1. Il sistema filosofico di Hegel - prima parte
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- Опубліковано 1 жов 2024
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A 70 anni mi son messo a studiare Filosofia. Ho ascoltato tanti che parlano di filosofia, ma comprensibile come Saudino non c'è nessuno. Grande professore anche per noi "anziani"
💪🙂
Grande uomo senza di lui avrei preso 4 ottimo se devi studiare il sistema hegeliano la notte prima della verifica alle 2 di mattina!
ed eccomi qui, 2 anni dopo
@@matteomalgarini siamo in due
@@flaviusrotarita6666 3
@@andreamilesi4070 4
@@saracampagnoli7644 5
la prego venga a insegnare nella mia scuola!
sei un fra
Senza ombra di dubbio una delle migliori introduzioni ad Hegel mai sentite.
Complimenti.
Grazie Alex!!
ua-cam.com/video/6D1P5L1jFow/v-deo.html
ua-cam.com/video/9KIKl8e8Cs8/v-deo.html
con Carlo Sini
Date il premio Nobel a questo filosofo che parla comprensibile e chiaro
Non è un filosofo è un insegnante di filosofia. Due distinte professioni 😅
Le sue sono le migliori lezioni di filosofia che ho trovato su internet, semplice ed esaustivo, complimenti davvero!
Bro io ti voglio bene ❤️❤️❤️
💪😘😘
Finalmente qualcuno che spiega filosofia in maniera comprensibile. Grazie!
Lei è magnifico , vorrei avere anche io un professore che sapesse spiegare in un modo simile al suo , ma che allo stesso tempo riesca a mantenere un livello di carisma come da lei .
P.S. il sigaro è un tocco di classe
Che meraviglia di professore, se solo lo avessi avuto... ma adesso recupero😍
pov: sono le 8 e alle 9 hai l'interrogazione
Grazie a lei mi sono chiari tantissimi concetti che dal libro da sola non riuscivo a capire. La ringrazio per questa spiegazione chiarissima!
Ery Chan GRAZIE
King in da scol mij
Prof, lei è il migliore tra tutti gli insegnanti di filosofia.
Grazie
Desidero ringraziarLa. Sono una mamma attempata. Le Sue lezioni che denotano una grande preparazione e passione sono state molto utili. Sono riuscita a conseguire il secondo diploma si stato dopo alcune decadi.
Sistema filosofico Hegeliano
Rapporto finito infinito
Il finito si risolve nell'infinito che a suo volta si manifesta nel finito.
Quindi il finito è una manifestazione dell'infinito, l'infinito si auto determina nel finito il quale risulta essere una determinazione dell'infinito
Il finito è l'infinito trovano una coincidenza
L'infinito è la ragione e dio è l'assoluto.
Ragione realtà: "tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale.
Buongiorno, la ringrazio per queste lezioni. Sono un sacerdote, con una laurea in lettere, ora iscritto di nuovo alla statale per la magistrale in filosofia e le sue lezioni sono avvincenti, stupende. Sto preparando l'esame di st. della fil. tutto su Hegel e lei, professore, è la chiave di lettura più esemplificativa e chiara che abbia ascoltato fino ad ora. Sono appassionato alla filosofia e alla storia e le sue lezioni non fanno altro che accendere ancora di più tale passione. Un saluto, don Roberto
Ti prego insegnami tutto ciò che sai , sempre sognato un professore chiaro così , mi rattrista quasi non poter essere ancora a scuola . ❤
Fenomeno 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
È stato il secondo video
Inserisco in questa " profonda e verace" lezione i miei auguri per le feste Natalizie a lei prof e famiglia.( Ricordo solo il nome della piccola Athena..💗) 🎄🌟
CHE DIO TI BENEDICA ! LODE A TE SALVATORE
io non capisco perchè vengono usati (non il creartor del video, che adoro), termini tanto complessi per dire concetti anche abbastanza semplici
Magari avessi anche io un professore come lui
ma lei é julius evola, si tiri su!
