ABA, Autismo e Scuola: una relazione difficile

Con Tatiana Comelli, consulente ABA capiamo perché un metodo così efficace per l’autismo trova resistenze nella scuola.
L'ABA (Applied Behaviour Analysis) è un approccio utilizzato per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico.
Si basa sui principi dell’analisi comportamentale applicata, promuove l’apprendimento di nuove abilità e a riduce i comportamenti problematici attraverso tecniche specifiche. Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dell’ABA nel migliorare le abilità cognitive, linguistiche, sociali e adattive dei bambini con autismo.
È un approccio altamente strutturato e personalizzato sulle specifiche esigenze di ogni bambino.
Per questo motivo, è fondamentale che gli operatori scolastici siano adeguatamente formati sull’ABA per garantire un’inclusione efficace degli studenti autistici.
Nonostante questo, in molti casi la scuola italiana non ne vuole sapere né di coinvolgere questi consulenti ed educatori a scuola né di far imparare ai propri docenti il metodo.
La scuola va avanti con un insegnamento valido per i neurotipici ma assolutamente inutile per chi ha disturbi del neurosviluppo, e questo nonostante questo tipo di disabilità stiano aumentando: non parliamo solo di autismo, ma anche di ADHD, disturbi dell'apprendimento, disabilità intellettive, etc..
In Italia, secondo l'ISS, i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono infatti quasi 2 milioni di bambini e ragazzi, tra il 10 e il 20% della popolazione infantile e adolescenziale tra i 0 e i 17 anni, con manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi. E sono numeri in costante aumento: in meno di 10 anni è raddoppiato il numero di giovani e giovanissimi seguiti nei servizi di neuropsichiatria.
E allora perché la scuola non riesce e non vuole adattarsi?
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[@annadorasapia5188]

Praticamente un addestramento. Assurdo che nessuno se ne accorga