delle Immagini di strage...di stragi fatte anche dai nostri militari si dovrebbero farli vedere...nel loro limite magari non chiarisco che non vuole essere assolutamente una Critica contro i nostri Soldati!!...solo Rispetto e onore x quello che an fatto e soprattutto anche loro au subito di Tutte e migliaia di morti x la nostra Italia!!....però quando ci sono queste documentari sulle Guerre....ma tutti ne non solo voi...anche altri che ne ho visti molto...e tutti le immagini delle Bruttezze fatte dai altri eserciti fanno vedere anche le immagini Degli Orrori che facevano su di noi come su altri eserciti!!!....appunto non ho mai capita questa cosa anche perché come fanno orrore quelle di immagini non penso che ci scalandiremmo anche x quelle!!!!....Perché la Guerra è la cosa più Infamante che c'è .....e tralasciando credo forse l'olocausto che....devi essere calcolata una cosa a parte tutti gli eserciti anno avuto Morti..an fatto barbarie più o meno allo stesso modo...costretti ovviamente da La Infame GUERRA....quindi non capisco il perché non far vedere anche le nostre immagini...che magari risultano anche meno frequenti a confronto di altri eserciti!!! Bravo adesso vado a cercarmi.um altra tua Storia!!!👍👍🙋
Grazie mille per questa pillola 😊! Che pensi di una serie su Menghistu e ill comunismo africano?
Lo faremo, non su di lui, ma sulla storia post coloniale dell'Etiopia
@@laBibliotecadiAlessandria grazieeee
Per decenni gli italiani si sono raccontati di esser stati dei colonizzatori più "umani" dai cattivi franco-britannici. Italiani brava gente?
Purtroppo
E nessuno venne punito.
No, Graziani rimase tranquillo in Italia come Badoglio
Ciao Gioele, sono uno studente di liceo classico dell'ultimo anno e ti seguo ormai da molto tempo. Ovviamente essendo all'ultimo anno, sto scegliendo la facoltà che dovrò fare ci sono due opzioni, una delle quali medicina. Visto che tu hai fatto medicina volevo chiederti che esperienza hai avuto prima durante e dopo l'università e se consiglieresti questa facoltà
P.s. so che non c'entra con questo video, che adesso vedrò, però una risposta mi aiuterebbe moltissimo, grazie!
Volentieri, posso chiederti di contattarmi magari tramite instagram?
@@laBibliotecadiAlessandria Certo grazie
Mi rimane difficile contestualizzare certi eventi storici in quanto credo che gli uomini di ogni tempo fossero ben presenti e coscienti alle loro violenze, altrimenti non le avrebbero commesse, considerando anche,che spesso, furono ordinate da menti preparate.Detto ciò,mentre cerco di comprendere il passato resto basito riguardo certi nostalgici del presente e non mi riferisco solo al periodo fascista.... ovviamente....il dolore e gli errori di certi regimi e di certi uomini sono a conoscenza di tutti... considerando le possibilità di informarci che oggi abbiamo...volerle ignorarle non fa altro che approvarle....
La serie è veramente buona .Molto meno l'avventura italiana i Africa Orientale, Se nella prima fase della colonizzazione emerge l'ignoranza e l'impreparazione ,nella seconda fase emerge la stupidità abissale le ferocia del fascismo e del nazionalismo fine a sé stesso
Grazie!
Quando la pillola sul Madamato?
Per ora non è in preparazione, anche perché non mi sono capitati libri che ne parlino in maniera esaustiva
Se penso che Lollobrigida ha inaugurato pochi anni fa un monumento a Graziani…..
Però 3000-6000 innocenti passati a miglior vita in sole 48 ore sono è davvero inquietante
In Libia negli anni 30 i morti civili sono stati piu' di 100,000.
@@ericarbib4183 si si lo so benissimo , in alcune zone della Libia 45 % della popolazione andò nei campi di concentramento o morì
La sete di sangue per vendicarsi, un pó come le ss naziste pochi anni dopo. O come i coloni belgi nel Congo.
Grazie!