devo praticamente riscrivere in modo comprensibile giri di paroloni per poter studiare hegel
Ottima introduzione per un filosofo come Hegel, che a me pare sia stato chiaramente sopravvalutato nell'ottocento, ma oggi per fortuna chiaramente ridotto a quello che è veramente: Hegel in realtà è un teologo luterano che studiò teologia a Tübingen (vicino a Stoccarda) e non filosofia. Infatti non ha mai ottenuto la laurea in questa materia: anzi agli esami di teologia fu bocciato proprio in filosofia (!). Il suo sistema filosofico l'ha sviluppato allo scopo di razionalizzare, di collocare in un sistema filosofico razionale definitivo-assoluto la teologia cristiana. Per cui: l'Assoluto è Dio (Cristo), l'infinito è sempre Dio, la ragione universale emana da Dio, la nostra ragione è parte della Ragione universale divina, lo "Spirito della Storia" è sempre la volontà divina che si manifesta nel Reale, e la sua filosofia tende alla Realtà Assoluta e definitiva. Lui procede per TRIADI "logiche-razionali" come la Santa Trinità. Per cui in fin della fiera Hegel si considera il punto d'approdo ULTIMO (!) di tutta la filosofia universale : dopo di lui ogni nuovo discorso filosofico non ha più nulla da dire, non ha più senso (!) Ovvio che è incredibile supponenza, ma lui impressionò moltissimo l'ottocento per via del suo pensiero tortuoso fatto di neologismi inventati da lui stesso. Fu visto come il genio universale che risolve tutto. Impressionò molto anche gli italiani che a torto lo insegnano tuttora nell` accademia come se fosse uno dei massimi geni della filosofia. Ma dopo il "Secolo Breve", ovvero dopo le due disastrose-catastrofiche e disumane guerre mondiali, che ne è rimasto del suo "Spirito della Storia" logico-razionale ? Ad es. i campi di concentramento nazisti erano ben reali, quindi, secondo Hegel assolutamente razionali-logici(!) Aveva ragione Schopenhauer: Hegel è il massimo visionario idealista tedesco che pose a guida della sua sacra Storia la stessa Germania (!) perché così voleva il suo "Spirito della Storia" - o Dio (e si vide anche come finì....malissimo! A sinistra portò al marxismo utopistico, e a destra, ai fascismi nazionalisti. In effetti lui era per lo Stato totalitario, incarnato dalla sua amata Prussia guerrafondaia di Federico II. Val la pena di rilevare che fu il primo filosofo della storia a percepire un regolare stipendio solo in quanto filosofo (senza necessità d'insegnare). E chi fu mai il suo generoso finanziatore? Ma Federico II stesso (!) di cui Hegel non cessava di cantarne le lodi quale faro della nascente Germania.
Il celebre filosofo della scienza Karl Popper lo ha demolito come "Cattivo maestro di filosofia" per via del suo assolutismo - io aggiungerei : PESSIMO maestro di filosofia, che tentò di collocare e giustificare il cristianesimo entro un SUO sistema logico-razionale che però si rivelò solo un fallimento giustificazionista- teologico "filosofico". Un suggerimento: leggete "La Società Aperta e i suoi Nemici" di Karl Popper, e soprattutto la parte II su Hegel : capirete subito cosa vado affermando.
fa orrore solo ripensare a cosa questo "grande filosofo" diceva della guerra. solo per questo meriterebbe la damnatio memoriae, invece è ancora studiato e venerato da chi si riempie la bocca di parole e concetti banali ma espressi i forma incomprensibile. già ma così fa tanto fico...
Grande
@@PaoloEPapo : Bravo! Hegel ebbe incredibile successo anche perché inventò la figura del filosofo ieratico, al disopra del popolo, molto cattedratico e distante. Si esprimeva pure in un linguaggio inutilmente tortuoso e a detta persino di alcuni intellettuali tedeschi (!) al limite del comprensibile. Impressionava nelle sue lezione anche per la sua figura alta, severa ieratica, sebbene fosse tutt'altro che un bravo oratore (sovente biascicava e balbettava). In Francia soprattutto venne innalzato a grande maestro di filosofia, proprio perché introdusse la figura del filosofo ieratico-severo, un quasi Mosé al disopra della gente.
Grandissimo professore che sa far amare la filosofia e la spiega in modo lineare ❤
Pov hai la verifica domani sono le 11 e non sai niente
grazie come sempre!
Grazie mille per queste lezioni. Inoltre, mi sembra che lei si assomigli ad un filosofo, più particolarmente a Platone (secondo la sua rappresentazione nella Scuola Di Atene). Arrivederci !
O a Socrate? Ahah
Platone verissimo!
Sto leggendo Hegel, ho 13 anni. Mi piace.
Un sistema certamente logico, quasi matematico, con quel suo precetto "tesi, antitesi, sintesi", anche se non condivido il suo pensiero che epura completamente la metafisica dalla filosofia.
Mi scusi so che le sto per fare una domanda cretina ma io non ho ancora veramente capito il nesso tra la coscienza autocoscienza e ragione
Vai sul video coscienza e ragione
Finito : infinito = particella : onda
A mio parere l'unica utilita' nello studio di Hegel e' comprendere il periodo storico effettivo in cui si vive, e non quello immaginato o che vorremmo.
