Una chiara esposizione di Metafisica. Non esiste separazione nell’universo. È l’uomo che ha creato questa separazione. Grazie professore, lei è veramente un raffinato intellettuale unico. La morte nelle culture orientali non esiste!
Grazie, una bella finestra di pensiero con domande pertinenti e risposte chiare e sintetiche (nei limiti consentiti) di un Cacciari che dopo tanti anni di domande forse qualche risposta la pur fatta propria e nostra. Ho meditato, e sto meditando, anch'io nel mio piccolo da un po' di anni sul "chi siamo" e con positivo piacere ho trovato punti in comune anche ora con il filosofo Cacciari specialmente nel suo ultimo libro Metafisica Concreta summa forse del suo pensiero in movimento.
Arte come delirio afasico non ha senso, Arte è concepita ed è tesa al Concetto: come mettere in Forma il Sentire, per comunicarlo all Altro . Grazie, Massimo Cacciari.
Grazie Prof. Lei e un talento e grande studioso , grazie che anche se non ho studiato filosofia riesco a seguirla e lei Prof. Cacciari mi arricchisce ogni volta che l'ascoto❤
... bellissimo, da ascoltare!... e meditare!... mi esprime pienamente... la filosofia è domandare, dar forma alla domanda, in modo da poter generare dialogo, più che trovare risposte...
Mettere l'evento (=ciò che accade) dello spirito prima del concetto potrebbe far uscire il pensare contemporaneo dalla schizofrenia tra ciò che si pensa e ciò che si vive. L'evento è un fenomeno che si dona e si pone aldilà del calcolo. La quinta meditazione cartesiana di Husserl dona senso pieno ala Lebenswelt, cioè il ricominciare della filosofia proprio dal mondo della vita. Grazie
Il vuoto esistenziale, come lo intendeva Victor Krankl, è la nevrosi ultima: manifesta la dissociazione tra quello che si pensa e quello che si vive, ossia la mancanza di significato nella vita personale.
Min 16.44 Quando dice MORTE,.. forse sarebbe giusto spiegare cosa intende con questo concetto ?! perché potrebbe non essere lostesso per tutti !... Cosi capiamo di che cosa parla .
L' arte ha bisogno dei concetti, ma ci sono dei concetti che non sono arte, invece fanno scienza, filosofia, pensiero, ... Questo non lo dice, ma dovrebbe dirlo, secondo me.
Cosa significa Domandare ? Ottenere la conoscenza che ora non si ha. Ma se così fosse non si potrebbe neppure domandare xrchè non si saprebbe neppure cosa ci manca. Quindi domandiamo un incremento di conoscenza su qualcosa che in parte già conosciamo. Il domandare non poggia sul Nulla: è un continuo incremento di conoscenza su altra conoscenza. Questo è il senso del Lavoro dello Spirito. Questa è la Dialettica dove ogni Sintesi è anche la Tesi del Prossimo Ciclo del Divenire. Domandare e Rispondere son processi Temporali: ENTRAMBI. Ed ogni Risposta è la Base x la Successiva Domanda.
Le domande dell'antropologia non sono le stesse della cosmologia. La cultura non coincide con la CULTURA, che è molto più libera e creativa. Una domanda farei ai dialettici: avete una risposta al vuoto esistenziale che tanti oggi manifestano e che risuona come un grido in tante canzoni dei megaconcerti?@@pierpier7806
Nel lavoro dello spirito quello che manca è il dono. Ma è il fenomeno - dono che incontra colui che conosce. Colui che rimane nel paradigma del calcolo, non riesce a cogliere la radice della LEBENSWELT e del MITEINANDERARBEITEN. Il paradigma scientifico, che trovava la sua ragion d'essere nei trascendentali calcolo - misura - manovrabilità, è imploso. Il post-moderno lo ha superato! I trascendentali del paradigma post-scientifico, ossia dono - evento - reciprocità, ora possono unificare la vita e il pensiero.@@pierpier7806
A Pier Pier: Le domande dell'antropologia non sono le stesse della cosmologia. La cultura non coincide con la natura. Descartes, quando mette insieme algebra e geometria, fornisce alle equazioni una visione più concreta. Una domanda io farei ai dialettici: avete una risposta al vuoto esistenziale che tanti oggi manifestano e che risuona nel grido cantato dei megaconcerti?
Il vuoto esistenziale lo percepiamo tutti, nel senso di "finitezza" che caratterizza ogni giorno della nostra vita (di cui la morte è espressione estrema). Tuttavia la filosofia che domanda metafisicamente il senso della totalità dell'essente aiuta, o può aiutare, a comprendere che il nostro esser-finito è saputo tale a partire dall'In-finito, logicamente e ontologicamente precedente e perciò fondante proprio tale nostro domandare, quale Principio che è necessariamente trascendente (meta-fisico) in quanto manifesta l' "oltre" che ciascuno di noi nella sua più intima essenza "è" (l'Impossibile come infinita possibilità del possibile, nei termini di Cacciari, e ciò che le tradizioni spirituali e religiose chiamano Dio).
Una chiara esposizione di Metafisica. Non esiste separazione nell’universo. È l’uomo che ha creato questa separazione.
Grazie professore, lei è veramente un raffinato intellettuale unico.
La morte nelle culture orientali non esiste!
Un grazie al prof. Cacciari perchè tiene vivo il dialogo non solo con le scienze ma anche con la teologia.