Noi italiani abbiamo rimosso il ricordo delle stragi fatte dai nostri nonni in Libia ed Etiopia.
Chi se ne ricorda più?
Non così però libici ed etiopi, assieme ai greci, che di noi conservano il (pessimo) ricordo.
veramente i Greci ci considerano come fratelli... mai sentito parlare di "una faccia, una razza"?
@@joedylan9267 sarà pur vero,ma leggi anche cos'è successo nell'abitato di "Domenicon" ,mi scuso se ho scritto male il suddetto nome
Non certo quei greci che abitano vicino ai confini dell'Albania, dove si svolse l'aggressione italiana.
Veramente? Sono passati 77 anni dalla fine della seconda guerra mondiale! Sai? Ancora più tempo dalla Guerra d'Etiopia invece. Cosa servirebbe rimuginarci sopra? Sono d'accordo sul parlarci, come su tutti gli argomenti storici, ma vergognarsi ancora oggi nel 2022, quando cose del genere succedono ancora oggi in Ucraina ed in Medio Oriente, credo quello sia più importante, rispetto a parlare dei nostri nonni/padri, non bisogna dimenticare ma manco discutere di solo quello.
Te credi che gli americani/tedeschi che hanno fatto crimini di guerra in Italia nel 44/45 stiano ancora a pensarci o ad essere spiacenti? O i sovietici nel post guerra? No, di quello si è cancellato il ricordo, come di gran parte dei crimini di guerra alleati, di cui non ne parla quasi nessuno
Ormai è tardi ma una Norimberga italiana dovevamo farla per rispetto per i popoli che abbiamo sottomesso
Che vergogna queste stragi!
Provi a vedere la biografia del generale de Martini personaggio che non si può non conoscere a proposito della conquista dell’Etiopia.
in una foto é scritto stazione in francese perhé? secondo me si tratta del Algeria
No, perché la Addis Abeba - Gibuti fu costruita dai francesi
ok grazie per lnifo non sapevo@@laBibliotecadiAlessandria
Molto interessante
Gioele quando parlerai della Somalia Italiana negli anni 50?
Tra qualche settimana
@@laBibliotecadiAlessandria evvai! Grazie grande capo!
Mi dispiace per le 1000 morti..ma l'ostilità di pochi è ricaduta sulla morte di molti.. comunque l'Italia ha creato infrastrutture, città, dighe, ferrovie, strade industrie e scolarizzazione ..Ma molti sono state le vittime per mano di francesi e inglesi con milioni di vittime a causa del colonialismo scellerato che tutt'ora c'è...Oggi etiopi ed eritrei ricordano con affetto quello che l'Italia ha fatto X loro
Gli etiopi non molto, anzi hanno parecchi monumenti per i massacri perpetrati dagli italiani
@@laBibliotecadiAlessandria ti consiglio di vedere un bel documentario su Etiopia ed eritrea ..e ciò che hanno ereditato dagli italiani..E non mi sembra che esprimono odio o avversità contro di noi .quella è stata una brutta pagina di storia come lo furono per noi Austria e Francia, ma non per questo abbiamo un odio ..poi la memoria ci fa ricordare eventi tristi ma anche positivi che ci hanno lasciato e che custodiamo.. Grazie
Graziani era il Ted Bundy del regime.
non ha alcun senso questo paragone
@@Idolo_ volevi dire analogia... il paragone è un'altra cosa, e qui non c'è nessun paragone.
Più che Ted Bundy a me viene in mente Vlad Draculea
@@metalmikefreeman anche
Pessimo generale, pessimo governatore, ottimo assassino
Il "ballerino" ...Cos'altro aggiungere...
Mio nonno era là e non faceva Eia, Eia lallala'.