Gli ideologi hanno fatto danni inenarrabili utilizzandolo per modificare le "cose". Fu puro delirio di onnipotenza.
TI AMO
arrossisco.... ci sono lezioni più esaustive su Hegel Grazie a presto
Nel 2020 sono stati celebrati i 250 anni della nascita di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, avvenuta il 27 agosto 1770. Più che rendere un ossequio commemorativo, in ogni caso dovuto, nei confronti di una personalità che giganteggia tra gli interpreti migliori dello spirito universale, mi preme rispolverare i temi da lui meditati con la forza penetrante di un genio. Hegel campeggia a pieno titolo nell’Olimpo dei pensatori più influenti e geniali della storia della filosofia. È stato un inarrivabile titano del pensiero, un punto di riferimento sia per gli epigoni e gli ammiratori (penso ai “giovani hegeliani”, tra cui altri titani quali Ludwig Feuerbach, Karl Marx e Max Stirner, rispettivamente il padre dell’ateismo moderno e del “materialismo naturalistico”, il fondatore del “materialismo storico” e uno dei massimi teorici dell’anarchismo), sia per gli avversari e i detrattori (da Schopenhauer a Nietzsche, da Kierkegaard ad Heidegger). Le riflessioni di Hegel si sono prestate ad interpretazioni ambigue. Tale ambiguità potrebbe riassumersi nell'asserzione: “tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale”. Come la “sinistra hegeliana” ha assunto quale punto di partenza per le proprie tesi il primo passaggio della frase (“tutto ciò che è razionale è reale”) per esaltare la spinta propulsiva e rivoluzionaria della “dialettica” insita nel divenire storico, così la “destra hegeliana” ha sposato, in un’ottica di conservazione, l’altro segmento della locuzione (“tutto ciò che è reale è razionale”) al fine di legittimare ed esaltare l’esistente, in particolare lo Stato prussiano. Tale ambiguità è forse all’origine di tutte le dispute sorte tra destra e sinistra hegeliana. Al di là di qualsiasi divergenza postuma sull’eredità spirituale di Hegel, ritengo che il più prezioso merito speculativo del grande pensatore tedesco, consista nel principio della “totalità del reale”: la realtà concepita in quanto processo storico in costante divenire. Qui Hegel recuperò la concezione del vecchio Eraclito, per aggiornarla in chiave metafisica idealistica. In tal senso la “realtà” è mutevole, oltre che razionale e storicizzabile. La lezione successiva impartita dalla visione materialistica di Feuerbach, avrà il merito di indurre il giovane Marx a “rimettere in piedi” la dialettica hegeliana, capovolgendola, in quanto si reggeva sulla testa. Il materialismo di Feuerbach sposato allo storicismo di Hegel, ha dato vita al materialismo storico marxiano, che è il retaggio più fecondo del pensiero di Hegel...
Matteo Saudino sa e sa trasmettere!
Io sono sempre stato epicureo, a mio parere , i suoi ragionamenti più
critici non furono verso gli stoici, ma vs/Platone e il giovane Aristotele
che filosofava con i suoi discepoli all' Accademia. Epicuro e i suoi se-
guaci frequentavano il Giardino. Famoso l'aneddoto: -Quando verrai a
trovarmi porta dlle olive, io metterò il formaggio. Faremo festa.
Fabioo '961 08/12//2021 h. 22,44
Infinita
Naturalmente c'è pure la filosofia che rinnega il logos, come il decaffeinato la propria natura originale ed entrambi la propria essenza o meglio quintessenza!
Superlativo👏👏👏👏👏
Grazie
ma quale pretesa, si pone il compito. e propone. Rileggi la prefazione alla fenomenologia
Mi sto affidando a questo video 2 giorni prima dell esame di maturità
Grazie a te sono riuscita a passare l’esame di filosofia!!!!!!!!!!!!! Grazie mille!!!!! Grazie grazie!!!
W Schopenhauer !
Bravo: un anti-hegeliano convinto come Kirkegaard, Stirner e Nietzsche
Non riesco a capire cosa sia concretamente l'infinito 😭
Karl marx
grande prof
una Rondine che attraversa l'arcobaleno dei concetti per donarci l'antico ramo di sapienza indispensabile per fortificare il nido, nido che deve assolutamente essere sicuro per poter reggere le pulsioni di falsa libertà in uno stato di quarantena quaresimale :-)
Che belle queste lezioni le ascolto.sempre
sei un grande saluti da Catania!!!!!1
Ecco il video che cercavo.
💞
Meraviglioso, M maiuscola, a
caratteri cubitali
Prof ma si può dire che l'assoluto è l'insieme di infinito e finito? La mia prof dice questo ma non capisco... in teoria l'infinito non è la stessa cosa dell'Assoluto?