Grazie, una bella finestra di pensiero con domande pertinenti e risposte chiare e sintetiche (nei limiti consentiti) di un Cacciari che dopo tanti anni di domande forse qualche risposta la pur fatta propria e nostra.
Ho meditato, e sto meditando, anch'io nel mio piccolo da un po' di anni sul "chi siamo" e con positivo piacere ho trovato punti in comune anche ora con il filosofo Cacciari specialmente nel suo ultimo libro Metafisica Concreta summa forse del suo pensiero in movimento.
Grandissimo..non vedo l'ora di leggere il libro
Arte come delirio afasico non ha senso, Arte è concepita ed è tesa al Concetto: come mettere in Forma il Sentire, per comunicarlo all Altro . Grazie, Massimo Cacciari.
Arte è in bilico tra la Serena Commozione e la Commossa Serenità (B. Croce)
Grazie Prof. Lei e un talento e grande studioso , grazie che anche se non ho studiato filosofia riesco a seguirla e lei Prof. Cacciari mi arricchisce ogni volta che l'ascoto❤
E bellissimo riuscire fare un lavoro "ricordando ciò che si è dimenticato." Che Dio glie lo conceda ! 👏❤️
... bellissimo, da ascoltare!... e meditare!... mi esprime pienamente... la filosofia è domandare, dar forma alla domanda, in modo da poter generare dialogo, più che trovare risposte...
Mettere l'evento (=ciò che accade) dello spirito prima del concetto potrebbe far uscire il pensare contemporaneo dalla schizofrenia tra ciò che si pensa e ciò che si vive. L'evento è un fenomeno che si dona e si pone aldilà del calcolo. La quinta meditazione cartesiana di Husserl dona senso pieno ala Lebenswelt, cioè il ricominciare della filosofia proprio dal mondo della vita.
Grazie
Grazie a voi
Attualissimo nella realtà di oggi. Grazie
lo Zibaldone leopardiano è una dimostrazione del concetto che poi si fa arte
Il vuoto esistenziale, come lo intendeva Victor Krankl, è la nevrosi ultima: manifesta la dissociazione tra quello che si pensa e quello che si vive, ossia la mancanza di significato nella vita personale.
Grazie professore !
Libro molto difficile ma bello
Min 16.44 Quando dice MORTE,.. forse sarebbe giusto spiegare cosa intende con questo concetto ?! perché potrebbe non essere lostesso per tutti !... Cosi capiamo di che cosa parla .
L' arte ha bisogno dei concetti, ma ci sono dei concetti che non sono arte, invece fanno scienza, filosofia, pensiero, ... Questo non lo dice, ma dovrebbe dirlo, secondo me.
Posso fare una domanda senza cercare una risposta? Posso navigare senza aver presente il porto a cui approdare?
No
Cosa significa Domandare ? Ottenere la conoscenza che ora non si ha. Ma se così fosse non si potrebbe neppure domandare xrchè non si saprebbe neppure cosa ci manca. Quindi domandiamo un incremento di conoscenza su qualcosa che in parte già conosciamo. Il domandare non poggia sul Nulla: è un continuo incremento di conoscenza su altra conoscenza. Questo è il senso del Lavoro dello Spirito. Questa è la Dialettica dove ogni Sintesi è anche la Tesi del Prossimo Ciclo del Divenire. Domandare e Rispondere son processi Temporali: ENTRAMBI. Ed ogni Risposta è la Base x la Successiva Domanda.
Le domande dell'antropologia non sono le stesse della cosmologia. La cultura non coincide con la CULTURA, che è molto più libera e creativa. Una domanda farei ai dialettici: avete una risposta al vuoto esistenziale che tanti oggi manifestano e che risuona come un grido in tante canzoni dei megaconcerti?@@pierpier7806
Nel lavoro dello spirito quello che manca è il dono. Ma è il fenomeno - dono che incontra colui che conosce. Colui che rimane nel paradigma del calcolo, non riesce a cogliere la radice della LEBENSWELT e del MITEINANDERARBEITEN. Il paradigma scientifico, che trovava la sua ragion d'essere nei trascendentali calcolo - misura - manovrabilità, è imploso. Il post-moderno lo ha superato! I trascendentali del paradigma post-scientifico, ossia dono - evento - reciprocità, ora possono unificare la vita e il pensiero.@@pierpier7806
A Pier Pier:
Le domande dell'antropologia non sono le stesse della cosmologia. La cultura non coincide con la natura. Descartes, quando mette insieme algebra e geometria, fornisce alle equazioni una visione più concreta. Una domanda io farei ai dialettici: avete una risposta al vuoto esistenziale che tanti oggi manifestano e che risuona nel grido cantato dei megaconcerti?
Il vuoto esistenziale lo percepiamo tutti, nel senso di "finitezza" che caratterizza ogni giorno della nostra vita (di cui la morte è espressione estrema).
Tuttavia la filosofia che domanda metafisicamente il senso della totalità dell'essente aiuta, o può aiutare, a comprendere che il nostro esser-finito è saputo tale a partire dall'In-finito, logicamente e ontologicamente precedente e perciò fondante proprio tale nostro domandare, quale Principio che è necessariamente trascendente (meta-fisico) in quanto manifesta l' "oltre" che ciascuno di noi nella sua più intima essenza "è"
(l'Impossibile come infinita possibilità del possibile, nei termini di Cacciari,
e ciò che le tradizioni spirituali e religiose chiamano Dio).
quando fa il filosofo è il Massimo... non sempre quando partecipa ai dibattiti dei talkshow...