Alla mia generazione insegnarono che gli Italiani fondant ospedali e scuole in Ethiopia
Credo si confonda con l'Eritrea
interesante; peccato che al contributo alla resistenza etiope dato da italiani antifascisti sia stato datao solo un piccolo trafiletto sotto una foto. Qui a Scandiicci (F)) abbiamo un cippo dedicato a Barontini, livornese, comnattente in spagna, in etiopia e in tanti altri posti. Gente di altra pasta
Purtroppo ho trovato solo citazioni della cosa senza informazioni
Se hai informazioni sarei lieto di dedicarci un video
@@laBibliotecadiAlessandria premetto che non sono un cultore si storia, le mie conoscenze vengono da libri che mi è sanitato di leggere, approfondimenti su materiale on line ecc. Di Barontini ad esempio so e esiste una biografia curata dalla figlia, ma non la ho mai ricercata, . Qualcosa si trova on line (google Ilio Barontini ( www.google.com/search?q=barontini+etiopia&rlz=1C1RXQR_itIT1045IT1045&oq=baront&gs_lcrp=EgZjaHJvbWUqCAgAEEUYJxg7MggIABBFGCcYOzIGCAEQRRg5MgcIAhAAGIAEMhAIAxAuGK8BGMcBGIAEGI4FMg0IBBAuGK8BGMcBGIAEMgcIBRAuGIAEMgcIBhAAGIAEMgcIBxAuGIAEMg0ICBAuGK8BGMcBGIAEMgcICRAAGIAEqAIIsAIB&sourceid=chrome&ie=UTF-8#ip=1 ) , Tra l'aktro viene citato anche un altro italiano che ha collaborato con Barontini; A barontini ofni anno a Livorno è dedicata la 'coppa ILio Barontini, 15 giugno 2024)
ITALIA GONSIDER WE NEVER FORGET THIS BLACK STORY
?
Italiani brava gente, like usual...
Una pagina di vergogna sull'Italia!
Ah ecco , mi pareva strano che non ci fossero pillole antifasciste anche sulla questione Etiopia
Mi sfugge quando essere antifascisti in Italia si diventato un demerito. La nostra repubblica lo è.
Ma, detto questo, sono curioso di sapere cosa ci sia di sbagliato nel video
@@laBibliotecadiAlessandria ti segnalo che essere antifascista, cioè sparare senza se e senza ma contro il periodo fascista, non vuol dire fare storia, al più storiografia copiata di qua e di là
Le Einsatzgruppen italiani
Bravoo!ma si dice Arbegnocci! In plurale!Grazie!comunque.
Che orrore
Italiani brava gente 🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂.
This Gonosider huge Massacar Benito Mussolini he was bad story never forget
Who forget?
"Italiani brava gente" gia gia gia
leggendo i commenti è palese la totale ignoranza del contesto storico,si analizza il passato con gli usi e costumi di oggi,un pô come quando nel medioevo gli uomini sposavano le bambine di 13 anni.
E’ una dimostrazione di scarsa intelligenza e ottusità visto che usi e costumi cambiano con il tempo,tra 100 anni alcune cose normali attualmente saranno oscene in futuro
Leggendo il tuo commento è palese la totale ignoranza del contesto storico. Certe cose rimangono sempre uguali in qualunque tempo
@@giuseppezagheni9479 per lo più si è espresso male , ma concordo pienamente con te
Quindi, se si vuole giustificare le stragi di innocenti con " ai tempi si usava così ", è ancora più giustificato ciò che gli sloveni ci fecero quando ci ributtarono fuori.. anche perché noi in Slovenia fin dagli anni 20 ne facemmo di tutti i colori...
@@massimocallegari4898 la Slovenia è un'altro discorso che è MOLTO più complesso , comunque concordo assolutamente con te
@@massimocallegari4898 Beh se vogliamo essere intelletualmente onesti dovremmo dire che gli sloveni hanno aiutato gli austriaci a perseguitare e cancellare gli italiani in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia dal 1848 in poi in misura addirittura più pervasiva e aggressiva dei fascisti e se proprio vogliamo essere pignoli e fare la punta agli stronzi e andere indietro fino alle palle di Noè gli slavi invasero le terre latine 1400 anni fa.
Dio benedica la repubblica democratica
Fake news quali stragi
Si chiama storia
Filorusso, neofascista, ammiratore di Ratko Mladic e del regime di Milosevic, neghi la Storia... Che dire? Scommetto che sei pure convinto che la terra sia piatta