La tua professoressa non sa nemmeno dove è girata, come tutti del resto, poichè non abbiamo un punto di riferimento fisso nell'universo e non abbiamo nemmeno la capacità per individuarlo.. essendo tutti noi persi nell'infinito..
nessuno di noi ha sperimentato qualcosa di infinito, possiamo solo intuirlo .. curiosamente il finito non è altro che un frammento infinitamente piccolo di infinito
Come si può parlare di una realtà che si concretizza in tutto ciò che è reale , se la maggior parte delle cose che muovono la nostra esistenza sono dettate dall'astratto, dalle emozioni, dall'amore e prima di trasformarsi in azione altresì passano per un filtro psicologico che non può considerarsi realtà perchè incompiuto. Come si può parlare del dolore, inteso come emozione dell'animo, come prodotto della razionalità, benchè esso sia reale perchè avvertito.
Probabilmente questa visione Hegeliana ha preannunciato quello che è lo spirito asettico del ventunesimo secolo, ed in questo si sono anti-Hegeliano.
Mattia Marino anche la psiche è manifestazione della razionalità per hegel
Matteo Saudino e in questo ha detto una grande falsità, la razionalità non sarà mai la nostra psiche e non sarà mai in grado di domarla...anche il più semplice degli uomini coglierebbe questa diversità...a filosofeggiare si rischia di perdere il contatto con le cose che per alcuni aspetti sono semplici..in questo forse riesce ad essere più veritiero Nietzsche ed effettivamente gli da un gran bello schiaffone
Condivido la riflessione su Nietzsche
Ma la critica che muovi a Hegel non tiene conte che il filosofo non pensa al singolo ma al tutto
Matteo Saudino in questo Hegel si propone come "un vecchio parruccone" , pretendendo di voler spiegare tutto a partire da considerazioni di tipo generale dimenticando la magia insita in ogni mente umana che non può e non deve essere oggetto di associazione e confronto ad altre menti, in questo non promuove il singolo bensì lo ammazza e ribadisco il suo merito nel preannunciare la società odierna
Sicuramente il sancrificio delle singolarità all'interno del tutto sono una delle caratteristiche peculiari di Hegel
madonna, non c'era la dad, una vita fa
Vorrei solamente averti come prof ツ
Neanche finita la lezione, infinita riconoscenza. Grazie Prof.
e dopo Hegel venne Deleuze...
che bravo, fantastico
Bravissimo mi stai salvando
Prof, può anche Kant essere definito un filosofo dalla culla alla tomba? Non cerca anche Kant di dare appunto una risposta a tutto, o sbaglio?
Aggiunto "un filosofo dalla culla alla tomba" alle altre trovate pubblicitarie -- la rivoluzione copernicana, la scuola del sospetto, il dominio della tecnica.
Per quale motivo il pensiero hegeliano è diventato quello da cui, oggettivamente, hanno preso le mosse quelli successivi? Può aver contribuito la sua rigorosa struttura triadica?
Scusi la domanda forse un po' banale, ma mi interessa cercare di comprenderlo: cioè, qual è quell'elemento che ha portato l'hegelismo a essere il punto di partenza dei pensatori successivi?
P.S. complimenti per le sue esposizioni, interessanti e appassionate.
+Österreicher Vorhandenheit il sistema hegeliano è di fatto una storia del pensiero umano: per questo tutte le correnti filosofiche dell'Ottocento partono da Hegel.
Matteo Saudino grazie mille per la risposta!
Hegel non è affatto da comprendere: o lo si accetta per FEDE come per la religione (cristiana) o lo si deve rifiutare come filosofia "medievale" che sa ancora di "Scolastica" : lo "Spirito della Storia" è un termine camuffato in salsa filosofica per non dire apertamente "Dio". Oggi è del tutto inattuale, pure rifiutato dalla filosofia analitica moderna. Ma c'è di più: il suo sistema di ragionamento non è affatto applicabile per le scienzea. Ma lui ha preteso che il suo metodo fosse applicabile pure per queste.
Ligure?
Piemontese
Molto chiaro. Lo seguo con grande interesse. Gradirei anche esempi pratici.
ahahah molto chiaro... che è zelig?
,
Grazie mille per 8 suoi video... Devo sostenere un esame e sono delle ottime pillole per la ripetizione
Grazie 🙏❤️
Ma sei Nicolosi che abiti a romitello
Hegel a scuola non lo capii bene,vediamo ora!
perchè pensi davvero che gli altri lo hanno capito? fanno solo finta per fare i fenomeni..
Sei un grande
Complimenti per le varie spiegazioni
Scoprite il movimento moderno basato sulla dialettica Hegeliana, la Monadologia di Leibniz ed il principio di ragione sufficiente.
www.hyperianism.com/
Non vedo l'ora.
Qual'è la posizione della coscienza umana di fronte alla realtá? Quanto la coscienza ha un influenza sulla realtá. Quale valore ha il libero arbitrio nella razionalitá? Che influenza ha una coscienza in mezzo a tante altre, e come influenza una coscienza tutte le altre? Il giudizio della tua scelta "giusto o sbagliato" è un mio punto di vista o una prospettiva all'interno di un dato tempo dei molti? Cosa ha valore reale? Qual'è il senso del valore? Si può razionalizzare la casualitá o si rende necessaria una stabilita linea guida affinchè tutto cio che è, sia quello che deve essere affinchè tutto sia cosi com'è? Non c'è scienza ne filosofia che non diventi piccina di fronte a questo, che fa il pieno di umiltá e pazienza in me, mentre ricerco una risposta.
+Kirill Yurievskiy La coscienza individuale per Hegel è all'interno della coscienza collettiva. Il problema dell'hegelismo è proprio il sacrificio del singolo rispetto alla totalità.
L'assioma di Hegel - "Ciò che è reale è razionale e ciò che è razionale è reale" - è solo un'affermazione idealista-utopistica in salsa teologica. In sé è di un enormità fuorviante insostenibile (!) perché giustificherebbe ogni follia umana (ad es. Auschwitz) o catastrofi naturali (terremoti, maremoti) come razionali, cioè - "voluta da Dio" - che lui nasconde dietro il concetto "filosofico" di "Spirito della Storia". Hegel in realtà è un teologo scolastico (l'ultimo, per fortuna!) che tenta di razionalizzare logicamente il cristianesimo forzandolo entro un sistema filosofico che sarebbe "Verità Assoluta". Non per niente lui studiò teologia e non filosofia! Un supponente dogmatico, ecco cos'è Hegel
cosa ti assicura che le catastrofi umane o naturali non siano razionali?
@@marcob4630 Sono un analitico impegnato a rimediare quello che l'insegnamento di Hegel al liceo genera. Quindi può già sapere quale è la mia opinione su Hegel. Però, uno che vuole difendere la sua posizione, potrebbe dirle che quando Hegel parla di "reale" e di "razionale", non intende dire che la realtà come la intende l'uomo comune sia razionale. Lui non intende dire che tutto quello che accade o è accaduto, tra cui i genocidi, siano razionali. Semplicemente intende dire che le "strutture ultime" della realtà, la realtà autentica (il "noumeno" per creare un po' di enfasi da continentale), sono dei "concetti". La realtà autentica della bottiglia è il concetto di " finito". Ovviamente, la posizione di Hegel rimane poco convincente (dove starebbero questi concetti? Da chi sono pensati?), ma non per le ragioni che dice lei.
@@alfonso3842 : Capisco la precisazione. Ciononostante Hegel ha costruito intenzionalmente un sistema filosofico a mo' di "religione di Stato sotterranea " (luterana s'intende). Fu lo stesso Hegel a spiegare queste sue intenzioni agli amici Hölderlin e Schelling con cui condivideva l'appartamento da studente in teologia a Tübingen. Tutti e tre erano degli esaltati romantici e grandi ammiratori di Napoleone che rappresentava il "Sol dell'avvenir". Hegel intende comprendere Dio nel suo processo filosofico: quindi lo "Spirito della Storia" altro non è che un eufemismo per non dire "Dio", il che avrebbe stonato nella sua filosofia pretesa "razionale-logica". Hegel resta un metafisico finalistico ottimista, per cui si DEVE andare verso un futuro radioso proprio perché siamo pilotati da Dio. Quindi, anche se il singolo evento può apparire brutale (ad es. un genocidio), tuttavia anche questo terribile evento nel processo del Tutto storico futuro, troverà comunque una collocazione logica-inevitabile-necessitata (Spinoza). Hegel in buona sostanza, ha fatto un minestrone filosofico finalistico ove colloca tutti i filosofi che in qualche modo supportano il suo pensiero: da Platone, Aristotele, su su fino a Spinoza e anche altri dell'illuminismo. Sua preoccupazione è infatti di conciliare l'illuminismo razionalista con la metafisica cristiana (religione) - per questo vuole andare oltre Kant (secondo me facendo confusioni-contorsioni logiche al limite del tollerabile) . Per questo suo sforzo "conciliativo" dialettico e per aver individuato nella Germania la continuazione della "translatio Imperi" - ossia il futuro faro del mondo (!) Hegel oggi va messo in soffitta come filosofo inattuale (e pure "Cattivo maestro" secondo Popper). Va studiato senz'altro, ma per poter finalmente superarlo, non per adorarlo in eterno come purtroppo fa ancor'oggi l'accademia italiana che ha sposato soprattutto (quasi solo) le interpretazioni della sinistra hegeliana, trascurando completamente quelle della destra , conservatrice-cristiana.
Herbert antihegeliano
Tutti i filosofi che hanno distribuito oppio , sono stati sempre i più seguiti.
Mi pare ovvio...
Ingeneroso😊
@@MatteoSaudino
Caro professore , il filosofo parla essenzialmente della morte.
E quale seguace non vorrebbe sentirsi dire che per l'uomo la morte non esiste?
Poi , però , molti vorrebbero rivedere anche il loro cane e vanno in confusione ;))
@@Gilgamesh_for_vhemt_REvolution "il filosofo parla essenzialmente della morte"..
Ehmm no🤔
"Il finito (???) si risolve (???) nell'infinito (???) e l'infinito (???) si manifesta (???) nell'infinito (???)." A meno che non si voglia che i ragazzi capiscano come NON si pensa in modo chiaro, è sconsiderato parlare di queste puttanate.
Hegel è razionale
@@MatteoSaudinoMah.
@@MatteoSaudino già è razionale anche quando pontifica sulla guerra e ci spiega il primato dei popoli sui popoli dopo essersi massacrati sui campi di battaglia. Proprio razionale come la guerra del resto è razionale...
Il professore maneggia i termini come fosse al mercato. Si sente che non ha capito una cippa. L'unica soluzione sviscerare i testi. Le categorie Hegeliane si deducono logicamente per necessità(non arbitrariamente) dalla prima alle successive. Le successive, una dopo l'altra, sono definite attraverso le prime. La prima categoria è l'essere (gli antichi cercavano la substanzia prima dal quale genera il tutto). Ogni cosa prima di avere un nome, è. Categoria universale del pensare, la prima a definire qualsiasi cosa, e prima di qualsiasi cosa. Questo un sistema (diversamente dall'elenco). Il sistema di Hegel fu ripreso con alcune modifiche dai materialisti per smascherare le relazioni di oppressione e sfruttamento umano. Determinarono cambiamenti nella società. Con la filosofia di Hegel finisce la filosofia come "Storia della Filosofia".
@@0sommos0 Guarda, io non sono competente su Hegel, ma mi sembra che Matteo faccia il lavoro suo e che lo presenti nel modo nel quale viene normalmente presentato. Il problema, secondo me, è che non ha molto senso insegnare ai ragazzi cose di questo genere. Per esempio, che l'autentico infinito ha in sé il finito perché se non lo avesse si contrapporrebbe al finito, risultando un finito esso stesso. Sono solo giochi di parole. Se c'è l'infinito, allora non c'è il finito. Punto. Sarebbe meglio presentare ai ragazzi qualcosa di più serio, anche se magari non è in linea con il programma tradizionale di filosofia.
Goat
A mio parere la base del pensiero di Hegel è la coincidenza di realtà e razionalità. Che in ultima istanza vuol dire coincidenza di soggetto e oggetto, cioè di un qualcosa che nel reale (che rimane distinto dal razionale semplicemente perché Hegel ha torto...) non può significare altro che il soggetto "produce" l'oggetto.
In questo specifico "punto" nasce la modernità, e nasce appunto come mostruosità, cioè come effetto di un errore di prospettiva che cancella la sana e antica visione che vedeva l'oggetto come indipendente dal soggetto.
Con una simile base non meraviglia il totalitarismo che ne è seguito nel tempo, e che oggi si esprime nell'assolutezza del "mercato" come espressione ontologica dei rapporti fra gli individui (anche essi intesi come monadi assolute).
cheeee? in questo sproloquio hai descritto perfettamente cos è una "sega mentale"
@@danielec.9446
Ovviamente avrai "anche" degli argomenti a supporto di questa tua tesi, dico bene?
@@maurom9654 il vizio che avete voi studiosi di filosofia è quello di librarsi in voli pindarici, complicando maledettamente quello che ad esempio può essere descritto con semplicità, sintesi e guardacaso con razionalità. Ad esempio ..Hegel stesso poteva riassumere il suo pensiero sul finito e l'infinito in questo modo: il finito è un frammento infinitamente piccolo di infinito , analogamente il mondo e tutte le attività umane sono un infinitesima espressione della potenza di Dio. Fine ! Questa concezione poi può essere discutibile, ma almeno si sa di cosa si parla, uno non può scrivere un libro su questo argomento che sarà comunque sempre astratto ed insondabile, poichè tutti noi non abbiamo un punto di riferimento univoco nell'universo, essendo l'universo perso nell'infinito. I filosofi antichi erano eloquenti, Hegel sproloquiava e la tua confutazione della visione filosofica di Hegel seguiva questo andazzo ..
@@danielec.9446
Non è per colpa o merito mio che nel video si parla di Hegel...
E la cosa più importante che ha detto Hegel (per me e per tanti altri) è che la sfera del reale e del razionale coincidono.
Voler parlare della filosofia di Hegel senza parlare di questo è una cosa senza senso.
Ora, che significa questo? Certo esiste anche un modo per spiegarlo ai non addetti ai lavori...
Prendiamo una frase retorica che spesso si sente: "con la volontà si ottiene tutto". Ecco, proprio qui c'è Hegel e la sua concezione di infinito e finito che coincidono (la volontà di un essere finito che ottiene tutto, cioè l'infinito).
Questo è un qualcosa che prima di Hegel non si sarebbe pensato, perché mai si sarebbe pensato che la volontà di un essere finito potesse raggiungere il tutto (come ad esempio in Kant).
La filosofia, da un certo punto di vista, spiega come noi ragioniamo, cioè come si originano i concetti che noi usiamo tutti i giorni.
Per far ciò senza dubbio è preferibile un linguaggio chiaro e senza fronzoli, ma evitando che il "semplice" si trasformi nel "semplicistico".
@@maurom9654 io ti avevo solo fatto un esempio ..la razionalità è lo strumento del quale l'uomo si serve per descrivere il reale... mi verrebbe da dire : bella scoperta quella di Hegel. Hegel deve la sua popolarità al fatto che inserisce in filosofia la visione teocentrista portando fieno alla causa ecclesiastica, messa a dura prova dalle tesi illuministe.. non dimenticarlo.. contestualizza e vedrai che tutto ti apperirà più chiaro. Gioca a scacchi ed avrai una concezione del mondo più fedele di quella offerta da hegel
Questo Hegel era manifestamente un pazzo, stupisce vedere tante persone che cercano pazzamente di spiegare la pazza visione di un pazzo, solo perchè aveva una visione complicata (e fallace) della realtà spiegata in maniera ancor più complicata .. la grande qualità di Hegel è di permettere ai "filosofi" parolieri di tirarsela e di farli sembrare conoscitori di verità inaccessibili ai molti, quando in realtà stanno solo rincorrendo le supercazzole di un pazzo
ok, ragazzino bocciato.
@@williamblake5289 fiero di essere bocciato alla scuola per psicopazzologia dove tu sarai sicuramente un docente .. preferisco coltivare interessi che coinvolgono logica scienze scacchi e pure un po' di humor ovvero quello che certamente manca ad un bigotto come il tuo Hegel
Va bene apprezzare il grande Schopenhauer e ricollegarsi alle sue idiosincrasie. Ma non si può sminuire un’Hegel. Ha risolto una miriade di problemi filosofici con la sterminatezza della sua opera. Nella Logica dell’Essere della sua Scienza della logica, ha rivoluzionato la logica filosofica in una maniera che nessuno aveva fatto dai tempi di Aristotele. E confrontandosi con l’intera storia della filosofia in una maniera che è illuminante soprattutto negli scritti giovanili. Per cui forse è nel solo sistema che si potrebbe forse dare ragione all’antihegelismo. Ma nell’insieme la sua opera è indiscutibilmente monumentale per la storia del pensiero.
@@Danielemastandrea ecco appunto ahahah .. a parte gli scherzi , fammi un esempio di cosa ha risolto, perchè io non vedo tra gli esseri umani il risultato di tale opera.. e nemmeno psichiatri e psicologi che negli ultimi anni hanno visto decuplicarsi i pazienti.. non vorrai farmi credere che davvero hai letto ed interpretato la sterminata produzione di questo alchimista filosofale ? Un uomo che pensa di poter descrivere la realtà, in ogni suo aspetto, elevandosi quindi al punto di osservazione di quel Dio che cerca di implementare nel suo pensiero filosofico onnisciente.. è sicuramente un pazzo megalomane.. d'altronde la supercazzola iniziale del finito e dell'infinito (assolutamente ridicola e pretenziosa per qualunque uomo di scienza) merita di archiviare immediatamente questo autore e chi lo interpreta
@@danielec.9446 Caro Daniele, hai certamente ragione su certi aspetti, e quello hegeliano è certamente un sistema, e in generale un’opera letteraria decisamente un po’ pazzoide. Ma nella storia della filosofia, nonostante tanti rimasugli non poco primitivi e anacronistici di certe intonazioni teologiche molto ambigue in filosofia contemporanea - superata la parte molto specialistica e strettamente ontologica della riflessione di Hegel per esempio nella prima parte della Scienza della logica - permettimi di dire che è indiscutibilmente rivoluzionaria nella seconda parte della Logica dell’essere - il capitolo sull’essere determinato, e la considerazione che ha per prima messo in evidenza l’aspetto non trascurabile di quell’unico grado di determinatezza della specifica realtà presa in considerazione, in cui non si possa pensare il non poter essere di ciò che della realtà ne è e che in questo ne sarà sempre stato. Per questo Hegel scompagina un po’ il fondamento di tutta la riflessione filosofica rilevando nell’aspetto della sola determinatezza la possibile immutabilità della realtà - mentre proprio a partire da una sostanziale indeterminatezza permanente della restante realtà si può adoperare concettualmente il divenire e il trapassare nel nulla dell’essere e viceversa. Quindi in una considerazione fondamentalmente a favore della possibilità “mobile” dell’essere della realtà non come sostanza spinoziana immutabile e immanentista, ma come soggetto di un suo stesso autodivenire, intrinsecamente naturale e assieme morale, e sempre più essenziale e indistinguibile dallo stesso pensiero della realtà intenso nel suo atto non come “adequatio” come quello che può essere di un qualsiasi oggetto completamente separato dal suo pensiero - ma come “aletheia”, e quindi qualcosa di non considerabile al di fuori di ciò che diventa e difatti diviene la realtà attraverso la stessa considerazione che la suppone, attua e determina. Così proprio in questo collegamento della realtà a se stessa attraverso la determinazione del pensiero, sarà pensabile ciò che precede il pensiero della realtà alla luce di questa indeterminazione originaria dell’essere non ancora pensato, e quindi di quel tanto di non essere che riesiede intrinsecamente in ogni sfumatura del non essere, e in cui quindi diviene e trapassa reversibilmente lo stesso pensiero della realtá.
Fino ad arrivare alla morale della realtà concettuale dell’essere pensando l’essere e il “dover essere” delle determinazioni generali, materiali, e reali della stessa precedente realtà - proprio alla luce di questo divenire non immutabile - come un’unica istanza quindi assieme naturale e morale dell’essere - dove Hegel dispone la sua piccola rivoluzione concettuale non solo sul piano della presunta conoscenza naturale dell’essere della realtà, ma anche sulla conoscenza morale di un’essere che in se stesso può convenire considerare più vicino agli eventuali miglioramenti intrinseci della propria realtà senza il ricorso a improbabili arbitraggi di un imperativo categorico “kantiano-fichteano” che consideri l’essere naturale assolutamente distinto da quello morale. Così nella concezione della realtà che emerge dalle pagine della Logica, e che verrà poi ripresa nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche nella sezione dello Spirito oggettivo e nella Filosofia del diritto - la razionalità della stessa realtà e delle mutabilità delle sue determinazioni, consisterà appunto in questa verosomiglianza di una reatà che si tratterà quindi visualmente di razionalizzare e in determinazioni contraddittorie da dimostrare nella propria inconsistenza destinate a essere considerabili fondamentalmente irreali.
Quindi in una metafisica della realtà che senza il minimo valore scientifico, ha comunque costituito una svolta concettuale filosofica importante almeno su questo piano della concezione morale della realtà
Una vita spesa a studiare L inutile ! Comunque complimenti perché sa tutto quello che non serve
00 0 la bellezza della vita sta nelle cose inutili
Io sono felice
mi lasci dire che secondo la mia ignoranza lei a differenza mia ha trovato la sua aretè! quindi complimenti perchè è una vita che io cerco il top e pur avendo un grossa società con 1200 dipendenti non ho ancora trovato la felicità ANZI!!
La Natura non fa nulla di Inutile-
Aristotele- Politica
@@pierooooo5420 e allora é lei a fare quello che non serve!
Hegel non sapeva nemmeno dove era girato, come tutti del resto, poichè non abbiamo un punto di riferimento fisso nell'universo e non abbiamo nemmeno la capacità per individuarlo.. essendo tutti noi persi nell'infinito , quindi nel'indescrivibile, quindi nell'incomprensibile..nessuno di noi ha sperimentato qualcosa di infinito, possiamo solo intuirlo .. curiosamente il finito non è altro che un frammento infinitamente piccolo di infinito. Alla luce di questo penso che il modello filosofico sviluppato da Hegel e le sue interpretazioni non abbiano alcun senso, o almeno , hanno lo stesso senso della visione che la nostra galassia sia un frammento di Opltak, tenuto in "bocca" da un Katopliyyz mentre sgalluppa nel Fretyxw